In un mondo del lavoro sempre più diversificato e multiculturale, la valorizzazione delle differenze e l’inclusione delle persone con disabilità non sono solo questioni etiche, ma veri e propri strumenti strategici per la crescita delle organizzazioni.
Nascono così due figure professionali chiave:
- il Diversity Manager
- il Disability Manager,
profili complementari che operano per creare ambienti inclusivi e valorizzare il potenziale di ciascun lavoratore.
Ti potrebbero essere utili:
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- Agevolazioni disabili e Legge 104 - E book di A. Donati
- la circolare sui chiarimenti dell'Agenzia IVA agevolata veicoli disabili
- l' eBook Facile per tutti "Guida ai congedi straordinari"
- il completo manuale La tutela dei soggetti disabili (normativa e fac simili di atti e ricorsi) di P. Bertolaso - Libro di carta Maggioli editore, 324 pagine
1) Diversity Manager: la gestione strategica delle differenze
Il Diversity Manager è il professionista incaricato di promuovere e coordinare le politiche aziendali volte alla valorizzazione delle differenze.
Nato negli Stati Uniti negli anni ’60 e diffusosi in Europa negli anni ’90, il diversity management considera la diversità come una risorsa strategica: differenze di genere, età, cultura o abilità diventano leve per migliorare innovazione, produttività e motivazione.
Il Disability Manager è dunque una figura specializzata, con il compito di favorire l’inclusione delle persone con disabilità. Le sue principali mansioni prevedono di:
- progettare e attuare politiche e procedure che facilitino l’accesso al lavoro;
- garantire che tutti i lavoratori possano operare in condizioni di equità;
- collaborare con le strutture aziendali per garantire l’adeguamento degli ambienti di lavoro alle esigenze delle persone con disabilità.
Anche la Pubblica Amministrazione ha iniziato a occuparsi di diversity management, con l’obiettivo di creare servizi più inclusivi e ambienti di lavoro sereni, aumentando il senso di appartenenza e la soddisfazione dei dipendenti. L’adozione di queste pratiche rafforza inoltre l’immagine dell’organizzazione come ente moderno e attento ai diritti dei cittadini.
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2) Disability Manager: l’inclusione delle persone con disabilità
All’interno del più ampio framework del diversity management, il Disability Manager rappresenta una specializzazione mirata. La sua missione principale risulta quella di favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità all’interno delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni., in linea con la Legge 68/99 e la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Il Disability Manager svolge un ruolo chiave nell’organizzazione, con compiti concreti quali:
- Supporto diretto ai lavoratori con disabilità durante l’inserimento e nel corso delle mansioni;
- Ricerca di soluzioni operative per affrontare situazioni di disagio lavorativo;
- Pianificazione di interventi formativi e adattamento delle postazioni di lavoro per facilitare l’inclusione;
- Collaborazione con l’Osservatorio Aziendale per valutare l’efficacia delle azioni intraprese e implementare eventuali indicazioni correttive;
- Interazione con le funzioni HR e sicurezza per garantire l’inclusione nel rispetto delle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro.
3) Le nuove figure operative: come formarsi?
In sintesi, i Diversity e Disability Manager non sono solo figure puramente amministrative, ma veri e propri protagonisti di un cambiamento culturale volto a rende il lavoro più inclusivo. Per le aziende e le PA moderne, investire in questi professionisti significa costruire ambienti in cui ogni differenza non è un ostacolo, ma una risorsa.
A questo proposito, il corso “Corso di Alta Formazione in Disability & Diversity Manager”, in programma dal 1° ottobre al 3 dicembre 2025, offre una preparazione completa per acquisire competenze avanzate nella gestione delle risorse umane, con un focus mirato su inclusione, welfare, smart working e lavoro agile.
Organizzato in partnership con Seneca srl Impresa Sociale, il percorso si articola in 10 unità didattiche online, ciascuna di 4 ore. La struttura del corso è pensata per favorire l’interazione diretta con docenti esperti, attraverso modalità didattiche attive e studi di best practice in contesti pubblici e privati. La formazione culmina con un esame di certificazione online, conforme alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2004, riservato a chi frequenta almeno l’80% delle lezioni.>> Vedi qui la locandina
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