Quota 100 è un sistema per l'accesso alla pensione che permette di anticipare l' uscita dal lavoro al momento in cui la somma tra l'età del lavoratore e il numero di anni di contributi accreditati è 100; ad esempio 60 anni di età e 40 di contributi o 61 anni di età e 39 di contributi. Il sistema era presente in passato ed è stato abolito dalla riforma Fornero nel 2012.
Il provvedimento del Governo Conte 1 che prevede Quota 100 in forma sperimentale dal 2019 al 2021 era stato istituito con il decreto-legge n. 4 del 28.1.2019.
Quota 100, nella forma oggi in vigore fFINO A FINE 2021 , non dà la possibilità di scegliere tra le diverse combinazioni per raggiungere la somma 100, in quanto sarebbe stata troppo costosa per il sistema previdenziale. E' quindi fissata l'età minima di 62 anni e 38 di contributi.
Ricordiamo che le regole ordinarie per il pensionamento anticipato oggi richiedono 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 e 10 per le donne (67 anni invece è il requisito per la pensione di vecchiaia).
Il periodo sperimentale sta per scadere e si avvicina il momento per il Governo di decidere tra le tre possibili opzioni
- prorogare la misura con la prossima legge di bilancio
- lasciarla scadere, risparmiando quasi 7 miliardi di euro sulla spesa messa a bilancio, visto che sono giunte circa il 50% delle richieste preventivate
- mettere in campo una misura correttiva che consenta un passaggio graduale tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo ad evitare differenze sostanziali di trattamento previdenziale tra lavoratori nati il 31 dicembre e quelli nati il 1 gennaio di 62 anni fa.
Di riforma pensionistica si era iniziato a parlare a fine 2020 con la MInistra Catalfo e dopo un lungo stop, nei prossimi giorni sono in programma nuovi incontri tra le parti sociali e il Governo .
Sembra prevalere l'opinione che anche quest'anno si provvederà a prorogare le altre possibilità di pensione anticipata, riservate a donne e categorie piu svantaggiate ovvero Opzione donna e APE Sociale, lasciando scadere Quota 100. Il minisitero dell'economia infatti non sempra intenzionato a finanziare ulterioriormente la misura, che non ha neanche ottenuto il successo preventivato tra gli interessati .
Un documento del MEF evidenzia che la spesa per la previdenza dal 2026 aumenterà ancora per raggiungere il picco del 17,4% del PIL nel 2036. Anche il Libro Verde della Commissione Europea prevede un ulteriore invecchiamento della popolazione europea e conseguente innalzamento della spesa, per cui i Paesi europei che vogliano mantenere sostenibili i propri sistemi - potrebbero dover estendere la vita lavorativa in media a 70 anni.
In attesa di conoscere le decisioni del Governo , rivediamo le caratteristiche, i requisiti per l'accesso e i limiti per chi intende usufruire di Quota 100 che è ANCORA POSSIBILE RICHIEDERE entro la scadenza di dicembre 2021.
L'articolo continua dopo la pubblicità
Segui le notizie in merito al PNRR nel Dossier "Next generation EU e Recovery Fund"
Ti potrebbe interessare anche l'ebook Pensioni 2021 (eBook)
1) Quota 100: requisiti anagrafici e contributivi - Esclusioni
Secondo l'art. 14 del decreto legge 4-2019 la pensione con quota 100 puo' essere richiesta da chi matura 62 anni di età e 38 di contributi entro il 2021.
Il pensionamento potrà avvenire anche dopo il 31.12.2021.
Per il requisito di 62 anni non si applicheranno fino al 31 dicembre 2026 gli adeguamenti automatici alla speranza di vita (legge 30 luglio 2010, n. 122).
Sono esclusi coloro che già beneficiano di un trattamento pensionistico o che hanno richiesto un altro sistema di pensionamento anticipato come l'isopensione o forme di esodo sostenuto da Fondi di Enti bilaterali (decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148).
Sono esclusi anche: personale militare Forze armate, delle Forze di polizia e di polizia penitenziaria, e personale operativo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e personale della Guardia di Finanza) .
I versamenti contributivi possono essere stati effettuati in tutte le gestioni INPS, quindi eventualmente utilizzando il cumulo gratuito di versamenti per periodi non coincidenti tra piu gestioni (assicurazione generale obbligoria dei lavoratori dipendenti, gestioni speciali dei lavoratori commercianti, artigiani e coltivatori diretti, Gestione Separata autonomi).
Sono esclusi contributi versati alle Casse ed enti previdenziali privati, ad esempio dei professionisti.
Ai fini del raggiungimento dei 38 anni sono validi tutti i tipi di contributi: Obbligatori, volontari, da riscatto, figurativi.
E' utilizzabile anche il cumulo contributivo tra varie gestioni di contributi esteri, versati in paesi paesi Ue, compresa la Svizzera e la Norvegia, oppure in Paesi extracomunitari legati all’Italia da Convenzioni bilaterali di sicurezza sociale (come Stati Uniti e Canada). La contribuzione estera non puo avvenire se realizzata in paesi esteri non convenzionati con l’Italia.la normativa comunitaria prevede un minimo di contribuzione di 52 settimane per il riconoscimento del cumulo contributivo.
La circolare Inps 11 2019 ha precisato anche che "Nel caso in cui tra le gestioni interessate al cumulo ve ne sia almeno una che prevede il "requisito contributivo dei 35 anni al netto dei periodi di malattia, disoccupazione e/o prestazioni equivalenti, anche tale requisito deve essere verificato tenendo conto dell’anzianità contributiva complessivamente maturata nelle gestioni interessate al cumulo."
2) Calcolo dell'assegno con Quota 100. Esempi di importo
Il decreto legge non prevede penalizzazioni specifiche nel calcolo della pensione con quota 100 ma è inevitabile che con l'uscita a 62 anni l'importo sarà inferiore a quello della regolare pensione di vecchiaia a 67 anni, per il semplice fatto che mancano 5 anni di versamenti contributivi.
Inoltre l'assegno viene calcolato con il sistema ordinario ovvero:
- per i periodi contributivi fino al 1995 incluso con metodo retributivo (collegato alla retribuzione che veniva percepita - piu favorevole9
- per i periodi contributivi dal 1996 con il metodo contributivo (collegato direttamente ai contributi versati con un coefficente piu alto al crescere dell'età - meno favorevole).
Un esempio pratico : per chi va in pensione oggi con 38 anni di contributi e ha iniziato a versare nel 1980, quindi per 16 anni fino al 1995, il suo assegno sarà calcolato per la prima parte con il metodo retributivo e per altri 22 (dal 1996 fino al 31.12.2018) con il sistema contributivo, che incide quindi maggiormente sul totale, per cui l' assegno risulterà penalizzato ulteriormente (si puo arrivare fino al 30%).
versamenti | durata versamenti | sistema di calcolo della pensione |
1980 fino a tutto il 1995 | 16 anni | calcolo retributivo (media della retribuzione degli ultimi 5 o 10 anni moltiplicata per una aliquota decrescente |
dal 1996 al 2018 | 22 anni | calcolo contributivo (contributi per coefficiente che sale con l'età) |
totale contributi | 38 anni | pensione per la maggior parte è calcolata con sistema sfavorevole |
ESEMPI
Secondo gli esperti del Sole 24 ore si possono ipotizzare i seguenti casi:
- Con una retribuzione lorda annua pari a 30.000 euro: la pensione lorda mensile sarebbe di 1.372 a 62 anni, contro i 1.764 euro a 67 anni (-22% circa)
- Con una retribuzione lorda annua pari a 40.000 euro: la pensione lorda mensile sarebbe di 1.728 euro a 62 anni, contro i 2.249 euro a 67 anni (- 24% circa)
- Con una retribuzione lorda annua pari a 75.000 euro: la pensione lorda mensile sarebbe di 2.721 euro a 62 anni, contro i 3.685 euro a 67 anni (- 25% circa)
Viene sottolineato che il sistema con Quota 100 puo essere conveniente in particolare per i soggetti che abbiano registrato o che prevedano entro il 2021 un calo sensibile della loro retribuzione negli ultimi anni di carriera che annulli l'effetto del calcolo della quota contributiva.
Si ricorda che sul sito dell'INPS è disponibile per gli iscritti alle gestioni INPS un simulatore di calcolo della propria pensione "La mia pensione futura" che consente inserendo i propri dati specifici di valutare la convenienza dell'uscita alle diverse età, anche con Quota 100. E' necessario essere registrati e disporre del PIN INPS .
3) Le finestre di uscita dal lavoro e il limite di reddito - lavoro estero
Il decreto-legge prevede per le pensioni anticipate con Quota 100 le seguenti date di decorrenza del diritto al trattamento pensionistico:
lavoratori privati:
- 1 aprile 2019 per chi ha raggiunto i requisiti al 31.12.2018
- dopo 3 mesi dal momento di raggiungimento dei requisiti, per chi raggiunge quota 100 nel corso del 2019
lavoratori pubblici
- 1° Agosto 2019 per chi ha raggiunto i requisiti entro la data di entrata in vigore del decreto (29 gennaio 2019)
- dopo 6 mesi dal raggiungimento dei requisit, per chi raggiunge quota 100 dopo l'entrata in vigore del decreto.
inoltre la domanda di collocamento a riposo deve essere presentata all'amministrazione di appartenenza con un preavviso di sei mesi.
Caso particolare: i lavoratori Scuola ed Afam , per i quali in sede di prima applicazione cioè entro il 28 febbraio 2019 la cessazione dal servizio scatterà dal 1° settembre 2019 o comunque dall’inizio dell’anno scolastico o accademico.
RAGGIUNGIMENTO REQUISITI | DECORRENZA PENSIONE DIPENDENTI PRIVATI |
entro il 31 dicembre 2018 | 1 aprile 2019 |
dal 1 gennaio 2019 | dopo 6 mesi dal raggiungimento dei requisiti |
RAGGIUNGIMENTO REQUISITI | DECORRENZA PENSIONE PUBBLICI DIPENDENTI |
entro la data di entrata in vigore del decreto 29.1.2019 | dal 1 agosto 2019 |
dopo la data di entrata in vigore del decreto 29.1.2019 | dopo 6 mesi dal raggiungimento dei requisiti |
ATTENZIONE La pensione quota 100 non è cumulabile, a far data dal primo giorno di decorrenza della pensione e fino alla maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia, con i redditi da lavoro, anche estero, fatta eccezione per il lavoro occasionale nel limite di 5.000 euro lordi annui.
4) Quota 100 e TFR -TFS statali
Il decreto legge 4 2019 aveva anche previsto all'art. 23 per tutti i pensionati pubblici (non solo Quota 100) la possibilità di avere una parte del TFS, fino a 30.000 euro, in anticipo rispetto ai tempi ordinari che prevedono l'attesa del momento di maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia. Il finanziamento delle spese per gli interessi è quasi completamente a carico dello Stato.
Nel corso della conversione in legge il tetto massimo di importo anticipabile con il finanziamento agevolato è salito a 45mila euro.
Inoltre l'accesso a questa agevolazione è previsto anche per chi era già in pensione al momento dell'entrata in vigore del decreto-legge 4 2019.
5) Quota 100: cumulabilità altri redditi
In tema di cumulabilità con i redditi da lavoro nella circolare 117 2019 del 21 agosto 2019 l'INPS precisa che :
- i redditi non cumulabili sono quelli da lavoro dipendente , autonomo e d'impresa (comprese associazionii n partcipazione con apporto di lavoro, brevetti e diritti d'autore) collegati ad attività lavorativa svolta nel periodo in cui vige il divieto.
- i redditi da lavoro occasionale (ex art 2222 c.c. ) sono cumulabili fino al limite di 5000 euro annui (al lordo delle ritenute erariali e al netto dei contributi previdenziali)
I compensi da lavoro autonomo occasionale vanno conteggiati in relazione all'anno di percezione , quindi rilevano anche se vengono incassati prima della data di decorrenza della pensione o dopo il compimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia. .
I redditi che non rilevano ai fini dell’incumulabilità della pensione sono i seguenti:
- indennità percepite dagli amministratori locali e, più in generale, tutte le indennità comunque connesse a cariche pubbliche elettive (cfr. la circolare n. 58/1998);
- redditi di impresa non connessi ad attività di lavoro,
- compensi percepiti per l’esercizio della funzione sacerdotale a;
- indennità percepite per l'esercizio della funzione di giudice di pace
- indennità percepite dai giudici onorari
- indennità percepite per l’esercizio della funzione di giudice tributario
- indennità sostitutiva del preavviso in quanto ha natura risarcitoria e non retributiva
- redditi derivanti da attività svolte nell'ambito di programmi di reinserimento degli anziani in attività socialmente utili
- indennità percepite per le trasferte e missioni fuori del territorio comunale, i rimborsi per spese di viaggio e di trasporto, spese di alloggio, spese di vitto che non concorrono a formare il reddito imponibile ai sensi del TUIR;
- indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale, (cfr. la circolare n. 77 del 24 maggio 2019).
Il cumulo con redditi vietati comporta la sospensione del pagamento della pensione.
L'istituto fornisce molti esempi e chiarisce che " ad esempio se un soggetto matura il diritto alla decorrenza della pensione a giugno 2020 e compie l’età richiesta per la pensione di vecchiaia a giugno 2024, nel caso in cui:
1) percepisca da giugno a dicembre 2020 reddito per attività di lavoro svolta da gennaio a maggio 2020, la “pensione quota 100” è cumulabile nel 2020 con questo reddito, poiché è relativo ad attività lavorativa svolta prima della decorrenza della pensione;
2) percepisca da giugno a dicembre 2020 reddito per attività di lavoro svolto da giugno a dicembre 2020, la pensione nel 2020 non è cumulabile poiché il reddito è percepito nel periodo di incumulabilità della “pensione quota 100” ed è riferito ad attività lavorativa svolta nel medesimo periodo;
3) percepisca nel 2021 reddito per attività di lavoro svolto da gennaio a maggio 2020, la “pensione quota 100” è cumulabile nel 2021 con questo reddito, poiché è relativo ad attività lavorativa svolta prima della decorrenza della pensione;
E' prevista una dichiarazione del lavoratore (mod. “Quota 100” di prossima pubblicazione), riguardante lo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa dipendente o autonoma da cui derivino redditi incumulabili con la “pensione quota 100” .
In ogni caso, l’Istituto precisa che verificherà l’eventuale percezione di redditi da lavoro incumulabili con la “pensione quota 100” anche attraverso l'incrocio con i dati dell’Agenzia delle Entrate e di tutte le banche dati disponibili.