Speciale Pubblicato il 05/07/2005

Tempo di lettura: 4 minuti

Rimborso siae per le imprese

di Rag. Lumia Luigia



La legge italiana impone che, a partire dal 29 aprile 2003, il prezzo di tutti i supporti vergini venduti in Italia sia maggiorato di un contributo per - copia privata - (che il venditore versa poi direttamente alla SIAE).

La SIAE incassa queste quote sugli apparecchi di registrazione e i supporti vergini, direttamente dovute da chi fabbrica o importa nel territorio dello Stato tali supporti allo scopo di trarne profitto, che successivamente ridistribuire ad autori di musiche e film, e alla case discografiche e di produzione.

Tali quote vengono fatte pagare per compensare il fatto, che i suddetti supporti possano essere usati per copie private di brani di opere assoggettate a diritto d'autore.

Forse non tutti sanno che se un'impresa utilizza tali supporti in quantità massiccia, per l'archiviazione di dati funzionali alla propria attività, e non per effettuare copia privata di brani altrui protetti, può chiedere il rimborso del contributo versato per - copia privata -.


Normativa di Riferimento:
Decreto Legislativo 9 aprile 2003, n. 68 - "Attuazione della Direttiva 2001/29/CE sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti connessi nella società dell'informazione"

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INTRODUZIONE - IL COSIDDETTO COMPENSO PER COPIA PRIVATA

Il Decreto Legislativo n.68 del 9 aprile 2003, si basa sugli stessi principi della precedente Legge n. 93 del 5 febbraio 1992, che ha introdotto per la prima volta in Italia il compenso per la - copia privata - ovvero:

-  è prevista un' eccezione al diritto esclusivo di riproduzione spettante ad autori, artisti e produttori;

-  i n virtù di tale eccezione, al consumatore persona fisica è consentito di riprodurre legalmente, per uso esclusivamente personale, fonogrammi e videogrammi;

a fronte del beneficio che il consumatore persona fisica trae dalla facoltà di - copia privata - è previsto un compenso a favore di autori, artisti e produttori (la SIAE incassa delle quote su tutti i supporti digitali vergini, che poi ridistribuisce ad autori, artisti e produttori);

-  tale compenso è corrisposto sugli apparecchi di registrazione e sui supporti vergini.

Possono beneficiare dell'eccezione al diritto esclusivo di riproduzione spettante ad autori, artisti e produttori solamente le persone fisiche, a condizione che la riproduzione di fonogrammi e videogrammi sia effettuata:

-  per uso esclusivamente personale, purché senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali;

-  mediante l'utilizzazione di apparecchi di registrazione e supporti vergini per i quali sia stato corrisposto il compenso per - copia privata - previsto dalla legge.

Alle condizioni sopra indicate, le persone fisiche possono dunque effettuare riproduzioni di fonogrammi e videogrammi, senza il consenso preventivo (licenza) di autori, artisti e produttori.

RIMBORSO DEL COMPENSO PER COPIA PRIVATA

Tutto ciò premesso, le IMPRESE che effettuano l'acquisto di supporti vergini audio e video, analogici e digitali, dedicati e non dedicati, per l'archiviazione di dati , documenti digitali o registrazioni propri , possono richiedere alla SIAE, il rimborso del compenso per - copia privata - già corrisposto da fabbricanti e importatori di supporti vergini, purché questi ultimi siano stati venduti successivamente alla data di entrata in vigore del Decreto Legislativo 9 aprile 2003, n. 68 (29 aprile 2003).

Devono sussistere determinate condizioni:

-  che i supporti siano usati solo per archiviazione di propri dati, funzionali alla propria attività;

-  che si offrano garanzie formali e sostanziali sul fatto che i collaboratori ed i dipendenti non utilizzino i supporti acquistati dalla ditta, per farne uso privato; 

-  che l'impresa sia iscritta nel registro delle imprese tenuto presso le Camera di commercio (il discorso non è estendibile quindi ai liberi professionisti);

-  che l'impresa si impegni a consentire alla SIAE l'esercizio dell'attività di controllo sulla veridicità di quanto affermato;

-  che il compenso del quale è chiesto il rimborso sia riferibile a supporti vergini acquistati dal richiedente successivamente alla data di entrata in vigore del d. lgs. 68/2003 (29 aprile 2003);

-  che il compenso del quale è chiesto il rimborso sia riferibile a supporti vergini per i quali il fabbricante o l'importatore abbiano effettivamente corrisposto il compenso per - copia privata - nella misura e con le modalità previste dal detto d. lgs. 68/2003.

MODALITA' PER LA RICHIESTA DEL RIMBORSO

La facoltà di chiedere il rimborso è esercitabile entro e non oltre il termine perentorio di 90 giorni dalla fine del trimestre solare in cui è stata emessa la fattura di acquisto dei supporti.

La richiesta di rimborso, da redigere su modello R.IMP., dovrà pertanto pervenire alla stessa SIAE (Direzione Generale - Ufficio Copia Privata) entro tale termine.

In caso di inoltro della richiesta a mezzo posta, da effettuarsi con lettera raccomandata , farà fede il timbro postale.

Successivamente, entro e non oltre il termine perentorio di 180 giorni dalla fine del trimestre solare in cui è stata emessa la fattura di acquisto, l'impresa richiedente il rimborso dovrà far pervenire alla SIAE detta fattura di acquisto , quietanzata con timbro e firma del fornitore , dalla quale risultino quantità, tipo e marchio/i dei supporti acquistati, nonché l'ammontare del corrispondente compenso per - copia privata - , indicato esplicitamente in fattura , quale voce separata, in modo che sia distinto dal prezzo del supporto.

Questo è indispensabile in quanto ad un controllo fiscale deve risultare evidente dalla fattura di acquisto che tale compenso è stato versato al venditore, il quale lo avrà a sua volta versato alla SIAE.

Per poter chiedere il rimborso è inoltre necessario che l'ammontare del compenso per copia privata indicato in fattura raggiunga i 50,00 euro.

Scarica il modello per la richiesta del rimborso

Link Utili:
http://www.siae.it