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Nel luglio 2015 l'OIV ha pubblicato i Principi Italiani di Valutazione c.d. PIV (valutation standards e performance standards): tali principi si ispirano, e vanno a completare, la disciplina dettata dagli International Valutation Standard (IVS) nonché dai Principi Contabili Nazionali (OIC).
Il documento redatto dall’OIV relativo ai Principi Italiani di Valutazione rafforza la qualità delle valutazioni e favorisce la conoscenza degli standard di riferimento per tali attività da parte di tutti gli stakeholders, siano essi esperti di valutazione, utilizzatori delle valutazioni, autorità di vigilanza, legislatori o altri standard setter.
È bene osservare sin da subito il carattere non vincolante dei PIV in quanto emanati da una Fondazione che non può imporre ai propri associati l'utilizzo dei principi. Gli stessi saranno pertanto applicati su base volontaria. Il presupposto applicativo dei PIV risiede nella considerazione della importanza e della larga applicazione dei criteri di valutazione. Le valutazioni vengono stabilmente utilizzate nei mercati finanziari; rappresentano, inoltre, il fondamento di buona parte delle valutazioni di bilancio e vengono richieste come elemento di tutela nelle operazioni straordinarie.
L’adozione dei PIV, o per meglio dire, l’entrata in vigore degli stessi (1 gennaio 2016) risponde alla descritta finalità di accrescere l’affidabilità della valutazione e la fiducia dell’operatore finale nonché a quella di procedere nell’intrapreso percorso di ricerca dell’uniformità valutativa professionale alla luce anche della internazionalizzazione dei mercati e della frequenza con la quale le operazioni fra residenti in Stati diversi si verificano.
La prima parte dei PIV, come detto, si occupa della rete concettuale di base e detta 23 principi contenente i concetti ispiratori.
La rete concettuale di base si ispira alle logiche del “framework” dei principi internazionali di valutazione ponendosi, i primi, in rapporto di genere a specie con i secondi. I PIV sono principi più analitici degli IAS che si fondano su linee guida meno dettagliate. Il conceptual framework è composta da 23 principi cardine che hanno valenza generale e di indirizzo.
L'e-book analizza i concetti e le definizioni più significative rinviando per una miglior comprensione alla lettura integrale dei principi elaborati all'OIV.
Premessa
1. La struttura dei PIV
1.1 la valutazione
1.2 La competenza professionale dell'esperto
1.3 I requisiti dell'esperto
1.4 Il lavoro svolto dall'esperto
1.5 La base informativa
1.6 Le configurazioni di valore
1.7 Prospettive di valutazione
1.8 La data di riferimento
1.9 Unità di valutazione e aggregazione
1.10 Massimo e miglior uso di un'attività (HBU: highest and best use)
1.11 Valore sinergico e valore speciale
1.12 Costi di negoziazione
1.13 Metodo di mercato
1.14 Metodo dei risultati attesi
1.15 Metodica del costo
1.16 Premi e sconti
1.17 Tassi di sconto nelle valutazioni
1.18 Tasso di sconto e periodo di riferimento
1.19 Metodi e modelli per l'attualizzazione aggiustata per il rischio – metodi e modelli per l'attualizzazione dell'equivalente certo – metodi di valutazione ibridi
2. La condotta e l'attività dell'esperto
2.1 La condotta dell'esperto
2.2 L'incarico dell'esperto
2.3 Lo svolgimento dell'incarico
2.4 La relazione dell'esperto
2.5 La documentazione relativa all'incarico svolto
3. Problematiche e Soluzioni Applicative
3.1 Valutazione di acquisizione, di cessione e di fusione
3.2 Le valutazioni legali
3.3 Recesso
3.4 Le valutazioni a fini di bilancio
4. Considerazioni conclusive
Bibliografia
Formule e modelli personalizzabili
A pagina 32 sono presenti formule e modelli personalizzabili (in formato Word):
Gli adempimenti dichiarativi in ambito fiscale, a carico degli enti non commerciali di tipo associativo, sono molteplici e complessi, sia nella fase costitutiva che in quella dell’ordinaria gestione.
Dalla corretta esecuzione di alcuni di tali adempimenti dipende il diritto a godere del trattamento tributario di favore previsto dalla normativa vigente in materia.
È quindi importante che gli addetti ai lavori del settore (gli amministratori delle associazioni e i professionisti al loro fianco), siano adeguatamente informati e quindi preparati ad assolvere alle obbligazioni a loro imposte.
Tramite il presente contributo sono fornite tutte le indicazioni utili per ottemperare a questi impegni, nei modi ed entro le scadenze stabilite, oltre che gli strumenti disponibili per rimediare ad errori od omissioni. Nonostante l’oggetto specifico di analisi siano le associazioni sportive dilettantistiche (asd), tutti gli argomenti trattati possono essere validamente estesi alle altre tipologie di enti non commerciali di tipo associativo.
Nella famiglia degli enti non commerciali di tipo associativo infatti, le asd rappresentano una categoria particolare, in quanto “privilegiata”.
In virtù di tale privilegio, le asd godono di ulteriori e più specifiche agevolazioni rispetto a quelle generali disposte nei confronti degli altri enti non commerciali di tipo associativo.
Premessa
Introduzione
1. Asd "non riconosciuta"
2. Attività “istituzionali”, ”connesse” e “commerciali”
1. Definizione
2. Trattamento fiscale – l’art. 148 TUIR e l’art. 4 D.P.R. 633/1972
3. Inizio attività
1. Registrazione dell’Atto costitutivo e dello Statuto
2. Attribuzione del Codice Fiscale e della Partita Iva
3. Modello EAS
4. Omessa o tardiva presentazione del modello EAS
4. Gestione ordinaria
1. Il regime fiscale ex L. 398/1991
2. Liquidazioni periodiche Iva
3. Modello Unico Enc, Dichiarazione Iva, Dichiarazione Irap
4. Superamento del plafond ex L. 398/1991
5. Raccolta pubblica e occasionale di fondi
6. Gli adempimenti in qualità di sostituto di imposta: Certificazione Unica, ritenute Irpef e Modello 770
Documentazione di riferimento
Normativa
Prassi
Giurisprudenza
Bibliografia
Monetizzare il valore della casa senza perderne la proprietà, per migliorare la propria qualità della vita ma anche per aiutare i figli a studiare o ad acquistare a loro volta una casa. Sono molteplici le finalità per le quali potrà essere utilizzato il nuovo prestito vitalizio ipotecario che consente di avere un mutuo senza rate finché si è in vita. Saranno poi gli eredi a decidere se rimborsare il prestito o vendere la casa.
Le nuove norme sono state rese operative dal decreto ministeriale in vigore dal 2 marzo 2016.
Il prestito è rivolto ad una fascia di età molto più ampia rispetto a quella prevista in passato, in quanto può essere sottoscritto a partire dai 60 anni e non più dai 65 anni, e presenta inoltre la possibilità di un’ampia personalizzazione del prodotto.
Nell’ebook tutto quello che occorre sapere per poter valutare al meglio questa nuova opportunità.
Premessa
1. Regole e mercato
1. Formula importata dalla Gran Bretagna
2. Le prospettive del mercato immobiliare e il nuovo appeal del prodotto
3. L’integrazione delle norme
2. L’identikit del prodotto
1. Le caratteristiche salienti
2. Solo immobili residenziali facilmente commercializzabili
3. Solo un immobile in garanzia
4. Anche immobili sui quali è presente un mutuo se estinto prima del nuovo finanziamento
5. Le regole per l’ipoteca
6. Le opzioni per gli eredi
7. I soggetti che possono erogare il finanziamento
3. L’importo del finanziamento
1. Ridotta l’età minima richiesta
2. Solo piena proprietà anche divisa tra più soggetti
3. L’importo del finanziamento
4. Il tasso di indicizzazione
5. Gli interessi composti
6. In caso di opzione per un vitalizio rateale
7. L’opzione per il rimborso anticipato delle spese
8. Se non si rispettano le scadenze per il rimborso delle rate di interessi
9. Le altre spese di finanziamento
10. Le agevolazioni fiscali
Utile ebook sugli aspetti normativi dell'amministrazione del personale:
• Tipologia dei rapporti di lavoro
• Libro unico del lavoro
• Retribuzione
• Cessazione del rapporto di lavoro
• Assicurazioni sociali obbligatorie
• Gestione previdenziale e calcolo dei contributi
• Trasferte
• Veicoli aziendali
• Indennità sostitutive
• Maternità
• malattia e infortunio
• Trattamento previdenziale e fiscale
• Cassa integrazione guadagni
• NASPI, ASDI e DIS-COLL
• Assegni familiari
• TFR
• Organi di vigilanza
1. Aspetti normativi del rapporto di lavoro
1.1. L’amministrazione e la gestione del personale
1.2. Fonti giuridiche
1.3. Tipologia dei rapporti di lavoro
2. Particolari rapporti di lavoro
2.1. Il lavoro a chiamata/intermittente
2.2. I tirocini formativi o di orientamento (c.d. stage)
2.3. Il contratto di apprendistato
3. Il libro unico del lavoro
4. Nozione e requisiti della retribuzione
4.1. Funzione della busta paga (legge n. 4 del 5 gennaio 1953)
4.2. Analisi delle singole voci
4.3. Orario di lavoro, riposo settimanale, festività
4.4. Determinazione della retribuzione lorda
4.5. Le retribuzioni differite
5. La cessazione del rapporto di lavoro: dimissioni e licenziamento
5.1. Il preavviso
5.2. Le dimissioni
5.3. Il licenziamento individuale nella legge 92/2012
5.4. Motivazioni del licenziamento
6. Le assicurazioni sociali obbligatorie
6.1. La gestione previdenziale e il calcolo dei contributi previdenziali
6.1.1. Aspetti generali
6.1.2. Inquadramento previdenziale dei datori di lavoro
6.1.3. Imponibile previdenziale
6.1.4. Compensi in denaro
6.1.5. Retribuzione delle assenze
6.1.6. Trattamenti di famiglia
6.1.7. Indennità collegate alla cessazione del rapporto
6.1.8. Incentivazioni all’esodo
6.1.9. Proventi ed indennità a titolo di risarcimento danni
6.2. Trasferte
6.2.1. Trasferte al di fuori del territorio comunale
6.2.2. Trasferte nell’ambito del territorio comunale
6.2.3. Trasfertisti
6.3. Veicoli aziendali
6.4. Indennità sostitutiva di mensa
6.5. Aliquote, minimale e massimale, modalità di calcolo
6.6. Contributi per gli apprendisti
6.7. Calcolo dei contributi a carico ditta e dipendente
7. L’indennità economica di maternità
7.1. Astensione obbligatoria
7.2. Astensione anticipata
7.3. Congedi parentali (ex astensione facoltativa)
7.4. Riposi giornalieri per allattamento
7.5. Visite mediche
7.6. Assenza per malattia del bambino
8. L’indennità economica di malattia
8.1. Giornate indennizzabili
8.2. Il trattamento economico di malattia previsto da alcuni CCNL
9. L’indennità economica di infortunio
9.1. Adempimenti del datore di lavoro in caso di infortunio
9.2. Infortunio in itinere
9.3. Indennità temporanea Inail
9.4. Indennità economica a carico del datore di lavoro
9.5. Indennità permanente Inail
9.6. Trattamento previdenziale e fiscale
10. La cassa integrazione guadagni ordinaria
11. La cassa integrazione guadagni straordinaria
12. NASPI, ASDI e DIS-COLL
12.1. Nuova disoccupazione 2016
13. Assegno per il nucleo familiare
13.1. Assegno al coniuge
14. Il calcolo delle imposte
15. Trattamento di fine rapporto
15.1. Tassazione TFR
15.2. Il fondo di garanzia del Trattamento di fine rapporto
16. Organi di vigilanza
