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REGIME FORFETTARIO 2019 A CONFRONTO CON LE REGOLE DEL 2018

Regime forfettario 2019 a confronto con le regole del 2018

Requisiti, soglie, esclusioni. Ecco come funziona il regime forfetario dal 1° gennaio 2019 :cosa rimane e cosa cambia rispetto al vecchio regime

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Il regime forfettario è stato stravolto dalla legge di bilancio 2019 che ha previsto un'unica soglia di accesso a 65mila Euro di ricavi, e l'eliminazione delle altre condizioni previste per l'accesso (beni strumentali non superiori a 20mila Euro, spese per personale non superiore a 5mila Euro).

Si ricorda che, in generale, dal 2016 il regime forfetario è rimasto l'unica alternativa al regime ordinario per le persone fisiche che svolgono o iniziano un'attività d'impresa, di arte/professione, e che possiedono determinati requisiti. Attenzione però: solo il regime dei minini resta in vigore fino alla scadenza naturale (termine del quinquennio o raggiungimento del 35° anno d'età) per coloro che hanno iniziato l'attività entro il 31.12.2015 o lo applicavano già da prima.

1) Regime forfetario 2019: requisiti e cause di esclusione

Dal 2019, è prevista un’unica soglia di ricavi per l'accesso al regime, potranno così usufruirne coloro che nell'anno precedente hanno conseguito ricavi o percepito compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a 65.000 Euro. Vengono eliminate le altre condizioni per l'accesso al regime previste dalla previgente normativa quali:

  • aver sostenuto spese per lavoro dipendente;
  • costo complessivo, al lordo degli ammortamenti, di beni mobili strumentali al 31.12 non superiore a 20 mila Euro.

Rispetto alla vecchia disciplina del regime forfettario, resta fermo il fatto che non possano accedere allo stesso gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che partecipano, contemporaneamente all’esercizio dell’attività, a:

  • società di persone,
  • associazioni, 
  • imprese familiari

di cui all’articolo 5 del Testo Unico sulle Imposte sui Redditi (22 dicembre 1986, n. 917). 

Viene tuttavia introdotto un nuovo limite: modificando l’iniziale idea di escludere dal regime i possessori di partecipazioni in Srl tout court, è stato ora introdotto a riguardo il concetto di controllo diretto o indiretto; è previsto infatti che non possano fruire del regime agevolato quei soggetti che controllano direttamente o indirettamente società a responsabilità limitata o associazioni in partecipazione, le quali esercitano attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dagli esercenti attività d’impresa, arti o professioni. Sostanzialmente quindi, il possesso di una quota pari al 10% del Capitale sociale di una Srl potrebbe non essere considerato un ostacolo per l’adesione al regime forfettario che partirà dal 2019.


Il nuovo dettato normativo collega tale limite ad un ulteriore requisito in quanto è necessario, per usufruire del regime forfettario, che la S.r.l. in cui si detiene la partecipazione non eserciti attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dagli esercenti attività d’impresa, arti o professioni. Pare quindi possibile che un rappresentante di prodotti per capelli possa usufruire del regime forfettario pur avendo una partecipazione del 10% in una S.r.l. che svolga la sua attività nel settore agroalimentare.


Altra importante modifica introdotta con finalità antielusive, rispetto all’originario regime forfettario, limita le persone fisiche:

  • la cui attività sia stata esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso (2018) rapporti di lavoro,
  • erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta,
  • ovvero svolgano l’attività nei confronti di soggetti direttamente o indirettamente riconducibili ai suddetti datori di lavoro.

2) Regime forfettario 2019: modalità di accesso e possibilità di uscita

Il regime forfetario è il regime naturale per le persone fisiche che esercitano un'attività d'impresa/lavoro autonomo e che possiedono determinati requisiti.
Pertanto i soggetti già in attività vi accedono senza effettuare alcuna comunicazione, né preventiva né successiva. Tali soggetti però, se intendono usufruire del regime contributivo agevolato, devono effettuare apposita comunicazione telematica all'INPS entro il 28 febbraio di ciascun anno.

Per i contribuenti che iniziano l'attività, invece, e che presumono di rispettare le condizioni previste per l'applicazione del regime, è d'obbligo darne comunicazione nella dichiarazione di inizio attività (mod. AA9/12), ai fini solo anagrafici. In caso contrario l'accesso al regime forfetario non è precluso, tuttavia si è soggetti ad una sanzione amministrativa da 250 a 2mila Euro (art. 11 comma 1 lett. a) del D.lgs. 471/97). L'attestazione dei requisiti di accesso e dell'assenza di cause ostative avviene in sede di dichiarazione annuale dei redditi. Per il periodo d'imposta 2017 barrando i campi 1 e 2 del rigo LM21 del Mod. Redditi PF 2018.

La legge non prevede una durata particolare del regime.

Il contribuente cesserà di usare il regime agevolato in tre casi:

  • per opzione, con vincolo triennale. Coloro che possiedono i requisiti per poter accedere al regime forfetario, hanno la possibilità di non applicarlo o di fuoriuscirne, optando per il regime ordinario.  L'opzione avviene tramite comportamento concludente, ed è valida per almeno un triennio; dopodiché si rinnova tacitamente per ciascun anno successivo, finché permane la concreta applicazione del regime ordinario.
  • per legge (quindi obbligatoriamente), quando:
    • viene meno uno dei requisiti richiesti per l'accesso al regime stesso;
    • si verifica una causa di esclusione

In questi casi il regime cessa di essere applicato dall’anno successivo a quello in cui viene meno uno dei requisiti di accesso, o si verifica una causa di esclusione. A differenza del regime dei minimi (di cui al D.l. 98/2011), non è prevista la cessazione del regime in corso d'anno.

  • per accertamento definitivo, in cui sia dimostrato il venir meno di una delle condizioni di accesso o l’esistenza di una delle cause di esclusione. In questo caso il regime cessa dall'anno successivo a quello accertato.

Di seguito il riepilogo:

MODALITA' DI ACCESSO AL REGIME FORFETARIO

Per chi è già in attività

Non serve alcuna comunicazione perché il regime forfetario è il regime naturale

Per chi inizia una nuova attività

Comunicazione nella dichiarazione di inizio attività (mod. AA9/12).

MODALITA' DI USCITA DAL REGIME FORFETARIO

Per volontà del contribuente

Con opzione al regime ordinario, tramite comportamento concludente, ma con vincolo triennale. E' necessario comunque compilare il quadro VO della dichiarazione IVA.

Per legge

Per mancanza di uno dei requisiti o per il verificarsi di una causa di esclusione

Per accertamento definitivo

Che attesta il venir meno di una delle condizioni di accesso o l’esistenza di una delle cause di esclusione

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3) Regime forfettario 2019: ecco come si calcola il reddito

Ai fini delle imposte dirette, il reddito imponibile si ottiene applicando ai ricavi/compensi un coefficiente di redditività differenziato a seconda del codice ATECO che contraddistingue l’attività esercitata. Nella tabella sotto riportata si puo' individuare il codice Ateco e il corrispondente coefficiente di redditività per il calcolo dell'imposta sostitutiva).

Una volta determinato il reddito imponibile, si scomputano da esso i contributi previdenziali versati in base alla legge.

L'eventuale eccedenza dei contributi che non ha trovato capienza nel reddito dell'attività assoggettata al regime forfetario può essere portata in diminuzione dal reddito complessivo come onere deducibile (ex art. 10 del TUIR).

Sul reddito determinato forfetariamente si applica l’imposta sostitutiva pari al 15%, sostitutiva dell'Irpef e delle relative addizionali, nonché dell'IRAP.  

Così come previsto dalla disciplina in vigore prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019, al fine di favorire l'avvio di nuove attività, per il periodo d'imposta in cui l’attività è iniziata e per i quattro successivi, è prevista l’applicazione di un’aliquota ulteriormente agevolativa, stabilita nella misura del 5% e utilizzabile purché:

  • il contribuente non abbia esercitato, nei tre anni precedenti, attività artistica, professionale o d'impresa, anche in forma associata o familiare;
  • l’attività da esercitare non costituisca, in nessun modo, mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, escluso il caso in cui l’attività precedentemente svolta consista nel periodo di pratica obbligatoria ai fini dell'esercizio di arti o professioni;
  • qualora venga proseguita un’attività svolta in precedenza da altro soggetto, l'ammontare dei relativi ricavi e compensi, realizzati nel periodo d'imposta precedente quello di riconoscimento del predetto beneficio, non sia superiore al limite di 65.000 euro

Il contribuente potrà scomputare le detrazioni d'imposta spettanti, dall'eventuale imposta lorda emergente dal quadro RN, solo nel caso in cui percepisca altre tipologie di reddito.

L’imposta sostitutiva deve essere versata tramite mod. F24 (anche mediante compensazione) nei termini previsti per il versamento dell’acconto / saldo IRPEF utilizzando i seguenti codici tributo (Risoluzione 59/E/2015):

  • “1790” per la prima rata di acconto;
  • “1791” per la seconda o unica rata di acconto;
  • “1792” per il saldo.

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4) Regime forfettario: semplificazioni

Una delle semplificazioni più rilevanti per i contribuenti che beneficiano del regime forfettario è l’esenzione della fatturazione elettronica generalizzata in vigore dal 1° gennaio 2019.
In generale i soggetti che adottano il regime forfetario sono esonerati dal versamento dell'Iva, e di contro non hanno diritto alla relativa detrazione. Le fatture emesse, pertanto, non devono recare l'addebito di Iva. Le fatture emesse, pertanto, non devono recare l'addebito di Iva, e dovranno riportare nella fattura la seguente dicitura "Operazione senza applicazione dell'Iva ai sensi dell'art. 1 comma 58 L. 190/2014".
Nelle fatture di importo superiore a € 77,47 è necessario apporre la marca da bollo da € 2,00. Sono “esenti” da bollo le fatture relative agli acquisti UE e agli acquisti da assoggettare al reverse charge, per i quali il contribuente forfetario è debitore dell’imposta.

Se durante il regime forfetario viene emessa fattura senza Iva e questa viene incassata l'anno successivo quando il contribuente applica il regime ordinario, tale fattura non deve essere integrata in quanto l'operazione si intende effettuata al momento di emissione della fattura. A chiarirlo è l'Agenzia delle Entrate nella Circolare 10/E/2016.

Sono inoltre esonerati dall'obbligo:

  • della registrazione delle fatture emesse/corrispettivi;
  • della registrazione degli acquisti;
  • della tenuta e conservazione dei registri e dei documenti, ad eccezione per le fatture di acquisto e le bollette doganali;
  • della dichiarazione e comunicazione annuale IVA;
  • della comunicazione delle operazioni rilevanti Iva (c.d. spesometro);
  • della comunicazione black list;

Sono invece obbligati a:

  • numerare e conservare le fatture d'acquisto e le bollette doganali;
  • certificare e conservare corrispettivi;
  • integrare la fattura ricevuta con aliquota e Iva, per le operazioni di cui risultino debitori d'imposta (reverse charge) e versare la relativa imposta entro il giorno 16 del mese successivo a quello di effettuazione dell'operazione.

Per quanto riguarda le imposte sui redditi:

  • sono esonerati dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili (salvo l'obbligo di tenere e conservare i registri previsti da disposizioni diverse da quelle tributarie);
  • sono esclusi dall'applicazione degli studi di settore e dei parametri;
  • non devono operare - in qualità di sostituti d'imposta- le ritenute alla fonte, anche se sussiste comunque l’obbligo di indicare in dichiarazione dei redditi il codice fiscale del percettore delle somme che non sono state assoggettate a ritenuta
  • non sono soggetti a ritenuta alla fonte sui ricavi/compensi conseguiti, e a tal fine rilasciano apposita dichiarazione che può essere inserita anche nella fattura. Nella Circolare n. 10/E/2016, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che se il contribuente forfetario ha subito erroneamente la ritenuta, può recuperarla:
  • presentando un’istanza di rimborso ex art. 38, DPR n. 602/73;
  • scomputandola nel mod. REDDITI;

a condizione che la stessa sia certificata dal sostituto d’imposta.

5) Regime forfettario 2018 - 2019 a confronto

Per completezza si riepiloga brevemente la disciplina prima delle modifiche apportate dalla Legge di bilancio 2019. In generale, potevano aderire al regime le persone fisiche che esercitavano o che iniziavano un'attività d'impresa o arte o professione, purché nell'anno solare precedente possedessero i seguenti requisiti:

  • conseguimento di ricavi o compensi non superiori a determinate soglie variabili a seconda del codice ATECO specifico dell'attività svolta (vedi tabella riportata di seguito). Il limite doveva essere ragguagliato all'anno, nel caso di attività iniziata in corso d'anno. Ai fini del computo della soglia di ricavi: rilevava il valore normale dei beni destinati al consumo personale o familiare dell'imprenditore; concorrevano i ricavi relativi alle cessioni poste in essere con la Città del Vaticano e con San Marino; Nel caso di esercizio contemporaneo di più attività, contraddistinte da diversi codici ATECO, occorre considerare il limite più elevato dei ricavi e compensi relativi a tali codici.
  • sostenimento spese per l'acquisizione di lavoro per importi complessivamente non superiori a 5mila Euro lordi a titolo di lavoro dipendente, co.co.pro., lavoro accessorio, associazione in partecipazione, lavoro prestato dai familiari dell’imprenditore ex art. 60, TUIR;
  • Il costo complessivo, al lordo degli ammortamenti, di beni mobili strumentali al 31.12 non doveva essere superiore a 20mila Euro. Per verificare il limite dei beni strumentali, occorreva far riferimento al costo sostenuto al netto dell'IVA, anche se non era stata esercitata il diritto alla detrazione. Ai fini di tale limite non andavano considerati:
    • i beni immobili comunque acquisiti ed anche se detenuti in locazione per l'esercizio dell'impresa, arte o professione;
    • i beni di costo unitario non superiore a € 516,46;
    • i beni immateriali quali avviamento e spese relative a più esercizi.

Rilevavano, invece, nel calcolo del limite:

  • per i beni in locazione finanziaria, il costo sostenuto dal concedente;
  • per i beni in locazione, noleggio e comodato, il valore normale determinato (ai sensi dell'art. 9 del TUIR) alla data del contratto di locazione/noleggio o comodato;
  • per i beni in proprietà, il prezzo di acquisto.

I beni utilizzati promiscuamente per l'esercizio dell'impresa, arte o professione, e per l'uso personale o familiare del contribuente concorrevano al calcolo del limite di 20mila € nella misura del 50%, indipendentemente dal loro effettivo utilizzo per l'attività esercitata. Si presumono ad uso promiscuo tutti i beni a deducibilità limitata, indicati agli articoli 164 e 102 comma 9 del TUIR (autovetture, telefonia ecc).
 

Nella tabella che segue il confronto tra i limiti di compensi in vigore fino al 31.12.2018 e quelli in vigore nel 2019.

Codice attività ATECO 2007

Settore

Limiti compensi

Coefficiente di redditività

Vecchio limite fino al 31.12.2018

Nuovo 2019

(10 – 11)

Industrie alimentari e delle bevande

45.000

65.000

40%

45 – (da 46.2 a 46.9) – (da 47.1 a 47.7) – 47.9

Commercio all’ingrosso e al

dettaglio

60.000

65.000

40%

47.81

Commercio ambulante e di

prodotti alimentari e bevande

40.000

65.000

40%

47.82 – 47.89

Commercio ambulante di altri

prodotti

30.000

65.000

54%

(41 – 42 – 43) – (68)

Costruzioni e attività immobiliari

25.000

65.000

86%

46.1

Intermediari del commercio

25.000

65.000

62%

(55 – 56)

Attività dei servizi di alloggio e di

ristorazione

50.000

65.000

40%

(64 – 65 – 66) – (69 – 70 – 71 – 72 – 73 – 74 – 75) – (85) – (86 – 87 – 88)

Attività professionali, scientifiche,

tecniche, sanitarie, di istruzione,

servizi finanziari ed assicurativi

30.000

65.000

78%

(01 – 02 – 03) – (05 – 06 – 07 – 08 – 09) – (12 – 13 – 14 – 15 – 16 – 17 – 18 – 19 – 20 – 21 – 22 – 23 – 24 – 25 – 26 – 27 – 28 – 29 – 30 – 31 –32 – 33) – (35) – (36 – 37 – 38 – 39) – (49 – 50 – 51 – 52 – 53) – (58 – 59 – 60 – 61 – 62 – 63) – (77 – 78 – 79 – 80 – 81 – 82) – (84) – (90 – 91 – 92 – 93) – (94 – 95 – 96) – (97 – 98) – (99)

Altre attività economiche

30.000

65.000

67%

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Commenti

Giovanni - 03/12/2019

Buongiorno, sono un libero professionista da decenni in regime ordinario. Il 1/1/2019 per una svista sono rimasto in regime ordinario anziché passare al forfettario pur avendone i requisiti e pur avendone grande convenienza. Posso passarci il 1/1/2020 ? Il mio commercialista ed un impiegato dell'Agenzia delle Entrate sostengono di no, con la motivazione che essendo il forfettario il regime naturale delle persone fisiche (la mia situazione) il conteggio dei tre anni di obbligo di permanenza in una opzione è ripartita il 1/1/2019, data alla quale avrei implicitamente optato per restare in regime ordinario.

Marchino - 06/11/2019

Salve. Sono Consulente Aziendale con Partita Iva e con reddito sotto i 65000 €. Il mio reddito deriva da 2 Aziende a cui faccio consulenza. Essendo socio al 2% di una S.A.S. che non mi produce reddito (è solo proprietaria di un immobile) il mio commercialista dice che sono escluso da questo regime. Leggendo l'articolo ho capito che è stato introdottoi il "concetto di controllo diretto o indiretto". Vale solo per le SRL oppure? Ringrazio in anticipo per un eventuale chiarimento.

Nicola - 03/08/2019

Buongiorno ho 25 anni e faccio l'insegnate, come hobby ho però la mediazione commerciale e vorrei fare fruttare questa attività. Posso iscrivermi al regime forfettario? Quanto pagherò di INPS? il reddito fa cumulo con quello da insegnate? Eventualmente posso scaricare spese per l'acquisto auto se si quanto? grazie

Luigia Lumia - 24/08/2019

Fiscalmente è ammesso, pero' penso che un insegnante pubblico per svolgere un'altra attività deve chiede autorizzazione all'ente presso cui lavora.

Giovanni - 25/07/2019

Se ho ben capito nel calcolo del reddito non cambiato nulla rispetto al 2018 Io avevo e ho il cofficiente del 78. Ad esempio su una vendita da 100 ho un totale fattura di 106 4+bollo 2. Limponibile di 104 tolgo il bollo con un 78 di 8112 su cui applico il 2572 per lINPS 2086 . Limposta sar cos da calcolare su 6026 78 Imponibile - INPS. La tassa da pagare sar perci il 15 di 6026 cio 2990 con un guadagno di 5110 . Sbaglio

GIANNI - 06/07/2019

salve io sono un agente di commercio monomandatario. ho iniziato la mia attività a febbraio 2018 con un contratto a termine di circa 40gg successivamente ho proseguito la mia attività aprendo la partita iva con regime forfettario. Con la nuova normativa del regime forfettario prevista per il 2019 sono stato costretto a mio malgrado di uscire dal regime agevolato visto il limite delle false p.iva. Chiedevo visto che ad Aprile 2020 sono passati 2 anni dal mio rapporto di lavoro come dipendente con la mia mandante come posso tornare al regime agevolato 1 recedere il mio contratto a fine 2019 e rimanere fermo per tre mesi e firmare un nuovo contratto ad aprile 2020 scaduti i due anni 2 chiudere la partita iva a fine anno e riaprirla ad aprile 2020 e non lavorare per 3 mesi 3 chiudere la partita iva a marzo e riaprirla ad aprile. NB. NON SONO UNA FALSA P.IVA . Ringrazio anticipatamente per le risposte

NADIA - 24/06/2019

Buongiorno ho aperto p.iva nel 2013 con il regime dei minimi attualmente ho 31 anni posso passare al regime forfettario con alliquota 5 ancora per 4 anni fino al compimento del 35anno

Giuseppe - 24/05/2019

Buongiorno, sono un geometra libero professionista da settembre 2017 ho riaperto la mia partita iva nel regime forfettario, vorrei avere certezza sul fatto che nel regime forfettario gli unici costi deducibili sono quelli dei contributi versati, la mia domanda è questa. I contributi che pago fisicamente nel 2019 ma riferiti all'anno 2018 in che anno devo inserirli? Mi spiego meglio, prendo in esempio l'anno 2018 la nostra cassa ci permette di pagare i contributi in 10 rate che partono da Settembre 2018 a Giugno 2019, di conseguenza avrò 4 mesi pagati nel 2018 (circa 2000 euro) e 6 mesi pagati nell'anno 2019 (circa 3000 euro) i quali però sono riferiti all'anno 2018, volevo capire questi 6 mesi devo considerarli nel 2018 oppure visto che sono stai pagati fisicamente nel 2019 devo inserirli nel 2019? grazie e mi scuso per il discorso leggermente articolato.

MarCD - 08/05/2019

buongiorno a tutti, sono un medico chirurgo e ho aperto a gennaio 2019, per la mia attività libero professionale, la partita iva con regime forfettario in quanto incerto riguardo il fatturato dato l'anno "zero" di attività. Mi sono accorto ora che quasi certamente sforerò i 65.000 euro previsti. Se ho capito bene nonostante questo sforamento e solo per quest'anno, nella tassazione (sul 78% del mio fatturato 2019) per le due rate previste nel 2020 (giugno e novembre) potrò ugualmente avvalermi delle agevolazioni del 5%, mentre per il 2020 (con tassazione sul 2021) dovrò abbandonare questo regime per entrare nel "normale". E' corretto? Ho letto anche che non per forza lo sforamento dovrebbe comportare un passaggio dall'anno successivo al regime normale ma c'è la possibilità di rimanere con la tassazione del 15% sempre sul 78% del fatturato, ma non mi è chiaro. Non vorrei fare confusione. Vi ringrazio anticipatamente per la risposta che vorrete darmi.

Filippo - 23/04/2019

Se ho aperto la partita iva il 31/12/2014 ma ho iniziato a fatturare solo nel 2015, la data di inizio attività è il 2014 o il 2015? in altre parole, potrò nel 2019 godere del regime agevolato al 5%?

Valeri - 01/03/2019

Salve, sono nel regime forfettario dal 2015 ed essendo over 35 a dicembre 2019 dovrò passare alla p.iva normale o con la flat tax potrò continuare con la forfettaria? Grazie

Alfonso - 25/02/2019

Salve sono un disoccupato e ho 36 anni, ho trovato un lavoro ma dovrei aprire la partita iva, rientro nel regime forfettario start up al 5%? O quest'ultimo prevede un limite d'età? Grazie

piero - 21/02/2019

buonasera, anche io avrei un quesito: iscritto ad un albo professionale dal 90, fino al 95 non ho potuto versare i contributi perchè la cassa non era ancora stata creata. Domanda: tra i contributi previdenziali obbligatori deducibili possono rientrare anche quelli relativi a quegli anni? Naturalmente chiedendo il riscatto di tali anni all'ente previdenziale.

GIUSEPPE - 07/02/2019

Ciao, un dubbio, p.iva aperta da libero professionista nel 2012 con regime minimi, ora ho 33anni, pertanto posso restarci nei minimi, LA MIA DOMANDA E' posso passare al forfettario continuando ad usufruir dell'aliquota 5% (i 5anni sono decorsi dall'apertura, ma sono under 35) ? Saluti

Stefania Montagna Fisco e Tasse - 21/02/2019

Ciao Giuseppe, la risposta è no perchè nel regime forfettario si può usufruire dell'aliquota al 5% solo nei primi 5 anni di attività; hai quindi due alternative possibili: rimanere nel regime dei minimi fino al compimento del trentacinquesimo anno di età oppure passare al regime forfettario ma applicando l'aliquota del 15%. saluti

Francesca - 05/02/2019

Buon giorno, ho un enorme problema, lavoro esclusivamente con la Pubblica amministrazione. nel 2019 ho scelto di passare nel regime dei minimi, devo fatturare il lavoro 2018 dove da contratti l'importo era imponibile + iva. Tenendo conto che per il Comune l'iva è un costo non recuperabile, posso fare una fattura con un importo a pagare comprensivo della somma iva, (in quanto il Comune al capitolo ha l'importo totale comprensivo di iva perchè è il costo reale del servizio, altrimenti una quota iva la perdo in quanto con il nuovo regime non posso recuperala). problema risolto dal 2019 in quanto nei contratti indicherò l'importo totale comprensivo di iva. grazie mille

Paolo - 01/02/2019

Buongiorno, nella dichiarazione 2019 (riferito al volume del 2018) l'imponibile è maggiore di 65.000 ma prevendendo nel 2019 un calo del fatturato e rientrando in quel caso all'interno del limite previsto, potrò (nel prossimo esercizio 2020) optare per la soluzione forfettaria?

Paolo - 01/02/2019

Regime forfettario 2019 start up 5%. Partita IVA chiusa il 19 gennaio 2016. Posso ad oggi considerare trascorsi i 3 anni (causa ostatitiva: non aver iniziato nei 3 anni precedenti l'inizio dell'attività attività artistica professionale o di impresa) o avendo avuto partita IVA nel 2016 per pochi giorni.. devo intendere trascorsi solo 2 anni) Grazie

vino v. - 29/01/2019

ciao, sono un imprenditore agricolo che supera i 7000 euro (quindi non rientra nel regime speciale) ma non supera i compensi annui di euro 65000. posso aderire al regime forfettario? grazie

Fernando - 28/01/2019

Salve, lavoro per una srl come tecnico informatico, tra poco verrò licenziato a causa di carenza di commesse da parte della suddetta srl. Vorrei aprire una partita iva e iniziare la mia attività di gestione e manutenzione di sistemi informatici. Non escludo che alcuni clienti che erano della mia vecchia società possano seguire me e quindi divenire miei clienti. Posso sperare nel regime forfettario al 5 %? Non mi pare che sussiste la condizione di mera prosecuzione.

Maurizio - 26/01/2019

Buongiorno, sono ingegnere e nel febbraio 2019 farò un contratto di Leasing per l'acquisto de immobile strumentale, l'iva sul maxi canone di euro 90.000 pari a euro 19.800 quest'anno potrò utilizzarla in detrazione, ma se nel 2020 passerò al regime forfettario l'iva residua del maxi canone non ancora utilizzata e l'iva sui canoni mensili del 2019 che fine farà? la perderò o rimarrà accantonata da utilizzare se tornerò nel 2011 al regime normale?

Adriano - 21/01/2019

In relazione al nuovo regime forfettario 2019 chiedo se un soggetto apre una ditta individuale e nella stessa inserisce come coadiuvante familiare il padre può beneficiare del regime forfettario o è da intendersi come impresa familiare e quindi escluso?

mpia - 18/01/2019

salve ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a risolvere un problema di fatt.emessa alla PA il 17/12/2018 e andata in decorrenza termini il 2/1/2019. Sono passata al regime forfettario e la PA mi dice oggi che che la ft. emessa il 17/12 non va bene la devo rifare. Io so che in decorrenza termini la fattura è comunque emessa io adesso dovrei fare nota credito per annullare la precedente ed emetterne una nuova corretta e in + in regime forfettario. Il mio problema è come faccio oggi ad emettere una nota credito su una fattura emessa in regime iva ordinario? grazie per l'aiuto so difficile

Paolo - 10/01/2019

Buongiorno, ho aperto p.iva a Ottobre del 2018, la mia commercialista mi ha comunicato che con la legge del 2019, non si sa ancora se potrò fatturare al mio ex datore di lavoro rimanendo nel regime forfettario, visto che continuo comunque a collaborare con l'azienda. La mia domanda quindi é questa, questo vale solo per chi apre la p.iva forfettaria nel 2019, oppure anche per chi era già nel forfettario? Grazie in anticipo

Beppe - 10/01/2019

Dubbio amletico: Mario, in regime ordinario, nel 2017 acquista un bene immobile strumentale applicando il meccanismo del reverse charge (e quindi non versa l'iva al venditore e non la recupera dallo Stato: iva neutralizzata); nel 2019 decide di entrare nel nuovo regime forfetario, il quale regime non può mai avvalersi del reverse charge. In questo caso, "resuscita" l'obbligo di versare l'IVA a suo tempo neutralizzata? Oppure l'operazione del 2017 si ritiene conclusa e irrilevante per il nuovo regime forfetario scelto da Mario?

Matteo - 23/01/2019

Buongiorno, anche io ho lo stesso problema... qualcuno ha risposte in proposito?

Francesco - 07/01/2019

Buonasera, sono un agente di commercio e per il 2019 intendo optare per il regime forfetario, volevo sapere se gli acquisti di carburante dovranno essere effettuati comunque con fattura elettronica.

Mario Merisio - 07/01/2019

Nel 2019 rientrerò nel nuovo regime forfettario. Nel mese di gennaio 2019 incasserò fatture emesse con Iva differita emesse nel mese di novembre e dicembre 2018 per consulenze verso un un Comune. Quando e con quale codice verserò questa Iva,. Il compenso, al netto della ritenuta d'acconto, verrà sottoposto alla nuova tassazione?

piero - 07/01/2019

Ho intenzione di aprire la partita Iva e avendone i requisiti rientrero nel regime agevolato. 2019 compiro' 55 anni, a questo proprosito rientro nella riduzione al 5% o il requisito lo si deve avere prima dellinizio dell'attivita" ?

Piero - 07/01/2019

Sono in procinto di aprire la partita Iva con una previsione di stare nel limite dei 65K annui. Compiendo 55 anni nel 2019, la tassazione sara' quella ridotta al 5% o il requisito lo si deve avere prima dell'inizio dell'attivita'?

Dario - 06/01/2019

Buonasera, sono stato dipendente per un anno e l'anno scorso ho deciso di aprire la partita iva e di mollare il lavoro dipendente alla scadenza del contratto, collaboro principalmente per la stessa azienda, come funziona nel mio caso? Posso comunque rimanere tassato al 15% come da vecchia prescrizione? Grazie dell'aiuto.

Alessandro - 06/01/2019

Nell’articolo viene affermato che i ricavi derivanti dalle operazioni poste in essere con Città del Vaticano e San Marino dal 2019 non concorrono più al raggiungimento della soglia di ricavi fino a concorrenza della quale il soggetto con partita iva rientra nel regime forfetario. Non mi è chiaro come gli autori dell’articolo siano giunti a questa conclusione posto che questa interpretazione, data dall’AdE nella circolare 6/E del 2015, non sembra contraddetta dal nuovo dettato dell’art. 1, comma 55 della legge 190/2014 che si limita a sostituire il riferimento agli studi di settore con quello ai nuovi indici.

Walter - 05/01/2019

Per chi ha la PI nel 2018 e’ ha aderito lo scorso anno al forfettario ,la nuova clausa di esclusione prevalenza fatturato al vecchio datore lavoro lo esclude per il 201 o la norma vale sol per le nuove PI 2019 ?

Luciano - 04/01/2019

anche io sono interessato a questo. Ci sono novità?

Ombretta - 07/01/2019

Buongiorno anche io sono interessata allo stesso quesito. Sono un forfettario ed al 31.12.2018 ho superato la soglia ma sono entro i 65.000. Posso mantenere il forfettario?

Francesca - 04/01/2019

Buongiorno, ho aperto la Partita Iva in regine forfettario nel febbraio 2018. Come sarà la tassazione nel 2019? Rimarrà al 5% o cambierà al 15%? Inoltre, l'azienda per la quale collaborerò nel 2019 è la medesima del 2018. Posso continuare la collaborazione in regime forfettario oppure no? Grazie mille

Luigia Lumia - 04/01/2019

si e potrà continuare a usufruire del 5%: Il nuovo regime forfettario si basa sul vecchio.... con molti meno vincoli e semplificazioni, compreso il volume di affari unificato a 65000 per tutti.

Francesca - 04/01/2019

Bene! Quindi se l’azienda è la medesima del 2018,non ci sono problemi, ho compreso bene? Grazie ancora!

GABRIELE - 17/11/2018

buongiorno, ma se io in questo momento sono nel regime ordinario perchè fatturo da 2 anni circa 40 mila euro, il prossimo anno potrò rientrare nel regime forfettario nuovo secondo legge bilancio 2019?

Luigia Lumia - 04/01/2019

certamente si.

Enzo Giordano - 14/11/2018

Buongiorno, sto per sforare il regime forfettario. Mi chiedevo secondo voi siccome l'anno prossimo si parta di elevarlo a 65.000€, ed io quest'anno rimarrò entro questo limite, per l'anno prossimo dovrò passare lo stesso al regime ordinario?

ernesto de rosa - 28/11/2018

Salve Enzo, anche io sarei interessato a questa cosa, hai appurato qualcosa in merito?

Fabio - 09/08/2018

Ho un'attività non particolarmente redditizia (abbondantemente sotto i 30mila all'anno di utile) ma con molti costi e ricavi relativamente elevati. Con questo regime non ho assolutamente convenienza ad aderire visto che non posso scaricare i costi, e allo stesso tempo ho un reddito effettivo simile a chi ne usufruisce ma una tassazione effettiva molto più alta, bell'affare...

Stefano - 04/07/2018

Salve, sono un dipendente ed ho anche la l’apertura iva a regime forfettario. Nel 2017 ho conseguito un cud da lavoro dipendente di 26.000€ con in più 5000€ di arretrati assoggettati abtassazione separata. Tali arretrati si considerano al fine del superamento dei 3000€ da lavoro dipendente da non superare per mantenere il regime forfettario? Grazie mille a chi mi risponderà.

Francesco - 11/06/2018

Ciao una domanda, è possibile lavorare come Barman a tempo pieno dentro un bar da libero professionista con partita iva? Si o no? E quali sono i requisiti ed il codice ateco di riferimento?

davide scalora - 23/05/2018

Salve e grazie per le valide informazioni che offrite sul vostro sito. Ho un dubbio che riguarda uno dei requisiti pe rusufruire del Regime Forfetario 2016, ed è quello dei compensi per lavoro che non può superare la soglia dei 5000 €/anno. Questa soglia può essere sforata se mi avvalgo solo di prestazioni occasionali di lavoro autonomo?

Anna Amoroso - 25/11/2017

ho aperto la partita iva gennaio 2014. sono rimasta nel regime forfettario fino al 2016, nel 2017 sono transitata a al regime semplificato per fatturato oltre 30000, quest'anno però ho fatturato meno di trenta quindi immagino di poter rientrare nel forfettario. E' così? grazie

mirko - 02/05/2017

Salve, sono un freelance in regime forfettario. Se aprissi una SRLS e sempre io sia l'unico lavoratore senza soci. Potrei farlo senza lasciare il regime forfettario? Cerco di spegarmi meglio. Dovrei aprire un portale web e intestarlo alla futura srls. Io lavorerei sul portale web e rilascerei fattura ogni mese alla mia stessa società. Se fosse possibile questo "flusso" dovrei pagare l'inps solo per il regime forfettario o dovrei pagare di più di inps? Il portale sarà un e-commerce che fatturerà a chi acquista. Grazie

Oringhele - 16/03/2017

Salve, volendo aprire partita IVA con regime forfettario e avendo due tipi di attività, posso indicare due codici ATECO?

monia - 01/02/2017

buonasera, sono imprenditore agricolo , volume inf. ai 10000,00 euro, nel 2016,così ho deciso dal 2017 di passare in forfettario , da ordinario, l'iva che ho a credito,anche se poca, come la recupero? grazie

alessio - 09/01/2017

ho una attività di ambulante di abbigliamento e sono passato da 60.000 euro di incassi nel 2014 a 50.000 euro di incassi nel 2015 ai 34.000 euro nel 2016 prevedo ulteriore calo nel 2017, posso optare per la forfettaria?

Eleonora - 02/01/2017

Nello scorso anno ho esercitato attività da dipendente come impiegata tecnica, ora posso aprire partita iva come disegnatrice con il regime forfettario con aliquota agevolata al 5% o al 12%? Per aderire al regime forfettario ho letto che non devo aver percepito nell'anno precedente un importo non superiore a 30000€, ma lordi o netti?

Fabio - 19/11/2016

Buongiorno, grazie per questo articolo, l'ho trovato molto interessante, così come i vostri commenti. Ho un dubbio riguardo il ragguaglio, mi farebbe piacere se potesse aiutarmi. Io ho aperto partita iva con regime forfettario in data 28.09.2016, in questo caso dovrò ragguagliare il mio fatturato del 2016 per 3 mesi (ottobre, novembre, dicembre) oppure per 4 mesi (settembre, ottobre, novembre, dicembre)? Immagino siano 4 mesi, anche se in realtà un mese è solo di 3 giorni (dal 28 al 30 settembre)? Grazie, Fabio

Luigia Lumia - 22/11/2016

Il ragguaglio ad anno a mio parere va fatto per giorni, non mi pare di vedere da nessuna parte l'obbligo di fare il ragguaglio guardando i mesi. Quindi divida il reddito per i giorni e moltiplichi per 365. Cosi' mi pare che sia rispettato il ragguaglio ad anno.

fabio - 17/11/2016

per quanto riguarda i requisiti per l'accesso al regime start up 5%, il tirocinio non obbligatorio svolto con garanzia giovani precedentemente all'apertura della partita iva, preclude l'accesso a tale regime avendo il carattere della prosecuzione dell'attività?

ELENA - 09/11/2016

BUONASERA HO UN'IMPRESA FAMILIARE. VORREI ENTRARE NEL FORFETTARIO. COSA DEVO FARE? I BENI STRUMENTALI SONO NEI LIMITI, NON HO DIPENDENTI. E I RICAVI SONO NEI LIMITI. ESSENDO PROSECUZIONE DELL'ATTIVITà IN QUALE REGIME RIENTREREI? GRAZIE

mauro - 28/10/2016

Buongiorno, sono un ingegnere ancora non iscritto all'albo e senza partita iva. nel 2017 provvederò a fare entrambe le cose. nel frattempo entro il 2016 vorrei fare una nota occasionale per un collaborazione spot che sto svolgendo. sarà di circa 1.000 €. La mia domanda è: " la nota occasionale può causarmi problemi con l'accesso al regime forfettario nel 2017? Grazie mille

daniela - 27/10/2016

Salve vorrei un vostro parere, un contribuente in regime semplificato codice ateco 461707 dal 2016 vorrebbe passare al regime forfettario, rientra in tutti i limiti previsti dal regime forfettario, ad ottobre 2016 ha ricevuto una certificazione di redditi a tassazione separata per Firr per euro 40.000, lui entro dicembre 2016 fatturerà provvigioni per soli euro 5000. Per l'anno 2016 i suoi ricavi saranno di euro 5000 o di euro 45000 con la conseguente uscita dal regime forfettario ? Grazie

Sergio - 07/10/2016

Buonasera, sono un commerciante (codice Atecofin 47.91.10) che ha aperto la partita IVA nel 2014 con il regime dell'imprenditoria giovanile. Premesso che nel 2016 conseguirò ricavi per un importo superiore ad € 30.000 ma inferiore al limite di € 50.000 previsto per il regime forfetario, dal 2017 potrò applicare il regime forfetario?

Daniele - 21/09/2016

Buongiorno sono un Autonomo con PIVA inscritto alla gestione separata in regime forfettario al 15%. Ho notato che tutte le mie scadenze fiscali, Tasse e Inps sono concentrate nel modello UNICO. In tal caso ha ancora senso parlare di gestione della contabilità annuale?. il mio commercialista mi chiede ancora 800 € (netto). Basterebbe regolare solo il modello unico ai fini fiscali? Naturalmente escludendo eventuali consulenze.

dawnraptor - 21/09/2016

Buongiorno Daniele. Io lavoro da un commercialista e ti posso dire che 800 euro possono essere poche o tante. Dipende dai documenti che ci sono da gestire. Di solito il governo di turno, quando lancia il nuovo regime semplicissimo che si attiva con un clic e si porta avanti da solo per magia, lo pubblicizza come se fosse una panacea... Poi scopri che se acquisti un antivirus online e per sbaglio dai la partita iva te lo fatturano senza iva e ti tocca pagarla il mese dopo, mica risparmi. E devi fare un intrastat, per quei 4 soldi... Poi si inventano che siccome non possono lasciarti libero di fare come vuoi, sì, non devi registrare le fatture, però vogliono sapere come e quanto hai comprato da Tizio e Sempronio. E non sei tenuto a operare le ritenute d'acconto ai professionisti. Vero. Però in dichiarazione devi indicare a chi non l'hai operata... e così via da un'assurdità all'altra. E comunque, bisogna tenere d'occhio gli incassi per evitare di sforare e fuoriuscire dal regime. Io non so se il tuo commercialista ti controlla durante l'anno o se si limita a chiederti tutti i documenti a maggio dell'anno dopo per fare la dichiarazione. Quello che so è che di trappole ce ne sono a iosa, e che la situazione va monitorata costantemente.

Carmela - 02/09/2016

Ciao, Spiego la mia situazione: ad ottobre del 2013 aprii la p.iva come procacciatore di affari per lavorare con seat pagine gialle, ma subito capii che non era il posto giusto e lasciai. Il 3 dicembre chiusi il rapporto lavorativo e ricevetti a novembre il rimborso spese senza nessuna provvigione per il lavoro svolto perché di fatto non lavorai. La commercialista mi diede tre mesi per riflettere a marzo 2014 chiusi la p.iva. Ora, vorrei riaprila. In questi ultimi anni ho lavorato, per motivi personali, sporadicamente con ritenuta d'acconto nel ruolo che vorrei svolgere. Le mansioni che vorrei svolgere nel campo servizi di web marketing Il mio problema è che ho capito che per rientrare nel nuovo regime forfettario con le agevolazione del 5% devo non aver aperto la p.iva nei tre anni precedenti, giusto? Io di fatto non ho esercitato nel periodo che ho avuto la p.iva e la funzione era di procacciatore di affari che si basa su meccanismo di provvigioni. Ora vorrei aprirla per un altro ruolo.

Francesco - 22/07/2016

Buongiorno, volevo sapere cosa succede in caso si sforasse il tetto massimo dell'incassato in regime forfettario. L'anno successivo si entra nel regime ordinario? Solo un anno o più anni si è obbligati poi a restare nel regime ordinario? Grazie anticipatamente

Stefania - 13/07/2016

Buonasera, dal 2013 lavoro in un'azieda come tutor. I primi due anni ho lavorato con un contratto a progetto, poi pagamento a voucher. Lavoro 9 mesi su 12 con un importo lordo annuo di 5.000€, e adesso per continuare chiedono l'apertura di una partita iva. La mia domanda è conviene?? Grazie per le eventuali risposte.

Riccardo - 12/07/2016

Buongiorno, ho ditta che nel 2015 si trovava in contabilità semplificata e dal 2016 in regime forfettario perchè rientrava nei requisti, mi domandavo se vanno rilevati i risconti ? costi sostenuti nel 2015 ma parzialmente o interamente di competenza del 2016. o come li dovrei trattare ? Grazie per le eventuali risposte. Buona giornata

francesca - 28/06/2016

vorrei iniziare una nuova attività collaborando con un'altra persona. entrambe lavoriamo con partita iva come baby sitter e aderiamo al regime dei minimi. Se la nuova attività cambia in parte contesto operativo, tipo educazione, dovremo cambiare partita iva? dovremmo richiederne una unica per poter contabilizzare tutto o possiamo aprirne una ciascuno e in questo ultimo caso come ci si dovrà comportare per fatturare l affitto, le bollette etc? ad esempio l affitto a chi dovrà essere intestato? potrà essere intestato ad entrambe le partite iva? grazie aspetto vostre risposte

Info - 11/06/2016

Buonasera, Sono un libero professionista che nel 2015 ha avuto ricavi per 18600 + interessi di mora + cassa + bolli fattura.Si chiede se per il 2016 si è ancora beneficiati del forfetario con limite 15000 o 30000?. Poi il ricavo come sopra indicato si deve intendere omnicomprensivo di cassa previdenziale,bolli su fattura addebitato al cliente, e comprensivi di interessi di mora?In attesa di delucidante risposta saluto

Info - 11/06/2016

Buonasera, Sono un libero professionista che nel 2015 ha avuto ricavi per 18600 + interessi di mora + cassa + bolli fattura.Si chiede se per il 2016 si è ancora beneficiati del forfetario con limite 15000 o 30000?. Poi il ricavo come sopra indicato si deve intendere omnicomprensivo di cassa previdenziale,bolli su fattura addebitato al cliente, e comprensivi di interessi di mora?In attesa di delucidante risposta saluto

Info - 11/06/2016

Buonasera, Sono un libero professionista che nel 2015 ha avuto ricavi per 18600 + interessi di mora + cassa + bolli fattura.Si chiede se per il 2016 si è ancora beneficiati del forfetario con limite 15000 o 30000?. Poi il ricavo come sopra indicato si deve intendere omnicomprensivo di cassa previdenziale,bolli su fattura addebitato al cliente, e comprensivi di interessi di mora?In attesa di delucidante risposta saluto

dawnraptor - 31/05/2016

Per il tuo codice attività, con l'ultima finanziaria i limiti per la permanenza dovrebbero essere aumentati a 30.000 euro. Quindi, avendo meno di 30.000 euro per il 2015, puoi rimanere nel forfait nel 2016. Ovvio che quanto dico non è oro colato...

rosaria - 31/05/2016

Salve, sono un promotore finanziario con cod. ateco 66.19.21. Nel 2014 avevo un fatturato al di sotto dei 15.000 per cui dal 2015 sono passata dal regime ordinario al regime forfetario. Nel 2015 pero' ho superato la soglia arrivando ad un reddito di 16000. Purtroppo me ne sono accorta adesso e nn so cosa fare per il 2015. Ho ricevuto una certificazione dalla banca di 16.000 con codice 3 senza ritenuta. Devo compilare l'unico come forfettario e cambiare solo il 2016?

Andrea - 25/05/2016

Buongiorno, sono socio al 20% di una snc agricola e al 20% di una società immobiliare srl ( non proprio una immobiliare ma una società che ha in proprietà due immobili x l'affitto). Posso aprire una partita IVA con regime forfettario per le sturt up ?

giuseppe - 17/05/2016

salve ho un quesito da porre, se erroneamente un professionista già contribuente forfettario emette fattura telematica comprensiva di iva, può emettere ritenuta di variazione decorso il primo trimestre iva? grazie

Alesssandro - 06/05/2016

Buongiorno, un agente di commercio nel Regime dei Minimi viene trattato per competenza o per cassa? Grazie

paolo - 05/05/2016

salve ho emesso una fattura con iva posso comunque dalla prossima non addebitarla e accedere al forfettario?

Alessio - 03/05/2016

Buongiorno, sono nel regime forfettario dal 2016 dopo essee stato un anno in quello ordinario per un anno. Prevedo quest'anno di superare i 30000 (farò circa 38000 euro) euro secondo la soglia per il mio codice ateco. Vorrei capire questo. Sicuramente l'anno prossimo andrei di nuovo nel regime ordinario ma come verranno tassati i ricavi del 2016 e cioè i 38000 euro ? Come regime forfettario e quindi al 15% o come ordinario oppure solo 8000 euro saranno tassati secondo l'ordinario quando pagherò le tasse nel 2017 ? Potrebbe essere che appena supero i 30000 nell'anno in corso debba subito cambiare regime ed iniziare a pagare iva e a metterla in fattura ?

Umberto - 01/05/2016

Buonasera, sono un ex lavoratore in mobilità ordinaria dal 17/01/2016 e sto per rilevare una tabaccheria. Volevo sapere a quale regime fiscale posso aderire, non riesco a capire se posso rientrare nel regime forfettario agevolato oppure no. Grazie Umberto

Alessandro - 21/04/2016

Buongiorno Dottore, sono un libero professionista e nel 2015 ho superato il limite per rimanere nel Regime Forfettario pertanto per il 2016 dovrò applicare il regime ordianrio. Se quest'anno (2016) resto sotto il limite, possono eventulmente ritornare nel 2017 nel Regime Forfettario o sono costretto a rimanere per 3 anni nel Regime Ordinario?

Elisabetta - 27/04/2016

Buongiorno Alessandro, la deroga al vincolo triennale è stata concessa per coloro che nel 2015 hanno optato per il regime ordinario. Le ricordo, comunque, che la verifica dei limiti dei ricavi per l'accesso al regime forfetario va effettuata tenendo conto delle nuove soglie - introdotte con la legge di stabilità 2016- a partire dal 1° gennaio 2016. Pertanto l'ammontare dei ricavi conseguiti nel 2015 devono essere confrontati con le nuove soglie introdotte dalla legge di stabilità 2016, ai fini dell'ingresso/permanenza nel regime forfetario nel 2016. Saluti

Anna - 18/04/2016

Salve, vorrei capire una cosa. Dal 2016 il regime forfettario ha sempre le stesse caratteristiche o cambia? Praticamente se sono passata ne l forfettario il 31.12.2014 oppure ho aperto una partita IVA a fine 2015, ora i contributi previdenziali quando li devo pagare? Sempre alla scadenza originaria (16 maggio- 16 agosto- 16 novembre- 16 febbraio)? Oppure in fase di dichiarazione?

Elisabetta - 27/04/2016

Buongiorno Anna, per il regime forfetario (in vigore dal 2015) sono cambiate le soglie dei ricavi per l'accesso o permanenza al regime. La legge di Stabilità 2016 le ha aumentate di 10mila Euro, e di 15mila Euro per i professionisti. E' cambiata inoltre l'agevolazione per chi adotta il regime start-up: anziché la riduzione a 1/3 del reddito per i primi 3 anni di attività, è previsto l'abbattimento dell'aliquota al 5% per i primi 5 anni di attività. Le scadenze dei contributi non hanno subito modifiche. Saluti

Sara - 18/04/2016

Buongiorno a tutti, se una professionista ha cessato l'attività nel 2013 (quindi non sono ancora trascorsi i 3 anni) può comunque riaprire la partita iva accedendo al regime forfetario con lo stesso codice ateco e con applicazione dell'irpef al 15% (anzichè al 5% vista la mancanza del requisito dei 3 anni)? Grazie per l'attenzione!

Elisabetta - 27/04/2016

Buongiorno Sara, il requisito di non aver svolto alcuna attività nei 3 anni precedenti, vale solo per coloro che vogliono accedere al regime "start-up", regime previsto per le nuove attività. Per coloro che non rispettano tale requisito, resta la possibilità di accedere al regime forfetario con aliquota 15%, purché siano rispettate le condizioni di accesso di tale regime, che trova indicate nell'articolo. Saluti

salvatore - 12/04/2016

buonasera sono un libero professionista ed ho cessato l'attività nel febbraio del 2015; premssso che ero nei regime dei minimi fuoriuscito nel 2012 posso aprire adesso partita iva avvalendomi del regime forfettario non per le start-up al 5% ma con il pagamento dell'imposta sostitutiva del 15%? grazie

Elisabetta - 27/04/2016

Buongiorno Salvatore, certo, può entrare nel regime forfetario con aliquota 15%. Saluti

Carmela - 12/04/2016

Buongiorno, io nell'ottobre 2013 aprii la p.iva come procacciatore d'affari, dopo un mese chiusi il mandato con l'azienda perchè non mi piaceva e registrai una fattura di rimborso spese, senza avere nessun guadagno come procacciatore d'affari e a Marzo chiusi la P.IVa senza esercitare. Ora vorrei aprire la p.iva come Consulente web marketing. Potrei aderire come regime forfettario 2016 start-up? Attualmente sono in trattativa con un cliente per un lavoro che coinvolge una società come partner tecnico. Se dovesse andare in porto, come mi dovrei comportare? fatture separate? Conviene aprirla e poi fatturare?

Filippo - 12/04/2016

Salve, Medico in regime dei minimi dal 2013 proseguirà con tale regime fino al 2017 con aliquota irpef al 5% sul reddito determinato per differenza fra costi e ricavi. Domanda i requisiti da rispettare sono quelli in vigore nel 2013 o i nuovi quali ad esempio non superamento del valore delle attrezzature nell'anno precedente di 20.000 euro anzichè 15.000? Inoltre si devono sommare al valore delle attrezzature anche i canoni di locazione (non finanziaria) per i locali adibiti a studio? si devono inoltre sommare anche i beni di valore inferiore a 516,00 euro? Grazie a chi mi risponde.

Samera A.Hamdan - 10/04/2016

SALVE IO SONO UNA COMMERCIANTE DI ABBIGLIAMENTO LIBERA PROFESSIONISTA , LA MIA ATTIVITA' E' APERTA DAL 2007 E IL MIO REDDITO E' DI €1500 , VOLEVO SAPERE CHE POSSO RIENTRARE IN QUESTA LEGGE , PERCHE' NON E' BEN CHIARO. GRAZIE

Carla - 09/04/2016

Gentile Elisabetta, avrei un dubbio del quale vi chiedo gentile delucidazione: ho aperto la p. IVA il 23/06/2011 con il Regime fiscale agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali art. 13, legge 23 dicembre 2000, n. 388. L’anno successivo, l’1/01/2012 ho effettuato variazione passando al Regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità ex. articolo 27, commi 1 e 2, del D.R. 98/2011. Ho 37 anni. Quando si è concluso o si conclude il quinquennio esattamente? Devo contare i cinque anni a partire dal 2012 o dal 2011? Pertanto da quale data passo automaticamente al regime forfettario (15%)? Grazie anticipatamente, Carla.

Gianna - 06/04/2016

Buongiorno, riguardo ai requisiti di accesso al regime agevolato "Start-up": - ho lavorato per due mesi presso un'azienda (rapporto concluso nel secondo mese di prova). Adesso vorrei aprirmi la partita iva e l'azienda presso cui ho lavorato potrebbe diventare uno dei miei clienti. Questa può essere considerata "mera prosecuzione"? - Inoltre, ho svolto qualche prestazione occasionale in ritenuta d'acconto, questo potrebbe influire nell'accesso al regime start-up? Grazie mille per l'aiuto che vorrete darmi

paola - 04/04/2016

Buonasera, chiedevo chiarimento: socio di snc in liquidazione da maggio 2013 (pertanto società con reddito a zero o in perdita), può uno dei soci aprire la partita IVA aderendo al regime forfettario 5% o deve obbligatoriamente al regime normale. L'attività che svolgerebbe è completamente diversa dall'attività che svolgeva la società

Vincenzo - 02/04/2016

Buongiorno e scusate il disturbo. Sono un commerciante che dal 01/01 è in regime forfettario. Essendo anche ingegnere iscritto all'ordine (non alla cassa in quanto non ho mai esercitato come ingegnere), ora mi sta capitando di poter offrire servìzi professionali (CTU, per esempio). A parte il discorso della gestione separata INPS, che credo di aver inquadrato, vorrei sapere come regolarmi con questa seconda attività, residuale rispetto alla prima, per quanto riguarda il regime forfettario. In sintesi: devo fatturare senza IVA, ritenuta e rivalsa INPS? oppure sul nuovo codice ATECO che ho aggiunto devo tenere una contabilità ordinaria? Scusate se non sono stato chiaro, sono concetti a me estranei. Grazie per l'attenzione.

Elisabetta - 19/04/2016

Buongiorno Vincenzo nel caso di duplice attività la norma stabilisce che deve assumersi il limite dei ricavi più elevato. Ciò mi fa supporre che entrambe le attività debbano essere assoggettate al regime forfetario, quindi senza Iva e senza ritenute. Le consiglio comunque di chiedere un parere ad un professionista di fiducia o ad un Caf. Saluti

samantha - 30/03/2016

Buonasera, grazie per questo interessantissimo articolo.Vorrei porre due domande. 1)Quando conviene aderire al regime forfettario rispetto a quello ordinario?sto aprendo un negozio di abbigliamento e il commercialista mi ha suggerito di mantenere il regime ordinario non riesco a comprendere la mia è una piccola attività individuale con una prospettiva di rendita che rientra pienamente nel regime dei minimi. 2)nel caso di adesione al regime dei minimi occorre cmq tenere una contabilità presso il commercialista o basta a fine anno la dichiarazione dei redditi.

Elisabetta - 31/03/2016

Buongiorno Samantha, le valutazioni di convenienza vanno comunque caso per caso, e le consiglio di appoggiarsi ad un consulente di fiducia per una simulazione dei redditi. In sintesi gli elementi da prendere in considerazione per individuare i vantaggi/svantaggi del regime sono: 1) IVA: coloro che adottano il regime forfetario sono esonerati dall’applicazione e dal versamento dell’IVA, e di contro non possono esercitare il diritto alla detrazione dell’IVA a credito. Questa caratteristica comporta vantaggi o svantaggi a seconda della tipologia di clientela del contribuente. 2) DETERMINAZIONE DEL REDDITO: la determinazione del reddito sulla base di un forfait, senza tenere conto delle spese effettivamente sostenute, nella valutazione di convenienza bisogna pertanto tener conto dello scostamento tra la percentuale forfetaria individuata dal legislatore rispetto all'incidenza dei costi sui ricavi; 3) IMPOSTE DIRETTE: L'aliquota del 15%, rispetto agli scaglioni IRPEF, va valutata tenendo conto delle detrazioni d'imposta per i redditi di lavoro autonomo/redditi d'impresa. Inoltre, la presenza di altri redditi rispetto a quello da assoggettare a imposta sostitutiva, è sicuramente un aspetto fondamentale nella valutazione di convenienza; 4) IRAP: Il regime forfetario non prevede l'applicazione dell'IRAP ma, nella maggior parte dei casi interessati dalla possibilità di utilizzare il regime agevolato (quindi professionisti e piccole imprese) l'IRAP non sarebbe applicata comunque, anche se si utilizzasse il regime ordinario, per mancanza del requisito dell'autonoma organizzazione 5) CONTRIBUTI PREVIDENZIALI: Per gli imprenditori iscritti alle gestioni INPS artigiani e commercianti va valutata la possibilità, nel caso si utilizzi il regime agevolato forfetario, di usufruire dell'ulteriore vantaggio previdenziale dato dall'adesione al regime contributivo agevolato 6) SEMPLIFICAZIONI ADEMPIMENTI: Tra le altre variabili da considerare c'è l'eliminazione, nel caso del regime forfetario, di una serie di adempimenti quali studi di settore, comunicazione clienti-fornitori, comunicazione black list e tenuta delle scritture contabili, che sono invece obbligatori nel regime ordinario. Di contro le segnalo che la mancanza di una tenuta di una contabilità comporta l'inesistenza di fatto di elementi informativi per un controllo di gestione dell'attività. Se lei utilizza il regime dei minimi, infatti, dovrà semplicemente conservare le fatture e numerarle, ma sarà esonerata dall'obbligo di tenuta della contabilità. Saluti

samantha - 31/03/2016

Buongiorno; grazie infinite per la celere ed esaustiva risposta.La Sua rubrica è veramente di grande interesse ad aiuto. Spero di non approfittare troppo della Sua cortesia chiedendole ancora un piccolo chiarimento. Dunque da quanto ho compreso dalla Sua risposta non occorre nel caso di adesione al regime forfettario l'uso del commercialista se non per la sola dichiarazione dei redditi a fine anno?il mio timore è che questo consiglio di aderire al regime ordinario da parte del commercialista possa essere interessato.La mia attività avrà carattere assai modesto con previsioni di guadagno limitate(si calcola circa 1500euro di spese fra affitti e acquisti merci per una prospettiva di guadagno del doppio)dunque non vedo come potrebbe essere più conveniente un regime ordinario.Spero di non essere entrata troppo in merito alla questione.Mi domandavo solo se è possibile in regime forfettario evitare il commercialista.Grazie ancora.Saluti

Elisabetta - 19/04/2016

Buongiorno Samantha, se lei avesse dimestichezza potrebbe anche fare a meno del commercialista per la dichiarazione dei redditi. Basta richiedere il Pin all'Agenzia delle Entrate e usare Fisconline. Può mandare la dichiarazione autonomamente. Il suo commercialista probabilmente le consiglia il regime ordinario per un monitoraggio migliore dei costi e dell'attività in generale. Spetta però sempre al contribuente la scelta finale. L'importante è fare una scelta consapevole. Saluti

Rudy - 30/03/2016

Buonasera, sono un Ingegnere dipendente di un'azienda privata e vorrei aprire la P.IVA per svolgere libera professione (in altro campo). Dal 2010 al 2014 ho svolto l'attività di Disk Jockey (in regola, iscritto all'ex ENPALS inglobato successivamente nell'INPS), e per rientrare nel regime forfettario start-up è indicato di non aver svolto attività artistica, professionale e di impresa nei tre anni precedenti. Poichè i tre anni precedenti sarebbero 2013, 2014, 2015, ma nel 2015 non ho svolto quella attività, posso rientrare lo stesso nel regime start up? Grazie!

Marzia - 29/03/2016

sono un architetto (iscritto all'albo e senza partita iva) ed ho svolto nei mesi di gennaio e febbraio 2016 una prestazione occasionale da 3.000 euro. da aprile vorrei aprire la partita iva come architetto ed iniziare a fatturare alla medesima ditta come forfettario. Ci sono problemi? Come verranno tassate le prestazioni occasionali con ritenuta al 20%? Siccome nel 2014 ho già avuto un co.co.pro. come architetto non potrò fruire dell'agevolazione ad 1/3 dell'aliquota? E' vero?

Roberto - 29/03/2016

Accesso al regime forfettario 2016. Ho conseguito nel 2015 reddito di pensione per 29700 E. più emolumenti a tassazione separata per 500 E. Non riesco a sapere se vale il solo reddito di pensione corrente, escludendo gli emolumenti a tassazione separata, ai fini del raggiungimento dei limiti di 30000 E., per accedere al regime forfettario per una piccola attività professionale. Su una guida dell'Agenzia Entrate del 2008 sui limiti per la tassazione agevolata degli straordinari, veniva escluso dalla sommatoria il reddito a tassazione separata. Siete a conoscenza di altre risoluzioni simili ?

Elena - 23/03/2016

buon giorno, io ho aperto un'attività di commercio al dettaglio nel 2011 con il regime dei minimi, l'ho poi chiuso nel 2013 perché per niente remunerativo. Oggi vorrei aprire un'attività completamente diversa, per intenderci di servizi, posso iscrivermi comunque nel regime dei minimi, ed agevolare però dell'aliquota al 15 anziché al 5%? Grazie per la risposta.

andre - 20/03/2016

buongiorno, vorrei avviare un attività di insegnamento con lezioni private, avendo già diverse opportunità intendo aprire una partita iva con regime forfettario. Vorrei sapere, in parole povere, su un fatturato presunto di 10-12 mila euro annuo quante tasse pagherei ( contributi inps e altre tasse), Aggiungo inoltre che non ho mai avuto partita iva prima e che rientrerei nei requisiti scritti sopra per il regime forfettario. in attesa, grazie

Ilaria - 15/03/2016

Buonasera, sono un'artigiana in regime forfettario. Qualora sostenessi dei costi per lavoratori in tirocinio o pagati con voucher INPS, questi costi sarebbero deducibili?

andrea - 14/03/2016

Buongiorno. Una domanda sui rapporti con lavoratori occasionali. Fermo restando che non si procede più con la trattenuta d’imposta ma con segnalazione in Unico del percipiente (dati e importi), volevo sapere come dev’essere composta (e quali le eventuali diciture da riportare) la ricevuta che lo stesso emetterebbe nei confronti di un’impresa in regime Forfettario. Grazie

Maria Pia - 14/03/2016

Sono un geometra con partita IVA da 20 anni e nell'anno 2015 ho conseguito € 26.000 di ricavi. Rientro nel regime forfettario dal 1° gennaio 2016? Il limite dei compendi netta tabella appendice riporta "vecchi" 15.000 e "nuovi" 30.000 . Devo intendere "nuovi" come limite del reddito 2015? Grazie mille a chi vorrà rispondermi.

Chicca - 13/03/2016

Nel 2012 ho chiuso la mia partita iva da rappresentante. Oggi vorrei riaprire la partita iva come consulente codice attività 74.90.99 . Chiedo se posso usufruire del regime forfettario e come sturtap usufruendo del 5 per cento per i primi cinque anni, e visto che devo scrivermi alla gestione separata non avendo casa propria quanto devo versare , cioè se esiste un minimale o verso soltanto su ciò che guadagno il 4 per cento. Grazie

alessandro - 11/03/2016

Vorrei porre un quesito al quale non ho trovato risposta: professionista in contabilità semplificata con iva per cassa al secondo anno, ha i requisiti per entrare nel nuovo regime forfettario a partire dal primo gennaio 2016. Cosa succede ai fini iva e ai fini delle ritenute per le fatture incassate e pagate dopo il31/12/2015? qualcuno dice di incassare e pagare tutto al 31/12/2015 ma così facendo supererei il limite dei 30.000 e non avrei le ritenute versate, però regolerei l'va in sede di dichiarazione iva dell'ultimo anno. se non sfrutto la possibilità di passare al regime forfettario mi vincolerei per tre anni.Insomma non trovo una risposta adeguata tra circolari e commenti. Grazie anticipatamente a chi può darmi un aiuto

leonardo - 10/03/2016

Buongiorno, ho una partita iva agricola dove è presente anche un agriturismo che nel 2015 a generato 60000 di ricavi con un reddito abbattuto al 25% di 15000. Sono proprietario di un'altra abitazione fuori dall'azienda agricola e volevo svolgerci un'attività commerciale di B&B professionale. Posso aderire per questa attività secondaria al regime forfettario predisponendo un quater così da versare il 15% sulla forfettizzazione al 40% dei ricavi del B&B?

Elena - 08/03/2016

Buongiorno, sono una parrucchiera con partita iva dal 1995, ho tutti i requisiti del nuovo regime forfettario, posso rientrarvi? devo fare un opzione? e sulle ricevute fiscali che rilascio devo fare qualche annotazione? Le rimanenze dell'anno scorso si azzerano? Grazie

FILIPPO - 08/03/2016

salve sono un perito assicuratore con codice attività 662100, nel 2015 ho fatturato 23.000 euro con il regime ordinario. posso passare al forfettario nel 2016. come faccio se ho gia' emesso fatture con iva e ritenute d'acconto? grazie

massimiliano - 07/03/2016

Buon pomeriggio, da un analisi del mio reddito ho riscontrato di avere superato il reddito massimo di 30000 con un'eccedenza di soli 240 euro nel 2015, sono fuori dal regime forfettario? da precisare che per me il 2015 è stato l'ultimo anno di contribuzione minima. Grazie per la risposta....

Elisabetta - 31/03/2016

Buongiorno Massimiliano, putroppo anche se ha superato di poco il limite è fuori dalla possibilità di usare il regime, almeno per il 2016. Saluti

Umberto - 03/03/2016

Buongiorno, io devo aprire partita iva in regime forfettario a breve. Quello che non ho capito è se posso in qualche modo detrarre costi. Mi sembra di aver capito che non ha senso essendoci il calcolo con il coefficiente. Ma allora perché si parla di limiti di costi di 20000 etc.?

Elisabetta - 07/03/2016

Buongiorno Umberto, la caratteristica di questo regime è proprio la modalità di calcolo del reddito. Come ha intuito, il reddito non si determina più come differenza tra ricavi e costi, ma applicando ai ricavi un determinato coefficiente. Il limite di 20.000 Euro si riferisce all'ammontare dei beni strumentali esistenti al 31.12 dell'anno antecedente all'ingresso del regime. Questa condizione è posta perché si tratta di un regime riservato ai "piccoli imprenditori-professionisti", e l'ammontare dei beni strumentali è visto dal legislatore come un indicatore della dimensione dell'impresa/professionista. Saluti

Gaetano - 03/03/2016

Salve a tutti. Io sto andando in confusione sul problema dei requisiti per accedere al regime forfettario del 2016. Sono un libero prefessionista (geometra) e fino al 2015 ho continuato con il regime ordinario nonostante i miei compensi fossero da due anni sempre sotto i 15000 euro. Ora parlando con un mio amico commercialista mi ha comunicato che non posso aderire al regime forfettario 2016, in quanto io "naturalmente" stavo ai minimi e non avendo aderito nel 2015, sono "costretto" a stare nell'ordinario per tre anni. Scusatemi tanto, ma è vera questa cosa, o alcuni interpretano a proprio piacimento l'attuale normativa ? Grato per l'aiuto.

Elisabetta - 07/03/2016

Buongiorno Gaetano, quando ha aderito al regime ordinario? Perché l'Agenzia delle Entrate, in occasione di Telefisco 2016, ha affermato che il regime forfetario potrà essere usato dal 2016 anche dai contribuenti che nel 2015 hanno optato per il regime ordinario. In tale caso non si applicherebbe il vincolo triennale, previsto dall'art. 1 del Dpr 442/97. Tuttavia, se lei avesse aderito al regime ordinario prima del 2015, credo che dovrebbe restarvi fino alla conclusione del triennio. Saluti

ANNA - 02/03/2016

Salve, dal 2016 sono rientrato nella categoria dei forfettari. Nel 2015 godevo del regime semplificato. Oggi 02/03/2016 devo emettere una fattura per provvigioni di competenza dicembre 2015. Credo di doverla emettere seguendo l'iter dedicato al regime dei forfettari perché cade nel 2016. Qualcuno mi da conferma. Grazie

Chiara - 27/02/2016

Buongiorno, sono una partita iva in regime ordinario e ora nel 2016 intendo aderire al regime forfettario avendo i requisiti necessari. Però ho un problema : ho emesso una fattura a fine dicembre 2015 ( con tanto di iva e ritenuta d'acconto) e mi è stata pagata a febbraio 2016. Devo dichiararla nei compensi 2015 o 2016? E se la dichiaro nel 2016 è un problema se nella fattura compare l'iva e la ritenuta d'acconto, visto che nel regime forfettario non sono contemplate? Grazie mille Chiara

Anna - 27/02/2016

Buongiorno, mi occorrerebbe un suo parere in merito alla mia situazione. Sono una professionista che opera con un contratto libero professionale per un ente pubblico (Comune). Ho i requisiti per accedere al regime forfetario, però, purtroppo, solo oggi sono venuta a conoscenza dell'opportunità di passare al regime forfetario (attualmente ho quello ordinario, con versamento iva trimestrale). Nel 2016 ho già emesso 2 fatture ( una datata 4 gennaio, relativa alle prestazioni di dicembre 2015 e una datata 3 febbraio relativa alle prestazioni di gennaio 2016), ed entrambe mi sono già state pagate dal Comune; ho provato a chiedere al Comune se era possibile fare, da parte mia, una nota di accredito, annullando le due fatture in regime ordinario per poi riemetterle con il regime forfetario, ma il Comune mi ha formalmente risposto che, essendomi state già pagate, non possono assolutamente accettare le mie note di credito. Mi hanno informata che, stante la situazione illustrata, che non posso più accedere al regime forfetario Avrei 2 domande: Posso in qualche modo OBBLIGARE il Comune datore di lavoro ad accettare le mie note di accredito, considerato che mi hanno già pagato le fatture? Posso accedere quest'anno al regime forfetario ANCHE SE LE PRIME 2 FATTURE del 2016 sono state emesse con il regime ordinario? La ringrazio anticipatamente per la cortese risposta.

roberto - 26/02/2016

Nel caso di un commerciante al dettaglio che fuoriesce dal regime forfetario nel 2016, ma che al 31/12/2015 ha delle rimanenze, nel regime ordinario come vengono rilevate tali rimanenze??? C

carmelo - 26/02/2016

Buongiorno, sono un architetto che negli anni precedenti era nel regime ordinario, considerato il fatto che da anni sono anche un docente precario della scuola, vi chiedo: Avendo la possibilità di aderire in questo anno per il nuovo regime agevolato, il limite di fatturato di 30000 euro per la continuazione di permanenza del regime nel 2017 è riferito al solo reddito professionale o si deve calcolare dalla somma di reddito da docente + reddito da architetto?

Mattia - 25/02/2016

Gentile Elisabetta, entro il 28 febbraio bisogna presentare domanda all'INPS per applicare la riduzione contributiva.al 35%. Tale determinazione agevolativa dei contributi alle gestioni previdenziali Inps riguarda solo gli artigiani ed i commercianti? Io che sono consulente devo farlo? Ho la gestione autonoma dell’inps o separata? Sa che aliquota mi applica l'INPS avendo il regime forfettario? I contributi INPS vengono considerati come costi ai fini della imposta sostitutiva? (non ai fini della gestione autonoma e attualmente non è sicuro). Grazie mille Mattia

Mauro - 24/02/2016

Commerciante in regime forfettario acquista merce da un fornitore di San Marino il quale emette fattura senza IVA, pertanto devo: applicare il reverse charge e riversare l'IVA e fare lo spesometro solo se supero i 10.000,00 come per gli acquisti intra o anche sotto tale soglia. Grazie anticipatamente Mauro

Mattia - 24/02/2016

Buongiorno, Scrivo questo commento perchè il giorno 03/11/2015 ho iniziato la mia prima attività. L'attività che volevo svolgere era prettamente quella di compravendita di auto/moto usate e volevo usufruire del regime dei minimi siccome avevo tutti i requisiti per entrarvi. Solo dopo diversi incontri con il commercialista e solo dopo aver fatto i dovuti calcoli, spinto anche dalla tassazione agevolata del regime minimo ho deciso di aprire la partita IVA. Ieri il mio commercialista mi chiama e mi chiede di recarmi da lui, dove mi comunica che è uscita una "circolare" per il regime forfettario e quindi anche per il regime minimi, dove viene specificato che chi si trova in un regime agevolato (minimi - forfettario) per rimanervi non può usufruire di regimi speciali come in questo caso il regime del margine che si applicherebbe nella vendita dell'usato. E quindi di prendere in considerazione l'idea di uscire da tale regime e entrare nel regime "normale".(Queste sono state le sue parole) Scioccato da questa affermazione ho provato a documentarmi sul sito dell'agenzia delle entrate e facendo un paio di chiamate, venendo a conoscenza che tale "circolare", che lui dice essere appena uscita, è già in vigore da molto tempo, anzi il fatto di non applicare un regime speciale è requisito proprio per far parte del regime agevolato dei minimi o forfettario. Le mie domande dunque sono: - se io volessi iniziare a vendere e comprare auto usate (per fortuna non ho ancora iniziato perchè mi son dedicato alla vendita di ricambi) dovrei per forza uscire dal regime dei minimi in quanto non rispetterei più i requisiti per rimanervi, giusto? - in questo caso, dopo tutte le volte che sono andato da lui per chiedere informazioni (pagandolo) posso ritenere che abbia commesso un errore o meglio si sia dimenticato di questa particolarità? - ammettendo che voglia uscire dai minimi per poter iniziare a vendere usato (in questo caso autu e moto), ma alla fine di questo anno noto che non mi conviene e voglia smettere di vendere beni usati dedicandomi alla sola vendita di ricambi e rispettando i requisiti del nuovo forfettario, potrei rientrare nel forfettario o no? (Attualmente sono vecchio minimo) Grazie anticipatamente

ANNA ASSUNTA - 23/02/2016

BUONGIORNO, SONO TITOLARE DI UNA CARTOLERIA CON ANNESSA LICENZA PER LA VENDITA DI GIORNALI HO TUTTI I REQUISITI PER ESSERE FORFETTARIA. MA POICHE' VENDO ANCHE GIORNALI POSSO ADERIRE?. GRAZIE

Marco - 20/02/2016

Buon giorno e grazie in anticipo. Nel 2015 ho un reddito da pensione di 28000€ è un reddito per un incarico di un docenza e coordinamento per corso di formazione professionale di 4800€ . Un articolo del contratto per tale incarico dichiara" il prese!net incarico ha natura di lavoro libero professionale ed è regolato , per quanto ivi non espressamente previsto,dagli art 2222 e seguenti del CC e dalle leggi speciali in materia" . Ho rilasciato ricevuta applicando la R.A. del 20%. Fermo restando gli altri requisiti, posso aderire al regime forfettario 2016?

Samantha - 18/02/2016

Ho un lavoro a tempo indeterminato da circa 25.000 Euro l'anno. Nel 2013 ho iniziato una attività di psicologa aderendo del regime fiscale agevolato per le nuove iniziative produttive (articolo 13 della legge n. 388/2000), tra l'altro utilizzavo il sistema di tutoraggio per mezzo del sito dell'Agenzia delle Entrate. A partire dal 2015 il sito non mi permetteva più di inserire le parcelle (circa 1.500 Euro l'anno) e ho scoperto che il mio regime era stato abrogato. Tutto ciò premesso mi devo considerare, fin dai redditi 2015, come soggetta al questo nuovo regime forfettario? Grazie anticipato, cordiali saluti.

paola - 18/02/2016

Sono una libera professionista, non ho ben capito l'obbligo di indicazione nella dichiarazione dei redditi dei percettori del reddito a cui non è stata praticata la ritenuta. Potete chiarirlo ? Grazie

angela - 17/02/2016

Sono libera professione e sa qyest' anno avrò la gestione dell' Az di famiglia, una impressa agricola con regime ordinario. La scelta del regime ordinario per l ' attività. Agricola mi vincola al regime con p iva,studi di settore ecc per l' att.in libera professione? Non posso optare per il regime forfettario avendone i requisiti?

Massimo - 07/03/2016

Buongiorno sono un infermiere lavoro come dipendente in una struttura privata dove percepisco circa 28000 euro lorde annue inoltre lavoro come libero professionista sul territorio e percepisco circa 10000 euro lorde annue sono entrato nel regime dei minimi nel 2014 a 34 anni ora quest'anno farò 36 anni il mio commercialista mi ha detto che da gennaio dovevo iniziare a fatturare con la ritenuta d'acconto xche dall'anno prossimo entrerò nel regime ordinario Xchè ho superato i 35 anni e da questo anno il reddito dipendente e libero professionista si cumulano quindi superando i 30000 euro esco dal regime agevolato. Io mi chiedo se sia corretto? Non dovrei restare fino al quinto anno nei minimi se sono dentro dal 2014? E poi le regole del regime minimi sono cambiate anche x chi era già dentro esiste davvero il cumulo reddito dipendente e libero professionista oppure rimangono asestanti i redditi? Io leggendo in giro ho capito che x rientrare nei minimi basta non superare i 30000 lordi x lavoro dipendente e 30000 x libero professionista ma non che si cumulano giusto? Fatemi sapere se devo davvero passare in ordinario xche ci sto perdendo soldi aplicando la ritenuta alle fatture in questi mesi. Grazie

giorgio lombardini - 16/02/2016

lavoro dipendente nel 2015 come impiegata sotto i 30.000,00 euro, nel 2016 vorrei aprire attività di servizi riguardante cammercializzazione tour operetor, alberghi ect ect laverò in homeoffice dall'Italia: 1) posso continuare anche a lavorare come dipendente? 2) posso fatturare come forfettario?

Elisabetta - 19/02/2016

Buongiorno Giorgio, se resta sotto i 30mila Euro, come lavoro dipendente, può usare il regime forfetario. Tuttavia, poiché tra le cause di esclusione vi è quella di svolgere attività in regimi speciali Iva, deve verificare che il tipo di attività che intende esercitare non sia soggetta al regime speciale Iva delle agenzie di viaggio. Per questo le consiglio di rivolgersi ad un consulente di fiducia. Saluti

Salvo - 14/02/2016

salve, i due soci di una srl possono entrambi aderire al regime forfettario ?

Elisabetta - 19/02/2016

Buongiorno Salvo, credo di sì purché non si tratti di una srl in regime di trasparenza. Saluti

MARIO - 10/02/2016

buongiorno, sono libero professionista , quest'anno accedo al forfettario. Volevo sapere se con questo nuovo regime devo continuare a emettere fatture o posso fare ricevuta fiscale? ed inoltre se c'è ancora l'elenco clienti/fornitori o è stato abolito? GRAZIE

Elisabetta - 19/02/2016

Buongiorno Mario, l'importante è che lei certifichi il corrispettivo, se con fattura o con ricevuta dipende dal tipo di attività che lei esercita (ad esempio i commercianti al minuti non sono obbligati ad emettere fattura) e dal soggetto a cui emette il documento (ad esempio nel caso di vendita diretta a privati consumatori). Lo spesometro 2016 (vecchio elenco clienti fornitori) scade l'11 aprile 2016 per i mensili e il 20 aprile 2016 per i trimestrali. Saluti

Anna - 09/02/2016

Attualmente sono lavoratore dipendente, non supero € 30.000,00 annui ; posso aprire partita iva nel 2016 ed accedere nel regime forfettario avendo contemporaneamente redditi da lavoro dipendente ?

Elisabetta - 12/02/2016

Buongiorno Anna, sì può aderire al regime purché non superi i 30mila Euro di reddito di lavoro dipendente. Saluti

rossella - 09/02/2016

gent.mo sono dottsa in igiene dentale ho 24 anni e nei regimi dei minimi dal 2014,per il 2016 sono fortemente tentata di entrare nel nuovo forfettario per la convenienza prospettatami in quanto ho pochi costi che abbattono e soprattutto per la riduzione inps in quanto in gestione separata.Faccio bene ad abbandonare i minimi di cui potrei beneficiare fino a 35 anni? e chi mi garantisce che il prossimo anno non ci sia un giro di vite sulle aliquote del forfait perdendo quindi le agevolazioni dei minimi?

Elisabetta - 12/02/2016

Buongiorno Rossella, la scelta del regime deve essere valutata con attenzione. Le consiglio di chiedere un parere ad un esperto di sua fiducia, in modo da avere una simulazione dei redditi con entrambe le opzioni. Non credo che il legislatore alzerà le aliquote sul regime forfetario, ma questo ovviamente non può assicurarglielo nessuno. Saluti

rossella - 04/03/2016

Grazie per la celere risposta ancora questa info : il commercialista sostiene che nel mio caso di inps in gestione separata non si applica la riduzione inps del 35% prevista per i lavoratori autonomi … sia la stampa specializzata (sole 24 ore di sabato 13/2/2016) che inps parlano sempre e solo di artigiani / commercianti e non di professionisti gestione separata. trattasi di anomalia non assoggettare a riduzione inps la gestione separata … ma è proprio così?

Mattia - 08/02/2016

Buongiorno, ho partita IVA dal 2011 e fino al 31 dicembre 2015 rientravo nel regime dei minimi avendo sempre fatturato sotto i 30000 euro. Dal 1 gennaio non posso più usufruire dei minimi in quanto sono scaduti i 5 anni. Posso scegliere tra regime forfettario e regime ordinario. Il codice ATECO è 829999 - ALTRI SERVIZI DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE NCA. Mi conviene, considerando il fatturato ed i costi, aderire al regime forfettario o a quello ordinario?

Elisabetta - 12/02/2016

Buongiorno Mattia, intanto le consiglio di rivolgersi ad un consulente di fiducia in quanto la scelta del regime è una questione importante e la valutazione di convienza richiede una simulazione dei redditi. In sintesi le posso dire che gli elementi da prendere in considerazione sono: 1) IVA: coloro che adottano il regime forfetario sono esonerati dall’applicazione e dal versamento dell’IVA, e di contro non possono esercitare il diritto alla detrazione dell’IVA a credito. Questa caratteristica comporta vantaggi o svantaggi a seconda della tipologia di clientela del contribuente. 2) DETERMINAZIONE DEL REDDITO: la determinazione del reddito sulla base di un forfait, senza tenere conto delle spese effettivamente sostenute, nella valutazione di convenienza bisogna pertanto tener conto dello scostamento tra la percentuale forfetaria individuata dal legislatore rispetto all'incidenza dei costi sui ricavi; 3) IMPOSTE DIRETTE: L'aliquota del 15%, rispetto agli scaglioni IRPEF, va valutata tenendo conto delle detrazioni d'imposta per i redditi di lavoro autonomo/redditi d'impresa. Inoltre, la presenza di altri redditi rispetto a quello da assoggettare a imposta sostitutiva, è sicuramente un aspetto fondamentale nella valutazione di convenienza; 4) IRAP: Il regime forfetario non prevede l'applicazione dell'IRAP ma, nella maggior parte dei casi interessati dalla possibilità di utilizzare il regime agevolato (quindi professionisti e piccole imprese) l'IRAP non sarebbe applicata comunque, anche se si utilizzasse il regime ordinario, per mancanza del requisito dell'autonoma organizzazione 5) CONTRIBUTI PREVIDENZIALI: Per gli imprenditori iscritti alle gestioni INPS artigiani e commercianti va valutata la possibilità, nel caso si utilizzi il regime agevolato forfetario, di usufruire dell'ulteriore vantaggio previdenziale dato dall'adesione al regime contributivo agevolato 6) SEMPLIFICAZIONI ADEMPIMENTI: Tra le altre variabili da considerare c'è l'eliminazione, nel caso del regime forfetario, di una serie di adempimenti quali studi di settore, comunicazione clienti-fornitori, comunicazione black list e tenuta delle scritture contabili, che sono invece obbligatori nel regime ordinario. Saluti

Marika - 08/02/2016

Buongiorno, sono nel regime dei minimi da metà dicembre 2014 (l'inizio di attività comunicato alle Entrate risale a dicembre 2014) e nel corso del 2015 ho aderito a tale regime. A conti fatti, noto che il regime forfettario start up diventa più conveniente sul fronte contributivo come iscritto alla gestione separata. La domanda che mi pongo è la seguente: Essendo formalmente un minimo da dicembre 2014 (di fatto non emesso alcuna fattura nel 2014), per il 2016 potrei entrare nel regime forfetario start-up? Ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti

maurilio - 08/02/2016

Buongiorno, tra i casi di sclusione al regime forfettario 2016 c'è quello per coloro che abbiano conseguito, nell'anno antecedente a quello in cui intendono avvalersi del regime agevolato, redditi di lavoro dipendente o assimilato, eccedenti la soglia di 30.000 Euro. Il rispetto di tale limite non rileva se il rapporto di lavoro dipendete o assimilato risulti cessato. DOMANDA: SE IL RAPPORTO DI LAVORO E' CESSATO A GENNAIO 2016 COME NATURALE SCADENZA DI UN CONTRATTO CO.CO.PRO NEL L'IMPORTO DEL LAVORO DIPENDENTE 2015 RILEVA? Grazie

[email protected] - 05/02/2016

Buongiorno, una mia azienda ha iniziato l'attività nel LUGLIO 2015. Considerato che il volume d'affari (regguagliato ad anno) gli consente di accedere nel regime agevolato per il 2016, vorrei consigliare di optare per tale regime. Purtroppo non riesco a trovare nessun chiarimento su cause di esclusione dai minimi e se anche queste debbano essere "ragguagliate ad anno" o prese per quelle che sono. Nel caso specifico l'azienda ha avuto costi per dipendenti/assimilati nel 2015 per 4.500,00 euro lordi. Devo ragguagliare ad anno anche i costi o no? Se così fosse non potrebbe accedere al regime agevolato ma vorrei non solo un parere ma se esistesse un chiarimento della A.E. ufficiale. Grazie

Riccardo - 04/02/2016

Buonasera Vorrei capire se rientro nel nuovo regime forfettario 2016. Nel 2015 mi sono licenziato da dipendente privato con stipendio annuo superiore a 30.000 euro per accettare un nuovo lavoro come dipendente pubblico con reddito annuo inferiore a 30.000 euro. Mi chiedevo se la cessazione avvenuta per mia volontà non mi precluda l'accesso al regime di vantaggio a maggior ragione del fatto che sono trascorsi già 6 mesi dalle mie dimissioni dal precedente lavoro.

Paolo - 04/02/2016

Buongiorno. Avevo aperto nel regine forfettario 2015 come artigiano. Stando a queste novità 2016, quest'anno mi ritrovo a pagare contributi e tasse del 2015 (immagino a giugno nel periodo di dichiarazione dei redditi) alle quali si sommeranno anche quelle 2016, essendo subentrato il minimale inps. QuIndi prima rata inps a febbraio (ridotta del 35%), seconda a maggio, poi contributi e tasse del 2015 a giugno, ecc. Hanno previsto "aiuti umanitari" in tal senso, scherzandoci amaramente un po' su? Sul serio questa cosa può essere davvero un problema, minando la certezza di poter continuare l'attività. Grazie

Roberto - 04/02/2016

Espongo il mio caso. Lavoro in palestra dove per legge abbiamo solo foglio presenza. La palestra compila il 770 / unico ma noi fino i 7.500 non abbiamo contributi versati. Se ora apro partita iva e continuo a lavorare per quella palestra emettendo fattura rientro nel 5% o devo pagare il 15%?

Dany - 04/02/2016

Buongiorno, vorrei avere un'informazione la soglia di reddito per un'impresa familiare resta sempre la stessa indipendentemente dal n. dei familiari che partecipano alla stessa? Grazie.

pier - 03/02/2016

salve, se apro l'attività nel 2016 prevedendo il regime forfetario e durante l'anno dovessi superare uno dei limiti richiesti (per esempio acquisto beni strumentali oltre 20.000€) , rientro nel regime ordinario valido per tutto il 2016? grazie

Elisabetta - 04/02/2016

Buongiorno Pier, uscirà dal regime a partire dell'anno successivo a quello in cui viene meno una delle condizioni (art. 1 comma 54 L. 190/2014). Pertanto dal 2017 applicherà il regime ordinario. Saluti

Michele - 03/02/2016

Buongiorno, ho compiuto 35 anni nel 2015, per 8 anni sono stato sempre nel regime dei minimi, il reddito nel 2015 è stato di circa 15.000,00 euro, nel 2016 posso avere ancora un regime di vantaggio, oppure devo continuare l'attività nel regime semplificato. grazie

Elisabetta - 04/02/2016

Buongiorno Michele, lei entra in automatico nel regime forfetario, a meno che non abbia alcune cause di esclusione o non verifichi le condizioni previste. Ricavi per 15mila euro non sono un problema perché le soglie sono state aumentate dal 2016. In alternativa può sempre optare per il regime ordinario. Saluti

danilo - 02/02/2016

Buonasera sono un agricoltore come attività principale volume d'affari euro 50.000, attività secondaria artigiano edile ricavi 5000 posso per l'attività di artigiano rientrare nel forfettario? Dato che nell'agricoltura si parla di volume d'affari solo ai fini iva e non di ricavi. Il mio dubbio è che la legge dice che sono esclusi le attività agricole ma riguarderebbe solo la parte artigiana. Grazie

Luca Broggi - 01/02/2016

Buonasera Sono un Ingegnere che intende aderire al nuovo regime forfettario avendone i requisiti. Come previdenza essendo iscritto all'ordine professionale verso i contributi a Inarcassa. Volevo sapere se la determinazione del reddito professionale netto per il calcolo dei contributi Inarcassa avviene con le stesse modalità di calcolo del reddito professionale ai fini Irpef (reddito x coefficiente di redditività 78%) o se vanno dedotte le spese. Grazie.

Claudio Giordani - 01/02/2016

Ho iniziato attività professionale in regime dei minimi il 1/9/22015. Fino a qualche giorno fa mi è stato riferito che fino al termine dei 5 anni (31/12/2019) sarei rimasto in tale regime di vantaggio (5%). Ho capito bene che con le precisazioni durante Telefisco 2016 Agenzia delle Entrate ha acconsentito che i casi come il mio passino ora al regime forfetario 2016 START-UP (sempre con aliquota 5% e stessa scadenza 31/12/20199? Quindi dovrò solo modificare la diciture in fattura e non dovrò più tenere conto dei costi in modo analitico ma "forfettario" (78% nel mio caso vale a dire 22% di costi).

Elisabetta - 02/02/2016

Buongiorno Claudio, le confermo che lei può transitare nel regime forfetario delle start up per la durata residua dei 5 anni. A confermalo è stata anche l'Agenzia delle Entrate in occasione di Telefisco, in cui ha affermato che: il contribuente che ha iniziato la attività negli anni precedenti applicando il regime dei contribuenti minimi può transitare nel regime forfetario ed applicare per gli anni mancanti al quinquennio l'imposta sostitutiva del 5%. Saluti

Claudio Giordani - 02/02/2016

Grazie! Ma l'Agenzia delle Entrate ha emesso o emetterà una circolare in proposito? Perché proprio la stessa AdE ad un mio SMS aveva risposto che per mantenere la tassazione sostitutiva 5% dovevo restare nel regime dei minimi: passando al forfetario la tassazione sarebbe stata del 15%. E' perciò un passo indietro, peraltro logico, dovuto ad una interpretazione iniziale un po affrettata? Anche le spese saranno determinate forfettariamente (22% per professionisti), vero? Grazie ancora

Claudio Giordani - 01/02/2016

Ho iniziato attività professionale in regime dei minimi il 1/9/22015. Fino a qualche giorno fa mi è stato riferito che fino al termine dei 5 anni (31/12/2019) sarei rimasto in tale regime di vantaggio (5%). Ho capito bene che con le precisazioni durante Telefisco 2016 Agenzia delle Entrate ha acconsentito che i casi come il mio passino ora al regime forfetario 2016 START-UP (sempre con aliquota 5% e stessa scadenza 31/12/20199? Quindi dovrò solo modificare la diciture in fattura e non dovrò più tenere conto dei costi in modo analitico ma "forfettario" (78% nel mio caso vale a dire 22% di costi).

Marianna - 01/02/2016

Buongiorno, io nell'ottobre del 2013 aprii la P.IVa come procacciatore d'affari, dopo un mese chiusi il mandato con l'azienda perchè non mi piaceva e registrai una fattura di rimborso spese, senza avere nessun guadagno per l'attività di procacciatore d'affari e a Marzo2014 chiusi la p.iva senza esercitare. Ora vorrei aprire come professionista del Web Marketing, posso farlo? Come mi dovrei muovere?

Elisabetta - 02/02/2016

Buongiorno Marianna, lei può aprire l'attività e aderire al regime forfetario tranquillamente (nel rispetto delle condizioni previste: limite ricavi, limite beni strumentali, limite costo del lavoro ecc...). Per aderire al regime delle start-up, con aliquota al 5%, non dovrebbe aver esercitato alcuna attività nel triennio precedente. Se però la partita Iva è stata solo formale, ed effettivamente non ha esercitato alcuna attività, teoricamente può aderire al regime. E' possibile però che l'Agenzia delle Entrate le faccia un controllo, quindi le consiglio di appoggiarsi ad un consulente di fiducia sia per valutare la concreta possibilità di ususfruire del regime start-up, sia per preparare una "difesa" in caso di accertamento da parte del fisco, che dimostri che lei concretamente non ha svolto alcuna attività. Saluti

NUNZIA MOSCHETTO - 29/01/2016

salve volevo porre un quesito, un cliente che ha attività separata: svolge attività di architetto e attività di imprenditore agricolo può x la parte di professionista accedere al regime forfettario avendo un volume affari di 12.000 nel 2015 ? graziwe

Francesca Bertolucci - 28/01/2016

anche io sono nella solita identica situazione . Hai ricevuto qualche delucidazione in merito?

Matteo - 28/01/2016

Buongiorno, ho quersto dubbio, se nel 2014 si è optato per il regime ordinario anzicche' quello dei minimi, la scelta è ancora vincolante per 1 triennio ( 2014 - 2015 - 2016) oppure nel 2016 posso entrare nel regime forfettario? Teniamo presente che nel 2015 non avrei potuto entrare nel regime forfettario in quanto reddito pari a 25.000. Il dubbio e' quell'opzione nel 2014. Vi ringrazio

Elisabetta - 08/02/2016

Buongiorno Matteo, il chiarimento dell'Agenzia delle Entrate,che prevede la deroga al vincolo triennale del regime ordinario, in caso di opzione, riguarda i soggetti che nel 2015 hanno optato per il regime ordinario. Il chiarimento non parla di anni precedenti, pertanto - a meno che non ci siano ulteriori delucidazioni - nel suo caso dovrà continuare nel regime ordinario per un altro anno. Successivamente, nel caso in cui possieda i requisiti, potrà accedere al forfetario. Saluti

Gino - 27/01/2016

UNA SITUAZIONE COMPLESSA: tre quesiti. 1) Nella situazione di seguito esposta, posso accedere al Regime Forfettario 2016? - ho 61 anni di età e 41 anni di contributi versati - da un anno sono in mobilità e percepisco circa 700 Euro x mese 2) Nel caso in cui potessi accedere, mi verranno decurtati i 700 euro della mobilità? 3) Dovrò versare i contributi INPS? 4) Il reddito del Forfettario farà comulo con quanto percepito dalla mobilità? Grazie Gino

LIZA - 27/01/2016

Buona sera, sono un architetto che da 15 anni svolge attività di libera professionista con due colleghi con la formula dello Studio Associato di progettazione e quindi con unica partita IVA. Sono ormai anni che i nostri utili sono ben al di sotto di € 30.000,00, poichè nel nostro caso, come studio associato gli utili dello Studio vengono esattamente divisi in tre. Ovviamente fino ad ora il nostro regime fiscale è rimasto quello ordinario determinando una condizione finanziaria drammatica. Il quesito è: I tre architetti (persone fisiche) componenti lo studio associato, che non è ne una società possono aderire se entro i limiti previsti di utile della nuova finanziaria al regime forfettario? Le pongo la domanda perchè in italia metà dei professionisti, non solo architetti, svolgono attività in formula associata. Ringrazio anticipatamente

Mario - 26/01/2016

Ho aperto p.iva nel 2015 come forfettario per opzione che ho poi convertito in ordinaria, ho giacenze di magazzino quindi IVA a credito frutto di materiale non ancora venduto, nell'attività svolta nel 2015, quali sono gli eventuali adempimenti Iva?

Mario - 26/01/2016

Dimenticavo di dire che quest'anno passo al forfettario quindi chiedo se devo versare Iva ecc in riferimento alla suddetta domanda. Grazie

Chiara - 26/01/2016

Buonasera, ho partita iva ma reddito nullo da più di un anno. Essendo in maternità, se non chiudo la partita iva, potrò usufruire dell'indennità minima del contributo maternità pari a € 4.959,00.(Dovrei poter evitare la ritenuta d'acconto grazie al regime forfettario). Avrò però circa 3.000 € di contributi annui da versare a Inarcassa. Dal momento che il limite di reddito per essere a carico di mio marito è di 2.840,51 €, si possono scomputare i contributi versati per cui sarei comunque a carico o non è esatto? Grazie molte per l'attenzione.

Angela - 26/01/2016

Salve vorrei porre il mio quesito sono stata licenziata da uno studio commerciale a settembre per chiusura attività .attualmente sto percependo la disoccupazione, mi hanno proposto di chiedere la disoccupazione anticipata aprendo una partita iva in regime forfettario per attività di sbrigo pratiche in uno studio consulenza mi chiedevo e' possibile pagare il 5% oppure devo pagare il 15 % perché è un proseguire dell'attività precedente e la liquidazione della naspi anticipata di circa sei mila euro può essere un problema la ringrazio infinitamente

francesca - 26/01/2016

Buonasera ho bisogno di una rassicurazione! Sono entrata nel regime forfettario a dicembre 2014 - codice professionisti (15.000€). Quando faccio le fatture devo inserire la dicitura INPS 4% ? Altra cosa: Devo fare delle ristrutturazioni sulla mia casa di proprietà e vorrei sapere se posso usufruire dell'agevolazione della detrazione al 50% sull'irpef. Grazie mille, attendo con impazienza le vostre risposte Grazie del servizio !

Alessandra b. - 26/01/2016

Buongiorno, per determinare i ricavi/compensi per rientrare nel regime forfetario devo considerare anche il contributo 4% della gestione separata INPS? Grazie

mario - 25/01/2016

Se ho IVA a credito frutto di giacenze non ancora vendutem, nell'attività svolta nel 2015, quali sono gli eventuali adempimenti?

riccardo - 25/01/2016

Buongiorno, io sono professionista con regime ordinario, quale sarebbe nella dichiarazione unico il rigo da verificare per capire se si ha il reddito sotto soglia?Grazie

Nicola - 22/01/2016

Salve, avrei bisogno di un chiarimento su una questione particolare. Sto per aprire P.IVA e vorrei aderire al forfettario 2016 visto che possiedo tutti i requisiti richiesti. Nello specifico dovrei occuparmi di installazione di impianti elettrici, per cui ho la necessità di nominare un responsabile tecnico in possesso dei requisiti richiesti dal D.M. 37/2008. Alla luce del limite dei 5000 euro lordi annui per lavoro dipendente e simili e di un volume massimo di categoria pari a 25.000€, come faccio a nominare un R.T. senza sforare il limite dei 5000€ annui? Grazie in anticipo.

Paola B. - 21/01/2016

Buongiorno, Grazie per l'articolo molto esaustivo. Avrei qualche dubbio da chiarire. Ho sempre lavorato come lavoratore dipendente, fino a febbraio 2015 incluso. A partire dal 1 marzo 2015 ho iniziato a lavorare come consulente per una ditta e ho aperto una partita Iva a regime ordinario (tipo attività 829999 - altri servizi di sostegno alle imprese nca) in quanto il mio reddito non mi consentiva di accedere al regime dei minimi o forfettario. Ora la mia situazione reddituale è cambiata e il mio compenso sarà di Euro 25.000 l'anno e da quanto capisco rientra nel nuovo regime forfettario. Vorrei dunque sapere se fosse possibile passare nuovo regime agevolato e come. Non ho praticamente spese da dedurre e per me sarebbe molto conveniente. Ho inoltre letto che potranno avvantaggiarsi di questa condizione anche coloro che hanno iniziato l'attività nel 2015 usufruendo dell'agevolazione per le ultime quattro annualità, fino al 2019. Questo vale anche nel mio caso? Grazie anticipatamente per la sua risposta. Paola

Silvia p - 20/01/2016

Buongiorno , vorrei sapere in informazione. Io lavoro come parrucchiera da 8 anni. Adesso vorrei fare qualcosa insieme alla mia titolare. Vorremmo godere di questo regime ognuno con la sua partita iva ma nello stesso negozio. Il fatto è che io vorrei comprare metà negozio. Posso comprare il negozio e fare insieme il regime dei minimi oppure dobbiamo per forza fare una società S.p.A ? Grazie

Silvia - 20/01/2016

Buongiorno , vorrei sapere in informazione. Io lavoro come parrucchiera da 8 anni. Adesso vorrei fare qualcosa insieme alla mia titolare. Vorremmo godere di questo regime ognuno con la sua partita iva ma nello stesso negozio. Il fatto è che io vorrei comprare metà negozio. Posso comprare il negozio e fare insieme il regime dei minimi oppure dobbiamo per forza fare una società S.p.A ? Grazie

Gabriele - 19/01/2016

Buongiorno, sono professionista. Nel 2014 ero nel regime semplificato, nel 2015 anche in quanto supero i 15.000 ma sono entro i 30.000. Nel 2016 fatturerò meno di 30.000, posso essere nel regime forfetario 15%? E altra domanda, per poter essere nel regime forfetario competenza 2015, i ricavi di 15.000 dovevano essere quelli del 2014 o del 2015? Grazie Gabriele

Alvise - 19/01/2016

Buongiorno, ho aperto P. Iva a regime forfettario in data 1.1.2016 come consulente. Se dovessi acquistare un’auto nuova del valore di 25.000 € supererei la soglia di beni strumentali che è fissata a 20.000? O si considera solamente il 50% del valore del bene dell’auto perchè ad uso promiscuo? Ovviamente non sono spese scaricabili con la mia P. Iva, ma allora le spese per beni strumentali come vengono calcolate e gestite? sono da prendere in considerazione per la dichiarazione dei redditi? perchè esiste questo limite se non sono spese detraibili? Per non pagare l'iva sui beni strumentali? Grazie mille per l'aiuto.

Elisabetta - 28/01/2016

Buongiorno Alvise le confermo che se l'auto costa 25mila Euro, essa concorrerà al calcolo del limite di 20.000 € nella misura del 50%. Saluti

Giorgio - 17/01/2016

Buongiorno,avrei bisogno di un chiarimento,ho chiuso partita iva nel 2014 per una ditta individuale di Impianti Elettrici, vorrei riaprire ora nel 2016 una P.Iva con il regime forfettario, ho i requisiti per farlo? Se "SI" rientro nella categoria del forfettario al 5 %. Nel rigraziarvi per il tempo dedicatomi invio i miei più cordiali saluti.

Elisabetta - 18/01/2016

Buonasera Giorgio, da quanto da lei illustrato credo che non abbia i requisiti per accedere al regime delle c.d. start-up (aliquota 5%) perché tra le condizioni previste per accedere vi è quella di non aver esercitato alcuna attività nei 3 anni precedenti. Può valutare la possibilità di accedere al regime forfetario (aliquota 15%) ma in tal caso le consiglio di rivolgersi ad un consulente di fiducia o ad un Caf per verificare il possesso delle condizioni e soprattutto la convenienza rispetto al regime ordinario. Saluti

Salvatore - 16/01/2016

Salve, chiedo cortesemente un aiuto per chiarire un dubbio: a fine dicembre ho aperto P.Iva per una collaborazione che durerà 6 mesi per un compenso totale che sarà pari a € 12.000,00 lordi. Nel 2015 ero titolare di 2 contratti a progetto: uno si è concluso definitivamente il 31/12 corrispondendomi € 24.000,00; l'altro è rinnovato dal 16/11/2015 dopo un'interruzione avvenuta a marzo e quindi nel 2015 (per aver lavorato 4 mesi e mezzo) mi ha permesso introiti pari a € 8.860,00. Nel 2015, quindi, ho totalizzato introiti da lavoro dipendente assimilato pari ad € 32.860,00. La domanda è: posso aderire al nuovo regime forfetario al 5% considerando che uno dei due contratti a progetto è definitivamente cessato oppure mi viene impedito perché il totale compensi 2015 e troppo elevato? Grazie mille a tutti!

Elisabetta - 25/01/2016

Buongiorno Salvatore, il limite di 30 mila Euro di lavoro dipendente assimialto vale per il regime forfetario, con aliquota 15%. Nel suo caso, a mio parere, non lo supera in quanto il rapporto di lavoro da cui ha ricevuto 24mila Euro è cessato il 31.12.2015, pertanto lei non raggiunge i 30 mila Euro. L'aliquota al 5% si riferisce al regime delle start-up, ed è solo per chi inizia una nuova attività. Saluti

Pasquale - 16/01/2016

Buonasera. Sto provvedendo alla apertura di p iva e possiedo i requisiti per rientrare nel regime forfettario. Sono un dipendente con reddito annuo pari a circa 12000 euro e prevedo di incassare almeno 15000 euro con l attività della partita iva. Le mie due domande sono queste: -quali tasse dovrò pagare sul ricavo da attività con p iva? ( solo il 5% sull imponibile ottenuto moltiplicando il ricavo per il coefficiente stabilito per la mia attivitá). - il reddito da p.iva si somma a quello da lavoro dipendente e poi sul totale devo anche pagare l IRPEF? ...se può mi illumini...grazie

antonio - 16/01/2016

salve, l'anno scorso ero in ordinario e non ho effettuato il passsaggio, cioe ho continuato a fatturare con iva , posso farlo quest'anno avendo tutti i requisiti??

renato - 16/01/2016

Buongiorno. Dalla lettura degli articoli sull'argomento (Regime forfettario) mi sembra chiaro il riferimento al limite di Euro 30.000 di redditi da lavoro dipendente e/o assimiliato come condizione per accedere. Non trovo nulla in riferimento, invece, alla casistica in cui, dopo aver aderito al regime in un esercizio qualunque di permenza si abbiano anche redditi di lavoro dipendente di importo superiore a Euro 30.000. Mi sembra di capire che le cause di fuoriscita non fanno alcun riferimento al caso sopraesposto. Grazie a chi vorrà confrontarsi sull'argomento.

Elisabetta - 25/01/2016

Buongiorno Renato, la legge afferma che il regime cessa dall'anno successivo a quello in cui viene meno una delle condizioni per usufruire del regime o si verifica una della cause di esclusione. Pertanto se durante l'anno si superano i 30mila euro di reddito di lavoro dipendente/assimilato, si uscirà dal regime a partire dall'anno successivo. Saluti

maria pia - 15/01/2016

Salve sono un professionista, nel 2015 avevo i requisiti per passare naturalmente al regime forfettario, i miei ricavi rif.al 2014 erano al di sotto della soglia dei 15.000 €, ma ho preferito l'ordinario perchè avrei potuto superare tale limite. Alla luce dei nuovi limiti mi chiedo posso dal 2016 adottare il regime forfettario o devo rimanere nell'odinario per i 3 anni dal 2015? quindi fino a tutto il 2017? Grazie

Elisabetta - 25/01/2016

Buongiorno Maria Pia, se lei ha optato per il regime ordinario pur avendo i requisiti per accedere al regime forfetario, secondo me è vincolata per tre anni al regime ordinario. Sarebbe stato diverso se lei non avesse avuto i requisiti: in tal caso avrebbe potuto adottare il regime forfetario con i nuovi limiti di ricavi. Può sempre chiedere un parere ad un esperto di fiducia o ad un Caf. Saluti

Luca - 15/01/2016

Buongiorno, la mia situazione è di libero professionista che nel 2015 è stato appena sotto i 30.000 arrivando dal regime di nuove attività produttive aperto all' 8/2014...ora per decreto hanno eliminato la mia tipologia di P.I. e calcolando che avendo solo l'affitto luce e gas come spese posso,secondo voi,andare in regime forfettario? Grazie mille della vostra attenzione Luca M.

Maria - 15/01/2016

Buongiorno, sono libera professionista con partita iva dal 2014, con adesione al regime dei minini. A fine 2015 ho avuto assunzione in una scuola paritaria. Vorrei sapere, nel 2016 posso beneficiare del regime forfettario o devo passare all'ordinario?. Grazie

Elisabetta - 25/01/2016

Buongiorno Maria lei può restare nel regime dei minimi fino a scadenza naturale. Saluti

franca - 15/01/2016

Buongiorno, commerciante ha aperto la partita iva nel 2014 applicando regime semplificato iva nel 2014 e 2015. Nel 2016 può passare a regime forfettario o è vincolato per un triennio e quindi anche per il 2016 al regime semplifiato? Grazie

eliana - 14/01/2016

Buonasera, vorrei sapere se avendo esercitato attività professionale per alcuni anni sempre sotto forma di collaborazione occasionale e senza partita IVA, posso aderire al nuovo regime forfettario con l'agevolazione dellimposta sostitutiva del 5% anzichè del 15 per i primi tre anni. Grazie

Elisabetta - 25/01/2016

Buongiorno Eliana, secondo il mio parere lei può accedere al regime delle start-up in quanto, con la Circolare 17E del 30.05.2012, in merito ai requisiti del regime dei minimi (ora abrogato), l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che le prestazioni occasionali non impediscono al soggetto interessato di accedere al regime perché le stesse, costituendo redditi diversi ai sensi dell’articolo 67 del Tuir, non sono produttive di reddito di lavoro autonomo o di impresa di cui, rispettivamente, agli articoli 55 e 53 del Tuir. Può sempre chiedere un parere ufficiale ad un consulente di fiducia o ad un Caf. Saluti

Roberto - 14/01/2016

Anche io mi trovo nella stessa situazione

rosa - 14/01/2016

Buongiorno, sono una libero professionista con partita iva aperta nel 2011 e al 31.12.2015 è giunta a scadenza l'adesione al regime dei minimi. Vorrei sapere, aderendo al regime forfetario nel 2016, dovrò prendere in considerazione il nuovo limite di € 30.000 o il vecchio di € 15.000? nel 2016, periodo d'imposta 2015, la mia tassazione sarà al 5% (in ragione del fatto che il regime dei minimi era per tutto il 2015) o sarà già al 15%. Grazie

Elisabetta - 25/01/2016

Buongiorno Rosa, fino al 31.12.2015 lei resta nel regime dei minimi pertanto in sede di Unico 2016 (redditi 2015) applicherà ancora l'aliquota agevolata prevista da quel regime. Dal 1° gennaio 2016 entra automaticamente nel nuovo regime forfetario, se ne possiede i requisiti, e in sede di Unico 2017 (redditi 2016) sarà assoggettata ad aliquota 15%. Per quanto riguarda i nuovi limiti di ricavi per l'accesso al regime forfetario, la stampa specializzata ritiene che i nuovi limiti si applichino fin da subito, pertanto lei considererà il limite di 30mila euro anziché quello di 15mila. Saluti

Mauro - 14/01/2016

Buongiorno sono in regime forfettario legge 190/2014 e devo comunicarlo all'inps tramite il portale, ma non trovo come farlo . Ho l'accesso, ma non trovo il percorso da fare. sapreste dirmi dove tro istruzioni grazie Mauro

Andrea - 13/01/2016

Buongiorno. Con il nuovo regime forfettario 2016, per quanto riguarda i contributi INPS, si è soggetti al pagamento dei minimali o si paga solo una percentuale su quanto si è effettivamente ricavato? Grazie mille

Dott. D'Arpa Francesca - 13/01/2016

Buonasera, ho una partita iva aperta in data 10/12/2014. Mai movimentata per il 2014 e per 2015 in forfetario. L'aliquota al 2016 sarebbe 15%? o Dalla prossima dichiarazione rientrerebbe nel forfetario al 5% come se l'attività fosse iniziata nel 2015? Grazie

Daniele - 13/01/2016

Quali spese, oltre gli oneri previdenziali, possono essere portare in detrazione nel nuovo regime forfettario?

Elisabetta - 14/01/2016

Buongiorno Daniele, il nuovo regime forfetario si caratterizza proprio per le modalità di calcolo del reddito, che non è più dato dalla differenza tra costi e ricavi, ma si ottiene applicando ai ricavi/compensi un coefficiente di redditività differenziato a seconda del codice ATECO che contraddistingue l’attività esercitata. Quindi a parte i contributi previdenziali non si può portare altro in detrazione con riferimento a questo reddito. Saluti

Nicoletta - 12/01/2016

Buonasera. Avrei bisogno di una conferma: ho erroneamente chiuso la partita iva con regime dei minimi il prlmo dicembre 2015 perchè il reddito era zero negli ultimi due anni e le spese per l'Inarcassa ammontavano a più di 3000 euro annue. Vorrei riaprire la partita iva l'1 febbraio 2016 a causa di un lavor saltuario improvviso. Posso aderire solo al regime forfettario (15%) e non al forfettario start up (5%)? Inoltre se successivamente alla prestazione occasionale dovessi richiudere la partita iva poi potrei riaprirla solo con il regime ordinario, è corretto?

Elisabetta - 13/01/2016

Buongiorno Nicoletta, il regime delle nuove start-up è precluso a coloro che nei 3 anni precedenti hanno svolto attività artistica - professionale - d'impresa. Se lei aveva la partita Iva aperta, ma concretamente non ha svolto alcuna attività, teoricamente potrebbe accedere al regime delle start-up. In questo caso, però, deve poter dimostrare che non ha concretamente svolto alcuna attività, quindi le consiglierei di farsi assistere da un consulente di fiducia. Se, invece, non vuole intraprendere questa strada, può in alternativa aderire al regime forfetario. Con riguardo alla seconda domanda, se lei poi decide di chiudere la partita Iva e di riaprilrla potrà nuovamente aderire al forfetario, se in possesso dei requisiti. Saluti

DOMENICO - 12/01/2016

BUONGIORNO, SONO UN CONSULENTE, NEL 2015 HO FATTURATO EURO 20.000,00 . VORREI SAPERE SE NEL 2016 POSSO FRUIRE DEL REGIME FORFETTARIO

Elisabetta - 13/01/2016

Buongiorno Domenico, deve verificare la sua soglia dei ricavi in base al codice attività, le altre condizioni previste per l'ingresso nel regime (beni strumentali, costo lavoro) e di non rientrare in una delle fattispecie di esclusione. Saluti

Francesco - 12/01/2016

Buongiorno sono un lavoratore dipendente e intendo avviare una attività professionale in partita IVA collocandomi in aspettativa non retribuita (art. 18 della legge 183/2010 ). Il mio imponibile irpef 2015 è di qualche euro superiore ai 30000. Posso comunque sfruttare il regime forfettario, in pratica si può considerare il precedente rapporto di lavoro cessato (vista l'aspettativa)? GRAZIE

Daniele - 11/01/2016

Buongiorno, io nel 2015 ho conseguito 29.000 euro di ricavi. Attività libero professionale. Il limite di ricavi innalzato a 30.000 euro si applica all'anno 2015? O per l'anno 2015 il limite era ancora di 15.000 euro ? Grazie

Elisabetta - 13/01/2016

Buongiorno Daniele, considerando le intenzioni del legislatore io credo che si possa considerare il nuovo limite dei ricavi anche per l'anno 2015, ma non c'è un parere ufficiale al riguardo. Le consiglio quindi di rivolgersi ad un consulente di fiducia. Saluti

Donatella M. - 11/01/2016

Ho effettuato nel 2015 prestazioni occasionali emettendo relativa ricevuta assoggettata a rit.acconto, ora per la stessa attività vorrei prendere partita iva con regime forfettario, posso usufruire della tassazione al 5% per i primi 5 anni? grazie

Iqbal - 08/01/2016

Buongiorno. Io ho iniziato la mia attivita nel 2015 con regimi minimi. Cioe 5 %irpef. Ora in 2016 posso passare a regime forfettario con 5 % irpef con 35 % reduzione in contribuiti inps? Grazie

Andrea S. - 08/01/2016

Buongiorno, sono iscritto al regime dei minimi dal 2014, ho svolto sino al mese scorso normale pratica legale con fatturazione al 5% più cassa forense. Da un mese ho un contratto da lavoro dipendente e dalla nuova disposizione della Stabilità 2016, mi pare di capire che rientrerei ancora nei minimi non superando i 30.000 di reddito da lavoro dipendente, è corretto? La cassa forense va in parallelo con i versamenti INPS da lavoro dipendente o devo cancellarmi dalla prima? Grazie mille

lorenzo - 07/01/2016

Buongiorno, ho un cliente che si era iscritto alla prima tipologia di minimi, quelli del 5%. Adesso, raggiunti i 35 anni (che compirà tra 3 mesi, cmq...) cosa dovrà fare? Può rimanere ancora come minimo del 5% o potrà/dovrà passare ai minimi 2016? Grazie

Elisabetta - 13/01/2016

Buongiorno Lorenzo, il regime dei minimi - per chi vi ha aderito entro il 31.12.2015 - resta in vigore fino a scadenza naturale (fine del quinquennio o raggiungimento dei 35 anni d'età), successivamente il contribuente in possesso dei requisiti entra automaticamente nel regime forfetario senza necessità di effettuare alcuna comunicazione, o può valutare la possibilità di optare per il regime ordinario. Saluti

Giorgio - 05/01/2016

Buongiorno. Sono imprenditore individuale (servizi di pulizia) senza dipendenti. Il 31.12.2014 sono uscito dal regime dei minimi per scadenza naturale (5 anni). Nel 2015 sono stato in contabilità semplificata fatturando 25.000+I.V.A.. Dall'01.01.2016 posso accedere al regime forfettario? Grazie per l'eventuale risposta.

Emiliano - 31/12/2015

Buongiorno, sono un professionista ingegnere iscritto all'inarcassa, il cui reddito oscilla annualmente leggermente sotto il tetto massimo stabilito: la mia domanda è se il contributo integrativo a margine della fattura del 4% rientra nel tetto massimo o è esente? In sintesi, posso fatturare fino a 30.000 + 4% contributo integrativo INARCASSA obbligatorio, oppure fino a 30.000 € compreso di contributo (€ 28.450+4%)? Grazie

Luigia Lumia - 01/01/2016

Per il professionista iscritto alla Cassa il contributo integrativo non è assoggettabile all’IRPEF e non concorre alla formazione del reddito professionale, per cui a mio parere puo' fatturare 30000 + 4%. Diverso è invece per chi paga i contributi alla gestione separata.

MELISSA - 30/12/2015

SALVE VOLEVO SAPERE PROVENENDO DAL SISTEMA DEGLI EX MINIMI 2011 E TERMINANDO IL 31.12.15 PER TEMPO (5ANNI) E PER ETA (35 ANNI), DAL 1/1 IN AUTOMATICO PASSO AL NUOVO REGIME DEI MINIMI?NELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI DOVRO' INDICARE POI QUALCOSA? ED INFINE...PER UN ACQUISTO DI UN AUTO "USATA" AZIENDALE ESSENDO UN ARTIGIANO/COMMERCIANTE, QUALE LIMITE NON DOVREI SUPERARE SIA X EX MINIMI CHE PER IL NUOVO?GRAZIE

Angelo Di Ceglie - 03/01/2016

1 - Passa in automatico; 2- non sono ancora presente le istruzioni sull'unico 2016 3 - Per il nuovo regime il limite dei beni strumentali è pari a 20.000 €; i beni ad uso promiscuo rilevano al 50%

filippo - 29/12/2015

salve ho un dubbio: un soggetto che è da diversi anni in regime ordinario, che nel 2015 ha preferito rimanere in ordinario anziché passare al forfettone pur avendone i requisiti, se volesse passare al regime forfettario nel 2016 potrebbe farlo? ll dubbio è se considerare che i tre anni obbligatori per l'opzione del regime ordinario parte dal 2015 o si possono considerare gli anni passati gestiti in ordinario. io credo che l' opzione parte dal 2015.....prima era una condizione naturale. cosa ne pensa? grazie

Luigi - 28/12/2015

Salve a tutti, ho aperto la partita iva nel 2008, sono rimasto nel regime agevolato per fino a tutto il 2014, dal 1° gennaio 2015 fino a dicenmre 2015 ho fatturato con iva perchè sono uscito dai minimi perchè ho superato i 35 anni e fatturato oltre i 15000.....ora io posso nel 2016 tornare nei minimi e fatturare senza IVA?

Angelo Di Ceglie - 03/01/2016

se per l'anno 2015 rispetta i requisti del nuovo forfetario si

Antonio Guarino - 26/12/2015

l'art.10,comma 1, n. 8 DPR n. 633/1972 non parla di cessioni di fabbricati e di terreni edificabili, ma di "locazioni e affitti". Quindi tale riferimento è ERRATO! Vorrei una Vs .risposta. cordiali saluti

DAMIANO - 23/12/2015

Salve, nel corso del 2015 ho aperto partita iva optando per il regime dei minimi ma per una serie di motivi l'ho cessata entro i 30 giorni con decorrenza retroattiva dalla data di attribuzione; poichè i requisiti per l'accesso al regime forfettario 2016 viene indicato che il contribuente non deve aver avuto una partita iva aperta negli ultimi 3 anni, questo mio caso è ostativo ? Di fatto l'attività non è mai iniziata e non è stato nenache mai fatturato distinti saluti

Fabio - 23/12/2015

Buongiorno, vorrei chiedere cortesemente un paio di spiegazioni: 1) sono disoccupato e vorrei intraprendere un'attività di vendita e assistenza PC e periferiche + consulenza informatica. Con il regime dei minimi o forfettario è possibile lavorare contemporaneamente in diversi settori ATECO? Potrei anche aggiungere, a titolo di esempio, produzioni musicali? 2) nel caso della vendita, se io acquisto un bene a 100 e lo rivendo al cliente a 110 (con un ricarico del 10%) il mio profitto sarà comunque calcolato al 40%? Quest'ultima domanda forse è un po' "ingenua" ma sono un neofita completo. Grazie mille Cordiali Saluti

renato - 21/12/2015

Buongiorno, chiedo cortesemente un suo parere. nel 2015, pur avendo i requisiti per operare nel regime naturale dei forfettari, essendo prossimo alla soglia dei 15.000 euro per i professionisti, ho operato in regime ordinario. Ora mi chiedo, se alla luce dei nuovi limiti (30.000), avendo avuto ricavi per 12.000 euro, posso dal 2016 accedere al regime forfettario . la ringrazio

Piero - 19/12/2015

Salve mi presento sono Piero, volevo porre un quesito: Da Gennaio 2013 sono titolare di partita iva, inizialmente con iscrizione alla gestione separata inps e nei minimi, da aprile 2015 sono invece iscirtto al ruolo agenti e rappresentanti, con normale gestione inps e ancora nei minimi. per ora sono rimasto sempre sotto i 30.000 euro fatturati, ma l'anno prossimo potrei superare (seppure di poco) i 30.000, la mia situazione come si evolve?? Il reddito di certo non supererà i 30mila ma il fatturato quasi certamente. Ho la possibilità di rimanere nei limiti? o Dovrò modificare il mio regime, e nel caso specifico, come cambierà? Grazie in anticipo

Francesco - 16/12/2015

Buonasera, dopo 3 anni con regime dei minimi (5%) che nel 2016 vorrei passare nel regime forfettario. È possibile mantenendo lo stesso codice attività? avrei solo 2 anni o ripartire da zero e quindi ne avrei 5 di imposta agevolata al 5%? oppure sarei subito al 15%

Vito - 16/12/2015

Buonasera, ho un unico dubbio a quanto è stato scritto in questo articolo, è stato detto che in caso si rientri nel regime forfettario si applica una percentuale fissa sul prodotto del ricavo effettivo e il coefficiente della categoria di appartenenza, e fin qui chiaro, è stato poi detto che è possibile sostenere spese per lavoro dipendenti purchè non si ecceda i 5000 euro annui, la mia domanda è questa spese è comunque deducibile come i contributi previdenziali, oppure rientra nel calcolo percentuale dei costi che il legislatore forfettizza mi spiego con un esempio ho ricavi per 20000 mila euro un para-dipendente che mi costa 5000, euro devo fare 20000 X (86%) -contr prev e al risultato applicare il 15% oppure 20000 X (86%) -costi pers -contr prev il risultato per 15% grazie per la delucidazione. vito

Alessandro - 14/12/2015

Quindi in pratica, salvo il rispetto delle varie clausole e ragionando solo sul reddito, qualunque partita IVA resti sotto i 30.000 può accedere l’anno successivo ai minimi? Domanda: ho una attività che mi permette di guadagnare circa 20-25.000 euro anno. Un annata per un grosso incarico, sforo il tetto di guadagno dei 30.000. Pagato “pegno” l’anno successivo, negli anni seguenti posso tornare nel regime minimi/forfettario? Esempio: nel 2015 ricavo euro 23.000 con regime dei minimi/forfettario, nel 2016 ricavo euro 35.000 con regime dei minimi/forfettario che superando la soglia perdo per l’anno successivo. Nel 2017 ricavo euro 22.000 con regime ordinario. Dal 2018 posso rientrare di nuovo nei minimi/forfettario??? Grazie, Alessandro

Pietro - 09/12/2015

Buonasera a tutti. Ho letto il testo della legge di stabilità e i vari commenti presenti in rete, tuttavia ho un dubbio legato alle ex partite iva con regime dei minimi (per intenderci quelle del 5%). Mi spiego meglio: fino al settembre 2013 ero titolare di partita iva rientrante nel regime dei minimi con imposta sostituiva del 5%; avendo appunto chiuso la partita iva nel 2013, posso aprirla a gennaio 2016 con il nuovo regime forfetario o ci sono delle preclusioni in tal senso? Grazie per l'attenzione. Pietro

stefania - 08/12/2015

Buongiorno, un soggetto ex minimo nel 2014 che dal 1/1/2015 diventa "semplificato" perchè supera il limite dei redditi previsto per i nuovi minimi, è tenuto al versamento dell'acconto iva a dicembre 2015? La base di riferimento del 2014 (ultimo trimestre o mese dicembre 2014) non esiste avendo liquidato l'iva annualmente come previsto per gli ex-minimi nel 2014.. Grazie

Silvia - 19/11/2015

Vorremmo farlo insieme, in senso che ognuno si aprirebbe la sua partita iva nel suo negozio. Quindi è come se ognuno lavorasse per se. Grazie mille ancora

Silvia - 17/11/2015

Buonasera, vorrei delle informazioni per avere un quadro più chiaro. Io ho 26 anni e sto finendo l apprendistato, la mia titolare ha 40 anni e vorremmo, alla fine del mio apprendistato , appriffirare di questo regime . È possibile? Grazie in anticipo.

Elisabetta - 18/11/2015

Buongiorno Silvia, nel suo caso significa passare da un rapporto di lavoro dipendente ad uno con partita Iva, deve valutare se le interessa l'apertura della partita Iva. Le condizioni per usufruire del regime sono indicate nell'articolo. Saluti

Silvia - 18/11/2015

Grazie di avermi risposto. Quindi lei può comunque beneficiare del regime nonostante l età ?

Elisabetta - 19/11/2015

Quindi è la sua titolare che vorrebbe passare al regime forfetario? Se è così non ci sono problemi sull'età, ma sul requisito del costo del lavoro, se lei risulta sua dipendente. Infatti una delle condizioni per usufruire del regime è aver sostenuto, nell'anno precedente all'accesso al regime, spese per l'acquisizione di lavoro non superiori a 5.000 Euro lordi. Saluti

gianluca - 12/11/2015

Buongiorno, qualcuno conosce il codice tributo da utilizzare per l'acconto irpef di novembre per chi entra nel nuovo regime forfettario? grazie

Elisabetta - 18/11/2015

Buongiorno Gianluca, i soggetti che nel 2015 hanno aderito al nuovo regime forfetario non sono tenuti a versare l’acconto dell’imposta sostitutiva 2015, in quanto manca la base di riferimento. Il codice tributo del secondo acconto sarebbe comunque 1791. Saluti

Francesco - 12/11/2015

la possibilità di accesso al regime ai lavoratori dipendenti e pensionati che hanno anche un’attività in proprio, a condizione che il loro reddito da lavoro dipendente o da pensione non superi i 30mila euro, crea una discriminazione tra contribuenti. Poniamo il caso che, il contribuente A percepisce da lavoro dipendente o pensione 30.000 euro e con la sua attività in proprio fatturi 30.000 euro, ha un reddito complessivo di 60.000 euro. Il contribuente A entra nel regime forfettario perché ha tutti i requisiti in regola. Il contribuente B percepisce da lavoro dipendente o pensione 30.001 euro e con la sua attività in proprio fatturi 6.000 euro, ha un reddito complessivo di 36.001 euro. Il contribuente B non entra nel regime forfettario perché non ha tutti i requisiti in regola. Mi sembrerebbe più giusto fissare un tetto massimo che tenga conto dei due ricavi. Se resta questo vincolo, il contribuente A che entrato nel regime forfettario e si vede incrementare il proprio stipendio da lavoro dipendente o pensione a 30.001 euro, l’anno successivo rimane nel regime forfettario? Se sì, viene discriminato il contribuente B che non potrà mai accedere al regime forfettario. Ritengo pertanto, che il fissare un tetto in quel modo, leda diritti e doveri costituzionali del cittadino.

Alessandro - 08/11/2015

Gent.mo Dottore, mi inserisco nella discussione con 3 questioni collegate alle quali, ci tengo a premetterlo, mi basta una risposta anche molto sintetica. 1) Nel corso del corrente anno solare, ho percepito assegni di disoccupazione “mini aspi” per un totale complessivo di circa 5000 Euro. Qualora eseguissi prestazioni di lavoro autonomo occasionale nei confronti di aziende, quindi in ritenuta d’acconto, sempre nel corso dell’anno, sarei tenuto al versamento dei contributi previdenziali per le nuove somme incassate, oppure potrei operare serenamente entro il limite specifico di ulteriori € 4999 (in quanto percepiti ad altro titolo e forse non cumulativi con i precedenti)? Premetto che l’attività che svolgo consiste nel redigere e pubblicare online siti web per aziende. 2) Sto valutando l’ipotesi di apertura di partita iva in regime dei minimi (vecchio regime), ma non come impresa individuale, bensì come libero professionista (c.d. “professionista del web” / “tecnico del web” / “consulente del web”) in maniera tale da non dovermi accollare oneri contributivi previdenziali fissi che prescindano dall’effettivo fatturato. Le chiederei un parere in punto fattibilità: la riterrebbe una cosa possibile o sono necessariamente considerato un artigiano? 3) Allo scadere del termine del vecchio regime minimale, potrò optare per il nuovo regime forfetario – ovviamente senza l’agevolazione triennale dello sconto di 1/3 della tassazione – oppure me ne sarà preclusa l’opportunità, avendo già usufruito di regime agevolato? Perché in questo caso, sebbene sia meno favorevole, mi converrebbe aprire partita iva aderendo direttamente al nuovo regime dei minimi, non apparendo questo come limitato nella durata. Diversamente, nonostante ci troviamo a fine anno solare e quindi “sprecherei” il primo dei 5 anni di esercizio garantiti dal vecchio regime al 5%, rimarrebbe comunque la scelta più conveniente da fare. Cosa ne pensa? Grazie per il tempo che mi ha concesso.

silvia - 01/11/2015

buonasera volevo avere una informazione che pur leggendo tutto mi sembra di non rilevare. al 31 dicembre 2015 mi cessano i 5 anni di regime minimi ditta individuale commercio soglia 30.000. ora dovrei passare dal 1 gennaio 2016 al forfettario in quanto rispetto tutti i requisiti richiesti. la mia domanda è : se in questo ultimo anno io superassi i 30000 euro ma non i 40000 previsti per il forfettario della mia categoria rientro lo stesso o avendo appunto superato i 30000 previsti dall ex regime minimi verrei escluso ? grazie per la risposta

frisardi francesco - 30/10/2015

Considerato che l'art. 69 della Legge di Stabilità 2015 testualmente recita "...... I contribuenti di cui al comma 54 del presente articolo non sono tenuti a operare le ritenute alla fonte di cui al titolo III del citato decreto ..........: tuttavia, nella dichiarazione dei redditi, i medesimi contribuenti indicano il codice fiscale del percettore dei redditi per i quali all'atto del pagamento degli stessi non è stata operata la ritenuta la ritenuta e l'ammontare dei redditi stessi". E' giusta l'interpretazione mia personale secondo la quale, visto l'utilizzo dei termini "non sono tenuti" e "indicano il codice fiscale del percettore dei redditi per i quali all'atto del pagamento non è stata operata la ritenuta", quanto detto non rappresenta "un obbligo a non operare la ritenuta" quanto piuttosto una "facolta' o meglio "non obbligato ad operare la ritenuta"" visto che comunque, tale comportamento, non comporta alcuna operazione elusiva ai danni dell'Erario: comporterebbe solo una rinuncia del contribuente ad una semplificazione. inoltre il percettore dei redditi che "impropriamente" ha subito la ritenuta d'acconto la porta normalmente in detrazione , previo rilascio della Certificazione Unica (in tal senso un precedente è costituito dai contribuenti in Regime dei Minimi, che, anche essi avevano subito "impropriamente" le ritenute d'acconto, e che sulla base delle disposizioni AdE hanno poruto scomputare le ritenute subite nel modello Unico2015 e precedenti.

simone - 29/10/2015

Buongiorno vorrei aprire una nuova attività tuttofare per il 2016 e rientrare nel nuovo regime forfettario volevo sapere se il primo anno fatturo meno del mio limite dei ricavi volevo sapere a quanto sarà il mio importo per i contributi inps se ricavi e compensi sono di 12000 euro

Federico - 26/10/2015

Buona sera, un contribuente ha chiuso PIVA da procacciatore di affari nel 2014. Ora vorrebbe riaprire p.iva da agente. Mi chiedo può aprire partita iva nel regime forfettario ? Saluti.

Elisabetta - 28/10/2015

Buongiorno Federico, da quanto da lei esposto l'accesso al regime forfetario è consentito. Deve ovviamente verificare di non rientrare in una causa di esclusione, e di rispettare i requisiti previsti. Le segnalo che il DDL di stabilità 2016 prevede l'aumento delle soglie dei ricavi e altre modifiche che dovranno essere confermate a fine dicembre. Saluti

Davide - 25/10/2015

Salve, sarei in procinto di avviare una attività di studio fotografico con un socio. Dovremmo decidere la forma societaria, entrambi siamo già lavoratori dipendenti di terzi. Volevo sapere se era possibile aprire una società di capitale (ed accedere a questi benefici) o se era necessaria per forza di cose una società di persone (in questo caso noi due al 50%). grazia

marco - 23/10/2015

Buona sera, sono un neo avvocato col regime dei minimi 2015. Se fosse possibile mi servirebbe sapere la "dicitura " esatta da inserire in fattura. Mi hanno consigliato di far riferimento agli art. 54-89 della L. 190/2014...è corretto?Grazie mille per l eventuale risposta

ANGELA - 22/10/2015

Buongiorno, ho avviato l'attività nel marzo 2014 come lavoratore autonomo in contabilità semplificata. Ad oggi, 20/10/2015, rispettando tutti i requisiti di legge, posso optare per il regime semplificato dei contribuenti minimi? Preciso che nel corso del 2015 ho svolto regolare attività, emesso fatture e liquidato trimestralmente l'IVA. Nel caso di cessazione di questa attività, potrei avviare una nuova optando per il regime dei contribuenti minimi ? Grazie

Stefania Turco - 22/10/2015

Buonasera, ho aperto la partita iva nel 2015 aderendo al regime forfettario . Vorrei sapere nel 2016 a seguito di approvazione della riforma,vengono applicati ed estesi anche a noi in automatico anche a i nuovi parametri che sono migliorativi rispetto a quelli attualmente in vigore ( tassazione dal 15% al 5%, agevolazioni per star up di 5 anni anzichè di 3 ) o chi ha aperto la partita iva nel 2015 deve fare riferimento alla legge di quest'anno. In tutti gli articoli si parla solo di coloro che inizieranno l'attività nel 2016 o che sono nel regime dei minimi ma quelli che hanno già il forfettario che fine fanno ? Grazie

Elisabetta - 22/10/2015

Buongiorno Stefania, io credo che le condizioni più favorevoli saranno applicate anche a coloro che hanno iniziato nel 2015. Non credo che il legislatore sia intenzionato a creare disparità di trattamento, almeno in questo caso. Tuttavia, per l'ufficialità bisogna attendere la pubblicazione del testo definitivo. Saluti

filippo - 21/10/2015

salve, nel 2015 notando la non convenienza e i vecchi tetti (15.000) di ricavi, ho ovviamente aderito al regime ordinario. tale regime che dovrà essere segnalato in opzione nella dichiarazione 2016 è vincolante per tre anni; ma ora che il governo ha cambiato le regole in corsa aumentando le soglie, nel mio caso 30.000, posso passare al forfettario nel 2016 visto che ora ne avrei i requisiti? in finale la scelta l'avevo fatta con regole ora cambiate. nel caso positivo non credo dover opzionare nulla in dichiarazione.

Elisabetta - 22/10/2015

Buongiorno Filippo, pur condividendo la sua opinione attualmente non ci sono novità al riguardo. E' probabile che l'Agenzia delle Entrate provveda a "rimediare" a questo problema, offrendo una sorta di deroga per coloro che hanno scelto il regime ordinario, e che non potevano immaginare che le condizioni sarebbero state modificate prima dei tre anni. Le consiglio di restare aggiornato. Saluti

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