Inserisci l'e-mail con la quale ti sei registrato su FISCOeTASSE.com
Entra con le tue credenziali BusinessCenter o SiteCenter. Password dimenticata?
Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza ha introdotto importanti novità in tema di adempimenti e responsabilità a carico degli amministratori, dell’Organo di Controllo ed ora anche dei revisori, cui è affidato il compito di monitorare non solo le condizioni di continuità aziendale, ma anche la sostenibilità economica e finanziaria dell’impresa nel breve termine, nonché di accertare l’adeguatezza degli assetti organizzativi dell’azienda, al fine dell’emersione tempestiva della crisi. Revisori e sindaci devono sorvegliare opportunamente gli amministratori e verificare lo stato di salute della società, con l’incarico di segnalare all’Organo Amministrativo le situazioni di crisi emergenti dall’analisi periodica delle soglie di allerta. Compiti e responsabilità sempre maggiori per i professionisti designati alle attività di vigilanza e controllo, i quali, per poter svolgere efficacemente la propria funzione, devono sviluppare com- petenze di natura gestionale e finanziaria. Il testo fornisce agli amministratori ed ai membri degli Organi di Controllo un prezioso vademecum per l’espletamento delle attività di verifica, completo di:
• facsimili di verbali per monitorare l’adeguatezza degli assetti e le soglie di allerta e predisporre le comunicazioni da inviare all’Organo Amministrativo;
• check list per l’individuazione delle principali informazioni da acquisire per l’accertamento dell’adeguatezza dell’assetto organizzativo e per la sorveglianza dei segnali di difficoltà.
Questa terza edizione è aggiornata al D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14, “Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza”, come modificato dal D.Lgs. n. 83/2022 e in vigore dal 15 luglio 2022, al Decreto Dirigenziale 21 marzo 2023, ai documenti del C.N.D.C.E.C. del 7-25 luglio 2023, e del 20 dicembre 2023, nonché al recentissimo D.Lgs. 136/2024 (c.d. “Terzo correttivo al Codice della Crisi”). Arricchiscono il volume formule e check list personalizzabili e l’applicativo di calcolo “Soglie di allerta”, per supportare al meglio amministratori, sindaci e revisori.
Daniela Savi
Dottore Commercialista in Piacenza, revisore e membro di collegi sindacali in società quotate e non quotate. È docente sul tema de “la ristrutturazione del debito” e di “pianificazione gestionale” per le aziende. Svolge da anni attività di consulenza societaria e di pianificazione aziendale per imprese, nonché di advisor in operazioni di risanamento economico-finanziario e ristrutturazione di aziende in crisi. Autrice di articoli e relatrice in convegni in materia di crisi d’impresa, svolge attività di attestatrice, curatore, commissa- rio straordinario di grandi imprese in crisi e commissario giudiziale, nonché iscritta agli elenchi di gestori ed esperti di crisi.
Introduzione
Capitolo 1
Il nuovo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza alla luce delle raccomandazioni e dei regolamenti comunitari
1.1. La rilevazione tempestiva della crisi
1.2. I soggetti coinvolti
1.3. I nuovi limiti dimensionali per la nomina dell’Organo di Controllo o del Revisore e l’adeguamento degli statuti
1.4. La decorrenza delle disposizioni
Capitolo 2
I doveri degli Organi Amministrativi e degli Organi di Controllo per la prevenzione della crisi
2.1. I doveri dell’imprenditore e degli Amministratori per la rilevazione
tempestiva della crisi
2.2. I doveri dell’Organo di Controllo e dei soggetti incaricati della revisione legale per la rilevazione tempestiva della crisi
Capitolo 3
La verifica dell’adeguatezza del sistema organizzativo e amministrativo- contabile
3.1. Assetti organizzativi e amministrativo-contabili
3.2. L’adeguatezza dell’assetto organizzativo
3.3. L’adeguatezza dell’assetto amministrativo-contabile
3.4. Gli strumenti di programmazione e controllo adeguati al monitoraggio dei risultati aziendali e della prevedibile evoluzione
3.5. Caratteristiche dei sistemi organizzativi, amministrativi e contabili secondo il codice della crisi e dell’insolvenza
3.6. La valutazione dell’adeguatezza dei sistemi organizzativi, amministrativi e contabili per la rilevazione tempestiva della crisi da parte dell’Organo di Controllo
3.7. Le segnalazioni dell’Organo di Controllo in merito all’adeguatezza degli assetti organizzativi e amministrativo-contabili
3.8. L’adeguatezza dei sistemi organizzativi, amministrativi e contabili: la recente giurisprudenza
3.8.1. L’approccio della Corte Suprema della Cassazione
3.8.2. Tribunale di Roma – sentenza del 15 settembre 2020 – R.G. n. 3711/2020 V.G
3.8.3. Tribunale di Cagliari – sentenza del 20 gennaio 2022 – R.G. n. 188/2021
Capitolo 4
Gli strumenti di allerta e gli obblighi di segnalazione
4.1. I soggetti coinvolti
4.2. L’obbligo di segnalazione a carico dell’Organo di Controllo
4.3. L’obbligo di segnalazione a carico dei Creditori qualificati
4.4. L’obbligo di informativa a favore dell’Organo di Controllo posto a carico degli intermediari finanziari in caso di revoca o revisione degli affidamenti
4.5. L’efficacia delle disposizioni, l’ambito di applicazione e le esclusioni
Capitolo 5
Le attività del Collegio Sindacale e del Revisore per l’anticipata emersione della crisi – I segnali di difficoltà
5.1. Le attività di vigilanza dell’Organo di Controllo in merito all’equilibrio aziendale ed al prevedibile andamento delle attività
5.2. Relazione sulla gestione, rendiconto finanziario e indici di bilancio
5.3. I segnali di difficoltà ai sensi dell’art. 3, comma 3 C.C.I.I
5.4. I segnali di difficoltà “tempestivi” ai sensi dell’art. 3, comma
4 C.C.I.I
5.5. Le prospettive di continuità aziendale per i 12 mesi successivi
5.6. Gli altri segnali: i fondati indizi della crisi e le prospettive di continuità
Capitolo 6
Indicatori della crisi per i Creditori pubblici qualificati
6.1. Le soglie di esposizione
6.2. La segnalazione dei Creditori pubblici qualificati all’Organo Amministrativo dell’azienda e all’Organo di Controllo... » 117
Capitolo 7
La periodicità dei controlli e la tempestiva rilevazione dei segnali di difficoltà
7.1. La periodicità dei controlli infrannuali
7.2. La verifica periodica degli indicatori significativi e tempestivi
7.3. La verifica annuale dell’Organo di Controllo
Capitolo 8
Il contenuto delle segnalazioni dell’Organo di Controllo
8.1. La segnalazione tempestiva all’Organo Amministrativo dell’esistenza di fondati indizi della crisi
8.2. Le attività successive dell’Organo di Controllo
Capitolo 9
La composizione negoziata per la crisi d’impresa
9.1. L’istanza per la nomina dell’esperto a cura del debitore e l’avvio del procedimento di composizione negoziata della crisi
9.2. La chiusura della procedura negoziata - Le alternative
9.3. La transazione fiscale nell’ambito della composizione negoziata ed il ruolo dei Sindaci e Revisori
Capitolo 10
Le responsabilità dell’Organo Amministrativo, dell’Organo di Controllo e del Revisore
10.1. Le responsabilità dell’imprenditore e degli Amministratori ai fini della rilevazione tempestiva della crisi
10.2. Le responsabilità dell’Organo di Controllo e del soggetto incaricato dell’attività di revisione ai fini della rilevazione tempestiva della crisi
10.3. La nozione di “tempestività” ai fini dell’esonero o dell’attenuazione della responsabilità di Sindaci e Revisori
Capitolo 11
Il documento del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti prima dell’entrata in vigore del codice della crisi
11.1. Il documento del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti
11.2. Il sistema degli indici proposta dal Consiglio Nazionale
11.3. Gli indicatori di squilibri economici, patrimoniali e finanziari
11.3.1. L’approccio gerarchico e “a scalare”
11.3.2. Patrimonio netto negativo
11.3.3. Il tasso di copertura a servizio del debito (D.S.C.R.)
11.3.4. Gli indici settoriali, oggi superati dalla nuova formulazione del codice della crisi
11.4. La segnalazione dell’Organo di Controllo secondo il CNDCEC
Capitolo 12
Il ruolo dei Sindaci nella composizione negoziata - Le norme di comportamento del Collegio Sindacale di società non quotate
12.1. La vigilanza del Collegio Sindacale nella composizione negoziata
12.2. La vigilanza del Collegio Sindacale a conclusione delle trattative
12.3. Le norme di comportamento per il Collegio Sindacale nella crisi d’impresa
Conclusioni
Allegati
Formulari e modelli
1. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo relativo all’adeguatezza dell’assetto organizzativo
2. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo- contabile
3. Fac-simile verbale di verifica periodica dell’Organo di Controllo degli indici di equilibrio economico, patrimoniale, finanziario e della continuità d’impresa
4. Prospetto indicatori dei segnali di difficoltà (art. 3 commi 3 e 4)
5. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo per la segnalazione dei segnali di difficoltà all’Organo Amministrativo
6. Fac-simile richiesta dell’Organo di Controllo agli istituti finanziari
7. Fac-simile comunicazione dell’Organo di Controllo per i segnali della crisi all’Organo Amministrativo
8. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo delle soluzioni individuate e delle azioni intraprese dall’Organo Amministrativo (con la presenza dell’Organo Amministrativo) – PARTE I
9. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo delle
soluzioni individuate e delle azioni intraprese dall’Organo
Amministrativo – PARTE II
10. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo dell’adozione delle soluzioni individuate e delle azioni intraprese dall’Organo Amministrativo – PARTE III
1. Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento dell’assetto organizzativo
2. Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile
3. Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile ai fini della rilevazione tempestiva della crisi (art. 2086 c.c. C.C.I.I.) – Un esempio
4. C heck list di verifica dell’Organo di Controllo relativo all’adeguatezza dell’assetto organizzativo estratto da “Documento ‘ASSETTI ORGANIZZATIVI, AMMINISTRATIVI E CONTABILI: CHECK-LIST OPERATIVE’ – Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili – 25 luglio 2023”
5. Informazioni per la verifica dei segnali di difficoltà
6. Lista di controllo particolareggiata (decreto dirigenziale 21 marzo 2023) (estratto)
7. Test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento (Allegato: estratto sezione I, decreto dirigenziale 21 marzo 2023) Glossario e tabelle di sintesi
1. Tabella di sintesi sui segnali di difficoltà
2. Tabella per la determinazione dei flussi di cassa – fabbisogno
finanziario (sintetico)
3. Indici settoriali - CNDC
Normativa
D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14 aggiornato al D.Lgs. 136/2024, al D.Lgs. 17 giugno 2022, n. 83 e al D.L. 21 giugno 2022, n. 73 convertito in legge 4 agosto 2022, n. 122 (estratto)
Documenti di approfondimento
1. Il nuovo codice della crisi e dell’insolvenza e gli strumenti di regolazione della crisi: una panoramica d’insieme – Junior Enterprise Milano Economia Impresa Sociale ETS –
Daniela Savi
2. N orme di comportamento del Collegio Sindacale di società non quotate – 20 dicembre 2023 – Consiglio Nazionale dei
Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (estratto). » 295
3. Guida operativa Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti – Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti
Contabili di Roma – maggio 2015
4. Documento di ricerca CNDCEC – Fondazione Nazionale dei Commercialisti – Gli assetti organizzativi, amministrativi e contabili: profili civilistici e aziendalistici – AA.VV. – 7 luglio 2023
5. Documento di ricerca CNDCEC – Fondazione Nazionale dei Commercialisti – Assetti organizzativi, amministrativi e contabili: check list operative – AA.VV. – 25 luglio 2023 (estratto)
6. Gli indici dell’allerta – Documento Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili – 20 ottobre 2019
Bibliografia
#html-body [data-pb-style=X4IHV1I]{justify-content:flex-start;display:flex;flex-direction:column;background-position:left top;background-size:cover;background-repeat:no-repeat;background-attachment:scroll}Il volume, aggiornato al D.Lgs. 13 settembre 2024, n. 136, c.d. terzo correttivo al codice della crisi dâimpresa e dellâinsolvenza, riporta: ⢠Parte I: Codice della crisi dâimpresa e dellâinsolvenza, corredato a piè di ciascun articolo dalle relative note di modifica; ⢠Parte II: Legge fallimentare; ⢠Parte III: Disciplina codicistica; ⢠Parte IV: Norme sullâAmministrazione straordinaria e crisi da sovraindebitamento; ⢠Parte V: Disciplina complementare (Antimafia, Banca e mercati finanziari, Camere arbitrali, di conciliazione e organismi di risoluzione alternativa delle controversie, Cessione dei crediti di impresa, Cooperative, Emergenza sanitaria da Covid-19, Procedura di insolvenza, Riscossione, Società di assicurazione, Società fiduciarie e di revisione, Società partecipate, Spese di giustizia, Turismo e servizi turistici, Tutela degli acquirenti di immobili da costruire, Usura). Il codice fornisce uno strumento di agile consultazione delle novità per avvocati, curatori fallimentari, commissari e liquidatori giudiziali, magistrati, studenti universitari e concorrenti ai pubblici concorsi. Completa il volume una sezione online per gli aggiornamenti normativi fino al 30 giugno 2025. Luigi Tramontano Giurista, già docente a contratto presso la Scuola di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, è autore di numerose pubblicazioni, curatore di prestigiose banche dati legislative e direttore scientifico di corsi accreditati di preparazione per lâesame di abilitazione alla professione forense.
Il presente formulario, figlio del precedente “Fallimento e risanamento dell’impresa” di cui rappresenta l’ottava edizione, si presenta profondamente rinnovato sia nel contenuto sia nell’organizzazione della modulistica. Il passaggio epocale dalla Legge Fallimentare (R.D. 16 marzo 1942, n. 267) all’attuale Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14) ha imposto una rivisitazione di tutti i precedenti moduli per tener conto dei vari provvedimenti correttivi che, incominciati con il D.Lgs. 26 ottobre 2020, n. 147 (intervenuto su un testo non ancora in vigore) e proseguiti con il D.Lgs. 17 giugno 2022, n. 83, di recepimento della c.d. Direttiva Insolvency, sono ora culminati con il recentissimo D.Lgs. 13 settembre 2024, n. 136. L’operatore del diritto concorsuale potrà così trovare in questo formulario – composto di circa 220 moduli – uno strumento pratico e aggiornato che gli consentirà di districarsi tra i 133 articoli del Titolo V del Codice della crisi riguardante la liquidazione giudiziale. I moduli sono inoltre organizzati secondo un indice suddiviso in sezioni che ripercorrono le diverse fasi della procedura: dal momento di apertura (con l’accettazione dell’incarico e la convocazione dei legali rappresentanti), alla nomina del comitato dei creditori, dei coadiutori e dei delegati, dalle relazioni del curatore al programma di liquidazione, dalla verifica dei crediti ai contratti pendenti, dal realizzo dell’attivo al rendiconto della gestione, senza dimenticare una sezione dedicata agli adempimenti tributari. Il volume si presta così ad essere non solo un compendio di moduli relativi agli specifici adempi- menti del curatore, ma anche un’utile guida alla gestione della procedura stessa.
Studio Verna società professionale
studio verna società professionale è la più antica società professionale d’Italia e presta consulenza economico-giuridica nei suoi uffici di Milano, Roma, Busto Arsizio e Monza. Persegue una politica di qualità fondata su etica, competenza e specializzazione. I suoi soci hanno pubblicato oltre un centinaio di libri ed articoli in materia contabile, societaria,
concorsuale e tributaria, oltre un manuale di gestione della qualità per studi professionali.
Acciaro & Associati società tra professionisti
Lo Studio Acciaro & Associati società tra professionisti, vanta una pluriennale esperienza nell’ambito della ristrutturazione e risanamento d’impresa, sia in sede giudiziale che stragiudi- ziale, con uffici a Milano, Cagliari e Sassari. Forte della specializzazione, è da sempre impegnato nella gestione di comples- se operazioni straordinarie volte al salvataggio delle aziende in crisi. I suoi soci hanno pubblicato numerosi libri e articoli in materia di prevenzione e gestione della crisi di impresa.
Sezione I – Apertura della procedura
LG1/010 Procedura a seguito di incarico di curatore nella liquidazione giudiziale (adempimenti da effettuare)
LG1/020 Scheda della procedura di liquidazione giudiziale
LG1/030 Scadenzario iniziale della liquidazione giudiziale
LG1/040 Procedura per formare il fascicolo di studio della liquidazione giudiziale
LG1/050 Accettazione dell’incarico di curatore/esperto
LG1/060 Dichiarazione di inesistenza di cause incompatibilità
LG1/070 Informativa al giudice delegato del curatore che intende rimanere contumace
LG1/080 Istanza a costituirsi nel giudizio di reclamo
LG1/090 Richiesta copia ricorso a creditore istante
LG1/100 Estratto della sentenza di apertura della liquidazione giudiziale in inglese
LG1/110 Comunicazione alle poste dell’apertura della liquidazione giudiziale (art. 148 CCII)
LG1/120 Convocazione del legale rappresentante della società insolvente
LG1/130 Lettera di convocazione di terzi
LG1/140 Sollecito di convocazione legali rappresentanti
LG1/150 Richiesta dati all’anagrafe tributaria
Sezione II – Comitato dei creditori
LG2/010 Elenco delle funzioni del comitato dei creditori
LG2/020 Istanza per nomina del comitato dei creditori
LG2/030 Prima convocazione del comitato dei creditori
LG2/040 Regolamento per il funzionamento del comitato dei creditori della liquidazione giudiziale
LG2/050 Designazione di delegato di componente il comitato dei creditori
LG2/060 Lettera per richiesta del parere del comitato dei creditori
LG2/070 Lettera per richiesta di autorizzazione del comitato dei creditori
LG2/080 Lettera per autorizzazione a transigere al comitato dei creditori
LG2/090 Informativa al giudice delegato ex art. 132, co. 3, CCII
Sezione III – Delegati coadiutori ed esperti
LG3/010 Richiesta al c.d.c. di nomina di delegato
LG3/020 Richiesta di nomina di consulente del lavoro al c.d.c.
LG3/030 Lettera a professionista per preventivo
LG3/040 Lettera d’incarico al legale della liquidazione giudiziale
LG3/050 Lettera d’incarico al legale della liquidazione giudiziale per opposizioni allo stato passivo
LG3/060 Richiesta d’informazioni al legale della liquidazione giudiziale
LG3/070 Lettera di mandato con patto di quota lite
LG3/080 Lettera pagamento agli ausiliari di giustizia
LG3/090 Istanza di fondo spese per il legale della liquidazione giudiziale
LG3/100 Istanza al giudice delegato per liquidazione del compenso spettante al legale
LG3/110 Istanza al giudice delegato per liquidazione del compenso spettante al perito estimatore
LG3/120 Istanza per pagamento di un compenso al custode dell’immobile
Sezione IV – Relazioni art. 130 e rapporti con la Procura della Repubblica
LG4/010 Verbale di interrogatorio del legale rappresentante
LG4/020 Richiesta di informazioni ai creditori
LG4/030 Verbale di interrogatorio ex dipendente
LG4/040 Informativa mancata consegna scritture contabili
LG4/050 Istanza di autorizzazione all’accesso a banche dati ulteriori
LG4/060 Check list delle attività preliminari alla redazione della relazione ex art. 130, co. 1
LG4/070 Relazione ex art. 130, comma 1, CCII
LG4/080 Check list delle attività preliminari alla redazione della relazione ex art. 130, co. 4, CCII
LG4/090 Relazione ex art. 130, co. 4, CCII
LG4/100 Elenco delle principali fattispecie di reato nella liquidazione giudiziale
LG4/110 Le azioni di responsabilità esercitabili dal curatore
LG4/120 Esposto del curatore in ordine alla possibile commissione di reati
LG4/130 Istanza al giudice delegato per costituzione di parte civile nel procedimento penale
Sezione V – Inventario e programma di liquidazione
LG5/010 Verbale di primo sopralluogo alla sede della debitrice e ricognizione dei beni mobili concorsuali
LG5/020 Comunicazione nomina stimatore beni mobili
LG5/030 Comunicazione al debitore e al c.d.c. dell’inizio di operazioni di inventario
LG5/040 Processo verbale di inventario della liquidazione giudiziale
LG5/050 Notifica sentenza di apertura liquidazione giudiziale al p.r.a.
LG5/055 Notifica sentenza alla conservatoria registri immobiliari per trascrizione
LG5/060 Parere del curatore sull’istanza di restituzione di beni
LG5/070 Istanza di proroga del deposito del programma di liquidazione ex art. 213 CCII
LG5/080 Programma di liquidazione ex art. 213 CCII
LG5/090 Istanza di autorizzazione alla trasmissione del programma di liquidazione al comitato dei creditori
LG5/100 Sottoposizione del programma di liquidazione all’approvazione del comitato dei creditori
LG5/110 Supplemento al programma di liquidazione ex art. 213, co. 6, CCII
Sezione VI – Verifica crediti
LG6/010 Quadro sinottico dei principali privilegi
LG6/015 Check list per la verifica dei crediti
LG6/020 Comunicazione ai creditori ex art. 200 CCII
LG6/030 Comunicazione ai creditori ex art. 200 CCII (in inglese)
LG6/040 Istanza per la pubblicazione su quotidiano della comunicazione ex art. 200 CCII
LG6/050 Lettera al creditore che non trasmette la domanda secondo le modalità di legge
LG6/060 Comunicazione a creditori procedenti della competenza del Tribunale concorsuale
LG6/070 Comunicazione di esame della domanda di insinuazione passivo di banche
LG6/080 Comunicazione di esame della domanda di insinuazione passivo
LG6/090 Comunicazione di esame della domanda di insinuazione al passivo presentata dall’agente della riscossione
LG6/100 Lettera al creditore pignoratizio
LG6/110 Comunicazione deposito progetto stato passivo
LG6/120 Replica del curatore alle osservazioni dei creditori al progetto di stato passivo
LG6/121 Verbale di udienza per l’esame delle domande tempestive
LG6/122 Verbale di udienza per l’esame delle domande tardive
LG6/130 Lettera al creditore che chiede tardivamente/ultratardivamente l’ammissione allo stato passivo
LG6/140 Istanza per non farsi luogo al procedimento di accertamento del passivo ex art. 209 CCII
LG6/150 Comunicazione non farsi luogo accertamento del passivo
LG6/160 Comunicazione dell’esito dell’accertamento dello stato passivo
LG6/170 Comunicazione dati della procedura per fondo di garanzia
LG6/180 Dichiarazione del curatore per il fondo di garanzia
LG6/190 Lettera ai creditori dopo la chiusura della verifica dei crediti domande tardive di insinuazione
LG6/200 Lettera all’INPS per regolarizzare comunicazione di surroga
LG6/210 Verifica dei crediti. Avviso a depositanti insinuazioni tardive
LG6/220 Memorandum per tardive ed opposizioni
LG6/230 Cartellina per opposizioni
LG6/240 Istanza per costituirsi nel giudizio di opposizione a stato passivo
LG6/250 Lettera al creditore già ammesso allo stato passivo depositante insinuazioni tardive
LG6/260 Istanza per scioglimento di riserva di ammissione allo stato passivo di credito erariale
LG6/270 Istanza per correzione di errore materiale
LG6/280 Istanza per fissazione di udienza tardiva
LG6/290 Comunicazione fissazione udienza per domande tardive
Sezione VII – Contratti pendenti
LG7/001 Istanza di autorizzazione a sciogliersi/subentrare in rapporto pendente
LG7/002 Lettera al contraente in bonis
LG7/003 Lettera per scioglimento del compromesso di vendita immobiliare
LG7/004 Richiesta di canoni di locazione (immobili del debitore affittati a terzi)
LG7/005 Comunicazione al concedente per informazione su contratto di leasing
LG7/006 Comunicazione al concedente di scioglimento del contratto di leasing
LG7/007 Comunicazione di scioglimento del contratto di affitto d’azienda
LG7/008 Comunicazione al conduttore di scioglimento del contratto di locazione immobiliare
LG7/009 Comunicazione al locatore di scioglimento contratto di locazione immobiliare
LG7/010 Lettera di recesso dai rapporti di lavoro subordinato
LG7/011 Lettera di subentro nei rapporti di lavoro subordinato
LG7/012 Istanza di autorizzazione a sciogliersi/subentrare nei rapporti di lavoro pendenti
LG7/020 Lettera a dipendenti per compilazione modelli INPS
LG7/030 Richiesta di autorizzazione al c.d.c. a presentare domanda di riconoscimento della cassa integrazione guadagni straordinaria
LG7/045 Istanza di richiesta proroga del termine di recesso dai rapporti di lavoro pendenti
LG7/046 Comunicazione ai dipendenti/all’Ispettorato del lavoro della proroga del termine
LG7/047 Comunicazione avvio procedura per licenziamento collettivo
LG7/050 Autorizzazione a risolvere contratto di leasing
Sezione VIII – Vendite mobiliari
LG8/005 Istanza di autorizzazione a nomina di uno stimatore
LG8/010 Conferimento incarico per stima di beni mobili
LG8/015 Istanza di vendita beni mobili ai sensi dell’art. 216, co. 2, CCII
LG8/016 Istanza di vendita beni mobili ai sensi dell’art. 216, co. 3, CCII
LG8/017 Istanza di vendita anticipata ai sensi dell’art. 213, co. 6, CCII
LG8/018 Avviso di vendita mobiliare
LG8/020 Lettera a quotidiano per pubblicazione annuncio vendita
LG8/030 Comunicazione vendita beni a possibili interessati
LG8/040 Comunicazione a possibili interessati alla vendita anticipata
LG8/050 Verbale di esame offerte e gara tra gli offerenti
LG8/060 Lettera a s.r.l. per cessione quote
LG8/070 Comunicazione all’aggiudicatario
LG8/080 Lettera restituzione di assegni dati in garanzia
LG8/090 Istanza per cancellazione gravami ai sensi dell’art. 217, co. 2, CCII
LG8/100 Informativa al giudice delegato sull’esito delle procedure di vendita ex art. 216, co. 9, CCII
Sezione IX – Vendite immobiliari
LG9/010 Procedimento per la vendita degli immobili della procedura secondo le modalità previste dall’art. 216, co. 2, CCII
LG9/020 Conferimento incarico per stima di beni immobili
LG9/030 Controllo del contenuto della perizia estimativa degli immobili (art. 173-bis, disp. att. c.p.c.)
LG9/040 Avviso ai comproprietari
LG9/050 Istanza di vendita beni immobili ai sensi dell’art. 216, co. 2, CCII
LG9/060 Istanza di vendita beni immobili ai sensi dell’art. 216, co. 3, CCII
LG9/070 Avviso di vendita immobiliare
LG9/080 Istanza per emissione ordinanza di liberazione
LG9/090 Verbale di sgombero immobile
LG9/100 Avviso di sloggio
LG9/110 Atto di precetto per rilascio immobile
LG9/120 Verbale di esame offerte e gara tra gli offerenti
LG9/130 Comunicazione all’aggiudicatario
LG9/140 Comunicazione all’ex occupante dell’immobile
Sezione X – Recupero crediti
LG10/010 Procedura per il recupero dei crediti
LG10/012 Prospetto recupero crediti commerciali
LG10/015 Lettera di richiesta preventivo per recupero crediti
LG10/017 Istanza di autorizzazione a conferire mandato per il recupero dei crediti
LG10/018 Richiesta offerta per cessione crediti tributari
LG10/019 Istanza di autorizzazione a cedere crediti
LG10/020 Prima lettera di recupero crediti
LG10/030 Seconda lettera recupero crediti della procedura
LG10/040 Terza lettera recupero crediti della procedura
LG10/050 Recupero crediti ultimo tentativo di transazione
LG10/060 Richiesta al c.d.c. di autorizzazione a transigere
LG10/070 Istanza di autorizzazione a transigere informativa al giudice delegato su transazione
LG10/080 Istanza per autorizzazione alla ricerca telematica per sequestro conservativo e ricostruzione del patrimonio nei confronti di debitori della società
LG10/090 Richiesta ricerca telematica beni per sequestro
LG10/100 Istanza di autorizzazione a promuovere azione giudiziaria per recupero di crediti
LG10/110 Istanza di autorizzazione a costituirsi nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo
LG10/120 Istanza di autorizzazione a promuovere azioni esecutive
LG10/125 Lettera ai soci per richiesta versamenti ancora dovuti
LG10/130 Istanza di emissione decreto ingiuntivo per versamento soci
Sezione XI – Cessione – Affitto azienda
LG11/010 Contratto di cessione ramo d’azienda
LG11/020 Informazione e consultazione sindacati per affitto d’azienda
LG11/030 Contratto di affitto di azienda
LG11/040 Manifestazione di interesse all’affitto d’azienda
LG11/050 Istanza per autorizzazione affitto d’azienda
Sezione XII – Rinunzia a liquidare
LG12/010 Istanza di rinunzia a liquidare beni
LG12/020 Istanza di rinunzia ad acquisire bene
LG12/030 Comunicazione ai creditori di rinunzia ad acquisire o liquidare beni
LG12/040 Notifica rinunzia a liquidare beni a uffici pubblici
Sezione XIII – Azioni revocatorie
LG13/010 Check list per azione revocatoria a banche
LG13/015 Richiesta alle banche della documentazione relativa ai rapporti intercorsi con il debitore
LG13/020 Revocatoria dei pagamenti alle banche
LG13/030 Autorizzazione al c.d.c. a transigere azione revocatoria con banche
LG13/040 Istanza per autorizzazione a stare in giudizio per azione revocatoria contro banche
LG13/050 Lettera di revocatoria di pagamenti ai fornitori
LG13/060 Istanza al giudice delegato per autorizzazione ad agire per declaratoria d’inefficacia di atto gratuito ex art. 163 CCII
LG13/070 Istanza al giudice delegato per autorizzazione ad agire per la declaratoria di inefficacia di pagamenti di crediti non scaduti o postergati
LG13/080 Istanza al giudice delegato per autorizzazione a promuovere azione revocatoria ordinaria
LG13/090 Istanza al giudice delegato per autorizzazione a promuovere azione revocatoria ex art. 166, co. 1, lett. a), CCII
LG13/100 Istanza al giudice delegato per autorizzazione a promuovere azione revocatoria dei pagamenti non effettuati con danaro o altri mezzi normali di pagamento
LG13/110 Istanza al giudice delegato per autorizzazione a promuovere azione revocatoria ex art. 166, co. 2, CCII
Sezione XIV – Azioni di responsabilità
LG14/010 Istanza di autorizzazione alla ricerca telematica dei beni e dei diritti posseduti dagli organi sociali
LG14/020 Istanza per autorizzazione a stare in giudizio per promuovere azione esecutiva nei confronti dell’ex liquidatore/amministratore
LG14/030 Lettera ad amministratore di s.r.l. per azione di responsabilità
LG14/040 Raccomandata per azione di responsabilità contro amministratore e sindaci
LG14/050 Accordo di transazione azione di responsabilità
LG14/060 Istanza per esperimento di azione di responsabilità contro amministratori
Sezione XV – Adempimenti tributari
LG15/010 La contabilità nella liquidazione giudiziale
LG15/020 Vademecum imposte relative alla liquidazione giudiziale
LG15/030 Risposta a questionario tempestivo
LG15/040 Risposta a questionario supertardivo
LG15/043 Comunicazione al legale rappresentante della notifica dell’avviso di accertamento
LG15/045 Istanza di rimborso delle imposte a credito risultanti dalla dichiarazione annuale dei redditi
LG15/050 Offerta di cessione di crediti erariali in chiusura di liquidazione giudiziale
LG15/053 Contratto per la cessione di crediti
LG15/060 Istanza al giudice delegato per ricorrere contro accertamento tributario
Sezione XVI – Compensi e fondi spese
LG16/010 Istanza per concessione di fondo spese
LG16/020 Istanza del curatore per acconto sul compenso
LG16/030 Istanza per la liquidazione del compenso al curatore
Sezione XVII – Rendiconto riparti e chiusura
LG17/010 Conto gestione
LG17/020 Conto della gestione (senza attività)
LG17/025 Trasmissione ai creditori del rendiconto del curatore
LG17/030 Progetto di riparto finale
LG17/040 Trasmissione ai creditori del progetto di ripartizione finale
LG17/045 Trasmissione ai creditori del progetto di ripartizione parziale
LG17/050 Domanda di esecutività del progetto di riparto
LG17/060 Prospetto degli adempimenti di chiusura
LG17/070 Istanza per la chiusura della liquidazione giudiziale in mancanza di domande di ammissione al passivo
LG17/080 Istanza per la chiusura della liquidazione giudiziale per integrale soddisfacimento dei creditori
LG17/090 Istanza per la chiusura della liquidazione giudiziale per avvenuto riparto finale
LG17/100 Istanza per la chiusura della liquidazione giudiziale per insufficienza di attivo
LG17/101 Comunicazione al debitore della chiusura della liquidazione giudiziale
LG17/102 Comunicazione al debitore della chiusura della liquidazione giudiziale con residuo attivo
LG17/103 Convocazione assemblea soci
LG17/110 Istanza per la chiusura della liquidazione giudiziale in pendenza di giudizi
LG17/120 Istanza di archiviazione della procedura
LG17/130 Parere del curatore sulla proposta di concordato
LG17/140 Trasmissione proposta di concordato al comitato dei creditori e richiesta di parere
LG17/150 Trasmissione proposta di concordato ai creditori
LG17/160 Relazione del curatore sull’esito della votazione
LG17/170 Comunicazione approvazione proposta al proponente, ai creditori dissenzienti e al debitore
LG17/180 Richiesta di parere definitivo sulla proposta di concordato al comitato dei creditori
LG17/190 Relazione motivata e parere definitivo del curatore sulla proposta di concordato
LG17/200 Istanza di annullamento concordato per dolo
Questo libro è dedicato a coloro che lavorano o desiderano lavorare nelle Direzioni Risorse Umane e a tutte le persone che, a vario titolo, hanno la responsabilità di gestire il personale. Il manuale, attraverso un percorso logico, descrive metodologie, strumenti e suggerimenti operativi per orientarsi con successo nell’organizzazione e valorizzazione del capitale umano: la risorsa più importante di un’impresa. Il testo ha un contenuto concreto: si sofferma ad esaminare, tramite numerosi casi, ciò che accade realmente in azienda, fornendo le spiegazioni utili a comprendere dinamiche e culture, al fine di far acquisire al lettore le competenze e gli strumenti efficaci ad affrontare le situazioni che si verificano con maggiore frequenza. Dopo aver delineato gli effetti dello scenario economico e sociale sulla Direzione Risorse Umane e sulla sua evoluzione, vengono approfondite le attività delle seguenti Funzioni: Organizzazione, Selezione, Formazione, Gestione, Valutazione, Sviluppo, Politiche retributive e Comunicazione interna. Per ognuna si propongono modelli e strumenti operativi, affiancati da dettagliate spiegazioni per il loro utilizzo ed esemplificazioni di casistiche tangibili. Il mestiere delle Risorse Umane viene così descritto in modo pratico, dall’interno della Funzione, aggiungendo, di volta in volta, i particolari che illustrano le ragioni delle scelte organizzative alla base di una corretta politica di gestione e di valorizzazione del personale.
Questa quarta edizione è stata arricchita con la trattazione dei temi che vedono i professionisti delle Risorse Umane in prima linea per coordinare con efficacia i cambiamenti indotti sia dalla rapida evoluzione tecnologica, che ha reso necessario digitalizzare tutti i processi di organizzazione e sviluppo delle Risorse Umane (dall’utilizzo intensivo dell’intelligenza artificiale alla realtà aumentata, fino alla realtà virtuale), sia dalla rapida evoluzione generazionale, che ha modificato profondamente le aspettative dei giovani nei confronti dell’ambiente di lavoro. Alla fine di ogni capitolo si suggerisce una riflessione sul ruolo dell’Intelligenza artificiale nella gestione dei processi e delle attività dei professionisti inseriti nelle diverse Funzioni.
LUISA MACCIOCCA MASSIMO
È Senior Partner di Conexa – Sviluppo Manageriale. È Management Consultant e docente di People Management, Risorse Umane e Marketing. È stata Responsabile dello Sviluppo Manageriale, della Comunicazione Interna e dello Sviluppo Organizzativo in grandi Gruppi Internazionali e ha ricoperto posizioni nel Marketing. È laureata in Sociologia (Psicologia sociale) e in Lingue e letterature straniere (Letteratura Americana). È giornalista pubblicista. È Senior Certified Professional di SHRM (Society for Human Resources Management, USA).
RAFFAELE MASSIMO
È Senior Partner di Conexa – Sviluppo Manageriale. È Management Consultant. È Coordinatore e Docente di Masters di Business Schools. È Laureato in Giurisprudenza e in Sociologia (Antropologia Culturale). Per molti anni ha ricoperto posizioni di responsabilità nel Marketing, Human Resources e Public Relations di un Grande Gruppo Internazionale in Italia e ne ha diretto la Rivista di Economia. È Giornalista Pubblicista, fa parte di SHRM (Society for Human Resources Management, USA) ed ha fatto parte di FERPI, TP, AIF ed altre Associazioni professionali.
Introduzione
1 Il ruolo strategico delle risorse umane e dell’organizzazione nell’impresa che cambia
1.1 I cambiamenti che le organizzazioni devono affrontare e gestire
1.1.1 La Direzione risorse umane, il cambiamento e gli strumenti gestionali
1.1.2 Le attività e i ruoli della Direzione risorse umane
1.1.2.1 Le attività della Direzione risorse umane
1.1.2.2 I ruoli impegnati nella gestione e nella valorizzazione delle risorse umane
1.1.3 Le decisioni strategiche, la continua digitalizzazione e le competenze
1.1.4 La Direzione risorse umane e la Digital Transformation
1.1.5 La competizione strategica
1.1.5.1 Le offerte impossibili
1.1.6 Le risorse umane e il managerial thinking
1.1.7 Le risorse umane e la customer satisfaction
1.1.8 L’impresa eccellente
1.1.9 Il management alla guida del successo dell’impresa
1.1.9.1 Le scelte del vertice aziendale
1.2 L’evoluzione degli stili di gestione
1.2.1 Un intervento metodologico
1.2.2 L’ordine, la razionalità, la specializzazione
1.2.3 I principi del management scientifico
1.2.4 La scienza dell’amministrazione
1.2.5 Le critiche al management scientifico
1.2.6 Il cammino verso un cambiamento culturale
1.2.7 Il sistema burocratico
1.2.8 I tumulti operai e l’opinione pubblica
1.3 Il ruolo delle Relazioni umane nell’impresa
1.3.1 Gli esperimenti sulle relazioni interpersonali
1.3.2 L’importanza dei rapporti fra i dipendenti
1.3.3 Una efficace leva produttiva: la motivazione
1.3.3.1 Ishikawa e i circoli della qualità
1.3.4 I cinque gradini per agire
1.3.5 I fattori motivanti e i fattori igienici
1.4 Le risorse diventano umane
1.4.1 Il lavoro di gruppo
1.4.2 La dimensione del gruppo al lavoro
1.4.3 La condivisione dei valori
1.5 Le risorse umane e le competenze per il cambiamento
1.5.1 Le risorse umane e i beni di valore
1.5.2 Il benchmarking misura il valore delle risorse umane
1.6 La gestione del cambiamento
1.6.1 Il vertice e la base si avvicinano: l’impresa sistemica
1.6.2 Non problemi, ma soluzioni
1.7 Le risorse umane e la qualità delle competenze
1.8 La cultura dell’organizzazione
1.8.1 La comunità e la società
1.8.2 I valori, la missione e le relazioni interne
1.9 Lo scambio di vantaggi
1.9.1 La ricompensa come oggetto di scambio
1.9.2 La valutazione del bene immateriale
1.10 Le risorse umane: dal carattere organizzativo alla struttura sociale
1.10.1 Le risorse umane e il carattere
1.11 L’etica aziendale
1.12 La responsabilità sociale delle imprese
1.13 Le Benefit Corporation (B Corp)
1.14 L’evoluzione della funzione del personale e il contesto sociale
1.14.1 Le politiche e l’organizzazione del personale
1.14.2 La direzione/gestione delle risorse umane
1.15 L’evoluzione della funzione del personale e delle relazioni industriali
1.15.1 I momenti di crescita della funzione del personale
1.16 Fino agli anni ’50: ruolo amministrativo/normativo
1.17 Anni ’60: aumento dell’identità e dei compiti
1.17.1 La figura del capo-ufficio
1.18 Anni ’70: gestione della conflittualità sindacale
1.18.1 I nuovi temi di riflessione organizzativa
1.19 Anni ’80: coinvolgimento nelle decisioni del vertice aziendale
1.19.1 La complessità
1.19.2 Una parola impegnativa
1.19.3 L’organizzazione in una prospettiva complessa
1.20 Dagli anni ’90: ruolo strategico per affrontare il mercato. Il computer sulle scrivanie
1.20.1 La rete, la digitalizzazione e la società dell’informazione. E-Italy
1.20.2 La rete e l’ampiezza del fenomeno del networking
1.20.2.1 Le comunità di pratica
1.20.2.2 La rete e l’uso dei social network
1.20.2.3 I “social”: Twitter (X), Facebook e LinkedIn
1.20.2.4 YouTube, Flickr, SlideShare
1.20.2.5 Il blogging delle imprese
1.20.3 La conoscenza e gli “intangible assets”
1.20.3.1 Le project communities
1.20.3.2 Le professional communities
1.20.4 I gruppi che si alleano e competono con successo
1.20.5 La tribù aziendale
1.21 La struttura organizzativa
1.21.1 La struttura organizzativa e l’organigramma
1.21.2 I modelli tradizionali di struttura organizzativa
1.21.2.1 La struttura funzionale
1.21.2.2 I vantaggi e i rischi della struttura funzionale
1.21.3 La struttura divisionale
1.21.3.1 I vantaggi e i rischi della struttura divisionale
1.21.4 La struttura per progetti
1.21.4.1 I vantaggi e i rischi della struttura per progetti
1.21.5 La struttura a matrice
1.21.5.1 I vantaggi e i rischi della struttura a matrice
1.21.6 La logica di funzionalità
1.22 L’organizzazione per processi
1.23 Come un network può presidiare i mercati globali
1.23.1 Oltre il network
1.24 I ruoli aziendali
1.25 La job analysis, la job description, il job profile
1.26 La job evaluation
1.27 Il ciclo di pianificazione, gestione e sviluppo delle risorse umane
1.28 Il ruolo della Direzione risorse umane nella gestione del cambiamento
1.28.1 Gli elementi comuni nel cambiamento
1.29 L’organizzazione liquida e la flessibilità organizzativa
1.30 Lo smart working, dalla pandemia da Covid-19 al ritorno in azienda
1.30.1 Smart working e lavoro agile
1.30.2 Smart working e pandemia
1.30.3 La comunicazione aziendale durante la pandemia
1.30.4 Il ritorno in azienda
1.30.5 I cambiamenti da affrontare per utilizzare appieno le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale
2 La selezione del personale
2.1 La necessità di assumere
2.1.1 Il processo che conduce alla ricerca di personale (Talent Acquisition)
2.3 L’organizzazione interna per la selezione
2.4 Le motivazioni ad assumere
2.5 La posizione vacante e il profilo del candidato ideale
2.6 L’organizzazione della selezione
2.7 L’attività di reperimento delle candidature
2.7.1 Le fonti interne
2.7.2 Le fonti esterne
2.7.2.1 Gli elenchi di diplomati e di laureati da scuole e università
2.7.2.2 Gli annunci sulla stampa specializzata
2.7.2.3 Gli annunci sul web, il social recruiting e il digital recruiting
2.7.2.4 Le società di consulenza
2.7.2.5 Le società di head hunting
2.7.3 L’analisi dei curricula
2.8 L’attività di selezione
2.8.1 Il primo contatto con i candidati
2.8.2 Il luogo di incontro dei candidati
2.8.3 L’accoglienza dei candidati e il questionario informativo
2.8.4 Le prove di selezione
2.8.4.1 Le modalità per i candidati senza esperienza
2.8.4.2 Le modalità per candidati con esperienza
2.8.5 Le persone che intervistano i candidati
2.8.6 Le modalità per giungere alla decisione di assumere
2.8.7 Interview scheduling software
2.9 Focus: i test di selezione
2.9.1 I test attitudinali
2.9.2 I test di personalità
2.9.3 L’esercitazione in basket
2.10 Focus: il colloquio di selezione
2.10.1 Le domande durante il colloquio
2.10.2 Le behavioral interview
2.10.3 Il rischio di lasciarsi influenzare
2.10.4 La relazione scritta sui colloqui
2.11 Focus: la scelta della persona da assumere
2.12 Il servizio di outplacement
2.13 Il temporary manager
2.14 Le aspettative dei giovani e l’employer branding
2.15 Le modalità per agevolare l’inserimento in azienda
2.15.1 Induction, Orientation e Onboarding
2.16 La retention e l’engagement del personale
2.16.1 La retention del personale
2.16.2 Balancing private & professional life
2.16.3 Work life balance
2.16.3.1 I servizi ai dipendenti
2.16.3.2 I servizi alle famiglie
2.16.3.3 L’organizzazione del lavoro
2.16.3.4 L’offerta e la domanda di servizi
2.16.4 L’engagement del personale
2.16.5 Il concetto di accountability
2.17 La gestione delle dimissioni
2.18 La conferma del superamento del periodo di prova
2.19 Le metriche per monitorare l’efficienza e l’efficacia delle attività di selezione del personale
2.20 Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nei diversi passaggi del processo di selezione e dell’inserimento delle nuove risorse in azienda
3 La formazione del personale
3.1 Gli obiettivi della formazione
3.1.1 L’apprendimento
3.1.2 Dal teaching al learning
3.2 La formazione come processo
3.3 L’analisi dei bisogni formativi
3.3.1 I bisogni derivanti dall’analisi delle strategie aziendali e delle competenze
3.3.2 I bisogni derivanti dall’analisi delle prestazioni
3.3.3 I bisogni derivanti dall’analisi del potenziale
3.3.4 I bisogni derivanti da percorsi formativi pre-identificati
3.4 La progettazione degli interventi
3.4.1 La macro progettazione
3.4.1.1 Gli obiettivi da raggiungere
3.4.1.2 Le tipologie di interventi formativi
3.4.1.3 I partecipanti agli interventi
3.4.1.4 I contenuti degli interventi
3.4.1.5 La durata degli interventi
3.4.1.6 Il periodo dell’anno e i giorni della settimana da scegliere
3.4.1.7 Il luogo presso il quale realizzare gli interventi
3.4.1.8 La docenza da utilizzare
3.4.1.9 Il processo di comunicazione ai partecipanti
3.4.1.10 Il piano della formazione
3.4.2 La micro progettazione
3.4.2.1 Le metodologie didattiche
3.5 La conduzione
3.5.1 Le persone coinvolte nella conduzione delle attività formative
3.5.2 Le attività di unfreezing
3.5.3 Le tecniche di coinvolgimento dei partecipanti
3.5.4 La gestione di atteggiamenti non costruttivi da parte dei partecipanti
3.5.5 I docenti di qualità
3.5.6 L’utilizzo di film nella didattica
3.5.7 La disposizione dell’aula di formazione e le attrezzature didattiche
3.5.8 Il materiale didattico
3.5.9 Il supporto del management alle attività formative
3.6 Il monitoraggio e la valutazione dei risultati ottenuti
3.6.1 Il monitoraggio e la valutazione del gradimento
3.6.2 Il monitoraggio e la valutazione dell’apprendimento
3.6.3 La valutazione del cambiamento degli atteggiamenti e dei comportamenti
3.6.4 Il ROI della formazione
3.7 La formazione interaziendale
3.8 La formazione internazionale
3.9 La formazione e-learning
3.10 La formazione dei digital natives
3.11 I centri di formazione aziendali
3.11.1 Le digital academies
3.12 Le piattaforme digitali per la formazione manageriale
3.13 La formazione finanziata
3.14 L’associazione dei formatori
3.15 Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel processo di formazione
4 La Gestione e lo Sviluppo del personale
4.1 Il ciclo di pianificazione, gestione, valutazione e sviluppo delle risorse umane
4.2 Le tipologie e le finalità delle valutazioni
4.3 La valutazione delle posizioni
4.4 La valutazione delle prestazioni
4.4.1 La valutazione top-down senza informazione
4.4.2 La valutazione top-down con informazione
4.4.3 La valutazione interattiva
4.4.4 La eterovalutazione
4.4.5 La valutazione a 360°
4.4.6 La valutazione delle prestazioni come strumento strategico
4.4.6.1 La logica di pianificazione degli obiettivi
4.4.6.2 La congruenza dei comportamenti
4.4.6.3 La gestione della prestazione come processo continuo nel tempo
4.4.6.4 La formazione dei valutatori
4.4.7 Il flusso e i protagonisti della valutazione delle prestazioni
4.4.8 Un esempio di applicazione: una scheda di valutazione delle prestazioni
4.4.9 L’utilizzo gestionale dei dati emersi dalla valutazione della prestazione
4.4.10 La gestione del feedback sulla prestazione
4.4.11 I supporti digitali per la gestione del processo
4.4.12 Dal performance appraisal al performance management
4.4.13 Gli Objectives and Key Results (OKR)
4.5 La valutazione del potenziale
4.5.1 I protagonisti della valutazione del potenziale
4.5.2 Gli strumenti per valutare il potenziale
4.5.3 L’assessment center
4.5.4 Un percorso permanente a tappe per valutare il potenziale
4.6 La valutazione delle competenze
4.6.1 Le diverse categorie di competenze
4.6.2 I modelli aziendali per le competenze
4.6.3 Le modalità per valutare le competenze
4.6.4 L’importanza delle competenze culturali
4.6.5 L’importanza delle competenze interculturali
4.6.5.1 Il valore della diversità interculturale
4.6.5.2 Le dimensioni culturali
4.6.5.3 Le culture blu e le culture verdi
4.6.5.4 La diversa importanza delle competenze tra culture diverse
4.6.5.5 La Mappa delle Culture
4.7 Lo sviluppo e i percorsi di carriera
4.7.1 La pianificazione delle carriere
4.7.2 Gli strumenti per pianificare la sostituibilità
4.7.2.1 Le tavole di sostituibilità
4.7.2.2 I serbatoi di persone con potenziale
4.7.2.3 I sistemi esperti
4.7.3 Le politiche di gestione delle carriere
4.8 Talent Management & Development
4.8.1 Il coaching
4.8.2 Il mentoring
4.8.3 Il modello 70:20:10
4.9 Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel processo di gestione e sviluppo del personale
5 La politica retributiva
5.1 La definizione e gli obiettivi della politica retributiva
5.2 Le modalità per attuare la politica retributiva
5.3 La scelta di chi premiare
5.4 La scelta di come premiare
5.4.1 Premi legati alla parte fissa della retribuzione
5.4.2 I premi legati alla parte variabile della retribuzione
5.4.2.1 L’una tantum
5.4.2.2 I premi legati alla quantità
5.4.2.3 I premi di produttività e di risultato
5.4.2.4 Il bonus e l’Mbo
5.4.3 La partecipazione azionaria
5.4.4 I benefit
5.5 La scelta di cosa premiare
5.5.1 I premi per una prestazione superiore
5.5.2 I premi per il raggiungimento di risultati particolari
5.5.3 I premi per l’utilizzo delle competenze distintive
5.6 La scelta di quanto premiare
5.6.1 Il budget
5.6.2 Il posizionamento delle retribuzioni rispetto al mercato
5.6.3 Il coverage
5.7 La scelta di quando premiare
5.8 La scelta delle modalità di comunicazione del premio
5.9 Le indagini retributive
5.10 Il total reward
5.11 Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nella gestione delle politiche retributive
6 La comunicazione interna
6.1 Lo sviluppo della funzione comunicazione interna
6.1.1 Le relazioni interne
6.1.2 La comunicazione interna e il change management
6.1.3 Il Marketing interno
6.1.3.1 I clienti interni della Direzione risorse umane
6.1.3.2 Il marketing mix del marketing interno
6.1.3.2.1 La segmentazione dei clienti interni
6.1.3.2.2 I bisogni dei clienti interni
6.1.3.2.3 I servizi per il cliente interno
6.1.3.2.4 Il rapporto fra costi e benefici e il prezzo dei servizi
6.1.3.2.5 La distribuzione al mercato interno: l’accessibilità
6.1.3.2.6 La comunicazione al mercato interno
6.2 La collocazione organizzativa della comunicazione interna
6.2.1 La comunicazione integrata
6.3 Le politiche e le strategie di comunicazione interna
6.4 Gli obiettivi della comunicazione interna
6.4.1 La conoscenza dell’azienda
6.4.2 Il coinvolgimento dei dipendenti nell’attività dell’azienda
6.4.3 Gli obiettivi specifici della comunicazione interna
6.5 I canali della comunicazione interna
6.6 I flussi della comunicazione interna
6.6.1 I flussi verticali
6.6.2 I flussi orizzontali e trasversali
6.6.3 Il network
6.7 I pubblici della comunicazione interna
6.8 Gli strumenti per comunicare all’interno
6.8.1 Gli strumenti informativi
6.8.1.1 Le riviste aziendali
6.8.1.2 Le newsletter
6.8.1.3 I fogli flash
6.8.1.4 Le bacheche
6.8.1.5 Le rassegne stampa
6.8.1.6 Le circolari
6.8.1.7 Le disposizioni organizzative
6.8.1.8 I manuali delle politiche e delle procedure aziendali
6.8.1.9 I poster
6.8.1.10 Le pubblicazioni e i video istituzionali
6.8.2 Gli strumenti di ascolto
6.8.2.1 Le analisi di clima e di engagement
6.8.2.2 Le cassette dei suggerimenti
6.8.2.3 Le bacheche delle buone notizie
6.8.2.4 La politica della porta aperta
6.8.2.5 Gli skip level meeting
6.8.2.6 I feedback a 360°
6.8.2.7 Il numero verde interno
6.8.3 Gli strumenti relazionali
6.8.3.1 Le convention
6.8.3.2 Gli staff meeting
6.8.3.3 I colloqui gestionali tra capi e collaboratori
6.8.3.4 Le cene di reparto
6.8.3.5 I corsi di formazione
6.8.3.6 I focus group
6.8.3.7 I tornei sportivi a squadre
6.8.3.8 Le conference call
6.8.4 Gli strumenti per la famiglia
6.8.4.1 I family day
6.8.4.2 La festa della befana
6.8.4.3 Le gite aziendali
6.8.4.4 Gli abbonamenti a teatro
6.8.4.5 I concorsi a premi per i familiari
6.8.5 Gli strumenti digitali
6.9 Focus: le analisi di clima e di engagement
6.9.1 Gli obiettivi delle analisi di clima e di engagement
6.9.2 I presupposti per realizzare un’analisi di clima e di engagement
6.9.3 Una metodologia per analizzare il clima e l’engagement
6.9.3.1 La verifica degli obiettivi con il vertice aziendale
6.9.3.2 I contenuti da indagare
6.9.3.3 La quantità e la qualità di dipendenti da coinvolgere nella rilevazione
6.9.3.4 La scelta degli strumenti e delle modalità per il loro utilizzo
6.9.3.4.1 Il questionario
6.9.3.4.2 L’intervista
6.9.3.4.3 Il focus group
6.9.3.5 Le modalità per analizzare i risultati
6.9.3.6 Le modalità e i tempi per diffondere i risultati
6.9.3.7 Il piano d’azione
6.9.3.8 Le modalità e i tempi per verificare l’effetto del piano d’azione
6.10 Il piano di comunicazione interna
6.11 Le associazioni professionali per i comunicatori
6.12 Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nelle attività di Comunicazione interna
Considerazioni conclusive
Bibliografia
Sitografia
La trasformazione da associazione sportiva dilettantistica a società sportiva dilettantistica
Guida operativa alla valutazione tra teoria e pratica
Libro di carta di 120 pagine
La trasformazione di un’associazione sportiva dilettantistica in una società sportiva dilettantistica di capitali può offrire numerosi vantaggi, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto economico e operativo. Le S.S.D. risultano più adatte a gestire impianti sportivi e a fronteggiare esposizioni finanziarie significative, grazie alla loro maggiore solidità patrimoniale e alla possibilità di ottenere con più facilità crediti bancari.
La forma giuridica della società di capitali consente inoltre un accesso privilegiato ai bandi di finanziamento, sia a livello comunitario che nazionale, dove l’iscrizione al Registro delle Imprese è spesso un requisito imprescindibile. Un ulteriore punto a favore della trasformazione riguarda la responsabilità patrimoniale degli amministratori; quest’ultima, nelle società di capitali, è limitata infatti ai beni aziendali, garantendo così una tutela personale per chi esercita funzioni dirigenziali. Al contrario, nelle associazioni non riconosciute, i creditori possono rivalersi anche sul patrimonio personale degli amministratori, che vengono quindi esposti in prima persona ad un enorme rischio.
Queste sono solo alcune delle peculiarità delle S.S.D. che rendono la scelta della trasformazione particolarmente interessante per chi desidera operare con una certa solidità nel mondo dello sport dilettantistico. Per contro i maggiori obblighi amministrativi e contabili a seguito del passaggio da A.S.D. a S.S.D. richiedono una gestione più strutturata e professionale.
E soprattutto la procedura da seguire presenta alcune fasi salienti la cui complessità è bene non vada sottovalutata.
Il presente volume, accanto ai necessari inquadramenti teorico-dottrinali, offre una preziosa guida operativa che, in modo chiaro e sintetico, supporta il professionista e il dirigente sportivo nei singoli adempimenti. Completa la trattazione un’appendice con i modelli e i facsimile dei documenti indispensabili nell’iter di trasformazione, disponibili anche online in formato personalizzabile e stampabile.
Patrizia Sideri
Dottore Commercialista e Revisore Legale in Siena con specializzazione pluriennale in ambito sportivo dilettantistico, non profit e terzo settore. Autrice di numerosi articoli, docente in corsi, seminari e giornate di studio organizzate fra altri da CONI, FSN e EPS, Fondazione nazionale dei commercialisti, Ordini locali dei commercialisti. Consulente della Scuola dello Sport Toscana. Socio e componente del comitato di redazione della rivista online “Fiscosport”.
Data pubblicazione: Ottobre 2024
Data ristampa ISBN: 8891670496
ean: 9788891670496
Tipologia prodotto: Cartaceo
Editore Maggioli Editore
Dimensione 17x24
PARTE I – L’ISTITUTO DELLA TRASFORMAZIONE
1 Introduzione alla trasformazione
1.1 L’istituto della trasformazione
1.2 Le fonti normative e di prassi
1.3 Tipi e possibilità di trasformazione
1.4 In particolare: la trasformazione “eterogenea”
1.5 La problematica della trasformazione delle associazioni non riconosciute
PARTE II – LA TRASFORMAZIONE DA ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA A SOCIETÀ SPORTIVA DILETTANTISTICA
2 I motivi della trasformazione
2.1 Le caratteristiche principali della s.r.l. in generale
2.2 Le peculiarità della s.s.d
2.3 La s.s.d. semplificata, la s.s.d. a socio unico e la s.s.d. a capitale ridotto
2.4 Elementi differenzianti ed elementi comuni di a.s.d. e s.s.d.
2.5 Conclusioni: quando e perché procedere alla trasformazione
3 Come procedere alla trasformazione
3.1 La legittimità della trasformazione di associazione non riconosciuta in società di capitali
3.2 Quali limiti alla trasformazione?
3.2.1 Divieti statutari
3.2.2 Divieti stabiliti dalla legge
3.2.3 Divieti in presenza di contributi pubblici
3.3 Gli adempimenti
3.3.1 La verifica dello statuto
3.3.1.1 Eventuale divieto di effettuare la trasformazione
3.3.1.2 Quorum applicabili alla delibera di trasformazione
3.3.1.3 La presenza di associati minori d’età
3.3.1.4 Il libro soci
3.3.1.5 Il diritto di recesso dell’associato dissenziente
3.3.2 La perizia asseverata
3.3.3 La perizia asseverata: il metodo preferibile in caso di valutazione di a.s.d
3.3.4 La perizia asseverata: i diversi metodi di valutazione
3.3.4.1 Metodo finanziario
3.3.4.2 Metodo reddituale
3.3.4.3 Metodo patrimoniale
3.3.4.4 Metodo misto patrimoniale-reddituale
3.3.5 Sussistenza del patrimonio degli enti già dotati di personalità giuridica
3.3.6 L’atto di trasformazione, la sua pubblicità ed efficacia
3.3.7 La responsabilità per le obbligazioni assunte anteriormente alla trasformazione
3.3.8 La comunicazione della trasformazione ai terzi
3.4 Conclusioni: l’attenzione alle tempistiche
4 Gli aspetti contabili
4.1 Gli aspetti contabili
4.1.1 La redazione del bilancio di chiusura della a.s.d. e di riapertura della s.s.d
4.1.2 Il patrimonio della s.s.d. e la suddivisione del capitale risultante dalla trasformazione
4.2 Gli aspetti fiscali
4.2.1 Il mantenimento dei benefici fiscali
4.2.2 L’efficacia dell’opzione per il regime forfetario ex l. 398/1991
4.2.3 L’efficacia dell’opzione per il regime forfetario ex art. 145 d.P.R. 917/1986
4.2.4 Imposte dirette e dichiarazione dei redditi
4.2.5 IRAP
4.2.6 IVA
4.2.7 Anagrafe tributaria
4.2.8 Imposta di registro
4.2.9 Imposta di bollo
4.2.10 Imposte ipotecarie e catastali
4.3 La continuità dei rapporti giuridici
4.4 Aspetti laburistici e previdenziali
4.5 I costi della trasformazione
4.6 Eventuali effetti ai fini sportivi
PARTE III - APPENDICE
5 Quadro sinottico delle norme in materia di trasformazione
6 Modelli e facsimile
1. Facsimile SIAE - comunicazione trasformazione - opzione 398/1991
2. Comunicazione recesso associato - con motivazione
3. Comunicazione recesso associato - senza motivazione
4. Verbale Consiglio Direttivo esclusione associato per morosità
5. Verbale assemblea preliminare alla trasformazione
6. Dichiarazione sostitutiva di certificazione mancata opposizione creditori
7. Atto di trasformazione
8. Perizia di trasformazione
La Patente a Crediti nei cantieri edili - Libro di carta di 120 pagine
Aggiornato al decreto attuativo n. 132 del 18 settembre 2024 e alla Circolare INL n. 4 del 23 settembre 2024.
Data di uscita 04/10/2024
La Patente a Crediti nei cantieri o, meglio, il “sistema di qualificazione delle imprese” è un efficace metodo di accreditamento delle imprese più virtuose in termini prevenzionistici. Con la pubblicazione del decreto 18 settembre 2024, n. 132, il sistema (in vigore dal 1° ottobre 2024) impone ad imprese, lavoratori autonomi, datori di lavoro e responsabili della sicurezza di porre in essere tutte le attività di controllo e monitoraggio per garantire la sicurezza dei lavoratori nei cantieri edili. Questo testo rappresenta le “istruzioni d’uso” necessarie per gestire con efficacia l’applicazione della nuova disposizione normativa e fornisce un supporto per affrontare le criticità presenti nel testo di legge. Il testo propone l’analisi della normativa e come attivare e gestire la patente a punti; contiene la lista completa delle conformità e le indicazioni delle responsabilità in capo ai diversi attori coinvolti (datore di lavoro, dirigente, preposto, lavoratore autonomo). Completa il testo un comodo file excel di uso operativo con il gestore/contatore delle decurtazioni.
Danilo G. M. De Filippo
Ingegnere meccanico, da sempre impegnato nella materia della sicurezza sui luoghi di lavoro, è stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Ispettore Tecnico del Lavoro, appartenente all’Albo dei formatori per l’INL, è anche docente esterno ed autore di numerosi testi e pubblicazioni in materia di sicurezza sul lavoro oltre ad essere parte attiva nell’organizzazione di eventi per la più ampia diffusione della prevenzione degli incidenti sul lavoro.
Introduzione
1. Premessa “storica” alla norma
2. L’iter: dal d.l. n. 19/2024 alla l. n. 56/2024
3. La nuova norma “in pillole”
3.1 Riferimenti normativi
3.2 A chi si rivolge
3.3 Requisiti per il conseguimento
3.4 Contenuti della patente
3.5 Dotazione iniziale dei crediti
3.6 Le decurtazioni
3.7 Condizioni di operabilità
3.8 Modalità di recupero dei crediti
3.9 Il provvedimento di sospensione della patente
3.10 Esonero dal possesso della patente
3.11 Le imprese straniere
3.12 Revoca della patente
4. Il conseguimento della patente
5. La gestione della patente
6. Le responsabilità del committente
7. I “responsabili” delle decurtazioni
7.1 Il datore di lavoro
7.2 Il dirigente
7.3 Il preposto
7.4 Il lavoratore autonomo
8. La lista di conformità
9. Vigilanza, decurtazioni e sanzioni
10. La patente e la formazione
11. Esempi di dotazione della patente
12. Esempi di decurtazioni alla patente
13. Resoconto sulle criticità della norma
Conclusioni
Appendice
MATERIALI ON LINE
Con la diffusione inarrestabile dell’Intelligenza Artificiale nella quotidianità, gli operatori del diritto sono chiamati a interrogarsi sulla capacità dell’attuale tessuto normativo – nazionale, europeo e internazionale – di reggere la forza d’urto dell’IA garantendo al tempo stesso la tutela dei diritti fondamentali a singoli e collettività o, piuttosto, sulla indispensabilità di un nuovo approccio normativo.
Il Legislatore europeo è intervenuto dettando la nuova normativa dell’AI ACT, il Regolamento n. 1689/2024, che si muove lungo più direttrici: raggiungere un mercato unico dell’IA, aumentare la fiducia dei consociati, prevenire e mitigarne i rischi e, infine, sostenere anche l’innovazione della medesima IA. In un contesto di così ampio respiro, e in continuo divenire, qual è il ruolo del giurista?
Il volume offre al lettore un primo strumento organico approfondito ed esaustivo per mettere a fuoco l’oggetto delle questioni e la soluzione alle stesse come poste dalla normativaeurounionale, dallo stato dell’arte tecnico e giuridico alle problematiche in campo: la proprietà intellettuale, le pratiche di IA proibite, il rapporto con il GDPR e la compliance per l’IA in base al rischio, i nuovi obblighi a carico di imprese, fornitori e utenti.
Giuseppe Cassano
Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche della European School of Economics di Roma e Milano, ha insegnato Istituzioni di Diritto Privato presso l’Università Luiss di Roma. Avvocato cassazionista, studioso dei diritti della persona, del diritto di famiglia, della responsabilità civile e del diritto di Internet, ha pubblicato numerosissimi contributi in tema, fra volumi, trattati, voci enciclopediche, note e saggi.
Enzo Maria Tripodi
Giurista specializzato nella contrattua listica d’impresa, nella disciplina della distribuzione commerciale, nel diritto delle nuove tecnologie e della privacy e la tutela dei consumatori. Già docente presso la LUISS Business School e professore a contratto di Diritto Privato presso la facoltà di Economia della Luiss Guido Carli di Roma. Ha insegnato in numerosi Master post-laurea ed è autore di numerose pubblicazioni con le più importanti case editrici.
Introduzione – La difesa dei diritti e il ruolo dell’avvocato nella applicazione dei sistemi di intelligenza artificiale, di Guido Alpa
1. Premessa
2. Le iniziative dei Paesi del G7
3. Il ruolo degli avvocati
4. I modelli normativi
5. Le definizioni di IA
6. L’organizzazione degli studi professionali
7. Difesa dei diritti e giustizia
Capitolo 1 – Profili comparati dell’IA: cenni generali sullo stato dell’arte tecnico e giuridico, di Roberta Raimondo
1. L’Intelligenza Artificiale e la “società del rischio”
2. L’approccio europeo
3. L’approccio italiano
4. Conclusioni
Capitolo 2 – IA: diritti costituzionali e discriminazione, di Massimiliano Marotta
1. L’essenza dell’intelligenza artificiale e l’impatto col dettato costituzionale
2. I diritti fondamentali nell’UE quale misura naturale del fenomeno e il compito del legislatore
3. Spiegabilità e trasparenza: i principi informatori di un’applicazione costituzionale dell’IA
4. Intelligenza artificiale ed effetti sulla sovranità popolare
5. Il raccordo con il diritto al lavoro
6. Le influenze sul diritto alla salute
7. I rischi di una giustizia amministrata in nome dell’algoritmo
8. Tutela della riservatezza e trattamento dei dati personali
9. I diritti fondamentali nel nuovo Regolamento sull’intelligenza artificiale e l’irrinunciabile contributo umano
10. La discriminazione quale effetto dell’emulazione umana
11. La risposta dell’AI Act alle esigenze di tutela
Capitolo 3 – IA e diritto amministrativo, di Antonino Mazza Laboccetta
1. IA come fenomeno non unitario
1.1. ... e non privo di conseguenze
2. La digitalizzazione della pubblica amministrazione
3. Sistemi di intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione
4. Le sfide per la pubblica amministrazione
5. L’impatto dell’algoritmo sull’organizzazione amministrativa, sul procedimento e sul sistema di imputabilità della decisione
5.1. Provvedimenti vincolati e provvedimenti discrezionali
6. L’IA e il giudice amministrativo
7. Conclusioni (necessariamente parziali)
Capitolo 4 – IA e diritto dei contratti, di Matteo Tofanelli
1. Premessa
2. L’IA: uno strumento bifronte
3. La causa algoritmica del contratto: dalla funzione economico-individuale agli interessi algoritmicamente raccolti dalle parti. I nuovi istituti della blockchain e i ccdd. “smart contracts”
4. L’IA e la (non) responsabilità
Capitolo 5 – L’urgente necessità di un’etica (almeno soft) dell’IA: cenni sulle problematiche in campo, di Alfonso Contaldo
1. L’etica e le prospettive tecnologiche: brevi cenni
2. Brevi cenni sull’esperienza etica dell’IA
2.1. La Carta europea della roboetica (2017) del Parlamento europeo
2.2. Lo Statement on Artificial Intelligence, Robotics and Autonomous Systems (2018) del Gruppo europeo di Etica (EGE)
2.3. Il Report “AI in the UK” (2018) della Camera dei Lord del Regno Unito
3. Brevi conclusioni
Capitolo 6 – Lo sviluppo delle competenze sull’IA, di Fabrizio Paonessa
1. Introduzione allo sviluppo delle competenze sull’IA
1.1. L’importanza della formazione continua nell’era dell’AI Act europeo
1.2. Panoramica delle competenze fondamentali richieste nel settore dell’IA
1.3. L’impatto delle normative europee sullo sviluppo delle competenze
2. Metodi di formazione in IA
2.1. Educazione formale: università e corsi specializzati
2.2. Formazione pratica: stage, lavoro sul campo e progetti reali
2.3. Formazione continua e aggiornamento professionale attraverso workshop e seminari
3. Impatto dell’IA sul mercato del lavoro
3.1. Cambiamenti nei profili professionali e nelle competenze richieste
3.2. Nuove opportunità di lavoro e la necessità di riconversione professionale
4. Politiche per il sostegno allo sviluppo delle competenze
4.1. Iniziative governative e internazionali per la promozione delle competenze in IA
4.2. Collaborazioni strategiche tra il settore accademico e quello industriale
5. Futuro delle competenze in IA e preparazione
5.1. Tendenze future e nuove tecnologie all’orizzonte nel campo dell’IA
5.2. Strategie per prepararsi a un futuro professionale guidato dall’IA
6. Conclusioni e sintesi delle riflessioni sullo sviluppo delle competenze in IA e sull’importanza di una formazione continua
Capitolo 7 – Sistemi di IA e proprietà intellettuale, di Massimo Sterpi e Francesca Di Lazzaro
Introduzione
1. L’IA nello svolgimento di attività generative: temi di proprietà intellettuale
1.1. L’attività generativa realizzata con l’IA
1.2. Il Text and Data Mining
2. L’AI Act e le previsioni in materia di proprietà intellettuale
2.1. Cenni introduttivi
2.2. Rinvio espresso alle norme in tema di diritto di autore
2.3. Gli obblighi di trasparenza e la proprietà intellettuale
3. Impatto delle previsioni dell’AI Act con riferimento alla proprietà intellettuale
3.1. Il diritto d’autore
3.2. Le privative industriali – brevetti
3.3. Le privative industriali – marchi
4. EU AI Act: direzione Brussels Effect?
5. Conclusioni
Capitolo 8 – Il trasferimento scientifico e tecnologico, di Fabrizio Paonessa
1. Introduzione al trasferimento scientifico e tecnologico
1.1. Il ruolo dell’AI Act nel facilitare il trasferimento tecnologico.
1.2. Principali meccanismi e modelli di trasferimento tecnologico nell’IA
1.3. L’importanza delle politiche pubbliche nel supportare il trasferimento tecnologico
1.4. L’impatto economico globale dell’IA
2. Vantaggi del trasferimento tecnologico per l’industria e la ricerca
3. Sfide nella realizzazione del trasferimento tecnologico efficace
4. Strategie per migliorare il trasferimento tecnologico
4.1. Collaborazioni tra università e industria per l’innovazione
4.2. Iniziative internazionali per rafforzare il trasferimento tecnologico
5. Conclusioni
5.1. Prospettive future e raccomandazioni per politiche efficaci
Capitolo 9 – Sistemi di IA e sicurezza dei prodotti, di Giovanna Capilli
1. La sicurezza dei prodotti nell’era dell’intelligenza artificiale
2. Il quadro normativo: complementarità tra regolamento sulla sicurezza dei prodotti e regolamento sull’intelligenza artificiale
3. Sicurezza e rischio
4. La gestione del rischio e riflessi sulla responsabilità in caso di deficit di sicurezza
5. Le caratteristiche dei sistemi di intelligenza artificiale e l’impatto sulla sicurezza
6. Rischio cyber, sicurezza dei prodotti e certificazioni
7. Garantire la sicurezza dei prodotti nell’era dell’intelligenza artificiale.Conclusioni
Capitolo 10 – I rapporti tra AI Act e gli altri regolamenti in materia di dati, di Saverio Cavalcanti e Gilberto Nava
1. Introduzione
2. La “relazione di complementarità” tra Normativa Privacy e AI Act
2.1. Segue: influenze interpretative tra Normativa Privacy e AI Act
2.1.1. Dati biometrici
2.1.2. La definizione di “rischio”
2.1.3. Le tecniche di documentazione
3. Il diritto di accesso degli interessati tra GDPR e AI Act
3.1. Diritto di accesso: inquadramento
3.2. Segue: il diritto di accesso (e alla portabilità dei dati) nell’AI Act
4. Profili soggettivi di criticità derivanti dall’applicazione del GDPR ai sistemi di IA
Capitolo 11 – AI Act e GDPR, di Enzo Maria Tripodi
1. Introduzione. Il contesto
2. Questioni generali
3. Assonanze e dissonanze
3.1. L’analisi del rischio
3.2. Segue: DPIA e FRIA
3.3. Il principio di trasparenza
3.4. Correttezza e accuratezza dei dati
4. Poche conclusioni
Capitolo 12 – Le decisioni automatizzate e il rischio di black box society, di Bartolo Dattola
1. Metodo scientifico e black box
2. Scatole nere, scatole bianche
3. Trasparenza, trasparenze
Capitolo 13 – Intelligenza artificiale e cybersicurezza, di Francesco Amendola e Paolo Sferlazza
1. Introduzione
2. Vantaggi e opportunità
2.1. Importanza dell’IA nella cybersicurezza
2.2. L’efficacia dell’IA nel rilevare le minacce cyber
2.2.1. Apprendimento automatico e deep learning
2.2.2. Efficacia dell’IA contro malware zero-day e APT
2.2.3. Accelerazione del tempo di risposta agli incidenti
2.3. Automazione dei processi di sicurezza
2.3.1. Vantaggi dell’automazione
2.3.2. Integrazione e sviluppo continuo
2.4. Personalizzazione della sicurezza basata sull’analisi comportamentale
2.5. Casi di studio ed esempi pratici
2.5.1. Rilevazione di malware avanzati grazie all’IA
2.5.2. Prevenzione delle frodi mediante algoritmi di apprendimento automatico
2.5.3. Sistemi di sicurezza autonomi basati su IA
2.5.4. IA nella sicurezza del Cloud e nella protezione dei dati
2.6. Impatto della Direttiva NIS 2 e del Regolamento DORA sulla gestione degli incidenti cyber
2.6.1. NIS 2
2.6.2. Regolamento DORA
2.6.3. Il Ruolo dell’IA nel conformarsi a NIS 2 e a DORA
3. Sfide e criticità
3.1. Impatto della Direttiva NIS 2 e del Regolamento DORA sulla gestione degli incidenti cyber
3.2. Affidabilità e rischi di automazione eccessiva
3.2.1. Falsi positivi e decisioni errate
3.2.2. Incapacità di interpretare contesti complessi
3.2.3. Rischi di interruzione delle operazioni aziendali
3.3. Vulnerabilità degli stessi strumenti di IA ad attacchi cyber
3.4. Deepfake
3.5. Scalabilità e gestione dei costi
4. Dati e bias
5. Standard internazionali
5.1. ISO/IEC 27001 e ISO/IEC 42001
5.2. Ulteriori norme ISO
5.3. AI Act
6. Conclusioni
Capitolo 14 – IA e digital-robowars, di Stefano Aterno e Paola Patriarca
1. La militarizzazione del cyberspazio
2. L’intelligenza artificiale è entrata in guerra
3. L’esclusione dall’AI Act
4. Conclusioni
Capitolo 15 – IA e Impresa, di Antonio Maria Russo
1. Introduzione
2. Una nuova rivoluzione industriale
3. IA nella gestione di impresa
4. Riflessioni conclusive
Capitolo 16 – La genesi del Regolamento, di Livia Marafioti
1. Lo scenario nel quale si inserisce la Proposta della Commissione europea
2. La proposta della Commissione europea
3. Lo stato dell’arte attuale e uno sguardo oltreoceano
Capitolo 17 – Obiettivi del Regolamento, di Giuseppe Maria Marsico
1. Premessa
2. Sulla diffusione di un’intelligenza artificiale (IA) antropocentrica e affidabile: il difficile equilibrio tra livello elevato di protezione della salute, della sicurezza e dei diritti fondamentali
3. Obiettivi dell’AI Act: tra gestione del rischio e innovazione
4. AI Act: tra General Purpose AI Model, Codici di condotta volontari e previsione di meccanismi sanzionatori proporzionali e armonizzati
5. Brevi conclusioni: tra previsioni in punto di governance nell’AI Act e bilanciamento di interessi
Capitolo 18 – Caratteri essenziali e ambito di applicazione del Regolamento, di Livia Marafioti
1. Struttura ed elementi principali
2. Ambito di applicazione
3. Esclusioni
Capitolo 19 – L’approccio basato sul rischio, di Giuseppe Maria Marsico
1. Introduzione: una prospettiva regolatoria comparata tra soft e hard law
2. Profili sistematici e ricostruttivi in tema di approccio basato sul rischio
3. AI Act: tra gestione del rischio, bilanciamento di interessi e innovazione
4. Brevi riflessioni conclusive: tra allocazione del rischio, profili dogmatici e responsabilità
Capitolo 20 – I sistemi di IA, di Filippo Loré
1. Premessa: un’analisi di contesto
2. Artificial Intelligence: principali profili applicativi
3. Il risk based approach e la lacunosa allocazione dell’accuracy
4. Considerazioni conclusive
Capitolo 21 – I livelli di rischio dell’IA, di Silvia Cal
1. Il contemperamento tra sviluppo di IA e rischi per l’uomo
2. La classificazione dei livelli di rischio: il rischio inaccettabile
3. Il rischio alto
3.1. Il rischio alto nell’identificazione biometrica e nel trattamento dei dati personali
3.2. Il rischio alto nelle infrastrutture critiche
4. Il rischio minimo e il rischio limitato
Capitolo 22 – Le applicazioni e le pratiche proibite di IA, di Chiara
Pappalardo
1. Introduzione
2. I sistemi di IA manipolatori
2.1. Le caratteriste della pratica vietata
2.2. Un esempio di sistema di IA manipolatorio?
2.3. Rapporto con la disciplina delle pratiche commerciali sleali
2.4. Esclusioni e pratiche lecite
3. Sistemi di IA che sfruttano le vulnerabilità
4. Sistemi di IA di punteggio sociale
4.1. I sistemi di punteggio sociale
4.2. Esempi di sistemi di punteggio sociale dalla Cina all’Italia
4.3. Destinatari e limiti del divieto
5. Sistemi di IA per la previsione dei reati
5.1. L’oggetto del divieto
5.2. Esempi di sistemi di predizione dei reati
5.3. Compatibilità con i diritti fondamentali
5.4. Limiti del divieto e utilizzi leciti
6. Sistemi di IA per la creazione o l’ampliamento di banche dati di riconoscimento facciale
6.1. Che cos’è lo scraping
6.2. Precedenti in tema di webscraping
6.3. Ratio del divieto
7. Sistemi di IA per il riconoscimento delle emozioni
7.1. Teoria del riconoscimento delle emozioni
7.2. Ratio e limiti del divieto
8. Sistemi di IA di categorizzazione biometrica
Capitolo 23 – Segue: l’identificazione biometrica remota, di Chiara Pappalardo
1. Introduzione
1.1. Identificazione e autenticazione biometrica
1.2. Il momento dell’identificazione: i sistemi in tempo reale e quelli a posteriori
1.3. L’ambito del divieto: l’uso in spazi accessibili al pubblico e la finalità di contrasto
1.4. Esempi di sistemi di identificazione biometrica remota in tempo reale
1.5. Diritti fondamentali e sistemi di identificazione biometrica remota
2. Il divieto e le eccezioni di utilizzo
3. Ulteriori limitazioni all’uso di sistemi di identificazione remota
4. La riserva di legge
5. Valutazione d’impatto e registrazione del sistema
6. L’uso nel caso specifico: la riserva di giurisdizione
7. Obblighi di notifica
Capitolo 24 – I sistemi di IA ad alto rischio, di Andrea Del Forno
1. L’AI Act e l’approccio basato sul rischio
2. I sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio: l’art. 6, paragrafo 1
3. I sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio: l’art. 6, paragrafo 2
4. Settore ad alto rischio: la biometria
5. Settore ad alto rischio: le infrastrutture critiche
6. Settore ad alto rischio: istruzione e formazione professionale
7. Settore ad alto rischio: occupazione, gestione dei lavoratori e accesso al lavoro autonomo
8. Settore ad alto rischio: accesso a servizi privati essenziali e a prestazioni e servizi pubblici essenziali e fruizione degli stessi
9. Settore ad alto rischio: attività di contrasto, nella misura in cui il pertinente diritto dell’Unione o nazionale ne permette l’uso
10. Settore ad alto rischio: migrazione, asilo e gestione del controllo delle frontiere, nella misura in cui il pertinente diritto dell’Unione o nazionale ne permette l’uso
11. Sistema ad alto rischio: amministrazione della giustizia e processi democratici
12. Le ipotesi di deroga previste dell’art. 6 paragrafo 3
Capitolo 25 – Le modalità di realizzazione dei sistemi e la governance sui dati, di Francesco D’Amora e Ilaria Uletto
1. La ricerca del giusto equilibrio tra costi e benefici
2. Le modalità di realizzazione dei sistemi di IA: la gestione dei rischi e l’individuazione delle misure di sicurezza
2.1. Le modalità tecnico-informatiche di realizzazione e sviluppo dei sistemi di IA
2.2. Il risk based approach: individuazione di tipologia ed entità di rischio
2.3. Il duplice ordine di misure di cui deve essere dotata la tecnologia di IA con implementazione di un sistema di gestione dei rischi
2.4. Con quali modalità di modo e di tempo verificare la confor-
me e corretta realizzazione del sistema di IA?
3. La governance sui dati immessi nei sistemi di IA
3.1. Le caratteristiche dei set di dati di addestramento, convalida e prova: adeguatezza, correttezza e pertinenza
3.2. Il controllo e la gestione dei set di dati: le pratiche di governance
3.3. Le regole che devono ispirare l’eventuale trattamento di dati personali
4. L’approccio dell’Italia
Capitolo 26 – la resilienza dei sistemi e il controllo umano, di Francesco D’Amora e Ilaria Uletto
1. Immissione sul mercato di sistemi di IA ad alto rischio con il più elevato livello di sicurezza: accuratezza, robustezza e cybersicurezza
2. Supervisione, sorveglianza e controllo umano: necessari punti di contatto tra uomo e sistemi di intelligenza artificiale a garanzia della sicurezza e affidabilità del sistema di IA ad alto rischio
3. Condizioni necessarie per l’adeguato esercizio della sorveglianza umana e i compiti dei “sorveglianti”
4. Gli obblighi dei fornitori e (se del caso) dei deployers
5. Le attività di controllo aggiuntive per i sistemi di identificazione biometrica remota
6. La capacità di autocontrollo del sistema e la sorveglianza dall’esternotramite l’intervento umano: i requisiti fondamentali per il buon an-damento dell’intelligenza artificiale
Capitolo 27 – Gli obblighi dei fornitori: la trasparenza, di Giuseppina Napoli e Francesco Serino
1. I fornitori nell’AI ACT: eterogeneità della catena di approvvigionamento e responsabilità
2. Quali contenuti per il principio di trasparenza: la regola “aperta”
3. Il sistema delle responsabilità declinato dal legislatore in rapporto agli obblighi dei fornitori
4. Approccio teleologico: la trasparenza del regolatore come principio di salvaguardia in ogni settore
5. Conclusioni
Capitolo 28 – La compliance per l’IA ad alto rischio (qualità, conformità, ecc.), di Mario Cigno e Amalia Serena Scimè
1. Introduzione e inquadramento
2. Definizione di IA ad alto rischio
3. I fornitori di IA ad alto rischio
4. Requisiti di qualità e conformità
4.1. Qualità dei dati
4.2. Trasparenza e tracciabilità
4.3. Il sistema di qualità
5. Norme armonizzate
6. Valutazione della conformità
6.1. La procedura di controllo interno
6.2. La procedura di valutazione tramite organismi certificati
7. Dichiarazione di conformità e marcatura CE
7.1. Conformità e altre normative comunitarie
8. Registrazione
9. Conclusione
Capitolo 29 – La distribuzione commerciale dei sistemi di IA ad alto rischio: obblighi degli importatori, distributori e intermediari, di Mario Cigno e Amalia Serena Scimè
1. Introduzione
2. Obblighi degli importatori
3. Obblighi dei distributori
4. Obblighi degli intermediari
5. La divisione delle responsabilità lungo la value chain: equivalenza con i fornitori
6. Sanzioni e responsabilità
6.1. Tipi di sanzioni
6.2. Misure di mitigazione e azioni correttive
7. Conclusioni
Capitolo 30 – Gli obblighi a carico degli utenti, di Francesco D’Amora e Ilaria Uletto
1. La necessaria cooperazione lungo tutta la catena
2. La definizione della categoria dei deployers
3. Il rispetto delle indicazioni già fornite e l’indispensabile “dialogo” con gli altri soggetti parte della catena
4. Gli adempimenti aggiuntivi a carico dei deployers: quali attività devo-
no porre in essere per garantire un utilizzo in condizioni di massima sicurezza dell’intelligenza artificiale?
5. La valutazione d’impatto sui diritti fondamentali per i sistemi ad alto rischio
6. Particolari tipologie di sistemi di intelligenza artificiale e obblighi derivanti dal loro utilizzo
7. Limitazioni all’utilizzo dell’intelligenza artificiale
8. Gli ulteriori obblighi a carico dei deployers che rivestono particolari ruoli nella società e posseggono determinati poteri, caratteristiche e qualità
9. Il deployer nelle vesti del provider e i corrispondenti aggiuntivi obblighi
Capitolo 31 – Le IA che si rapportano con umani, di Ludovico Anselmi
1. Il principio della trasparenza nell’assetto normativo dell’AI Act
2. Il “DDL IA”
3. Gli obblighi di trasparenza dei fornitori nei confronti dei deployer
4. Gli obblighi di trasparenza dei fornitori e dei deployer nei confronti degli utenti
4.1. La comunicazione dell’interazione con un sistema di IA
4.2. La notifica dell’uso dell’IA nella generazione di un contenuto
4.3. La comunicazione dell’uso dell’IA ai soggetti di un’attività di identificazione biometrica
4.4. La notifica dell’uso dell’IA nella generazione di un deepfake
4.5. Modalità e tempi di fornitura delle informazioni
4.6. Clausola di rinvio
4.7. I codici di buona condotta
4.8. Ulteriori obblighi di informazione
5. Sanzioni
Capitolo 32 – L’IA generativa per finalità generali, di Micaela Unfer
1. Definizioni
2. Obblighi di trasparenza
3. Il diritto d’autore
3.1. Segue: uno sguardo “in casa”
Capitolo 33 – Segue: ChatGPT e sistemi similari, di Micaela Unfer
1. Brevi cenni su ChatGPT e altri sistemi similari
2. New York Times vs OpenAI + Microsoft
Capitolo 34 – L’IA che genera immagini e video, di Laura Chimienti
1. Premessa
2. Fonti normative
3. “Creazione” e “Generazione”
3.1. L’input
3.2. L’output
4. Conclusioni
Capitolo 35 – Gli organismi notificati e le valutazioni di conformità,di Giulia Escurolle e Federico Di Croce
1. Introduzione: il Regolamento e le valutazioni di conformità
2. Autorità di notifica e organismi notificati
3. Le procedure di valutazione della conformità
3.1. La procedura di valutazione della conformità basata sul controllo interno
3.2. La procedura di valutazione con il coinvolgimento di un organismo notificato
4. Le procedure da applicare ai diversi sistemi di IA
5. La deroga alla procedura di valutazione della conformità
Capitolo 36 – I codici di condotta, di Nicola Sepe e Bruno Urbani
1. Il codice di condotta in un mondo connesso
2. Il codice di condotta nel Regolamento UE
3. Intervento e sorveglianza umani
4. Robustezza tecnica e sicurezza
5. Vita privata e governance dei dati
6. Trasparenza e spiegabilità
7. Diversità, non discriminazione ed equità
8. Benessere sociale e ambientale
9. Applicazione alle AI
10. Codici di condotta per l’applicazione volontaria di requisiti specifici
11. Sanzioni specifiche
12. Codice di condotta concordato dai Paesi del G7
13. Il Codice di condotta tecnologica
Capitolo 37 – La governance a livello dell’Unione Europea. Il Comitato europeo per l’intelligenza artificiale e gli altri organismi di supporto, di Carlo Calenda
1. L’architettura della governance a livello dell’Unione Europea
2. Il Comitato europeo per l’intelligenza artificiale
2.1. I compiti e i poteri del Comitato
2.2. La promozione della cd. alfabetizzazione in materia di IA
2.3. Il ruolo del Comitato europeo per l’IA nella diffusione delle misure a sostegno dell’innovazione
3. Il Gruppo di esperti scientifici indipendenti
3.1. I requisiti di competenza, indipendenza e riservatezza del Gruppo di esperti
3.2. La segnalazione qualificata di possibili rischi sistemici
3.3. Gli altri compiti del Gruppo di esperti scientifici indipendenti
3.4. L’accesso al Gruppo di esperti da parte degli Stati membri
4. Il Forum consultivo
5. L’Ufficio europeo per l’intelligenza artificiale
5.1. Compiti dell’Ufficio IA. In particolare il sostegno all’esecuzione del Regolamento sull’IA e la vigilanza sull’applicazione delle norme relative ai sistemi di IA a scopo generale
5.2. Segue: l’attività di valutazione e il potere di richiedere ai fornitori di adottare misure correttive
5.3. Segue: l’incentivazione dello sviluppo di un IA affidabile e l’incoraggiamento alla diffusione di buone pratiche e di Codici di condotta
Capitolo 38 – Le Autorità nazionali competenti, di Elio Guarnaccia e Giorgio Bonaventura
1. Autorità nazionali competenti nell’AI Act: ruolo, funzioni e poteri
2. La strategia di governance a livello nazionale del legislatore europeo
3. Le autorità nazionali designate in Italia per l’AI: AgID e ACN
3.1. L’Agenzia per l’Italia digitale (AgID)
3.2. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN)
3.3. La posizione del Garante privacy
Capitolo 39 – I compiti della Commissione per la tenuta della banca dati delle IA ad alto rischio, di Simone Bonavita e Marco Alagna
1. Introduzione: il concetto di IA ad alto rischio e il ruolo della Commissione
2. La nozione di banca dati nel quadro europeo e italiano
3. La banca dati UE per le IA ad alto rischio
3.1. Il consolidato approccio europeo ai database centralizzati e il paragone con l’Italia
3.2. L’obbligo di registrazione e i dati da fornire
3.3. Sull’accessibilità e sulle specifiche funzionali
3.4. Sul ruolo della Commissione come soggetto istitutore e manutentore della banca dati e in qualità di titolare del trattamento ai sensi della normativa vigente
4. Conclusioni
Capitolo 40 – Gli altri comitati nazionali e internazionali sull’IA, di Andrea Mezzetti e Caterina Chiari
1. Introduzione
2. AI Advisory Body delle Nazioni Unite
2.1. I principi cardine e le funzioni istituzionali dell’Interim Report
3. Il ruolo delle altre organizzazioni internazionali: OCSE, Banca Mondiale e OMS
3.1. La Raccomandazione dell’OCSE
3.2. Due esempi di interventi settoriali: Banca Mondiale e OMS .
4. Il ruolo del G7 nella definizione della governance dell’IA
5. Il Comitato Nazionale Italiano
6. Quali i punti di contatto e quali le criticità dei piani di governance analizzati
Capitolo 41 – Il monitoraggio dopo l’immissione sul mercato, di Giovanni Adamo e Norma de Gregorio
1. La seduta plenaria del 12 marzo 2024, tra dibattiti e interventi fioriti all’interno dell’Europarlamento
2. Gli indirizzi normativi perseguiti fino ad oggi: riflessioni a margine dell’armonizzazione europea
3. Regole di immissione sul mercato e ambito applicativo della disciplina
4. Pratiche di intelligenza artificiale vietate sul mercato
5. Pratiche consentite e obblighi informativi nei confronti delle Authorities
6. Sistemi di IA “ad alto rischio” e monitoraggio successivo alla circolazione sul mercato
7. Il caso particolare del monitoraggio dei modelli di IA per finalità generali Bibliografia
Capitolo 42 – La segnalazione degli incidenti e dei malfunzionamenti,di Giovanni Adamo e Norma de Gregorio
1. Intelligenza artificiale tra esigenze di conformità e gestione dei rischi
2. La segnalazione degli incidenti: il topos del bilanciamento tra informazione e riservatezza
3. Il ruolo delle autorità di vigilanza del mercato sulla scorta del rinvio al Regolamento (UE) 1020/2019
4. Intelligenza artificiale e settore sanitario: riflessioni a margine di un potenziale panorama applicativo
Bibliografia
Capitolo 43 – La vigilanza e i sistemi di controllo, di Gianvito Boccone
1. Premessa
2. Autorità nazionali competenti
3. L’applicazione del Regolamento AI Act
4. Assistenza reciproca, vigilanza del mercato e controllo dei sistemi di IA per finalità generali
5. Controllo delle prove in condizioni reali da parte delle autorità di vigilanza del mercato
6. Poteri di controllo delle autorità che tutelano i diritti fondamentali
7. Poteri dell’autorità di vigilanza in materia di riservatezza
Capitolo 44 – I sistemi che presentano rischi e, in particolare, rischi a
livello nazionale, di Gianvito Boccone
1. Premessa
2. Ambito di applicazione ed esclusioni di particolari scopi di interesse nazionale
3. Pratiche di intelligenza artificiale vietate
4. Sistemi di IA ad alto rischio
5. Modelli per finalità generali e rischi sistemici
6. Obblighi dei fornitori di modelli di IA per finalità generali
7. Modelli con rischio sistemico
8. Poteri delle autorità che tutelano i diritti fondamentali
9. Procedura per i sistemi di IA classificati dal fornitore come non ad alto rischio in applicazione dell’Allegato III
10. Procedura a livello nazionale per i sistemi di IA che presentano un rischio
Capitolo 45 – Sanzioni e procedure sanzionatorie, di Flaviano Peluso e Chiara Matteoni
1. Attribuzioni degli Stati membri
1.1. Le sanzioni: violazioni ex art. 5 e violazioni minori
1.2. Criteri di applicazione delle sanzioni
1.3. Sanzioni per istituzioni dell’Unione
1.4. Modelli di IA per finalità generali
1.5. Procedura sanzionatoria
Capitolo 46 – Riservatezza e segretezza, di Flaviano Peluso e Giorgia Mari
1. Il principio di riservatezza e segretezza. Cenni introduttivi
2. La riservatezza alla luce della Direttiva UE 2016/943
3. Intelligenza artificiale e ruolo della protezione dei dati personali
4. La configurazione del principio di riservatezza e segretezza nell’art. 78 dell’AI Act
5. La declinazione della riservatezza nel quadro d’insieme dell’AI Act
6. La declinazione della segretezza emergente dall’esame del combinato disposto dell’AI Act
Capitolo 47 – Le misure di sostegno, di Fabrizio Paonessa
1. Introduzione alle misure di sostegno all’innovazione nell’IA
1.1. Contesto del AI Act europeo e le misure di sostegno all’innovazione
1.2. Impatto delle misure di sostegno dell’AI Act europeo sul progresso tecnologico
2. Efficienza delle disposizioni attuali
2.1. Valutazione dell’impatto delle misure esistenti
2.2. Analisi delle lacune normative
3. Proposte per migliorare il sostegno
3.1. Raccomandazioni per l’espansione delle misure di sostegno
3.2. Strategie per un ambiente normativo più efficace
4. Conclusioni
4.1. Sintesi delle riflessioni sulle politiche di sostegno e direzioni future
Capitolo 48 – Le modifiche alla disciplina europea, di Saverio Cavalcanti e Gilberto Nava
1. Le modifiche espresse alle “altre normative di armonizzazione”
2. Cenni sulla “normativa di armonizzazione dell’Unione in base al nuovo quadro legislativo”
3. Ratio delle modifiche alle “altre normative di armonizzazione”. Rilievi sull’ambito di applicazione oggettivo
4. L’impatto del Regolamento AI Act nei settori de quo
5. Il “sistema di gestione dei rischi”
Capitolo 49 – Le regole per le IA già esistenti, di Saverio Cavalcanti e Gilberto Nava
1. Entrata in vigore, efficacia, disposizioni transitorie
2. L’applicabilità del Regolamento ai sistemi di IA già immessi sul mercato/messi in servizio: il principio di finalità tra AI Act e GDPR
3. Le disposizioni transitorie per i “modelli di IA per finalità generali”
4. Segue: le disposizioni transitorie per i “modelli di IA per finalità generali”
Capitolo 50 – Il Disegno di legge italiano in materia di intelligenza artificiale. Prime osservazioni, di Giuseppe Cassano
1. Introduzione
2. La nuova normativa: principi e finalità
3. Sul rapporto tra IA e informazione e riservatezza dei dati personali
4. IA e sviluppo economico
5. Disposizioni in materia di sicurezza e difesa nazionale
6. Utilizzo dell’IA in ambito sanitario e di disabilità
7. Utilizzo dell’IA in materia di lavoro
8. IA e professioni intellettuali
9. Principi in materia di pubblica amministrazione
10. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’attività giudiziaria
11. Strategia nazionale, autorità competenti e risorse
12. Misure di sostegno ai giovani e allo sport
13. Investimenti nei settori dell’IA
14. Delega al Governo in materia di IA
15. Tutela degli utenti e del diritto d’autore
16. IA e disposizioni penali
17. IA e disposizioni finanziarie
La società semplice ha incontrato nel corso degli ultimi anni un interesse sempre maggiore da parte degli operatori, per questo il presente manuale si pone l’obiettivo di illustrarne, in chiave pratica, i principali aspetti e le opportunità più vantaggiose che essa offre.
Nella prima parte del testo gli autori si presentano ad un approfondimento dell’inquadramento civilistico per passare poi alla fiscalità diretta.
Successivamente l’istituto in commento viene calato in un contesto internazionale, affrontando il caso dei soci non residenti della società semplice italiana e della società che detiene investimenti all’estero. Un capitolo si occupa della fiscalità indiretta, in particolare ciò che concerne tanto l’imposta di successione e donazione quanto l’imposta di registro. Vengono inoltre analizzate le operazioni straordinarie che coinvolgono la società semplice e i casi pratici in cui questa viene spesso utilizzata, prestando precipua attenzione alla possibilità introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 (L. 197/2022) a seguito dell’assegnazione agevolata dei beni ai soci nonchè della trasformazione agevolata in società semplice. Viene dedicato un focus alla questione della incompatibilità della società semplice con l’esercizio della professione di dottore commercialista ed esperto contabile anche alla luce delle recenti evoluzioni. Un capitolo specifico tratta del contenzioso direttamente connesso alla società semplice. La trattazione prosegue con altri interventi rivolti alla comunicazione dei rapporti all’anagrafe tributaria, ai profili antiriciclaggio, al monitoraggio fiscale e, infine, agli aspetti contributivi. Questa seconda edizione è arricchita dall’introduzione di nuovi capitoli, in cui è dato ampio spazio all’utilizzo della società semplice nell’ambito della pianificazione patrimoniale fa miliare evidenziando usi leciti ed usi distorti riscontrati nella prassi professionale.
ENNIO VIAL
Dottore commercialista, opera nel settore della consulenza in materia di fiscalità internazionale, di operazioni straordinarie, di riorganizzazione di patrimoni familiari e di trust. È relatore per svariati enti di formazione. Pubblica da 25 anni articoli e libri su temi di sua competenza. Amministratore di Trust Company.
SILVIA BETTIOL
Dottore commercialista, si dedica alla consulenza in materia di fiscalità internazionale, di operazioni straordinarie e di trust. Ha maturato una significativa esperienza in tema di comunicazioni delle holding e adempimenti del trust. È relatrice e autrice di pubblicazioni su temi di sua competenza. Procuratrice di Trust Company.
Prefazione
1 Aspetti civilistici della società semplice
1.1 Introduzione
1.1.1 La costituzione
1.1.2 La forma del contratto sociale
1.1.3 Il contenuto dell’atto costitutivo: aspetti essenziali ed eventuali
1.1.3.1 Ragione sociale
1.1.3.2 Amministrazione e rappresentanza
1.1.3.3 Oggetto sociale
1.1.3.4 Conferimenti
1.1.3.5 Prestazioni dei soci d’opera
1.1.3.6 Ripartizione degli utili
1.1.3.7 Durata
1.1.3.8 Clausola compromissoria
1.1.4 L’iscrizione nel Registro delle Imprese
1.1.5 Gli amministratori
1.1.6 La partecipazione agli utili e alle perdite
1.1.7 Rapporti con i terzi
1.1.8 Lo scioglimento della società
1.1.8.1 Il decorso del termine
1.1.8.2 Il conseguimento dell’oggetto sociale o la sopravvenuta impossibilità di conseguirlo
1.1.8.3 La volontà di tutti i soci
1.1.8.4 Mancata pluralità dei soci, se nel termine di sei mesi questa non è ricostituita
1.1.8.5 Le altre cause previste dal contratto sociale
1.1.8.6 L’apertura della procedura di liquidazione controllata
1.1.9 Lo scioglimento del rapporto sociale limitatamente a un socio
1.1.9.1 La morte del socio
1.1.9.2 Liquidazione quota
1.1.9.3 Scioglimento società
1.1.9.4 Continuazione con eredi
1.1.10 Recesso del socio
1.1.11 Esclusione
1.1.11.1 Esclusione per volontà dei soci
1.1.11.2 Esclusione di diritto
2 La fiscalità diretta della società semplice
2.1 Introduzione
2.1.1 La società semplice deve sempre presentare la dichiarazione dei redditi?
2.2 Tassazione dei redditi immobiliari
2.2.1 Introduzione
2.2.2 I terreni (quadro RA)
2.2.3 I fabbricati (quadro RB)
2.3 Gli immobili all’estero
2.4 I redditi di capitale
2.4.1 Introduzione
2.4.2 I dividendi
2.4.3 Le obbligazioni
2.4.4 I fondi
2.4.5 I derivati
2.4.6 I redditi di capitale da imputare ai soci
2.5 I redditi diversi
2.5.1 Introduzione
2.5.2 Le plusvalenze immobiliari
2.5.3 Redditi da noleggi e sublocazione di immobili
2.5.4 Redditi forfetizzati di cui all’art. 71, comma 2-bis
2.5.5 Redditi diversi residuali
2.5.6 Le plusvalenze di natura finanziaria
2.5.7 I redditi da valute virtuali. Disciplina in vigore fino al 2022
2.5.8 I redditi da valute virtuali. Disciplina in vigore dal 2023
2.6 Le partecipazioni in società estere paradisiache (disciplina CFC)
2.7 I dividendi percepiti dalla società semplice
2.7.1 Introduzione
2.7.2 Il caso oggetto di analisi
2.7.3 La disciplina in vigore fino al 2017
2.7.4 La disciplina in vigore nel 2018: la prima riforma
2.7.5 Il legislatore del 2019: l’art. 32-quater D.L. 124/2019
2.7.6 I casi non disciplinati dal nuovo regime
2.7.6.1 La percezione di dividendi provenienti da società estere
2.7.6.2 La detenzione di quote di società semplice da parte di soggetti non residenti
2.7.6.3 La detenzione di quote di società semplice da parte di un trust
2.7.7 L’art. 32-quater dopo le modifiche del 2020: la disciplina transitoria
2.7.8 L’art. 32-quater: il nuovo regime dal 2020
2.7.8.1 Introduzione
2.7.8.2 Socio persona fisica privato
2.7.8.3 Socio società di persone commerciale e impresa individuale
2.7.8.4 Socio società di capitali
2.7.8.5 Socio ente non commerciale
2.7.8.6 Socio non residente
2.7.8.7 Società semplice che distribuisce i dividendi di società non residente
2.7.8.8 Società semplice che distribuisce dividendi ad altra società semplice
2.7.8.9 L’assimilazione dell’associazione professionale alla società semplice
2.7.9 Un quadro di sintesi: la tassazione dei dividendi italiani a seconda del socio e momento di percezione
2.7.10 La compilazione della dichiarazione dei redditi per la tassazione dei dividendi
2.7.10.1 Introduzione
2.7.10.2 Modello redditi società di persone
2.7.10.3 Modello redditi società di capitali
2.7.10.4 Modello redditi persone fisiche: il caso del privato
2.7.10.5 Modello redditi persone fisiche: il caso dell’imprenditore individuale
2.7.10.6 Modello redditi enti non commerciali
2.7.11 Alcuni esempi
2.7.12 Un’analisi comparata: chi ci guadagna e chi ci perde
2.8 La liquidazione della società semplice alla luce delle risposte ad interpello nn. 689 e 691/2021
2.9 Il regime del risparmio amministrato e del risparmio gestito
2.10 Società semplice e società di comodo
2.11 La società semplice è sostituto d’imposta? Il caso della società semplice e la ritenuta sui dividendi
2.12 La società semplice tra la persona fisica e la società di persone commerciale. Un caso di studio
3 Profili di fiscalità internazionale della società semplice
3.1 Introduzione
3.2 Casi “internazionali” in cui la società semplice è coinvolta
3.2.1 Introduzione
3.2.2 Società semplice che detiene una società di capitali non residente
3.2.3 Società semplice con soci non residenti che detiene una società di capitali residente
3.2.3.1 La risposta 486/2022: i dividendi in ambito internazionale percepiti dall’associazione professionale
3.2.4 Società semplice con soci non residenti che detiene una società di capitali non residente
3.3 Casistiche di società semplici estere
3.3.1 Introduzione
3.3.2 Le caratteristiche dell’interposizione
3.3.3 Il caso della SCI monegasca
3.3.4 La tassazione ed il monitoraggio della società semplice estera
3.3.5 La società semplice interposta: il caso della risposta n. 350/2021
4 La fiscalità indiretta della società semplice
4.1 Introduzione
4.2 Imposta di successione e donazione sulle quote della società semplice
4.2.1 Introduzione
4.2.2 Imposta di successione e donazione sulle quote societarie
4.2.3 Le criticità per la società semplice nell’applicazione dell’art. 16 D.Lgs. 346/1990
4.2.4 L’esenzione di cui all’art. 3, co. 4-ter D.Lgs. 346/1990
4.2.5 Le criticità per la società semplice nell’applicazione dell’art. 3, co. 4-ter
4.2.6 Quali prospettive per l’esenzione 4 ter per la società semplice?
4.2.6.1 Il trasferimento di quote in società di capitali
4.2.6.2 Il trasferimento di partecipazioni in società diverse dalle capitali
4.2.6.3 Le quote di società non residenti
4.3 Imposta di registro e società semplice
4.3.1 Introduzione
4.3.2 Conferimento in società semplice
4.3.2.1 Imposta di registro: un quadro di insieme
4.3.2.2 Conferimento di immobili
4.3.2.3 Conferimento di aziende
4.3.2.4 Conferimento di unità da diporto
4.3.2.5 Conferimento di denaro e di beni mobili
4.3.2.6 Imposte ipotecarie e catastali
4.4 La donazione
5 Le operazioni straordinarie che interessano la società semplice
5.1 Introduzione
5.2 Il conferimento di partecipazioni in società semplice
5.2.1 Introduzione
5.2.2 Il conferimento di partecipazioni e i vari regimi applicabili
5.2.3 I regimi preclusi alla società semplice
5.2.4 Quale sorte per il regime dell’art. 177, co. 2 del Tuir?
5.2.5 E la via del conferimento di azienda?
5.2.6 Il regime del conferimento ex art. 9 del Tuir
5.2.7 Un confronto tra la disciplina dell’art. 9 ed il regime a realizzo controllato
5.2.8 Un quadro di sintesi
5.2.9 Quali prospettive nella riforma?
5.3 La cessione delle partecipazioni
5.3.1 Il corrispettivo della cessione
5.3.2 La cessione previa rivalutazione
5.3.3 Una conferma dell’Agenzia
5.3.4 Cessione di quote di società semplice
5.4 La trasformazione della società semplice (progressiva o regressiva)
5.4.1 Introduzione
5.4.2 La trasformazione progressiva: un primo inquadramento
5.4.3 La fiscalità diretta: il realizzo
5.4.3.1 Beni immobili
5.4.3.2 Partecipazioni societarie
5.4.4 Imposizione indiretta
5.4.5 La trasformazione regressiva: un primo inquadramento
5.4.6 La fiscalità diretta: il realizzo
5.4.6.1 La sorte delle riserve
5.4.7 Imposte indirette
5.4.8 La scissione regressiva (R.M. 150/E/2009)
5.4.9 Il caso della trasformazione regressiva (risposta n. 811 del 15 dicembre 2021)
5.5 La scissione della società semplice
5.5.1 Introduzione
5.5.2 Aspetti problematici
5.5.3 La scissione della società semplice secondo la Cassazione
5.5.4 Scissione parziale asimmetrica di una società semplice: risposta 91/2018
5.6 Un altro caso di prassi: la neutralità della scissione nella risposta 309/2021
5.7 Lo scioglimento della società semplice
5.7.1 Introduzione
5.7.2 La fiscalità dello scioglimento della società semplice
5.7.2.1 La vendita infraquinquennale dell’immobile
5.7.2.2 La vendita ultraquinquennale
5.7.2.3 La cessione delle partecipazioni
5.7.2.4 I rendimenti finanziari tassati alla fonte in capo alla società semplice
5.7.2.5 Le opere d’arte plusvalenti in capo alla società semplice
5.7.2.6 La società semplice che riceve dividendi da una società di capitali
6 La trasformazione agevolata in società semplice nella Legge di Bilancio 2023
6.1 Introduzione
6.2 L’assegnazione ai soci di società
6.3 L’assegnazione di immobili
6.4 La determinazione della plusvalenza: valore normale – valore fiscale
6.5 Distribuzione riserve
6.6 Imposta sul valore aggiunto-IVA, registro ed ipocatastali
6.7 Tassazione in capo al socio nei casi di assegnazione
6.8 Assegnazione del bene al socio con attribuzione di riserva di capitale
6.9 Assegnazione bene al socio con attribuzione di riserva di utile
6.10 La trasformazione agevolata in società semplice: profili reddituali
6.11 Profili IVA
6.12 Imposta di registro
6.13 Le logiche della trasformazione agevolata
6.14 Le plusvalenze in capo alla società semplice
6.15 Casi di trasformazione agevolata abusiva: la tesi in extremis dell’Agenzia
7 Gli utilizzi della società semplice
7.1 Introduzione
7.2 La società semplice per la gestione di immobili
7.3 La società semplice come holding
7.3.1 Le criticità
7.3.2 ... E le opportunità
7.3.2.1 Introduzione
7.3.2.2 Vantaggi nella gestione della liquidità
7.3.2.3 Regimi fiscali di favore ai fini delle imposte dirette e indirette
7.3.2.4 Gestione di un passaggio generazionale ordinato
7.3.3 Le criticità delle altre holding che diventano opportunità per la società semplice
7.3.3.1 Introduzione
7.3.3.2 Responsabilità per l’attività di direzione e coordinamento.
7.3.3.3 N necessità di redazione di un bilancio consolidato
7.3.3.4 Rischio di presenza di società di comodo
7.3.3.5 Appesantimento IRAP
7.3.3.6 Duplicazione di costi societari
7.3.3.7 Appesantimento della burocrazia infragruppo
7.3.3.8 Problematiche IVA
7.3.3.9 Holding discount
7.4 La società semplice per la gestione della liquidità
7.5 La società semplice per la gestione di opere d’arte
7.6 La società semplice per il ricambio generazionale
7.7 Società semplice e trust a confronto
7.8 La società semplice come trust company
7.9 La società semplice con soci le società di capitali
7.9.1 Introduzione
7.9.2 La lecita partecipazione delle società di capitali
7.9.3 Opportunità della struttura: le clausole di consolidamento puro
7.9.4 L’amministratore non socio e le fonti di finanziamento
7.9.5 Il socio unico nella sostanza
7.9.6 Assenza di aggravi nel flusso di dividendi
7.10 La società semplice come strumento di ricambio generazionale
7.10.1 Introduzione
7.10.2 Il caso
8 La società semplice e l’incompatibilità con la professione di dottore commercialista
8.1 Introduzione
8.2 Lineamenti dell’incompatibilità
8.3 L’incompatibilità con l’attività di impresa
8.3.1 Profili introduttivi
8.3.2 La duplice condizione dell’esercizio “in nome proprio o altrui” e “per proprio conto”
8.3.3 Attività di impresa occasionale
8.3.4 Assenza di operatività e dimostrazione
8.4 La detenzione di quote di società semplici
8.5 Le eccezioni alla incompatibilità
8.5.1 Introduzione
8.5.2 Le società di servizi
8.5.3 La società di godimento
8.6 Un quadro di sintesi
8.7 Le prospettive della riforma
8.7.1 La bozza del nuovo articolo 4
8.7.2 La successione di quote societarie
8.7.3 Le aperture per le società con responsabilità illimitata
9 L’accertamento tributario delle società semplici nelle imposte dirette
9.1 Riflessioni iniziali
9.2 L’esercizio dei poteri istruttori e di indagine: gli artt. 32 e 33 del D.P.R. 600/1973. I presupposti del cosiddetto “accertamento bancario”
9.3 L’articolo 40, co. 2 del D.P.R. 600/1973: le rettifica della dichiarazione presentata dalla società semplice e il rinvio alle disposizioni in tema di accertamento analitico
9.4 L’accertamento analitico-contabile, analitico-induttivo e induttivo puro dell’art. 39 del D.P.R. 600/1973
9.5 L’accertamento “di prossimità” del socio nei confronti della società
9.6 La non applicabilità della disciplina delle società di comodo
9.7 La società semplice come strumento per l’abuso del diritto
10 La società semplice holding e le comunicazioni all’anagrafe tributaria
10.1 Cenni alla definizione di holding ex art. 162-bis
10.2 La valutazione della prevalenza ex art. 162-bis
10.3 Le risposte ad interpello della DRE: la società semplice holding fa le comunicazioni all’anagrafe tributaria
10.4 L’iscrizione di PEC al REI
10.4.1 Termini per la comunicazione della PEC al REI
10.5 L’accreditamento al SID
10.6 La generazione dei certificati di firma
10.7 Esempi di comunicazioni all’anagrafe tributaria
10.7.1 Tipologia di rapporti oggetto di comunicazione
10.7.2 Scadenza comunicazioni all’anagrafe tributaria
10.7.2.1 La società semplice che detiene una partecipazione in una srl
10.7.2.2 La società semplice che effettua un finanziamento alla partecipata
10.7.2.3 La società partecipata che estingue il finanziamento effettuato dalla società semplice
10.7.2.4 La società semplice che riceve un finanziamento dai soci
11 Società semplice e antiriciclaggio
11.1 Introduzione
11.2 L’identificazione del titolare effettivo in presenza di società semplice
11.3 Il nuovo registro dei titolari effettivi e la società semplice
12 La società semplice e gli investimenti all’estero nel quadro RW
12.1 Introduzione
12.2 Le regole generali per la compilazione del quadro RW della società semplice
12.3 Esempi di compilazione del quadro RW della società semplice
12.3.1 Per quanto concerne i beni patrimoniali
12.3.2 Per quanto concerne attività finanziarie e cripto-attività
12.4 Monitoraggio fiscale per l’ente non commerciale o società semplice con esoneri incerti
13 Società semplice e contribuzione INPS
13.1 Introduzione
13.2 Le posizioni dell’INPS
13.3 Spunti giurisprudenziali
14 Un uso distorto della società semplice: il sandwich
14.1 Introduzione
14.2 La tassazione dei dividendi in presenza di una holding
14.3 L’uso lecito del sandwich
14.4 L’uso illecito del sandwich
14.5 Adempimenti dichiarativi
15 Un caso di attualità: la società semplice “sotto” la holding
15.1 Introduzione
15.2 La struttura
15.3 Una prima riflessione: si tratta di una struttura lecita?
15.4 La valutazione del risparmio fiscale
15.5 Il primo caso: il finanziamento da parte del socio
15.6 Il secondo caso: liquidità proveniente dalle partecipate
Il formulario commentato intende essere una risorsa indispensabile per tutti i professionisti che operano nel campo della revisione legale, fornendo commenti pratici e spunti operativi a supporto della loro attività quotidiana.
La nuova edizione è stata approfondita con particolare attenzione rispetto:
› al Codice Italiano di Etica e Indipendenza, le cui norme assicurano l’integrità, l’obiettività e l’indipendenza del revisore;
› all'importanza della Qualità nella revisione legale, fornendo linee guida e best practices per garantire elevati standard professionali. A tale scopo sono stati esaminati i principi internazionali sul controllo della qualità, con particolare riferimento agli standard ISQM1 e ISQM2, adattati al contesto italiano e in vigore dal 1° gennaio 2025. Sono stati inoltre illustrati il principio ISA 220 Revised e i controlli di qualità del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), corredando linee d’indirizzo e orientamenti specifici.
Il libro si articola successivamente tra le procedure e le metodologie contenute nei principi di revisione ISA Italia dedicando ampio spazio ad ogni aspetto del processo di revisione partendo dalla nomina e revoca del revisore, passando per la gestione dei rischi e la pianificazione del lavoro, fino ad arrivare alla raccolta degli elementi probativi e alla redazione della relazione finale.
Viene inoltre proposta una disamina dei temi di maggior interesse, fra i quali: dimissioni e risoluzione consensuale anticipata, le attestazioni della direzione, gli eventi successivi alla chiusura del bilancio, le normative antiriciclaggio e il ruolo dell'Organo di controllo nella gestione della crisi d'impresa. Grazie alla metodologia suggerita, ai capitoli arricchiti con riferimenti normativi e applicazioni pratiche, questo volume risulta essere un utilissimo strumento di lavoro per chi si occupa di revisione legale.
Armando Urbano
Dottore commercialista, Revisore legale, Perito e Consulente Tecnico del Tribunale di Bari. Consulente esperto in privacy, antiriciclaggio e contenzioso tributario, docente di ruolo di Economia Aziendale con pluriennale attività di docenza in master, corsi formativi, seminari di studio e convegni per Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. Autore di libri e di diverse pubblicazioni su
riviste specializzate.
Introduzione
1 Deontologia ed etica del revisore legale
1.1 Caratteristiche e deontologia del revisore in Italia
1.2 Il Codice Italiano di Etica e Indipendenza
2 La qualità nella revisione legale
2.1 Principi internazionali sul controllo della qualità ISQM1 – ISQM2
2.1.1 ISQM Italia 1
2.1.2 ISQM Italia 2
2.2 ISA 220 Revised
2.3 I controlli di qualità
2.4 I controlli di qualità del MEF: linee d’indirizzo e orientamenti
2.4.1 Struttura dei controlli di qualità
2.4.2 Strumenti e metodologie utilizzati
2.4.3 Criteri e schemi procedurali per l’attuazione della disciplina dei controlli di qualità
3 Nomina, conferma e revoca del revisore
3.1 L’obbligo di nomina
3.1.1 Le attività preliminari alla nomina
3.1.2 Analisi e valutazione dei fattori interni ed esterni
3.2 Il compenso del revisore
3.3 L’accettazione dell’incarico
3.4 La continuità dell’incarico
3.5 Cessazione dall’incarico
3.5.1 Revoca
3.5.2 Dimissioni
3.5.3 Risoluzione consensuale anticipata
4 Identificazione dei rischi
4.1 Il rischio di revisione
4.2 Il rischio di errori significativi e il rischio d’individuazione
4.3 Il rischio di frode e fatti illeciti
5 La pianificazione della revisione
5.1 Le attività preliminari della pianificazione
5.1.1 Conoscenza dell’azienda e del contesto in cui opera
5.1.2 Analisi del sistema di controllo interno e valutazioni sulla sua efficacia
5.1.3 Determinazione preliminare di significatività
5.1.4 Analisi comparative sul bilancio
5.1.5 Definizione della strategia e del piano di lavoro
5.2 La strategia e il piano di revisione
5.3 Determinazione dei livelli di significatività
5.3.1 La significatività per il bilancio nel suo complesso
5.3.2 La significatività operativa
5.3.3 La significatività specifica
5.3.4 La significatività generale, specifica e operativa
6 Elementi probativi e metodologia di revisione
6.1 Gli obiettivi
6.2 Le carte e il programma di lavoro
6.3 Il campionamento
6.4 Le conferme esterne
6.5 La revisione delle stime contabili
6.6 La verifica della regolarità delle scritture contabili
6.7 La pianificazione delle verifiche periodiche
7 Le attestazioni della direzione
7.1 Le finalità e gli elementi fondamentali delle attestazioni
7.2 Elementi fondamentali delle attestazioni scritte
7.3 Dubbi sull’attendibilità delle attestazioni scritte
7.3.1 Attestazioni scritte richieste e non fornite
8 Gli eventi successivi alla chiusura del bilancio
8.1 Obiettivi e responsabilità del revisore in relazione agli eventi successivi
8.2 La tempistica degli eventi successivi
8.2.1 Eventi intervenuti fra la data di chiusura dell’esercizio e la data di redazione della relazione di revisione
8.2.2 Eventi dei quali il revisore viene a conoscenza successivamente alla data di redazione della relazione di revisione
8.2.3 Fatti di cui il revisore viene a conoscenza successivamente all’approvazione del bilancio
9 La continuità aziendale
9.1 Il presupposto della continuità aziendale
9.2 Procedure di valutazione del rischio
9.3 Indicatori per la valutazione della continuità aziendale
9.3.1 Indicatori per le imprese di dimensioni minori
9.4 Procedure di revisione aggiuntive
9.5 Conclusioni e relazione del revisore
9.5.1 Indicazioni per la relazione del revisore
9.6 La continuità aziendale durante la crisi pandemica
10 La relazione finale di revisione
10.1 Le caratteristiche della relazione finale
10.2 La valutazione degli errori
10.3 Il giudizio finale
10.4 Forma e contenuto della relazione
10.4.1 I richiami d’informativa e i paragrafi “altri aspetti”
10.5 Modifiche alla relazione di revisione
11 Adempimenti antiriciclaggio per il revisore
11.1 Il fascicolo antiriciclaggio della società cliente
11.2 L’adeguata verifica della clientela
11.2.1 La dichiarazione del cliente
11.2.2 La valutazione del rischio effettivo
11.2.3 Le misure di adeguata verifica della clientela
11.2.4 Controllo costante del cliente
11.3 La segnalazione di operazioni sospette
11.4 Le violazioni all’uso del contante
12 Ruolo e responsabilità dell’organo di controllo nella crisi d’impresa
12.1 La composizione negoziata per la soluzione della crisi di impresa
12.2 Il ruolo dell’organo di controllo nella composizione negoziata
12.2.1 I compiti dell’organo di controllo
12.3 L’adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile
12.4 La responsabilità dell’organo di controllo nella composizione negoziata
12.5 Lo schema del correttivo e l’obbligo di segnalazione per l’organo di revisione legale ai sensi dell’art. 25-octies del codice della crisi d’impresa
Bibliografia
Le nano imprese rappresentano una realtà fondamentale nel tessuto economico italiano e solo recentemente sono state sottoposte obbligatoriamente alla revisione legale dei conti; dopo un breve periodo in cui i revisori legali hanno dovuto imparare a districarsi in un quadro normativo non adatto alla particolare dimensione di tali aziende, lo IAASB ha pubblicato il nuovo principio concepito per le imprese meno complesse – Less Complex Entities(LCE).
La seconda edizione del libro mira quindi ad integrare la prassi operativa testata sui bilanci 2023 con le nuove linee guida del principio “stand alone” che punta a rendere i processi di revisione più pertinenti, efficienti ed efficaci per le PMI, senza compromettere la qualità dell’audit.
È stato aggiunto inoltre un intero capitolo in cui vengono messe a disposizione alcune check list e alcuni facsimile da utilizzare soprattutto in previsione di eventuali controlli di qualità sul lavoro svolto. Ogni modello è accompagnato da note esplicative che aiutano a comprenderne l’uso corretto e a personalizzarlo in base al contesto specifico.
Armando Urbano
Dottore commercialista, Revisore legale, Perito e Consulente Tecnico del Tribunale di Bari. Consulente esperto in revisione legale, antiriciclaggio e privacy, contenzioso tributario, docente di ruolo di Economia Aziendale con pluriennale attività di docenza in master, corsi formativi, seminari di studio, webinar e convegni per Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. Autore di libri e di diverse pubblicazioni su riviste specializzate.
Introduzione
1 Principali differenze tra le nano imprese e le PMI in Italia
1.1 Le nano imprese
1.2 Le PMI
1.3 Le principali differenze nei controlli tra nano imprese e PMI
1.4 Esempi di obbligo di nomina dell’organo di controllo
2 La valutazione del rischio di revisione nella nano impresa
2.1 Procedure di valutazione del rischio
2.1.1 Le procedure di analisi comparativa
2.1.2 Le osservazioni e le ispezioni
2.1.3 Informazioni da altre fonti
2.1.4 Acquisizione della comprensione dell’impresa e del contesto in cui opera e del quadro normativo sull’informazione finanziaria applicabile
2.1.5 Acquisizione della comprensione delle componenti del sistema di controllo interno dell’impresa
2.2 Identificazione del rischio di errori significativi
2.3 Le asserzioni
3 Il compenso professionale e l’accettazione dell’incarico
3.1 Il compenso professionale
3.2 Accettazione dell’incarico
3.3 Cambiamento dei termini dell’incarico di revisione
3.4 Rapporti tra il revisore e il consulente della nano impresa
4 La pianificazione del lavoro di revisione
4.1 Le attività preliminari della pianificazione della revisione nelle nano imprese
4.2 Le attività di pianificazione
4.3 Il piano di revisione
5 La revisione delle voci di bilancio
5.1 Le principali attività di valutazione delle voci di bilancio
5.2 Analisi delle poste di bilancio dello stato patrimoniale Attivo
5.2.1 Immobilizzazioni immateriali
5.2.2 Immobilizzazioni materiali
5.2.3 Immobilizzazioni in corso e acconti
5.2.4 Immobilizzazioni finanziarie
5.2.5 Partecipazioni in imprese controllate
5.2.6 Analisi dell’attivo circolante
5.2.6.1 Le disponibilità liquide
5.2.6.2 I crediti
5.2.6.3 Le rimanenze
5.2.6.4 Le altre attività correnti
5.2.7 Ratei e risconti
5.3 Analisi delle poste di bilancio dello stato patrimoniale Passivo
5.3.1 Debiti verso fornitori
5.3.2 Debiti verso banche e altri finanziatori
5.3.3 Debiti tributari e previdenziali
5.3.4 Debiti verso il personale
5.3.5 Ratei e risconti passivi
5.4 Analisi del conto economico
5.4.1 Gli acquisiti di beni e servizi
5.4.2 Costi del personale dipendente
5.4.3 Gli ammortamenti
5.4.4 Oneri diversi di gestione
5.4.5 Imposte correnti, differite e anticipate
6 Le procedure di revisione nelle nano imprese
6.1 Le verifiche iniziali e sui saldi di apertura
6.2 La mitigazione del rischio da parte del revisore
6.3 La determinazione dei livelli di significatività
6.4 La strategia di revisione
7 Le conferme esterne
7.1 La circolarizzazione
8 La relazione del revisore
8.1 La relazione e il giudizio finale
8.2 Le relazioni unitarie del CNDCEC
8.3 Giudizio del revisore con rilievi, impossibilità di esprimere un giudizio e giudizio negativo
9 Introduzione al nuovo Principio IAASB per la revisione delle imprese meno complesse
9.1 Contesto e necessità di un nuovo principio
9.2 Definizione di Imprese meno complesse
9.3 Obiettivi e struttura del nuovo principio
9.4 Le linee guida supplementari IAASB sull’ISA per le imprese meno complesse (LCE)
9.4.1 Obiettivi delle linee guida supplementari
9.4.2 Struttura delle linee guida supplementari
9.5 Conclusioni
10 Documentazione a supporto per la revisione legale
10.1 Check-list dei documenti da richiedere alla società per l’incarico di revisione legale
10.1.1 Check-list della documentazione da richiedere all’inizio dell’incarico e ad ogni variazione
10.1.2 Check-list dei documenti da richiedere alla società per la verifica del primo trimestre
10.1.3 Check-list dei documenti da richiedere alla società per la verifica del secondo trimestre
10.1.4 Check-list dei documenti da richiedere alla società per la verifica del terzo trimestre
10.1.5 Check-list dei documenti da richiedere alla società per la verifica del quarto trimestre
10.1.6 Check-list dei documenti da richiedere alla società e verifica per la predisposizione della relazione al bilancio
10.2 Check-list dei documenti da richiedere alla società da parte del sindaco unico con incarico di revisione legale
10.2.1 Check-list della documentazione da richiedere all’inizio dell’incarico e ad ogni variazione
10.2.2 Check-list dei documenti da richiedere alla società per la verifica del primo trimestre
10.2.3 Check-list dei documenti da richiedere alla società per la verifica del secondo trimestre
10.2.4 Check-list dei documenti da richiedere alla società per la verifica del terzo trimestre
10.2.5 Check-list dei documenti da richiedere alla società per la verifica del terzo trimestre
10.2.6 Check-list dei documenti da richiedere alla società e verificare per la predisposizione della relazione unitaria al bilancio
10.3 Le comunicazioni dell’organo di controllo in caso di mancata ricezione nei termini del bilancio d’esercizio da approvare
10.3.1 Schema di lettera di rinuncia ai termini di cui all’art. 2429, co. 3, c.c.
10.3.2 Esempio lettera di sollecito ottenimento documentazione
10.3.3 Esempio secondo sollecito ottenimento documentazione
10.4 Facsimile verbale di nomina organo di controllo ex art. 2477 c.c.
10.5 Facsimile certificazione relativa al credito d’imposta ZES unica Mezzogiorno
Bibliografia
