A chi si applica la direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità?

La Direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità (CSRD) si applica a diverse categorie di imprese, con un'implementazione graduale. 

1) Ecco un quadro dettagliato dei soggetti obbligati:

1. Grandi imprese di interesse pubblico (già soggette alla NFRD):

- Più di 500 dipendenti

- Applicazione: dal 1° gennaio 2024 (per l'esercizio 2023)

2. Grandi imprese non attualmente soggette alla NFRD:

- Più di 250 dipendenti e/o

- Più di 40 milioni di euro di fatturato e/o

- Più di 20 milioni di euro di totale dell'attivo

- Applicazione: dal 1° gennaio 2025 (per l'esercizio 2024)

3. PMI quotate:

- Applicazione: dal 1° gennaio 2026 (per l'esercizio 2025)

- Con possibilità di opt-out fino al 2028

4. Imprese extra-UE:

- Fatturato netto superiore a 150 milioni di euro nell'UE

- Almeno una filiale o succursale nell'UE che soddisfa determinati criteri

- Applicazione: dal 1° gennaio 2028 (per l'esercizio 2027)

5. Istituti di credito e imprese di assicurazione:

• Indipendentemente dalla loro forma giuridica

6. Società quotate:

• Incluse le piccole e medie imprese quotate (con le tempistiche specificate sopra)

7. Eccezioni e esclusioni:

- Micro-imprese sono escluse anche se quotate

- PMI non quotate non sono obbligate, ma possono applicare gli standard su base volontaria

- Fondi di Investimento Alternativi (FIA) e Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari (OICVM) sono esclusi

8. Applicazione a livello di gruppo:

• Le capogruppo devono fornire informazioni consolidate per l'intero gruppo

9. Considerazioni sulla catena del valore:

- Le imprese devono considerare gli impatti lungo la loro catena del valore, coinvolgendo indirettamente anche fornitori e partner commerciali

10. Disposizioni specifiche per settori ad alto impatto:

- Settori come petrolio, gas, energia, trasporti, agricoltura potrebbero avere requisiti di rendicontazione più dettagliati (in fase di definizione)

L'applicazione della CSRD è quindi progressiva, coinvolgendo inizialmente le imprese più grandi e gradualmente estendendosi a un numero maggiore di aziende, con l'obiettivo di aumentare la trasparenza e la comparabilità delle informazioni di sostenibilità nel mercato europeo.