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BREXIT: AUMENTA LA TASSAZIONE PER GLI ITALIANI PROPRIETARI DI IMMOBILI NEL REGNO UNITO

Brexit: aumenta la tassazione per gli italiani proprietari di immobili nel Regno Unito

Gli effetti della Brexit sulle seconde case degli italiani a Londra. La base imponibile IVIE cambia.

Ascolta la versione audio dell'articolo

Con la definitiva uscita del Regno Unito dall'UE cambia la tassazione degli immobili di proprietà di non residenti.

Facciamo l'esempio di un cittadino italiano che ha acquistato casa a Londra, il proprietario dell'immobile sito nella zona centrale della città, il cui prezzo medio stimato è un milione di sterline (dati da Il Sole 24 ore del 23 febbraio), dovrà pagare, dal 2021, 7.600 sterline l'anno di IVIE.

La tassazione per l'mposta sugli investimenti immobiliari all'estero, che segue normalmente la normativa IMU, fino al 31 dicembre 2020 prevedeva una aliquota dello 0,76% sul valore catastale dell'immobile.

Dal 1 gennaio 2021 invece, dato che il Regno Unito con la Brexit è uscito dalla UE, si dovrà tenere conto di una tassazione basata sul valore di mercato dell'immobile posseduto.

Questo è stato peraltro chiarito recentemente con la risposta dell'Agenzia delle entrate fornita durante Telefisco 2021 organizzato dal quotidiano IlSole24ore, dalla quale è emerso che, dal 1 gennaio 2021, ai fini della tassazione IVIE, per gli immobili posseduti da cittadini italiani nel Regno Unito, non sarà più valido il criterio del valore catastale, ma bensi quello del costo di acquisto o del valore di mercato.

Si ricorda che con la Circolare n 28 del 2012 era stato chiarito che per gli immobili situati in paesi appartenenti alla UE o in paesi aderenti al SEE spazio economico europeo, che garantiscono uno scambio adeguato di informazioni, il valore da utilizzare a fini della determinazione dell'imposta era prioritariamente quello catastale, ora  con la Brexit questo orientamento nonè più applicabile visto che il Regno Unito è fuori, e l'agenzia ha appunto chiarito che al posto del valore catastale, ai fini IVIE per gli immobili posseduti ad esempio a Londra si rende applicabile:

  • il criterio del costo di acquisto
  • o il valore di mercato (il più basso tra i due)

L'IVIE imposta sul valore degli immobili esteri è dovuta dale persone fisiche residenti in Italia che possiedono immobili all’estero, a qualsiasi uso destinati., in particolare è dovuta dai:

  • proprietari di fabbricati, aree fabbricabili e terreni a qualsiasi uso destinati, compresi quelli strumentali per natura o per destinazione destinati ad attività d’impresa o di lavoro autonomo
  • titolari dei diritti reali di usufrutto, uso o abitazione, enfiteusi e superficie sugli stessi
  • concessionari, nel caso di concessione di aree demaniali
  • locatari, per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

Per approfondimento sul funzionamento dell'IVIE si legga: IVIE 2020: Imposta sul valore degli immobili all'estero

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