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IMU 2025: GUIDA COMPLETA AL SALDO DA PAGARE ENTRO IL 16 DICEMBRE

IMU 2025: guida completa al saldo da pagare entro il 16 dicembre

Regole per pagare il saldo IMU entro il 16 dicembre: tutte le delibe comunali dal sito del MEF con i dati per pagare

Ascolta la versione audio dell'articolo

Il 16 dicembre 2025 scade il termine per il versamento della seconda rata dell’IMU (Imposta Municipale Unica), comunemente nota come saldo IMU conguaglio

Questo appuntamento fiscale richiede un'attenta analisi, sia per l’aggiornamento delle esenzioni applicabili che per le recenti novità giurisprudenziali e normative

A tal fine, il MEF ha pubblicato sulla pagina dedicata, clicca qui per accederci, tutti i regolamenti e le delibere approvate dai Comuni.

Attenzione al fatto che gli elenchi generali relativi a ciascuna annualità, che si aggiornano in automatico in base alle pubblicazioni effettuate quotidianamente.

Gli elenchi generali riportano i seguenti dati: 

  • codice catastale, 
  • denominazione del comune, 
  • numero e data della delibera, 
  • data di pubblicazione della stessa, provincia,
  • regione,
  • nome del file contenente l’atto (il cui testo in formato pdf è disponibile nella raccolta per regione)
  • indicazione del tributo o dei tributi cui il medesimo si riferisce.

In questa guida, vediamo in modo sistematico chi deve pagare, quali sono le esenzioni, le sentenze chiave e i punti critici da verificare prima di procedere al pagamento.

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1) Scadenza IMU 2025: quando e cosa si paga

Il versamento a saldo deve essere effettuato entro il 16 dicembre 2025

Questa rata serve a:

  • completare quanto già versato in acconto a giugno;
  • conguagliare eventuali variazioni normative, deliberazioni comunali o condizioni dell’immobile sopravvenute nella seconda parte dell’anno;
  • applicare eventuali esenzioni maturate nel periodo di riferimento.

Prima di calcolare l’importo dovuto, è fondamentale verificare:

  • la posizione catastale dell’immobile, 
  • la sua destinazione d’uso attuale, 
  • ed eventuali agevolazioni o esenzioni spettanti.

2) Esenzioni IMU 2025: chi non paga l’imposta

Le esenzioni possono derivare dalla legge o da delibere degli enti locali.

Le esenzioni di legge  prevedono molteplici categorie di immobili escluse dal pagamento IMU per legge. 

Tra le più rilevanti:

  • terreni agricoli: esenti se condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola.
  • immobili pubblici: posseduti da Stato, Regioni, Comuni o enti sanitari se destinati a funzioni istituzionali.
  • immobili catastati E/1-E/9: tra cui porti, caserme e infrastrutture portuali, anche se affidate a privati.
  • immobili culturali: come musei, archivi, cineteche, purché aperti al pubblico e senza scopo di lucro.
  • luoghi di culto e immobili della Santa Sede, in base al Concordato.
  • enti non commerciali: immobili usati esclusivamente per attività non commerciali (assistenza, cultura, sport, ricerca, culto).

Dal 2023, sono esenti anche:

  • immobili dell’Accademia dei Lincei
  • immobili occupati abusivamente, se il proprietario ha presentato denuncia penale: la Corte Costituzionale ha riconosciuto l'effetto retroattivo dell'esenzione.

Le esenzioni previste per delibera comunale non sono automatiche, ma richiedono una delibera appunto:

  • immobili in comodato gratuito a enti pubblici o ONLUS.
  • esercizi commerciali in zone precluse al traffico per cantieri pubblici > 6 mesi.
  • attività economiche in aree montane o con meno di 3.000 abitanti.
  • ONLUS, APS e imprese sociali, se previsto dal regolamento comunale.

Prima di pagare occorre sempre verifica il regolamento IMU del Comune dove è sito l'immobile per sapere se tali esenzioni sono attive.

Leggi anche Comodato d'uso gratuito ai parenti: quando spetta lo sconto IMU?

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3) Novità giurisprudenziali e interpretative 2024-2025

Il 2025 ha visto una produzione giurisprudenziale significativa in materia IMU. 

In particolare, alcune sono di seguito riepilogate in sintesi:

  • Cassazione n. 118/2025: l’esenzione per enti pubblici vale solo se l’attività istituzionale è diretta e immediata.
  • Cassazione. n. 23094/2024: gli enti non commerciali devono provare che l’attività svolta non è commerciale, non basta la finalità statutaria.
  • Cassazione. n. 2364/2025: anche le aree edificabili possono beneficiare dell’esenzione se destinate in modo concreto ad attività istituzionali.
  • Cassazione n. 10390/2025: l’esenzione per i beni merce (fabbricati costruiti per la vendita) è condizionata alla mancata locazione e alla permanenza della destinazione per tutto l’anno.
  • Cassazione . n. 18938/2025: l’IMU non è dovuta su terreni occupati abusivamente se il proprietario non ha più la disponibilità materiale del bene.

Si segnala anche  il nuovo art. 6-bis del D.L. n. 84/2025, che ha rafforzato l’esenzione per associazioni sportive dilettantistiche, introducendo un sistema transitorio basato sull’iscrizione al RASD.

4) Dichiarazione IMU 2025: obblighi per non perdere l’esenzione

Le esenzioni IMU sono soggette a un principio chiave: non sono automatiche, se non nei casi espressamente previsti dalla legge.

Per beneficiare di un’esenzione, il contribuente deve:

  • presentare la dichiarazione IMU secondo le modalità telematiche (entro i termini stabiliti);
  • indicare il motivo dell’esenzione (comodato, finalità sociale, occupazione abusiva, destinazione culturale…);
  • comunicare eventuali variazioni (es. cessazione dell’agevolazione).

La dichiarazione va compilata anche in caso di esenzione ex art. 1, comma 759, lettera g-bis, per immobili occupati abusivamente.

Attenzione al fatto che la mancata dichiarazione comporta la decadenza dal beneficio e può rendere inefficace l’esenzione anche se i requisiti sussistono.

5) Focus: IMU su immobili occupati e immobili inagibili

Un tema cruciale è quello dell’IMU su immobili non utilizzabili, per eventi illeciti (occupazioni) o calamità naturali.

Gli immobili occupati abusivamente sono esenti se denunciati in sede penale per reati ex art. 614 c.p. (violazione di domicilio) o art. 633 c.p. (invasione di edifici).

Gli immobili inagibili per sisma/alluvioni: sono esenti fino al 31 dicembre 2025 per fabbricati in zone colpite da eventi sismici (Centro Italia, Abruzzo).

Dal 2025, anche immobili nelle zone alluvionate di Emilia-Romagna e Toscana beneficiano dell’esenzione, fino al 31 dicembre 2026, se inagibili o soggetti a ordinanza di sgombero.

In tutti i casi, è richiesta dichiarazione IMU con indicazione delle cause dell’inagibilità e dei documenti giustificativi (es. ordinanza, verbali, denuncia).

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