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MAIL DIPENDENTI: PROROGA DELLE NUOVE REGOLE

Mail dipendenti: proroga delle nuove regole

Dopo la stretta sulla "Privacy della posta elettronica dei lavoratori " il Garante annuncia una proroga e prevede una consultazione pubblica sui dettagli operativi

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Nuovo intervento del Garante per la protezione dei dati personali  in tema di tutela della posta elettronica dei dipendenti  mette in stand by le raccomandazioni estremamente restrittive  del documento di indirizzo del 21 dicembre 2023, pubblicato il 6 febbraio 2024,  denominato “Programmi e servizi informatici di gestione della posta elettronica nel contesto lavorativo e trattamento dei metadati” rivolto ai datori di lavoro pubblici e privati che prescriveva severi limiti nella conservazione dei dati  ( max 7 giorni di conservazione dei metadati che consentono di archiviare con ordine i documenti elettronici) 

Scarica qui il testo del provvedimento del 6 febbraio .  

Le raccomandazioni del Garante, che come noto sono vincolanti ,  hanno prodotto molta preoccupazione tra gli addetti ai lavori  per l'applicabilità , ancora tutta da definire.

 Sul tema era intervenuta  pochi giorni dopo il ministro del lavoro Calderone assicurando che il Governo e l'ispettorato del lavoro erano al lavoro per mettere a punto  le indicazioni operative . 

Il nuovo provvedimento  annuncia una proroga di almeno 30 giorni  dell'entrata in vigore delle nuove regole e una consultazione pubblica per ridefinire in dettaglio i tempi e le modalità di applicazione.

 Vediamo con ordine nei paragrafi seguenti.

1) Privacy: nuovi limiti di conservazione dei dati della posta elettronica dei dipendenti

Le linee guida del  6 febbraio  2024 sono indirizzate ai  datori di lavoro pubblici e privati   per prevenire trattamenti di dati in contrasto con le norme sulla protezione della privacy ai fini di tutelare la libertà e la dignità dei lavoratori.

Il provvedimento analizza in particolare  l'utilizzo di programmi forniti  in modalità cloud  che spesso trattano  in modo generalizzato e sistematico i dati  senza possibilità di  disabilitare o modificare le modalità di archiviazione, con possibile violazione delle norme vigenti e indica nuovi limiti temporali per la conservazione dei dati ( vedi i dettagli sotto)

Il documento  è nato a seguito di accertamenti effettuati dall’Autorità dai quali è emerso che alcuni programmi e servizi informatici per la gestione della posta elettronica, commercializzati da fornitori anche in modalità cloud, sono configurati in modo da raccogliere e conservare - per impostazione predefinita, in modo preventivo e generalizzato - i metadati relativi all’utilizzo degli account di posta elettronica dei dipendenti ( si tratta ad esempio di  giorno, ora, mittente, destinatario, oggetto e dimensione dell’e-mail). 

In alcuni casi è emerso anche che i sistemi non consentono ai datori di lavoro di disabilitare la raccolta sistematica dei dati e ridurre il periodo di conservazione.

Nel provvedimento  il Garante  chiede quindi ai datori di lavoro di verificare che i programmi e i servizi informatici di gestione della posta elettronica in uso ai dipendenti (specialmente in caso di prodotti di mercato forniti in cloud o as-a-service) consentano di modificare le impostazioni di base, impedendo la raccolta dei metadati o limitando il loro periodo di conservazione 

ATTENZIONE Il periodo considerato congruo  sotto il profilo prettamente tecnico, per assicurare il regolare funzionamento della posta elettronica  del  lavoratore è fissato a

  • un massimo di 7 giorni, 
  • estensibili, in presenza di comprovate esigenze, di ulteriori 48 ore.

2) Mail dipendenti: la tutela prevista per evitare violazioni della privacy

Per i casi in cui i  datori di lavoro  debbano per esigenze organizzative e produttive o di tutela del patrimonio  informativo del titolare ( ad esempio, per specifiche esigenze di sicurezza dei sistemi) t rattare i metadati per un periodo di tempo più esteso, si richiede di espletare le procedure di garanzia previste dallo Statuto dei lavoratori  (Legge 300 1970) ovvero 

  1. pervenire ad un accordo con le rappresentanze sindacali  o 
  2. ottenere l'autorizzazione dell’ispettorato del lavoro.

Infatti una estensione del periodo di conservazione oltre l'arco temporale sopracitato  può infatti comportare un indiretto controllo a distanza dell’attività del lavoratore, che è vietato appunto dallo Statuto dei lavoratori .

Per rimanere sempre aggiornato segui il nostro Dossier gratuito sulla Privacy

3) Privacy posta elettronica dipendenti: la posizione del Ministero

Il ministro del lavoro Marina Calderone  a margine del Welfare & Hr summit,  convegno sulla situazione del mercato del lavoro  promosso dal Sole 24 Ore,  è stata interpellata anche  questo nuovo provvedimento che rischia di mettere  difficoltà praticamente tutte le aziende con dipendenti.

Calderone ha rassicurato affermando che il ministero è al lavoro  in stretta collaborazione con  l'ispettorato nazionale del lavoro , che è responsabile dei controlli sul  territorio,  per "individuare una corsia semplificata " per dare alle  aziende "la possibilità di adempiere agli obblighi senza troppe complicazioni». 

Si attendono quindi provvedimenti  ministeriali  che chiariscano come le aziende debbano adeguarsi.

4) Mail dipendenti: la proroga e la consultazione pubblica

Nel nuovo documento il  Garante,  in considerazione delle osservazioni critiche   giunte  sul temaannuncia , come detto,  l'avvio di  una consultazione pubblica della durata di 30 giorni a partire dalla  data di pubblicazione dell’avviso, quindi dal 27 febbraio  al 28 marzo 2024 per acquisire proposte in merito alla congruità del termine  proposto del documento del 21 dicembre e, più in generale  alle forme e modalità di utilizzo  per un prolungamento dei tempi .

L’efficacia del documento di indirizzo  (che ordinariamente è immediata  viene quindi  differita al termine della predetta consultazione pubblica all’esito della quale il

Garante si riserva di adottare ulteriori determinazioni .

In caso di mancata adozione di nuovi provvedimenti l'entrata in vigore delle nuove regole  viene fissata  dopo ulteriori 60 giorni dal termine della consultazione


Per rimanere sempre aggiornato segui il nostro Dossier gratuito sulla Privacy

5) Mail dipendenti : come inviare osservazioni sul provvedimento del Garante

I soggetti interessati a far pervenire le osservazioni, i commenti, le informazioni, le proposte e tutti gli elementi ritenuti utili, entro 30 giorni dalla pubblicazione  dell’avviso pubblico di avvio della medesima consultazione sulla Gazzetta Ufficiale, all’indirizzo del  Garante di Piazza Venezia n. 11, 00187 – Roma, ovvero all’indirizzo di posta elettronica  [email protected] oppure [email protected].

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