Diritto annuale camerale 2017: da pagare entro domani

Dal 2015 gli importi dovuti a titolo di diritto annuale sono cambiati.L'articolo 28 del D.L. 90/2014, convertito nella Legge n. 114/2014 ha previsto, "nelle more del riordino del sistema delle camere di commercio, industri, artigianato e agricoltura", una riduzione graduale del diritto camerale dovuto dalle imprese, rispetto a quello dovuto per il 2014, del:

• 35% per il 2015;
• 40% per il 2016;
• 50% dal 2017.

Con la Nota n. 0359584 del 15.11.2016, il MISE ha specificato che per gli importi del diritto annuale dovuto alla Camera di Commercio 2017 si utilizzano gli importi stabiliti dal Decreto interministeriale 21.04.2011, ai quali poi si dovrà applicare la riduzione del 50%.
Si ricorda che sono tenuti al pagamento del diritto annuale 2017:

• tutte le imprese che al 01.01.2017 risultano iscritte o annotate nel Registro delle Imprese (comprese: quelle in amministrazione straordinaria, almeno fino a quando viene autorizzato l'esercizio dell'impresa; quelle in liquidazione volontaria; quelle rese inattive dopo l'iscrizione nel Registro delle imprese) e quelle che si iscrivono nel corso del 2017;
• i soggetti iscritti solo nel Rea (Repertorio economico amministrativo), come le associazioni e gli enti no profit (fino al 2010 esclusi dal pagamento del diritto annuale e divenuti poi dal 2011 soggetti obbligati).

Il diritto annuale deve essere versato alla Camera di Commercio territorialmente competente, ossia in base alla Provincia in cui si trova l’impresa al 01.01.2017. In caso di trasferimento della sede presso altra Provincia, il diritto annuale è dovuto alla Camera di Commercio nella cui Provincia è ubicata la sede legale al 01.01.2017.
Nel caso in cui esistano unità locali o sedi secondarie ubicate inProvince diverse da quella della sede principale, il diritto annuale deve essere versato alla Camera di Commercio di ciascuna unità locale/sede secondaria.

Nel caso di imprese tenute al versamento del diritto annuale in misura proporzionale commisurato al fatturato dell'anno precedente, cioè delle altre imprese diverse da quelle prima elencate, occorrerà applicare al fatturato 2016 le medesime aliquote per scaglioni di fatturato definite dal Decreto interministeriale 21.04.2011, mantenendo, nella sequenza di calcolo, 5 cifre decimali: