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Il controllo di gestione nelle imprese alberghiere; eBook in pdf di 121 pagine.
Aspetti peculiari e strumenti di controllo nel settore alberghiero
L’albergo è un'impresa ricettiva che fornisce un alloggio previo pagamento, utilizzato solitamente per soggiorni di breve durata e specialmente dai turisti.
In senso molto più stretto l’impresa alberghiera può essere definita come un complesso di beni, persone e servizi organizzati per erogare prestazioni ricettive in uno o più stabili.
Le imprese alberghiere per fornire un prodotto turistico globale in grado di soddisfare in maniera competitiva le differenziate esigenze della clientela, sono caratterizzate al loro interno dalla presenza di numerose aree funzionali semplici e complesse e comunque tra loro complementari.
Pertanto, al pari di ogni impresa, anche le strutture alberghiere sono realtà, il cui livello è influenzato da numerose variabili, quali ad esempio: la dimensione, la struttura amministrativa, le modalità erogazione dei servizi, la collocazione geografica, la varietà dei servizi, nonché la tipologia di clientela.
Tutte le tipologie di imprese sono realtà complesse ed il grado di complessità può dipendere da svariati fattori: livello dimensionale, assetto della governance, tipologia di processo produttivo o di erogazione del servizio, mercato di sbocco, settore in cui si compere, eccetera.
Il caso dell’impresa alberghiera rispecchia pienamente questo mix di situazioni quali influenza della zona di ubicazione, tipologie di canali distributivi, livello dimensionale, categoria, appartenenza o meno ad un gruppo. Ma è soprattutto, la moltitudine di servizi erogati, dal servizio base di alloggio a quelli di ristorazione, wellness, mice, ecc., che rendono l’impresa alberghiera una struttura multiservizio, una realtà industriale complessa e multidivisionale.
Da qui sempre più frequentemente sorge la necessità di un monitoraggio attento sia della contribuzione complessiva che delle marginalità di ogni singola unità di business.
All’interno di questo contesto, il controllo della gestione diventa, quindi, un punto fondamentale per una corretta valutazione dell’andamento dell’attività d’impresa e per la definizione e programmazione delle decisioni da assumere.
Ogni forma di controllo per essere efficace deve porsi obiettivi ed ottenere risultati. Essa non può essere fine a sé stessa ma deve permettere di anticipare eventi ed accadimenti, produrre miglioramenti e permettere azioni correttive.
Le attività di controllo debbono anche essere efficienti e quindi tempestive, direi quasi immediate. A poco servirebbe intervenire in modo tardivo seppur mirato e preciso.
Poiché l’attività svolta deve essere economicamente sostenibile, l’impianto e la gestione di un sistema di controllo, che certamente hanno un costo, devono determinare maggiori marginalità (utili) o risparmi di costo tali da giustificarne con sufficiente margine l’esistenza.
Gli strumenti del controllo di gestione sono il budget, ovvero un sistema più o meno articolato, complesso e integrato di previsione e la contabilità analitica, cioè un sistema di rilevazioni consuntive più dettagliate con più informazioni rispetto alla contabilità generale.
Qual è il momento migliore per strutturare un sistema di controllo di gestione? il controllo di gestione non è un salvagente, ma un metodo di navigazione.
Questa metafora serve a evidenziare l’idea che la programmazione del viaggio andrebbe fatta prima di lasciare il porto, e non quando si perde l’orientamento.
Ovviamente, non bisogna mai dimenticarsi che prima un’azienda implementa il proprio sistema decisionale e prima acquisirà un maggior controllo sul proprio destino futuro
L’obiettivo di questo lavoro, previa una premessa sulla tecnica ed i contenuti del controllo di gestione è, quindi, quello di sviluppare un semplice approccio metodologico ad una attività di controllo di gestione all’interno delle imprese alberghiere che consenta al management di attuare coerenti azioni di pianificazione passando attraverso una chiara lettura dei dati gestionali.
Ronald Harry Coase, economista inglese, ha scritto “Tortura abbastanza a lungo i dati e confesseranno qualunque cosa”
1. Il controllo di gestione.
1.1 Definizione.
1.2 Scopo del controllo.
1.3 Oggetto del Controllo.
1.4 Schema del controllo.
1.5 Unità di Controllo.
1.6 Tempistiche del Controllo.
1.7 Processo necessario.
1.8 Utilità e Fasi
2. La contabilità analitica.
2.1 Definizione.
2.2 Oggetto e Finalità.
2.3 Valori della contabilità analitica.
2.4 Classificazione dei costi
2.4.1 Speciali e Comuni
2.4.2 Variabili e Fissi
2.4.3 Discrezionali e non discrezionali
2.4.4 Effettivi, Ipotetici e Figurativi
2.5 Configurazioni di costo.
2.5.1 Direct Cost
2.5.2 Full cost
2.5.3 Costo complessivo.
2.5.4 Costo economico tecnico.
2.6 Procedure di rilevazione.
2.6.1 Sistema A.B.C.
2.6.2 Cost Driver
2.6.3 Sviluppo del processo di un sistema ABC.
2.6.4 Considerazioni sul metodo ABC.
3. Il budget economico.
3.1 Aspetti generali e definizione di budget
3.2 Processo di formazione.
3.3 Consigli per redigere un budget aziendale efficace.
4. Caratteristiche dell’impresa alberghiera.
4.1 Rigidità dell’offerta.
4.2 Problematiche gestionali dei servizi alberghieri
4.3 Struttura dei costi
4.4 Articolazione in reparti o Aree di Affari
4.4.1 Il servizio di ricevimento (reception)
4.4.2 Il servizio governante e pulizia (housekeeping)
4.4.3 Le aree funzionali: “non service departments”
4.4.4 Il servizio ristorante e bar-breakfast
4.5 Il Pricing Alberghiero.
5. Il controllo di gestione nell’impresa alberghiera.
5.1 Premessa.
5.2 Fase 1: programmazione.
5.3 Fase 2: Redazione del budget
5.4 Fase 3: Misurazione e reporting.
5.5 Fase 4: Valutazione dei risultati
6. Il budget per l’impresa alberghiera.
6.1 l’importanza di fare un budget
6.2 Costruzione del budget
6.2.1 Budget Ricavi
6.2.2 Budget dei Costi
6.2.3 Determinazione della Room cost
6.2.4 il Budget finanziario.
7. Gli indici della contabilità analitica.
7.1 Definizione.
7.2 Margine operativo Lordo.
7.3 EBITDA.
7.4 Utile lordo.
7.5 Utile Netto.
7.6 G.O.P. Gross Operating Profit
8. Break even analysis dell’impresa alberghiera.
8.1 Break Even Point: definizioni
8.2 Applicazione Break Even al Controllo di Gestione.
9. Strumenti operativi: il modello U.S.A.L.I.
9.1 Introduzione al modello.
9.2 Scopi e finalità.
9.3 Applicazione del modello.
9.3.1 La definizione dei centri di responsabilità.
9.3.2 L'imputazione dei ricavi e dei costi ai centri
9.3.3 Peculiarità del centro operativo “Camere”
9.4 Vantaggi del modello.
9.5 Impostazione del Budget
9.6 Controllo di Gestione.
9.7 Esempio Modelli di report
10. Indicatori di performance.
10.1 Kpi - Definizione.
10.2 Tasso di occupazione OCC.
10.3 Ricavo medio per camera ADR.
10.4 Ricavo medio per camera disponibile REVPAR.
10.5 GOPPAR.
10.6 RSE Efficienza delle vendite.
10.7 REVPAC.
10.8 REVPOR.
10.9 COSTPAR.
10.10 Altri indici
11. Cenni sul controllo di gestione sul food & beverage.
12. Controllo di gestione: il report finale.
13. Profit management-efficienza-performance.
13.1 Significato di Profit Management
13.2 Efficienza del Profit Management
13.3 Vantaggi del Profit Management
13.4 Ricerca della migliore performance.
Conclusioni
Bibliografia.
La disciplina del sequestro e della confisca nei reati tributari; eBook in pdf di 170 pagine
Aggiornato alle ultimissime sentenze del 2023 della Cassazione
Confisca Diretta, per Equivalente, per Sproporzione, ex D. Lgs n. 231/01 e di Prevenzione
Nella lotta all’evasione fiscale uno dei maggiori problemi è rappresentato dalla possibilità di recuperare le somme indebitamente sottratte alle casse erariali a causa della difficoltà di individuare e aggredire i patrimoni dei trasgressori.
A tal fine, l’istituto della Confisca, anche per equivalente, e del Sequestro ad essa finalizzato, si sono dimostrati degli strumenti particolarmente efficaci oltre che dotati di una notevole capacità dissuasiva anche se, in ragione delle peculiarità dei reati tributari, presentano notevoli criticità in sede di applicazione.
Il testo, che affronta con taglio operativo l’argomento non mancando di approfondire gli aspetti più controversi alla luce delle più recenti sentenze della Corte di Cassazione, si rivolge, in particolare, ai consulenti, agli avvocati, agli organi di polizia giudiziaria nonché ai magistrati che, quotidianamente, si ritrovano a doversi districare in una materia complessa e ricca di insidie.
Prefazione
1. Inquadramento normativo generale
2. I Limiti della Confisca diretta
3. La Confisca nei reati tributari
4. Sequestro e Confisca nei confronti di persone giuridiche
5. Rilevanza delle presunzioni tributarie nella Confisca
6. Individuazione e quantificazione del provento del reato
6.1 Il provento del reato nelle varie fattispecie del D. L.vo n. 74/00
6.2 Concorso nel reato
6.3 Quantificazione imposta evasa in sede amministrativa e penale: il doppio binario
7. La Confisca dei beni futuri
8. Confisca e procedure concorsuali
9. Limiti quantitativi alla Confisca
10. Sequestro e Confisca: casi particolari
11.La Confisca per sproporzione
11.1 - Evoluzione e natura dell’istituto
11.2 - Presupposti e modalità applicative della confisca
11.3 Prassi amministrativa
12. La Confisca nell’ambito del D.L.vo n. 231/01
12.1 La Confisca per equivalente nel D. L.vo n. 231/01
12.2 Le fattispecie rilevanti
13. La Confisca di Prevenzione
13.1 La Confisca di prevenzione nel D. L.vo n. 159/11
13.2 La Confisca di prevenzione e i reati fiscali
La disciplina delle società cooperative sociali e del loro regime fiscale dopo la riforma terzo settore e dell'impresa sociale, eBook in pdf di 116 pagine.
Questo e-book ha come oggetto l’esposizione della disciplina di quella categoria particolare di società cooperative che è costituita dalle “cooperative sociali”.
L’opportunità di questo esame specifico deriva dai seguenti fatti:
Il nostro esame non si limiterà solo all’esposizione dei contenuti della Legge 381/1991 modificata nel tempo dalle Leggi n° 85 del 1995, n° 52 del 1996, n° 193 del 2000 e dal Decreto Legislativo n° 112 del 2017, ma esaminerà anche tutte le principali norme collegate ad essa, e precisamente quelle contenute:
Sintesi
1. Premessa: oggetto e metodologia dell’e-book
2. La definizione e la disciplina specifica delle cooperative sociali dettata dalla Legge n° 381 del 1991, alla luce della riforma della disciplina codicistica delle società cooperative introdotta dal Dlgs n° 6 del 2003 e dalla riforma del terzo settore e dell’impresa sociale di cui ai Dlgs n° 117 e 112 del 2017
3. I soci volontari di queste cooperative e le categorie di persone svantaggiate al cui inserimento lavorativo è finalizzata l’attività delle cooperative sociali di “tipo B”
4. I contratti pubblici stipulabili fra le cooperative sociali e le Pubbliche Amministrazioni alla luce del codice dei contratti pubblici (Decreto Legislativo n° 50 del 2016)
4.1 Le convenzioni fra cooperative sociali di “tipo B” e Pubbliche Amministrazioni alla luce del “Codice dei contratti pubblici” (Decreto Legislativo n° 50 del 2016)
4.2 L’aggiudicazione semplificata dei contratti pubblici il cui importo complessivo stimato è inferiore alle soglie previste dall’art. 36 del Dlgs 50/2016
4.3 L’aggiudicazione semplificata dei contratti pubblici di servizi sociali e degli altri servizi previsti dall’Allegato IX del Dlgs 50/2016 che può riguardare anche le cooperative sociali di “Tipo A”
4.4 L’obbligo di iscrizione nell’Albo Regionale come requisito per la stipula di convenzioni (contratti) fra le cooperative sociali e gli Enti Pubblici
4.5 Le altre condizioni di esecuzione che possono essere richieste dagli Enti appaltanti nelle convenzioni con cooperative sociali di “tipo B”
5. Le convenzioni che possono essere stipulate dalle cooperative sociali e che sono finalizzate all’inserimento lavorativo delle persone disabili
5.1 Le convenzioni previste dalla Legge n° 68 del 1999
5.2 Le convenzioni previste dall’art. 14 del Decreto Legislativo n° 276 del 2003 ("Legge Biagi”)
5.3 Gli incentivi per l’assunzione di persone disabili o svantaggiate
6. Il regime tributario agevolato delle cooperative sociali: le agevolazioni sull’IRES e quelle che derivano dall’essere ONLUS – Organizzazioni non Lucrative di Utilità Sociale (Dlgs 460/1997) ed ETS – Enti del terzo settore (Dlgs 117/2017)
7. Il regime tributario agevolato delle cooperative sociali: le agevolazioni sull’IRAP e sull’IVA
8. Le erogazioni liberali in denaro o in natura destinate alle cooperative sociali. Le cessioni gratuite di merce. Il cinque per mille dell’IRPEF
8.1 Le agevolazioni fiscali per le erogazioni liberali in denaro o in natura alle cooperative sociali
8.2 La disciplina delle cessioni gratuite di merce alle cooperative sociali: la Legge n° 166 del 2016 riformata dalla Legge n° 205 del 2017
8.3 Il cinque per mille dell’IRPEF destinato alle cooperative sociali
8.4 Gli incentivi fiscali per chi investe nel capitale delle cooperative sociali e delle imprese sociali
8.5 Le lotterie filantropiche che possono essere organizzate dalle cooperative sociali in quanto imprese sociali e, quindi, ETS
9. Un esempio di legislazione regionale di attuazione della Legge n° 381 del 1991: le Leggi Regionali pugliesi n° 21 del 1993 e n° 2 del 2002
10. La struttura e i contenuti del bilancio sociale delle cooperative sociali
11. La valutazione dell’impatto sociale delle attività svolte dalle cooperative sociali
Allegati
Manuale operativo, in pdf di 139 pagine, per i fondi regionali e altre fonti di finanziamento a livello territoriale, Volume IV
con prefazione di Elvio Mauri Direttore Generale di Fondimpresa
Si tratta del quarto volume della collana "Guide operative per la finanza agevolata".
In questo quarto volume della collana dei manuali operativi di finanza agevolata, abbiamo concentrato la nostra attenzione alle opportunità in ambito locale che i bandi a carattere regionale o comunque territoriale ci possono offrire. Non si tratta di restringere la visuale, anzi allargarla in ambito di prossimità per dare concretezza ai progetti delle PMI che possono fruire di contributi per il consolidamento dell’azienda, per la ristrutturazione dei processi produttivi, per l’ammodernamento dei macchinari, per i nuovi modelli di funzionamento nel rispetto dell’ambiente, del risparmio energetico, della formazione, dell’internazionalizzazione del mercato di riferimento per i prodotti e molto altro.
Entrare nei meccanismi operativi della finanza agevolata, vuol dire per un imprenditore o un professionista, affacciarsi in un mondo di incentivazioni talmente ampio, tale da interessare indistintamente qualsiasi azienda di produzione o di servizi, qualsiasi amministrazione pubblica locale, qualsiasi associazione o ente di promozione territoriale.
Il primo step è ovviamente quello di possedere la “bussola di orientamento” che ci consente di capire dove cercare l’informazione e con quali modalità. Il primo scoglio sembra apparentemente semplice da superare, in realtà esiste una proliferazione di molteplici notizie di stampa specializzata (per esempio tardive) o siti istituzionali dove è possibile rintracciare avviso pubblico e modulistica, ma nessuno fino ad ora ci ha mai insegnato “come fare”, come scrivere un progetto, quali sono gli elementi essenziali, come dare risalto alla nostra attività per noi meritevole di attenzione che non rimanga nell’anonimato di un burocratico formulario .
Sicuramente gli imprenditori e i professionisti più attenti sapranno dare anima al progetto che viene presentato, valorizzando le potenzialità, gli sviluppi sul mercato, il posizionamento strategico e l’esperienza aziendale.
Tuttavia i problemi cominciano a sorgere quando occorre “tradurre” la nostra bella presentazione in numeri che abbiano un Business Plan “a prova di bomba”, che non riguarda l’esercizio compilativo dell’apprendista stregone che prova a dare un senso di sviluppo ottimistico dei rendimenti al quadro degli investimenti prospettato, ma un ragionamento di analisi puntuale su ogni valore che diventa il risultato di una logica conseguenza della nostra capacità previsionale, soprattutto degli imprevisti.
La cultura italiana dell’utilizzo dei fondi europei è molto in ritardo rispetto ad altri paesi ed abbiamo avuto cognizione soltanto da un decennio, ma alla presa di coscienza di importanti risultati che ne possano derivare (a tal proposito è stato utile il tam-tam continuo sui fondi del PNRR) non sempre ne è derivata una adeguata risposta in termini concreti.
Ancora oggi inorridisco alle semplificazioni che derivano dal mondo politico istituzionale quando si parla per slogan, il più ricorrente è “dobbiamo spendere i fondi del PNRR”. Svilire una materia così complessa in termini talmente sbagliati vuol dire che alla base c’è una ignoranza (nel senso latino del termine) così radicata che non possiamo e non dobbiamo far finta di nulla.
Non si tratta di spesa, che serve a soddisfare i fabbisogni correnti necessari o meno, paragonabile a quella che facciamo al supermercato, in quanto i fondi del PNRR, ma in generale tutte le misure europee, sono finalizzate al finanziamento degli investimenti che consentono il miglioramento della produttività, con incentivazione del lavoro e della crescita sociale ed economica.
Avere quindi nel proprio bilancio (pubblico o privato che sia) la disponibilità di finanziamenti derivanti da meccanismi agevolativi (a fondo perduto o con tasso agevolato) consente di potenziare la capacità di reperite fonti da destinare ad impieghi produttivi che ci consentiranno di velocizzare nel tempo il rientro degli investimenti con benefici in ambito lavorativo e produttivo.
Lo scopo di questo manuale non è limitato alla conoscenza della materia a livello accademico, quanto piuttosto la possibilità di illustrare con esempi pratici (attraverso appositi link) tutte le varie fasi pratiche della presentazione di un progetto per la partecipazione ad un bando, dalla ricerca della misura agevolativa, alla descrizione dell’investimento, alla costruzione del business plan e soprattutto alla fase di rendicontazione delle attività.
I cinque eBook della presente collana daranno un panorama completo, iniziando dai finanziamenti europei diretti nella programmazione del settennato 2021-2027, ai fondi del PNRR, ai bandi nazionali, alle misure regionali e ai finanziamenti per il terzo settore.
All’interno di ciascun manuale verranno fatti riferimenti pratici con collegamenti ipertestuali sulle misure agevolative e sugli esempi concreti che possono essere presi come modello da seguire.
1. I fondi regionali nella nuova Programmazione 2021-2027
1.1 Piani e programmi europei 2021-2027
1.2 I programmi regionali 2021-2027 e la distribuzione delle risorse
2. La Smart Specialization Strategy (S3) regionale
2.1 La Smart Specialization Strategy 3 nella Programmazione 2021-2027
2.2 La Strategia di Specializzazione Intelligente – S3 della Regione Veneto
3. Il Programma Fondo europeo di sviluppo regionale – Fesr di Emilia-Romagna, Lazio e Campania
3.1 Il Programma FESR 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna
3.2 La programmazione 2021-2027 della Regione Lazio
3.3 La programmazione 2021-2027 della Regione Campania
4. I Programmi di Cooperazione Territoriale Europea (CTE)
4.1 La cooperazione territoriale europea nel periodo 2021-2027
4.2 Come funzionano i Programmi di Cooperazione Territoriale Europea
4.3 Programmi INTERREG per l’Italia
4.4 Alcuni esempi: Programmi di Cooperazione Territoriale Italia – Austria e Italia – Malta
5. Dove consultare i bandi regionali aperti e in apertura
5.1 I riferimenti sitografici degli sportelli Europei delle Regioni e Provincie Autonome Italiane
6. Come presentare un progetto regionale
6.1 Elementi principali di un bando e di una proposta
6.2 Indicazioni per la presentazione del progetto
6.3 L’avvio del progetto
6.4 Il monitoraggio e la valutazione
6.5 La conclusione del progetto
6.6 Alcuni esempi di progetti regionali finanziati nella programmazione 2014-2020
7. Esempi pratici
7.1 Realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo, innovazione e industrializzazione PROGETTI DI R&S - PR FESR 2021-2027 BANDO 2022
7.2 Contributi per favorire l’avvio di nuove imprese e l’autoimprenditorialità in risposta alla crisi da Covid 19 - BANDO NUOVA IMPRESA 2022
7.3 Lazio Academy - Formare per creare occupazione e qualità del lavoro". PROGRAMMA FONDO SOCIALE EUROPEO PLUS (FSE+) 2021- 2027 OBIETTIVO DI POLICY 4 "UN'EUROPA PIÙ SOCIALE" PRIORITÀ "OCCUPAZIONE" - OBIETTIVO SPECIFICO A) E D), PRIORITÀ "GIOVANI”
8. Altre fonti di finanziamento territoriale – focus contributi camere di Commercio Provinciali
8.1 Le principali tipologie di bandi promosse dalle Camere di Commercio
8.2 Dove consultare i bandi promossi dalle Camere di Commercio, requisiti di ammissione e le principali modalità di partecipazione
8.3 Bandi Voucher Digitali 4.0 - Camera di Commercio di Roma
9. Le attività di controllo e rendicontazione degli interventi regionali cofinanziati da fondi dell’Unione Europea
9.1 I soggetti responsabili della gestione e del controllo dei Programmi Operativi Regionali
9.2 I Sistemi di Gestione e Controllo dei Programmi Operativi Regionali
9.3 Il Controllo di I livello
9.4 La rendicontazione delle spese a valere sui Programmi Operativi Regionali
9.5 Le attività di rendicontazione e controllo degli interventi regionali cofinanziati da fondi della Cooperazione Territoriale Europea
9.5.1 La rendicontazione delle spese nell’ambito dei Programmi di Cooperazione Territoriale Europea
9.5.2 Autorità dei Programmi Interreg: Gestione, Controllo e Audit
Sitografia e bibliografia
Tutte le novità della Legge di Bilancio approvata dalla Camera con 221 si e 152 no, in corso di approvazione definitiva dal Senato con il voto di fiducia, per essere pubblicata in gazzetta entro il 31 dicembre 2022. Dopo la pubblicazione in Gazzetta eventuali modifiche saranno fornite gratuitamente con aggiornamento immediato dell'ebook.
Pacchetto fiscale principale protagonista della legge di Bilancio 2023 che contiene un mix di misure volte a contrastare il caro energia e a sostenere le famiglie e le imprese, sia per gli investimenti che con la riduzione del cuneo fiscale per le nuove assunzioni.
In dettaglio in materia fiscale viene estesa la flat tax fino a 85.000 euro per autonomi e partite IVA e si ampliano le misure per la detassazione ai premi dei dipendenti. Prevista poi una “tregua fiscale” ad ampio raggio, che va dalla rottamazione delle vecchie cartelle fino a 1.000 euro alla possibilità di definizione agevolata per quelle consegnate fino al 2022 pagando sanzioni ridotte al 3%. Reintrodotta anche la possibilità di sanare le liti pendenti. Dal 1° gennaio 2023 la soglia per l'uso del contante sale a 5.000 euro.
Sul fronte delle pensioni, oltre alla conferma di “opzione donna” rivisitata e “Ape sociale”, si attua l’indicizzazione delle pensioni e si introduce per l'anno 2023 un nuovo schema di anticipo pensionistico, che permette di uscire dal lavoro con 41 anni di contributi e 62 anni di età e prevede bonus per chi decide di restare al lavoro.
In tema energia è confermata l'eliminazione degli oneri impropri delle bollette, rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d'imposta per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.Per le famiglie più fragili confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro.
Per le famiglie ci sarà la maggiorazione del 50% dell’assegno unico per le famiglie con tre o più figli. Viene istituito un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15.000 euro gestita dai comuni e volta all'acquisto di beni di prima necessità. Prorogata per il 2023 delle agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani under 36.
Infine dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d'età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. E' inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta di lavoro.
Nell’ebook una prima analisi delle più significative misure di interesse per contribuenti, professionisti e imprese.
Premessa
1. Fisco e riscossione
1.1 Nuovi limiti di reddito per il regime forfettario – comma 54
1.2 Tassa piatta incrementale – commi 55-57
1.3 Detassazione delle mance – commi 58-62
1.4 Riduzione imposta sostitutiva sui premi di produttività – comma 63
1.5 Nuovo rinvio per le plastic tax e sugar tax – comma 64
1.6 Ammortamento immobili imprese di commercio al dettaglio - commi 65-69
1.7 Riduzione oneri fiscali per cessione beni in forma gratuita – comma 70
1.8 Finalizzazione interessi depositi obbligatori notai e pubblici ufficiali – comma 71
1.9 Riduzione IVA sui prodotti per l'infanzia e per l'igiene intima femminile – comma 72
1.10 IVA ridotta sul pellett – comma 73
1.11 Imposta sostitutiva sulle pensioni svizzere anche erogate all’estero– commi 77-78
1.12 Imposta sostitutiva per le pensioni del Principato di Monaco - comma 79
1.13 Proroga esenzione IRPEF per i redditi dei terreni agricoli - comma 80
1.14 Indeducibilità dei costi derivanti da operazioni intercorse con imprese localizzate in Paesi o territori non cooperativi a fini fiscali – commi 84-86
1.15 Rimpatrio utili e riserve all’estero - commi 87-95
1.16 Tassazione plusvalenze cessioni soggetti esteri - commi 96-99
1.17 Assegnazione agevolata di beni ai soci e trasformazioni societarie - commi 100-105
1.18 Estromissione dei beni delle imprese individuali – comma 106
1.19 Rideterminazione valori di acquisto terreni e partecipazioni – commi 107-109
1.20 Agevolazioni piccola proprietà contadina – commi 110-111
1.21 Affrancamento quote OICR e polizze assicurative - commi 112-114
1.22 Revisione accise sui tabacchi - comma 122
1.23 Proroga concessioni per giochi - commi 123-125
1.24 Tassazione cripto-attività – commi 126-132
1.25 Rivalutazione cripto valute – commi 1033-137
1.26 Emersione depositi in cripto valute – commi 138-143
1.27 Imposta di bollo sulle cripto valute - commi 144-147
1.28 Attribuzione partita IVA - commi 148-150
1.29 Comunicazioni IVA per le vendite on line - comma 151
1.30 Responsabilità per cessione crediti IVA inesistenti – comma 152
1.31 Definizione agevolata avvisi bonari - commi 153-159
1.32 Riapertura termini versamenti rateali per gli enti sportivi – commi 160-161
1.33 Sanatoria irregolarità formali commesse fino ad ottobre 2022 - commi 166-173
1.34 Ravvedimento speciale - commi 174-178
1.35 agevolata accertamenti - commi 179-185
1.36 Definizione agevolata liti pendenti - commi 186-205
1.37 Accordo di conciliazione - commi 206-212
1.38 Rinuncia agevolata ai giudizi tributari pendenti in Cassazione – commi 213-218
1.39 Regolarizzazione omessi versamenti - commi 219 -221
1.40 Stralcio cartelle fino a 1000 euro - commi 222-230
1.41 Rottamazione tributi locali e debiti con enti previdenziali privati - commi 227-230
1.42 Sanatoria cartelle esattoriali - commi 231-252
1.43 Stabile organizzazione in Italia - comma 255
1.44 Limite al contante - comma 384
1.45 Tavolo per ridurre il costo dei POS - commi 385-388
2. Impresa e sviluppo
2.1 Proroga agevolazioni in favore del Mezzogiorno - commi 265-269
2.2 Proroga termini di riversamento del credito d'imposta R&S - commi 271 - 272
2.3 Estensione del principio di derivazione rafforzata - commi 273-275
2.4 Contabilità semplificata - comma 276
2.5 Rifinanziamento dei contratti di sviluppo – commi 389-390
2.6 Proroga Fondo di garanzia PMI - commi 392 – 393
2.7 Proroga del credito d'imposta per le consulenze per la quotazione delle PMI - comma 395
2.8 Rifinanziamento per la Nuova Sabatini - commi 414-416
2.9 Fondo per la crescita sostenibile – comma 419
2.10 Garanzia a favore di progetti del Green New Deal – comma 421
2.11 Proroga del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi – comma 423
2.12 Fondo per l’innovazione in agricoltura – commi 428-431
2.13 Sostegno del settore dell’autotrasporto – comma 503-504
2.14 Fondo ammodernamento, sicurezza e dismissione impianti di risalita e di innevamento - commi 592-594
2.15 Recupero aiuti COVID corrisposti in eccedenza dei massimali - commi 595-602
2.16 Fondo per accrescere il livello e l’offerta professionale nel turismo - commi 603-306
2.17 Fondo per il turismo sostenibile – commi 611-612
2.18 Proroga Sport bonus – comma 614
2.19 Credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari di società sportive – comma 615
2.20 Credito d’imposta acquisto materiali riciclati provenienti dalla raccolta differenziata- commi 685-690
3. Lavoro e politiche sociali
3.1 Esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei dipendenti – comma 281
3.2 Indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo – comma 282
3.3 Esonero contributivo per le nuove assunzioni - commi 294 - 299
3.4 Proroga dell'iscrizione agevolata alla previdenza agricola per i giovani – comma 300
3.5 Proroga smart-working lavoratori fragili - commi 302-303
3.6 Revisione reddito di cittadinanza - commi 313-321
3.7 Modifiche alla disciplina delle prestazioni occasionali - commi 324 -354
4. Pensioni
4.1 Quota 103 per la pensione anticipata - commi 283- 285
4.2 Incentivo alla prosecuzione dell'attività lavorativa - commi 286-287
4.3 Conferma Ape sociale - commi 288-291
4.4 Nuove regole per Opzione donna - comma 292
4.5 Perequazione trattamenti pensionistici – commi 301-310
5. Energia
5.1 Credito d'imposta alle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale – commi 2-9
5.2 Superbonus l'efficientamento energetico del Terzo settore – comma 10
5.3 Azzeramento degli oneri di sistema nel settore elettrico per il primo trimestre 2023 – commi 11-12
5.4 Riduzione dell'IVA su gas e teleriscaldamento per il primo trimestre 2023 – commi 13-16
5.5 Nuova soglie ISEE per i bonus sociali elettrico e gas - commi 17-19
5.6 Strutturale il taglio di oneri dalle bollette energetiche – commi 20-23
5.7 Stop al taglio delle forniture del gas per i clienti morosi – commi 24-28
5.8 Tetto ai ricavi dei grandi impianti da fonti di energia rinnovabili – commi 30-38
5.9 Proroga termine avvio attività impianti biocarburante agevolati – commi 39-40
5.10 Riduzione dei consumi di energia elettrica – commi 41-44
5.11 Credito d'imposta acquisto carburante imprese agricole e della pesca – commi 45-51
5.12 Fondi per il settore del vetro di Murano – commi 51-52
5.13 Contributo straordinario di solidarietà imprese energetiche – commi 115-119
5.14 Rimodulate le norme sul contributo di solidarietà 2022 – commi 120-121
6. Famiglia, casa, giovani
6.1 Proroga agevolazioni prima casa under 36 – comma 74
6.2 Fondo di solidarietà per i mutui prima casa – comma 75
6.3 Detrazione 50% IVA su acquisto immobili a risparmio energetico – comma 76
6.4 Esenzione IMU per gli immobili occupati - commi 81-82
6.5 Bonus mobili a 8.000 euro per il 2023 - comma 277
6.6 Modifiche indennizzo danni agli immobili per inquinamento a Taranto – commi 278-280
6.7 Rinegoziazione mutui variabili – comma 322
6.8 ISEE in modalità precompilata – comma 323
6.9 Proroga abbattimento barriere architettoniche – comma 365
6.10 Assegno unico universale rimodulato – commi 357-358
6.11 Congedo parentale – comma 359
6.12 Reddito alimentare – commi 434-435
6.13 Bonus psicologo a regime – comma 538
6.14 18app – comma 630
6.15 Superbonus - comma 894
Disciplina civilistica e fiscale della cessione e affitto d'azienda o di un suo ramo;
eBook in pdf di 136 pagine completo di Case study
Parte I - Cessione d’azienda o di ramo d’azienda
Premessa
1. La cessione d’azienda nel Codice civile
1.1 Ramo di impresa e ramo d’azienda
1.2 La nozione di azienda nella giurisprudenza della Corte di Giustizia UE
1.3 Individuazione dell’azienda e pensiero dell’Agenzia delle Entrate
1.4 La forma dell’atto di cessione
1.5 La successione nei contratti
1.6 Profili contabili
2. La cessione d’azienda nel diritto tributario
2.1 Cessione d’azienda o trasferimento di beni: il trasferimento del marchio
2.2 Cessione diretta o indiretta di azienda
3. Cessione d’azienda con costituzione di rendita vitalizia
4. Cessione di azienda con patto di riservato dominio
4.1 Risoluzione del contratto
4.2 Recupero imposte versate
5. Trattamento contabile dei marchi
6. Tassazione ai fini dell’imposta di registro
6.1 Valore di cessione
6.2 Avviamento: metodi di valutazione
6.3 Cessione di azienda e contratti di leasing
7. Successione dei contratti nella cessione di azienda
8. Passaggio dei dipendenti nella cessione di azienda
8.1 Aziende con più di 15 dipendenti
8.2 Aziende in crisi
8.3 La tutela dei lavoratori e la conservazione dei diritti del lavoratore
8.4 Il Trattamento di Fine rapporto
9. Responsabilità del cessionario nella cessione d’azienda
10. Case study: analisi della prassi contabile nella cessione d’azienda
11. Contratto di cessione d’azienda: facsimile
Parte II - Affitto d’azienda o di ramo d’azienda
Premessa
12. L’affitto di azienda nel Codice civile
13. Rent to buy d’azienda
14. Affitto di azienda e liquidazione giudiziale
15. L’affitto di azienda nel Codice della crisi e dell’insolvenza
16. Disciplina contabile
17. Affitto d’azienda e imposizione diretta
17.1 Cessione dell’unica azienda affittata da parte dell’ex imprenditore individuale
17.2 Cessioni di beni durante il periodo di affitto d’azienda e conguaglio
17.3 Contratti di leasing nell’affitto di azienda
17.4 Credito di imposta canoni locazione affitto di immobili e di azienda
18. Affitto d'azienda e l'imposta sul valore aggiunto
18.1 L'applicazione della norma antielusiva
19. Responsabilità dell’affittuario nell’affitto d’azienda
20. Contratto di affitto di azienda
