Manca davvero poco all'entrata in vigore della fattura elettronica prevista per il 1° gennaio 2019. Una delle cose a cui provvedere prima di tale termine è la bonifica delle anagrafiche di clienti e fornitori inserite nei propri archivi, in modo da eliminare e correggere i dati non corretti che potrebbero provocare problemi. Infatti se il Sistema di Interscambio non dispone di dati corretti potrebbe "scartare" la fattura elettronica che risulta così non emessa.
I dati da controllare con particolare attenzione sono:
Infatti, il SdI è una sorta di postino virtuale e "consegna" la fattura elettronica in base alla PEC e al codice destinatario comunicati. Pertanto devono essere corretti.
Il servizio di bonifica delle anagrafiche di Fisco e Tasse , come Distributore di InfoCamere, consente il controllo della ragione sociale, indirizzo, partita Iva e Codice Fiscale presenti in archivio. Un servizio a parte consente anche di venire in possesso della PEC – l’indirizzo di posta certificata che consente al destinatario di ricevere la fattura.
Si ricorda che in linea generale, i dati minimi che devono essere contenuti nella fatturazione elettronica per evitarne lo scarto sono quelli indicati all'articolo 21 e 21-bis( per la fattura semplificata) del Testo Unico IVA (DPR 633/72):
Il servizio di bonifica delle anagrafiche di Fisco e Tasse , come Distributore di InfoCamere, consente il controllo della ragione sociale, indirizzo, partita Iva e Codice Fiscale presenti in archivio. Un servizio a parte consente anche di venire in possesso della PEC – l’indirizzo di posta certificata che consente al destinatario di ricevere la fattura.
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