Domanda e Risposta Pubblicata il 08/08/2008

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Come interpretare il principio di inerenza della spesa nella disciplina della detrazione IVA?



L’importanza del principio dell’inerenza della spesa rispetto all’oggetto dell’impresa non rileva solamente in ambito di predisposizione del bilancio e di deducibilità fiscale, ma anche nel campo della corretta detrazione dell’Iva pagata o assolta.
Con riguardo a determinati beni e servizi, l’articolo 19 del Decreto del Presidente della Repubblica numero 633 del 1972 e altri articoli di legge prevedono l’indetraibilità o la detrazione solo in percentuale dell’Iva; si tratta di deroghe di carattere oggettivo o soggettivo.
Secondo la Corte di Cassazione, è l’imprenditore che deve dimostrare l’inerenza o la strumentalità di ciascun acquisto, data l’assenza di deroghe ai criteri comuni in tema di onere della prova.
Il principio dell’inerenza, nelle situazioni in cui si tratti di operazioni diverse da quelle di cessioni di beni, si deve ricavare mediante confronto della tipologia dell’operazione con la specifica attività imprenditoriale svolta; tale condizione è indispensabile al fine di una corretta detrazione Iva assolta sugli acquisti.
L’Amministrazione finanziaria non ha la possibilità di sindacare la necessarietà della spesa e la libera scelta dell’imprenditore, ma può solamente intervenire nel momento in cui accerta che una determinata spesa non rispetta il requisito dell’inerenza con l’attività svolta dall’impresa.

Fonte: Fisco e Tasse


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