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SCRITTURE DI ASSESTAMENTO: SVALUTAZIONE CREDITI COMMERCIALI - ASPETTI CONTABILI

Scritture di assestamento: svalutazione crediti commerciali - aspetti contabili

Analisi degli aspetti contabili che derivano dalla vendita di beni e servizi dell'impresa

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Durante l’esercizio i crediti commerciali, derivanti dalla vendita di beni e servizi dell’impresa, devono essere rilevati per il loro valore nominale. Ma al termine dell’esercizio, in sede di scritture di assestamento e quindi per il bilancio, devono essere valutati al loro “presunto valore di realizzo”, cioè per l’importo che ragionevolmente si ritiene di poter riscuotere.

Inoltre il Codice civile all’art. 2424  prevede che l’importo dei crediti verso clienti iscritti nell’Attivo circolante dello Stato Patrimoniale, sia al netto del Fondo svalutazione crediti.

In pratica in sede di scritture di assestamento occorre procedere ad una attenta analisi dei crediti, individuando sia quelli da stralciare perché inesigibili (clienti sottoposti a procedure concorsuali), sia quelli di dubbia esigibilità nei confronti di clienti in difficoltà finanziarie e per i quali si ritiene di riscuotere solo una parte dei crediti.

Il Principio Contabile 15 dell’OIC stabilisce che un credito deve essere svalutato nell’esercizio in cui si ritiene probabile che il credito abbia perso valore. Inoltre definisce gli indicatori secondo i quali un credito abbia perso valore. Tali indicatori sono i seguenti:

  • significative difficoltà finanziarie del debitore;
  • una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale;
  • il creditore, per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria del debitore, estende a quest’ultimo una concessione che il creditore non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
  • sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o attivi altre procedure di ristrutturazione finanziaria;
  • dati osservabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati per un credito, ivi incluso, condizioni economiche nazionali o locali sfavorevoli o cambiamenti sfavorevoli nelle condizioni economiche del settore economico di appartenenza del debitore.

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Gli esempi sono tratti dal tool: Partita doppia 2: scritture di assestamento, chiusura e riapertura

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1) Procedura contabile per lo stralcio e la svalutazione dei crediti

Vediamo ora la procedura contabile per lo stralcio e  la svalutazione dei crediti in sede di scritture di assestamento.

Innanzitutto si stralciano i crediti sicuramente inesigibili imputando a costo l’intero importo o se esiste in contabilità il Fondo svalutazione crediti, coprendoli con esso, per l’importo che ne è capiente.

Invece circa i crediti per i quali si procede ad una svalutazione occorre distinguere:

  1. La svalutazione specifica dei singoli crediti;
  2. La svalutazione generica a livello di portafoglio crediti.

Nel primo caso viene accantonato l’importo al FONDO SVALUTAZIONE CREDITI, mentre nel secondo caso al FONDO RISCHI SU CREDITI. Nulla vieta però di utilizzare in entrambi i casi il conto FONDO SVALUTAZIONE CREDITI. L’accantonamento confluisce inoltre nel Conto Economico nella voce B) n. 10) lett. d) “Svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide”. Seguono alcuni esempi.

2) Esempio 1- Svalutazione specifica dei crediti.

Il credito di euro 10.000 del cliente Rossi ammesso al concordato preventivo, si prevede di riscuoterne il 40% dell'importo.

Il credito viene pertanto svalutato del 60%.

Libro giornale

Data

Conti

Descrizione

Dare

Avere

31/12

SVALUTAZIONE CREDITI

svalutato credito cliente Rossi

 €         6.000,00

31/12

FONDO SVALUTAZIONE CREDITI

svalutato credito cliente Rossi

 €       6.000,00

Nello Stato patrimoniale (Attivo) Il Fondo svalutazione crediti va a rettificare l'importo dei crediti verso clienti.

STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

…………

C) ATTIVO CIRCOLANTE

II Crediti

1) verso cliente Rossi                                                                                                 €                          4.000,00 

CONTO ECONOMICO

……….

B) COSTI DELLA PRODUZIONE

 ………..

10) Ammortamenti e svalutazioni

d) svalutazione dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide

                                                                                                                                   €                          6.000,00 

3) Esempio 2 - Svalutazione generica sulla totalità dei crediti

Viene effettuata per rilevare un generico rischio di possibili perdite su crediti per circostanze non ancora individuate.

La svalutazione può avvenire in base ad una percentuale ricavata dall'esperienza storica.

Al 31/12/n1 si valuta nella misura del 4% il rischio generico che grava sul valore dei crediti al netto delle svalutazioni specifiche:

Valore nominale dei crediti

 €                       450.000,00

Svalutazione credito ditta Rossi

 €                          6.000,00

Valore dei crediti al netto

 €                       444.000,00

Svalutazione generica 4%

 €                        17.760,00

Libro giornale 

Data

Conti

Descrizione

Dare

Avere

31/12/n1

SVALUTAZIONE CREDITI

Svalutaz. generica dei crediti

 €      17.760,00

31/12/n1

FONDO RISCHI SU CREDITI

Svalutaz. generica dei crediti

 €     17.760,00

Ipotizzando inoltre che:

                  

  Dare

Avere

Valore dei crediti al netto delle svalutazioni specifiche

 €   444.000,00

Fondo rischi su crediti al 31/12/n0 

 €        8.000,00

Accantonamento rischi su crediti 31/12/n1

 €      17.760,00

Totale Fondo rischi su crediti al 31/12/n1

 €   25.760,00

Valore dei crediti in bilancio

 €   418.240,00

Nel bilancio al 31/12/n1 si avrà:

STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

…………

C) ATTIVO CIRCOLANTE

II Crediti 

1) verso clienti                                                                                                          €                       418.240,00 

CONTO ECONOMICO

……….

B) COSTI DELLA PRODUZIONE

………..

10) Ammortamenti e svalutazioni

d) svalutazione dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide

                                                                                                                                   €                        17.760,00 

4) Esempio 3 - Stralcio dei crediti inesigibili

A fine esercizio si stralcia il credito della ditta Rossi di eu. 7.500,00 già insoluto e sicuramente inesigibile.

Ipotesi 1: il Fondo rischi su crediti è capiente ed è pari a euro 10.000,00.

Libro giornale

Data

Conti

Descrizione

Dare

Avere

31/12/n1

FONDO RISCHI SU CREDITI

stralcio credito ditta Rossi

 €         7.500,00

31/12/n1

CREDITI INSOLUTI

stralcio credito ditta Rossi

 €       7.500,00

Ipotesi 2: il Fondo rischi su crediti è incapiente ed è pari a euro 5.000,00.

In questo caso viene utilizzato tutto il fondo rischi su crediti esistente. La differenza non coperta dal Fondo, è un costo di esercizio (sopravvenienza passiva).

Libro giornale

Data

Conti

Descrizione

Dare

Avere

31/12/n1

FONDO RISCHI SU CREDITI

Stralcio credito ditta Rossi

 €         5.000,00

31/12/n1

SOPRAVVENIENZE PASSIVE

Stralcio credito ditta Rossi

 €         2.500,00

31/12/n1

CREDITI INSOLUTI

Stralcio credito ditta Rossi

 €       7.500,00

In bilancio:

CONTO ECONOMICO

……….

B) COSTI DELLA PRODUZIONE

………..

14) Oneri diversi di gestione

                                                                                                                                    €                          2.500,00

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