Speciale Pubblicato il 06/10/2011

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Il Sindaco-revisore dissenziente alza la voce

di Dott. Giammarini Gabriele

Il caso in cui il sindaco-revisore non concordi con le conclusioni degli altri membri e voglia rendere esplicito il proprio dissenso



Continuando il nostro viaggio all’interno delle “Linee guida per l’organizzazione del collegio sindacale incaricato delle revisione legale dei conti”, nella versione in pubblica consultazione sul sito del CNDCEC, troviamo al paragrafo R50.20. alcune indicazioni su come affrontare una questione spinosa: la spaccatura interna al Collegio qualora, redigendo la relazione di revisione, uno dei sindaci-revisori non concordi con le conclusioni degli altri membri e voglia rendere esplicito il proprio dissenso.
In tali casi il sindaco dissenziente deve preliminarmente esprimere le proprie motivazioni al Collegio, nel corso di un incontro che va documentato all’interno delle carte di lavoro; successivamente il Collegio stesso comunica alla Direzione la situazione creatasi.

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Si aprono a questo punto due possibili scenari:

Val la pena di sottolineare che la “relazione a maggioranza” se da un lato permette di rispettare l’obbligo giuridico della emissione della relazione - evitando che la spaccatura del Collegio comporti un impedimento al normale funzionamento della società - dall’altro potrebbe non assicurare un adeguata informativa ai terzi sulle motivazioni del sindaco dissenziente. Sotto tale profilo la “relazione unitaria” appare sicuramente più efficace.
In appendice alle linee guida viene riportato un modello di relazione unitaria con alcune indicazioni su come formalizzare il dissenso all’interno della stessa.

(Per gentile concessione di La Revisione Legale.it )

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