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SOSTENIBILITA’: NUOVO ESRS 1 CON REQUISITI E PREPARAZIONE SEMPLIFICATI

Sostenibilita’: nuovo ESRS 1 con requisiti e preparazione semplificati

La bozza dei nuovi standard europei per la rendicontazione di sostenibilità, in consultazione fino al 29.9.2025. Facciamo il punto sull'obbligo e le differenze con ESRS1

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L’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) ha divulgato  la bozza dei nuovi standard europei per la rendicontazione di sostenibilità aziendale, European Sustainability Reporting Standards (ESRS), per avviare il processo di consultazione pubblica ed accogliere i pareri tecnici di tutte le parti interessate e dei principali stakeholders tra cui: revisori, istituzioni, investitori, autorità nazionali ed associazioni rappresentative di imprese dei Paesi membri. 

La consultazione si svolgerà dal 31 luglio al 29 settembre 2025. 

Il documento finale degli ESRS revisionati che tiene conto dei pareri tecnici, sarà trasmesso alla Commissione Europea per la riformulazione in atto delegato entro la deadline dell’EFRAG del 30 novembre 2025.

Ci si propone, in questo contributo  di fissare il punto sullo stato dell’arte dell’obbligo agli ESRS, con riferimento al contesto normativo, quello dell’Omnibus Packages, e principali differenze riguardo la struttura del primo standard trasversale, l’ESRS1.

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1) Rendicontazione di sostenibilità: soggetti obbligati al primo set ESRS

Il lavoro di revisione dell’EFRAG interessa il primo set di ESRS obbligatori, adottato con Regolamento Delegato UE 2023/2772, formato da dodici standard: 

  •    due trasversali, ESRS 1 e ESRS 2; e 
  •    dieci tematici, ESRS ambientali, ESRS E, ESRS sociali, ESRS S, e ESRS sulla condotta aziendale, ESRS G. 

Il primo set ha interessato i bilanci 2024 dei soggetti obbligati a pubblicare il primo report di sostenibilità secondo la Direttiva UE, Corporate Sustainability Reporting Directive, (CSRD), nel 2025, per i bilanci 2024.

Il lavoro di revisione degli ESRS fa seguito all’ Omnibus Packages della Commissione Europea e alla sua richiesta formale all'EFRAG di marzo 2025, di avviare il processo di revisione. L’iniziativa della Commissione Europea rientra in quella più ampia di riduzione della platea dei soggetti obbligati alla rendicontazione di sostenibilità CSRD e la Raccomandazione (30 luglio 2025) di sollecitare le PMI non quotate e le microimprese, a adottare i report volontari secondo lo standard volontario VSME.

Allo stato dell’arte, i soggetti obbligati alla CSRD interessati alla riforma degli ESRS sono:

  •    i grandi Enti di interesse pubblico, EIP, con oltre 500 dipendenti, per i bilanci 2025, che hanno già presentato il primo report 2024 redatto secondo il primo set ESRS;
  •    le grandi imprese e i gruppi di grandi dimensioni, con oltre 1000 dipendenti, la cui data dell’obbligo CSRD è stata posticipata di due anni dalla proposta Omnibus, quindi 2028 per l’esercizio 2027.

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2) Rendicontazione di sostenibilità: le finalità della revisione degli ESRS

La revisione degli ESRS rappresenta un passo importante per la semplificazione delle norme CSRD - recepite in Italia dal D. Lgs 125/2024 (in vigore da settembre 2024) - volta a favorire: l’efficacia del processo di rendicontazione, minori sforzi e oneri amministrativi delle imprese, gli obiettivi e gli impegni politici del Green Deal europeo. 

 I punti principali premessi della riforma riguardano sostanzialmente: 

  •     la riduzione del numero delle informazioni e l’eliminazione dei datapoint ridondanti per migliorarne la fruibilità;
  •     la rimozione degli obblighi informativi meno importanti a scopo generale, per dare priorità ai dati quantitativi rispetto al tipo narrativo;
  •     la distinzione tra dati obbligatori e volontari, senza compromettere l'interoperabilità con gli standard globali generalmente accettati, tra i quali i GRI; 
  •     la semplificazione del processo di doppia materialità secondo il criterio di entity specific.

A seguito di un ampio feedback da parte delle imprese che hanno già rendicontano ai sensi della CSRD e di quelle che si stanno preparando, l’EFRAG ha predisposto la bozza attualmente in consultazione applicando:

  •     una revisione dettagliata bottom-up di tutti i dati; 
  •     la semplificazione della doppia valutazione di materialità;
  •     la riduzione delle sovrapposizioni tra gli standard;
  •     la chiarificazione del linguaggio e della struttura;  
  •     l'eliminazione di tutte le informative volontarie;
  •     nuovi meccanismi di agevolazione, come le esenzioni nei casi in cui la rendicontazione comporterebbe costi o sforzi eccessivi.

In totale, i dati obbligatori (da segnalare se rilevanti) sono stati ridotti del 57% e l'intero set di informative, obbligatorie e volontarie, è stato ridotto del 68%. La lunghezza complessiva degli standard è stata ridotta di oltre il 55%. 

L’intervento così fatto, dovrebbe rendere gli ESRS più accessibili e implementabili, per le aziende che rientreranno nell'ambito di applicazione della CSRD oltre a quelle che hanno già presentato rendicontazioni per il bilancio d’esercizio 2024.

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3) Rendicontazione di sostenibilità: ESRS 1 struttura modificata

Il draft dell’EFRAG nella versione in consultazione di luglio 2025 comprende tre documenti:

  •     l’ESRS 1, la struttura semplificata dello standard indica i requisiti e le raccomandazioni di conformità per la preparazione della dichiarazione di sostenibilità;
  •     l’ESRS 2, la struttura semplificata fissa le informazioni generali;
  •    il terzo draft accoglie gli standard tematici: ambientali, sociali e di condotta aziendale.

L’ESRS 1 fornisce una guida su come le informazioni devono essere organizzate e presentate per soddisfare i requisiti di conformità della rendicontazione CSRD. La struttura del nuovo draft comprende dieci capitoli:

1.     Obiettivo e Introduzione agli Standard ESRS: introduzione agli standard ESRS e alle aree di reporting e definizione di concetti chiave come "doppia materialità".

2.    Presentazione corretta e caratteristiche qualitative delle informazioni: discussione sulla rilevanza, rappresentazione fedele, e comparabilità delle informazioni.

3.    Doppia materialità come base per la rendicontazione della sostenibilità: spiegazione del concetto di doppia materialità e come viene applicato.

4.    Due diligence: processo di identificazione, prevenzione, mitigazione e rimedio degli impatti negativi.

5.    Impresa di rendicontazione e catena del valore a monte e a valle: inclusione di informazioni sulla catena del valore nei report di sostenibilità.

6.    Periodo di riferimento, anno base e orizzonti temporali: definizione degli orizzonti temporali per la rendicontazione.

7.    Preparazione e presentazione delle informazioni sulla sostenibilità: linee guida su come presentare e aggiornare le informazioni.

8.    Requisiti di presentazione e struttura della dichiarazione di sostenibilità: struttura generale della dichiarazione di sostenibilità, inclusa la possibilità di utilizzare appendici.

9.    Informazioni connesse e collegamenti con altre parti della rendicontazione azienda: integrazione delle informazioni di sostenibilità con altre dichiarazioni aziendali.

10.    Disposizioni transitorie: linee guida per l'applicazione graduale dei requisiti di informativa, e Appendici.

I principali cambiamenti dell’ESRS 1 modificato rispetto all’ESRS 1 del regolamento delegato 2024/2772, si possono evidenziare in: nella struttura semplificata, con una maggiore enfasi sulla coerenza e comprensibilità relativamente a:

  •     le definizioni e terminologia: sono state eliminate i "sotto-sottotemi", per semplificare il contenuto e le questioni di sostenibilità da trattare;
  •    doppia materialità: È stata data maggiore importanza alla doppia materialità, con dettagli aggiuntivi su come devono essere valutati gli impatti, i rischi e le opportunità;
  •     informazioni sulla catena del valore: viene enfatizzata l'inclusione di informazioni sulla catena del valore a monte e a valle, con linee guida più dettagliate su come raccogliere e presentare queste informazioni;
  •    requisiti di presentazione: sono stati introdotti nuovi requisiti per la presentazione delle informazioni, con un focus sulla chiarezza e sulla facilità di accesso per gli utenti.
  •     Disposizioni Transitorie. Sono state aggiunte disposizioni per facilitare la transizione alle nuove modalità di rendicontazione, inclusi periodi di adattamento per le imprese.
  •     Appendici aggiornate: le appendici sono state ampliate per includere nuove linee guida non vincolanti e supportare l'applicazione delle disposizioni.


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Fonte immagine: Foto di Moondance da Pixabay
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