Educazione economico-finanziaria e previdenziale: novità in arrivo

Con un emendamento dei relatori  al Decreto Omnibus/Economia  95 2025, attualmente in corso di conversione in legge, la maggioranza  propone un leggero  rafforzamento delle misure previste dall’articolo 24-bis del D.L. 237/2016 in materia di educazione finanziaria, previdenziale e assicurativa. 

Si punta  a migliorare la qualità delle iniziative pubbliche e private già previste, aggiungendo agli obiettivi di efficacia ed efficienza quello della qualità delle azioni educative. 

Inoltre, si perfezionano i principi alla base della Strategia nazionale, imponendo il rispetto di standard qualitativi elevati, l’indipendenza dei soggetti coinvolti e la continuità degli interventi nel tempo. 

Si tratta di un piccolo passo nella direzione del potenziamento dell’impianto esistente rendendolo  più stabile, strutturato e coordinato,  per  una maggiore efficacia nel medio-lungo periodo dell’educazione economica rivolta a cittadini, studenti e risparmiatori. La limitazione sta  purtroppo nell'assenza di nuove risorse finanziarie per il progetto.

Sul tema giova sottolineare infatti che  misure per il miglioramento delle competenze per la gestione finanziaria personale  sono stati auspicati e sollecitati da molte parti tra cui il ministro del lavoro Calderone. Infatti, alla luce dei dati preoccupanti della demografia  italiana con il drastico calo delle nascite, la  situazione prospettica  del sistema previdenziale nazionale  potrebbe  mettere in serie difficoltà le giovani generazioni dal punto di vista economico. 

Vedi la sintesi della Relazione annuale Inps sul 2024  e le raccomandazioni della COVIP in Fondi pensione:  resta bassa l'adesione tra i giovani

1) Istituzione della Commissione nazionale per l'educazione economica e finanziaria

Nello specifico la nuova misura prevede che il Comitato originariamente istituito viene ridenominato "Commissione nazionale per l’educazione economica e finanziaria", con l’aggiunta di un rappresentante della Guardia di Finanza tra i membri, che passano così da 11 a 12. 

La Commissione potrà ora contare anche sul supporto gratuito del personale del MEF tramite convenzioni, nonché su un contingente di consulenti o esperti (anche esterni alla PA), retribuiti nel rispetto dei limiti di spesa (massimo 180.000 euro annui complessivi, 30.000 euro lordi pro capite). Inoltre, potrà ricevere personale distaccato da amministrazioni pubbliche e autorità di vigilanza, come Banca d’Italia, CONSOB, IVASS e COVIP, per attività specifiche e temporanee.

La Commissione dovrebbe assumere inoltre  nuove responsabilità e provvedere quindi ad

•  adottare un programma triennale con obiettivi misurabili, 
• valorizzare le migliori pratiche locali, e 
• interfacciarsi  con organismi internazionali analoghi. 

Anche la previsione della gratuità della partecipazione viene aggiornata: è previsto il rimborso spese documentato per il direttore o un suo delegato, in caso di partecipazione a eventi strettamente collegati alla missione istituzionale.

Gli oneri per i consulenti graveranno sulle risorse già previste dal comma 11 dell’art. 24-bis. 

2) Educazione finanziaria nella scuola

Viene inoltre aggiornato l’articolo 3 della legge 92/2019 sull’insegnamento dell’educazione civica, in modo da prevedere che i contenuti in materia di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale siano definiti in modo preciso , non solo  "sentendo" la Commissione, ma previa intesa formale con essa.