Ai sensi della Legge Federale del 27 novembre 2017, n. 335-FZ, a partire dal 2019 le società straniere che forniscono servizi elettronici alle società russe (cioè servizi B2B) dovranno registrarsi presso le autorità fiscali in Russia e pagare l’IVA.
Tali emendamenti sono stati adottati anche se la registrazione fiscale delle società straniere che forniscono servizi elettronici B2B non sia stata raccomandata dall’OCSE (sulla base delle raccomandazioni dell’OCSE infatti, soltanto le società straniere che forniscono servizi elettronici a persone fisiche dovrebbero essere soggette a registrazione fiscale).
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1) Le nuove regole IVA sui servizi elettronici acquistati da società russe
Le società russe che acquistano servizi elettronici da società straniere non dovrebbero trattenere l’IVA.
Esse hanno il diritto di detrarre l’IVA applicata dalla società straniera sulla base di un accordo o di un documento di pagamento che mostri l’importo dell’IVA e il Codice Identificativo del Contribuente (INN), nonché il Codice di Motivazione per la Registrazione dell’Imposta (KPP) della società straniera e i documenti che confermano il pagamento (inclusa l’IVA) a un fornitore straniero di servizi elettronici.
Quando si effettuano transazioni con i clienti tramite intermediari (aggregators), i fornitori stranieri di servizi elettronici non sono obbligati a richiedere la registrazione fiscale. Tuttavia, i membri del sistema nazionale di pagamento (come gli istituiti di credito e le società o i singoli imprenditori coinvolti dalle organizzazioni creditizie per differenti operazioni bancarie) e i fornitori di servizi di comunicazione che agiscono in qualità di intermediari non sono riconosciuti come agenti, e pertanto non sono tenuti a trattenere l’IVA.
L’attuale sistema che prevede la filiale russa in qualità di agente fiscale non potrà più essere applicato.
I servizi elettronici comprendono servizi generalmente forniti da una società madre (di servizi) estera a una filiale russa, quali l’amministrazione di sistemi informatici e siti Web.
A partire dal 2019, le società estere saranno obbligate a registrarsi fiscalmente in Russia anche se il costo dei servizi elettronici da loro forniti è insignificante. Pertanto, le società madri che concedono i diritti di utilizzare i sistemi ERP alle filiali russe nell’ambito di accordi infragruppo, non dovrebbero solo ottenere la registrazione a fini IVA in Russia, ma anche calcolare e pagare l’IVA applicabile.
Per quanto riguarda le nuove norme e l’esenzione IVA per la fornitura di software, l'esenzione IVA esistente per la concessione del diritto di utilizzare il software in base ad un accordo di licenza / sub-licenza è ancora applicabile.
Tuttavia, i fornitori stranieri di servizi elettronici sono soggetti a registrazione fiscale anche quando forniscono servizi elettronici esenti da IVA.
Sebbene la procedura di registrazione fiscale per i fornitori stranieri di servizi elettronici sia semplice e rapida, ci sono i seguenti fattori negativi da considerare:
- spese extra per la conformità dovute alla registrazione fiscale e all'amministrazione del conto personale del contribuente;
- le autorità fiscali possono controllare non solo l'IVA, ma anche altre imposte;
- necessità di divulgare informazioni relative al gruppo straniero;
- richieste da parte delle autorità fiscali in merito alle relazioni presentate e possibilità di verifiche fiscali.
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2) Sanzioni in caso omissione di registrazione presso le autorità fiscali in Russia
Se i fornitori stranieri di servizi elettronici omettono di registrarsi a fini fiscali possono essere soggetti a una sanzione pari al 10% del loro fatturato.
La mancata registrazione fiscale e il mancato pagamento dell'IVA sui servizi elettronici prestati potrebbero comportare una sanzione pari al 20% del pagamento dell'imposta.
Situazioni in cui potrebbero insorgere controversie:
- Una società madre o una società di servizi fornisce servizi elettronici e di altro tipo a una filiale russa sulla base di un accordo infragruppo. In questo caso, i servizi all'interno del gruppo dovrebbero essere suddivisi in servizi elettronici e non elettronici (ad esempio, l'IVA sui servizi di consulenza dovrebbe essere trattenuta da un agente fiscale russo).
- Un contratto di servizio ha ad oggetto la manutenzione e la messa a punto di apparecchiature diverse dalla fornitura di servizi elettronici. Non è ancora chiaro se le regole sui servizi ausiliari siano applicabili.
- Un fornitore straniero di servizi elettronici non è registrato presso le autorità fiscali russe. Un appaltatore russo può agire da solo come agente fiscale, ovvero trattenere e pagare l'IVA, sebbene in questo caso sussista il rischio che la detrazione dell'IVA possa essere negata.
Il servizio fiscale federale russo deve ancora fornire chiarimenti ufficiali relativi agli aspetti non chiari della nuova procedura di tassazione dei servizi elettronici, come quelli sopra elencati.
Sebbene le modifiche entreranno in vigore nel 2019, è necessario analizzare i servizi all'interno del gruppo già da ora al fine di modificare il modello aziendale e assicurare la corretta documentazione delle transazioni.