Ottobre 2025 porta con sé un pacchetto consistente di aggiornamenti fiscali. Tra proroghe, nuovi obblighi di tracciabilità, ravvedimenti agevolati e modifiche IVA, la gestione del mese richiede particolare attenzione.
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1) Spese di vitto, alloggio e trasferte: nuova deducibilità solo se tracciabili
Il decreto correttivo n. 84/2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 ottobre, ha introdotto una modifica significativa nella disciplina delle spese deducibili per i lavoratori autonomi e i professionisti. Da ora in avanti, le spese di vitto, alloggio e viaggio, comprese quelle sostenute all’estero, saranno deducibili solo se effettuate con strumenti di pagamento tracciabili, come carte di credito, bancomat o bonifici. Restano esclusi i pagamenti in contanti, anche se corredati da fattura o ricevuta fiscale. L’obiettivo del legislatore è duplice:
- contrastare l’uso improprio di spese personali mascherate da spese professionali;
- rafforzare la tracciabilità dei flussi, in linea con le direttive europee in materia di prevenzione del riciclaggio (Direttiva UE 2018/843).
Gli studi dovranno avvisare tempestivamente i propri clienti di questa novità:
- le spese sostenute in contanti dal 1° ottobre 2025 non potranno più essere dedotte, nemmeno parzialmente;
- sarà necessario aggiornare le procedure interne di rendicontazione e i software gestionali per distinguere automaticamente i pagamenti tracciabili da quelli non conformi.
Una buona prassi consiste nel richiedere ai clienti di allegare copia dei movimenti bancari o di estratti conto digitali insieme alle note spese: un modo semplice per garantire prova certa in caso di controllo.
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2) Superbonus, IVA arte e ravvedimento: le novità del Decreto Omnibus
Il Decreto Omnibus (DL n. 95/2025, convertito nella Legge 118/2025) ha introdotto tre importanti novità di natura fiscale, che coinvolgono ambiti diversi ma con impatti operativi immediati.
Proroga del Superbonus per aree sismiche
Il beneficio resta in vigore fino al 31 dicembre 2026, limitatamente agli immobili situati nei Comuni colpiti da eventi sismici riconosciuti dallo Stato. Le aliquote restano differenziate:
- 90 % per spese sostenute entro il 2025;
- 70 % per il 2026.
Per i professionisti che gestiscono pratiche edilizie, sarà cruciale verificare la data di inizio lavori e la localizzazione catastale, poiché le agevolazioni si applicano solo se entrambe le condizioni risultano certificate entro il 30 novembre 2025.
IVA su opere d’arte e oggetti da collezione
Il decreto consente agli operatori di scegliere tra due regimi alternativi:
- IVA al 10 % sul prezzo di vendita, oppure
- regime del margine (art. 36 D.L. 41/1995).
La scelta deve essere comunicata nella prima dichiarazione IVA utile e vincola l’impresa per almeno due anni. Si tratta di una misura rilevante per gallerie, antiquari e società di intermediazione, che potranno pianificare il regime più vantaggioso anche in base alla composizione del magazzino.
Ravvedimento speciale per il Concordato Preventivo Biennale
Per il biennio 2024-2025 è possibile aderire al ravvedimento speciale relativo ai versamenti insufficienti o tardivi, con sanzione ridotta al 3,75 %. La finestra di adesione scade il 30 novembre 2025 e il pagamento può avvenire in un massimo di cinque rate trimestrali. Gli studi dovranno verificare se i clienti che hanno aderito al concordato preventivo (ex art. 33, D.Lgs. 13/2024) presentano irregolarità nei versamenti, per sfruttare il ravvedimento prima della chiusura del periodo d’imposta.
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3) Scadenze di metà ottobre: fatture differite e annullamento delle dichiarazioni
Il 15 ottobre 2025 rappresenta una data chiave del mese sul piano operativo.
Entro questa data, i contribuenti devono:
- emettere e registrare le fatture differite relative a consegne o prestazioni eseguite nel mese di settembre;
- annullare le dichiarazioni dei redditi persone fisiche (Modello Redditi PF 2025) già inviate, a condizione che non sia stato trasmesso l’F24 collegato.
Una volta decorso il termine, l’annullamento potrà avvenire solo mediante dichiarazione integrativa. Per evitare disallineamenti tra dichiarativi e pagamenti, è consigliabile:
- controllare gli elenchi delle fatture di settembre e assicurarsi che siano state registrate tutte entro il 15;
- predisporre un check automatico delle dichiarazioni trasmesse tramite i software di studio, così da individuare tempestivamente eventuali modelli da correggere.
4) Aggiornamento dei codici tributo F24: nuove voci per ravvedimento e sanzioni
Con la Risoluzione n. 48/E del 9 ottobre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato un aggiornamento delle tabelle dei codici tributo utilizzabili nei modelli F24.
Tra le novità:
- nuovi codici per i ravvedimenti legati al concordato preventivo biennale;
- aggiornamenti per la compensazione dei crediti IVA trimestrali;
- soppressione di alcuni codici ormai obsoleti per IMU e addizionali comunali.
Gli studi devono verificare che i software di compilazione siano aggiornati e che i clienti non utilizzino codici non più validi, per evitare lo scarto dei modelli e ritardi nei versamenti. Una verifica preventiva sugli archivi F24 dello studio (almeno per i flussi automatizzati) può evitare disallineamenti o richieste di chiarimento da parte dell’Agenzia.
5) Proroga della delega fiscale: tempi più lunghi per la riforma strutturale
Con la Legge 120/2025, pubblicata il 4 ottobre, il Parlamento ha prorogato i termini per l’attuazione della riforma fiscale avviata nel 2023 (Legge 111/2023). I nuovi termini sono:
- 36 mesi per l’adozione dei decreti legislativi (anziché 24);
- 31 dicembre 2026 per il completamento dei testi unici in materia di imposte dirette, IVA e processo tributario;
- agosto 2028 per l’emanazione dei decreti correttivi.
In sostanza, la riforma si allunga di un anno: una notizia che riduce l’urgenza di adeguare immediatamente procedure e software, ma invita a monitorare l’evoluzione dei decreti attuativi in materia di IRPEF, IRES e fiscalità internazionale, già in fase di consultazione pubblica.
Cosa cambia per gli studi professionali: azioni immediate
Le novità di ottobre richiedono una risposta rapida da parte di consulenti e studi tributari.
Ecco le priorità operative più urgenti:
- aggiornare i manuali interni di deducibilità.
Integrare subito le nuove regole sulla tracciabilità delle spese di vitto, alloggio e viaggi, con check-list per la verifica documentale. - comunicare ai clienti la proroga del ravvedimento.
Inviare una circolare informativa che spieghi i vantaggi del ravvedimento speciale per chi ha irregolarità nei versamenti 2024-2025. - aggiornare i software F24 e dichiarativi.
Assicurarsi che i gestionali contengano i nuovi codici tributo e gli aggiornamenti per la compensazione dei crediti. - verificare la conformità dei pagamenti ai nuovi requisiti di tracciabilità.
Anche i collaboratori o soci che sostengono spese per conto dello studio devono attenersi alle stesse regole di deducibilità. - monitorare i bandi di agevolazione collegati al Superbonus e agli investimenti 4.0.
La proroga del Superbonus e le nuove opzioni IVA possono rappresentare opportunità di consulenza aggiuntiva per imprese e professionisti del settore edilizio e artistico.
In sintesi, ottobre 2025 segna un mese di transizione tra norme correttive e nuovi adempimenti.
La linea guida per i professionisti è chiara: anticipare le scadenze e digitalizzare i controlli.
La tracciabilità dei pagamenti, i ravvedimenti agevolati e gli aggiornamenti dei codici tributo non sono semplici dettagli tecnici, ma elementi che incidono direttamente sulla conformità fiscale e sulla tutela del cliente. Un approccio proattivo, basato su procedure standardizzate e strumenti digitali di verifica, permetterà agli studi di affrontare con efficienza le prossime settimane, evitando sanzioni e consolidando la fiducia dei clienti in un contesto normativo sempre più complesso e in evoluzione.