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La seconda edizione di Arte e Fisco si presenta come un percorso trasversale tra gli aspetti giuridici, fiscali e di wealth planning del mondo dell’arte, con particolare focus sull’impatto delle nuove tecnologie.
Partendo dall’importanza della tutela giuridica delle opere d’arte, i cui effetti si ripercuotono sulla tassazione delle plusvalenze, il testo analizza, con l’aiuto della dottrina e della giurisprudenza – fino alle recentissime disposizioni della Suprema Corte – le figure del collezionista, del mercante d’arte e del “collezionista speculatore”. Si esamina l’acquisto dell’opera d’arte dal punto di vista fiscale, nei redditi di lavoro autonomo e nel reddito di impresa, con l’obiettivo di evidenziare i tratti salienti e gli effetti collegati.
Vengono affrontati gli aspetti contabili e di iscrizione in bilancio, il fair value, l’ammortamento e la svalutazione delle opere d’arte.
Il trattamento degli aspetti tributari affronta non solo l’impatto dell’IVA nella circolazione delle opere d’arte sia in Italia che in Paesi UE ed extra-UE, ma anche l’imposizione degli NFT e della crypto art, con i relativi risvolti sul quadro RW.
Ampio spazio viene inoltre lasciato alla possibile soluzione del pagamento delle imposte tramite la cessione diretta di opere d’arte ai sensi dell’art. 28-bis del D.P.R. 602/1973.
Questa seconda edizione include una sezione interamente nuova relativa agli aspetti del wealth planning (inteso come pianificazione patrimoniale) delle opere d'arte, con l'obiettivo di supportare artisti, collezionisti, ma anche family office e trustee per un'efficace gestione e detenzione (tramite strutture fiduciarie) di una collezione d'arte.
Il passaggio generazionale richiede un'adeguata pianificazione, al fine di coniugare le esigenze di governance familiare con la gestione della collezione, tenendo sempre ben presente l'impatto fiscale del trasferimento di proprietà. Da quest’ultimo potrebbe sorgere la necessità di un'immediata liquidità in capo agli eredi, a cui si può far fronte tramite la sottoscrizione di specifiche polizze vita volte a creare una riserva di fondi (rapidamente disponibili).
Simone Facchinetti
Avvocato e Rappresentante Ufficiale della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti, con sede in Dubai. Studio premiato come Boutique Legale di Eccellenza nei rapporti di business tra Italia e Medio Oriente dal 2017 al 2023.
Francesco Oliveti
Avvocato attivo a Zurigo, dove dirige una società indipendente di servizi wealth planning. Si occupa di consulenza a famiglie facoltose in tema di fiscalità internazionale e conformità fiscale, strutture miranti alla pianificazione patrimoniale, emigrazione e cambio di residenza fiscale, family governance.
Alberto Traballi
Commercialista e revisore contabile in Monza, specializzato in fiscalità internazionale. Ha maturato esperienza presso multinazionali e società di consulenza occupandosi di pianificazione fiscale e patrimoniale.
Prefazione, di Deodato Salafia
Abstract, di Francesco Oliveti
1. What does artwork mean?
2. Art and photography
3. Sustainability and ESG in art
4. Can artwork become a brand?
5. Artwork and collectible design
6. Disputes: discipline and alternative solutions
7. Copyright and criminal law
8. Metaverso and criminal offenses in art
9. Augmented reality and access to art work
10. NFT
11. Art collector and art dealer: a fine line
12. Anti-money laundering
13. Import & export – customs duties – free ports
14. Tax collection and art
15. Sponsorship and economic support to the art world
16. Artwork as emotional asset
17. Family dynamics in relation to emotional assets
18. Family governance
19. The protection and management strategies for art collections through fiduciary structures: trust and foundations
20. Protecting private art assets through life insurance policies
21. Art financing
22. Art lending
23. Family office
PARTE I
di Simone Facchinetti
1 Cosa si intende per “opera d’arte”?
1. Esiste una definizione giuridica di opera d’arte?
2. La Costituzione italiana e l’arte: valorizzazione e tutela dell’espressione artistica
3. Legge sul diritto d’autore (n. 633/1941): opere protette e soggetti
4. Tipologie di diritti protetti dalla L. 633/1941
4.1 Il D.Lgs. 8 novembre 2021, n. 177
4.2 Sentenze recenti sul diritto d’autore
5. Focus sui diritti morali: il caso del dipinto Tramonto a Montamajour
6. Rapporto tra opera d’arte e bene culturale
7. Fotografia tutelabile mediante il diritto d’autore: un caso pratico
7.1 La testimonianza di Maurizio Galimberti
8. Sostenibilità e ESG nell’arte
8.1 Esempi di artisti che raffigurano la sostenibilità
8.2 Le caratteristiche dell’arte sostenibile
9. Le nuove frontiere dell’opera d’arte: graffiti e urban art vs. crypto e appropriation art
9.1 La urban art
9.2 La tutela del patrimonio culturale e l’esperienza di Mr. SaveTheWall
9.3 Appropriation art
9.4 Digital & crypto art
9.5 NFT e assicurabilità delle opere d’arte
10. Ronaldo e Binance per una nuova sfida d’arte e le sfide in fiera con Art Dubai 2021
11. Il marchio e l’artista: come l’artista può far diventare marchio la sua opera
12. I destinatari delle opere d’arte: tra generazione X e generazione Y
13. Il processo di creazione dell’opera tra espressione e intuizione passando per la sua tutela: la testimonianza dell’artista Luca Tridente, in collaborazione con Luca Tridente
14. Diritto dell’arte e collectible design: colmare il divario tra arte e design con una particolare attenzione al certificato di autenticità e al valore del brand, di Elena Pelosi
15. La valutazione dell’opera d’arte
2 Controversie in campo artistico: disciplina e modalità alternative di risoluzione
1. Tutele giudiziarie azionabili dal titolare del diritto d’autore
2. Procedimenti innanzi all’Agcom
3. Il procedimento di conciliazione in materia di diritto d’autore
4. ADR, mediazione e arbitrato
5. Esiste un diritto giudizialmente tutelabile all’accertamento dell’autenticità di un’opera? Un caso affrontato dal Tribunale di Roma
3 Diritto d’autore e diritto penale
1. La tutela penale del diritto d’autore nella L. 633/1941
2. Responsabilità amministrativa da reato e delitti in materia di violazione del diritto d’autore
3. Il plagio nelle pronunce della Corte di Cassazione
4. Furti d’arte: una panoramica generale
5. Focus sui furti d’arte: casi celebri
6. Metaverso e reati nell’ordinamento giuridico italiano
7. Le regole anti-money laundry nel mondo dell’arte
7.1 Introduzione: normativa applicabile e soggetti obbligati
7.2 Adempimenti antiriciclaggio
7.3 Art freeport: antiriciclaggio e attualità
7.4 Conclusioni
4 Opera d’arte come oggetto di compravendita e forma di investimento
1. L’opera d’arte come oggetto di contratto di compravendita e forma di investimento
1.1 Discipline di marketing in ambito artistico
1.2 Transazioni in ambito artistico
1.3 Le collezioni d’arte e il ruolo dell’art manager
1.4 Il contratto di compravendita di un’opera d’arte
2. I fondi d’arte
3. Protezione del patrimonio artistico
3.1 Il passaggio generazionale
4. Trust
5. Mandato fiduciario
6. Fondazione
7. Patto di famiglia
8. Case history: Louvre Abu Dhabi, Guggenheim Abu Dhabi e nuovi progetti
9. Lo scenario post Covid
10. La protezione in ambito assicurativo
11. NFC: l’esperienza di una tecnologia pensata per il mondo del fashion e applicata a quello dell’arte, di Andrea Gallo
12. Arte, fashion e cultura: la sfida di Francesca Liberatore
13. Il commercio online e le sue patologie
5 Diritto dell’arte e intelligenza artificiale: i nuovi orizzonti
1. La digital art e le nuove frontiere dell’arte: le testimonianze di gallerie e artisti
1.1 La testimonianza di Wikiarte, di Deborah Petroni e Rubens Fogacci
1.2 La testimonianza del Maestro Milo sulla modernità nell’arte: intervista
1.3 Intervista a Stefano Berardino e Silvia Paracchini – OrtArte, di Chiara Ammenti
2. Il processo di creazione artistica e i soggetti del sistema
2.1 Il sistema artistico odierno
3. La digitalizzazione delle opere d’arte
3.1 I casi più rilevanti nell’ambito dell’arte digitale
4. La custodia delle opere d’arte digitali e come le nuove tecnologie possono aiutare a riconoscere i falsi
4.1 Digital art e nuove tecnologie, tra intelligenza artificiale, metaverso, NFT, NFC e altro ancora
5. Art manager
6. Tecnologia blockchain, tokenizzazione e nuovi modi di vendita delle opere d’arte
6.1 La tecnologia blockchain
6.2 Smart contract
6.3 Tokenizzazione
6.4 Nuovi modi di vendita dell’opera d’arte
7. La realtà aumentata e l’accesso alle opere d’arte
8. La cultura matrice di sostenibilità, di Francesco Tamburella
9. Gli spazi espositivi per l’arte, di Cristiano Carocci
10. Intelligenza artificiale e reti neurali
10.1 L’IA e la creatività umana: la questione giuridica del diritto d’autore
11. Metaverso e arte: il connubio (im)perfetto tra tecnologia e creatività umana
PARTE II
di Alberto Traballi
6 Dagli NFT alla crypto art: aspetti fiscali
1. GLI NFT
1.1 Definizione e storia
1.2 Le origini degli NFT
1.3 L’affermazione degli NFT
1.4 Come creare un NFT
1.5 Quadro normativo e trattamento fiscale
1.5.1 Le norme fiscali
1.5.2 Quadro RW
1.6 Gli NFT nel mercato dell’arte: una bolla?
2. Accesso alle opere d’arte e crypto art
3. Nuovi modi di vendita dell’opera d’arte
4. Marketplace e crypto art
4.1 Che cos’è un marketplace?
4.2 Vantaggi per gli artisti dell’affiliazione a marketplace
4.3 I principali marketplace
7 Due diligence nell’arte
1. Introduzione
2. Gli strumenti della due diligence
3. I documenti essenziali
4. Brevi cenni al metodo Sharon Hecker
4.1 La connoisseurship
4.2 La provenienza dell’opera
4.3 Gli esami tecnico-scientifici
4.4 Il condition report
4.5 La firma dell’opera
4.6 Catalogo
4.7 Il report definitivo
5. Due diligence e falsificazioni
8 La figura dell’artista tra il reddito di impresa e i redditi diversi. La nuova figura del collezionista speculatore
1. Introduzione
2. La mancanza di una norma fiscale specifica per la tassazione dei proventi derivanti dalla cessione di opere d’arte e collezioni e l’evoluzione giurisprudenziale
3. Il collezionista
4. Il mercante d’arte
5. Il collezionista speculatore
5.1 L’importanza della sentenza della Corte di Cassazione n. 6874 dell’8 marzo 2023
6. Conclusioni e prospettive future
6.1 La legge delega alla riforma del diritto tributario
9 Le opere d’arte nel reddito di lavoro autonomo e nel reddito di impresa
1. Le opere d’arte nel reddito di lavoro autonomo
1.1 L’articolo 54 del Tuir
1.2 Criteri di deducibilità
1.3 Le spese di rappresentanza nel Modello Redditi persone fisiche
1.4 IVA per gli acquisti di opere d’arte
1.5 Cessione di opere d’arte
1.6 La giurisprudenza
2. Le opere d’arte nel reddito di impresa
2.1 Introduzione
2.2 Imprese che commercializzano opere d’arte
2.3 Imprese che non commercializzano opere d’arte
2.3.1 Il costo di iscrizione in bilancio, il fair value, l’ammortamento e la svalutazione dell’immobilizzazione
2.4 Cessione di opere d’arte nel reddito di impresa
2.4.1 Cessione di opere d’arte oggetto dell’attività d’impresa
2.4.2 Cessione di opere d’arte non costituenti attività d’impresa
2.5 L’antiriciclaggio
2.5.1 Aspetto sanzionatorio
2.6 Il quadro RW del Modello Redditi persone fisiche
2.6.1 Il quadro RW e le opere d’arte
2.6.2 Modalità e termini di presentazione
10 L’IVA
1. Il mercato primario
2. Il mercato secondario
3. Il mercato pubblico
4. Il mercato privato
5. Il contratto di commissione
6. La vendita di opere d’arte quale cessione di beni e non prestazione di servizi: la posizione della Corte di Giustizia europea
7. Le aliquote IVA ordinarie e agevolate
8. Il meccanismo dell’applicazione dell’IVA nel caso di cessione di opera d’arte con intervento di un operatore professionale
9. Il regime del margine
9.1 Introduzione
9.2 Rivenditori abituali e gallerie d’arte
9.3 Case d’asta
10. I regimi del margine
11 La circolazione delle opere d’arte
1. Acquisti da Paesi UE, importazione e aspetti doganali delle opere d’arte
2. I tre elementi ai fini della circolazione di opere d’arte
3. Esportazione di opere d’arte
4. Temporanea esportazione/importazione – Carnet ATA
5. Porto franco
6. Diritto di seguito
12 L’attività di riscossione e le opere d’arte
1. Pagare le imposte mediante cessione di opere d’arte: un’opportunità poco conosciuta ex art. 28-bis del D.P.R. 602/1973
2. L’oggetto della cessione
3. I soggetti
4. La procedura
5. Utilizzo dell’importo riconosciuto tramite F24
6. Comparazione con analoghi istituti: la Francia
7. Analisi e possibili evoluzioni
13 La sponsorizzazione dei beni culturali ed il sostegno economico del mondo dell’arte
1. Le varie forme di sostegno al mondo dell’arte
2. Il mecenatismo culturale
2.1 Mecenatismo in Europa post Covid-19
3. La sponsorizzazione culturale
4. La filantropia
5. La partnership
6. L’“art bonus”
6.1 Introduzione
6.2 Il profilo oggettivo
6.3 Estensione del beneficio fiscale
6.4 Modalità di utilizzo del credito
6.5 Motivazioni del suo successo
6.6 Conclusioni e suggerimenti
Bibliografia della Parte II
PARTE III
di Francesco Oliveti
14 L’opera d’arte nel mondo “wealth planning”
1. L’opera d’arte intesa come emotional asset: idiosincrasia o correlazione
2. Dinamiche familiari in relazione agli emotional asset
3. Il ruolo del consulente, come guida nella gestione delle dinamiche familiari
4. Family governance
4.1 Creazione di un quadro decisionale
4.2 Accordo su valori condivisi
4.3 Ambito e limiti della collezione
4.4 Strategia di sviluppo
4.5 Procedure di acquisizione
4.6 Direttive e criteri di dismissione
4.7 Decalogo per una governance affidabile
4.8 Strutture fiduciarie volte a detenere la collezione d’arte e l’amministrazione
4.9 Protezione del patrimonio artistico
4.9.1 Trust
4.9.2 Mandato fiduciario
4.9.3 Fondazione
4.9.4 Patto di famiglia
4.10 Pianificazione del trasferimento
15 Le strategie di tutela e gestione di collezioni d’arte attraverso strutture fiduciarie: trust e fondazioni
1. Introduzione
2. Caratteristiche principali
2.1 Conservazione e protezione
2.2 Riservatezza e privacy
2.3 Pianificazione patrimoniale e successione
2.4 Vantaggi fiscali
2.5 Filantropia
2.6 Gestione professionale e competenze specialistiche
2.7 Flessibilità e controllo
3. Rischi della detenzione di opere d’arte in una struttura fiduciaria
3.1 Gestione e costi amministrativi
3.2 Selezione attenta del trustee
3.3 Onere della responsabilità fiduciaria
3.4 Volatilità del mercato e valutazioni
3.5 Adeguamento alle evoluzioni normative
3.6 Salvaguardare le relazioni trustee-beneficiario
16 Linee guida di carattere pratico per un’efficace pianificazione
1. Introduzione
2. Le peculiarità dell’artista
3. Le peculiarità del collezionista
17 Approfondimento sul ruolo del trustee nell’amministrazione delle opere d’arte: analisi delle responsabilità ed obblighi
1. Introduzione
2. La due diligence delle opere d’arte come patrimonio detenuto in trust
3. Attribuzione ed autenticità
4. Come proteggersi
5. Identificazione di un conflitto di interesse come chiave per evitare le insidie nel mercato dell’arte
6. Linee guida di carattere pratico per un’efficace due diligence
7. AML
8. La protezione in ambito assicurativo
9. Il diritto di rivendita dell’artista
18 La disciplina fiscale del trust in Italia: recenti sviluppi
1. Introduzione
2. Il trust nel contesto italiano
3. Imposta di successione e donazione
3.1 Eccezioni alla regola generale
3.2 Territorialità dell’ISD
3.3 Allineamento all’approccio precedente
4. Imposte sul reddito
5. Obblighi di dichiarazione
6. Regime forfettario
19 La protezione del patrimonio artistico privato tramite le polizze vita
1. Introduzione
2. Inquadramento generale delle polizze vita per High Net Worth Individuals (HNWI) nel mondo dell’arte
3. ULI come strumento per creare liquidità
4. PPLI come strumento di detenzione di opere d’arte
20 Art financing
1. Introduzione
2. La garanzia
3. Tipi di finanziamento
3.1 Prestiti a termine
3.2 Prestiti ponte
3.3 Linee di credito
4. Funzionamento nella pratica
5. Costi del finanziamento
6. Tempistiche per ottenere un finanziamento garantito da un’opera d’arte
7. Il finanziamento di un’opera arte e riservatezza
8. Art lending
21 Family office
1. Introduzione
2. La struttura e la funzione di un family office
3. Family office e il ruolo svolto nella gestione della collezione d’arte
4. Family office e investimenti diretti in opere d’arte
5. Criticità da tenere presenti
Bibliografia della Parte III
Crediti
Gli Autori
Il libro affronta principalmente la riforma della fiscalità internazionale introdotta dal decreto legislativo n. 209/2023, senza tralasciare i temi di attualità a partire dal 2024, a questa collegati. Si è optato per contenuti e considerazioni ad ampio respiro per supportare la maggior parte dei professionisti nella conoscenza della nuova normativa e dei suoi risvolti.
Si presentano in primis le novità sulla residenza fiscale delle persone fisiche, della società e degli enti quali i trust. Viene in seguito trattata la disciplina delle controlled foreing companies e le connesse semplificazioni introdotte dalla novella. Un capitolo è dedicato altresì al tema dei dividendi provenienti da paradisi fiscali, disciplina che è stata influenzata, seppur indirettamente, dal D.Lgs. 209/2023 attraverso una modifica di definizione del requisito del “livello impositivo effettivo”.
Vengono poi esaminati i più interessanti argomenti di attualità, in ambito internazionale, quali la rivalutazione delle partecipazioni detenute all’estero da soggetti residenti, il nuovo regime di partecipation exemption per le partecipazioni in società italiane possedute da società non residenti, le disposizioni contenute nella Multilaterale BEPS (MLI), la cui entrata in vigore è attesa nei prossimi anni. La Multilaterale, infatti, modificherà in via automatica alcune prescrizioni delle convenzioni contro le doppie imposizioni, con particolare riferimento al tema della “stabile organizzazione”.
Sono stati analizzati infine il regime degli impatriati, di cui al nuovo art. 5 D.Lgs. 209/2023, oltre che l’agevolazione c.d. reshoring, che ha l’obiettivo di attrarre in Italia imprese estere.
ENNIO VIAL
Dottore commercialista, opera nel settore della consulenza in materia di fiscalità internazionale, di operazioni straordinarie, di riorganizzazione di patrimoni familiari e di trust. È relatore per svariati enti di formazione. Pubblica da oltre 25 anni articoli e libri su temi di sua competenza. Amministratore di Trust Company.
SILVIA BETTIOL
Dottore commercialista, si dedica alla consulenza in materia di fiscalità internazionale, di operazioni straordinarie e di trust. Ha maturato una significativa esperienza in tema di comunicazioni delle holding e adempimenti del Trust. È relatrice e autrice di pubblicazioni su temi di sua competenza. Procuratrice di Trust Company.
1 La residenza delle persone fisiche dal 2024
1.1 Introduzione
1.2 La residenza delle persone fisiche: un confronto tra passato e presente
1.3 Le regole in vigore fino al 31 dicembre 2023
1.4 Le nuove regole dell’art. 1 del decreto internazionalizzazione
1.5 Il domicilio tra dilemmi vecchi e nuovi
1.6 Le pronunce della Cassazione che considerano prevalenti gli interessi personali
1.7 Le pronunce della Cassazione che considerano prevalenti gli interessi economici
1.8 La questione della presenza fisica
1.9 Una digressione sul tema dell’iscrizione all’AIRE e le sue sanzioni
1.9.1 L’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero
1.9.2 Soggetti obbligati ad iscriversi all’AIRE
1.9.3 Soggetti non obbligati ad iscriversi all’AIRE
1.9.4 Modalità di iscrizione all’AIRE
1.9.5 Decorrenza dell’iscrizione all’AIRE
1.9.6 La cancellazione dall’AIRE
1.9.7 La mancata iscrizione all’AIRE
1.9.8 Il regime sanzionatorio
1.10 Il rapporto con le convenzioni contro le doppie imposizioni
2 La residenza delle società
2.1 Introduzione
2.2 La residenza delle società e degli enti
2.2.1 La disciplina precedentemente in vigore
2.2.2 La nuova previsione normativa in vigore dal 2024
2.2.3 In relazione ai trust
2.2.4 In relazione alle società di persone
2.3 La residenza delle società e degli enti nelle convenzioni contro le doppie imposizioni
2.4 Orientamenti giurisprudenziali in tema di residenza estera delle società e degli enti
2.4.1 La giurisprudenza secondo cui esterovestizione equivale ad abuso del diritto
2.4.2 La giurisprudenza secondo cui esterovestizione equivale ad evasione
3 La residenza del trust
3.1 Introduzione
3.2 La vecchia disciplina della residenza fiscale: la soggettivizzazione fiscale del trust
3.3 La vecchia disciplina della residenza fiscale in vigore fino al 2022
3.4 La nuova residenza del trust dal 2024
3.5 Le presunzioni di residenza in Italia per i trust esteri
3.6 Cosa cambia davvero con il Decreto Internazionalizzazione per i trust?
3.7 La residenza fiscale del trust e le Convenzioni contro le doppie imposizioni
3.7.1 L’evoluzione storica del pensiero
3.7.2 La posizione dell’Amministrazione finanziaria
4 La disciplina controlled foreign companies. Le novità del D.Lgs. 209/2023
4.1 Introduzione
4.2 I lineamenti della disciplina controlled foreign companies
4.2.1 Profili introduttivi
4.2.2 La normativa cfc in sintesi
4.3 La nozione di controllo
4.4 La tassazione effettiva da confrontare
4.4.1 Rapporto tra disciplina cfc e disciplina relativa ai dividendi
4.4.2 Successione temporale dei provvedimenti
4.4.3 Imposte estere da considerare
4.4.4 Adesione della società estera ad una tassazione di gruppo
4.4.5 Regimi opzionali esteri
4.4.6 Le differenze temporanee
4.4.7 Applicazione del principio di derivazione rafforzata
4.5 La determinazione del reddito estero
4.6 Il meccanismo di imputazione per trasparenza
4.7 Il trasferimento in Italia della cfc: i chiarimenti della C.M. 18/E/2021 e della C.M. 29/E/2022
4.8 Determinazione dell’ultimo esercizio di residenza estera
4.9 Interpello probatorio
4.10 Holding estera e cfc
4.10.1 I casi di discussione: il raffronto dell’imposizione in assenza di applicazione del principio
4.10.2 Applicazione del principio del provvedimento: le regole italiane applicate alla holding estera
4.10.3 Applicazione del principio del provvedimento: le regole estere applicate nel calcolo dell’ETR della holding estera e del VTR
4.10.4 Una riflessione sugli esempi
4.10.5 Il caso della holding lussemburghese
4.11 Le nuove previsioni relative alla tassazione effettiva della società estera cfc: la tassazione del 15%
4.11.1 Come computare la tassazione effettiva estera
4.11.2 Le condizioni restrittive per applicare la nuova regola
4.11.3 Le ulteriori nuove ipotesi previste dalla novella
4.11.4 Il contenuto del provvedimento 30 aprile 2024 – L’opzione per la tassazione del 15%
4.11.5 Una riflessione: ma le persone fisiche sono davvero discriminate?
4.11.6 I riflessi sulla tassazione dei dividendi
4.11.7 Alcuni casi pratici
5 La tassazione dei dividendi paradisiaci. Risvolti operativi a seguito delle novità introdotte dal D.Lgs. 209/2023 alla disciplina cfc
5.1 Introduzione
5.2 Le ricadute delle nuove regole cfc sui dividendi: le partecipazioni non di controllo
5.3 Le ricadute sulle partecipazioni di controllo
5.4 Quali sono le modifiche in tema di tassazione cfc?
5.5 Torniamo ai dividendi
5.6 Il regime dei dividendi paradisiaci in ipotesi di controllo
5.7 Applicazioni pratiche: applicazione del test 1007
5.8 La cessione della partecipazione
5.9 E se il test 1007 non risulta soddisfatto?
5.10 Analisi della C.M. 35/E/2016 sulla base di un caso concreto
5.11 Il requisito della revisione: alcune riflessioni con i test della C.M. 35/E/2016
5.12 Un quadro di sintesi
5.13 Alcuni esempi
6 Gli impatriati alla luce del nuovo articolo 5 D.Lgs. 209/2023
6.1 Introduzione
6.2 Il nuovo regime agevolativo in favore dei lavoratori impatriati
6.2.1 Requisiti soggettivi
6.2.2 Durata dell’agevolazione
6.2.3 Detassazione maggiore per chi rientra con figli
6.2.4 Chiarezza sugli impatriati che rientrano dopo periodi di distacco
6.2.5 Stop alla maggiore agevolazione per i trasferimenti al Sud Italia
6.3 Aiuti de minimis e regime di impatrio
6.4 Cosa accade per i vecchi impatriati? Ovvero per chi è rientrato quando ancora era in vigore la previgente normativa? – Le previsioni dei commi 9 e 10
6.5 Una tabella di sintesi fra vecchia e nuova disciplina
6.6 Osservazioni conclusive
7 Trasferimento in Italia di attività economiche estere – il c.d. reshoring
7.1 Introduzione
7.2 Trasferimento in Italia di attività economiche – A chi si rivolge
7.2.1 Le osservazioni di Assonime – Circolare 4/2024
7.3 Ulteriori previsioni agevolative
7.3.1 I valori di ingresso dell’impresa non residente che si trasferisce
7.3.2 Il meccanismo del recapture
8 La rivalutazione delle partecipazioni estere
8.1 Introduzione
8.2 La rivalutazione delle quote in generale
8.2.1 Ambito soggettivo
8.2.2 Ambito oggettivo
8.3 Modalità di perfezionamento della disciplina
8.4 L’ammissibilità della rivalutazione di quote estere
8.5 Le partecipazioni estere
8.5.1 In relazione alla normativa nazionale
8.5.2 Il Modello OCSE 2017
8.5.3 Il problema del credito di imposta
8.5.4 L’ipotesi delle partecipazioni detenute in società non residenti
8.5.5 La rivalutazione della quota estera e il conferimento
8.5.6 La rivalutazione in ipotesi di successione e donazione
9 La pex estesa alle società estere dalla legge di bilancio 2024
9.1 Introduzione
9.2 Territorialità e qualificazione delle plusvalenze conseguite da società non residenti per la cessione di partecipazioni in società italiane
9.2.1 Disciplina domestica di tassazione delle società non residenti sulle plusvalenze immobiliari
9.2.2 Disciplina convenzionale
9.3 Il vecchio regime impositivo
9.3.1 Inquadramento
9.3.2 Modalità dichiarative
9.3.3 Un quadro di sintesi
9.4 Il nuovo regime impositivo
9.4.1 La novella della legge di bilancio 2024
9.4.2 L’origine giurisprudenziale della novella
9.4.3 Un quadro di sintesi: società extra UE e società non SEE con scambio info
9.4.4 Un quadro di sintesi: società UE e SEE con scambio info
9.5 La tassazione delle plusvalenze nel Modello Convenzionale
9.6 Le Convenzioni dell’Italia: un quadro sinottico
9.7 Paesi con Convenzione che non prevede la clausola relativa alle società immobiliari
9.8 Paesi con Convenzione che contiene una clausola per le società immobiliari vicina alla formulazione del Mod. OCSE 2003
9.9 Paesi con Convenzioni che contengono una clausola relativa alle società immobiliari vicina al Mod. OCSE 2017
9.9.1 La Convenzione con la Francia
9.9.2 La Convenzione con Cipro
10 2024: la Svizzera diventa “white”
10.1 Introduzione
10.2 La fuoriuscita dalla black list
10.3 Efficacia ex nunc o ex tunc?
10.4 Il primo effetto della fuoriuscita dalla black list: disapplicazione della presunzione di residenza
10.4.1 Orientamenti giurisprudenziali in tema di residenza fiscale
10.5 Ulteriori effetti positivi dalla fuoriuscita dalla black list
10.5.1 La disapplicazione del raddoppio di sanzioni e termini
10.6 Lo stato attuale della black list di cui al D.M. 4 maggio 1999
10.7 Altri casi di applicazione del decreto 4 maggio 1999
11 Il nuovo quadro RW 2024
11.1 Introduzione
11.2 Le criptoattività dal 2023
11.2.1 Il monitoraggio delle criptoattività
11.2.2 La tassazione delle criptoattività
11.3 La vivisezione del quadro RW nel Mod. Redditi PF/2024
11.3.1 Il rigo RW1: l’analisi colonna per colonna
11.4 Il battesimo del quadro W nel Mod. 730
11.5 L’aumento di IVIE ed IVAFE dal 2024
11.5.1 Raddoppio IVAFE per prodotti finanziari in paesi paradisiaci
11.5.2 L’aumento IVIE dal 2024
11.5.2.1 Le ipotesi di esonero per abitazione principale
11.5.2.2 L’IVIE per la prima casa di lusso
11.5.2.3 E se gli immobili non variano?
12 La Convenzione Multilaterale BEPS
12.1 Introduzione
12.2 N natura della Convenzione: che valenza ha?
12.3 Dove reperire le informazioni utili
12.4 Entrata in vigore
12.5 N natura delle disposizioni (obbligatorie o non obbligatorie)
12.6 Le entità con doppia residenza (art. 4)
12.6.1 Introduzione
12.6.2 L’eliminazione della doppia residenza per i soggetti diversi dalle persone fisiche
12.6.3 Le riserve
12.6.4 La notifica delle riserve al depositario
12.6.5 La posizione dell’Italia
12.7 Applicazione dei metodi per l’eliminazione della doppia imposizione
12.7.1 Introduzione
12.7.2 Le opzioni possibili
12.7.3 Il gioco delle opzioni e delle riserve
12.7.4 La posizione dell’Italia
12.8 La norma antiabuso in tema di dividendi
12.8.1 Introduzione
12.8.2 La previsione antielusiva
12.8.3 Le riserve
12.8.4 La posizione dell’Italia
12.9 La nuova stabile organizzazione nella Convenzione Multilaterale
12.9.1 Introduzione
12.9.2 Elusione attraverso la figura del commissionario
12.9.2.1 La nuova previsione
12.9.2.2 Esclusione dall’applicazione
12.9.2.3 Modalità applicative
12.9.2.4 La riserva
12.9.2.5 La posizione dell’Italia
12.9.3 Elusione attraverso specifiche attività
12.9.3.1 Introduzione
12.9.3.2 La presenza della stabile organizzazione della casa madre o di una parte correlata
12.9.3.3 La sede fissa di affari
12.9.3.4 Il gioco delle riserve
12.9.3.5 Ulteriori condizioni per l’operatività delle opzioni
12.9.3.6 L’operatività del paragrafo 4 relativo alla forza attrattiva della stabile
12.9.3.7 La posizione dell’Italia
12.9.4 Lo splitting-up dei contratti
12.9.4.1 Lineamenti della disciplina
12.9.4.2 Le riserve e la pozione dell’Italia
12.10 Un caso professionale: il magazzino può essere stabile organizzazione
12.10.1 Introduzione
12.10.2 Il caso concreto
12.10.3 La normativa interna
12.10.4 Le previsioni del Modello di Convenzione OCSE 2017: la negative list
12.10.5 Il magazzino collegato ad un business del gruppo
12.10.6 La Convenzione Multilaterale 2017
12.10.7 La stabile nella Multilaterale
12.11 Le plusvalenze internazionali da partecipazioni immobiliari
12.11.1 Introduzione
12.11.2 Le plusvalenze immobiliari
12.11.3 Le plusvalenze da partecipazioni immobiliari
12.11.4 La nuova formulazione del paragrafo 4 contenuta nel Modello OCSE 2017
12.11.5 Le previsioni della Convenzione Multilaterale
12.11.5.1 Le disposizioni dell’art. 9: il caso in cui la Convenzione già prevede la clausola delle plusvalenze immobiliari
12.11.5.2 Il caso in cui la Convenzione non prevede la clausola delle partecipazioni immobiliari
12.12 Le riserve e le opzioni
12.13 La posizione dell’Italia
12.14 La rete dei trattati dell’Italia: i trattati con la clausola antiabuso
12.15 I trattati senza la clausola antiabuso
13 Applicazione di ritenute su canoni per utilizzo di software
13.1 Introduzione
13.2 La disciplina domestica
13.3 La disciplina convenzionale
13.4 Il reddito di impresa nel Modello OCSE
13.5 Le royalties nel Modello OCSE
13.6 L’orientamento dell’Agenzia delle Entrate
13.7 Direttiva canoni interessi
13.8 Alcuni esempi concreti
13.8.1 Il compenso per la commercializzazione del software è pagato da una società estera a una italiana
14 Residenza fiscale e split year nelle risposte ad interpello dell’Agenzia delle Entrate
14.1 Introduzione
14.2 La residenza fiscale in Italia: l’art. 2, co. 2 del D.P.R. n. 916/1987
14.2.1 L’iscrizione all’anagrafe
14.2.2 Il domicilio nel codice civile
14.2.3 La residenza ai sensi del codice civile
14.3 La disciplina convenzionale: il presupposto della disciplina convenzionale
14.4 Trasferimento della residenza in corso d’anno
14.4.1 La disciplina convenzionale
14.4.2 La disciplina domestica
14.5 Le Convenzioni siglate dall’Italia che prevedono lo split year
14.6 Gli interventi di prassi in tema di split year
14.7 Il caso dell’apolidia fiscale – Un tema ancora irrisolto
14.8 Lo split year trova applicazione anche alle società?
15 Lo smart working anche alla luce della C.M. n. 25/E del 18 agosto 2023
15.1 Introduzione
15.2 Quando lo smart working ha avuto la sua massima “applicazione”
15.3 Il rapporto tra residenza fiscale e smart working
15.4 La residenza nelle Convenzioni
15.5 Convenzioni e smart working
15.5.1 Redditi da lavoro dipendente
15.6 Lo smart working nel periodo emergenziale
15.7 Regimi speciali per gli impatriati in caso di svolgimento dell’attività lavorativa in Italia
15.7.1 Regime degli impatriati
15.8 I trasferimenti fittizi della residenza all’estero
15.9 La stabile organizzazione e la base fissa
16 I lavoratori frontalieri e le indicazioni della C.M. n. 25/E del 18 agosto 2023
16.1 Introduzione
16.2 La definizione di frontaliere
16.2.1 Il lavoratore frontaliere nella normativa interna
16.2.2 La definizione di frontaliere nelle Convenzioni
16.2.3 La rivisitazione dei Comuni interessati
16.3 Brevi note conclusive
17 I beneficiari residenti in Italia di un trust estero
17.1 Introduzione
17.2 L’imposizione indiretta
17.3 L’imposizione diretta
17.3.1 Trust opaco o trasparente
17.3.2 La tassazione dei beneficiari del trust trasparente non residente
17.3.3 La tassazione dei beneficiari del trust opaco non residente: la natura paradisiaca del trust
17.3.4 La questione dei trust comunitari
17.3.5 La determinazione della tassazione nominale: questioni introduttive
17.3.6 Tassazione nominale e aliquote progressive per scaglioni
17.3.7 Aliquote differenziate in base alle tipologie di reddito e scaglione di esenzione
17.3.8 Tassazione in capo ai beneficiari e tassazione nominale
17.3.9 La questione delle esimenti
17.3.10 La tassazione dei beneficiari del trust opaco non residente dopo la conclusione del trust
17.4 Il monitoraggio fiscale del trust trasparente ed opaco
17.5 Il caso del trust interposto
17.5.1 Introduzione
17.5.2 Trust interposto nei confronti del beneficiario residente in Italia
17.5.3 Trust interposto nei confronti del disponente estero
18 Recenti principi di diritto in tema di stabile organizzazione e nuova IME
18.1 Introduzione
18.2 La definizione di stabile organizzazione nella normativa interna
18.3 Le operazioni delle stabili organizzazioni rientranti in gruppi IVA
18.3.1 I rapporti tra casa madre e stabile organizzazione in assenza di un gruppo IVA
18.3.2 I rapporti tra casa madre e stabile organizzazione se la madre o la stabile aderiscono ad un gruppo IVA UE
18.3.3 I rapporti tra casa madre e stabile organizzazione se la madre o la stabile aderiscono ad un gruppo IVA non UE
18.3.4 Rapporti tra due stabili organizzazioni di un soggetto comunitario con una stabile extracomunitaria aderente ad un gruppo IVA
18.3.5 Rapporti tra due stabili organizzazioni italiane di due società estere aderenti ad un gruppo IVA UE
18.4 Il regime di branch exemption (168-ter Tuir)
18.5 La disciplina convenzionale
18.6 L’opzione nel Modello Redditi SC
18.7 La remissione in bonis
18.8 Il principio di diritto n. 10/2023 in tema di opzione per il regime Bex
Il d.lgs. n. 39/2021 ha introdotto l’obbligo per le Federazioni sportive nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di redigere Linee guida per la predisposizione di Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione di molestie, abusi, violenze e discriminazioni in ambito sportivo. Il volume, partendo da un quadro della normativa nazionale, intende fornire una disamina del Modello di organizzazione, gestione e controllo (anche detto MOG sportivo) che gli enti sportivi sono tenuti ad adottare, nonché un’analisi sul ruolo, sulle funzioni e sulle responsabilità del Safeguarding, cd. Responsabile contro gli abusi e le violenze, individuandone le competenze consistenti in conoscenze tecnico-giuridico e capacità empatiche e di ascolto attivo proprie delle professionalità d’aiuto.
Il testo evidenzia gli elementi del Modello “tipo” ed indica le caratteristiche e i compiti del Safeguarding attraverso il parallelismo con la struttura, le funzioni e le attività del Modello organizzativo 231 e dell’Organismo di Vigilanza seppur con le dovute differenziazioni.
Passando in rassegna le esperienze internazionali, viene offerta una panoramica con i sistemi di common law, che già da tempo hanno implementato meccanismi di contrasto agli abusi, violenze e discriminazioni in ambito sportivo, nonché le buone prassi in Italia, attraverso l’intervista alla consigliera FGCI Stella Frascà.
L’adozione del MOG volto alla prevenzione di questa tipologia di abusi è dunque una sfida imprescindibile per le società sportive a tutti i livelli e il Safeguarding rappresenta una nuova figura professionale da “costruire”. Il testo, attraverso un approccio teorico-pratico e un’appendice operativa contenente schede e formulari, propone dei criteri per orientare gli operatori, le società sportive e i professionisti per l’adozione dei Modelli. Il volume si rivolge altresì agli avvocati, agli operatori della giustizia penale e sportiva, alle associazioni sportive ed a tutti coloro che intendono approfondire la tematica.
AA.VV.
Giulia Gioachin
Armando Ottone
Marianna Negro
Letizia Catalano
Francesca Di Muzio
Antonio Mastrone
Salvatore Calandra
Valerio Silvetti
Gianvito Rizzini
A cura di :
F. Di Muzio, G. Gioachin, A. Ottone
SEZIONE I – LA RIFORMA DEL DIRITTO DELLO SPORT: QUADRO NORMATIVO
1 Inquadramento normativo
(Giulia Gioachin)
1.1 Premessa
1.2 Lo sport nell’ordinamento nazionale e sovranazionale
1.3 La revisione costituzionale: il nuovo articolo 33 della Costituzione
1.4 La riforma dello sport ed il D.Lgs. n. 39 del 28 febbraio 2021
1.5 Le società sportive e il D.Lgs. n. 231/2001
1.6 Le condotte illecite rilevanti ai sensi dell’art. 16 del decreto legislativo n. 39 del 28 febbraio 2021
1.7 L’intervento del CONI
SEZIONE II – IL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA E IL RUOLO DEL SAFEGUARDING
2 Il Modello di organizzazione e controllo dell’attività sportiva
(Letizia Catalano)
2.1 L’obbligo di adozione dei “Modelli di organizzazione e controllo dell’attività sportiva”
2.2 Il Modello di organizzazione e di controllo dell’attività sportiva
2.2.1 Il codice di condotta
2.2.2 L’analisi dei rischi
2.2.3 Contenuto dei Modelli sportivi e attività di diffusione
2.3 Integrazione con il Modello 231
3 Il Safeguarding: criteri di nomina, professionalità richieste e funzioni ispettive
(Marianna Negro e Francesca Di Muzio)
3.1 Premessa
3.2 I criteri di nomina del Safeguarding
3.3 I requisiti e le professionalità richieste
3.4 Le funzioni del Safeguarding
3.5 Le funzioni ispettive in relazione alle segnalazioni pervenute
4 Rapporti con Organi di controllo dei diversi sistemi
(Armando Ottone)
4.1 Premessa
4.2 Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni e l’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001
4.3 Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni e l’Organo di garanzia nelle Società di calcio
5 Profili di responsabilità del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni
(Gianvito Rizzini)
5.1 Premessa
5.2 Il ruolo e le competenze
5.3 Responsabilità civile
5.4 Responsabilità extracontrattuale
5.4.1 Fondamento e scenari di responsabilità extracontrattuale
5.4.2 Principi di responsabilità e cautela
5.4.3 Misure di protezione e prevenzione
5.5 Responsabilità penale
5.6 Conclusioni
SEZIONE III – LA SEGNALAZIONE DELLE CONDOTTE DI ABUSO, VIOLENZA E DISCRIMINAZIONI IN AMBITO SPORTIVO
6 La gestione delle segnalazioni
(Valerio Silvetti)
6.1 Premessa di ordine sociale
6.2 Premessa di ordine normativo
6.3 Le segnalazioni nelle Linee Guida del CONI
6.4 La normativa attuale del whistleblowing si applica anche alle organizzazioni sportive?
6.4.1 L’analisi del perimetro soggettivo
6.4.2 L’analisi del perimetro oggettivo
6.4.3 Conclusione: applicazione, – parziale – del D.Lgs. n. 24/2023
6.5 Gli spunti derivanti dal D.Lgs. n. 24/2023
6.6 Le istruzioni da fornire
6.7 La gestione delle segnalazioni
6.8 Conclusioni
SEZIONE IV – IL CONTESTO INTERNAZIONALE E LE BUONE PRASSI IN ITALIA
7 Il Safeguarding officer negli ordinamenti internazionali
(Antonio Mastrone)
7.1 Introduzione
7.2 Uno sguardo oltre i confini nazionali
7.3 Riflessioni sull’approccio statunitense e anglosassone
7.4 Difficoltà e necessità di una compliance normativa internazionale
7.5 Le Linee Guida del Comitato Olimpico Internazionale
8 Lo stato dell’arte in materia di compliance sportiva: intervista all’Avv. Stella Frascà
(Salvatore Calandra)
8.1 Premessa
8.2 Intervista all’Avv. Stella Frascà, consigliere federale FIGC
APPENDICE
Schemi, schede e formulari
1 Linee Guida CONI
2 Tabella riepilogativa degli illeciti
3 Codice etico
4 Verbale approvazione MOG sportivo
5 Modulo segnalazione
6 Protocollo controlli MOG sportivo
7 Protocollo reati in generale
8 Protocollo prevenzione molestie
9 Verbale nomina Safeguarding
10 Regolamento Safeguarding
11 Flussi informativi Safeguarding
L’azienda non è un bene come tutti gli altri. Quando si apre una successione e nel patrimonio ereditario è ricompresa un’attività imprenditoriale, possono manifestarsi scenari che il de cuius, incautamente, non aveva previsto.
Le conseguenze possibili possono essere di vario tipo e dipendono dalla realtà che gli eredi si troveranno a dover gestire: una piccola, media o grande azienda oppure un pacchetto di azioni o partecipazioni da amministrare e curare.
L’eventualità di poter riflettere con largo anticipo sulla situazione che lasceremo ai nostri eredi, potrà certamente consentirci di pianificare l’inevitabile passaggio generazionale con la dovuta lungimiranza.
Occorre poi sottolineare che l’attività imprenditoriale non rappresenta solo un complesso di beni, ma anche un centro di interessi di rilevante importanza per una molteplicità di soggetti.
Si pensi banalmente ai clienti, ai fornitori, ai rapporti con le banche, ai dipendenti e a chiunque ne venga a contatto. In quest’ottica gli autori hanno voluto dare un contributo pratico per assicurare una continuità di gestione anche nell’interesse della collettività, provando ad analizzare e superare gli ostacoli che si affrontano non appena l’azienda cade in successione e fornendo, a completamento dell’opera, un piccolo formulario.
Fulvio Vannoni
Dottore Commercialista, Revisore Legale, già Professore di Economia ed Organizzazione Aziendale presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Massimiliano Vernia
Dottore Commercialista in Modena e socio di un avviato studio di consulenza tributaria.
1 La successione nelle aziende secondo il codice civile
1.1 Impresa individuale
1.1.1 L’impresa individuale secondo il codice civile
1.1.2 L’attività nell’impresa individuale
1.1.3 La successione nell’impresa individuale
1.2 L’impresa familiare
1.2.1 L’impresa familiare secondo il codice civile
1.2.2 I collaboratori dell’impresa familiare
1.2.3 Una particolare tipologia di impresa familiare: l’impresa coniugale
1.2.4 I diritti e i doveri dei collaboratori familiari
1.2.5 Il convivente more uxorio
1.2.6 La natura giuridica dell’impresa familiare
1.2.7 La morte del titolare e l’estinzione dell’impresa familiare
1.3 Le società di persone
1.3.1 Le società di persone: la società semplice
1.3.1.1 La società semplice nel codice civile
1.3.1.2 La morte del socio nella società semplice
1.3.2 Le società di persone: la società in nome collettivo
1.3.2.1 L’amministrazione nella snc
1.3.2.2 La rappresentanza nella snc
1.3.2.3 La morte del socio
1.3.2.4 Le clausole di continuazione
1.3.3 Le società di persone: la società in accomandita semplice
1.3.3.1 La morte del socio
1.4 Le società di capitali
1.4.1 Le società di capitali: la società per azioni
1.4.1.1 La società per azioni nel codice civile
1.4.1.2 L’assemblea dei soci
1.4.1.3 L’organo amministrativo
1.4.1.4 Il collegio sindacale e la revisione legale dei conti
1.4.1.5 La morte del socio
1.4.2 Le società di capitali: la società a responsabilità limitata
1.4.2.1 L’atto costitutivo nella srl
1.4.2.2 L’assemblea dei soci
1.4.2.3 L’amministrazione e la rappresentanza
1.4.2.4 La morte del socio
1.4.2.5 Le clausole statutarie limitative del trasferimento mortis causa delle quote di srl
1.4.3 La società in accomandita per azioni
1.4.3.1 La morte del socio
1.5 Un caso particolare e controverso: la successione nello studio professionale
1.5.1 La morte del titolare dello studio professionale (lavoratore autonomo)
1.5.2 Un caso particolare: Mario Rossi Vs. Ferrari spa
2 L’analisi dell’azienda caduta in successione
2.1 Le regole di valutazione dell’azienda ai fini successori
2.2 La determinazione del valore patrimoniale e sociale dell’azienda
2.3 La situazione familiare dell’imprenditore
3 Gli strumenti atti a pianificare la successione
3.1 Il testamento
3.2 Il testamento olografo
3.3 Il testamento segreto
3.4 Il testamento pubblico
3.5 Il legato
3.6 Il gradimento
3.7 Gli aspetti operativi connessi alla continuazione dell’azienda
3.7.1 L’impresa individuale e l’impresa familiare
3.7.2 Le società di persone
3.7.3 Le società di capitali
Riflessioni conclusive
Formulario
1 Atto costitutivo di società in nome collettivo
2 Statuto di società srl
3 Testamento olografo in presenza di eredi legittimi (1)
4 Testamento olografo in presenza di eredi legittimi (2)
5 Testamento olografo in presenza di eredi legittimi (3)
6 Testamento olografo in presenza di eredi legittimi (4)
7 Dichiarazione di successione e domanda di volture catastali
8 Valutazione della società
9 Modello AA9/12 Dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini Iva
Il Manuale offre un quadro complessivo in materia di locazioni abitative, affrontandone tutte le tipologie: locazioni libere, convenzionate, transitorie, locazioni di immobili acquistati per futura locazione, affitti brevi, locazioni turistiche, cohousing, rent to buy, leasing, analizzando la relativa disciplina contrattuale e tenendo conto dell’evoluzione normativa, nonché della produzione giurisprudenziale su alcuni punti nodali della legge 431 del 1998 e altro.
Non mancano le indicazioni operative inerenti alla registrazione dei contratti, la tassazione, sia ordinaria che con cedolare secca.
Il volume si occupa altresì delle “locazioni ad uso diverso”: la loro regolamentazione, il regime contrattuale applicabile, gli istituti della prelazione del riscatto e l’indennità di avviamento senza dimenticare le nuove tipologie locatizie come il contratto atipico di coworking o di domiciliazione.
Una parte è in seguito dedicata agli aspetti processuali: procedimento di convalida, rito locatizio e compatibilità con il processo ordinario, azioni esperibili contro l’occupazione senza titolo, mediazione, negoziazione assistita e arbitrato.
L’esposizione semplice e chiara rende il testo uno strumento di consultazione e approfondimento adatto sia al professionista del settore, sia al pubblico dei non addetti ai lavori.
Il Manuale tratta infine anche il nuovo procedimento di convalida di sfratto, che ha visto ampliarsi l’ambito di applicazione e altre novità, tra cui quelle riguardanti l’esecutività dell’ordinanza di convalida.
Questa sesta edizione tiene conto di tutti i principali provvedimenti di normativa, prassi e giurisprudenza in materia fino alle recentissime sentenza 7 maggio 2024, n. 12395 in punto di cedolare secca e circolare 10 maggio 2024, n. 10/E sulle locazioni brevi.
Silvio Rezzonico
È stato avvocato in Milano e autore di diversi libri e saggi in materia di diritto immobiliare. Ha collaborato con il Gruppo 24 Ore, con Maggioli Editore e con l’Università degli studi di Firenze. Da ultimo è stato anche docente presso l’Università degli Studi telematica E-campus.
Matteo Rezzonico
Avvocato cassazionista e pubblicista in Milano, è autore di numerose pubblicazioni di diritto immobiliare ed edilizio. In particolare, collabora con il Gruppo 24 Ore (Norme e Tributi, Esperto risponde e Consulente immobiliare) e con Giuffrè Editore (portale con- dominio e locazioni). Presidente della FNA Federazione Nazionale degli Amministratori Immobiliari e Vicepresidente della Confappi, Confederazione della Piccola Proprietà Immobiliare, per conto della quale riveste anche il ruolo di Presidente della sede provinciale di Milano e di componente della Commissione Legale Nazionale di FNA – Confappi.
Luca Rezzonico
Avvocato in Milano. Si occupa di diritto immobiliare ed è coautore di diverse pubblicazioni in materia
PRINCIPALI ARGOMENTI
◾ Normativa del codice civile
◾ Disciplina vincolistica
◾ Regime contrattuale
◾ Sfratti ed esecuzione per rilascio
◾ Disciplina processuale
Parte prima - Disciplina del codice civile e disciplina vincolistica
1 La locazione nel codice civile
1.1. La locazione nella disciplina generale dei contratti (art. 1571 c.c.)
1.2. Locazione, comodato e altri contratti
1.2.1. Precario oneroso
1.2.2. Contratto di alloggio
1.2.3. Attività di affittacamere
1.2.4. Contratto di posteggio
1.2.5. Contratto di ormeggio
1.2.6. Beni del patrimonio indisponibile
1.3. I soggetti del contratto
1.3.1. Locazione con pluralità di soggetti
1.3.2. Famiglia del conduttore
1.3.3. Conflitto tra conduttori
1.4. Vicende soggettive della locazione
1.4.1. Sublocazione e cessione del contratto
1.4.1.1. Rapporti tra locatore e subconduttore
1.4.1.2. Pagamento del canone dal subconduttore al locatore
1.4.1.3. Effetti della nullità e della risoluzione della locazione
1.4.2. Trasferimento a titolo particolare della cosa locata (art. 1599 c.c.)
1.4.2.1. Data certa anteriore
1.4.2.2. Limiti all’opponibilità della locazione al terzo acquirente
1.4.2.3. Opponibilità della locazione al terzo acquirente ed esecuzione forzata
1.4.2.4. Le altre disposizioni connesse al trasferimento della cosa locata
1.5. Oggetto della locazione
1.5.1. Oggetto della locazione e favoreggiamento della prostituzione
1.6. Durata (artt. 1596-1597 c.c.)
1.6.1. Il termine massimo di durata (30 anni)
1.6.2. Locazione a tempo determinato e locazione a tempo indeterminato
1.6.3. Locazione senza determinazione di tempo
1.6.4. I termini legali di durata
1.6.5. Cessazione della locazione a tempo determinato
1.6.6. Locazione dell’usufruttuario e legislazione vincolistica
1.7. Atti eccedenti l’ordinaria amministrazione (artt. 1572-1573 c.c.)
1.7.1. Locazioni ultranovennali
1.7.2. Anticipazione del corrispettivo per una durata superiore all’anno
1.8. Durata e rinnovazione tacita del contratto (artt. 1597-1598 c.c.)
1.8.1. Rinnovazione tacita e locazioni della P.A.
1.8.2. Le garanzie prestate dai terzi nella locazione prorogata
1.9. Le obbligazioni principali del locatore (art. 1575 c.c.)
1.9.1. La consegna della cosa locata
1.9.2. L’obbligo della manutenzione
1.9.3. La garanzia del pacifico godimento
1.10. Le altre obbligazioni del locatore
1.10.1. La garanzia per i vizi della cosa locata (artt. 1578-1581 c.c.)
1.10.1.1. Vizio e guasto
1.10.1.2. Risoluzione del contratto e riduzione del corrispettivo
1.10.1.3. Risarcimento danni
1.10.1.4. Limitazioni convenzionali della responsabilità
1.10.2. Le cose pericolose per la salute
1.10.3. Mantenimento della cosa locata in buono stato locativo (artt. 1576-1577, 1609-1610 c.c.) e riparazioni necessarie
1.10.3.1. Manutenzione ordinaria e straordinaria
1.10.3.2. Piccola manutenzione
1.10.3.3. Esclusione pattizia della manutenzione a carico del locatore
1.10.3.4. Le riparazioni necessarie
1.10.4. La garanzia per molestie (artt. 1585-1586 c.c.)
1.10.4.1. Molestie di diritto e molestie di fatto
1.10.4.2. Rimedi contro le molestie dei terzi
1.10.4.3. Molestie giudiziali del terzo e obbligo di avviso al locatore
1.10.4.4. L’obbligo del locatore di assumere la lite contro il molestatore
1.11. Le obbligazioni principali del conduttore (art. 1587 c.c.)
1.11.1. L’obbligo di prendere in consegna la cosa
1.11.2. L’obbligo di diligenza nel godimento
1.11.3. L’obbligo di pagamento del corrispettivo
1.12. Le altre obbligazioni del conduttore: la restituzione dell’immobile e i danni da ritardata consegna (artt. 1590-1591 c.c.)
1.12.1. L’obbligo di riconsegna dell’immobile locato
1.12.2. Deterioramento dell’immobile locato e responsabilità del conduttore
1.12.3. Pagamento del corrispettivo e risarcimento del maggior danno
1.13. Perdita, deterioramento e incendio della cosa locata (artt. 1588-1589 c.c.)
1.13.1. Responsabilità per perdita e deterioramento della cosa locata
1.13.2. Responsabilità per incendio della cosa locata
1.13.3. Incendio della cosa assicurata
1.14. Migliorie e addizioni (artt. 1592-1593 c.c.)
1.14.1. Il pagamento dell’indennità
1.14.2. Addizioni
1.14.3. Addizioni separabili e addizioni inseparabili
1.14.4. Derogabilità degli artt. 1592 e 1593 c.c.
1.15. Le garanzie nella locazione
2 Disciplina del codice e disciplina vincolistica
2.1. Rapporti tra normativa del codice civile e normativa vincolistica
2.2. L’inderogabilità delle disposizioni della legge di equo canone
2.2.1. Inderogabilità della legge 392/1978 e transazione
2.2.2. Transazione e accordi conciliativi giudiziali
2.2.3. Prescrizione e decadenza dall’azione di ripetizione ex art. 79 della legge 392/1978
2.3. Le disposizioni inderogabili della legge 392/1978 nel regime dei patti in deroga
2.3.1. La questione della derogabilità della durata
2.3.2. La posizione della giurisprudenza
2.4. Le locazioni dopo la legge 431/1998
2.5. Le disposizioni inderogabili della legge 431/1998
2.5.1. Le nullità in base al previgente art. 13, legge 431/1998
2.5.1.1. Patti relativi a un canone superiore a quello risultante dal contratto scritto e registrato (art. 13, comma 1)
2.5.1.2. Patti relativi al canone nei contratti convenzionati (art. 13, comma 4)
2.5.1.3. Patti contrari alla legge nelle locazioni cosiddette libere (art. 13, comma 4)
2.5.1.4. Patti relativi alla durata (art. 13, comma 3)
2.5.1.5. Osservazioni conclusive
2.5.2. La mancata registrazione del contratto
2.5.3. Il riformato art. 13 della legge 431/1998
2.5.3.1. L’obbligo di registrazione a carico del locatore (art. 13, comma 1)
2.5.3.2. Conferma dell’originario art. 13 (commi 2, 3 e 4)
2.5.3.3. Sanatoria temporale dei cosiddetti contratti catastali (art. 13, comma 5)
2.5.3.4. La restituzione delle somme indebitamente versate (art. 13, comma 6)
2.5.3.5. Ambito di applicazione e decorrenza delle nuove disposizioni (art. 13, comma 7)
2.5.3.6. Applicabilità della nuova normativa ai soli contratti soggetti a registrazione (art. 13, comma 8)
2.5.3.7. Scomparsa delle previsioni sulla locazione di fatto (previgente art. 13, comma 5)
2.6. L’abrogazione dell’art. 79 della legge 392/1978 e la liberalizzazione del regime contrattuale delle locazioni abitative
2.6.1. Locazioni convenzionate
2.6.2. Locazioni libere
Parte seconda - Le locazioni abitative
3 I principi generali della legge 431/1998
3.1. Il nuovo quadro normativo
3.1.1. Parziale abrogazione della legge 392/1978
3.1.2. Totale abrogazione della legge 359/1992
3.1.3. Parziale abrogazione della legge 61/1989 anche in ordine all’individuazione dei Comuni ad alta tensione abitativa
3.1.4. Il quadro dei nuovi contratti
3.2. Le locazioni esentate dal nuovo regime
3.2.1. Locazioni relative a immobili vincolati ai sensi della legge 1089/1939 o inclusi nelle categorie catastali A1, A8 e A9
3.2.2. Locazioni relative ad alloggi di edilizia residenziale pubblica
3.2.3. Locazioni di alloggi per esclusive finalità turistiche
3.2.4. Locazioni brevi
3.2.4.1. Le modifiche apportate alla disciplina fiscale degli affitti brevi dalla Legge di bilancio 2024
3.2.5. Le novità introdotte dal decreto legge 145/2023 sulle locazioni turistiche, sugli affitti brevi e sulle attività turistico-ricettive
3.2.6. Locazioni stipulate dagli enti locali in qualità di conduttori per soddisfare esigenze abitative di carattere transitorio
3.2.7. Locazioni stipulate da profughi in qualità di conduttori
3.2.8. Locazioni dei box-autorimessa
3.3. Le locazioni atipiche: casistica
3.3.1. Locazione al portiere e ai dipendenti
3.3.2. Locazione o sublocazione di camera ammobiliata, contratto di alloggio o pensione familiare e di residence
3.3.3. Locazione di posti-letto e cohousing
3.4. Il contratto atipico di rent to buy
3.4.1. La configurazione giuridica del rent to buy
3.4.2. Il rent to buy come contratto di locazione e preliminare di vendita
3.4.3. Il rent to buy nel d.l. 133/2014
3.4.4. Aspetti fiscali del rent to buy
3.5. Le provvidenze della nuova legge: Fondo nazionale, Osservatorio delle condizioni abitative, Fondo per ulteriori agevolazioni fiscali
3.5.1. Fondo nazionale
3.5.2. Osservatorio della condizione abitativa
3.5.3. Fondo per la copertura di ulteriori agevolazioni fiscali
3.5.4. Disposizioni per i fondi della previdenza complementare
3.6. Il leasing di immobile da adibire ad abitazione principale
3.7. L’efficacia temporale della legge 431/1998
3.7.1. Disciplina ordinaria
3.7.2. Disciplina transitoria e rinnovo tacito dei precedenti contratti
3.7.3. Norme relative ai giudizi in corso
4 Locazioni libere
4.1. La liberalizzazione del canone
4.2. La durata del contratto
4.3. Il recesso per finita locazione
4.4. L’obbligatorietà del primo rinnovo contrattuale, il recesso motivato
4.4.1. Natura ed effetti del recesso per diniego di rinnovo alla prima scadenza
4.4.2. Il serio intendimento di avvalersi di uno dei motivi di recesso
4.4.3. Il preavviso
4.5. Considerazioni sul sistema dei motivi di recesso motivato
4.5.1. La tassatività dei motivi di diniego
4.5.2. L’obbligo della specificazione del motivi
4.5.3. I motivi di decadenza dell’inquilino dal diritto al rinnovo obbligatorio
4.5.4. La cosiddetta necessità
4.5.5. La concessione edilizia e le altre autorizzazioni amministrative
4.6. I motivi relativi all’uso dell’immobile
4.6.1. Uso del locatore, privato o ente pubblico (art. 3, comma 1, lettere a) e b))
4.6.2. Motivi di decadenza dalla proroga (art. 3, lettere c) e f))
4.7. I motivi relativi alle opere sull’immobile
4.7.1. Grave danneggiamento dell’edificio (art. 3, lettera d))
4.7.2. Ristrutturazione, demolizione, radicale trasformazione e sopraelevazione dell’immobile locato (art. 3, lettera e))
4.7.3. Soppressione di alcune ipotesi di recesso
4.7.4. Concessione, permesso di costruire, DIA e SCIA
4.8. Il nuovo motivo della vendita dell’immobile
4.8.1. Profili di incostituzionalità dell’art. 3, lettera g)
4.8.2. Nozione di vendita a terzi
4.8.3. Prelazione e riscatto
4.9. Le sanzioni relative all’illegittimo esercizio del recesso motivato e alla mancata occupazione dei locali
5 Locazioni convenzionate, locazioni transitorie e locazioni di immobili acquistati per futura locazione
5.1. La disciplina delle locazioni convenzionate o concordate
5.2. La procedura per la definizione della convenzione nazionale e degli accordi locali
5.2.1. Convenzione nazionale
5.2.2. Accordi locali
5.2.3. Modifica degli accordi locali
5.2.4. Modifica degli accordi locali e modifica delle agevolazioni fiscali
5.2.5. Ambito di efficacia delle fonti normative (convenzione nazionale, decreto ministeriale, contratto-tipo e accordi locali)
5.2.6. I contratti-tipo unificati a livello nazionale
5.3. I poteri delle organizzazioni della proprietà e degli inquilini nella stipula della convenzione nazionale e degli accordi locali
5.4. Le organizzazioni maggiormente rappresentative
5.5. La durata dei contratti convenzionati
5.5.1. Finita locazione e rinnovo tacito
5.6. Le agevolazioni fiscali nei Comuni ad alta tensione abitativa (delibera CIPE 13 novembre 2003)
5.6.1. Imposte sui redditi
5.6.2. Dichiarazione fiscale dei canoni non riscossi dall’inquilino moroso
5.6.3. Imposta di registro
5.6.4. ICI (ora IMU)
5.7. Le locazioni transitorie e le locazioni con studenti universitari (d.m. 5 marzo 1999)
5.7.1. La nuova disciplina delle locazioni transitorie
5.7.1.1. Durata
5.7.1.2. Disdetta
5.7.1.3. Effetti della mancata disdetta del contratto
5.7.1.4. Canone
5.7.2. Locazioni per studenti universitari
5.7.2.1. Nozione di studente universitario
5.7.2.2. Durata
5.7.2.3. Ubicazione dell’immobile
5.7.2.4. Canone
5.7.2.5. Divieto di sublocazione
5.7.2.6. Diritto di prelazione
5.7.2.7. Benefici fiscali
5.7.3. Locazioni transitorie di alloggi con finalità non esclusivamente turistiche
5.7.4. Locazioni a uso foresteria
5.8. Il d.m. Infrastrutture 30 dicembre 2002 sostitutivo della convenzione nazionale del 1999
5.8.1. Generalità sul d.m. 30 dicembre 2002
5.8.1.1. Una panoramica sul passato
5.8.1.2. I contratti-tipo a norma del d.m. del 2002
5.8.1.3. Le locazioni transitorie
5.8.1.4. L’estensione ai piccoli Comuni delle locazioni agevolate
5.8.1.5. Spese accessorie
5.8.1.6. Le Commissioni di conciliazione
5.8.1.7. Recepimento di clausole comuni negli accordi locali
5.8.1.8. Il recesso per gravi motivi
5.8.1.9. Dubbi operativi
5.8.2. Le modifiche ai contratti concordati nel d.m. 30 dicembre 2002
5.8.3. Le modifiche alle locazioni transitorie nel d.m. 30 dicembre 2002
5.8.4. Le modifiche alle locazioni per studenti universitari nel d.m. 30 dicembre 2002
5.9. Il d.m. Infrastrutture 14 luglio 2004 sulle locazioni convenzionate o concordate
5.10. Il d.m. Infrastrutture 10 marzo 2006 sulle locazioni transitorie e per studenti universitari
5.11. Il d.m. Infrastrutture 16 gennaio 2017 sulle locazioni concordate, transitorie e per studenti e il contenuto del d.l. 73/2022
5.12. Locazioni di immobili acquistati per futura locazione
6. La disciplina dei contratti
6.1. L’obbligo del contratto scritto e registrato
6.1.1. Il requisito della forma scritta
6.1.1.1. Forma scritta e cambio di destinazione d’uso
6.1.1.2. Locazioni di fatto pretese dal locatore
6.1.1.3. Le precedenti locazioni verbali rinnovate
6.1.1.4. Occupazione di immobile senza titolo e rimedi esperibili
6.1.2. Registrazione del contratto: effetti della mancata o tardiva registrazione
6.2. L’obbligo della denuncia alla Pubblica Sicurezza
6.3. L’obbligo di messa a disposizione dell’APE
6.4. I contratti conclusi dagli stranieri
6.4.1. Il principio di reciprocità
6.4.2. Lo straniero regolare
6.4.3. Lo straniero non regolarmente soggiornante in Italia
6.5. Locazione a stranieri irregolari e confisca dell’immobile
6.6. Le regole per la registrazione dei contratti
6.6.1. Obbligo di indicare i dati catastali
6.6.2. Registrazione senza cedolare secca
6.6.2.1. La registrazione telematica
6.6.2.2. La registrazione presso gli uffici
6.6.3. Registrazione con cedolare secca
6.6.3.1. Contribuenti e immobili interessati
6.6.3.2. Quando scegliere la cedolare
6.6.3.3. Durata e revoca dell’opzione
6.6.3.4. Effetti della cedolare sul reddito
6.6.3.5. Modalità di registrazione
6.6.3.6. Il pagamento dell’imposta sostitutiva
6.6.3.7. Contratto di locazione di più immobili
6.6.3.8. Presenza di più locatori
6.6.3.9. Locazione parziale
6.6.3.10. Comproprietario non risultante dal contratto
6.6.3.11. Trasferimento di immobile locato
6.6.3.12. Riduzione del canone
6.6.4. La cedolare al 10% per i contratti concordati, transitori e per studenti
6.6.5. Locazioni ad uso foresteria
6.6.6. Proroghe, risoluzioni e cessioni
6.6.7. Violazione e sanzioni
6.7. Ravvedimento per omissioni o errori
6.8. Le spese di registrazione del contratto
6.9. Disdetta e rinnovazione del contratto
6.9.1. Disdetta del locatore
6.9.1.1. Disdetta di uno solo dei comproprietari
6.9.1.2. Le formalità di comunicazione della disdetta
6.9.1.3. Invalidità di clausole contrattuali relative ai disservizi postali
6.9.2. Disdetta del conduttore
6.10. Rinnovazione tacita del contratto (artt. 1596-1597 c.c.)
6.10.1. Rinnovazione di fatto o per fatti concludenti
6.10.2. Rinnovazione tacita e novazione
6.10.3. Rinnovo per mancata disdetta e divieto di dare in locazione l’immobile pignorato
6.11. Risoluzione del contratto per morosità
6.11.1. La morosità del conduttore
6.11.1.1. Modalità di pagamento del canone
6.11.1.2. Limiti del pagamento in contanti
6.11.1.3. L’autoriduzione del canone
6.11.1.4. Morosità e pandemia da Covid-19
6.11.2. Morosità del conduttore e dichiarazione dei redditi del locatore
6.11.3. La morosità incolpevole
6.11.4. Aggiornamento del canone e morosità
6.11.4.1. Contratti in corso
6.11.4.2. Contratti esentati dalla disciplina della legge 431/1998
6.11.4.3. Contratti liberi
6.11.4.4. Contratti convenzionati
6.11.4.5. Contratti transitori e per studenti universitari
6.11.5. Fideiussione a garanzia dei canoni
6.12. La risoluzione per modifiche innovative da parte dell’inquilino
6.13. La successione nel contratto
6.13.1. Successione ereditaria
6.13.2. Separazione e divorzio
6.14. La successione della famiglia di fatto
6.15. Sublocazione e cessione della locazione
6.15.1. Sublocazione totale e cessione del contratto
6.15.2. Sublocazione parziale e comodato
6.16. La posizione dell’acquirente dell’immobile locato
6.17. Locazione, fallimento e altre procedure concorsuali
6.17.1. Fallimento del locatore
6.17.2. Fallimento del conduttore
6.17.3. Locazione e concordato preventivo
6.18. Le spese accessorie della locazione
6.18.1. Le voci di spesa elencate nell’art. 9 della legge 392/1978
6.18.2. Altre voci di spesa
6.18.3. Spese accessorie e servizi condominiali
6.18.4. Le spese accessorie nelle locazioni libere e nelle locazioni concordate
6.19. Le modalità di pagamento delle spese
6.20. La prescrizione del credito per spese
6.21. Riscaldamento condominiale e diritti dell’inquilino
6.22. Breve casistica giurisprudenziale in materia di spese di riscaldamento
6.22.1. Riscaldamento negli edifici condominiali
6.22.2. Trasformazione o soppressione dell’impianto di riscaldamento
6.22.3. Riscaldamento negli edifici non condominiali
6.22.4. Termoregolazione e contabilizzazione del calore
6.23. Riparazioni straordinarie e spese di adeguamento degli immobili
6.24. La sicurezza degli impianti
6.25. Il deposito cauzionale
6.26. Il deposito cauzionale nei contratti ceduti e nelle sublocazioni
6.26.1. Natura giuridica della cauzione e disciplina vincolistica
6.26.2. Restituzione della cauzione a seguito della sublocazione e della cessione della locazione
7. La disciplina degli sfratti e dell’esecuzione per rilascio
7.1. La legge 431/1998 e l’abrogazione del d.l. 375/1998
7.2. La disciplina degli sfratti nella legge 431/1998
7.2.1. Il differimento dello sfratto per alcune categorie protette
7.2.2. Sfratti prioritari e provvidenze per gli sfratti
7.3. L’ulteriore proroga degli sfratti per le categorie protette (d.l. 32/2000)
7.3.1. La proroga minima di nove mesi
7.3.2. Assegnatario di alloggio di edilizia residenziale pubblica
7.3.3. Portatore di handicap
7.3.4. Malati terminali
7.3.5. Disoccupato
7.3.6. La rifissazione dello sloggio relativamente agli sfratti «necessitati»
7.4. Aspetti processuali della disciplina di cui alla legge 431/1998
7.4.1. L’opposizione al decreto di rifissazione dello sfratto
7.4.2. Giudice competente per l’opposizione
7.4.3. L’opposizione «per qualsiasi motivo» al decreto pretorile
7.4.4. L’opposizione al decreto di fissazione dello sloggio dopo il novellato art. 56 della legge 392/1978
7.4.5. Le modifiche alla procedura di esecuzione degli sfratti a opera della novella processuale 80/2005
7.5. Le ulteriori proroghe: dalla legge 388/2000 alla proroga di cui al d.l. 122/2002
7.5.1. La proroga degli sfratti di cui all’art. 80, comma 22, della legge 388/2000
7.5.2. La proroga di cui al d.l. 247/2001 (legge 4 agosto 2001, n. 332)
7.5.3. La proroga di cui al d.l. 450/2001 (legge 27 febbraio 2002, n. 14)
7.5.4. La proroga di cui al d.l. 122/2002 (legge 1° agosto 2002, n. 185)
7.6. Le proroghe successive: dal d.l. 147/2003 al d.l. 23/2006
7.6.1. D.l. 147/2003 (legge 1° agosto 2003, n. 200)
7.6.2. D.l. 240/2004 (legge 12 novembre 2004, n. 269)
7.6.3. D.l. 86/2005 (legge 26 maggio 2005, n. 148)
7.6.4. D.l. 231/2006 (legge 3 marzo 2006, n. 86)
7.7. Il ritorno all’antico: la proroga di cui alla legge 9/2007
7.8. Ulteriori proroghe
7.9. Il blocco degli sfratti (abitativi e ad uso diverso) nel periodo Covid
7.10. La nuova graduazione degli sfratti per morosità incolpevole (d.l. 102/2013)
7.11. Danni da ritardata riconsegna dell’immobile locato nel regime precedente
7.11.1. La sentenza n. 149/1992 della Corte Costituzionale nel quadro dei precedenti
7.11.2. La giurisprudenza successiva alla legge 359/1992
7.11.3. Danni da ritardata consegna nel regime della legge 61/1989
7.11.4. Danni da ritardata consegna nella legge 431/1998
7.11.5. Applicabilità delle nuove disposizioni ai giudizi in corso
7.11.6. Profili di incostituzionalità delle nuove disposizioni
7.11.7. La sentenza della Corte Costituzionale n. 482/2000
7.12. Mancato intervento della Forza Pubblica e risarcimento del danno
7.13. Il novellato art. 609 c.p.c.
7.14. L’equa riparazione per la ritardata esecuzione degli sfratti
Parte terza - Il regime delle locazioni ad uso diverso
8 La disciplina vigente della legge 392/1978
8.1. La disciplina vigente delle locazioni a uso diverso
8.1.1. Locazioni alberghiere
8.1.2. Attività teatrali
8.1.3. Immobili pubblici dati in concessione o in locazione
8.1.4. Aggiornamento del canone
8.1.5. Indennità per la perdita dell’avviamento commerciale
8.1.6. Diritto di prelazione
8.1.7 Il deposito cauzionale nelle locazioni ad uso diverso
8.2. La questione dell’applicabilità dei contratti in deroga alle locazioni commerciali
8.3. Le locazioni a uso diverso dopo la legge 431/1998
8.3.1. Regime delle nullità
8.3.2. La nullità per mancata o tardiva registrazione del contratto
8.3.3. Aggiornamento del canone
8.3.4. Rinuncia del conduttore a diritti già sorti
8.3.5. Abolizione del divieto della clausola compromissoria
8.4. Locazioni con canone superiore ai 250 mila euro (grandi locazioni)
8.5. Gli sfratti relativi alle locazioni non abitative
8.6. La registrazione dei contratti di locazione ad uso diverso e la comunicazione di cessione del fabbricato
9 Il regime contrattuale
9.1. Il regime contrattuale
9.1.1. Attività industriali, commerciali e artigianali
9.1.1.1. La cedolare secca al 21% nelle locazioni commerciali
9.1.2. Attività di interesse turistico
9.1.3. Attività alberghiere e attività teatrali
9.1.4. Locazione di immobile e affitto di azienda alberghiera
9.1.5. Attività abituali e professionali di lavoro autonomo
9.1.6. Attività ricreative, assistenziali, culturali e locazioni stipulate dagli enti locali in qualità di conduttore
9.1.7. Locazioni transitorie e temporary store
9.1.8. Attività stagionali
9.1.9. Attività relative a immobili complementari o interni a stazioni ferroviarie ecc. (art. 35)
9.1.10. Uso promiscuo e uso diverso da quello pattuito
9.1.11. Fattispecie problematiche in tema di locazioni a uso diverso
9.1.11.1. Aree nude
9.1.11.2. Locazione di terreni per la realizzazione di impianti fotovoltaici
9.1.11.3. Affitto di cava
9.1.11.4. Installazione di stazione radio sul lastrico condominiale
9.1.11.5. Lease back
9.1.11.6. L’affitto di punto vendita in un centro commerciale non è affitto di azienda
9.1.11.7. Locazione di immobile adibito ad albergo diurno
9.1.11.8. Il contratto di service e di coworking
9.2. Durata
9.2.1. Durata del contratto a seguito della mancata disdetta alla fine del dodicennio
9.2.2. Locazioni successive al 1° agosto 1978
9.2.3. Locazioni in corso al 1° agosto 1978
9.2.4. Locazioni transitorie
9.2.5. Locazioni stagionali
9.3. Gli obblighi manutentivi del locatore
9.4. Recesso del locatore
9.4.1. Recesso alla prima scadenza
9.4.1.1. Obbligo del primo rinnovo contrattuale
9.4.1.2. Motivi di recesso
9.4.1.3. Procedura di rilascio
9.4.2. Recesso per finita locazione
9.5. In particolare: il recesso nelle locazioni alberghiere
9.6. Recesso del conduttore per gravi motivi
9.7. Le sanzioni per la mancata occupazione dei locali dopo il recesso motivato del locatore
9.8. Canone e morosità
9.8.1. Scaglionamento dei canoni in misura crescente
9.8.2. Morosità
9.8.3. Il recupero delle imposte sui canoni non riscossi dall’inquilino moroso
9.8.4. Il credito di imposta del 60% per i conduttori commerciali a causa della pandemia e il credito per contratti di servizio a prestazioni complesse e di affitto di azienda
9.9. Aggiornamento del canone e legge 14/2009
9.9.1. Il previgente art. 32, legge 392/1978
9.9.2. Il riformato art. 32, legge 392/1978
9.10. Le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria
9.11. Sublocazione e cessione del contratto
9.11.1. La comunicazione
9.11.2. L’opposizione per gravi motivi
9.11.3. Solidarietà tra cedente e cessionario
9.11.4. La legge 310/1993 sulla cessione di azienda
9.12. Successione nel contratto
9.12.1. Morte del conduttore e successione degli aventi diritto
9.12.2. Morte dell’originario conduttore e uso plurimo da parte di più conduttori
9.12.3. Separazione e divorzio
9.13. Cambio di destinazione d’uso e risoluzione del contratto
10 Prelazione, riscatto, avviamento
10.1. I presupposti comuni alla prelazione, al riscatto e all’avviamento
10.1.1. Sussistenza di un contratto di locazione o di sublocazione ai sensi della legge 392/1978
10.1.2. La locazione deve avere a oggetto un’attività che comporti contatti diretti con il pubblico degli utenti e dei consumatori
10.2. Prelazione in caso di vendita
10.2.1. Disciplina della prelazione nella vendita
10.2.2. Natura giuridica della comunicazione
10.2.3. Presupposti applicativi dell’art. 38 della legge 392/1978
10.2.4. Comunicazione in presenza di più conduttori
10.2.5. Prelazione del conduttore e vendita di quote
10.2.6. Titolarità del diritto di prelazione
10.2.7. Prelazione ex art. 38 della legge 392/1978 e prelazione ereditaria
10.2.8. Prelazione, vendite fallimentari ed esecuzioni immobiliari
10.2.9. Prelazione e permuta
10.3. Prelazione, vendita in blocco e vendita cumulativa
10.4. Prelazione e risarcimento danni
10.5. Riscatto
10.6. Prelazione in caso di nuova locazione
10.6.1. Natura giuridica della comunicazione
10.6.2. Diritti del precedente conduttore rispetto alla nuova locazione
10.7. Indennità di avviamento
10.7.1. Disciplina
10.7.2. Casi di esclusione dell’indennità di avviamento
10.7.3. Indennità suppletiva
10.7.4. Mancata corresponsione dell’indennità e diritto di ritenzione del conduttore
10.7.5. Mancata corresponsione dell’indennità di avviamento e opposizione all’esecuzione
10.7.6. Indennità di avviamento e attività transitorie o stagionali
10.7.7. La titolarità soggettiva del diritto all’avviamento
10.7.8. Inderogabilità della norma sulla indennità di avviamento
10.7.9. Prescrizione dell’indennità di avviamento
10.7.10. IVA e indennità di avviamento
Parte quarta - Cenni sulle disposizioni processuali
11 Cenni sulla disciplina processuale
11.1. Il processo delle locazioni dopo la riforma del processo civile
11.1.1. Le abrogazioni
11.1.2. Il procedimento di convalida di cui agli articoli 657 e ss. del codice di procedura civile
11.1.2.1. Gli effetti della Riforma del codice di procedura civile sul procedimento di convalida
11.1.3. Il procedimento speciale di cui all’art. 30 della legge 392/1978
11.1.4. La competenza territoriale e funzionale
11.1.5. La competenza funzionale dopo l’introduzione del Giudice unico
11.1.6. Il rito locatizio (art. 447-bis c.p.c.)
11.2. Rito locatizio e compatibilità con il processo ordinario
11.2.1. Rito locatizio ed ordinanze anticipatorie di condanna
11.2.2. Rito locatizio e procedimento ex art. 30 della legge 392/1978
11.2.3. Esecutorietà della sentenza di primo grado e condanna alle spese
11.2.4. Termine per la notifica dell’atto d’appello
11.2.5. La reconventio reconventionis nel rito locatizio
11.2.6. Pronuncia a seguito di discussione (art. 281-sexies c.p.c.) e sentenza parziale (art. 277 c.p.c.)
11.2.7. Opposizione all’ingiunzione da parte del fideiussore
11.3. Le azioni contro l’occupazione senza titolo
11.4. Processo delle locazioni e arbitrato
11.4.1. La riforma del processo civile in materia di arbitrato
11.5. Il cosiddetto arbitrato forense
11.6. Mediazione obbligatoria e controversie locatizie
11.6.1. Le novità riguardanti la mediazione in generale
11.7. Negoziazione assistita
11.7.1. Le novità della riforma del codice di procedura civile in punto di negoziazione assistita
Indice dei contratti e delle formule
Prontuario normativo e interpretazioni
Questo volume vuole essere uno strumento operativo immancabile nella libreria del Professionista che si occupa di gestione contrattuale, fiscale e previdenziale nel settore dello spettacolo, contesto che notoriamente presenta delle particolarità “proprie” che lo distinguono in maniera sostanziale dagli altri settori.
Proprio le specificità del settore hanno fatto emergere la necessità di un riordino della normativa applicabile; con la Legge 15 luglio 2022, n. 106 è stata conferita al Governo la delega a intervenire sulle disposizioni di legge in materia di spettacolo e per il riordino e la revisione degli strumenti di sostegno in favore dei lavoratori del settore nonché per il riconoscimento di nuove tutele in materia di contratti di lavoro e di equo compenso per i lavoratori autonomi.
Tale delega ha trovato parziale attuazione con l’approvazione del D.lgs. n. 175/2023, che ha introdotto l’indennità di discontinuità e che avrà sicuramente un impatto notevole in questo settore, caratterizzato da prestazioni frammentate nel tempo.
In tale ambito verranno analizzate le istruzioni operative fornite dall’INPS con la circolare n. 2 del 3 gennaio 2024 e il Decreto del Ministero del Lavoro del 25 luglio 2023, con cui sono stati forniti i criteri per individuare i lavoratori discontinui.
Il volume, oltre ad illustrare gli istituti di base e gli adempimenti contributivi, assicurativi e fiscali, riporta casi operativi, modelli e una raccolta di normativa e prassi del settore.
Barbara Garbelli
Consulente del Lavoro in Pavia. Esperta in salute e sicurezza sul lavoro, è membro del Centro Studi Nazionale Ancl, di cui presiede l’Unione Provinciale di Pavia dal 2021. Svolge attività di pubblicista per diverse testate giornalistiche di settore.
Massimiliano Matteucci
Consulente del Lavoro, Professore a contratto di “innovazione digitale e relazioni industriali” e “Diritto privato dello Sport”, Equity partner di Nexumstp spa, Membro del centro studi del Cpo di Roma, relatore in convegni, seminari e corsi di formazione specialistica. Esperienza ventennale nella gestione dei rapporti di lavoro nei settori dello Spettacolo, Sport, Edilizia, Agricoltura e specialista nella gestione del Costo del lavoro, del Budget aziendale, di piani di welfare aziendale e da ultimo dei processi innovativi aziendali con particolare riferimento all’Intelligenza artificiale.
Simone Ricci
Consulente del Lavoro, esperta in edilizia, Docente nel Master di I livello presso l’Università Lumsa di Roma.
Giulia Ulivi
Consulente del lavoro. Fondatrice del gruppo “Professionisti per le pubbliche amministrazioni”. Specializzata per il settore dello spettacolo, per le realtà sportive, il Terzo settore e le cooperative, il mondo agricolo e per la pubblica amministrazione. Collabora stabilmente con il Tribunale di Firenze come Consulente Tecnico per la risoluzione di contenziosi giuslavoristici e nell’ambito fallimentare.
1 Introduzione e definizioni generali
1 Le fonti del diritto del lavoro
2 Nozione di spettacolo e di lavoratore dello spettacolo
3 Le categorie dei lavoratori dello spettacolo
4 Le forme contrattuali tipiche del settore
5 Lavoro nello spettacolo: la legge delega di riordino (L. 15 luglio 2022, n. 106)
2 Il lavoro subordinato e altre forme contrattuali
1 Lavoro a tempo indeterminato
2 Lavoro a tempo determinato
3 Lavoro stagionale
4 Il Generico (figurante o comparsa)
5 Lavoro a tempo pieno e a tempo parziale
6 Lavoro intermittente
7 Contratto di apprendistato
8 Lavoro accessorio (contratto di prestazione occasionale)
9 Tirocini formativi
10 Rapporto di lavoro per gli animatori
11 Lavoratori del pubblico impiego, conservatori e teatri
3 Il lavoro autonomo
1 Il lavoro autonomo professionale nello spettacolo
2 Il lavoro autonomo occasionale
3 Il lavoratore autonomo esercente attività musicale
4 Il lavoratore autonomo esente
4 Gli adempimenti contributivi, assicurativi e fiscali
1 Gli adempimenti ANPAL
2 Il certificato di agibilità
3 Inps (ex Enpals) ed Inail
4 Libro Unico del Lavoro, busta paga e certificazione unica
5 Diritto d’autore
6 Adempimenti fiscali
7 Diritti d’autore e gli aspetti contributivi
5 Gestione delle assenze
1 Indennità di malattia
2 Inail, infortuni e malattie professionali
3 Maternità e paternità
4 Indennità di disoccupazione per i lavoratori autonomi
5 Indennità di discontinuità
6 La retribuzione del lavoratore subordinato dello spettacolo
1 I contratti collettivi applicabili
2 I trattamenti retributivi in generale
3 La retribuzione della troupe
4 La retribuzione dei lavoratori generici
7 Casi particolari
1 Il lavoro dei minori
2 Lavoro nello spettacolo transnazionale (gli artisti stranieri in Italia e gli artisti italiani all’estero)
3 Impatriati – Agevolazioni e modalità di inserimento
4 Pensione – Requisiti pensionistici
8 Sicurezza sul lavoro
1 Premessa
2 I soggetti della sicurezza nel settore spettacolo
3 Gli allestimenti nello spettacolo: obblighi generali e specifici dei cantieri temporanei e mobili
4 La pianificazione della sicurezza nel cantiere (PSC, PSS e POS)
5 Gestione degli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro
6 Le particolarità del settore spettacolo e la valutazione dei rischi specifici
9 Modelli di fattura
1 Fattura regime forfettario
2 Fattura regime ordinario
3 Note
4 Simulazione costo azienda (1)
5 Simulazione costo azienda (2)
Il testo si pone l’obiettivo di rappresentare un valido supporto per i consulenti del comparto aziendale alle prese con la complessità dell’azione di esclusione o recesso da parte di un socio.
L’ analisi dettagliata delle tecniche di valutazione delle quote societarie e l’approfondimento sulle conseguenze contabili e fiscali derivanti dal recesso, rendono l’opera uno strumento operativo utile per avvocati e commercialisti che operano nel campo del diritto societario e della fiscalità aziendale.
Ogni parte del libro è progettata per fornire gli strumenti necessari per gestire efficientemente e con competenza le complesse questioni legate al recesso del socio, assicurando la conformità legale e la massimizzazione del valore per la società, aiutando il lettore a localizzare facilmente le informazioni necessarie.
In una prima parte del testo vengono delineate brevemente le basi legali, le cause, le modalità di esercizio del diritto di recesso (e di esclusione) e i vari contesti in cui questo si può esercitare, includendo l’impatto su struttura e operatività aziendale.
Gli autori focalizzano la maggior parte della trattazione sull’esame dei vari metodi valutativi come quelli patrimoniali, reddituali e finanziari, senza tralasciare i metodi misti ed il metodo dei moltiplicatori. Al fine di rendere il testo completo e supportare il professionista nel gestire con padronanza la materia, vengono forniti anche una serie di esercizi sui metodi di valutazione.
Attraverso l’illustrazione delle procedure per la stima delle partecipazioni societarie, le relative implicazioni contabili e fiscali e alcuni esempi giudiziali di valutazioni di quote, il volume rappresenta una bussola per navigare le sfide legali e fiscali del recesso societario con competenza e precisione, assicurando conformità e ottimizzazione delle risorse finanziarie.
Luca Giannini
Avvocato sin dal 1993, attualmente Professore Straordinario di Diritto Commerciale presso la Link Campus University di Roma, Docente di Intellectual Property presso Accademia del Lusso di Roma. Attualmente altresì Docente di Diritto commerciale internazionale presso la Fondazione Unicampus Sanpellegrino di Rimini. Autore di numerose pubblicazioni in tema di Diritto societario, Diritto della Crisi di Impresa e Fashion Law. Partecipa in qualità di relatore a convegni nelle citate materie.
Dino Berardocco
Dottore commercialista e Revisore contabile, iscritto all’ Ordine di Rimini ed all’Albo dei Consulenti tecnici d’ufficio e dei Periti del Tribunale di Rimini.
PARTE I – IL RECESSO DEL SOCIO
1 Il recesso del socio
1.1 Natura e finalità dell’istituto
1.2 Le cause del recesso nelle società di persone. L’art. 2285 c.c. ed il contratto sociale
1.3 L’efficacia del recesso. La decorrenza
1.4 Le forme e le modalità di esercizio del diritto di recesso
1.5 Le conseguenze del recesso
1.6 La “liquidazione” della quota del socio receduto
1.7 L’accertamento giudiziale della legittimità del recesso
1.8 Il recesso del socio nelle società per azioni
1.8.1 Le cause di recesso previste dal codice civile
1.8.2 Le previsioni statutarie in tema di recesso del socio
1.8.3 La revoca della delibera legittimante il recesso
1.8.4 La liquidazione delle azioni
1.9 Il recesso nelle srl
1.9.1 I casi di recesso legislativamente previsti
1.9.2 Legittimazione all’esercizio del diritto
1.9.3 Termini e modalità del recesso
1.9.4 La liquidazione della quota del socio uscente e l’acquisto da parte dei soci superstiti
PARTE II – L’ESCLUSIONE DEL SOCIO
1 L’esclusione del socio di società di persone. Natura dell’istituto
1.1 Esclusione del socio di snc
1.2 Esclusione del socio di sas
2 L’esclusione del socio di srl
2.1 I casi di esclusione. L’atto costitutivo e l’autonomia negoziale
2.2 Il procedimento di esclusione
2.3 Il rimborso della quota e il rinvio alla disciplina del recesso
PARTE III – I METODI DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA
1 I metodi di valutazione della quota
1.1 Metodi patrimoniali
1.1.1 Criteri generali
1.1.2 Metodo patrimoniale semplice
1.1.3 Metodo patrimoniale complesso
1.1.4 Revisione contabile degli elementi attivi e passivi
1.1.5 Riespressione a valori correnti di sostituzione
1.1.6 I limiti
1.2 Metodi reddituali
1.2.1 Criteri generali
1.2.2 Metodo reddituale semplice
1.2.3 Il reddito
1.2.4 Il tasso di capitalizzazione
1.2.5 Metodo reddituale complesso
1.2.6 I limiti
1.3 Metodi finanziari
1.3.1 Criteri generali
1.3.2 Metodo dei flussi monetari netti disponibili
1.3.3 Metodo dei flussi monetari operativi
1.3.4 I limiti
1.4 Metodi misti
1.4.1 Criteri generali
1.4.2 Metodo della stima autonoma dell’avviamento
1.4.3 Metodo del valore medio
1.4.4 I limiti
1.5 Metodo dei moltiplicatori
1.5.1 Criteri generali
1.5.2 Approcci per la determinazione del multiplo
1.5.3 Multipli maggiormente utilizzati
1.5.4 I limiti
1.6 Tabella riassuntiva dei metodi di valutazione
2 Esercizi per i metodi di valutazione
2.1 Esercizi per i metodi patrimoniali
2.2 Esercizi per i metodi reddituali
2.3 Esercizi per i metodi misti
2.4 Esercizi per i metodi dei moltiplicatori
2.5 Esercizio riepilogativo (metodi patrimoniali, metodi reddituali, metodi misti e metodi dei multipli)
PARTE IV – ASPETTI CONTABILI E FISCALI
1 Risvolti fiscali del recesso
1.1 Regime fiscale del recesso, le imposte indirette
1.2 Regime fiscale del recesso, le imposte dirette
1.2.1 Il recesso atipico – Cessione della partecipazione
1.2.2 Il recesso tipico – Rimborso della quota
1.2.2.1 Tassazione del reddito in capo al soggetto persona fisica non imprenditore
1.2.2.2 Tassazione del reddito in capo al soggetto Ires (società di capitali)
1.2.2.3 Tassazione del reddito in capo al soggetto persona fisica imprenditore individuale o società di persone
1.2.2.4 Effetti fiscali per la società da cui si recede
2 Registrazione contabile
2.1 Registrazione contabile delle operazioni di liquidazione della quota del receduto
2.1.1 Liquidazione della quota nelle società di persone
2.1.2 Registrazione delle operazioni di liquidazione della quota nelle società di capitali
2.1.3 Registrazione delle operazioni contabili di liquidazione nelle scritture contabili dell’ex socio
3 Casi pratici. Esempi giudiziali di valutazioni di quote
3.1 Consulenza tecnica valutativa di quota di snc
3.2 Consulenza tecnica valutativa di quota di srl con marchio
3.3 Consulenza tecnica valutativa di quota di srl con il metodo dei tassi di royalties comparabili
Il trust, sebbene non appartenga alla tradizione giuridica italiana, ha trovato nel nostro Paese un ambiente favorevole in cui attecchire e svilupparsi, al punto da essere ormai sdoganato e valorizzato sia dal legislatore che dalla stessa Amministrazione finanziaria.
La Cassazione, con Sentenza 12 settembre 2019, n. 22754, ha infatti statuito che “l’ordinamento vede con favore l’istituto, sia per la varietà e flessibilità di funzione, sia perché esso permette un’operatività comune ed armonizzata pur nell’ambito di legislazioni di tradizione differente”.
Il presente testo vuole proporsi come un utile strumento di lavoro per supportare gli operatori nella gestione dei principali adempimenti, non solo fiscali, connessi a questo istituto.
Il lettore, a mero titolo indicativo, sarà quindi accompagnato nella compilazione dei modelli dichiarativi del trust, nelle comunicazioni CRS a livello internazionale e in quelle al Registro imprese - sezione Titolari effettivi e gli saranno altresì fornite diverse bozze per le relazioni che il trustee predispone per l’invio al guardiano o per altri soggetti, e in molti altri ambiti.
Grazie a un approccio che bilancia rigore scientifico e praticità operativa, questo manuale evidenzia dunque le innumerevoli possibilità che può offrire un istituto versatile come il trust.
Ennio Vial
Dottore commercialista, opera nel settore della consulenza in materia di fiscalità internazionale, di operazioni straordinarie, di riorganizzazione di patrimoni familiari e di trust. È relatore per svariati enti di formazione. Pubblica da oltre 25 anni articoli e libri su temi di sua competenza. Amministratore di Trust Company.
Silvia Bettiol
Dottore commercialista, si dedica alla consulenza in materia di fiscalità internazionale, di operazioni straordinarie e di trust. Ha maturato una significativa esperienza in tema di comunicazioni delle holding e adempimenti del Trust. È relatrice e autrice di pubblicazioni su temi di sua competenza. Procuratrice di Trust Company.
Prefazione
1 I soggetti del trust
1.1 Inquadramento dell’istituto
1.2 La legge di Jersey
1.3 Le figure del trust, l’atto di trust e il diritto di informativa
1.4 Il disponente
1.5 Atto istitutivo e atto dispositivo
1.6 Il trustee
1.7 La “personal trust company”
1.8 Il guardiano
1.9 I beneficiari
1.10 Il diritto di informativa dei beneficiari
2 La fiscalità diretta del trust
2.1 Introduzione
2.2 La differenza tra trust fiscalmente opachi e fiscalmente trasparenti
2.3 Il trust ente commerciale residente - Il nuovo chiarimento della circolare 34/E/2022
2.3.1 L’applicazione della presunzione
2.3.2 Quid iuris per il trust ente commerciale trasparente?
2.3.3 L’applicazione della ritenuta per i dividendi pregressi
2.3.4 Il trust opaco non commerciale (par. 3.2.2 della C.M. 34/E)
2.4 La tassazione dei dividendi percepiti dal trust socio di società di capitali
2.4.1 Introduzione
2.4.2 Disciplina transitoria dei dividendi per le persone fisiche
2.4.3 Dividendi da società di capitali residenti
2.4.4 Dividendo percepito attraverso società semplice
2.4.5 Dividendo percepito da società non residenti
2.5 Partecipazioni in società di persone residenti
2.6 Redditi da fabbricati
2.7 Redditi da attività finanziarie detenute presso intermediario
2.7.1 Redditi da attività finanziarie detenute da un intermediario italiano
2.7.2 Redditi da attività finanziarie detenute da un intermediario estero
2.8 La tassazione del beneficiario
2.8.1 Il beneficiario di trust trasparente
2.8.2 Il beneficiario di trust opaco
2.9 Il trust estero
2.9.1 Introduzione
2.9.2 Quando il trust è non residente
2.9.3 Il trust non commerciale non residente
2.9.4 L’applicazione delle convenzioni contro le doppie imposizioni
2.9.5 La tassazione dei beneficiari italiani in caso di trust esteri
2.9.6 L’intervento normativo sulla tassazione dei beneficiari (art. 13 D.L. 124/2019)
2.9.6.1 Introduzione
2.9.6.2 L’intervento del D.L. 124/2019
2.9.6.3 Il trust stabilito nel Paese paradisiaco
2.9.7 La C.M. 34/E/2022 dell’Agenzia sulla fiscalità diretta del trust
2.9.7.1 Introduzione
2.9.7.2 La valutazione della natura paradisiaca: controllo o assenza di controllo?
2.9.7.3 Il livello impositivo di riferimento
2.9.7.4 Profili di criticità connessi alla tassazione nominale
2.9.7.5 Coesistenza di regimi impositivi con aliquote nominali diverse
2.9.7.6 Reddito prodotto all’estero
2.9.7.7 Aliquote progressive per scaglioni
2.9.7.8 Trust trasparente nel Paese di residenza
2.9.7.9 Gli interpelli disapplicativi
2.9.7.10 Un prospetto di sintesi
2.9.7.11 L’approccio dell’Agenzia nella dichiarazione dei redditi
2.9.7.12 Il ruolo del rigo RL4
3 Il trust interposto
3.1 Introduzione
3.2 L’interposizione secondo l’Agenzia delle Entrate
3.2.1 La R.M. 8/E/2003: il primo intervento sui trust
3.2.2 Gli ulteriori casi della C.M. 43/E/2009
3.2.3 L’intervento della C.M. 61/E/2010
3.2.4 La risoluzione 400/E/2008
3.2.5 Il trust per disabili: la R.M. 278/E/2007
3.2.6 Un caso dove ci aspettavamo l’interposizione: la risposta interpello DRE Emilia-Romagna 954-909/2016
3.2.7 La risposta ad interpello 381/2019
3.2.7.1 Riflessioni a margine della risposta all’interpello 381/2019
3.2.8 La risposta interpello 111/2020
3.2.9 La risposta interpello 398/2021
3.2.9.1 Il caso oggetto della risposta 398/2021
3.2.9.2 Il trust della madre (trust Alfa)
3.2.9.3 Il trust del padre (trust Beta)
3.2.9.4 La posizione dell’Agenzia
3.2.9.5 Il quadro RW e le patrimoniali
3.2.9.6 Una tabella di sintesi
3.2.10 La risposta interpello 796/2021 - Una prima nuova visione dell’Ufficio
3.2.10.1 Il caso della risposta 796/2021
3.2.10.2 Gli indici dell’interposizione nella risposta 796/2021
3.2.10.3 La tassazione del trust in ipotesi di assenza di interposizione
3.2.11 La risposta interpello 9/E/2022 - L’interposizione va valutata nella sua storicità
3.2.12 Gli scarni chiarimenti della bozza di circolare 11 agosto 2021
3.2.13 La circolare 34/E/2022: arriva l’interposizione ai fini della fiscalità indiretta
3.2.14 Il caso della risposta interpello 251/2023
3.2.15 Il caso della risposta interpello 267/2023
3.2.16 Altri interventi in tema di interposizione che possono offrire spunti per il trust
3.2.16.1 Il significato di questa analisi
3.2.16.2 Le caratteristiche dell’interposizione
3.2.16.3 Il caso della SCI monegasca
3.2.16.4 La tassazione ed il monitoraggio della società semplice estera
3.2.16.5 La società semplice interposta: il caso della risposta n. 350/2021
3.3 L’interposizione del trust nella giurisprudenza
3.3.1 Premessa
3.3.2 La sentenza CTP Novara 73/06 del 2013
3.3.2.1 Introduzione
3.3.2.2 Analisi della sentenza: la modifica dei beneficiari
3.3.2.3 La chiusura anticipata del trust
3.3.2.4 Le lettere di desideri
3.3.2.5 Poteri del guardiano
3.3.2.6 Revocabilità del trustee
3.3.2.7 La Convenzione de L’Aja
3.3.2.8 Il ruolo del trustee
3.3.2.9 Il libro degli eventi
3.3.3 La sentenza C.T. I Grado Trento 88/2017
3.3.3.1 Il caso
3.3.3.2 Le ragioni dell’interposizione
3.3.3.3 Gli elementi positivi della sentenza
3.3.4 La sentenza CTP Napoli, 22 settembre 2021, n. 10156
3.4 I “comportamenti anomali” relativi al trust elaborati dalla Banca d’Italia
3.5 Casi pratici di interposizione
3.5.1 Introduzione
3.5.2 Il trustee impossibilitato ad operare
3.5.3 La mancanza del tesoretto
3.5.4 Il trust autodichiarato
3.5.5 La mancanza di finalità
3.5.6 Il potere invasivo del guardiano
3.5.7 Il potere autorizzatorio dei beneficiari
3.5.8 La coincidenza tra disponente e beneficiario
3.6 Si parla di interposizione e spunta il trust autodichiarato
3.6.1 Introduzione
3.6.2 Il trust autodichiarato è nullo?
3.6.3 La prassi dell’Agenzia
3.6.4 Comportamento anomalo ai fini antiriciclaggio
3.6.5 Ma il trust autodichiarato può avere anche dei pregi?
3.6.5.1 Introduzione
3.6.5.2 Il trust e l’agevolazione prima casa
3.6.5.3 Le imposte ipocatastali
3.6.5.4 Il trust in chiave successoria
3.7 Le clausole in odore di interposizione
3.8 Osservazioni finali
4 La fiscalità indiretta del trust
4.1 Introduzione
4.2 Istituzione del trust
4.3 Dotazione dei beni in trust
4.4 Attribuzione ai beneficiari
4.5 La liquidazione dell’imposta (par 4.4)
4.5.1 Liquidazione dell’imposta per i trust già esistenti (par. 4.4.5): principi di territorialità
4.5.2 Liquidazione dell’imposta per i trust già esistenti (par. 4.4.5): la gestione di chi ha già pagato
4.5.3 La riliquidazione inevitabile
4.5.3.1 Introduzione
4.5.3.2 L’imposta di donazione non è stata pagata in sede di disposizione dei beni in trust
4.5.3.3 L’imposta è stata rimborsata a seguito di contenzioso
4.5.3.4 Uno dei beneficiari è deceduto/È subentrato un nuovo/ulteriore beneficiario
4.5.3.5 Uno dei beni in trust è stato venduto
4.5.3.6 Presentazione di istanza di rimborso dell’imposta di donazione
4.5.4 E se la riliquidazione è evitabile, quali strategie?
4.5.5 La revoca del trust da parte del disponente
4.5.6 La revoca per mutuo consenso
4.5.7 La revoca con attribuzione ai beneficiari
4.5.8 La pretesa dei beni da parte dei beneficiari
4.5.9 Esenzioni, agevolazioni e determinazione del valore dei beni (par. 4.4.6 della C.M. 34/E)
4.5.10 Operazioni effettuate durante la vita del trust (par. 4.4.4)
4.5.11 Sostituzione del trustee (par. 4.4.8)
4.5.12 Imposta ipotecaria e catastale (par. 4.4.9)
4.6 Atti formati all’estero (par. 4.5)
4.7 Attribuzioni ai beneficiari senza formalità (par. 4.6)
4.8 Trust testamentario
4.9 Trust liquidatori e di garanzia (par. 4.7)
4.10 Trust Dopo di noi (par. 4.8)
4.11 Una sentenza per tutte: Cassazione 12 settembre 2019, n. 22.754
4.11.1 Introduzione
4.11.2 I poteri del disponente
4.11.3 I fattori individualizzanti comuni del trust
4.11.4 Il favor del nostro ordinamento per l’istituto del trust
4.11.5 Le critiche al vecchio orientamento ormai superato
4.11.6 L’indebito confronto con il regime del Dopo di noi
4.11.7 Il superamento del dualismo: si paga subito o si paga dopo
4.12 Una raccolta delle sentenze
5 Il trust e l’IVA
5.1 Introduzione
5.2 La soggettività IVA del trust
5.3 Profili distorsivi di una soggettività IVA riconosciuta al trustee
5.4 La vendita di immobili abitativi
5.5 L’acquisto di immobile abitativo
5.6 La compravendita dell’immobile strumentale
6 Il trust come sostituto di imposta
6.1 Introduzione
6.2 Il trust come sostituto di imposta
6.3 Le ritenute sui frutti del trust trasparente
6.4 Analisi del rigo RL4 del modello redditi
6.5 Il problema della ritenuta su un reddito tassato per competenza
6.6 Il trust tassato alla fonte
6.7 Il trust ente commerciale e sostituto d’imposta
7 Il trust e la detenzione di partecipazioni estere
7.1 Introduzione
7.2 Il trust socio di società di capitali non paradisiaca
7.3 Il trust e i dividendi paradisiaci
7.4 L’applicabilità delle convenzioni contro le doppie imposizioni al trust
7.5 La compilazione del quadro RW per le partecipazioni estere
8 Trust e prezzo-valore
8.1 Introduzione
8.2 Prezzo-valore: quando si applica
8.3 Applicabilità del prezzo-valore al trust
8.3.1 Una simulazione
9 IMU e immobili in trust
9.1 Introduzione
9.2 Anche il trust paga l’IMU
9.3 Accertamento del Comune
10 Trust e cedolare secca
10.1 Introduzione
10.2 Il regime della cedolare secca
10.3 Cedolare solo per privati
10.4 Il trust e la cedolare secca
11 Il recupero delle imposte ipotecarie e catastali proporzionali negli atti dispositivi immobiliari in trust alla luce della circolare 34/E del 20 ottobre 2022
11.1 Introduzione
11.2 Le prospettive di rimborso prima della circolare 34/E
11.3 Quando il notaio rogante ha versato l’imposta in misura proporzionale
11.4 Il termine per la richiesta di rimborso
11.5 Il riassunto dei passi operativi per la restituzione delle imposte
11.6 Una bozza dell’istanza di rimborso
11.7 L’esercizio del diritto al rimborso nella giurisprudenza di legittimità più recente
11.8 Le prospettive di rimborso dopo la circolare 34/E del 2022
11.8.1 Introduzione
11.8.2 Ancora sul rimborso: rapporti esauriti e rinuncia agli effetti degli stessi
11.8.3 Considerazioni conclusive
12 Le clausole dell’atto di trust
12.1 Introduzione
12.2 Quali sono gli atti per la costituzione di un trust?
12.3 Le premesse dell’atto di trust
12.4 Clausole del trustee e del guardiano
12.4.1 Il trustee
12.4.2 Il guardiano
12.5 I beneficiari e le clausole dei beneficiari
12.5.1 Il diritto di informazione dei beneficiari
12.5.2 L’attribuzione di frutti ai beneficiari
12.5.3 La modifica dell’atto di trust a vantaggio dei beneficiari
12.6 La legge regolatrice
12.6.1 I tre pilastri del trust secondo la legge di Jersey
12.7 La durata del trust
12.7.1 La durata del trust secondo la legge di Jersey
12.8 Trust e salto generazionale
12.9 Trust per gestire la srl detenuta dai due fratelli
12.9.1 Le clausole statutarie
12.9.2 Il trust per comparti
12.9.3 I diritti speciali
12.10 Analisi di atti di trust
13 La revoca del trust
13.1 Introduzione
13.2 La risoluzione per mutuo consenso
13.3 La donazione al disponente
13.4 La revoca del trust
13.5 La regola Saunders v Vautier
13.6 L’anticipazione ai beneficiari
13.7 La cessazione del trust dopo la C.M. 34/E/2022
14 L’applicazione delle convenzioni contro le doppie imposizioni al trust
14.1 Introduzione
14.2 Il pensiero “storico”
14.3 Il modello OCSE 2017
14.4 Le indicazioni di prassi su trust e DDT
14.5 L’elenco delle convenzioni
14.6 Anche la Cassazione sull’applicabilità delle convenzioni al trust
15 Le osservazioni degli operatori alla bozza di circolare sul trust
15.1 Introduzione
15.2 Uno sguardo di insieme
15.3 L’inclusione dei Paesi UE e SEE che scambiano informazioni tra quelli potenzialmente paradisiaci
15.4 L’entrata in vigore della nuova previsione relativa ai beneficiari residenti di trust opachi paradisiaci
15.5 Questioni aperte sulla tassazione del trust estero
15.6 Il nuovo monitoraggio fiscale nell’interpretazione della C.M. 34/E/2022
15.7 La gestione della posizione dei titolari effettivi attraverso la fiduciaria
16 Il trust nel modello Redditi
16.1 Introduzione
16.2 L’apertura del codice fiscale
16.3 Il Fisconline del trust
16.4 Esempi di compilazione di dichiarazione dei redditi del trust
16.5 Trust opaco, trasparente e interposto
16.6 Il beneficiario di trust trasparente
16.7 Il beneficiario di trust opaco
16.8 Il quadro B per i redditi da fabbricati
16.9 La dichiarazione “ad un euro”
16.10 Il quadro RL per i dividendi
16.11 Il quadro H per le partecipazioni in società di persone residenti
16.12 I redditi da attività finanziarie detenute da un intermediario italiano
17 Trust e IRAP
17.1 Introduzione
17.2 La compilazione del modello
18 Il trust ed il monitoraggio fiscale
18.1 Introduzione
18.2 Gli obblighi di monitoraggio fiscale
18.2.1 I soggetti obbligati: l’estensione ai titolari effettivi
18.2.2 Il monitoraggio fiscale nella C.M. 34/E/2022
18.2.3 La disciplina ante L. 97/2013
18.2.4 La disciplina introdotta dalla L. 97/2013
18.2.4.1 Introduzione
18.2.4.2 I titolari effettivi nel caso del trust
18.2.4.3 La riforma operata dal D.Lgs. 90/2017
18.2.4.4 Le previsioni introdotte dal D.Lgs. 125/2019 (quinta direttiva antiriciclaggio)
18.2.5 Obblighi di monitoraggio del trust
18.2.6 Obblighi di monitoraggio dei titolari effettivi (con particolare attenzione al beneficiario)
18.2.7 Gli obblighi di monitoraggio degli altri titolari effettivi
18.3 Applicazione dell’IVIE e dell’IVAFE
18.4 Esempi di compilazione del quadro RW
18.4.1 Introduzione
18.4.2 Il conto corrente all’estero – RW in capo al trust
18.4.3 La partecipazione societaria – RW in capo al trust
18.4.4 L’immobile estero – RW in capo al trust
18.4.5 Le opere d’arte – RW in capo al trust
18.4.6 Il trust estero e il quadro RW in capo ai beneficiari mandatory
18.4.7 Trust estero discrezionale e beneficiari italiani discretionary
19 Il trust e la normativa del Common Reporting Standard
19.1 Introduzione – CRS cenni
19.2 Il CRS ed i Paesi che scambiano informazioni
19.3 Lo scambio CRS ed il recepimento in Italia
19.4 I Paesi degli Allegati C & D - D.M. 28 dicembre 2015
19.5 Il trust è un’entità finanziaria ai fini della comunicazione CRS?
19.6 Il trust Entità Finanziaria/Financial Entity come soggetto comunicante
19.7 Il trust Non-Financial Active o Passive?
19.8 Un quadro di sintesi
19.9 L’obbligo di comunicazione negativa
19.10 Le lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate che riguardano il trust
19.10.1 Incongruenze tra le informazioni che giungono in ambito CRS e compilazione del quadro RW
20 La normativa antiriciclaggio ed il trust
20.1 Introduzione
20.2 La norma di riferimento
20.3 I titolari effettivi in caso di trust
20.4 Il concetto di “istituto giuridico affine al trust”
20.5 Il registro speciale dei titolari effettivi
20.6 La dichiarazione del trustee circa i titolari effettivi
21 La comunicazione dei titolari effettivi del trust al registro speciale presso la CCIAA
21.1 Introduzione
21.2 Come trasmettere la comunicazione del titolare effettivo
21.3 Esempio di compilazione pratica T.E. per un trust
21.4 Quali sanzioni a chi non comunica
21.5 Ancora confusione sul “controinteressato”
21.6 Il beneficiario vitalizio è titolare effettivo
21.7 Il titolare effettivo in presenza di trust “holding”
22 L’attività del trustee
22.1 Introduzione
22.2 L’incarico professionale
22.3 La “contabilità” del trust ente commerciale
22.4 Il punto di partenza per la relazione periodica: il foglio elettronico
22.5 Alcuni esempi di relazione periodica del trustee
22.6 Il libro degli eventi del trust
22.7 La gestione dei rapporti tra il trustee e gli altri soggetti del trust
22.7.1 Introduzione
22.7.2 Trustee e disponente
22.7.2.1 Esempi di lettere di desiderata – Letter of wishes
22.7.3 Trustee e beneficiario
22.7.4 Trustee e guardiano
22.7.4.1 La consultazione per l’attribuzione di frutti
22.7.4.2 La consultazione per l’approvazione del bilancio
22.7.4.3 La consultazione per l’acquisto/la dismissione di attività finanziarie
22.7.4.4 La consultazione per la vendita/l’acquisto di un immobile e/o di una partecipazione societaria
Il volume intende fare il punto ed analizzare il complesso delle attività produttive di reddito agrario – compresi agriturismo, vendita diretta e società agricole – esaminando gli aspetti civilistici, gli adempimenti amministrativi, la gestione pratica e la disciplina fiscale, che in questo settore è particolarmente intricata e spesso fonte di dubbi interpretativi.
Un ricco formulario online, con oltre 50 schemi di atti e fac-simile personalizzabili, è scaricabile seguendo le istruzioni riportate nel talloncino all’interno della copertina.
Questa edizione – che tiene conto delle più recenti sentenze, circolari e risoluzioni – è aggiornata con le novità normative e fiscali di settore previste dalla Legge 30 dicembre 2023, n. 213 (Legge di Bilancio 2024) e dalla Legge 23 febbraio 2024 n. 18 di conversione del DL 30 dicembre 2023 n. 215 (cd. Decreto Milleproroghe).
Il testo è stato inoltre aggiornato con le nuove norme a favore della nascita dell’imprenditoria giovanile agricola introdotte dalla legge n. 36 del 15 marzo 2024 e sulla nuova figura dell’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio.
Tra le principali novità troviamo: l’istituzione di un fondo per favorire il primo insediamento dei giovani in agricoltura, un regime fiscale agevolato per il primo insediamento delle imprese giovanili, la previsione di un credito d’imposta per le spese relative alla partecipazione a corsi di formazione e la riduzione delle imposte di registro, ipotecarie e catastali per l’acquisto o la permuta di terreni agricoli o loro pertinenze.
La nuova edizione è stata arricchita di una sezione, in appendice, dedicata ai casi in materia di agricoltura.
Eventuali novità normative verranno commentate nell’estensione online del libro fino al 30 novembre 2024.
Cinzia De Stefanis
Giornalista economica, collabora con la testata Italia Oggi ed è autrice di numerose pubblicazioni con le più importanti Case Editrici del settore.
Antonio Quercia
Dottore commercialista e revisore legale in Bari, si occupa, in particolare, di consulenza aziendale e tributaria. Esplica incarichi di consulente tecnico presso il Tribunale di Bari. È autore di testi di diritto tributario e societario.
Caterina Dell'Erba
Consulente aziendale, collabora con riviste specializzate in materia fiscale. È autrice di numerose pubblicazioni nel settore fiscale e societario.
Damiano Marinelli
Avvocato cassazionista, arbitro e già docente universitario presso le Università di Siena, Firenze, Padova ed E-campus. È Presidente dell’Associazione Legali Italiani (www.associazionelegaliitaliani.it). È autore di numerose pubblicazioni a livello nazionale ed internazionale, nonché relatore in convegni e seminari. È altresì key expert e coordinatore in progetti internazionali (Erasmus plus, Horizon2020, FAMI, ecc.).
Parte I
L’imprenditore agricolo professionale (IAP)
1 Il profilo civilistico e fiscale dell’imprenditore agricolo – Aspetti generali
1.1 Aspetti generali del d.lgs. 29 marzo 2004, n. 99
1.1.1 Il capo I del d.lgs. 99/2004
1.1.2 Il capo II del d.lgs. 99/2004
1.1.3 Il capo III del d.lgs. 99/2004
1.1.4 Il capo IV del d.lgs. 99/2004
1.2 Esame delle disposizioni contenute nel d.lgs. 27 maggio 2005, n. 101
1.3 La misura “Resto al Sud”
1.3.1 Soggetti beneficiari
1.3.2 Ammissione domanda agevolazioni
1.3.3 Erogazione di contributo a fondo perduto
1.3.4 ISMEA e garanzie GR8 e U35. Domande entro il 7 giugno 2024 dopo il via libera UE alla proroga
1.3.5 Agrivoltaico: contributo del 40% sull’investimento e tariffa incentivante sull’energia prodotta
1.3.6 No all’innalzamento del de minimis per le imprese agricole
1.3.7 Influenza aviaria
1.3.8 Dal 1° febbraio 2024 al via il nuovo tracciato della fatturazione elettronica
1.3.9 Modelli IVA 2024 definitivi. Con nuova percentuale di compensazione per l’agricoltura
1.3.10 Le misure per il settore agricolo contenute nella Legge di Bilancio 2024
1.3.11 Contribuzione in agricoltura
1.3.12 Assicurazioni agevolate. Aumenta la contribuzione pubblica sulle polizze a tutela delle imprese dagli eventi catastrofali
1.3.13 Gli interventi finanziabili per i danni causati alla produzione agricola e ai mezzi di produzione agricola
1.3.14 Gli interventi finanziabili per attività agrituristiche e attività connesse
1.4 L’impresa agricola giovanile
1.4.1 Incentivi fiscali
1.5 Agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio
1.5.1 Promozione della figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio
1.5.2 Stipula contratti collaborazione
1.5.3 Elenco degli agricoltori custodi dell’ambiente e del territorio
1.5.4 Interventi ad ampio spettro
1.5.5 Istituzione della Giornata nazionale dell’agricoltura
1.5.6 Iniziative per la celebrazione della Giornata nazionale
1.5.7 Celebrazione della Giornata nazionale negli istituti scolastici di ogni ordine e grado
1.5.8 Informazione radiofonica, televisiva e multimediale nella Giornata nazionale
1.5.9 Istituzione del premio “De agri cultura”
1.5.10 Posizione della Corte costituzionale
2 La figura di imprenditore agricolo professionale
2.1 L’imprenditore agricolo professionale
2.2 Le agevolazioni creditizie e fiscali vigenti per i coltivatori diretti estese all’imprenditore agricolo professionale
2.2.1 Equiparazione fra coltivatore diretto e imprenditore agricolo professionale
2.3 Imprenditori agricoli professionali operanti nelle zone svantaggiate
2.4 Adempimenti presso il registro delle imprese per la qualifica di imprenditore agricolo professionale (d.lgs. 29 marzo 2004, n. 99)
2.5 La denominazione o ragione sociale
3 Il registro delle imprese
3.1 Normativa
3.2 Il repertorio economico amministrativo (REA)
3.3 Imprenditori agricoli professionali (IAP) e società agricole – adempimenti presso il registro imprese
3.3.1 Imprenditore agricolo professionale
3.3.2 Società agricole
3.4 Gli effetti dell’iscrizione nel registro delle imprese
3.5 La vendita dei prodotti agricoli e l’iscrizione nel registro delle imprese
3.6 Diritto annuale 2024 per le imprese individuali collettive
3.6.1 Diritto annuale per le imprese iscritte e annotate nel registro delle imprese
3.6.2 Soggetti obbligati al pagamento del diritto
3.6.3 Cessazione dell’obbligo del pagamento del diritto
3.6.4 Determinazione dell’importo del diritto annuale
3.6.5 Imprese iscritte nella sezione ordinaria
3.6.6 Imprese iscritte nella sezione speciale
3.6.7 Imprese non residenti
3.6.8 Termine di versamento
4 Le attività agricole
4.1 Imprenditore agricolo
4.2 Produzione di energia elettrica tra le attività agricole (art. 1, comma 423, legge 266/2005)
4.2.1 Il sistema fotovoltaico
4.2.2 Semplificazioni per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili
4.3 Funghicoltura – natura agricola dell’attività di produzione del micelio di fungo
4.4 Attività ortoflorovivaistiche
4.4.1 Attività di commercializzazione delle attività orto-florovivaistiche
4.4.2 Cosa può commercializzare l’impresa agricola
4.4.3 Aspetti fiscali della commercializzazione dei prodotti di terzi
4.4.4 Florovivaismo: approvata alla Camera la legge delega
4.5 Frantoi oleari – Impianti di vinificazione – Essiccatoi aziendali
4.6 La realizzazione di impianti agrivoltaici (agricoltura ed energia rinnovabile)
4.6.1 Requisiti minimi per il progetto di un sistema agro-fv
4.6.2 Sistemi agro-fv ammissibili ai meccanismi di supporto
4.6.3 Requisiti plus per il progetto di un sistema agro-fv
5 Vendita diretta dei prodotti agricoli
5.1 Aspetti generali
5.1.1 Street food agricolo esercitabile su tutto il territorio nazionale tutto l’anno
5.1.1.1 Disciplina fiscale
5.2 Le semplificazioni in materia di vendita dei prodotti agricoli
5.3 I soggetti ammessi alla vendita dei prodotti agricoli
5.3.1 Gli enti e le associazioni in genere
5.4 Le varie modalità di vendita dei prodotti agricoli da parte degli imprenditori agricoli, singoli o associati, iscritti nel registro delle imprese
5.4.1 La vendita diretta dei prodotti agricoli in forma itinerante
5.4.2 Il commercio elettronico
5.4.2.1 La normativa per la vendita online di prodotti alimentari
5.4.3 Vendita al dettaglio su aree pubbliche mediante l’utilizzo di un posteggio
5.4.4 La vendita diretta dei prodotti agricoli non in forma itinerante su aree pubbliche o in locali aperti al pubblico
5.5 La vendita da parte dell’imprenditore agricolo su qualsiasi superficie all’aperto
5.6 Il rivenditore è agricoltore
Parte II
La società agricola
Premessa
1 Società agricola
2 Società agricola-imprenditore agricolo professionale
3 Società agricola con più della metà dei soci coltivatori diretti
4 La società agricola di persone con almeno un socio o un amministratore coltivatore diretto
6 Guida alla redazione di un atto costitutivo e di uno statuto di società in nome collettivo agricola
6.1 Guida alla redazione di un atto costitutivo e di uno statuto di società in nome collettivo agricola
6.1.1 Esercizio esclusivo di attività agricola
6.1.1.1 Riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo professionale alle società di persone (IAP) (d.lgs. n. 99/2004 e successivo d.lgs. n. 101/2005)
6.2 La costituzione
6.3 Forma dell’atto costitutivo
6.4 Sottoscrizione atto costitutivo
6.5 Il contenuto dell’atto costitutivo e dello statuto di una società in nome collettivo agricola
6.6 I requisiti essenziali da indicare nell’atto costitutivo di società in nome collettivo agricola
6.6.1 Cognome e nome, luogo e data di nascita, domicilio e cittadinanza dei soci
6.6.2 Ragione sociale
6.6.3 Soci che hanno l’amministrazione e la rappresentanza
6.6.4 Modalità di amministrazione
6.6.5 La sede legale
6.6.6 La sede secondaria
6.6.7 Oggetto sociale
6.6.8 I conferimenti dei soci
6.6.9 I criteri di ripartizione degli utili e delle perdite
6.6.10 Durata
6.6.11 Contenuto eventuale dell’atto costitutivo
6.7 Eventuale formazione del capitale sociale
6.8 Iscrizione dell’atto costitutivo nel registro delle imprese
6.9 Controllo dell’ufficio del registro delle imprese
6.10 Effetti dell’iscrizione
6.11 La nullità e l’annullabilità del contratto di società
6.12 Casi pratici di atti costitutivi e statuti di società in nome collettivo agricole
7 Guida alla redazione di un atto costitutivo e di uno statuto di società in accomandita semplice agricola
7.1 Aspetti generali
7.2 Costituzione
7.3 I requisiti essenziali da indicare nell’atto costitutivo di una società in accomandita agricola
7.3.1 Generalità, data e luogo di nascita, domicilio e cittadinanza degli accomandatari e degli accomandanti
7.3.2 Ragione sociale
7.3.3 I soci che hanno l’amministrazione e la rappresentanza della società
7.3.4 I conferimenti di ciascun socio e il valore ad essi attribuibile 208
7.3.5 Casi pratici di atti costitutivi e statuti di società in accomandita semplice agricole
8 Guida alla redazione di un atto costitutivo e di uno statuto di società semplice agricola
8.1 Caratteristiche generali
8.2 La costituzione di una società semplice agricola
8.3 La forma necessaria per la stipulazione del contratto di società
8.4 Il contenuto del contratto sociale
8.4.1 L’oggetto sociale
8.4.2 Iscrizione nel registro delle imprese
8.5 Casi pratici di atti costitutivi e statuti di società semplice agricola
9 Guida alla costituzione di una società a responsabilità limitata agricola
9.1 Le tre diverse tipologie di srl
9.2 Le linee guida della società a responsabilità limitata ordinaria
9.3 Atto costitutivo e statuto
9.3.1 La natura dello statuto
9.3.2 Atto costitutivo e statuto di società agricola
9.3.3 Il percorso per costituire una società agricola nelle forme delle società di capitali
9.4 I contenuti dell’atto costitutivo
9.5 Ulteriori previsioni dell’atto costitutivo
9.6 L’iscrizione nel registro delle imprese
9.7 La disciplina dei conferimenti
9.7.1 Oggetto dei conferimenti
9.7.2 Il versamento del capitale in fase di costituzione
9.7.3 I conferimenti di beni in natura o di crediti
9.7.4 Il diritto di prelazione agraria
9.8 I finanziamenti dei soci
9.9 L’emissione di titoli di debito
9.10 Casi pratici di atti costitutivi e statuti di società a responsabilità limitata agricole
10 La costituzione della società a responsabilità limitata unipersonale
10.1 Aspetti generali
10.2 Le società di capitali come società unipersonali
10.3 Le caratteristiche delle società unipersonali
10.3.1 Costituzione della società
10.3.2 Aumento di capitale
10.4 Adempimenti pubblicitari
10.5 Assemblea dei soci
10.6 Amministrazione
10.6.1 Azione di responsabilità
10.7 Altri istituti non applicabili alle società unipersonali
10.8 Contratti tra srl e unico socio
10.9 Responsabilità del socio unico
11 Guida alla costituzione di una cooperativa agricola
11.1 Lo statuto delle cooperative agricole
11.2 Le linee guida per la scelta
11.3 Che cosa cambia con il d.lgs. 27 maggio 2005, n. 101
11.4 Società cooperative con qualifica di imprenditore agricolo professionale
Parte III
L’agriturismo
12 La classificazione delle strutture agrituristiche
12.1 Aspetti generali
12.2 La procedura di classificazione delle aziende
12.3 Scelta dei requisiti
12.4 Quali aziende agrituristiche classificare
12.4.1 Requisiti non omogenei
12.5 Ipotesi per la procedura di classificazione delle aziende agrituristiche
13 Agriturismo Italia – Verso la creazione di un marchio nazionale
13.1 Marchio nazionale agriturismo Italia
13.1.1 Il marchio riservato alle aziende agrituristiche
13.1.2 L’importanza del riconoscimento ufficiale
13.1.3 Il simbolo di classificazione
13.2 Repertorio nazionale dell’agriturismo
13.3 Tenuta e aggiornamento del repertorio
13.4 Servizi del repertorio
13.5 Pubblicazione e aggiornamento dei dati
14 Agriturismo
14.1 Aspetti generali
14.2 Normativa di base nazionale e regionale
14.3 Agricoltura o turismo?
14.4 Analisi della legge
14.4.1 Definizione di attività agrituristiche
14.4.2 Tre aspetti fondamentali: principalità, connessione e complementarietà
14.4.3 I requisiti soggettivi e oggettivi per l’apertura e lo svolgimento dell’attività agrituristica
14.5 Le tipologie di aziende agrituristiche
14.5.1 Aziende agrituristiche intensive
14.5.2 Aziende agrituristiche estensive
15 Le attività considerate agrituristiche
15.1 Definizione di attività agrituristiche
15.2 Esempi di attività agrituristiche
15.2.1 Turismo equestre
15.2.2 La piscina
15.2.3 Campi sportivi
15.2.4 Laghetto per la pesca
15.2.5 Mountain bike
15.2.6 Escursioni guidate
15.2.7 Corsi
16 Gli adempimenti burocratici per avviare l’attività agrituristica
16.1 Requisiti operatore agriturismo – Requisiti per avviare attività di agriturismo
16.2 Disciplina amministrativa
16.3 Abilitazione e disciplina fiscale
16.4 Periodi di apertura e tariffe
16.5 Normativa igienico-sanitaria
16.5.1 Ospitalità
16.5.2 Spazi destinati alla sosta dei campeggiatori
16.5.3 Somministrazione alimenti e bevande
16.6 Altri oneri legati all’apertura di un agriturismo
16.6.1 Canone per apparecchi radio e TV
16.6.1.1Canone speciale 2024
16.6.2 Diritti SIAE
16.6.3 Tariffe ENEL
16.6.4 Smaltimento rifiuti, TARI e tariffe speciali
16.6.5 Depuratore acqua
16.7 Locali per attività agrituristiche
16.7.1 I fabbricati per lo svolgimento dell’attività agrituristica
16.7.2 Criteri per il riconoscimento della ruralità dei fabbricati
16.8 Agriturismi – I criteri di classificazione
Parte IV
Novità in agricoltura
17 Controlli sulle imprese agricole
17.1 Ispezioni nelle imprese agricole
17.1.1 Poteri agli ispettori nell’alimentare dell’Ispettorato Repressione frodi
17.1.2 Pagamento in misura ridotta
17.2 Registro unico dei controlli sulle imprese agricole
17.3 Rilancio settore vitivinicolo
17.3.1 Rilancio settore vitivinicolo e chiarimenti dell’Ispettorato Repressione frodi
17.3.2 Il testo unico del vino
17.3.3 Attività enoturistica
18 Le novità in materia agricola
18.1 L’imprenditoria giovanile in agricoltura ha una nuova legge
18.2 Vino ed etichette. Proroga per l’“esaurimento scorte” fino al 30 giugno per quelle già stampate
18.3 Sostegno per i consorzi DOP e IGP. Con un plafond da 25 milioni di euro
18.4 Modello unico di dichiarazione ambientale (Mud) 2024
18.5 Tagliola sui fondi PAC per chi non rispetta le regole del lavoro
18.6 Terreni a riposo. Coltivazione di erba medica, legumi e soia
18.7 Commissione UE: agroecologia e salute e benessere degli animali
18.8 Assicurazioni agevolate. Aumenta la contribuzione pubblica sulle polizze a tutela delle imprese dagli eventi catastrofali
18.9 Un plafond da 400.000,00 euro da destinare alle aziende faunistico-venatorie e agrituristico-venatorie
18.10 Agricoltura 4.0. Credito d’imposta per investimenti nel 2024 spetta esclusivamente per i beni materiali ed immateriali
18.11 Società di capitali e cooperative in agricoltura. Definiti gli interventi finanziari a sostegno delle imprese del settore agricolo e agroalimentare
18.12 Commercio legno. Al via l’iscrizione al registro delle imprese del legno
18.13 Al via piano di controlli per le aziende nel settore agroalimentare
18.14 Arrivano i super Centri di assistenza agricola
18.15 UniCredit scende in campo in sostegno delle imprese agricole
18.16 Imprenditori agricoli. Ape Sociale 2024: requisiti e limiti reddituali
19 L’istituto del sovraindebitamento e le imprese agricole
19.1 Aspetti generali
19.2 Redazione di un accordo con i creditori
19.2.1 Il contenuto dell’accordo
Parte V
I nuovi finanziamenti per le aziende agricole
20 Nuova Sabatini
20.1 Finanziamenti per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle piccole e medie imprese (c.d. nuova Sabatini)
21 Pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare
21.1 Pratiche commerciali sleali
21.1.1 Forma scritta
21.1.2 La durata minima dei contratti
21.1.3 Elenco di pratiche commerciali sleali vietate e che possono essere autorizzate
21.1.4 Vendita sottocosto dei prodotti alimentari freschi e deperibili
21.1.5 Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (ICQRF)
Parte VI
Le tipologie di contratti applicabili in agricoltura
22 Compartecipazione agraria: una grande opportunità ma solo se si rispettano le regole
22.1 La disciplina applicabile
22.1.1 I contraenti
22.1.2 L’oggetto del contratto
22.1.3 La forma del contratto ed i riflessi per le imposte dirette
22.1.4 Durata del contratto
22.1.5 Coltivazione associata del fondo
22.1.6 Ripartizione del prodotto
23 Compravendita di terreni agricoli e prelazione
23.1 Introduzione
23.2 Contratti che fanno sorgere il diritto di prelazione
23.3 Contratti che non fanno sorgere il diritto di prelazione
23.4 Comunicazione di acquisto del terreno
24 Contratto per la coltivazione di colture intercalari
24.1 Contratto per la coltivazione di colture intercalari
24.2 Le “coltivazioni intercalari”
24.3 Caratteristiche del contratto di concessione per coltivazioni intercalari
24.4 Aspetti processuali
24.5 Affitto intercalare e perdita agevolazione piccola proprietà contadina
25 L’affitto agrario
25.1 Disciplina del contratto di affitto di un fondo rustico
25.1.1 La durata minima legale
25.1.2 La durata minima e massima effettiva (con i patti in deroga)
25.1.3 Il recesso dell’affittuario coltivatore diretto (art. 5, comma 1)
25.1.4 La risoluzione del contratto di affitto (art. 5, comma 2)
25.1.5 L’obbligo di contestazione del locatore (art. 5, comma 3)
25.2 L’affitto di azienda agricola e affitto di fondo rustico attrezzato a confronto
Parte VII
L’imposta sul valore aggiunto nell’agricoltura
26 I regimi IVA in agricoltura
26.1 L’art. 34 del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633
26.2 L’ambito soggettivo
26.3 L’ambito oggettivo
26.4 L’oggetto del regime speciale
27 L’impresa agricola tipica
27.1 I lineamenti dell’impresa agricola tipica
27.2 L’opzione per la detrazione dell’IVA in maniera ordinaria
27.3 Le operazioni con l’estero
28 Le regole particolari
28.1 Il regime di esonero
28.2 L’impresa agricola mista
28.3 L’impresa agricola in regime ordinario
28.4 Il regime di commissione
28.5 L’impresa agricola e l’esercizio di più attività
28.6 Le forfetizzazioni particolari
29 Le operazioni rilevanti ai fini dell’IVA
29.1 L’esigibilità dell’imposta
29.2 Il volume d’affari
29.3 Le operazioni non imponibili
29.4 Le operazioni esenti
29.5 I beni strumentali
29.6 Le cessioni di aree fabbricabili
29.7 Il trattamento fiscale degli acquisti di terreni
29.8 Le prestazioni di servizi
29.9 L’autoconsumo
29.10 Le cessioni gratuite
29.11 Le operazioni con limitazione alla detrazione
29.12 Le operazioni escluse dal computo della base imponibile
29.13 Le cessioni agli enti pubblici
29.14 La scissione dei pagamenti
29.15 L’affitto dell’azienda agricola
29.16 Gli «imballaggi a perdere»
29.17 Il contributo CONAI
29.18 Gli acquisti di tartufi
29.19 Le cessioni di tartufi
29.20 Gli acquisti di prodotti selvatici non legnosi e di piante officinali spontanee
29.21 I prodotti selvatici non legnosi non compresi nella classe ATECO 02.30
29.22 La produzione di energia elettrica
29.23 Le cessioni di diritti
29.24 L’integrazione della fattura di acquisto
29.25 La vendita al dettaglio
29.26 Le cessioni di materiali di scarto
29.27 La società semplice
29.28 I sacchetti di plastica
29.29 La regola di detrazione dell’IVA
29.30 La detrazione dell’IVA per gli acquisti di carburante
29.31 Le attività connesse
29.32 Le “locazioni brevi”
29.33 Le cessioni di oli vegetali
29.34 La cessione di terreni da parte dell’imprenditore agricolo
29.35 La fattoria didattica
29.36 La terapia assistita con animali
29.37 Le vincite alle corse per cavalli
29.38 La pesca del “granchio blu”
30 Gli obblighi contabili
30.1 La fattura
30.2 I nuovi contribuenti obbligati ad emettere la fattura elettronica
30.3 L’autofattura
30.4 Le note di accredito nei rapporti con l’estero
30.5 L’imposta di bollo
30.6 La fattura elettronica
30.7 Il documento di trasporto
30.8 I corrispettivi telematici
30.9 Le esportazioni
30.10 Le operazioni intracomunitarie
30.10.1 Le condizioni richieste
30.10.2 Gli acquisti intracomunitari
30.10.3 Le cessioni intracomunitarie
30.11 Le prestazioni di servizi resi da non residenti
30.12 La dichiarazione delle operazioni intracomunitarie
31 Le scritture contabili
31.1 Le regole generali
31.2 Il registro delle fatture
31.3 Il registro dei corrispettivi
31.4 Il registro di prima nota
31.5 Il registro degli acquisti
31.6 Il registro unico
31.7 Il registro riepilogativo
31.8 La tenuta e la conservazione dei registri
31.9 La semplificazione contabile
31.10 Il pagamento mediante POS
31.11 La lotteria degli scontrini
32 Gli adempimenti periodici e dichiarativi
32.1 Le comunicazioni sull’attività
32.2 Le liquidazioni periodiche ed il versamento
32.3 La liquidazione periodica e la dichiarazione annuale dell’IVA precompilate
32.4 L’utilizzazione del credito IVA
32.5 L’acconto IVA
32.6 I rapporti società-soci
32.7 L’esterometro
32.8 L’esercizio delle opzioni
32.9 L’applicazione dell’IVA in maniera ordinaria
32.10 Le modalità di esercizio delle opzioni
32.11 La dichiarazione annuale
Parte VIII
Le imposte sui redditi in agricoltura
33 L’imprenditore agricolo
33.1 L’imprenditore agricolo nel codice civile
33.2 L’imprenditore agricolo ai fini fiscali
34 L’imposta sul reddito delle persone fisiche
34.1 I redditi fondiari
34.2 Il reddito dominicale
34.2.1 La qualifica e l’imputazione
34.2.2 La determinazione del reddito dominicale (nel testo aggiornato con l’art. 1, comma 909, della l. 28 dicembre 2015, n. 208)
34.2.3 Le variazioni del reddito dominicale
34.2.4 Le perdite dovute ad eventi naturali
34.2.5 I terreni concessi in affitto
34.3 Il reddito agrario
34.3.1 La qualifica e l’imputazione
34.3.2 La determinazione del reddito agrario
34.3.3 La coltivazione del fondo
34.3.4 Le attività «agricole connesse»
34.3.5 Le attività agricole comprese nel reddito agrario
34.3.6 Le attività con reddito d’impresa a determinazione forfetaria
34.3.7 I destinatari della norma agevolativa
34.3.8 La trasformazione e la conservazione dei prodotti agricoli
34.3.9 La conservazione, la manipolazione e la commercializzazione di prodotti
34.3.10 L’attività di trasformazione
34.3.11 Il concetto di «prevalenza»
34.3.12 Le prestazioni di servizi
34.3.13 I redditi forfetizzati
34.3.14 I redditi occasionali forfetizzati
34.3.15 L’attività di impollinazione e di apicoltura
34.3.16 L’acquisto di prodotti agricoli
34.3.17 La vendita al dettaglio
34.3.18 La coltivazione dei funghi
34.3.19 L’attività di vivaismo
34.3.20 Le case rurali
34.3.21 I redditi di fonte immobiliare
34.3.22 L’agriturismo
34.3.23 L’enoturismo e l’oleoturismo
34.3.24 La produzione di vegetali
34.3.25 Le operazioni di carattere speculativo
34.3.26 L’esproprio e il risarcimento di danni
34.3.27 La produzione di energia elettrica
34.3.28 La mitilicoltura
34.3.29 I trasferimenti di diritti
34.3.30 I raccoglitori occasionali di prodotti selvatici non legnosi
34.3.31 La ritenuta sugli appalti
34.3.32 La commercializzazione di prodotti della floricoltura
34.3.33 La selezione del bestiame
35 L’imposta sul reddito delle società
35.1 I soggetti passivi
35.2 La determinazione del reddito
35.3 Le società di capitali in agricoltura
35.4 Le società agricole
35.4.1 La qualifica di «società agricola»
35.4.2 L’opzione
35.4.3 La determinazione del reddito
35.5 Le società non operative
36 L’IRAP
36.1 I soggetti passivi
36.2 Il valore della produzione netta
36.2.1 Le imprese individuali del settore agricolo
36.2.2 Le società di capitali
36.2.3 Le società di persone e le imprese individuali
36.3 Le regole comuni per determinare il valore della produzione netta
36.4 L’imposta
36.5 La cessione di terreni edificabili
36.6 La società semplice che affitta i terreni
36.7 L’impresa agricola e il diritto annuale della CCIAA
36.8 Gli aiuti di Stato
36.9 L’accertamento sintetico
37 Gli indici di affidabilità fiscale nell’agricoltura
38 Le agevolazioni per i giovani agricoltori
38.1 La qualifica
38.2 I trasferimenti tra familiari
38.3 Il reddito dei terreni
38.4 L’affitto dei terreni
38.5 La detrazione per i canoni pagati per gli affitti dei terreni
38.6 I contributi INPS
38.7 Il contratto di affiancamento
38.8 L’equiparazione professionale
38.9 Le vendite di terreni da parte dell’ISMEA
38.10 L’imprenditoria femminile
38.11 Le nuove agevolazioni fiscali per i giovani agricoltori
38.11.1 I soggetti interessati
38.11.2 L’agevolazione ai fini delle imposte sui redditi
38.11.3 La base imponibile
38.11.4 La riduzione dell’onorario notarile per l’acquisto di terreni agricoli
38.11.5 Il credito d’imposta per le spese sostenute nel 2024 dalle nuove attività
38.11.6 La riduzione delle imposte di registro, ipotecaria e catastale
38.11.7 Il diritto di prelazione
38.11.8 La vendita al dettaglio su aree pubbliche
39 La dichiarazione dei redditi
39.1 Il domicilio fiscale
39.2 L’obbligo della dichiarazione dei redditi
39.3 La presentazione della dichiarazione
39.4 I casi pratici della dichiarazione
39.5 L’IRPEF e le addizionali
39.6 Gli aiuti di Stato
39.7 Gli oneri deducibili e detraibili
39.8 Il credito d’imposta per investimenti (comma 44)
39.9 I versamenti delle imposte
39.10 I versamenti delle imposte e dei contributi
40 Gli obblighi contabili
40.1 L’obbligo contabile
40.2 L’agricoltore esonerato ai fini IVA
40.3 Il produttore agricolo non esonerato ai fini dell’IVA
40.4 La semplificazione contabile
40.5 Le imprese di allevamento
40.6 L’imprenditore commerciale
40.7 La contabilità ordinaria
40.8 Le opzioni
40.9 Il registro dei cereali
Appendice
Domande e risposte
Indice delle formule online
Il libro è lo strumento, frutto di anni di collaborazioni fra consulenti, enti, università e imprenditori che attraverso una cinquantina di domande suddivise in 8 ambiti organizzativi, permette di effettuare una istantanea della situazione organizzativa aziendale col fine di evidenziare i punti forti e quelli deboli, enfatizzando attraverso dei rating, peso per giudizio, le priorità di intervento da attuare.
L’obiettivo del testo è delineare un’analisi di contesto, utilizzabile quale evidenza come richiesto dalla norma ISO 9001, nonché offrire un metodo propedeutico alla valutazione dell’adeguato assetto organizzativo recentemente disposto dalla disciplina della crisi d’impresa, rispondendo altresì a quanto specificato dalla Fondazione dell’Ordine dei Commercialisti.
La trattazione pensata per effettuare diagnosi pratiche della situazione organizzativa delle aziende, in tempi ridotti, si rivolge:
• agli imprenditori, in particolare delle Pmi, che vogliono verificare lo stato di salute ed il grado di continuità e sostenibilità della propria impresa;
• ai commercialisti e revisori che devono effettuare le relazioni integrative contenenti la valutazione dell’adeguato assetto organizzativo;
• ai responsabili qualità che devono soddisfare il primo punto della norma ISO 9001;
• a tutti gli addetti ai lavori che ricercano soluzioni per migliorare le prestazioni d’impresa.
Alberto Mari
Consulente Direzionale certificato APCO CMC, amministratore di MM srl proprietaria del brand NCG (www.ncg.it). Esperto UMIQ e valutatore riconosciuto per enti di certificazioni. Presidente del Terziario Innovativo di Confindustria MC. Trenta anni di esperienza, prima in azienda, poi come consulente e temporary manager. Competenze distintive sui temi di management in particolare per le PMI, esperto di sistemi di gestione per la qualità, analisi dei rischi organizzativi, rischi di filiera, mappature processi e analisi competenze. Parte del gruppo di lavoro per lo sviluppo del progetto UMIQ, ideatore del modello RiskOne, dei verticali UMIQ quali Risk9001 e UMIQ Filiere, del percorso Business Starter Kit.
Prefazione
1 Come stanno le PMI
2 Le domande giuste: RiskOne®
2.1 Ambito1: Organizzazione e strategie
1001 Strategie ed obiettivi
1002 Struttura organizzativa
1003 Continuità manageriale
1004 Modello di Leadership
1005 Attività e processi
1006 Cruscotto e Reporting
1007 Comunicazione
2.2 Ambito2: Portafoglio prodotti
2001 Gestione idee
2002 Innovatività del portafoglio prodotti/servizi
2003 Profondità ed ampiezza del portafoglio
2004 Sostenibilità dei prodotti/servizi
2005 Presidio normativo
2006 Pianificazione e gestione dei progetti
2.3 Ambito3: Mercati e vendite
3001 Analisi concorrenza
3002 Internazionalizzazione
3003 Dipendenza da prodotto, settore e mercato
3004 Struttura portafoglio ordini
3005 Andamento fatturato e mercato
3006 Struttura commerciale
3007 Azioni commerciali e reporting
3008 Gestione delle connessioni ed opportunità
3009 Gestione preventivazione e scostamenti
3010 Assistenza e soddisfazione dei clienti
2.4 Ambito4: Operation
4001 Valutazione rischi di filiera
4002 Definizione e gestione specifiche d’acquisto
4003 Pianificazione della produzione
4004 Saturazione produttiva
4005 Rispetto dei tempi
4006 Ripetibilità produttiva
4007 Efficacia produttiva e gestione NC
4008 Controllo qualità
4009 Gestione logistica interna ed esterna
4010 Stato dei macchinari ed impianti
4011 Gestione delle manutenzioni
2.5 Ambito5: Amministrazione e controllo
5001 Organizzazione amministrativa
5002 Assetto amministrativo e contabile
5003 Analisi periodica bilanci e azioni correttive
5004 Gestione finanziaria
5005 Strumenti di pianificazione e controllo di gestione
2.6 Ambito6: Persone e competenze
6001 Gestione del personale
6002 Selezione e reclutamento
6003 Motivazione e coinvolgimento
6004 Sistema retributivo
6005 Mappatura competenze
6006 Adeguatezza competenze
6007 Gestione formazione ed efficacia
6008 Attitudini
6009 Parità di genere
2.7 Ambito7: Digitalizzazione e sistemi informativi
7001 Stato infrastrutture ICT
7002 Integrazione dei sistemi informativi
7003 Grado di digitalizzazione organizzativa
7004 Industry 4.0
7005 Continuità digitale
2.8 Ambito8: Sostenibilità
8001 Sostenibilità economico-finanziaria
8002 Sostenibilità sociale
8003 Sostenibilità ambientale
Conclusioni
Ringraziamenti
L’autore
