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CHE COSA SI INTENDE PER TELELAVORO?

Che cosa si intende per telelavoro?

Caratteristiche e normativa sull'istituto del telelavoro: il lavoro eseguito al di fuori dell'azienda con modalità informatiche o telematiche

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Il telelavoro, istituito con Accordo Quadro Europeo del 16 luglio 2002, è una forma di organizzazione e/o di svolgimento dell’attività lavorativa  fuori dai locali dell’azienda – in ambienti nella disponibilità del lavoratore (tipicamente l’abitazione )  che dovrebbe comportare vantaggi tanto per l’azienda quanto per il lavoratore. In Italia il telelavoro è stato recepito nel 2004, attraverso l’Accordo interconfederale – tra Confindustria, Confartigianato, Confesercenti, Cna, Confapi, Confservizi, Abi, Agci, Ania, Apla, Casartigiani, Cia, Claai, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative, Confcommercio, Confinterim, Legacoop, Unci, Cgil, Cisl e Uil – che ne regolamenta lo svolgimento. L’Accordo fornisce una disciplina generale del telelavoro e lascia ai contratti collettivi di settore il compito di introdurre eventuali norme più dettagliate: Il telelavoro può essere applicato al rapporto di lavoro solo previo accordo tra le parti.

Il  datore di lavoro deve farsi carico dei costi di manutenzione, fornitura, installazione e riparazione degli strumenti (informatici e telematici) che servono a svolgere la prestazione lavorativa, mentre il lavoratore,  pur gestendo in  maniera autonoma il suo tempo  deve  far fronte ad un carico di l avoro  il più possibile equivalente a quello di chi lavora all’interno dell’azienda.

 Il telelavoro è quindi un modo flessibile di lavorare applicabile ad un'ampia gamma di attività lavorative. Il telelavoro può essere effettuato sia a tempo pieno che a tempo parziale. Ovviamente si tratta di prestazioni lavoroative basate in gran parte sull'elaborazione elettronica dell'informazione, e quindi sempre sull'uso della telecomunicazione per mantenere in contatto il datore di lavoro ed il lavoratore.  Spesso il telelavoro  si alterna  a momenti di lavoro tradizionale e può richiedere la presenza fisica in ufficio alcune volte alla settimana o al mese, oltre all'impegno a telelavorare entro un intervallo di orari flessibile - ma comunque limitato e non a completa discrezione del lavoratore - , in cui il lavoratore deve essere reperibile. In particolare dunque,un'attività si configura come telelavoro qualora siano rispettate le seguenti condizioni:

  • esistenza di una delocalizzazione dell'attività rispetto alla sede tradizionale di lavoro;
  • utilizzo di strumenti telematici nello svolgimento del lavoro;
  • l'attività svolta a distanza abbia caratteristica di sistematicità;
  • esistenza di un rapporto di lavoro basato su un contratto in esclusiva.

Il JOBS ACT  e in particolare Il D.LGS 80 2015 , nell'ottica dellìobiettivo di migliorare la conciliazione tra vita e lavoro   prevede benefici per i datori di lavoro privato che vi facciano ricorso per venire incontro alle esigenze di cure parentali dei loro dipendenti.

Tag: MATERNITÀ, FAMIGLIA, CONCILIAZIONE VITA-LAVORO MATERNITÀ, FAMIGLIA, CONCILIAZIONE VITA-LAVORO LAVORO DIPENDENTE LAVORO DIPENDENTE

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