L' APE volontario è una indennità mensile che si puo ricevere prima della pensione, facendone richiesta all' INPS, grazie a un prestito bancario garantito dalla propria pensione di vecchiaia:
CHI PUO RICHIEDERE L'APE VOLONTARIO?
Possono accedere all’APE i lavoratori in possesso dei seguenti requisiti:
ATTENZIONE: E' comunque possibile continuare a lavorare durante il periodo di erogazione dell'APE.
Il prestito ottenuto viene restituito in 240 rate in un periodo di 20 anni mediante una trattenuta che viene effettuata dall’INPS all’atto del pagamento di ciascun rateo pensionistico. La restituzione del prestito inizia dal primo pagamento della futura pensione.
Con il servizio online APE Volontario – Simulatore accessibile a tutti i cittadini e disponibile sul sito dell’Istituto, mediante l’inserimento di dati e informazioni da parte del soggetto interessato, si possono ottenere delle simulazioni indicative su:
• l’importo mensile;
• la durata dell’APE;
• la rata di rimborso mensile che sarà decurtata dall’importo di pensione.
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Vedi anche "APE volontario al via con la circolare di istruzioni INPS "
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L'APE viene erogato dalla banca dal terzo mese dopo la presentazione della domanda, e comprende gli arretrati maturati dalla data dell'entrata in vigore (maggio 2017).
L'importo minimo dell'Ape è di 150 euro.
L'importo massimo varia a seconda della durata del prestito richiesto, e può arrivare al:
Inoltre, non si puo superare l'importo che produca una rata di ammortamento mensile superiore al 30 per cento dell'importo della futura pensione, al netto di eventuali rate per debiti erariali e di eventuali assegni divorzili, di mantenimento dei figli
SI PAGANO TASSE SUL PRESTITO APE?
Le somme erogate a titolo di prestito APE non concorrono a formare reddito. Alle somme erogate a titolo di APE si applica il tasso di interesse e il premio assicurativo relativo all’assicurazione di copertura del rischio di premorienza previsti dagli appositi accordi quadro con ABI e ANIA.
Sugli interessi sul finanziamento e dei premi assicurativi per la copertura del rischio di premorienza è riconosciuto un credito di imposta annuo del 50% dell’importo.
RESTITUZIONE DEL PRESTITO: I TASSI DI INTERESSE
Sono stati fissati qualche settimana fa dall' ABI i tassi di interesse che saranno applicati ai primi prestiti APE (saranno aggiornati periodicamente):
TAN - tasso annuo nominale lordo = 2,838% in fase di erogazione e 2,938% in fase di ammortamento.
TAEG - tasso effettivo globale - tra 5,89% e 6,23%, dipende dalla durata dell'anticipo: leggermente piu alto per chi esce solo un anno prima, piu basso per chi utilizza tutto il periodo di 43 mesi.
Tenendo conto che per metà questi interessi saranno coperti da una detrazione fiscale, il prestito per l'indennità APE avrà un tasso del 1,47% netto e TAEG del 3,3%, valori inferiori agli attuali tassi medi di credito al consumo.
Cio significa che l'incidenza della restituzione di tale prestito sulla pensione definitiva saranno le seguenti:
Per richiedere l'APE sono necessari due diversi adempimenti:
La domanda di APE non è revocabile, salvo il diritto di recesso nei termini previsti dalla legge. Nella domanda il richiedente deve indicare sia la banca che l’impresa assicurativa alla quale richiedere il finanziamento e la copertura del rischio di premorienza.
L’istituto finanziatore trasmette all’INPS il contratto di prestito ovvero l’eventuale comunicazione di rifiuto dello stesso. In caso di concessione del prestito, dal momento in cui il contratto è reso disponibile online al richiedente decorrono i termini di 14 giorni per esercitare il diritto di recesso.
È possibile richiedere un’estinzione parziale o totale del finanziamento, sia durante la fase di erogazione APE, sia durante la fase di restituzione:
COSA SUCCEDE IN CASO DI MORTE PRIMA DELLA FINE DELLA RESTITUZIONE?
In caso di decesso dell’interessato prima dell’intera restituzione del debito l’assicurazione versa alla banca il debito residuo.
L’eventuale pensione ai superstiti viene corrisposta senza decurtazioni.
L' ABI associzione banche italiane ha annunciato la scorsa settimana che sta collaudando le procedure informatiche per l'accoglimento delle domande di APE e tutto dovrebbe essere operativo il 13 aprile prossimo . Ad oggi l'INPS ha già fornito circa 5000 certificazioni del diritto acquisito, su 18mila richieste ricevute, di cui 71 riguardano lavoratori che hanno maturato il diritto tra il 1 maggio e e il 17 ottobre 2017 e che quindi debbono presentare la domanda entro il 18 aprile se vogliono ottenere gli arretrati già maturati. Restano di fatto pochissimi giorni per richiedere quanto spetta di diritto.
L’Abi ha sottolineato l’estrema complessità di attuazione di questa misura che ha visto il coinvolgimento di molti soggetti, come il ministero dell’Economia, il ministero del Lavoro, l’Inps, la Banca d’Italia, l’Ivass, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, il Garante per la protezione dei dati personali, l’Agenzia per l’Italia digitale, l’Abi e le banche, l’Ania e le compagnie assicuratrici.