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NASPI e incentivo all'autoimprenditorialità

Ciao a tutti ho bisogno di una indicazione perchè all'inps ed al patronato ogni sportellista dice qualcosa di diverso e io non so come comportarmi.

A novembre 2017 sono stata licenziata e ho aperto una partita iva come imprenditrice agricola chiedendo ed ottenendo la Naspi anticipata. Purtroppo tutto il progetto è fallito e mi ritrovo a dover chiudere partita iva, senza però iniziare a lavorare come dipendente.

Dovrò restituire la Naspi? Perchè sul sito dell'inps non c'è alcun riferimento a questo tipo di situazione, solo su questo sito dicono di si http://www.studiamo.it/pages/liquidazione-anticipata-in-unica-soluzione-della-naspi/ ma non trovo riferimenti normativi in circolari.

La mia idea era chiudere per ora e riaprirla nei prossimi mesi con una attività diversa, potrebbero chiedermi indietro la NASPI? Mi conviene non chiuderla e attendere solo di trovare un altro lavoro in P. IVA per non rischiare?

AIUTO.

Grazie

Cristina
 

perpor

Utente
grazie della risposta, pero' volevo capire meglio le cose in una situazione simile.
Se la signora tenesse sempre aperta la partita Iva, e si rioccupasse contemporaneamente con lavoro subordinato, dovrebbe restituire la Naspi anticipata? (non lo penserei proprio, dal momento che la partita iva ha dei costi, altrimenti che incentivo sarebbe)
grazie
 
Ultima modifica:

domenico

Utente
grazie della risposta, pero' volevo capire meglio le cose in una situazione simile.
Se la signora tenesse sempre aperta la partita Iva, e si rioccupasse contemporaneamente con lavoro subordinato, dovrebbe restituire la Naspi anticipata? (non lo penserei proprio, dal momento che la partita iva ha dei costi, altrimenti che incentivo sarebbe)
grazie
A mio avviso, a nulla rileva la chiusura/apertura della partita iva, il lavoratore che instaura un rapporto di lavoro subordinato prima della scadenza del periodo per cui è riconosciuta la liquidazione anticipata della NASpI è tenuto a restituire per intero l’anticipazione ottenuta.
 

perpor

Utente
Grazie della precisazione, mi chiedevo se l'interpretazione e' sempre cosi' rigorosa o meno.

Mi spiego con un esempio, un po' limite ma reale e generalizzabile:

20 mesi di naspi anticipata, da 1/5/2017 a 31/12/2018

(senza di fatto utilizzo della partita Iva nel periodo, fatturato zero)

a fine anno 2018 opportunita' di lavoro subordinato, interessante visto il risultato zero ottenuto con la partita Iva,
quindi inizio lavoro subordinato al 1/10/2018

in questo caso si prefigurerebbe la restituzione di tutti i 20 mesi di Naspi anticipata (quindi con perdita dell'indennita' nei 17 mesi precedenti)
oppure solo dei 3 mesi finali di sovrapposizione delle due modalita' ?

grazie
 

domenico

Utente
Grazie della precisazione, mi chiedevo se l'interpretazione e' sempre cosi' rigorosa o meno.

Mi spiego con un esempio, un po' limite ma reale e generalizzabile:

20 mesi di naspi anticipata, da 1/5/2017 a 31/12/2018

(senza di fatto utilizzo della partita Iva nel periodo, fatturato zero)

a fine anno 2018 opportunita' di lavoro subordinato, interessante visto il risultato zero ottenuto con la partita Iva,
quindi inizio lavoro subordinato al 1/10/2018

in questo caso si prefigurerebbe la restituzione di tutti i 20 mesi di Naspi anticipata (quindi con perdita dell'indennita' nei 17 mesi precedenti)
oppure solo dei 3 mesi finali di sovrapposizione delle due modalita' ?

grazie
Salve, dalle proprie conoscenze e da notizie ricevute, non mi risulta ad oggi che l'inps ha assunto una diversa posizione, per quanto sopra vale quanto già detto nelle risposta precedente.

Saluti
 

perpor

Utente
grazie, lo dicevo perche' la posizione mi parrebbe impugnabile, nelle opportune sedi, se ne valesse la pena...(un'azione legale da sostenere con le opportune motivazioni del caso)
 
Ultima modifica:

domenico

Utente
grazie, lo dicevo perche' la posizione mi parrebbe impugnabile, nelle opportune sedi, se ne valesse la pena...(un'azione legale da sostenere con le opportune motivazioni del caso)
Ritengo che l'azione legale ovvero amministrativa non possa avere successo, la giurisprudenza della cassazione in tema di anticipo della indennità di mobilità per intraprendere un’attività autonoma, rioccupato con rapporto di lavoro subordinato entro i 24 mesi dalla corresponsione da parte dell’Inps, è tenuto alla restituzione dell’indennità stessa.

Saluti
 
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biagio777

Utente
Buongiorno, mi inserisco in questo post per chiedere un aiuto nel caso sappiate la procedura corretta.
Ho fatto richiesta di naspi qualche giorno fa e sto valutando se richiedere o meno l'anticipazionein un unica soluzione. Al momento sto controllando sul sito inps in area riservata i vari passi della domanda di naspi anticipata.
Ho un problema ovvero quando arrivo al passaggio in cui devo immettere la data di inizio attività, la metto ma poi il sito mi da messaggio di attenzione in quanto la data che metto è anteriore rispetto ai termini consentiti per vedersi riconoscere l'anticipo.
In realtà io ho la partita iva da anni e richiederei l'anticipo per sviluppare a tempo pieno tale attività.
Il problema è che per la procedura di anticipo io non ho trovato una differenza in tal senso per cui non posso inserire la data reale.
Ho inserito per andare avanti la data in cui ho richiesto la naspi ma non so se questo sia corretto ma non vedo alternativa (ho scaricato il manuale utente ma non vi è niente in tal senso e mi pare sia peraltro vecchio e non aggiornato)
Grazie per il vostro gentile aiuto.
 

domenico

Utente
Salve, si è corretto, con propria circolare l'inps precisa:

Adempimenti del richiedente:
Come è noto il lavoratore che intende avvalersi della liquidazione in un'unica soluzione della NASpI deve presentare all'INPS, a pena di decadenza, domanda di anticipazione in via telematica entro trenta giorni dalla data di inizio dell'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o dalla presentazione della domanda di NASpI se la suddetta attività era preesistente o dalla data di sottoscrizione di una quota di capitale sociale della cooperativa.
 
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