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IMU: COSA SUCCEDE ALLA CASA CONIUGALE

IMU: cosa succede alla casa coniugale

Vediamo il caso dell’esenzione dall’IMU per l’abitazione principale quando questa venga assegnata a uno solo dei coniugi in seguito a separazione legale

Ascolta la versione audio dell'articolo

La Legge 160/19, in tema di IMU, definisce abitazione principale quell’immobile nel quale “il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e anagraficamente”, e, in relazione a questa, prevede che sia esente dall’imposta l’abitazione principale non di lusso del contribuente, anche nel caso in cui sia assegnata al coniuge affidatario dei figli a seguito di separazione legale.

L’esenzione dall’IMU non opera (e quindi l’imposta dovrà essere versata) per le abitazioni principali considerate di lusso, facilmente individuabili in quanto appartenenti alle seguenti categorie catastali:

  • A/1 “Abitazioni di tipo signorile”;
  • A/8 “Abitazioni in ville”;
  • A/9 “Castelli e palazzi di eminenti pregi artistici o storici”.

Il problema dell’imponibilità ai fini IMU, per il caso dell’abitazione principale assegnata a uno dei coniugi, sorge dal fatto che, come conseguenza della separazione, un immobile possibilmente di proprietà di entrambi i coniugi, viene poi assegnato a solo uno di essi.

La precedente versione della normativa IMU del 2012 prevedeva che il soggetto passivo ai fini IMU dell’immobile assegnato fosse il coniuge assegnatario, in quanto colui che in effetti l’utilizza, mentre l’altro coniuge veniva liberato dall’imposta.

Il coniuge assegnatario, nel caso in cui l’abitazione assegnata rappresenti la sua abitazione principale, poteva beneficiare della relativa esenzione dall’imposta, codice catastale permettendo.

Con le modifiche normative apportate all’IMU dalla Legge 160/19, la normativa viene leggermente modificata, prevedendo come beneficiario dell’esenzione dall’imposta per l’abitazione principale il genitore affidatario dei figli (e non più il coniuge assegnatario dell’immobile).

La modifica normativa non ha mancato di lasciare perplessità, in relazione all’eventualità che i coniugi fossero senza figli o che questi, ormai maggiorenni, avessero un loro diverso nucleo familiare.

Ma con la Circolare numero 1/DF del 18 marzo 2020, il Dipartimento finanze del MEF chiarisce che “la differente formulazione della norma […] che fa riferimento alla casa familiare e al genitore, e non più alla casa coniugale e al coniuge, è volta soltanto a chiarire che nell’ambito dell’assimilazione all’abitazione principale sono ricomprese anche le ipotesi di provvedimento giudiziale di assegnazione della casa familiare in assenza di un precedente rapporto coniugale” e che “nulla quindi è mutato rispetto alla precedente disciplina”.

Quindi, in definitiva, la modifica normativa ha un connotazione estensiva, in quanto funzionale a fare rientrare nel perimetro dell’esenzione dall’IMU per l’abitazione principale, oltre al coniuge assegnatario dell’immobile, anche il genitore affidatario dei figli nel contesto di una coppia di fatto.

In entrambi i casi, ai fini dell’esenzione, la normativa richiede che l’assegnazione derivi da provvedimento del giudice, la cui individuazione e assegnazione della casa familiare non può essere contestata dal Comune in relazione all’esenzione dall’imposta.

Articolo proveniente dal Blog aggiornato nel contenuto alla normativa vigente nel mese di novembre 2021

Tag: IVIE - IVAFE IVIE - IVAFE IMU 2024 IMU 2024

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Francesco - 11/04/2021

Salve Dottore, Le sarei molto grato se rispondesse a questo quesito: la società concessionaria di un comune in prov. di Napoli ha emesso in data 31.12.2020 nei miei confronti un avviso di accertamento per mancato pagamento dell'IMU anno 2015, notificatomi il 25.03.2021. Le unità immobiliari di un'unico fabbricato sono due e comunicanti, la prima di cat. A/2 part.95 sub.102 rendita di €.351,19 e la seconda di cat.A/4 part.95 sub.103 con rendita di €.145,72. Mia madre vedova dal 1995 che vi risiede ed abita stabilmente in entrambe le unità è proprietaria per 334/100 mentre noi tre figli con residenza altrove siamo nudi proprietari di entrambe per 222/1000. Ho sempre pagato la mia quota annuale per la rendita pari ad €.145,72 come seconda casa. Ma il comune sostiene che debba pagare anche l'altra che fino al 2013 pagava mia madre. Cosa mi consiglia. La ringrazio e Cordialmente La Saluto

Antonia Giambirtone - 05/02/2021

Un contribuente non vuole pagare l 'IMU su un C6 in comproprietà con la sorella al 50%, in quanto a quella data lei era residente in quel comune in un appartamento insieme con la mamma che aveva l'usufrutto al 100%, con nucleo familiare proprio. Mi chiedo visto che lei aveva la nuda proprietà sull'appartamento può usufruire dell'esenzione per la sola pertinenza (C 6)?

rinaldo diamanti - 09/12/2020

Buongiorno, Volevo porre alla sua attenzione una mia domanda: Sono separato legalmente da circa 20 dalla mia ex moglie, purtroppo deceduta il 31.01.2020. La casa dove abitavamo in comunione dei beni attualmente risulta anagraficamente abitata da mio figlio di anno 26. Invece, sia io che mia figlia di ani 32 abitiamo in un altro Comune; io con l'attuale nuova compagna e mia figlia in un'altra abitazione con suo marito. Per quanto sopra esposto volevo sapere se devo pagare l'IMU come così come anche mia figlia!! A tal proposito voglio citare questo che riporto sotto in quanto io stesso appartenente alla Forze dell'Ordine Ringrazio: Inoltre l’IMU non deve essere pagata per i seguenti immobili: • le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari; • gli alloggi sociali; • la casa coniugale assegnata al coniuge a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio; • l’unico immobile posseduto, e non concesso in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile, nonché dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e dal personale appartenente alla carriera prefettizia, per il quale non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica; Cordiali Saluti

Raffaele - 29/11/2020

Buongiorno Dottore, Le sarei grato se mi rispondesse a questo quesito sulla eredità di un immobile - di proprietà di una madre vedova - che dovrà essere ereditato da più figli, e sul quale, presumibilmente, potrebbero gravare delle imposte (IMU,Tasi, Tari) non versate dalla madre da più anni. Quale sarà, eventualmente, la procedura dell'agenzia dell'entrata nei confronti dei figli che ereditano una quota dell'immobile: ---alla scadenza dell'anno dal decesso della madre, non è stato ancora effettuata la Dichiarazione di successione da parte dei figli; ---cosa potrà rischiare un figlio che erdeita una quota dell'immobile? --- e nel caso un figlio che eredita una quota dell'immobile decida di non pagare le imposte non versate dalla madre? Le sarei molto grato se potessi avere una chiara e rapida risposta, Grazie!

Cristina - 21/11/2020

Buongiorno Dottore ,un quesito : in regime di separazione consensuale il giudice mi ha assegnato (mia figlia era minorenne) l'appartamento coniugale intestato a mio marito con mutuo in corso,ma ora,dopo anni, l'ho abbandonato per lasciar tornare mio marito e per andare a vivere con mia figlia maggiorenne studentessa in un appartamento in affitto dove ho trasferito residenza e domicilio di entrambe. Preciso che tuttavia posseggo il 50% di un immobile di valore nel quale non voglio abitare. In Comune però mi hanno detto che se non rinuncio al diritto di abitazione dell'appartamento coniugale ( conferitomi da giudice), questo adesso mi diventa seconda casa sulla quale pagherò IMU e forse altro. è vero ?? Grazie per la Sua attenzione.

Claudia - 16/10/2020

Buongiorno, le pongo il mio quesito , sono separata ed il giudice ha assegnato la casa di proprietà per intero del mio ex marito , a me e alle mie 2 figlie, nel 2014 acquisto una nuova casa dove ci vado ad abitare con le mie figlie, ho cambiato residenza solamente nel 2017 per alcune comodità , ora mi è stato accertato un provvedimento per un pagamento non effettuato sulla la tassa dell'imu del 2016 ,sulla proprietà del mio ex marito in quanto casa di lusso, devo pagarla io anche se non ci abitavo piu non avendo fatto il cambio di residenza? aggiungo che le utenze della casa in assegnazione erano state staccate e la casa era disabitata. grazie in anticipo distinti saluti Claudia

Antonio - 25/08/2020

Buongiorno, riprendo questo vecchio dubbio pubblicato da Helene, aggiungendo : Con separazione attestata con sentenza (quindi codice 2 anziché 10) , se con il coniuge separato che occupa l'abitazione ci sono anche i figli legittimi (minorenni) , vale comunque lo stesso discorso e va inserito lo stesso il codice 2? Grazie

mario - 09/06/2020

buongiorno un piccolo chiarimento . la mia compagna in sede di scioglimento degli effetti civili con il proprio ex marito (divorzio) ha ceduto in affitto il suo 50 per cento dell'abitazione coniugale e l'immobile ora viene utilizzato dal ex marito come abitazione principale. volevo sapere se la mia compagna deve pagare l IMU sul suo 50 per cento oppure è esente. grazie in anticipo distinti saluti Mario

Antonio - 26/05/2020

Buongiorno, avrei bisogno, se possibile, di una delucidazione sul 730 di quest'anno. Premetto che ho sempre mandato la precompilata dal sito dell'agenzia delle entrate. Quest'anno mi si presente un "problema" se si vuol chiamare cosi. Spiego: Mio padre assieme ai suoi altri 2 fratelli era intestatario di una piccola abitazione, nella quale viveva mia nonna (quindi la loro madre). Da quando mia nonna poi è deceduta, l'appartamento è stato fittato per qualche tempo e poi lasciato vuoto nuovamente per morosità dell'inquilino. L'anno scorso mio padre è venuto a mancare (giugno 2019) e io mi sono trovato nella precompilata al quadro B, una rendita catastale appunto di quell'immobile per 1/9. Ora ai fini del mio 730 come mi devo comportare? Per completare la dichiarazione io devo almeno inserire la tipologia di uso (un codice da 1 17 mi sembra). Quell'immobile tra l'altro a giorni verrà rogitato in quanto venduto (attendono solo il giorno per andare dal notaio a firmare l'atto di compravendita) e io vivendo a Milano (l'immobile è a Salerno) ho fatto anche un atto di procura speciale a mia madre in quanto non potrò essere presente ovviamente. Ultima cosa: per l'anno 2019 e questi pochi mesi del 2020 fino a quando verrà ceduto io devo fare altro? per le tasse IMU ecc è tutto a carico di mia madre? Grazie in anticipo. Saluti Antonio

Emanuel - 06/02/2020

Buonasera mia suocera è mancata mio suocero continua a vivere nella casa di loro proprietà. Adesso sono arrivate delle spese arretrate d pagare e mio fratello insiste per fare una successione e pagare. Ma se io non volessi perché non ho rapporti con loro da 17 anni e gli altri 3 fratelli fino ad ora hanno vissuto li cosa devo fare?

DI COCCO PAOLO - 15/12/2019

Buonasera vorrei porre il seguente quesito: Mia madre quale coniuge superstite gode del diritto di abitazione sull'abitazione di residenza ai sensi dell'art. 540 c.c. chiedo cortesemente il riferimento normativo che estende tale diritto anche alle pertinenze. La richiesta è motivata per una corretta applicazione dell'IMU e TASI in quanto le pertinenze sono proprietari in quota anche i figli quali coeredi.

India - 13/12/2019

Buongiorno, spero possiate aiutarmi a capire il da farsi. Mia madre e mio padre dividono la casa coniugale in 2, senza aggiornamento al catasto in cui figura come unica abitazione. Questa suddivisione è stata fatta per dare la seconda parte ricavata dalla divisione, in comodato d'uso a mio fratello ed alla moglie. Ora i due sono separati e la casa è stata assegnata alla moglie,mentre mio fratello è andato a vivere sempre nello stesso immobile, ma nella parte in cui vivono o meglio vivevano i miei genitori. Dopo qualche anno i miei genitori sono venuti a mancare. L'ex moglie di mio fratello vive in una parte dell'immobile e mio fratello nell'altra. Ci tengo a ricordare che al catasto e per l'agenzia delle entrate è tutta una casa. Ora come ereditaria ho una quota di quella casa. Di fatto sarei tenuta a pagare l'IMU o no, dal momento che il diritto di abitazione è della mia ex cognata? Spero si sia capito e spero possiate aiutarmi

Francesco - 08/12/2019

Buonasera ho ricevuto un avviso di pagamento per pagare l'IMU della casa coniugale della quale ho ereditato da successione il 16,67% e nella quale vive mia madre e mio fratello cosa devo fare

Gelsomina Gonnella - 27/11/2019

Salve, vorrei proporre il seguente quesito. Mio marito ed io abbiamo acquistato insieme un appartamento al 50% ciascuno. Due anni fa mio marito è deceduto e, insieme ai miei figli (N.2) abbiamo fatto la successione per tutti i beni, eccetto la casa dove io vivo e di cui sono sempre stata proprietaria al 50%, che ho pagato con il mio stipendio. Ora voglio ristrutturare questa casa e per farlo devo accendere un mutuo ipotecario, ma i miei figli non sono d'accordo perchè loro rivendicano di essere eredi della parte del padre. Come posso fare per fare un mutuo? posso farlo senza il loro consenso? Se loro mi mettono la firma per mettere l'ipoteca sulla casa, devono per forza essere anche loro titolari del mutuo oppure posso essere io l'unica titolare ?

elisabetta - 26/11/2019

Buonasera, vorrei sottoporre un quesito. A seguito del decesso di mio marito, ho ereditato una quota pari ad 1/3 di un appartamento di cui il de cuius era unico proprietario. I 2/3 sono caduti in successione ai 5 figli: 2 nati dalla nostra unione, 3 nati da precedente matrimonio. L'appartamento in questione è tuttora abitato dall'ex coniuge di mio marito in virtù di assegnazione della casa coniugale in sede di divorzio, in quanto all'epoca del divorzio uno dei 3 figli della coppia non era ancora autosufficiente. Io e i figli dobbiamo pagare l'imu ognuno per la propria quota di proprietà? Mio marito non la pagava perchè era stata assegnata alla ex moglie, e l'ex moglie non la pagava perchè esonerata in quanto prima casa, ma oggi che il soggetto proprietario è deceduto, siamo tenuti al pagamento dell'IMU? Grazie

Osvaldo - 27/10/2019

Gentilissimo Chiedo gentilmente delucidazioni su un piccolo problema: Siamo 4 fratelli e io sono proprietario di un appartamento al mare per 1/12 questo perchè mia madre ha voluto disconoscermi dando agli altri la sua quota (per questo alla sua morte chiederò la legittima) - Faccio presente che io non usufruisco per niente di questo alloggio anche a causa di problemi con tutta la famiglia da 15 anni e vorrei evitare discussioni inutili, Ora chiedo sono tenuto ugualmente a pagare IMU -Tasi-Tari ecc.,.. essendo anche a 800 chilometri di distanza e che non usufruisco per niente dell'alloggio - anche perchè non ho una casa e vivo in affitto? Ci sono leggi o altro a cui poter far riferimento? La ringrazio per eventuale risposta. Osvaldo

LUIGI SPOLETINI - 23/10/2019

BUONGIORNO MIA MOGLIE HA UN APPARTAMENTO A MESTRE VENEZIA ,COINTESTATO CON LA FIGLIA, SE MIA MOGLIE CAMBIA RESIDENZA E VIENE A TREVISO, NEL MIO APPARTAMENTO, DEVE PAGARE L'IMU SUL SUO APPARTAMENTO DI MESTRE,

velia81 - 19/09/2019

Mio cognato è comproprietario insieme a sua madre di un appartamento che, all'atto del suo divorzio è stato assegnato dal giudice come casa dell'ex coniuge e delle figlie. Atteso che mio cognato è esente dal versamento IMU, cosa succede per sua madre? Lei è tenuta a versare l'imposta? O essendo nonna delle ragazze che ci vivono rientra anche Lei in esenzione? Grazie

lucia - 29/10/2018

si può considerare il diritto di abitazione anche per chi risiede nell'aire

francesco - 11/10/2018

Buonasera desidero un chiarimento, per cortesia . Sono un padre che vuole donare il proprio 50% di usufrutto (l'altro 50% è della moglie) della propria abitazione principale ai due figli (che già posseggono la nuda proprietà di tutta l'abitazione), andando ad abitare in un’altra casa di mia esclusiva proprietà in altro comune. Mia moglie resterebbe con i figli. Se porto la residenza nella nuova casa ed eventualmente faccio la separazione dei beni con mia moglie (per ora siamo in comunione) posso evitare di pagare IMU TASI sulla nuova casa? E per la casa originaria come dovranno comportarsi i figli e mia moglie?

ALFIO - 07/10/2018

Salve vorrei dei chiarimenti sul mio caso. Mio padre è rimasto vedovo avendo una casa di proprietà con nostra madre a mio padre è rimasto il diritto di abitazione principale ed io e mio fratello possediamo entrambi il 16 per cento come nuda proprietà di cui noi non abbiamo mai pagato l'imu .Qualche anno fa mio padre si è risposato con un'altra vedova nulla tenente e vivono nella casa di nostro padre regolarmente come prima abitazione .Ora il comune dove noi abbiamo la residenza sia noi che nostro padre ci chiede il versamento dell'imu sulla nostra quota cioe' di me e mio fratello come seconda casa perchè dicono che una volta risposato decade il diritto di abitazione principale di mio padre anche se mio padre non possiede altre proprietà .E ci richiedono il pagamento di cinque anni di arretrati . Puo' esser vero una cosa del genere? Grazie

Giuseppe - 20/09/2018

Buongiorno, nel 2014 io e mia moglie eravamo separati legalmente la casa fu affidata dalla sentenza di separazione a mia moglie che pagò la tasi, mentre io che spostai la residenza pagai l'imu ma con una cifra molto bassa, ora non ricordo. nel 2015 annullammo la separazione perché siamo tornati insieme. ora il comune ci ha mandato un arretrato di 198 euro di imu è possibile? premetto la casa era di mia proprietà ma assegnata a mia moglie. Saluti

Giusy - 02/05/2018

Buongiorno Avvocato Mannarà, vorrei avere un parere su una questione piuttosto complicata. Insieme a 4 figli e un genitore, abbiamo ereditato un appartamento, dopo il decesso di nostro padre. Questo appartamento è stato diviso in due parti, in attesa di dividere le due unità immobiliari, per cui, uno è abitato da nostra madre e da una sorella, l'altra porzione, abitata da mio fratello insieme alla moglie e nostro nipote. Questa coppia si è separata nel 2012 ed il giudice, ha assegnato alla moglie ed al bambino, la porzione di appartamento occupata come casa coniugale. Non riusciamo a capire come il giudice abbia assegnato un bene, non di proprietà esclusiva di mio fratello, ma di tutti i figli e di mia madre a beneficio della separanda. Adesso che, a giorni, dovrebbero concludersi le procedure per la suddivisione dei due immobili, mi chiedo, non potendo godere dei benefici di questa proprietà, ne io, ne le mie sorelle ne nostra madre, chi dovrà pagare le tasse di questo immobile nella considerazione che il proprietario non è mio fratello? con cui il rapporto è meraviglioso. Oltre tutto, la separanda, non ha mai contribuito alle spese delle utenze (Acqua, gas, luce, condominio e tari) più volte sollecitate con raccomandate ma completamente disattese, osteggiando oltremodo, con tutte le forze ad acconsentire ai lavori di separazione delle due unità immobiliari, che avrebbero consentito la separazione di tutte le utenze, di cui gli impianti sono già stati predisposti aborigene, finendo per questo davanti ad un giudice che l'ha obbligata, non essendo proprietaria, a farci definire i lavori di suddivisione.

salvatore margiotta - 26/02/2018

essendo morto il padre 3 mesi fa la sua abitazione è abitata dalla seconda moglie ed abitazione principale per le i, noi tre figli abbiamo la nuda proprietà e abbiamo anche la casa si deve pagare imu e chi deve pagarla. la ringrazio anticipatamente Distinti saluti

maurizio - 12/01/2018

al momento del decesso di mio padre, proprietario del 50% dell'immobile, il restante 50% è stato suddiviso in parti uguali (1/3 ciuscuno) tra coniuge e i due figli. Mia madre continua ad abitare nell'appartamento (prima casa). Quando si pagava l'imu sulla prima casa veniva pagato tutto da mia madre. Ora che l'imu non si paga sulla prima casa, nessuno deve pagarlo, nemmeno i figli?

Pier Luigi - 15/12/2017

In seguito al divorzio la casa di proprietà al 50% fu assegnata a mia moglie, dal 2011 l'assegnazione è stata tolta e lei continua ad abitare con una figlia. io abito presso la mia nuova compagna. Devo pagare l'imu per il 50% dove abita la mia ex. Possiedo u monolocale presso una RTA residenza turistica alberghiera di cui non si ha la disponibilità abitativa perchè a disposizione di un gestore di tutta la RTA. Chi deve pagare imu e tari. Grazie

gabriella - 11/12/2017

vorrei sapere se sulla casa coniugale di cui io sono la proprietaria al 66,68 % e i miei due figli al 16,66% e dove ora ci abita uno dei figli comproprietari, posso usufruire della riduzione dell'IMU e della TASI come casa data in comodato ad un figlio. Grazie della risposta. (sono proprietaria di un'altra abitazione in cui ci vivo e di una a disposizione nello stesso comune)

Francesco - 03/11/2017

Egr. Dottore desidero cortesemente porle alcuni quesiti circa il pagamento di IMU e TASI. I miei genitori erano in comproprietà (50%/50%) dell'appartamento in cui loro e mia sorella hanno vissuto per tanti anni (unico stato di famiglia); a fine giugno scorso mio padre è venuto a mancare e, non avendo fatto alcun testamento, la proprietà dell'immobile verrà ripartita 2/3 mia madre, 1/6 mia sorella, 1/6 spetta a me. Considerando che: - per l'art 540 del cc a mia madre dovrebbe spettare l'uso di abitazione - mia sorella resta a vivere nell'immobile con mia madre - io risiedo e sono proprietario di altro immobile in diverso comune - per motivi logistici avvieremo le pratiche di successione a gennaio 2018 non mi è chiaro quanto segue: - il prossimo dicembre io e mia sorella siamo tenuti al pagamento di IMU e/o TASI per le quote ed il periodo di proprietà spettanti? - gli obblighi di imposta a cui si è soggetti nel 2017 subiranno modifiche al completamento della pratica di successione? - in sede di dichiarazione dei redditi 2018, io e mia sorella dovremmo indicare la proprietà dell'immobile a decorrere dalla data di decesso di mio padre? La ringrazio e saluto.

giusy - 05/10/2017

Buongiorno vorrei avere un parere su una questione piuttosto complicata. Nel 2007 mio padre è venuto a mancare mia madre ha sempre abitato in quella casa,era la casa coniugale, con mio padre con residenza in quel comune ma per dimenticanza domicilio in un altro appartamento sempre nello stesso comune.Nel 2012 ha sposato solo il domicilio ma non la residenza visto che il comune è lo stesso.La domanda è questa ,mia madre ha il diritto di abitazione in quella casa? Noi figli in quanto eredi dobbiamo pagare l imu come seconda casa?

maria - 21/09/2017

Egr. Dott. Mannarà sono italiana residente all'aire e pensionata nel paese estero, proprietaria insieme a mio marito dell'unico immobile in Italia per il quale abbiamo goduto fino ad ora dell'esenzione imu prima casa. Ora mio marito è morto vorrei sapere se posso fare valere nei confronti del comune l'art. 540 cc , diritto di abitazione, ai fini Imu. Grazie è urgente Il Comune dice che non è applicabile e che i mie figli devono pagare la loro quota Imu sull'immobile ricevuto in successione.

Giovanna N. - 17/09/2017

Egr. Dott. Mannaia, volevo chiederle informazioni su cosa definisce la Corte di cassazione nel mio caso, in cui la casa al 50% di mio padre e 50%del fratello di mio padre entrambi sposati con figli. Venuto a mancare mio padre c'e' stata la successione, la casa era indivisa, anche se formalmente ogni uno abitava il suo 50%. Mia mamma attualmente ha il diritto di abitazione, noi 4 figli abbiamo ereditato una parte del 50% ma non abitiamo con lei. Il comune da sempre ha richiesto il pagamento dell'IMU da parte di noi figli sostenendo che essendoci come proprietario lo zio dobbiamo versare il tributo. Abbiamo richiesto il rimborso di quanto versato. Che ne pensa?

andrea - 25/08/2017

Egr. Dott. Mannara, mio padre morendo ha lasciato nel 2005 in successione una casa a mia madre (per 3/9), a me e ai miei 2 fratelli una casa (2/9 ciascuno). Io ho abitato da allora in quella casa con moglie e figli fino al 2012 (uso gratuito), dopodiche' mi sono separato e la casa e' stata assegnata a mia moglie che vi vive tuttore con i miei 2 figli. A ottobre 2016 ho cambiato residenza comprando una nuova casa. I miei fratelli e mia madre (che hanno tutti una loro prima casa) devono pagare la loro quota di IMU (3/9 madre e 2/9 fratelli) come seconda casa anche se la casa e' assegnata a mia moglie (appunto con sentenza di separazione dal 2012)? Devo pagare anche io per i miei 2/9? Cordiali Saluti

Dott. Andrea Mannarà - 11/08/2017

Su una particella, sicuramente entrambe avete diritto all'esezione Imu, in quanto abitazione principale. Sulle altre particelle, purtroppo, è dovuta l'Imu in quanto si considerano abitazioni secondarie (purtroppo ciò di cui si tiene conto è l'accatastamento). Il garage può usufruire dell'esenzione Imu essendo pertinenza dell'abitazione principale (C/6).

Antonella - 10/08/2017

Egr. Dott. Mannara, sono in contestazione con il mio Comune per IMU e TASI dal 2012 al 2016. La situazione: casa ereditata da mio padre per successione e ristrutturata con proprietà al 50% fra me e mia mamma. La casa è stata accatastata in 3 particelle, piano terra, piano primo e mansarda (A2) e garage (C6) tutte al 50%, nessuna attribuzione all'una o all'altra. Entrambe abbiamo residenza sulla stessa casa e non abbiamo altre proprietà nè sullo stesso comune nè altrove. Il comune dice che mia mamma ha il comodato d'uso sul piano terra (come può se è comproprietaria ?) e quindi deve pagare per questa parte. Io asserisco che entrambe abbiamo diritto alla detrazione (suddivisa al 50%) o dal 2014 all'esenzione prima casa essendo entrambe residenti su questa abitazione. Chi secondo Lei ha ragione, il Comune o noi ? Cosa mi consiglia di fare visto che mi sono arrivate più avvisi di accertamento relativi ai vari anni ? La ringrazio, cordiali saluti.

Laura - 14/06/2017

Buongiorno, vorrei porle un quesito. Mio marito è deceduto (eravamo sposati da molti anni). Quando ha divorziato dalla sua prima moglie, nella sentenza del divorzio le ha dato l'uso dell'appartamento che era intestato ad entrambi e non le dava l'assegno di mantenimento. Sinchè è vissuto mio marito lui non pagava l'IMU che era a carico della ex moglie, che a sua volta non pagava in quanto prima casa. Ora io ed i miei figli abbiamo ereditato la proprietà (50% dell'appartamento): noi dobbiamo pagare l'IMU? La ringrazio. Saluti

Giovanna - 04/06/2017

Buona sera, mi rivolgo a Lei per via della dichiarazione dei redditi,mio padre e mia madre sono proprietari 50% ciascuno dell'immobile dove vive ora mia madre perché mio padre deceduto. Ora nella percentuale della proprietà dell'immobile risultiamo proprietari anche io e mio fratello.Nella dichiarazione dei redditi devo dichiararlo ho tocca solo a mia madre farlo? La ringrazio fin d'ora e la invio i miei cordiali saluti.

lirio - 14/05/2017

vorrei chiederle quale codice deve utilizzare, nel modello 730 quadro B colonna 2, il proprietario (suocero) di un immobile assegnato dal giudice alla nuora (separazione legale). La ringrazio

Roberto - 13/05/2017

Buongiorno, avrei bisogno di un chiarimento in merito alle pertinenze di abitazione principale. In un edificio destinato a residenza è annesso e compreso nel volume complessivo un negozio accatastato autonomamente come C1, da anni utilizzato esclusivamente come deposito materiali vari/cantina. Può essere considerato "pertinenza" dell'abitazione principale e seguirne il regime fiscale? Grazie. Roberto

Mara - 20/04/2017

10/04/2017 alle 19:40 Gentilissimo, riscrivo perché non sono stata chiara. Mia madre ha possiede un appartamento in cui ha stabilito da anni la sua residenza (immobile A) . Mio padre era proprietario di una abitazione in altro Comune (immobile B). In tale abitazione aveva ed ha tuttora la residenza mio fratello. Mio fratello possiede anche un secondo immobile affittato, su cui paga le tasse come seconda casa, secondo la normativa vigente. Alla morte di mio padre, mia madre ha ceduto la parte di proprietà ricevuta in eredità (credo si tratti di 1/3, secondo la legge) a mio fratello. Noi sorelle, contemporaneamente, abbiamo venduto a nostro fratello la nostra porzionedella casa ricevuta in eredità da mio padre. Mio fratello, pertanto, ha acquisito la proprietà dell'immobile B gravata di un diritto di abitazione in favore di mia madre, la quale ha comunque mantenuto la sua residenza nell'immobile A. Come le dicevo nel precedente messaggio, non riusciamo ad arrivare a capo della situazione. Sull'immobile B dove abita ed ha la residenza mio fratello (casa che quindi sarebbe esente da IMU e TASI) , mia madre, residente in altro comune ma titolare del diritto di abitazione sull'immobile B deve pagare qualcosa? Grazie infinite.Mara

Mara - 10/04/2017

Gentilissimo, non riusciamo ad arrivare a capo di una situazione. Sarei veramente grata se potesse illuminarci. Mio fratello ha una casa in cui non ha mai vissuto e su cui quindi paga le imposte come seconda casa. lui ha sempre vissuto nella casa di proprietà di mio padre in cui entrambi (lui è mio padre) avevano la residenza.I miei genitori passavano una parte dell'anno in questa casa (definita casa genitori 1, per facilità) e un'altra parte dell'anno in un'altra casa di proprietà di mia madre, in cui lei ha la residenza tuttora (casa genitori n. 2).Mia mamma alla morte di mio padre ha rinunciato all'eredità in favore di mio fratello che continua a vivere nella casa genitori n. 1. Mio fratello ha acquistato le quote mie e di mia sorella, divenendo così unico proprietario della casa genitori n.1, su cui , però, è stato mantenuto un diritto di abitazione a favore di mia madre, la quale si riserva di ritornarci quando le fa più comodo. Ecco il Quesito:.sulla casa genitori n. 1chi paga imu e tasi? Mio fratello proprietario e residente o mia madre con diritto di abitazione ma con residenza nella cas n. 2.Grazie infinite.Mara

enrico franciosa - 15/03/2017

Siamo tre fratelli, abbiamo eredtato la casa coniugale, in questa casa ci abita nostro fratello che non ci sta mai.2 fratelli vogliono vendere casa quello che ci abita NO. Chiedo gentilmente la VIA migliore per vendere la casa.Grazie per l'aiuto enrico

Angelo paso - 23/02/2017

Casa di famiglia con Papa' deceduto e mamma ora ricoverta in struttura RSA . I quattro figli vivono da sempre nella propria casa. di proprieta'. Come ci dobbiamo comportare ai fini IMU x la casa di famiglia ? La mamma proprietaria di 2/3 deve pagare ancora IMU ? Noi figli dobbiamo pagare IMU ?

Patrizia - 25/01/2017

Buongiorno Dott. Mannarà. In vista della separazione di mio fratello ho acquistato una casa all'asta in modo che al momento della sentenza possa andare ad abitarci. Sono proprietaria della casa dove abito, di 1/4 di una casa in altro Comune adibita ad affitto turistico ( 1/2 a mia madre e 1/4 di mio fratello), di 1/2 un fondo in altro Comune ( 1/2 mio fratello ). Mio fratello è proprietario al 50% della casa dove attualmente vive ma che verrà assegnata ai figli che vivranno con la mamma.Se ho ben capito di quest'ultima casa dopo la sentenza di separazione mio fratello non dovrà più pagare la tasi che sarà totalmente a carico della moglie.Dovrà pagare l'IMU su questa casa? Per la casa dove andrà a vive ( e dove pagherà il mutuo che faremo che sarà o intestato interamente a lui o intestato ad entrambi) se ho capito bene sarà possibile fare un comodato d'uso con diritto di abitazione tramite atto notarile e non dovrà pagare nè IMU o Tasi mentre io non andrò a pagare l'IMU come 2 casa. La ringrazio in anticipo per la risposta .

Giac.81 - 13/01/2017

Buona sera vorrei porre un quesito: Madre usufruttuaria prop 4/6 e residente nella casa coniugale per la quale non paga IMU Due figli prop 1/6 ciascuno residenti altrove. Nel caso di affitto di porzione della casa coniugale (ovvero il piano terra) -si più fare un contratto non menzionando i figli che non percepiranno la loro quota parte di affitto che riscuoterà la mamma? -i figli se dovessero essere inseriti nel contratto d'affitto a quel punto dovrebbero pagare IMU sulla casa coniugale attualmente esentata? Grazie

Andrea - 06/12/2016

Buongiorno Dott. Mannarà. Il mio caso prevede una casa intestata al 50% tra madre e padre. Non sposati, ma con figlio. Nel dic 2014 una sentenza giudiziale affida il figlio alla madre con condiviso al 50% per entrambi i genitori, lasciando il ragazzo residente in tale casa e quindi anche la casa è stata assegnata a lei. Io ora vivo in altro appartamento, di cui sono proprietario al 100%. Dalle sue risposte ho capito che: - Secondo la circolare 17/2006 dell’Agenzia delle Entrate, il possesso dell’immobile in virtù di assegnazione giudiziale non costituisce “diritto reale di godimento”, ma “diritto personale di godimento”. - Da ciò ne consegue che, ai fini Irpef (quindi dichiarazione dei redditi 730), il reddito dell’immobile oggetto di assegnazione sarà imputato al proprietario o ai proprietari per la propria porzione, indipendentemente dal fatto che questi risulti essere o meno l’effettivo utilizzatore o assegnatario. - Quindi la casa assegnata dal giudice ad uno dei coniugi, in sede di separazione consensuale o legale (è esclusa la separazione di fatto), va dichiarato, quale reddito fondiario (quadro RB modello Unico o modello 730) dal proprietario dell’immobile o dai proprietari dell'immobile per la propria porzione. - Mentre circa l’IMU e TASI, nel caso in cui la casa coniugale sia assegnata ad un solo coniuge a seguito di provvedimento giudiziario, allora le imposte relative ad Imu e Tasi saranno a carico del coniuge assegnatario. - Questa esenzione pero' sembra prevista solo per coppia regolarmente sposata e poi separata ma non per i conviventi, quali noi siamo stati. - Parlando pero' recentemente con un funzionario di polizia tributaria, mi ha fatto presente di fare ulteriori ricerche in merito, perché a suo avviso, anche del mio avvocato da me consultato, non applicare tale regola anche per le coppie conviventi (convivenza decennale) risulterebbe in un grave pregiudizio formale. Che ne pensa? - Lei, in precedente risosta simile, disse che l'unico modo era concedere il possesso dell’immobile alla ex compagna anche per il suo 50%, così l’intera tassazione graverebbe su colui/colei che realmente abita l’immobile. Ma che cosa comporta questo? Un atto da fare davanti ad un otaio? Che effetti sulla mia proprietà del 50% della casa? Potrei vendere il mio 50% in futuro?

Lucrezia - 02/12/2016

Salve sottopongo un quesito: il diritto di abitazione a favore del coniuge superstite ex art. 540 cc. si costituisce anche su immobile di proprietà di terzi e quindi appartenente al defunto solo in parte? In ipotesi affermativa il coniuge superstite paga l'Imu al 100% o limitatamente alla quota ereditata dal defunto al 50%? grazie

pierluigi - 14/09/2016

Per il coniuge superstite l’art 540cc , prevede che lo stesso acquisisce la titolarità di soggetto passivo perché risiede nella casa coniugale comprese “ tutte ” le pertinenze. Le pertinenze nella fattispecie sono due box cat. C6. il comune applica il pagamento al soggetto passivo (coniuge superstite) per la casa e 1 pertinenza. sulla seconda pertinenza chi deve pagare ? sempre il coniuge superstite senza avere diritto alle agevolazioni oppure i figli nella loro quota di eredità anche se non ci abitano.

Carolina di carso - 12/08/2016

salve le vorrei sottoporre il mio caso: sono proprietaria di un immobile sulla cui taverna che è pertinenza dell'abitazione il mio ex ha diritto di abitazione. Io abito con le figlie in una casa a loro intestata. Come funziona in termini imu e dichiarazione redditi. Grazie anticipatamente per la disponibilità.

Pasquale - 04/07/2016

Salve, ho letto tutto il blog,nessuno ha posto il mio quesito, quindi sono ad esporlo: Morto mio padre, vivente mia madre usufruisce al 100% dell'abitazione principale, noi figli(4) la cosiddetta nuda proprietà % stabilito dalla legge, quindi da non dichiarare nel 730 perchè genitore vivente. La mamma viene portata in RSA(casa di riposo), cosa cambia per i figli? bisogna dichiarare sul 730?, La ringrazio in anticipo per la risposta. Pasquale

Nicola Manfredelli - 30/06/2016

Salve. Ho da esporle il solito quesito sull'IMU sulla casa coniugale. I miei genitori nel 1994 mi donarono la casa dove abitavano, senza riserva di usufrutto o diritto di abitazione. Io abito in altro comune. I miei genitori hanno continuato ad abitare nella casa a me donata. Mio padre è deceduto nel 2004. Mia madre, vivente, continua ad abitare nella stessa casa. Ai fini IMU, mia madre ha il diritto di abitazione ex art. 540 C.C. oppure è decaduto nel momento in cui mi fecero la donazione? Ai fini IMU devo pagare come seconda casa o registrare un contratto di comodato d'uso? P.S. i miei genitori erano comproprietari della casa. Grazie

Katja - 24/06/2016

Salve. Sono separata da due anni e possiedo il 50% di un appartamento di cui non usufruisco più. Per evitare problemi seri alla mia persona ho preferito lasciare l'appartamento a mio marito, io me ne sono andata e con i miei figli risiediamo altrove. Al momento del 730 mi è stato detto che dovevo pagare l'Imu, ho parlato con il mio avvocato e mi ha detto che non poteva assegnare la casa a mio marito perché non ci sono i bambini ad abitare con lui quindi oltre il danno anche la beffa... mi può confermare se è così? Esiste una soluzione nella quale io potrei evitare di pagare l'Imu in futuro, qualche contratto, il comodato d'uso tra ex coniugi sembra che non si possa fare magari qualcosa che c'entri con l'usufrutto non so una scappatoia che mi tolga di mezzo questa tassa che mi fa ancora più rabbia visto che in quella casa non ci posso più abitare. Grazie intanto. Katja

susy - 16/06/2016

anche a me !! leggi mio quesito sotto il tuo.spero che il dott commercialista mi risponda presto ,io ho gia pagato ma temo che abbia ragione il notaio cosi che la vedova di mio padre dovra risarcire me..cosa che non avrebbe senso perche comunque e come se fosse mia madre e inoltre ha handicap ecc poverina.

susy - 16/06/2016

buongiorno,mio padre ,deceduto il 7 febbraio c.a.ha lasciato in eredita' ,al 50% a testa ,a me e a sua moglie la casa in cui loro hanno sempre vissuto,attualmente continua a risiedervi solo sua moglie vedova,io risiedo altrove in una casa di mia proprieta'.avrei bisogno di sapere se anche in questo caso,e' solo lei a dover pagare imu e tasi ( o solo una delle due,o nessuna?) e dichiararne nei redditi la proprieta' o ,diversamente,se anche io devo pagare cosa e cosa dichiarare..preciso che la commercialista a cui mi sono rivolta ha dato,sia a me che alla vedova di mio padre, cartelle esattoriali comprendente per entrambe le tasse della suddetta abitazione che ho gia pagate! ( ma pochi giorni dopo ho incontrato il notaio per successione e al riguardo mi ha riferito che io non dovrei pagare nulla,che dovrebbe farlo la vedova che ci vive ma che comunque avrebbe diritto ad un esenzione o ad uno"sconto"..insomma..AIUTO! )

Alessandra - 09/06/2016

Buonasera, mi si presenta questo caso: padre proprietario al 100% di abitazione adibita a casa coniugale, la moglie viene a mancare, il padre cede il 50% della casa alla figlia, la quale ha però la residenza in un'altra abitazione di sua proprietà. Ai fini Imu e tasi la casa del padre è comunque da considerarsi ex casa coniugale o la figlia deve pagare come 2^ casa per la sua quota del 50%? Per l'anno 2015 un caf ha fatto pagare alla figlia imu e tasi come 2^ casa.

Francesca - 09/06/2016

Salve puo' aiutarmi ha comprendere: mia suocera deceduta era unica proprietaria di 3 appartamenti , mio suocero effettua la rinuncia all'eredita',a favore dei 3 figli.Ora mi chiedo nonostante un appartamento sia occupato da mio suocero avendo il diritto abitazione del coniuge superstite sulla casa coniugale, nell'unico chi deve dichiarare le proprieta' e in che modo? a chi compete Imu e Tasi?Premetto che nei due restanti appartamenti hanno residenza 2 figli, mentre il terzo risiede in stessa citta' ma altro immobile.La ringrazio anticipatamente.

rudy - 05/06/2016

buon giorno, il 30 novembre 2015 ho acquistato un appartamento in altro comune dove mi sono trasferito penso che nel 730 devo' inserire per l' appartamento utilizzo 1 per il box utilizzo 5 sono inoltre proprietario al 50% di una casa coniugale e di un box che sono stati assegnati a mia moglie in fase di separazione, sul 730 per l'appartamento devo inserire, se non sbaglio: utilizzo 10 e casi particolari IMU 1 ma per il box cosa devo inserire? grazie

Sergio Massa - 03/06/2016

Mi scuso perché non so se il quesito della Sig.ra Antonella era rivolto a me oppure ad altri. Nel dubbio provo a dare ugualmente il mio parere. Che io sappia, e qui e' certamente piu' bravo il Notaio a rispondere, anche con la rinuncia all'eredita' permane il diritto di abitazione del coniuge superstite sulla casa coniugale. Stando cosi' le cose, i figli eredi sono alla stregua di nudi proprietari e nulla devono dichiarare, né ai fini Irpef, né Imu né Tasi. La mamma ha come un diritto di abitazione sulla casa di famiglia, che pero' nel 2016 non paga né Imu né Tasi essendo la sua abitazione principale.

Antonella esposito - 03/06/2016

Buongiorno, 1997 è deceduto mio suocero, la madre rinuncia all eredità sulla casa a favore dei due figli. Lei continua ad abitare nella casa di famiglia. La figlia abita stessa città ma in altra casa di proprietà , il figlio altra città uguale. Dichiarata nel 730 al 50% i figli in tutti questi anni hanno pagato tasse su immobili (ICI, IMU). Oggi facendo la dichiarazione dei redditi mio marito(figlio) gli viene detto che non deve pagare imu e chiedere il rimborso. Mi può aiutare sulla corretta procedura da fare per non incorrere in sanzioni per entrambi i figli? A chi rivolgersi? Data la prossima scadenza se possibile una risposta a breve. Grazie

Anna-Rita - 01/06/2016

La casa formata da 2 appartamenti il primo di mia proprietá é prima casa per me, il secondo di proprietá mia al 50% e delle mie figlie per il restante 50% é abitato da loro. Ai fini imu io devo pagare per il mio 50% come seconda casa? Grazie

Anna-Rita - 01/06/2016

A seguito della separazione i due appartamenti che prima erano al 50% fra me e il mio ex coniuge a seguito di cessione del suo 50% a me che così ho il 100% del 1^ da me abitato e del 50% alle figlie del 2^ abitato da loro. Il 2^ appartamento é così 50% prima casa per le figlie e 50% se onda casa per me di cui ho la nuda proprietá. Devo pagare l'imu 2^ casa? Grazie

MaX - 01/06/2016

Buongiorno, ho un dubbio sul pagamento dell'IMU. se il marito abita con la moglie e il figlio nell'alloggio intestato alla moglie (1°casa) e decide di acquistare la mansarda ( 1 casa) posta sopra l'alloggio ed unire con opere murarie le 2 propietà ... come ci si deve comportare con l'IMU ? grazie mille max

antonio - 31/05/2016

salve avrei un quesito da proporre. Ho acquistato una casa dopo la morte di mio padre. La casa precedentemente era di mio padre concessa con comodato gratuito a tempo indeterminato a mio fratello. Mio fratello a seguito di separazione il giudice ha concesso alla mia ex cognata e ai figli il diritto di abitazione della casa in questione. Io devo rispettare quest'obbligo di comodato gratuito. Per quanto concerne imu chi la deve pagare.

Mara Polletta - 31/05/2016

Gentilissimo Dott. Manara, il 13 ottobre 2015 è deceduto il mio papà, proprietario di un appartamento in comunione dei beni con mia madre che vive da sola nella casa in questione e che godrà del diritto di abitazione. Tale proprietà verrà ripartita, a seguito della successione legittima, tra mia madre (66,66) e le sue quattro figlie (8,33 cadauna). Volevo innanzitutto chiederle se le percentuali che ho indicato sono corrette. Inoltre, dal punto di vista fiscale, fermo restando che mia madre è l'unico soggetto passivo per l'IMU, volevo chiedere se, materialmente sul 730 nel riquadro fabbricati sia corretto questo procedimento: 1) mia madre deve indicare oltre all'importo della rendita, la causale di utilizzo 1 e che ha una quota di possesso per 286 giorni nella percentuale del 50% nella prima riga, nella seconda deve indicare oltre all'importo della rendita, la causale di utilizzo 1 e che ha una quota di possesso per 79 giorni nella percentuale del 100%; 2) le quattro figlie, per l'appartamento di che trattasi ,non devono indicare nulla nel predetto riquadro che riguardi la loro porzione di immobile, anche qualora si fosse gia provveduto alla voltura del bene presso il Catasto e all'aggiornamento delle percentuali effettive di possesso. La ringrazio.

Fiorella - 31/05/2016

Egregio dottor Mannarà, le sottopongo il mio caso con la speranza che possa essere chiarito. Mio marito ,deceduto l'anno scorso,aveva ereditato insieme a 3 fratelli la casa di proprietà del padre morto nel 1981. Non è stata fatta da allora alcuna successione, nel frattempo,però,sono deceduti tutti lasciando le loro quote alle rispettive mogli. Tempo fa alla quota di un fratello hanno rinunciato tutti con atto notarile( si pensava avesse debiti) Avendo ereditato la parte di mio marito insieme a mia figlia e volendo fare la successione ,non conoscendo nessuno dei parenti che intervengono sulla quota del fratello come mi devo comportare dal momento che le mie cognate non vogliono far nulla , anzi una mi ha detto che per consiglio del suo avvocato non si deve pagare niente. mentre invece nel 730 ha dichiarato la sua quota di proprietà. Premetto che questa casa è ormai fatiscente addirittura hanno tentato di occuparla facendo lavori di ristrutturazione e si trova in una città molto lontana da quella in cui abito.Per me e mia figlia sarebbe 2 casa .quindi le chiedo gentilmente se posso pagare io tutta l'imu dal momento che mia figlia non lavora e in che modo posso risolvere il problema della successione complicata dalla rinuncia suddetta. La ringrazio vivamente

Rossella - 30/05/2016

Gent.mo dott.Mannara' il caso che le vorrei sottoporre è il seguente: ereditato la casa coniugale di cui ora risulta proprietaria totalmente la madre la quale tuttavia ha dovuto lasciare la casa per motivi di salute e prendere residenza presso la casa del figlio in un comune diverso. Il figlio inoltre è stato nominato amministratore di sostegno. Sulla casa intestata alla madre che per motivi di salute certificati si deve pagare l'imu? La ringrazio.

Giovanni - 30/05/2016

Buongiorno, Persona deceduta proprietario di 2 immobili al 50% con la moglie. In un fabbricato risiedevano i due coniugi e continua a risiedere la moglie dopo la successione e la richiesta prima casa. Nel secondo fabbricato risiedono 2 figli e sempre in sede di successione e stata fatta richiesta prima casa. In questo caso come va pagata l'IMU?considerando le percentuali di possesso di entrambi gli immobili dopo la successione sono: 66.66% coniuge superstite 16.66% figlio 1 16.66% figlio 2 Se cortesemente potete illuminarmi su questo quesito, vi ringrazio anticipatamente.

Giulia - 28/05/2016

buonasera, papà è deceduto il 15.5 scorso; come dobbiamo comportarci con Imu seconda casa in scadenza il prossimo 16.6? Siamo in tre coniuge superstite e due figli: come si calcolano le relative quote? Grazie

Rosy - 28/05/2016

Buongiorno desideravo sapere in caso di coppia divorziata, la casa al 50 per cento con il coniuge. La casa abita dalla moglie , mentre il marito abita nello stesso comune in altro appartamento di proprietà. Sul 50 per cento dell' immobile abitata dall ex coniuge il marito paga l imu come abitazione a disposizione???? Grazie

Ele - 27/05/2016

La moglie vive nella casa coniugale con la nomina di amministratore di sostegno. Il marito ha residenza in alto luogo, presso una casa di cura ed è l'unico proprietario della casa. La moglie è tenuta al pagamento dell'IMU? anche se a carico del marito e senza reddito ne pensione? grazie

Ele - 27/05/2016

Avrei bisogno di una consulenza. La moglie vive nella casa coniugale con la nomina di amministratore di sostegno. Il marito ha residenza in alto luogo, presso una casa di cura ed è l'unico proprietario della casa. La moglie è tenuta al pagamento dell'IMU? anche se a carico del marito e senza reddito ne pensione? grazie

Daniele - 21/05/2016

Avevo nuda proprietà a Roma sulla casa dei miei nonni con usufrutto intestato a mio nonno. Venendo a mancare mio nonno in automatico sono il proprietario dell'immobile dove abita e ha la residenza mia nonna con invalidità al 100*100. ora imu e tasi chi dovrebbe pagarle? Sono anni che pago Imu come seconda casa ma è' corretto? mia nonna non ha diritti di comodato uso e pagare solo lei come prima casa ?

DANIELE BAGGIOSSI - 18/05/2016

Complimenti per il sito, domanda rapida: nel caso di coniuge supersiste con figlio, è assodato che quest'ultimo non paga imu e tasi anche se dimora altrove, ma la quota al 50% di sua proprieta produce reddito in dichiarazione come se fosse una seconda casa a disposizione? (sicuro va dichiarata)grazie.

Dott. Andrea Mannarà - 16/05/2016

E' corretta la citazione della circolare 17/2006. Richiamo la mia precedente risposta, da lei citata, e aggiungo un particolare, per maggiore chiarimento per i fruitori del blog. La casa assegnata dal giudice ad uno dei coniugi, in sede di separazione consensuale o legale (è esclusa la separazione di fatto), va dichiarato, quale reddito fondiario (quadro RB modello Unico o modello 730) dal proprietario dell'immobile. Se il coniuge assegnatario non è proprietario, non dichiara l'immobile ai fini Irpef. Se però il coniuge assegnatario è comproprietario della casa coniugale, allora ha l'obbligo di dichiarare la sua quota.

pierluigi - 16/05/2016

Al coniuge superstite spetta il diritto di abitazione nell’immobile adibita a residenza familiare. Il principio è sancito dal codice civile, articolo 540. Nel caso di specie, l’imposta dovrà essere assolta, nella misura del 100% dal contribuente coniuge superstite, sull’immobile adibito ad abitazione principale, nonché sulle pertinenze. Ora se le pertinenze sono 2 categoria C6 il comune contesta a me figlia il mancato pagamento di 1 delle 2 pertinenze nella mia quota parte......ma in realtà non dovrebbero essere entrambe a carico del coniuge superstite?

Teresa - 13/05/2016

Buonasera, sono proprietaria di un garage (C/6) ma non dell'abitazione principale in cui vivo che però mi è stata assegnata dal giudice in sede di separazione legale. E' sufficiente questo "titolo" per instaurare il vincolo pertinenziale col box auto? Diventando il box pertinenza ci risparmierei l'Imu. Grazie mille

Gianluca - 13/05/2016

Mi scusi ma quanto mi ha appena detto si discosta completamente da un suo intervento di pochi mesi fa che le riporto testualmente: Secondo la circolare 17/2006 dell’Agenzia delle Entrate, il possesso dell’immobile in virtù di assegnazione giudiziale non costituisce “diritto reale di godimento”, ma “diritto personale di godimento”. Da ciò ne consegue che, ai fini Irpef (quindi dichiarazione dei redditi), il reddito dell’immobile oggetto di assegnazione sarà imputato al proprietario, indipendentemente dal fatto che questi risulti essere o meno l’effettivo utilizzatore-assegnatario.

Dott. Andrea Mannarà - 13/05/2016

L'assegnazione della casa coniugale ad uno dei coniugi si configura come un diritto reale. Secondo le istruzioni fornite dall'agenzia delle entrate, il reddito dei fabbricati va dichiarato da coloro che risultano essere proprietari o godono di un diritto reale di godimento. Quindi, l'immobile va dichiarato dal coniuge che risulta essere assegnatario (per convenzione o per sentenza, è esclusa la separazione di fatto); in tal caso il codice da utilizzare sarà "1 - abitazione principale".

Carlo - 12/05/2016

Mi scusi. Ma questo vale anche nel mio caso? Sono Carlo di due post sopra. Io vivo e risiedo nella casa di cui ho parlato sopra, del quale papà era proprietario solo di 1/8 mentre il resto era ed è rispettivamente diviso tra molti miei zii. MA solo i miei genitori (dagli anni settanta) e noi figli ci abbiamo vissuto. Papà deceduto l'anno scorso: mia madre ora ha seguito il Vostro consiglio qui, e ha corretto il 730 di quest'anno, dichiarando ora per lei 1/24 di proprietà per i mesi del 2015. Ci hanno detto che comunque mia madre non deve pagare imu e tasi perché è prima e unica casa. Che non devo pagarle per la mia quota nemmeno io perché sono a carico di mia madre, la quale ha come unico reddito la reversibilità di papà. E hanno aggiunto che solo i miei altri fratelli devono pagare imu e tasi sulle loro rispettive parti di quota (ovvero i restanti 2/3 di quell'1/8) di questa casa di papà, considerandola per loro come "seconda casa", poiché non ci abitano, non ci risiedono e poiché hanno ciascuno una rispettiva prima casa di proprietà solo di loro. Può confermare che sia tutto corretto? Le chiedo anche questo: anche nel nostro caso sarebbe, come per gli utenti Angelo e Stella (Gli ultimi messaggi di questi due giorni)? Se io NON vivessi più con mia madre davvero gli altri miei fratelli non pagherebbero imu e tasi e non dovrebbero dichiarare nulla? O per noi questa regola non vale? Non capisco la differenza con gli altri utenti. Non dovrebbe essere anche per mia madre considerata casa coniugale e diritto di abitazione? O c'entra il fatto che gli altri vari 7/8 di casa sono divisi tra i miei zii? grazie ancora.

Gianluca - 12/05/2016

Egregio dott. Mannarà, ho avuto modo di apprendere dalle sue ottime spiegazioni che l'assegnazione della casa coniugale al coniuge si configura come un diritto personale di godimento e, ai fini Irpef, tocca sempre al proprietario dichiarare l'immobile. Non mi è altrettanto chiaro quale sia il codice "utilizzo" da indicare nel quadro RB Fabbricati della dichiarazione redditi. Compaiono tante voci ma non esiste la fattispecie "casa assegnata al coniuge" . Grazie

Dott. Andrea Mannarà - 11/05/2016

Sua madre, essendo coniuge superstite, beneficia del diritto di abitazione sulla casa coniugale, anche in virtù del fatto che lei, altro erede, abita altrove. In questa situazione, la casa coniugale è considerata abitazione principale per la madre e per l'intero. Quindi, significa che quest'anno sull'intera proprietà sua madre non dovrà pagare nè Imu nè Tasi, in virtù dell'esezione per le abitazioni principali (purchè trattasi di case non di lusso). Lei, di conseguenza, non ha alcun obbligo fiscale. Inoltre, non dovrà neanche dichiarare la sua porzione di immobile nel modello 730, in quanto l'intero immobile sarà dichiarato da sua madre.

STELLA - 11/05/2016

Buongiorno, nel 2012, a seguito del decesso di mio padre ho ereditato 1/4 dell'abitazione. I 3/4 dell'immobile sono andati a mia madre che continua a risiedere nell'appartamento. Io vivo altrove in una casa di mia proprietà. Mia madre ha sempre pagato per intero la TASI, io non devo pagare l'IMU per la mia quota (25%) come seconda casa, vero? Sul 730, nel campo fabbricati deve comparire i dati della casa in cui risiede mia madre? Grazie in anticipo.

Dott. Andrea Mannarà - 10/05/2016

Sugli immobili a disposizione, dove cioè non si ha nè la residenza nè il domicilio, si dovrà pagare Imu e Tasi secondo le aliquote comunali.

Dott. Andrea Mannarà - 10/05/2016

Visto che nell'immobile ereditato vi abita anche il fratello, allora tutti i proprietari hanno l'obbligo di dichiarare la loro quota di proprietà. Diversamente, se l'immobile fosse abitato solo dalla madre, allora in virtù del diritto di abitazione (o di un usufrutto di fatto), l'intera proprietà sarebbe dichiarata dalla sola madre.

Dott. Andrea Mannarà - 10/05/2016

La pertinenza segue l'abitazione, se non si ha l'abitazione principale non si può avere la pertinenza.

Angelo - 09/05/2016

Salve dott. Mannara' ' per la sua disponibilità' , mia moglie erede di un immobile di una quota 16,66 dove attualmente vive mia suocera ,e il fratello , mia moglie in fase di 730 non ha mai dichiarato la quota di possesso , non abitando in quella casa e avendola dichiarata la madre hai fini irpef grazie

Gianluca - 09/05/2016

Gentile Dott. Mannarà, sono proprietario di un box auto ma NON dell'abitazione principale in cui risiedo. Per poter considerare "pertinenza" il box occorre che io sia anche proprietario della casa o è sufficiente viverci? La ringrazio

carlo - 09/05/2016

Grazie. Riguardo mia sorella però ripeto che lei ora ha ereditato l' 1/48 della casa di papà (deceduto l'anno scorso) ma abita da anni in tutt'altra casa, che però non è minimamente di sua proprietà: ci paga solo l'affitto. Questa casa dove abita da quattro anni, non sua, va considerata prima casa? Ci risiede abitualmente, ma la residenza anagrafica l'ha portata là solo due mesi fa. ++ Lei dovrà pagare imu tasi su quel 1/48 della casa di papà come se fosse una seconda casa? O niente?

Dott. Andrea Mannarà - 07/05/2016

Se ha già presentato il modello 730 per i redditi 2015, ancora ha la possibilità di modificarlo. In merito ai costi, dipende dal professionista a cui si è rivolto. Per "prima casa", ai fini Irpef, si intende la casa dove il contribuente ha la residenza e la dimora abituale.

carlo - 06/05/2016

La ringrazio per la risposta. Per quanto riguarda i miei altri quesiti cosa potrei dunque fare? Come ho detto il mese scorso mia madre ha presentato 730 non indicando la sua quota di proprietà, idem mio fratello .. l'unico per mio padre dobbiamo presentarlo adesso . Si possono modificare le dichiarazioni già presentate? Ci sono dei costi? E per la situazione di mia sorella? qual'è la prima casa per lei? Quella dove ha residenza attuale o questa di papà di cui possiede l'1/48? Grazie ancora

Dott. Andrea Mannarà - 05/05/2016

Secondo quanto disposto dal codice civile, la successione si apre alla data di decesso del parente. Questo vuol dire che, a partire da quella data, si modificano tutti i rapporti e le obbligazioni, venendo investiti di ciò gli eredi. Nel suo caso vuol dire che le quote di proprietà dell'immobile si sono "trasferite" agli eredi alla data di apertura della successione (data del decesso) e non alla data di presentazione della dichiarazione di successione (questo è solo un adempimento formale, ma la titolarità dei rapporti si instaura in capo agli eredi alla morte del parente). E ragionando non potrebbe essere diversamente: se i rapporti si trasferissero alla data di presentazione della dichiarazione, allora ci si troverebbe in una situazione paradossale: i rapporti giuridici attivi e passivi resterebbero "appesi" come in un limbo, perchè non verrebbero esercitati nè dagli eredi, nè dal de cuius che in quanto tale non può materialmente esercitarli. A far data dal decesso del padre, quindi, i vari eredi hanno assunto su di loro la titolarità della rispettiva quota dell'immobile, per la quale ovviamente scatta l'obbligo della dichiarazione e l'obbligo del pagamento dei tributi comunali.

Carlo - 05/05/2016

Salve. Capisco che la situazione è un po complicata ma spero possiate aiutarmi. I miei genitori vivono dagli anni '70 in una casa (per loro unica abitazione in assoluto) ma per il quale mio padre era proprietario solo per la quota di 1/8, mentre le restanti quote sono dei suoi fratelli per il quale questa risulta una seconda casa. Io vivo in questa casa stabilmente dal 2011 e risulto a carico di papà e adesso di mamma, coniuge superstite. Invece i miei due fratelli non vivono con noi e hanno ciascuno 1 casa di proprietà dove hanno residenza. Nel mentre mia sorella abita dal 2012, pagando affitto, in una casa estranea alla nostra famiglia, dove però ha registrato residenza solo ad aprile 2016. Mio padre è deceduto un anno fa, a maggio 2015, e due mesi dopo mia madre ha presentato al patronato la dichiarazione redditi modello unico e, inoltre, ha presentato anche il modello unico di mio padre (dichiarando in quest'ultimo il consueto 1/8 della casa). Il calcolo della tasi risultava zero. Mentre quest'anno, aprile 2016, mia mamma ha presentato il 730 (dove non hanno indicato nessun riferimento alla sua quota di proprietà della casa) mentre la dichiarazione modello unico 2016 di mio padre dobbiamo ancora farla. é stato un errore. mamma nel 730 avrebbe dovuto dichiarare la sua parte di quota o abbiamo fatto correttamente prevedendo di dichiarare ancora l'1/8 completo dell modello unico di papà per i mesi ancora in vita del 2015? La dichiarazione di successione è stata registrata solo oggi, tramite notaio, appena prima della scadenza di un anno dalla morte. Ci era stato detto al patronato che fin quando non veniva registrata la successione, tutto rimaneva invariato nelle dichiarazioni: 1/8 completo a mio padre e basta. MI chiedo se abbiamo fatto tutto in modo corretto. I miei due fratelli hanno questa casa come seconda abitazione, giusto? E dovranno pagare tasi e imu? Ma quando e come? Ma mia sorella, nella sua situazione particolare invece, come viene considerata: Prima casa è per lei quale delle 2? La casa di papà o l'appartamento (non suo) dove risiede? E In quest'ultimo caso deve pagare imu e tasi riguardo alla casa di papà? - Io, mia mamma e miei fratelli quando, e partire da che data dobbiamo indicare nelle dichiarazioni redditi la quota della casa di papà? Andava fatto già nella dichiarazione dell'anno scorso? O si deve iniziare a indicarla solo dalla dichiarazione di quest'anno in poi? E indicando i mesi di possesso a partire da quale data? dalla morte di papà o dalla data di successione? Altra domanda: se per miei fratelli e sorella il calcolo per ciascuna loro quota di tasi e imu risulta meno di 10 euro va pagato o si può non pagare?

Gianni - 08/04/2016

Gent. Dottore, La ringrazio sentitamente. Buonasera. Gianni

Dott. Andrea Mannarà - 08/04/2016

Il box 100% della figlia non si può considerare pertinenza dell'abitazione ai fini Imu/Tasi perchè il vincolo pertinenziale deve rifersi al soggetto che gode dell'usufrutto dell'immobile, quindi al padre e non alla figlia. E poi, sempre ai fini Imu/Tasi, bisognerebbe vedere le categorie catastali dei due box, perchè la pertinenza può essere soltanto un immobile di categoria C/2, C/6 e C/7 (uno per ogni categoria catastale).

Gianni - 06/04/2016

Padre vedovo con diritto di usufrutto al 100% sull'abitazione e sul box pertinenziale con TASI tutta a suo carico (fino al 2015). Figlia comproprietaria al 25% di tutto senza pagamento di imposte su queste proprietà. La figlia è anche proprietaria al 100% di un box contiguo; lo può considerare pertinenza dell'abitazione (per cui esente da IMU e IRPEF?). Grazie

valentina - 17/03/2016

salve, volevo solo informarla che il comune ha accettato la nostra dichiarazione in autotutela. e ringraziarla delle informazioni date.

Dott. Andrea Mannarà - 07/03/2016

Sulla quota di immobile ereditata, rappresentando per lei abitazione a disposizione, dovrà pagare l'Imu secondo le aliquote del comune.

PIERA - 04/03/2016

Gentilmente vorrei sapere se ereditando questa quota sull'abitazione dei miei nonni io ho perso tutte le agevolazioni eventualmente vorrò acquistare casa.

PIERA - 04/03/2016

Salve, dopo la morte di mio nonno, mio padre insieme a sua madre ed ad altri 11 fratelli diventa erede dell'abitazione di famiglia. viene fatta la successione di morte. Ma dopo un paio di anni ( 2012 ) muore anche mia nonna ( madre di mio padre ) , ad oggi la successione di morte per mia nonno n'è ancora stata fatta. Purtroppo nel 2014 muore mio padre ( erede di un dodicesimo su quell abitazione , Io sono l'unica figlia e dovrò fare la successione in quanto mi sono avvalsa dell'accettazione dell'eredita con beneficio di inventario. La mia domanda è devo pagare l'IMU su quell 'immobile ? Io risiedo in un'altra casa ma non di mia proprietà. Grazie

Dott. Andrea Mannarà - 29/02/2016

Non è questa la sede per fornire consulenze legali, anche perchè senza la visione dell'atto di accertamento non mi è possibile, e non è deontologicamente corretto, dare alcuna risposta. Le posso soltanto confermare la disciplina. Il coniuge superstite che eredita l'appartamento gode del diritto di abitazione. Se però il coniuge superstite sposta o ha la residenza altrove, non può sfruttare ai fini Imu il diritto di abitazione, e quindi paga Imu come seconda casa sulla quota ereditata. La figlia, divenuta proprietaria dell'appartamento con la successione, ed avendo lì la residenza, può essere esentata da Imu in quanto per lei la casa rappresenta abitazione principale.

Gilberto - 26/02/2016

Buonasera dott. Mannara', sono Gilberto della richiesta a Lei del 23/02/16. La ringrazio per la pronta risposta, ma devo ritornare sull'argomento perché ho appena ricevuto dal Comune di Livorno un avviso di accertamento che mi intima il pagamento dell'ICI 2010 e 2011 sul 100% come seconda casa della casa ex coniugale dove non risiedo dal 2002, invece del 50%, perché "Il contribuente vanta il diritto di abitazione ai sensi dell'art. 540 del Codice Civile." Mi può dare gentilmente le norme per contestare questa impostazione e confermare il mio pagamento che Lei ha giudicato corretto ? Grazie infinite

Dott. Andrea Mannarà - 23/02/2016

Sì, è corretto. Potrebbe, con un contratto di comodato registrato, concedere a sua figlia l'uso del suo 50% di appartamento, e così sua figlia non pagherebbe nè Imu nè Tasi (in quanto trattasi di abitazione principale per lei), mentre lei sulla sua quota pagherebbe Imu ridotta al 50%.

Dott. Andrea Mannarà - 23/02/2016

Le fattispecie da lei indicate sono differenti. Con il comodato, i genitori concedono al figlio l'utilizzo dell'immobile, il quale vi sposta la residenza e diventa per lui abitazione principale. Il diritto di abitazione, invece, è un diritto reale di godimento su cosa altrui, deve essere concesso a mezzo di atto pubblico (notarile) e con esso il proprietario si spoglia del possesso dell'immobile (ma rimane sempre proprietario) e concede al beneficiario la possibilità di utilizzare l'immobile per abitarvi. In questo caso il beneficiario sposta la residenza che diviene per lui abitazione principale, quindi: - il beneficiario non pagherà nè Imu nè Tasi (dal 2016, solo Tasi per gli anni pregressi); - il proprietario (i genitori), non pagheranno Imu come seconda casa.

Gilberto - 23/02/2016

Buongiorno dott. Mannara', sono coniuge superstite dal nov. 2001 di mia moglie proprietaria dell'appartamento al 100%, ma ho lasciato l'appartamento coniugale nell'aprile 2002 alla unica figlia pure convivente e erede con me al 50% trasferendomi in altra residenza. Ho pagato finora Ici e IMU sulla casa ex coniugale come seconda casa per il 50% e mia figlia residente al 50% come prima casa. Vorrei sapere se è corretto o no. Grazie

Erminio Bressan - 22/02/2016

Dott. A. Mannarà Ho letto diverse sue risposte che evidenziano l’utilità del Contratto di Comodato gratuito ai familiari in quanto sconta il 50% dell’IMU. Però in altri quesiti veniva affermato che con il Contratto per il Diritto di abitazione dai genitori al figlio (con moglie) l’appartamento (seconda casa per i genitori) diventa prima abitazione per il figlio e quindi esente IMU. Essendo questo anche il mio caso, vorrei sapere se quanto detto per il Diritto di abitazione corrisponde al vero perché anch'io allora potrei optare per questa soluzione. Grazie

Dott. Andrea Mannarà - 22/02/2016

Dal 2016 sull'immobile adibito ad abitazione principale non si paga la Tasi e nemmeno l'Imu. Appartamento piano terra, abitante la madre, se si registra un comodato d'uso, allora i proprietari (lei e suo fratello) pagherete Imu ridotta al 50%. Appartamento primo piano, suo fratello non pagherà niente per il suo 50% (in quanto proprietario e abitazione principale), mentre lei pagherà Imu. Anche qui, con un comodato registrato, lei può cedere l'uso del suo 50% a suo fratello e così pagare Imu ridotta del 50%.

ANTONELLA - 22/02/2016

ANTONELLA 22/02/2016 alle 15.00 Buongiorno Dott. Mannarà, alla morte di mio padre, mia madre con Dichiarazione di Successione a rinunciato all'eredita. Quindi sono proprietaria con mio fratello al 50% di una casa composta da due appartamenti, dove al piano terra ha sempre abitato la madre anche prima della morte del marito. Mentre nell'appartamento al 1 piano ci abita ed è residente mio fratello. Mentre io abito nella casa di proprietà di mio marito sempre nel medesimo Comune. Vorrei sapere cortesemente in che percentuale deve essere pagata la Tasi e l'Imu, e da chi.

Giancarla - 17/02/2016

La ringrazio moltissimo per le sue preziose risposte. Distinti saluti

Dott. Andrea Mannarà - 16/02/2016

Nel periodo intercorrente tra il ricovero in istituto e il decesso, pur avendo trasferito la residenza in istituto, il padre continua a beneficiare della esenzione per Imu e Tasi, in quanto l'immobile continua a qualificarsi come abitazione principale, purchè la stessa non sia stata locata nel medesimo periodo.

Giancarla - 15/02/2016

Grazie della celere risposta, volevo sapere pero' nel periodo di circa 30 giorni che che ha cambiato residenza prima di morire, dobbiamo versare l'imu come seconda casa? Grazie

Dott. Andrea Mannarà - 15/02/2016

L'usufruttuario, per il suo 50%, è esente da Imu e da Tasi, perchè l'immobile rappresenta abitazione principale. Il fratello, invece, essendo ritornato in possesso della piena proprietà per il 50%, sarà soggetto al pagamento dell'Imu. Si potrebbe, con un contratto di comodato registrato, concedere il 50% del fratello in uso al padre, e così pagare Imu ridotta (sconto del 50%).

Dott. Andrea Mannarà - 15/02/2016

Parlando dell'anno 2016, l'abitazione principale è esente dal pagamento sia dell'Imu che della Tasi. Alla morte del padre, proprietario dell'abitazione, la madre si qualifica come coniuge convivente, e in virtù di ciò acquisisce il diritto di abitazione sull'intero immobile. Però, da quanto lei scrive, nello stesso immobile (di cui è divenuta proprietaria anche lei), oltre alla vedova vi abita anche la figlia con la sua rispettiva famiglia. Il passaggio di proprietà, ai fini del calcolo delle imposte, si considera alla data di apertura della successione, che coincide con la data del decesso, indipendentemente quindi dalla data in cui si trasmette all'agenzia delle entrate la dichiarazione di successione. Da ciò discende che, alla morte del padre, la casa è ereditata dalla madre e dalla figlia. Per entrambe la casa è abitazione principale, quindi non si dovrebbe pagare nè Imu nè Tasi.

Giancarla - 14/02/2016

Buongiorno Dottor Mannara, mio padre, unico propietario della casa in cui ha vissuto con la moglie e la mia famiglia, a metà gennaio 2016 va al ricovero dove prende la residenza, il 12 febbraio 2016 muore. Io con mio marito i miei figli e mia mamma, viviamo in questa abitazione. Vorrei sapere, nel periodo che è stato al ricovero, le tasse, sono di prima o di seconda casa? Dopo la morte fino a quando ci sarà il trasferimento di proprietà per la successione, viene considerata seconda casa? Grazie

Giovanni - 11/02/2016

Desidero sottoporle il seguente quesito. Mio padre e mia madre sono entrambi usufruttuari di un appartamento adibito ad abitazione principale mentre mio fratello è nudo proprietario, acquistato con atto di compravendita. Essendo venuta a mancare mia madre e non essendo previsto nell'atto l'usufrutto congiunto, mio padre rimane usufruttuario del 50% mentre mio fratello acquisisce il 50% della piena proprietà e il 50% della nuda proprietà. Le chiedo se mio fratello è tenuto al pagamento della Tasi e dell'Imu i proporzione al suo 50% di piena proprietà o ne è escluso perchè ci sarebbero le condizioni affinchè mio padre possa richiederne il diritto di abitazione. Ringraziandola anticipatamente le porgo distinti saluti

valentina - 11/02/2016

per il futuro da oggi ha già cambiato residenza. quindi il problema è risolto a monte, visto che per ora i miei genitori sono ancora a milano. nei prossimi mesi andranno in puglia. per il passato il problema resta. abbiamo sentito un altro commercialista e secondo lei il comune deve accettare l'autotutela. ma mio padre ha chiamato oggi ed il comune di Maruggio (TA) non sembra volerci sentire e noi non siamo così esperti in materia. siamo obbligati a pagare nei 60 giorni? il ricorso in cosa consiste? cosa altro possiamo fare o cosa ci consiglia di fare? ... l'assurdo in italia è che il comune possa decidere in autonomia senza recepire la circolare ministeriale 3DF 2012 e noi cittadini ci troviamo a pagare 2 case come due seconde case e nessuna prima casa.. grazie mille

Dott. Andrea Mannarà - 11/02/2016

In merito all'autotutela, la pubblica amministrazione dovrebbe rispondere entro 90 giorni, ma nella realtà dei fatti non sempre è così. Trascorsi i 60 giorni dalla notifica per il pagamento, senza che questo sia stato effettuato, o senza che sia stato presentato ricorso, i termini decadono e non si potrà più proporre eccezione innanzi al giudice. In merito alla nuova agevolazione, dal 2016 l'Imu avrà uno sconto del 50% sulle seconde case concesse in comodato ai familiari, purchè il comodato sia registrato. Dovendone fare due, nel vostro caso, valutate se è più conveniente pagare Imu o registrare i comodati e pagare Imu ridotta.

valentina - 10/02/2016

grazie della sua delucidazione. per gli anni passati abbiamo fatto una dichiarazione in autotutela al comune che dice che già mio padre paga come seconda casa quella di milano. il comune ha l'obbligo di risponderci ? ci sono delle tempistiche di risposta? nel frattempo in teoria a mio padre è richiesto il pagamento dell'imu per gli anni passati come seconda casa entro 60 giorni dalla recezione della multa. come ci dobbiamo comportare? per il futuro, visto che c'è l'esenzione del 50% per le abitazioni concesse in comodato ai familiari, secondo lei sarebbe possibile che mio padre per la casa in puglia prendesse in comodato la parte di mia mamma e mia mamma facesse la stessa cosa per quella di milano? così sbaglio o pagherebbero il 75%?....

Arianna - 10/02/2016

Dott. Mannarà, La ringrazio moltissimo per i dubbi che mi ha chiarito e le informazioni che mi ha fornito. Saluti.

Dott. Andrea Mannarà - 09/02/2016

I suoi genitori, avendo il diritto di abitazione (oltretutto inserito nel rogito notarile, quindi atto pubblico) e avendo nell'immobile la residenza, per il 2015 dovranno pagare solo la Tasi, mentre per il 2016 è stata abolita sia la Tasi che l'Imu per le abitazioni principali. Sulla sua quota residua (4/24), avendo lei spostato la residenza, l'immobile risulta essere come seconda casa, quindi soggetta ad Imu. Nel 2016 è però prevista la riduzione del 50% dell'Imu sugli immobili concessi in comodato ai familiari, purchè il comodato sia registrato. Quindi lei potrebbe stipulare un comodato con i suoi genitori, ai quali cede l'uso della sua quota di immobile (4/24), registrare il comodato e così su quell'immobile pagare l'Imu solo sulla sua quota, ma ridotta al 50%. Naturalmente, è consigliabile verificare prima quanto costa l'Imu sulla sua quota e quanto costa registrare un comodato, e scegliere la via più conveniente.

ARIANNA - 09/02/2016

Buon giorno Dott. Andrea Mannarà volevo sottoporle il mio caso e avere da Lei un chiarimento. Sono proprietaria di un appartamento e su tale appartamento per i 20/24 grava il diritto di abitazione dei miei genitori, che sono ivi residenti. Fino a giugno 2015 anche io risiedevo nell'immobile insieme ai miei genitori e si pagava la TASI a mio nome essendo proprietaria e residente. In luglio 2015 mi sono sposata e ho preso residenza sempre nella stessa città (Siracusa - Sicilia) ma nella casa di mio marito, che paghiamo insieme con mutuo. Sull'immobile di cui io sono proprietaria e sul quale i miei genitori hanno il diritto di abitazione per i 20/24 (diritto trascritto nell' atto notarile rogato al momento dell'acquisto dell'immobile) devo pagare io l'IMU per tutto l'appartamento o posso pagarlo solo per i 4/24 e i miei genitori quindi non pagano nulla? Oppure devo pagare comunque io l'IMU su tutto l'immobile? Aggiungo che mia madre non ha alcuna proprietà, mentre mio padre è in possesso del 50% di un immobile giunto a lui come eredità alla morte di sua madre e su quel 50% paga già l'IMU. In attesa di un chiarimento, porgo distinti saluti.

Dott. Andrea Mannarà - 09/02/2016

La sua domanda è troppo articolata, le posso semplicemente rispondere che il proprietario può concedere in comodato l'immobile che ha in proprietà, anche pro-quota. La stipula del comodato è un atto negoziale tra le parti, nel quale possono essere specificate tutte le condizioni del comodato. Pertanto può anche utilizzare un unico comodato per diverse unità immobiliari, sempre che il beneficiario di tale comodato sia la medesima persona. In presenza di più beneficiari, è necessario stipulare un comodato per ognuno di essi.

FRANCESCO - 08/02/2016

Buona sera signor , il mio problema è questo: ho un immobile che era di mia mamma e mio padre, mio padre è deceduto , abbiamo fatto successione e mi è toccato il 16,67% dei 4 sub dell' unità immobiliare e anche a mio fratello. il restante a mia mamma il 66,66%. volevo sapere se faccio un comodato d' uso gratuito il quale dichiaro che mia mamma e mio fratello cedono a me il sub 6 cat a/3 , e il sub 8 cat a/3, e viceversa io e mio fratello cediamo a mia mamma il sub 5 cat a/3 e sub 7, cat c3. SI PUO FARE IL COMODATO D USO GRATUITO ANCHE SE SONO PROPRIETARIO PER 16,67%? bisogna fare due comodati? o ne basta uno? altrimenti devo pagare invece di 200 , 400 euro. grazie....francesco.

Dott. Andrea Mannarà - 07/02/2016

Sull'abitazione principale, quella cioè dove il nucleo familiare ha posto la sua abituale dimora, non è dovuta Imu e, da quest'anno, neanche la Tasi (mentre la Tasi è dovuta per gli anni pregressi). Su tutti gli altri immobili posseduti nel territorio dello stato, è dovuta l'Imu ed eventualmente anche la Tasi secondo le aliquote comunali. Il problema è che, da una parte, sua madre ha la sua abitazione principale a Milano (per il 50%) e su questa quota non paga Imu nè Tasi, ma contestualmente è soggetta al pagamento dell'Imu e della Tasi per il 50% della casa in Puglia. Stessa identica considerazione per suo papà, ma all'opposto (abitazione principale in Puglia e seconda casa a Milano). Da quest'anno è prevista la riduzione del 50% dell'Imu sugli immobili concessi in comodato ai familiari. Tutto sta, poi, nel dimostrare, al di là delle risultanze anagrafiche, dove il nucleo familiare effettivamente dimora.

Dott. Andrea Mannarà - 07/02/2016

Dalla data del decesso, giorno a partire dal quale si considera aperta la successione, la casa è divenuta per voi abitazione a disposizione, e sulla stessa sono dovute le imposte relative, cioè Imu ed eventualmente Tari.

valentina - 07/02/2016

salve, abbiamo un caso che può sembrare banale. ma che ci sta procurando problemi e multe. mia madre e mio padre sono cointestatari al 50% di 2 case. una a milano in cui abito anche io e mia madre è residente, l'altra in puglia (prov taranto) in cui mio padre ha la residenza dal 2012. Mio padre ha li anche il medico di base. i miei abitano 6 mesi a milano e 6 mesi in puglia. come dovevano calcolare l'imu per questi anni? in breve, dove possono considerare l'immobile come prima casa? al momento il comune in cui mio padre è residente ci ha mandato una multa perchè vuole considerarlo come seconda casa per lui....

Roberto - 05/02/2016

Buonasera dott. Mannarà. Mio padre è deceduto nel 2013. Io, mia sorella e mia mamma abbiamo ereditato il 33% dell'abitazione ma mia mamma, in quanto usufruente del diritto di abitazione, si è fatta carico di dichiararla fiscalmente e di pagare TASI e TARI (non IMU in quanto abitazione principale). In agosto è mancata mia nonna ed io e mia sorella abbiamo ereditato il 50% a testa dell'appartamento in cui viveva. Dando per scontato che si debba dichiararla in sede di 730, relativamente a TASI ed IMU come dobbiamo comportarci non essendo per nessuno abitazione principale ma essendo deceduta la nonna in agosto?

Dott. Andrea Mannarà - 04/02/2016

Il diritto di abitazione si estende anche alle pertinenze. Ciò vale sia ai fini civilistici, che ai fini fiscali.

rosY - 04/02/2016

Egregio Dottore, il diritto di abitazione al 100%, a seguito la morte del coniuge, si ha solo per l'abitazione principale oppure per eventuali pertinenze. grazie

Dott. Andrea Mannarà - 01/02/2016

Se lei non abita l'immobile acquistato, allora dovrà pagare Imu al 100%. Però le consiglio di consultare i regolamenti comunali, per verificare la presenza di eventuali agevolazioni riconosciute dal comune per gli immobili abitati da familiari. Inoltre, dal 2016, è prevista l'esenzione Imu del 50% per gli immobili di proprietà concessi in comodato gratuito ai familiari (e purchè questi ne facciano abitazione principale).

Dott. Andrea Mannarà - 01/02/2016

Da quanto da lei descritto, la seconda moglie dalle semplici risultanze anagrafiche non può dimostrare la convivenza, la coabitazione con il marito defunto. C'è da dire, però, che la questione si snoda su due fronti: 1) diritto di abitazione ai sensi del codice civile: in questo caso non è richiesta la convivenza anagrafica, ma è sufficiente che si dimostri, con qualsiasi mezzo, la convivenza effettiva dei due coniugi. Stante così le cose, anche la seconda moglie gode del diritto di abitazione sulla casa coniugale. 2) diritto di abitazione ai fini fiscali: qui la normativa è più stringente, in quanto si chiede di dimostrare la coabitazione, la convivenza, e sicuramente le risultanze dei registri anagrafici sono il primo elemento che verrà preso in considerazione dal comune ai fini di un eventuale accertamento Imu/Tasi. Essendo la moglie non residente, sicuramente i soggetti interessati al pagamento dell'Imu sull'immobile sono tutti gli eredi, pro-quota.

Dott. Andrea Mannarà - 01/02/2016

La questione è un pò controversa, soprattutto se si confrontano le due principali imposte che gravano sugli immobili, e cioè Irpef e Imu/Tasi. Infatti, i presupposti delle due imposte sono differenti. Mentre, infatti, per l'Imu/Tasi si segue la regola del possesso, quindi il coniuge assegnatario dell'immobile sarà anche il debitore di imposta ai fini Imu/Tasi, non così per l'Irpef. Secondo la circolare 17/2006 dell'Agenzia delle Entrate, il possesso dell'immobile in virtù di assegnazione giudiziale non costituisce "diritto reale di godimento", ma "diritto personale di godimento". Da ciò ne consegue che, ai fini Irpef (quindi dichiarazione dei redditi), il reddito dell'immobile oggetto di assegnazione sarà imputato al proprietario, indipendentemente dal fatto che questi risulti essere o meno l'effettivo utilizzatore-assegnatario.

Luca - 31/01/2016

Gentile Dott. Mannarà, in caso di separazione con assegnazione della casa coniugale al coniuge non proprietario, sarà quest'ultimo che d'ora in poi dovrà dichiarare l'immobile nella dichiarazione dei redditi? Grazie

Raf - 28/01/2016

Buongiorno, mi servirebbe un parere per il mio caso. Dopo la morte di mia madre, mio padre si è risposato e dopo la sua morte la seconda moglie ha ereditata una porzione della casa in cui viveva (il resto diviso tra me e mia sorella). La seconda moglie aveva la residenza presso altra abitazione di cui aveva venduto la nuda proprietà. Mi chiedo se la 2a moglie goda del diritto di abitazione e di conseguenza se devo pagare IMU e TASI sulla casa di mio padre per la mia quota parte. Grazie

pippo - 20/01/2016

Mia mamma, a seguito decesso di mio papà è soggetto passivo IMU al 100% sulla casa coniugale come diritto di abitazione. Con l'eredità lei è divenuta proprietaria al 75%, io al 25% (e non abito lì) Adesso abbiamo fatto un atto di compravendita con il quale io sono divenuto proprietario al 100%, L'IMU devo pagarla io come seconda casa?

Dott. Andrea Mannarà - 03/01/2016

Gli immobili dati in usufrutto vanno dichiarati dall'usufruttuario e non dal proprietario. In merito alle imposte locali, trattandosi di pertinenza di abitazione principale dovrebbe pagare solo la Tasi, ma si pone il problema che la proprietà del garage è suddivisa tra diversi soggetti. Sarebbe opportuno che i vari proprietari cedessero tutti in comodato alla vedova le loro rispettive proprietà, così l'intero garage sarebbe pertinenza dell'abitazione principale e si pagherebbe solo la Tasi. Faccio presente che dal 2016 la Tasi è stata abolita per le abitazioni principali.

Andrea Monti - 29/12/2015

Mia moglie e le due sorelle hanno la nuda proprietà dell'appartamento in cui abita come prima abitazione la madre vedova, che ne ha l'usufrutto. Per il garage pertinenza dell'appartamento, invece, mia moglie ha la proprietà per 2/9. Trattandosi di pertinenza di un immobile dato in usufrutto, va dichiarata nel 730? Inoltre, va pagata IMU e/o TASI?

Danilo - 28/12/2015

Mi scuso ma ho trovato la seguente interpretazione (si rammenta che in tema di successione necessaria, i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, riservati al coniuge ai sensi dell'art. 540, comma 2, c.c., si sommano alla quota spettante a questo in proprietà, e gravano in primo luogo sulla porzione disponibile, determinata, a norma dell'art. 556 c.c., considerando il valore del "relictum" (e del "donatum", se vi sia stato) comprensivo del valore capitale della casa familiare in piena proprietà, mentre, in caso di incapienza della disponibile, comportano la proporzionale riduzione della quota di riserva del medesimo coniuge, nonché, ove pure questa risulti insufficiente, delle quote riservate ai figli o agli altri legittimari Cassazione civile sez. II 19 aprile 2013 n. 9651). Interpreto che il diritto di abitazione si somma alla quota di proprietà,nell'atto di donazione non si fà nessun riferimento alla cessione di tale diritto. Grazie

Alessandro Dinia - 24/12/2015

Grazie per la risposta. Ho appurato che i coniugi sono in regime di comunione dei beni, e la casa essendo stata acquistata dopo il matrimonio ricade nella comunione. Questo cambia le cose? Grazie ancora

Dott. Andrea Mannarà - 23/12/2015

Essendo la casa di esclusiva proprietà del marito, dal momento che questi ha spostato la residenza in altro comune, perde il beneficio prima casa. La moglie, però, continuando ad abitare quell'appartamento, oggettivamente in virtù di un comodato gratuito, può avere delle agevolazioni in termini di Tasi, ma bisogna consultare il regolamento comunale.

Dott. Andrea Mannarà - 23/12/2015

No, una volta ceduta la proprietà dell'immobile a lei, sua madre non gode più del diritto di abitazione. Però, sia sua madre che suo fratello, continuando entrambi a vivere nello stesso immobile, oggi in virtù di un comodato gratuito, potrebbe avere delle agevolazioni in termini di Tasi, ma per questo è necessario consultare il regolamento comunale apposito.

Alessandro Dinia - 22/12/2015

Due anziani coniugi risiedono nella casa di proprietà di uno di essi (il marito), che è dunque prima casa ai fini IMU/TASI. Il marito per motivi di salute è costretto a spostare la residenza a casa di una figlia, in un diverso comune. La moglie rimane invece residente nella casa coniugale. La casa in questione perde i benefici di prima casa?

Danilo - 22/12/2015

Mia madre a seguito del decesso di mio padre diventava titolare del diritto di abitazione sulla casa familiare ai sensi dell’art.540 del codice civile come coniuge superstite. In seguito a rogito notarile donazione/vendita rispettivamente mia madre e mio fratello cedevano le loro quote di proprietà al sottoscritto diventando unico proprietario dell’abitazione e delle relative pertinenze. La domanda è la seguente: Mia madre conserva il diritto di abitazione ai sensi dell’art.540 (rimane soggetto passivo dell’imposta IMU) nonostante abbia donato la sua quota di proprietà ed essendo residente nell’abitazione insieme a mio fratello. Grazie

Filly - 22/12/2015

Grazie e buon Natale.

Filly - 22/12/2015

Allora abbiamo sbagliato versando per il ravvedimento la metà delle tre rate. Speriamo bene. Grazie e buon Natale.

Dott. Andrea Mannarà - 21/12/2015

Innanzitutto, quando si presenta la dichiarazione di successione, si deve anche presentare la stessa (dopo il protocollo rilasciato dall'agenzia delle entrate) alla conservatoria dei beni immobiliari, così da aggiornare il catasto. In base alla successione, poi confermata con sentenza giudiziale, ogni proprietario (erede) dovrà pagare secondo la propria quota di pertinenza.

loredana - 20/12/2015

Sono qui a chiedere aiuto per mia madre che da 20 anni è suo malgrado sballottata tra opinioni differenti e continua a pagare sempre senza sapere cosa e perchè. Mi spiego.. mio nonno è venuto a mancare nel 1996 e ha lasciato 3 figli ( mia madre e due fratelli). In seguito è stata aperta, da parte di uno dei due fratelli e sulla basta di un testamento olografo, la dichiarazione di successione. I tre fratelli poi sono finiti in causa perchè non d'accordo con il testamento. Recentemente il giudice ha emesso la sua sentenza e diviso la proprietà. Fin a questo momento mia madre ha continuato a pagare 173 di tutta la proprietà ... quindi ha pagato 1/3 come seconda casa di ciascuna delle 2 case occupate dai fratelli. Al catasto risulta tutto ancora intestato al de cuis. La mia domanda è mia madre può pagare solo quello che le spetta secondo quanto scritto nella successione poi confermata dal giudice ( cioè solo la casa, le pertinenze e 1/3 del giardino)? Grazie a chi vorrà aiutarci.

Dott. Andrea Mannarà - 17/12/2015

Se la madre, usufruttuaria dell'immobile, è deceduta ad ottobre, per i mesi che vanno da giugno ad ottobre, naturalmente, il soggetto debitore dell'imposta è la madre.

loretta - 17/12/2015

Buongiorno. le pongo un quesito che riguarda mio marito. La mdre usufruttuaria dell'alloggio donato anni fa a mio marito è mancata la fine di ottobre. Lui ha pagato tasi e imu come seconda casa per questi due mesi. ci chiediamo il saldo per i restanti mesi cioè da giugno a otobre chi li deve pagare? IL padreè deceduto nel 2002. Grazie

Dott. Andrea Mannarà - 15/12/2015

La madre deceduta il 31/07 paga l'Imu sull'immobile in oggetto per tre mesi, cioè maggio, giugno e luglio. I restanti mesi saranno a carico degli eredi. L'acconto di giugno considera i primi 6 mesi dell'anno, quindi la madre, come acconto, avrebbe dovuto versare 2 mesi, cioè maggio e giuno. Quindi: 1) la madre dovrà pagare con ravvedimento l'acconto per due mesi; 2) la madre pagherà poi a saldo un mese, cioè luglio; 3) gli eredi pagheranno tutta la restante parte.

Dott. Andrea Mannarà - 15/12/2015

Sì, avete operato correttamente, e avete seguito la via più semplice, in quanto in caso di accertamento il comune si baserà sulle risultanze catastali, chiedendo ai figli l'Imu per la propria quota di possesso.

Filly - 15/12/2015

Mia madre e' deceduta il 31/07. A giugno non è stato pagato l'acconto di un immobile accatastato il 30/04. Adesso, sto provvedendo al ravvedimento. Gli otto mesi di IMU assommano a euro 800,00. Su che cifra bisogna pagare il ravvedimento? Il commercialista ha detto che la defunta dovrebbe pagare tre mesi in totale pari a 300,00 e quindi il ravvedimento del l'acconto si deve pagare sulla metà pari a 150,00€. Secondo me dovrebbe essere pagato sulla metà di 800,00 e quindi 400,00. Grazie.e buona giornata.

Filly - 15/12/2015

Mio padre e' deceduto da diversi anni. La casa che abitava con la mamma e' di proprietà solo della mamma. La pertinenza C/6 (garage) era di proprietà di entrambi, lasciata in eredità il parte anche ai due suoi figli. In questi anni la mamma ha pagato le tasse come prima casa e pertinenza al 100%. Noi figli abbiamo pagato Ici/IMU per la nostra parte di eredità. Abbiamo fatto bene e se no, possiamo richiederne il rimborso? Grazie.

Dott. Andrea Mannarà - 11/12/2015

La vedova superstite, abitando la casa coniugale, in virtù del diritto di abitazione pagherà solo la Tasi e non anche Imu (situazione applicabile questa fino al 2015, perchè nel 2016 la legge di stabilità ha previsto l'esenzione anche dalla Tasi per le abitazioni principali, ma si aspetta l'approvazione della legge in parlamento). Essendo però l'immobile suddiviso in tre piani, l'agevolazione del pagamento Tasi si potrà beneficiare solo su un piano (una rendita), mentre gli altri due piani (con due rendite distinte) saranno considerati come altri immobili da assoggettare ad Imu. In merito al pregresso, l'Agenzia delle Entrate può effettuare i controlli sulla mancata presentazione della dichiarazione di successione, addebitando agli eredi le relative sanzioni. In ambito civilistico, se un domani la casa verrà venduta o sarà oggetto di atti di disposizione, agli eredi sarà richiesta dal notaio l'accettazione dell'eredità.

bart torto - 10/12/2015

Buona sera Dott. Mannara' Mio suocero, deceduto da poco, lascia la moglie pensionata al minimo sociale, residente in un piccolo immobile su tre piani, e tre figlie sposate e residenti altrove. Mio suocero non ha mai pagato IMU, sulla casa che tra l'altro risulta catastata come tre alloggi separati, con tre diverse rendite, e non ha mai fatto la successione dalla morte della di lui madre, defunta nel 2002. e proprietaria originaria della casa Domande: cosa devono pagare i figli per sistemare la cosa? Dalle risposte che ha dato ad altri lettori, ho dedotto che avendo la vedova il diritto di abitazione, i figli non dovrebbero pagare nulla per il futuro,ma per il passato come devono regolarsi.La ringrazio della risposta che vorra' darmi. Bart.

Dott. Andrea Mannarà - 10/12/2015

Ai fini Imu e Tasi si considera abitazione principale l'immobile in cui il contribuente e il nucleo familiare hanno la residenza anagrafica e la dimora abituale. In caso di accertamento da parte del comune, sarà più facilmente dimostrabile il requisito della residenza (perchè risulta dai certificati anagrafici) che non la dimora. Le consiglio di spostare la residenza nell'immobile effettivamente abitato.

Patrizia - 10/12/2015

Una piccola precisazione Dottore: la moglie e la figlia abitano la casa del coniuge/padre defunto e l'abitavano anche prima del decesso. Hanno solamente la residenza in un altro immobile, per cui la moglie ha sempre pagato l'imu come seconda casa, in quanto nonostante avesse la residenza non è dimorata abitualmente e quindi non rientra nella tipologia di abitazione principale. Ora il mio dubbio è: quale dei due immobili è da considerarsi "abitazione principale"? quella caduta in successione, per intenderci del marito e su cui ha il diritto di abitazione, dove per ora non ha residenza? o quella dove ha la residenza ma non vi abita? La ringrazio anticipatamente per il tempo dedicatomi. Saluti. Patrizia

Dott. Andrea Mannarà - 10/12/2015

Il diritto di abitazione, ai sensi delle norme civilistiche, non soggiace al requisito della residenza anagrafica, ma ciò che conta è la dimora abituale. Cioè: il diritto di abitazione viene acquisito dal coniuge superstite se questi effettivamente abitava nella casa coniugale. Mi sembra di capire che non è il suo caso. Quindi, la moglie superstite continua ad avere la residenza nel suo immobile, l'altro immobile, entrato in successione alla morte del coniuge, rappresenta seconda casa, quindi soggetto ad Imu e Tasi secondo le aliquote deliberate dal comune.

Patrizia - 09/12/2015

Buonasera Dottore, vorrei sottoporre questo caso alla Sua attenzione. Due coniugi: lui con residenza in un immobile (proprietario al 100%), lei con la residenza in un altro immobile (proprietaria al 100%), stesso comune. Hanno una figlia minorenne che ha la residenza con la madre. Lui non paga IMU in quanto abitazione principale e usufruisce di detrazioni per figlia, perchè il nucleo familiare è laddove abita lui (in base ai principi dell'imu), lei paga l'imu sul suo immobile come seconda casa. Il marito muore ad agosto. Lei ha ancora la residenza nella stessa abitazione (la seconda casa per intenderci) e il giudice tutelare deve ancora pronunciare sentenza sulla casa familiare e via dicendo. La mia domanda è: per lei la prima casa è quella del marito, sebbene non abbia la residenza, e quindi varrebbe il diritto di abitazione del coniuge superstite o, fino a quando non cambia residenza, la prima casa diventa quella dove ha la residenza ora? Non so se sono stata chiara... Attendo fiduciosa! Patrizia

Dott. Andrea Mannarà - 09/12/2015

Nel momento in cui l'immobile passerà a lei per successione, lei può concedere lo stesso immobile in uso gratuito alla moglie e alla figlia. Previa verifica dei regolamenti comunali, stipulando un contratto di comodato d'uso gratuito si potrebbe pagare solo la Tasi e non anche l'Imu.

Dott. Andrea Mannarà - 09/12/2015

In merito alla prima questione. Il requisito per l'imposizione Imu è la proprietà dell'immobile. Se sua moglie abita l'immobile ad uso gratuito, è consigliabile stipulare un comodato (naturalmente registrato) con il quale le si concede l'utilizzo dell'appartamento. In questo modo, previa verifica con i regolamenti comunali, si potrebbe non pagare Imu ma solo la Tasi, in quanto l'immobile risulterebbe abitazione principale del coniuge e della figlia. Questo in attesa del provvedimento giudiziale di separazione. Seconda questione. Se non si è pagata l'imposta a giugno, si può pagare adesso l'intero importo, ma bisognerà applicare, sull'acconto di giugno, interessi e sanzioni, attraverso l'istituto del ravvedimento operoso.

Fausto Petroselli - 08/12/2015

Buonasera dott.Mannarà Io sono proprietario di un immobile in cui ho residenza e dimora per lavoro ed è prima casa,mia moglie e mio figlio vivono ,avendo residenza e dimora ,in altro comune in un immobile che diventerà mia seconda casa in quanto la riceveró per successione.In questo caso io devo pagare Imu come seconda casa oppure Imu non va pagata in quanto vi abitano mia moglie con mio figlio e per loro è come se fosse prima casa per diritto di abitazione? Io e mia moglie non siamo separati Grazie Cordiali saluti

Rocco - 08/12/2015

Sono proprietario di un immobile e un box a Torino. Da più un anno abito in alloggio in affitto in attesa della separazione. 1 E' corretto che paghi IMU come 2 casa (altri immobili) per entrambi. Mia (ex ma non siamo separati legalmente) abita ancora lì con mia figlia di 20 anni. 2 AL primo acconto Imu il commercialista non mi ha fatto pagare imu per il box, posso versare la quota intera adesso a dicembre? Grazie

Dott. Andrea Mannarà - 07/12/2015

Se la madre ha rinunciato all'eredità, allora i beni sono entrati nell'asse ereditario del figlio. Il proprietario è quindi il figlio. Se nell'appartamento vi abita la mamma, in virtù di un comodato d'uso, allora l'immobile si può considerare abitazione principale per la mamma, la quale pagherà solo Tasi. L'Imu è a carico del proprietario ma, in virtù del comodato alla mamma (che le consiglio di registrare) non pagherà Imu.

Dott. Andrea Mannarà - 07/12/2015

In merito al diritto di abitazione, richiamo quanto già scritto: ai fini civilistici, la residenza anagrafica è una presunzione, ai fini fiscali invece servono i due requisiti di residenza e dimora. In merito al comodato, non è necessario l'intervento del notaio, basta una scrittura privata (che però le consiglio di registrare presso l'Agenzia delle Entrate).

Antonio Pellicanò - 04/12/2015

Grazie dr. Mannarà per la sua competente risposta. Posso ,quindi, dedurne che il diritto di abitazione sussiste indipendentemente dalla residenza anagrafica ,a differenza di quanto sostiene il Comune, e che i criteri per poterne godere sono , nel caso in questione, soddisfatti;in effetti, la moglie viveva di fatto da almeno due anni presso l'abitazione ,dovendo, tra l'altro, accudire il marito malato e questo è dimostrabile. Le sarei grato se potesse fornirmi gli estremi di qualche sentenza di Cassazione o altro che sancisce questo principio e che io possa esibire al Comune per fargli cambiare idea. In effetti, credo, facciano confusione , come da lei giustamente riscontrato, tra prescrizioni del codice civile e quelle fiscali di IMU e TASI. Parallelamente verificherò la possibilità del comodato d'uso gratuito;in tal senso,le chiedo se questo debba essere regolato da un atto stipulato presso un notaio con i conseguenti costi che vorrei evitare. Le rinnovo i miei ringraziamenti e la saluto molto cordialmente

Ivano - 03/12/2015

Buonasera mia madre vedova,quando abbiamo fatto la successione lei ha rinunciato alla casa e a due pertinenze, se ho capito bene lei deve dichiarare sia la casa sul 730 e pagare tasi o Imu'?

Dott. Andrea Mannarà - 02/12/2015

Ai fini Imu e Tasi la normativa richiede il rispetto di due requisiti: la residenza anagrafica (risultante dal certificato rilasciato dall'ufficio anagrafe) e la dimora abituale. Avendo però pagato l'imposta sulla totalità dell'immobile, anche se detto pagamento è stato effettuato da una sola persona e non dai proprietari per le rispettive quote, io le consiglierei di parlare con i funzionari comunali, far capire loro che l'imposta è stata comunque versata per intero e così farsi annullare gli atti di accertamento.

anna - 02/12/2015

Egr.Dottore, dopo aver pagato prima Ici e poi Imu in relazione al possesso dopo la morte del padre avvenuta nel 1995 dal 2012 hanno hanno smesso di pagare per quote lasciando che fosse a loro madre, coniuge superstite, a pagare imu al 100%.Ora il Comune contesta ciò poichè mancando una dichiarazione che attesti la dimora abituale andrebbero rispettate le percentuali così come da successione, non è quindi sufficiente che la madre abiti nella casa e che abbia deciso da un certo anno in poi di accollarsi tutto il pagamento al 100%?

Dott. Andrea Mannarà - 30/11/2015

Come risposto precedentemente, la legge di stabilità per il 2016, allo stato attuale, è stata approvata dal Senato. Il testo ha subito correzione per via di emendamenti presentati. Ora si attende l'approvazione da parte della Camera dei deputati, dove è in corso di discussione. Sul suo quesito sarà possibile pronunziarsi solo dopo l'approvazione del testo definitivo.

Dott. Andrea Mannarà - 30/11/2015

La questione non è di facile soluzione, in quanto si incrociano differenti normative: quella relativa al diritto di abitazione, così come disciplinato dal codice civile, e quella relativa alle imposte locali (Imu e Tasi). Il diritto di abitazione prescinde dalla residenza anagrafica, è un diritto che spetta se sono rispettate tutte le condizioni dettate dal codice civile, anche perchè le risultanze anagrafiche hanno un valore meramente presuntivo, in quanto la residenza della persona è attestata dalla sua abituale e volontaria dimora in un dato luogo. Non così ai fini delle imposte comunali Imu e Tasi, per cui devono sussistere contemporaneamente sia la residenza anagrafica (certificata dalle risultanze anagrafiche comunali) sia la dimora abituale. La donazione delle quote delle figlie alla madre, naturalmente, deve essere fatta con atto pubblico redatto da notaio, con i relativi costi da sostenere. Sarebbe possibile anche intraprendere la strada del comodato d'uso: le figlie concedono alla madre in comodato le proprie quote. Il comodato però è consigliabile che sia registrato. Ciò però può valere solo ai fini Imu-Tasi e sempre che il comune abbia deliberato agevolazioni in tal senso.

Luisa - 28/11/2015

Gentile Dott. Mannarà, ma esattamente questa Legge di Stabilità cosa porta di innovativo per i coniugi separati? Leggo titoloni di giornali dove c'è scritto " i coniugi separati non pagheranno più Imu". Mi perdoni ma la legge attuale già lo prevede!! : L'imposta municipale propria non si applica, altresi': ...... c) alla casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio" quindi non capisco esattamente il tipo di cambiamento sbandierato che avverrà per i separati. Può illuminarmi? Grazie

Antonio Pellicano' - 26/11/2015

egr.dr.Mannara', il mio caso riguarda il diritto di abitazione del coniuge superstite nel caso in cui questi, la moglie, pur regolarmente coniugato, non era residente anagraficamente nell'abitazione del marito , al momento del suo decesso. La residenza e' stata trasferita nell'abitazione in questione subito dopo. Il Comune tuttavia ritiene che la moglie non goda del diritto di abitazione e quindi le due figlie, avendo acquisito in successione ciascuna 1/3, debbano pagare IMU e TASi come 2nda casa . Le chiedo se, a suo avviso, questa posizione e' legittima , anche considerando il fatto che e' possibile dimostrare con testimonianze scritte che la moglie nei 2 anni precedenti il decesso, risiedeva "di fatto" in quella abitazione. In Comune mi hanno consigliato che le figlie donino il possesso delle quote di loro proprieta' alla madre, ma questo richiede la stipula di un'atto costoso presso un notaio. Oppure, sarebbe possibile , dopo aver letto il suo blog, che le figlie concedano alla madre il comodato d'uso gratuito delle proprie quote di proprieta' ?Grazie

Dott. Andrea Mannarà - 23/11/2015

Se la casa di abitazione del nucleo familiare era cointestata ad entrambi i coniugi (al 50% lei e l'altro 50% la sua defunta moglie), allora alla morte della moglie, il marito per legge ha il diritto di abitazione sull'intera casa. In tema di successione, chiaramente gli eredi diretti della moglie sono il marito superstite e il figlio. La dichiarazione di successione può presentarla benissimo lei, rivolgendosi anche ad un suo professionista di fiducia. In merito alla vendita dell'appartamento, chiaramente è necessario il consenso di entrambi gli eredi. Potrebbe anche ipotizzarsi la seguente ipotesi: suo figlio rinuncia all'eredità, l'immobile passa in successione interamente a lei, e così lei potrà disporre liberamente dell'appartamento. Per far ciò è però necessario rivolgersi al notaio.

POTENZANO ANTONINO - 22/11/2015

DOTT. MANNARA mi scusi volevo un consiglio da lei il 10.2.2015 e deceduta mia moglie io vivo in un appartamento di mia proprieta al 50 per cento con lei pago ancora il mutuo per ancora sette anni la mia e lunico bene che ho e non ho altre proprieta mio figlio non mi parla da quando e deceduta mia moglie io gli ho detto che mi deve dare la sua parte per la successione a lui ci spetta o no poi ho detto che essendo solo perche lui lavora a milano e io abito a misilmeri palermo che voglio vendere casa e lui mi ha detto che non la vuole vendere che non mi da il consenso cosa posso fare la posso vendere senza il suo consenso e la successione fosso farla per conto mio perche io voglio pagare la successione ma senza il suo documento non posso farla e lui mi a risposto che non mi vuole dare il suo consenso alla vendita per favore mi puo agliutare il mio cell 3493449604 GRAZIE

Dott. Andrea Mannarà - 20/11/2015

Sembrerebbe così, ma attendiamo la pubblicazione della legge di stabilità in Gazzetta Ufficiale per averne la certezza.

Luisa - 17/11/2015

Salve, volevo cortesemente un chiarimento in previsione dell'abolizione della Tasi. Nel suo ultimo commento leggo "la casa coniugale viene assegnata ad un coniuge, per il quale la casa diviene abitazione principale per intero, quindi non soggetta ad Imu ma a Tasi". Di conseguenza ora che la Tasi scompare, il coniuge assegnatario non paga niente?

Dott. Andrea Mannarà - 26/10/2015

Situazione un pò complessa. Innanzitutto, in base al decreto di omologazione della separazione consensuale, la casa coniugale viene assegnata ad un coniuge, per il quale la casa diviene abitazione principale per intero, quindi non soggetta ad Imu ma a Tasi. Se nel frattempo il coniuge assegnatario cambia la propria residenza, l'immobile in questione cessa di essere abitazione principale per diventare seconda casa, sulla quale i proprietari (i coniugi comproprietari) saranno tenuti al versamento dell'Imu ognuno per la propria quota.

Ferdinando P - 23/10/2015

Egr. dr. Mannarà, Il mio caso riguarda la decorrenza dalla quale si è tenuti a versare l'IMU in casi di separazione e divorzio consensuale. A metà del tempo intercorso tra la separazione ed il divorzio c'è stato un avvicendamento consensuale nella casa inizialmente assegnata ad uno dei coniugi con-proprietari dell'appartamento. Ora il Comune vanta il pagamento dell'IMU (oltre alle penali ed interessi) alla persona che, in fase di separazione consensuale risultava assegnataria dell'appartamento ma che poi, un anno prima della sentenza di divorzio, aveva concordemente cambiato residenza lasciando libero l'appartamento all'altro coniuge. le sembra corretto che il Comune lucri su questo fatto basandosi esclusivamente sulla data di registrazione dell'atto di divorzio (legata ai tempi burocratici) ed ignorando la data di effettivo cambio di residenza dei due, del quale il Comune era perfettamente a conoscenza?

Dott. Andrea Mannarà - 02/10/2015

I presupposti impositivi di Irpef e Imu sono differenti e la stessa struttura dell'imposta è differente. Per l'Irpef, denunciato con il modello Unico o 730, nei redditi da fabbricati sono inclusi il reddito dell'abitazione principale e delle relative pertinenze, anche quando l'utilizzo di questi immobili avvenga in virtù di un diritto di abitazione ex art. 540 cc. Ai fini Irpef, dunque, non vi è nessua preclusione al numero di pertinenze, purchè ciascuna di esse serva realmente da pertinenza all'abitazione principale. Ai fini Imu, invece, il discorso cambia, perchè l'esenzione Imu riguarda l'abitazione principale e una sola pertinenza in base alla categoria catastale.

Gavino Zucca - 02/10/2015

Il diritto reale di abitazione per il coniuge superstite, previsto dall'art. 540 del codice civile, si applica solo sull'abitazione principale, oppure anche su tutte le pertinenze? E come si individuano tali pertinenze? Il problema riguarda sia il pagamento dell'IMU su tutte le pertinenze esclusa una per ciascuna tipologia, sia la dichiarazione 730 (nelle cui note è scritto che, in riferimento ai redditi da fabbricati, il diritto di abitazione previsto dall’art. 540 si estende anche alle pertinenze della casa adibita ad abitazione principale. Quindi, tutte le pertinenze, e non una sola). Grazie per l'attenzione.

Dott. Andrea Mannarà - 25/09/2015

Sì, entrambi pagano Imu sulla seconda abitazione, in proporzione alla loro quota di proprietà.

Michele - 25/09/2015

Nel caso in cui due fratelli abbiano 2 appartamenti entrambi in comproprietà 50% e risiedano e abitino uno in un appartamento e l'altro nel secondo, sono tenuti ciascuno al versamento di IMU seconda casa per la quota di proprietà dell'appartamento nel quale non abitano? Mi sembrerebbe assurdo, ma temo sia così...

Dott. Andrea Mannarà - 11/09/2015

In merito all'utilizzo della casa coniugale, chiaramente ciò che lei ha scritto sono questioni da valutare con un legale, in quanto una sentenza giudiziaria, oltretutto della cassazione e passata in giudicato, fa stato tra le parti e rappresenta titolo esecutivo. In merito all'Imu, immagino che il comune avvierà il comune per le annualità non versate, e farà riferimento ai dati catastali, se non ha a disposizione alcuna notizia in relativa alla sentenza di assegnazione immobile.

Maria c. R - 10/09/2015

Mi scusi dottore , ma in questi casi il coniuge che non può utilizzare l immobile ha delle agevolazioni?

Maria c. R - 10/09/2015

Gentile dottore ho un cruccio che mi assilla e spero in una sua gradita risposta. Sono separata dal 2006 e la casa coniugale da quella data del 2012 è stata assegnata al ex coniuge. Da giugno 2012 la corte d appello mi riassegna la casa e quindi come mi pare di aver capito avrei dovuto pagare IMU . Effettivamente il mio ex coniuge usa esclusivamente l immobile non mi vuole riconsegnare le chiavi non mi vuole corrispondere un affitto per l uso della mia parte,io sono costretta a vivere in affitto pagando un canone molto alto e dovrei anche pagare l ImU come seconda casa? Non so cosa fare . Può darsi abbia continuato a pagare lui , ma se la mia parte invece dal 2012 non l'ha pagata nessuno mi arriverà una multa ? Come mi devo muovere ? Attendo un suo cortese riscontro

Maria c. Rudilosso - 10/09/2015

Gentilissimo dottore , mi assilla un grosso problema e spero Lei possa darmi lumi confortevoli Sono separata dal 2006 e in prima battuta dicembre 2006 il giudice assegnò la casa coniugale di cui io ho il 50% della proprietà al mio ex per poi confermare tale sentenza nel 2010 . Pertanto su consiglio dell avvocato e commercialista non ho più pagato l ICI . Dopo ricorso l'un appello mi viene riassegnata l a casa in giugno 2012 il mio ex fa ricordo ma la cassazione conferma la sentenza del appello .

Alessandra Pellin - 19/08/2015

una domanda: l'art. 540 c 2 del cc si applica anche nel caso in cui i beni non siano di proprietà esclusiva del defunto ma p.es. al 50% suoi e al 50% di un comproprietario? contestualizzo: mio padre e mio nonno erano comproprietari al 50% di un imobile con due civici e pertinenze (le due rispettive case coniugali ) ciascuno dei due conviveva con la rispettiva moglie. Muoiono in questa successione mio padre e mio nonno. Dopo la morte di mio padre la proprietà era ripartita così: mia madre 1/4, io 1/4, eredi del nonno 1/2. Dopo la morte del nonno la successione legittima deifnisce le seguenti quote di proprietà ai vari eredi: nonna 1/6 mia madre 2/6 io 2/6 zia (sorella di mio padre ed erede dimio nonno) 1/6 Nei documenti della successione si dice che la nonna ha il diritto di abitazione sull'alloggio di residenza. in sostanza una comproprietà al 50% nonno papà ripartita fra i rispettivi eredi. abbiamo pagato negli anni ici (ottenendo anche riduzione di aliquota dal comune per concessione a titolo gratuito di unità abitative a parenti diretti 2° grado), poi imu e iuc pagamenti effettuati sempre sulla base dei bollettini (f24) calcolati e forniti dal comune stesso ora giunge a me e mia zia una serie di cartelle di riscossione di tributi per quote non versate e la motivazione della richiesta recita: "Il contribuente ha versato un importo minore del dovuto. Si comunica che le sigg.re....( madre e nonna ( rispettivamente sui beni al civ. 3 e al civ. 5 in via... .. non possono godere del diritto di abitazione dal decesso del coniuge, in quanto da normativa non c'è la realizzazione di tale diritto poiché l'origine della proprietà non era al 50% ciascuno dei due coniugi e/o al 100% del defunto. il recupero della differenza viene effettuato senza sanzioni" chiedo: sembra che il comune, che pure ha fornito i conteggi e l'f24 e ha riconosciuto detrazioni per il diritto di abitazione alla nonna, ora neghi il diritto derivante dall art 540 c 2 del cc.. Ha fondamento questa richiesta di corrsponsione di ulteriori importi? Se anche dovessi pagare la differenza perché dovuta per legge, il comune che ha fatto i ocnteggi sulla base dei quali io ho fatto versamenti inferiori al dovuto ha qualche responsabilità, magari in relazione al codice di comportamento dei dip. pubblici p.es.art 3 cc4-5 , art.12 cc 1 e 3? Vi ringrazio per le indicazioni che potrete e vorrete fornirmi cordialmente Alessandra

Dott. Andrea Mannarà - 07/08/2015

Con il termine "prima casa" si intende l'abitazione principale, cioè l'abitazione in cui il contribuente ha la residenza anagrafica e vi risiede abitualmente. Se lei compra casa e in questo nuovo appartamento sposta residenza e dimora, allora tale casa sarà la prima casa.

Andrea Mennillo - 07/08/2015

Buongiorno io sono separato con figli maggiorenni e stdenti universitari. Mia moglie non ha reddito. l'unica casa in comunione è stata assegnata a mia moglie e figlie, io ora ho affittato un appartamento per vivere da solo. Corrispondo sia a mia moglie che alle figlie assegno mensile . Nel caso in cui volessi acquistare casa per me risulterebbe prima o seconda casa? Ringraziandola anticipatamente la saluto con cordialità. Andrea Mennillo

Dott. Andrea Mannarà - 03/08/2015

In via generale, l'esezione dal pagamento dell'Imu per coloro che operano all'interno delle Forze armate è ancora valida. Sulle modalità di fruizione, deve però consultare il regolamento comunale.

Gaetano - 31/07/2015

Buongiorno, vorrei delucidazioni in merito all'IMU, per il caso che le vado a spiegare: Io sono un militare ho comprato casa cointestata, quindi siamo proprietari al 50%, dopodiché nel 2013 sono stato trasferito, io che sono militare so per certo in base alla legge non devo pagare l'imu, la domanda è mia moglie in questo caso pagherà l'imu o essendo moglie di un militare no? Grazie resto in attesa di una vostra risposta

Dott. Andrea Mannarà - 30/07/2015

La ripartizione è corretta. In merito all'abitazione in cui lei vive, può informarsi se il suo comune ha previsto la possibilità, per i parenti in linea retta, di concedere in comodato d'uso gratuito la propria quota al fratello, e così non pagare Imu ma solo Tasi.

luca - 29/07/2015

Buon giorno, la mia abitazione è in comproprietà con mia madre (8/12) e i 4 figli (ognuno 1/12), tra cui io. La stessa ripartizione l'abbiamo nell'altra casa dove mia madre ha la residenza e usufrutto dopo la morte di mio padre. Mia madre per la sua abitazione non paga IMU ma Tasi, noi figli niente. Per la mia l'abitazione io non pago IMU ma gli altri familiari si ; sempre per la mia abitazione tutti paghiamo la TASI. Volevo chiederle se: è giusta tale ripartizione dei costi? considerando gli elevati costi soprattutto di mia madre (IMU e TASI) per la mia abitazione, esistono forme per abbassarle i costi come comodato d'uso a mio nome? La ringrazio anticipatamente!

Dott. Andrea Mannarà - 22/07/2015

Come ha ben detto lei, la cosa importante è che l'imposta sia stata pagata per intero sull'intero immobile. Se dovessero arrivare accertamenti da parte del comune, con il quale si richiede agli altri intestatari il pagamento dell'imposta evasa, dimostrate di aver comunque assolto all'intera obbligazione tributaria, producendo i modelli F24 di pagamento e un conteggio dell'imposta dovuta sull'intero immobile.

Conny - 22/07/2015

Salve, in seguito ad eredità per successione, io (16,66%), mia sorella (16,66%) e mia mamma (66,66%) siamo proprietarie di 3 unità immobiliari. In quella principale ci abitiamo io e mia mamma, mentre mia sorella abita all'estero. Le altre due unità sono considerate seconde case tra cui una in locazione. Da cinque anni a questa parte mia mamma paga per intero tutte le imposte dovute, prima era l'ICI e dal 2012 l'imu e poi anche la tasi. Solo adesso siamo state informate bene che era corretto compilare 3 F24 e non uno solo a nome di mia mamma che pagava l'imposta come possessore al 100 %. Cosa succede ora e a cosa andiamo incontro se dal prossimo anno compiliamo ognuna il proprio F24 come sia giusto fare? Considerando comunque che l'imposta è stata pagata per quanto dovuta sull'intera casa, ma è solo un problema di nominativi. Grazie in anticipo per la Sua gentile risposta.

Dott. Andrea Mannarà - 09/07/2015

Ai fini della Tasi paga il soggetto che realmente ha il possesso dell'immobile, cioè colui che realmente vi abita. Ai fini Imu ogni proprietario paga la sua quota. Se però i due fratelli concedono in comodato le loro quote alla madre, che abita l'immobile e vi ha la residenza, potrebbe pagare la Tasi solo la madre sull'intera proprietà, purchè questa agevolazione sia stata approvata dal consiglio comunale, altrimenti ognuno paga per la sua quota.

betty - 07/07/2015

Salve, mio padre aveva una casa intestata con sua cugina. mio padre è morto e ha lasciato l'eredità a me mio fratello e mia madre(sua moglie). adesso anche la cugina di mio padre è morta lasciando l'eredità sempre a me mio fratello e a mia madre(per testamento)i. Quindi la casa è divisa tra tre persone. ma ai fini imu/tasi, mia madre ha il diritto di abitazione??chi deve pagare?

Dott. Andrea Mannarà - 26/06/2015

Lei è subentrata nel possesso del locale il 03 giugno, quindi l'Imu relativa alla mensilità di giugno andava pagata da lei. Può comunque recuperare entro il 16/12, con l'aggiunta di interessi e sanzioni, tramite il ravvedimento operoso.

mary - 25/06/2015

Il 3/6 ho avuto come donazione un bar. Sino a maggio l'imu l'ha pagato mia madre (con l'acconto del 16/06) ma mi chiedo se io dovevo pagare l'imu di giugno o posso rimandate tutto al16/12

Antonio - 25/06/2015

si la pertinenza (che è una cantina) è realmente adibita a servizio dell’abitazione principale e io abito ancora con mia madre e non ho altri immobili. la prima pertinenza C/2 è invece il solaio. Grazie ancora. saluti.

Dott. Andrea Mannarà - 24/06/2015

In questo casa non si parla di "casa coniugale", quindi non si può applicare la normativa sul diritto di abitazione. Da ciò ne deriva che il padre paga la Tasi come abitazione principale sul suo 50% in usufrutto e i tre nipoti pagano Imu sulle loro quote. Però, se il regolamento comunale lo consente, i tre figli potrebbero presentare istanza al comune in cui si dichiara che hanno concesso in comodato d'uso al padre la loro quota di proprietà. Con ciò, il padre pagherà la Tasi sull'intero immobile e i tre figli non pagheranno l'Imu. Ma, ripeto, è da verificare con il regolamento comunale.

Dott. Andrea Mannarà - 24/06/2015

Se la pertinenza è realmente adibita a servizio dell'abitazione principale, allora nel modello 730 va indicato il codice "5" e nei casi particolari Imu il codice "2" in quanto pertinenza soggetta interamente ad Imu.

Antonio - 23/06/2015

Grazie per la risposta. nella compilazione del 730 come figlio convivente nella casa coniugale che codice posso utilizzare per indicare la 2° pertinenza c/2? utilizzo "5" e casi particolari Imu "2" va bene? Grazie ancora. saluti

Giuseppe - 22/06/2015

Mio nonno è morto nel 2000 e ha lasciato in eredità con testamento e successione la propria casa ai suoi tre nipoti (mia sorella, mio fratello ed io) e l'usufrutto ai miei genitori. Nel 2004 è venuta a mancare mia madre. Al catasto risulta il 50% di usufrutto a mio padre e il 16,6% di proprietà a ciascuno di noi 3 figli. Oggi la casa è abitazione principale di mio padre. Premesso che i miei genitori hanno vissuto esclusivamente in questa casa da quando era in vita mio nonno, anche in questo caso si parla di casa coniugale? Ciascuno di noi fratelli deve dichiarare il 16,6% di proprietà e pagare l'IMU come seconda casa visto che ognuno ha un'altra abitazione principale?

Dott. Andrea Mannarà - 22/06/2015

Se l'uso esclusivo deriva da sentenza del giudice, il quale ha assegnato la casa coniugale alla sua ex, allora sull'immobile sarà dovuta solo la Tasi in quanto rappresenta abitazione principale pe la sua ex. Lei, per il suo 50%, non pagherà Imu.

Pietro - 22/06/2015

Salve sono separato con immobile al 50% la mia ex ha l'uso esclusivo della appartamento io sono residente in un altro comune in affitto devo pagare l imu.... Grazie

Dott. Andrea Mannarà - 18/06/2015

Sull'immobile in cui risiede e dimora la madre, paga solo la madre per l'intero; sull'altro immobile, risultando seconda casa, ogni proprietario/erede paga l'Imu per la propria quota.

Vincenzo - 17/06/2015

Buonasera il mio quesito è questo: circa due anni fà è venuto a mancare mio padre che era proprietario di due appartamenti, di cui uno intestato a mia madre perche acquistato in seguito allo stesso indirizzo. (in comunione dei beni) La mia domanda è questa essendo quattro figli che ad oggi non assegnatari di niente, ed uno dei due appartamenti è abitato da nostra madre chi deve pagare l'IMU? ringrazio anticipatamente della risposta.

Dott. Andrea Mannarà - 17/06/2015

Per gli immobili di cui lei ha la sola nuda proprietà, mentre altri soggetti hanno l'usufrutto o il diritto di abitazione, lei non indica nulla in dichiarazione, ma tali immobili saranno indicati dai soggetti che hanno il personale diritto di godimento. In merito agli altri immobili, vanno indicati in dichiarazione come immobili a disposizione, codice "2". Per il box indicare invece il codice "9".

Dott. Andrea Mannarà - 17/06/2015

Visto che materialmente il possesso dell'immobile è in capo alla sorella maggiore, dovrà essere lei a sostenere l'intera tassazione. Se la sorella maggiore ha residenza e domicilio, allora per lei l'immobile rappresenta abitazione principale, quindi sarà soggetta a Tasi. In merito alla quota della sorella minore, se non è previsto altrimenti dal regolamento comunale, andrà pagata l'Imu come seconda casa.

roberto - 17/06/2015

La mamma comunque e deceduta e nell'abitazione al momento vive solo la sorella maggiore.

roberto - 17/06/2015

Buongiorno. ho donato la casa alle mie due figlie, una delle quali minori. Visto che il Giudice tutelare ha stabilito che la minore dovra' abitare presso la cugina, nello stesso Comune, la minore dovra' pagare l'imu come seconda casa? grazie

massimo pietrangeli - 16/06/2015

Egr. Dott. Mannarà: sono proprietario/comproprietario di 3 immobili: 1) casa abitata completamente da mio padre vivente, coniuge superstite ed io assieme a mia sorella ho ereditato il 17% dalla mamma defunta; 2) casa assegnata con sentenza omologata dal giudice alla ex moglie e figli di cui sono proprietario al 50%; 3) casa attualmente completamente abitata da una mia zia (50%), coniuge superstite del fratello di mia madre (50%), alla cui morte ho ereditato il 17% della sua quota assieme a mia sorella e mio padre; 4) box che non è pertinenza degli immobili di cui sopra, attualmente non locato. Vorrei sapere se devo dichiararli ai fini irpef in relazione al diritto di abitazione/usufrutto e quali codici utilizzare alla colonna 2, 7 e 12 dello stesso quadro B. Grazie

Dott. Andrea Mannarà - 16/06/2015

Con la sentenza che dichiara la separazione e con la quale il giudice procede all'assegnazione della casa coniugale, il coniuge assegnatario diventa possessore a tutti gli effetti della casa, quindi sarà egli a sopportare l'intera tassazione sull'immobile, in questo caso Tasi su abitazione principale.

Dott. Andrea Mannarà - 16/06/2015

Le dichiarazioni dei redditi sono sempre personali, indipendentemente dal regime patrimoniale che i coniugi si sono dati. Se un coniuge un anno ha ottenuto un reddito inferiore ad euro 2.840,51 lordi può essere considerato fiscalmente a carico dell'altro coniuge.

Dott. Andrea Mannarà - 16/06/2015

Alla morte di uno dei coniugi l'appartamento viene ereditato dal coniuge superstite e dai figli. Se l'appartamento è la casa coniugale, allora il coniuge superstite gode del diritto di abitazione (necessaria residenza e dimora). In virtù di ciò la tassazione sull'immobile è interamente a carico del coniuge superstite, anche per le quote di proprietà dei figli i quali non pagano come seconda casa.

LILIANA - 15/06/2015

Buonasera, il mio quesito è il seguente: Un immobile di mia proprietà al 100%, è stato per diversi anni concesso in comodato uso gratuito a mio figlio con la moglie e il figlio. Mio figlio ora è separato e il giudice ha assegnato quella casa alla moglie. Chi paga l'Imu o la Tasi su quell'immobile? Si segue comunque il criterio in base al quale il coniuge assegnatario avendo il diritto di abitazione deve versare la Tasi come abitazione principale? GRazie

omar - 15/06/2015

Buongiorno, e grazie per il prezioso lavoro che fa. la mia è una domanda molto semplice: abito con mia moglie e mia figlia in una casa di proprietà di mia moglie. siamo in separazione dei beni. mia moglie nel 2014 ha avuto un reddito basso (circa 12000 euro). ha diritto a detrazione o devo sommare il mio reddito? Grazie mille.

Dott. Andrea Mannarà - 15/06/2015

L'imu si paga in base alle alquote stabilite dal comune in cui ha sede l'immobile in questione.

Dott. Andrea Mannarà - 15/06/2015

si

simona - 15/06/2015

Egr. dottore avrei bisogno di un chiarimento. i figli che ereditano un immobile di proprietà del padre (madre-coniuge superstite residente), diventano proprietari o nudi proprietari? nell'ipotesi in cui diventino proprietari e non nudi proprietari (stante il diritto di abitazione della madre) come si giustifica ad un eventuale controllo il fatto che non è stata pagata l'imu 2° casa per l'immobile in oggetto?

Sergio - 15/06/2015

Prendo atto del suo cortese riscontro ma desidererei che mi precisasse che mia moglie - nel caso in questione - non deve indicare nella colonna 12 (casi particolari Imu) il cod 3 (immobile non locato o in comodato) solo perchè non è titolare di alcuna misura percentuale dell'abitazione principale (di mia proprietà al 100%). Me lo conferma? Penso invece che sarebbe tenuta ad indicare il cod 3 nella col. 12 se fosse titolare ad esempio del 50% dell'abitazione principale: è cosi? Grazie :-) Grazie

CRISTIAN - 15/06/2015

alve. IO E MIA SORELLA BBIAMO EREDITATO UNA CASA.GLI EREDI IN TUTTO SONO 6. IO E MIA SORELLA NATURALMENTE CONTIAMO PER UNO.I DATI SONO QUESTI: CATEGORIA A3 CLASSE 3 RENDITA 570,68 QUOTA DI POSSESSO 18/126.QUANTO DOVREMO PAGARE DI IMU? GRAZIE MILLE.

Dott. Andrea Mannarà - 15/06/2015

Spostando la residenza, i due immobili ereditati risultano come seconde case, quindi soggette ad Imu e a Tasi (secondo le delibere comunali). L'immobile dei nonni in cui viene spostata la residenza risulta abitazione principale per lei. Se il comune lo ha previsto, in tal caso si può presentare un'istanza al comune in cui si dichiara che i nonni hanno concesso l'immobile in comodato gratuito, così i nonni non pagano nulla e lei paga la Tasi.

Dott. Andrea Mannarà - 15/06/2015

L'appartamento A è considerato abitazione principale per sua moglie, mentre l'appartamento B è abitazione principale per lei. Tale suddivisione decorre dalla data della sentenza con cui il giudice ha disposto l'assegnazione della casa coniugale. Per il periodo pregresso, l'appartamento B può da lei essere considerato abitazione principale solo se già da gennaio vi aveva la residenza e vi dimorava ufficialmente.

Dott. Andrea Mannarà - 15/06/2015

Sua moglie dovrà utilizzare il codice "10" nella dichiarazione per dichiarare che l'immobile è concesso in comodato d'uso ad un parente. Essendo l'immobile soggetto ad Imu, non partecipa alla formazione del reddito imponibile Irpef. Lei, invece, nella sua dichiarazione utilizzerà il codice "1" per indicare la casa, vostra abitazione principale.

Roberto - 15/06/2015

Sono proprietario di due appartamenti siti allo stesso indirizzo. A gennaio, in seguito a sentenza di separazione, l'appartamento A è stato assegnato alla mia ex moglie, mentre Io mi sono spostato nell'appartamento B. Ho però cambiato residenza ufficialmente solo a maggio. Posso dimostrare però che ero nell'appartamento B già da gennaio. A questo punto, visto che l'app. A è in capo alla mia ex moglie, posso considerare ai fini IMU e TASI l'app. B come 1° casa già da gennaio? grazie

giovanni - 15/06/2015

salve, mio padre è venuto a mancare e ci ha lasciato 2 immobili che ora dono entrambi di proprietà di mia madre. purtroppo noi per motivi finanziari siamo costretti a spostarci in altra regione lasciando questi due immobili e andando ad abitare a casa in prestito dai nonni. Il cambio di residenza farebbe risultare quest'ultima abitazione come terza casa? Aumenterebbe imu e tasi? grazie Giovanni

Sergio - 12/06/2015

Mia moglie abita nella casa in cui io sono interamente proprietario al 100% (si tratta di abitazione principale). Nello stesso nostro Comune di residenza mia moglie possiede una casa al 100%, che ha dato in comodato gratuito a nostra figlia (utilizzo 10) Cortesemente le chiedo se, per l'abitazione data in comodato gratuito alla figlia (con assogettamento a IMU seconda casa) sia tenuta altresì a pagare il 50% dell'Irpef. Spero di no. Grazie!

Dott. Andrea Mannarà - 12/06/2015

Il diritto di abitazioe di cui gode il coniuge superstite consente a questi di dichiarare per intero l'immobile, mentre gli altri eredi non dichiarano nulla.

Dott. Andrea Mannarà - 12/06/2015

Essendo casa coniugale, il coniuge superstite ha il diritto di abitazione, quindi sarà il coniuge supestite a sostenere l'intera tassazione sull'immobile, purchè per egli sia abitazione principale. In questo caso pagherà solo la Tasi sull'intero immobile e su una pertinenza. Sull'altra pertinenza, invece, i singoli proprietari pagheranno l'Imu in base alle loro quote di proprietà.

paola - 11/06/2015

Sapendo che al coniuge superstite spetta il diritto di abitazione al 100% ,volevo sapere se devo dichiarare nel 730 il mio 25% ereditato alla morte di mio padre dove ho la residenza.Il restante 75%è di mia madre.Grazie mille

Antonio - 11/06/2015

Buongiorno, alla morte di mio padre io e mia sorella abbiamo ereditato una parte della casa coniugale. La casa si compone di abitazione + 2 pertinenze c/2 se non ho capito male, non essendoci più l'Imu sulla prima casa, va pagata solo sulla seconda pertinenza c/2 in questo caso, essendo la pertinenza collegata alla casa coniugale va pagata solo da nostra madre o anche dai figli (per mia sorella risulterebbe seconda casa) Grazie. saluti

Antonio - 11/06/2015

Buongiorno, alla morte di mio padre io e mia sorella abbiamo ereditato una parte della casa coniugale. La casa si compone di abitazione + 2 pertinenze c/2 se non ho capito male, non essendoci più l'Imu sulla prima casa, va pagata solo sulla seconda pertinenza c/2 in questo caso, essendo la pertinenza collegata alla casa coniugale va pagata solo da nostra madre o anche dai figli (per mia sorella risulterebbe seconda casa) Grazie. saluti

Gennaro - 11/06/2015

La ringrazio molto per la tempestività e la chiarezza della risposta.

Dott. Andrea Mannarà - 11/06/2015

Il diritto di usufrutto è un altro diritto reale di godimento sugli immobili che, come il diritto di abitazione, consente all'usufruttuario di sostenere la tassazione per l'intera quota, esonerando da ciò il nudo proprietario. Significa che il nudo proprietario nel 730 non indica la proprietà, mentre l'usufruttuario indica l'intera quota. In merito alle imposte locali, l'usufruttuario paga la Tasi (in quanto dimora e risiede nell'immobile) sull'intera quota.

salvatore - 10/06/2015

Chiarito il concetto che il coniuge superstite ha il 100% del diritto reale di abitazione per l’ex casa coniugale, vorrei sapere se tale diritto decade, nel momento in cui il genitore vedovo, pur conservando l’usufrutto, dona l’immobile al figlio. Nel caso in cui il diritto di reale abitazione decade, il figlio, già pieno proprietario dell’1/3 è obbligato a pagare le imposte inerenti la propria quota? Contrariamente, nel caso in cui il coniuge superstite donante, non perda alcun diritto, ma lo conserva, “poiché trattasi di ex casa coniugale dall’origine”, il figlio donatario è o non è obbligato per la quota di suo possesso alla dichiarazione reddituale ovvero al pagamento della IUC? Dalla partizione che si evince dalla visura catastale, sono io figlio, PIENO proprietario dell’1/3 e NUDO proprietario del 2/3 con mia madre vedova usufruttuaria. Cosa bisogna dichiarare sul mod. 730 e come pagare le dovute imposte? Grazie in anticipo per il cenno di risposta.

Dott. Andrea Mannarà - 10/06/2015

Ritengo che non ci siano problemi, in quanto l'omologazione da parte del tribunale dà ufficialità e veridicità al verbale (redatto immagino in udienza dinanzi al giudice in sede di consensuale).

Dott. Andrea Mannarà - 10/06/2015

No, la tassazione è interamente a carico del coniuge superstite, che gode del diritto di abitazione sull'immobile. Il coniuge superstite pagherà dunque la Tasi come abitazione principale, mentre sua moglie (erede) non pagherà nulla per la sua quota.

Cristina - 10/06/2015

Intanto la ringrazio per la cortese e sollecita risposta. Il mio dubbio nasce dal fatto che l'assegnazione della casa al padre dei miei figli, non risulta da una sentenza in senso stretto, ma da un verbale omologato. Questo può in qualche modo cambiare la mia posizione tributaria?

Giuseppe - 10/06/2015

Mia moglie, alla morte del padre, è diventa proprietaria del 25% dell'appartamento dove abita e risiede mia suocera. Ora hai fini del pagamento delll'Imu, anno 2015 del comune di Roma, mia moglie deve pagarre per la sua quota come seconda casa, visto che lei abita e risiede in un altro appartamento?

Dott. Andrea Mannarà - 10/06/2015

In attesa che venga stipulato l'atto pubblico di vendita, e considerando che dal preliminare i suoi fratelli le hanno concesso l'utilizzo dell'immobile, quindi lei è entrato nel possesso dello stesso, la situazione dei pagamenti è la seguente: - per i primi 4 mesi, ognuno dei fratelli paga l'Imu come seconda casa, e lei paga la Tasi sull'immobile in cui risiede; - per i restanti mesi, lei pagherà la Tasi sull'intero immobile, ma è indispensabile che abbia trasferito la residenza. Di conseguenza, i suoi fratelli sull'immobile ereditato non pagheranno più nulla, perchè l'intero carico tributario si è spostato su colui che ha il possesso per intero, cioè lei. Per far ciò sono però necessarie due condizioni: il cambio di residenza, e la presentazione al comune di una istanza in cui i suoi fratelli dichiarano che, nelle more della firma dell'atto di vendita, le stanno concedendo l'uso gratuito dell'intero immobile (questa dichiarazione serve ai fini della Tasi).

Gennaro - 10/06/2015

Buongiorno. A seguito del decesso di mia madre (anno 2012) ho ereditato un appartamento con i miei due fratelli, per cui oggi siamo comproprietari ciascuno per un terzo (il tutto regolarizzato con l'atto di successione). Alcuni mesi fa ci siamo accordati che io comprerò le loro quote. Per poter pagare ho a mia volta venduto la mia precedente casa e ora sono in attesa del mutuo con il quale si potrà concludere l’operazione con il rogito. Al momento della sottoscrizione del preliminare di compravendita loro mi hanno autorizzato a trasferirmi e da un mese sono andato a vivere con la mia famiglia nella casa di cui siamo comproprietari. Nello stesso preliminare c’è anche scritto che io mi sarei fatto carico di tutte le spese (condominio, tasse, ecc.). Cosa devo pagare di IMU e TASI? Ho consultato vari siti, ma non ho trovato casi simili al mio; tuttavia se ho ben capito (e anche a “lume di naso”) devo pagare la TASI per i 4 mesi in cui sono stato proprietario della mia vecchia casa, mentre sempre per i primi 4 mesi per la casa di mia madre ciascuno di noi tre (in quota di un terzo) dobbiamo pagare l’IMU. Ma cosa succede da maggio in poi, quando come d'accordo devo pagare soltanto io? Cosa pago l’IMU o la TASI? I miei fratelli devono produrre qualcosa che li esoneri dal pagamento? GRAZIE!

Dott. Andrea Mannarà - 10/06/2015

Se aspettate l'accertamento da parte degli uffici comunali, sarete poi chiamati a versare il tributo con interessi e sanzioni in misura piena. Se invece anticipate i tempi, potete sfruttare il sistema del ravvedimento operoso e pagare, oltre naturalmente il tributo, la sanzione in misura ridotta.

Dott. Andrea Mannarà - 10/06/2015

Quando in sede di separazione la sentenza assegna ad uno dei coniugi la casa coniugale, allora la tassazione su quell'immobile (Imu e Tasi) sarà a carico interamente del coniuge assegnatario.

Dott. Andrea Mannarà - 09/06/2015

Sì.

ivan - 09/06/2015

buongiorno,abbiamo ereditato un appartamento al rustico in condominio ma abbiamo scoperto che non e' mai stata versata l'imu ed il comune sind'ora non ha accertato niente al parente defunto. Visto che dovremmo presentare la successione,secondo voi ci conviene autodenunciarci in comune oppure attendere che loro accertino il fatto?

Cristina - 09/06/2015

Buonasera. Separata da marzo 2014, vivo fuori casa da maggio 2014: nella sentenza di separazione consensuale si decide di comune accordo che l'appartamento coniugale (di proprietà al 50% di entrambi) resta a mio marito e ai nostri due figli. Il comune però mi conteggia IMU da pagare come seconda casa. Domanda: io, che vivo in affitto, posso provare a fare ricorso in comune?

Paola - 09/06/2015

Grazie mille della risposta, vorrei chiederle un altra informazione: in caso di seconda casa al mare, il figlio deve indicare la quota sul 730?

Dott. Andrea Mannarà - 09/06/2015

La dichiarazione di successione, ai fini prettamente fiscali, va presentata ai competenti uffici dell'Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dalla data del decesso. In merito ai diritti e agli obblighi scaturenti in capo agli eredi, questi decorrono dalla data di apertura della successione che, secondo il codice civile, coincide con la data del decesso. Da ciò deriva che ai fni della dichiarazione dei redditi lei risulta già titolare dei diritti e degli obblighi scaturenti dalla successione, quindi in dichiarazione dovrà indicare le sue quote, anche se ancora non ha presentato la successione.

Giuseppe - 08/06/2015

Buonasera, vorrei cortesemente sapere se è corretto che il Caf.mi ha bloccato il 730 per mancanza quote di possesso della successione da inserire nella dichiarazione dei redditi.. Mamma e deceduta ottobre 2014 e per legge la successione và fatta entro un anno.

Dott. Andrea Mannarà - 08/06/2015

In caso di decesso di uno dei coniugi, e l'altro coniuge continua a risiedere nell'abitazione coniugale, allora il coniuge superstite gode del diritto di abitazione sull'intero immobile. Il figlio, che eredita una quota dell'immobile, in dichiarazione dei redditi non indica nulla, perchè l'intera quota è indicata dal coniuge superstite.

Paola - 08/06/2015

Buonasera, vorrei cortesemente sapere se, in caso di morte di uno dei genitori (nell'abitazione rimane residente il genitore cointestatario superstite), il figlio proprietario di un appartamento dove risiede come abitazione principale deve dichiarare sul 730 la quota ereditata ed eventualmente qual'è il codice di utilizzo da usare e nella colonna 12 (casi particolari IMU) cosa deve inserire.

Dott. Andrea Mannarà - 08/06/2015

Se il regolamento comunale lo prevede, la casa di abitazione di un soggetto che ha trasferito la residenza presso un istituto di ricovero o di cura, può scontare la tassazione prevista per le abitazioni principali, quindi la Tasi.

Helene - 07/06/2015

Grazie dott. Mannarà.

Paolo Z. - 06/06/2015

buon giorno. vorrei porle questo quesito cortesemente. mio padre, vedovo da quando ero piccolo, si è risposato circa 50 anni fa ed è venuto a mancare qualche tempo fa. la casa di comproprietà con la nuova moglie, alla sua morte è stata divisa tra me al 25% e alla mia nuova mamma al 75%. ora lei, dopo aver abitato per questi anni nella casa di proprietà in seguito al naturale diritto di abitazione, ha deciso di trasferirsi in casa di riposo e l'appartamento è attualmente sfitto. come va regolato ai fini delle tasse sulla casa? io finora non ho pagato nulla in virtù del diritto di abitazione... grazie

Dott. Andrea Mannarà - 05/06/2015

Avendo lei la residenza in un altro immobile, dovrebbe pagare l'Imu sulla sua abitazione (quella in cui vive la moglie e le figlie). Non essendo ancora ufficializzata la separazione, potrebbe concedere l'immobile in comodato d'uso gratuito alla moglie, la quale vi ha la residenza, e in questo modo invece dell'Imu si pagherebbe solo la Tasi, in quanto l'immobile risulterebbe abitazione principale della moglie. Naturalmente ciò da verificare con il regolamento comunale.

Dott. Andrea Mannarà - 05/06/2015

Se gli eredi hanno ricevuto solo la nuda proprietà dell'immobile (che deve essere attestata con atto pubblico), allora l'Imu sarà pagata solo dall'usufruttuario e non dai proprietari.

Dott. Andrea Mannarà - 05/06/2015

Ai fini fiscali, con il termine familiari, si intendono i parenti che sono legati da vincoli di sangue o di connubio. Se la separazione non è stata ufficializzata con sentenza del giudice, allora è una separazione di fatto ma, giuridicamente, i coniugi sono ancora legati dal vincolo familiare. In questa ipotesi può usare il codice "10". Se invece la separazione è stata già attestata con sentenza, allora l'ex coniuge perde la qualifica di familiare, e in questo caso dovrebbe usare il codice "2".

sandro - 05/06/2015

Buongiorno vorrei porre alla vostra attenzione questa situazione. Io e mia moglie non viviamo più insieme infatti io ho preso la risidenza in un altro immobile non di mia proprietà e ancora non abbiamo avviato le pratiche per la separazione. L'immobile ove la mia ex moglie e le mie due figlie risiedono e vivono mi è stato donato da mio padre. Vorrei sapere se devo pagare l'imu oppure non essendo proprietario di altro immobile nel comune di Roma posso considerarmi esente.

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