Nell’accordo governo sindacati sulla riforma delle pensioni 2017, siglato il 28 settembre scorso, un dei punti piu rilevanti e innovativi in materia di flessibilità in uscita è il tentativo di favorire le carriere lavorative lunghe dei cosiddetti lavoratori precoci, coloro che hanno iniziato a lavorare in età molto giovane. Innanzitutto è stato concordato di definire tali , ai fini deella riforma, tutti quelli con 12 mesi di contributi legati a lavoro effettivo anche non continuativo prima del compimento del diciannovesimo anno d’età.
L’ intervento prevede che per questi lavoratori non vi siano le penalizzazioni sul trattamento pensionistico previste dall’articolo 24, comma 10, del D.L. 201/2011 in caso di accesso al pensionamento anticipato prima di 62 anni d’età; inoltre l’accesso alla pensione per i lavoratori definiti sopra sarà possibile con 41 anni di contributi per disoccupati senza ammortizzatori sociali, persone in condizioni di salute che determinano una disabilità e lavoratori occupati in alcune attività particolarmente gravose. I criteri per rientrare in quest'ultima categoria devono aconra ssere definite nelle specifico ma i criteri su cui le parti concordano è di fare riferimento ai lavori per i quali è riportata una maggiore percentuale di incidenza di stress lavoro correlato, rischio infortunie malttie professionali con il crescere dell'età