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FATTURA: EMISSIONE IN 15 GIORNI. NOVITÀ NEL DECRETO SEMPLIFICAZIONI ALLA CAMERA

1 minuto, Redazione , 16/04/2019

Fattura: emissione in 15 giorni. Novità nel decreto semplificazioni alla Camera

Termine per l’emissione della fattura esteso da 10 a 15 giorni nel nuovo decreto

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Sembrano molte le novità introdotte dal nuovo Decreto semplificazioni, in discussione in questi giorni alla Camera dei Deputati. Il testo comincia introducendo già all'articolo 1 l'estensione del termine per l’emissione della fattura: a decorrere dal 1° luglio 2019 la fattura deve essere emessa entro 15 giorni (non più 10)
dal momento dell’effettuazione dell’operazione di cessione del bene o di prestazione del servizio.

Questo termine era stato già modificato dal decreto fiscale collegato alla Legge di bilancio 2019 (DL 119/2018) che aveva introdotto una norma di valenza generale che consente, a decorrere dal 1° luglio 2019, l'emissione delle fatture entro 10 giorni dall'effettuazione delle operazioni.

Si ricorda che la previgente disciplina (articolo 21, comma 4, del D.P.R. n. 633 del 1972 in materia d’imposta sul valore aggiunto) disponeva che la fattura doveva essere emessa al momento dell'effettuazione dell'operazione, ovvero entro le ore 24 dalla cessione del bene o dalla prestazione del servizio.

Pertanto, la nuova norma allunga ulteriormente i termini per l’emissione della fattura, e la fattura elettronica si considera emessa se risulta trasmessa attraverso il Sistema di Interscambio entro 15 giorni dalla data dell'effettuazione dell'operazione.

Attenzione però, il testo in commento è solo in discussione alla Camera e potrebbe subire numerose modifiche nel corso del suo iter parlamentare.

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Tag: LE RIFORME DEL GOVERNO CONTE LE RIFORME DEL GOVERNO CONTE FATTURAZIONE ELETTRONICA 2023 FATTURAZIONE ELETTRONICA 2023

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Commenti

Miky - 16/04/2019

Quando si vuole fare finta di semplificare, si mescola e rimescola dentro al pentolone delle regole. le VERE SEMPLIFICAZIONI sono quelle che diminuiscono gli adempimenti e, soprattutto, ci consentono di affrancarci da CAF e COMMERCIALISTI. La semplificazione dovrebbe comportare una diminuzione degli oneri burocratici, la semplificazione sarebbe una riforma a costo zero. La domanda logica conseguente è: perchè non la fanno ? La risposta realistica diventa: non la fanno perchè n Italia si è creata una economia che prospera sulla burocrazia, semplificare significherebbe che questa economia ne avrebbe un danno economico. Allora diventa una questione di scelte: l'industria della burocrazia grava sull'industria produttiva procurando una diminuzione di competitività, bisogna quindi scegliere se continuare ad agevolare le lobbies della cartaccia, oppure favorire l'economia produttiva. L'attuale governo, fino a questo momento, non ha dato segni di inversione di tendenza rispetto ai governi precedenti: il settore produttivo attende fiducioso, ma non si puo far finta che basti il fumo negli occhi.

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