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FISCALITÀ ESTERA - THAILANDIA, RUSSIA, CINA, ASPETTI FISCALI E DOGANALI

Fiscalità Estera - Thailandia, Russia, Cina, aspetti fiscali e doganali

Il numero 7 della Rivista di Fiscalità Estera tratta della fiscalità in Thailandia, Cina, Russia. Ma anche affronta il problema del ravvedimento del quadro RW, il cui termine scade il 30 settembre, la problematica della territorialità Iva dei noleggi, gli aspetti doganali ed infine un utilissimo elenco dei siti dove poter reperire informazioni.

Ascolta la versione audio dell'articolo

Ecco il sommario:

- Aspetti Fiscali -  Thailandia – quadro fiscale del Paese .di Lorenzo Riccardi
- Fiscalità in Austria  - di Cristina Rigato
- Il Ravvedimento del modello RW  - di Giovanni Elia
- La territorialità Iva nei noleggi e le novità per il 2013 - di Francesco Zuech
- Doganale -  Depositi portuali - di Fulvio Degrassi
- Investire in Russia: 83 motivi Magadan.- di Ana Maria Pérez Magdalena
- Ue: raccolta di siti internet di interesse istituzionali  - di Cristina Rigato
- Indagine sui fattori che incidono sulle opportunità di investimento nel mercato cinese- di Stefano Grigoletti
- Quesiti - Domande & Risposte

1) Una breve sintesi degli argomenti

THAILANDIA – QUADRO FISCALE DEL PAESE
(Lorenzo Riccardi - dottore commercialista specializzato in fiscalità internazionale)

L’economia Thailandese, basata tradizionalmente sull’esportazione dei prodotti agricoli si è trasformata in modo significativo negli ultimi venti anni, con un nuovo orientamento all’industria e ai servizi che hanno assunto un ruolo sempre più importante, tanto da permettere al Paese di essere annoverato fra le economie più promettenti del sud- est asiatico.
L’articolo presenta i tratti salienti del sistema fiscale del Paese per gli investitori stranieri, con particolare riferimento all’imposta sui redditi delle società
Sono considerate residenti e soggette all’imposta in argomento tutte le società e le associazioni registrate secondo la “Thai Law”.
Le società residenti sono tassate sul reddito mondiale.
Le imprese straniere che, pur non svolgendo attività in Thailandia, percepiscono redditi thailandesi (come interessi, dividendi, affitto) sono soggette all’imposta sul reddito calcolato sull’importo lordo conseguito.

LA FISCALITA’ IN AUSTRIA

(Autore Cristina Rigato - espertta in internazionalizzazione dell’impresa)

L’articolo illustra la disciplia fiscale in Austria sia per le persone fisiche che per le società in tema di imposte dirette e imposte indirette, cercando di dare una prima indicazione sulla tassazione in generale e sulla determi- nazione del reddito, analizzando le varie tipologie di imposte.

 IL RAVVEDIMENTO DEL MODELLO RW  - E' Conveniente?

(Giovanni Elia - Collabora con società fiduciarie e Trust companies su tematiche di diritto Tributario Internazionale in ambito di pianificazione e contenzioso.)

L’istituto premiale del ravvedimento operoso dovrebbe fungere da incentivo “per il contribuente” alla regolarizzazione della propria posizione nei confronti dell’Amministrazione finanziaria.
Per svolgere al meglio questo compito il legislatore ha connotato l’istituto in esame di particolari profili di convenienza per i soggetti che tempestivamente intendono porre rimedio alle condotte realizzative di violazioni e passibili di pesanti sanzioni.
Nella pratica, accade che un sistema sanzionatorio – tributario – non organicamente coordinato quale quello Italiano, può reagire in modo imprevedibile alla combinazione dei diversi istituti giuridici posti a tutela ed a garanzia del contribuente stesso producendo risultati anomali.
Attraverso due esempi pratici sarà dato conto dell’osservazione sopra riportata sì da dimostrare quanto l’istituto premiale possa trasformarsi in meccanismo discriminatorio per tutti i contribuenti che, in buona fede, desiderino regolarizzare la propria posizione e che sulla carta, da ciò, dovrebbero trarre un vantaggio fruendo di una notevole attenuazione delle sanzioni applicabili.

LA TERRITORIALITA'  IVA NEI NOLEGGI E LE NOVITA'  PER IL 2013

(Francesco Zuech, funzionario dell’Ufficio fiscale di Apindustria Vicenza)

La territorialità Iva nelle locazioni e noleggi di beni mobili segue regole diverse a seconda che l’oggetto siano beni diversi dai mezzi di trasporto oppure mezzi di trasporto.

Nel primo caso (noleggio di beni mobili diversi dai mezzi di trasporto) la disciplina è abbastanza semplice poiché va ricondotta alle regole generali (art. 7-ter), con la sola eccezione dei noleggi resi a committenti privati extra UE (art. 7-septies, lett. f)).

Nel secondo (mezzi di trasporto) la disciplina è, invece, molto più articolata, varia a seconda della durata del noleggio (breve o non breve) nonché, a seconda dei casi, dello status del committente, del luogo in cui il veicolo viene messo a disposizione e utilizzato. Dal 2013 il noleggio non breve di veicoli, nel BtoC, sarà interessato dall’entrata in vigore di alcune novità che sono già state normate, nel 2010, dal d.lgs. n. 18 relativo al recepimento della Direttiva 8 e 117 del 2008 e che rendono ulteriormente complessa la disciplina.

DEPOSITI PORTUALI

(Fulvio Degrassi esperto in internazionalizzazione d’impresa, particolarmente indirizzata ai Paesi dell’Est Europa)


Nel contesto necessita individuare il ruolo del porto ed in che modo possa essere utilizzato avendo ben presente che la competitività e la specializzazione logistica assegnano ai porti una funzione di alimentazione dei corridoi transeuropei in grado di attrarre interessi imprenditoriali e quindi maggiore occupazione e valore aggiunto.
Al di là della particolare e difficile congiuntura economica che attualmente deprime l’intera economia mondiale, il bacino del Mediterraneo resta al centro di forti traffici dovuti alla globalizzazione dei mercati e ciò richiede, per poter rispondere alle esigenze di un traffico che oggi viaggia in contenitori, spazi, retroporti, collegamenti ferroviari, aeroportuali efficienti e concorrenziali, sistemi informatici adeguati, ma anche servizi finalizzati alla manipolazione, trasformazione delle merci.
In tale contesto i porti possono essere il volano dello sviluppo economico territoriale su cui insistono, a condizione che la logistica venga percepita ed organizzata, in modo da porre in una relazione funzionale efficiente il porto stesso e le aree viciniore

INVESTIRE IN RUSSIA: 83 MOTIVI MAGADAN

(Ana Maria Pérez Magdalena - esperta nel settore della pianificazione e dell’internazionalizzazione d’impresa, particolarmente nei Paesi dell’Est Europa)

La Federazione Russa, con i suoi 143 milioni di abitanti suscita un grande fascino per gli investitori. Con le sue 83 regioni estese lungo 17.075.400 km² la Russia rappresenta la maggiore entità statale del mondo.

L’interesse economico che suscita il paese si concentra spesso sulla capitale, o sulle città più grandi della Federazione. Tuttavia, ogni sua Repubblica, Kraj, oblast o città federale o circondario autonomo ha delle peculiarità (geografiche, normative, culturali e di opportunità di mercato) che possono rendere attraente detta regione in funzione del settore d’investimento. Si rende necessario pertanto conoscere le caratteristiche e i particolari vantaggi di una determinata zona per valutare l’opportunità di svolgere una determinata attività. La conoscenza della Russia prosegue con la Regione1 di Magadan, rinomata per le risorse aurifere e per l’industria ittica. La Regione attua una politica di apertura economica a favore dei grandi investimenti. Le sue potenzialità sono enormi, poiché in essa sono presenti tutti i settori di base della produzione. Inoltre, è considerata come una regione russa con grande profitto e volume industriale. Ha una bassissima densità di popolazione e un basso indice di disoccupazione. Le agevolazioni all’interno della zona economica speciale di Magadan favoriscono gli investimenti nei settori produttivi che rendono nota la regione in tutta la Federazione e paesi limitrofi.

UE: RACCOLTA DI SITI INTERNET DI INTERESSE ISTITUZIONALI ( a cura di Cristina Rigato)

Quante volte sicuramente ci si è apprestati a fare una ricerca della principale normativa estera imbattendoci frequentemente in siti non istituzionali, che possono essere frequentemente non aggiornati.

Con questo intervento si è pensato di raccogliere gli indirizzi internet dei principali siti istituzionali europei relativi alle fonti normative di interesse di aziende e professionisti

INDAGINE SUI FATTORI CHE INCIDONO SULLE OPPORTUNITà DI INVESTIMENTO NEL MERCATO CINESE

(Stefano Grigoletti, consulente e formatore in Marketing e Organizzazione aziendale dal 2009 professore a contratto per l’insegnamento di Economia e Gestione delle Imprese alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Padova)

La Repubblica Popolare Cinese continua ad oggi a rivestire un ruolo predominante tra i Paesi dove esistono condizioni di crescita importanti per lo sviluppo dell’attività imprenditoriale. Le opportunità di investimento sono decisamente legate al grado di sviluppo di un Paese, da cui dipende il livello di competitività del Paese stesso. Ed il livello di competitività di un Paese, come il Global Index del World Economic Forum (WEF), è misurato dai livelli di sviluppo raggiunti in diversi ambiti socio- economici che contraddistinguono un’economia industrializzata e che ne determinano, come nel caso cinese, l’effettiva capacità di creare ulteriori opportunità di crescita e di rispondere in modo più efficace a fenomeni contingenti e sistemici, come le ultime crisi finanziarie ed economiche. Da un’analisi di alcuni indicatori di competitività rilevati dal WEF e da un’indagine del US-China Busi- ness Council (USCBC), emerge come la Cina presenti sia significativi elementi di competitività ed efficienza, con riferimento ad esempio al mercato dei beni, al rapporto tra salari e produttività, alla disponibilità di capitale di rischio, accompagnati comunque da condizioni relativamente meno favorevoli, ad esempio, in termini di servizi finanzia- ri, di peso complessivo della tassazione, di instabilità socio-politica o di incremento del livello dei costi legati all’attività d’impresa.
L’analisi dimostra come il mercato cinese presenti sfumature e specificità variegate a dimostrazione di quanto complesso e non lineare sia il processo di valutazione delle opportunità offerte da questa interessante area economica.
 

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