La "regulatory sandbox" è uno strumento nato nei sistemi di common law, ora diffuso anche in Italia e altri Paesi di civil law.
Le regulatory sandbox favoriscono l'innovazione tecnologica in settori come FinTech, intelligenza artificiale e blockchain, consentendo una regolamentazione più flessibile e adattiva.
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1) Regulatory sandbox, di cosa si tratta?
Di seguito una sintetica analisi del fenomeno delle regulatory sandbox:
- Origine del termine "sandbox":
- Sandbox in inglese significa "recinto di sabbia", uno spazio protetto in cui i bambini possono giocare e sperimentare in sicurezza.
- Il termine è stato inizialmente adottato in ambito tecnologico, riferendosi a un ambiente di prova per testare progetti senza impatti sull'ambiente reale.
- Introduzione del concetto in ambito giuridico:
- In ambito giuridico, l’espressione "regulatory sandbox" indica un “perimetro protetto”[1], uno spazio, virtuale oppure fisico, nel quale poter sviluppare e testare per un periodo di tempo limitato progetti di carattere innovativo da un punto di vista tecnologico, in deroga alla normativa di settore, affinché i promotori possano verificarli nella maniera più esaustiva, completa ed efficiente possibile e i risultati delle varie sperimentazioni possano essere utilizzati come base per una successiva ed eventuale modifica normativa[2].
- Definizione dell'Unione Europea:
- Il Consiglio dell'UE definisce le "regulatory sandbox" come spazi di sperimentazione normativa, in cui testare tecnologie innovative per un periodo limitato e in una parte limitata di un settore o di un ambito soggetto a vigilanza regolamentare, con misure di salvaguardia.
- Clausole di sperimentazione:
- Le clausole di sperimentazione permettono alle autorità incaricate di attuare e applicare la legislazione e di esercitare un certo grado di flessibilità per testare tecnologie o approcci innovativi.
- Diffusione del concetto:
- Nato nei sistemi di common law anglosassoni nel 2015, il modello della sandbox si è diffuso anche nei sistemi di civil law, come quello italiano.
- Benefici per l'innovazione e le PMI:
- Le sandbox favoriscono lo sviluppo di nuove tecnologie e rappresentano un'opportunità di crescita e innovazione per le PMI, comprese le start-up.
- Collaborazione tra amministrazione e privati:
- Le sandbox promuovono la collaborazione tra pubblico e privato, consentendo ai privati di sviluppare progetti innovativi in deroga temporanea alla normativa sotto la supervisione pubblica.
- Regolamentazione proattiva:
- Questo modello di sperimentazione consente al legislatore di sviluppare una regolamentazione basata sui dati concreti ottenuti dalla sperimentazione.
- Adattabilità a settori tecnologici emergenti:
- Oltre al FinTech, le sandbox si adattano bene ad altri settori innovativi come intelligenza artificiale, blockchain, tecnologie spaziali, energia, ambiente e sanità.
- Adeguatezza ai rapidi cambiamenti tecnologici:
- Lo schema giuridico della regulatory sandbox è particolarmente adatto a contesti tecnologici in rapido mutamento, che non possono essere regolati efficacemente da norme preesistenti e statiche.
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[1] A. MERLINO, Regulatory sandbox. Una prospettiva ordinamentale, cit., p. 67.
[2] M. TRAPANI, L’utilizzo delle sandboxes normative: una ricognizione comparata delle principali esperienze di tecniche di produzione normativa sperimentali e il loro impatto sull’ordinamento, in Osservatorio sulle fonti, n. 3/2022, p. 216, disponibile su http://www.osservatoriosullefonti.it.