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La seconda edizione di Arte e Fisco si presenta come un percorso trasversale tra gli aspetti giuridici, fiscali e di wealth planning del mondo dell’arte, con particolare focus sull’impatto delle nuove tecnologie.
Partendo dall’importanza della tutela giuridica delle opere d’arte, i cui effetti si ripercuotono sulla tassazione delle plusvalenze, il testo analizza, con l’aiuto della dottrina e della giurisprudenza – fino alle recentissime disposizioni della Suprema Corte – le figure del collezionista, del mercante d’arte e del “collezionista speculatore”. Si esamina l’acquisto dell’opera d’arte dal punto di vista fiscale, nei redditi di lavoro autonomo e nel reddito di impresa, con l’obiettivo di evidenziare i tratti salienti e gli effetti collegati.
Vengono affrontati gli aspetti contabili e di iscrizione in bilancio, il fair value, l’ammortamento e la svalutazione delle opere d’arte.
Il trattamento degli aspetti tributari affronta non solo l’impatto dell’IVA nella circolazione delle opere d’arte sia in Italia che in Paesi UE ed extra-UE, ma anche l’imposizione degli NFT e della crypto art, con i relativi risvolti sul quadro RW.
Ampio spazio viene inoltre lasciato alla possibile soluzione del pagamento delle imposte tramite la cessione diretta di opere d’arte ai sensi dell’art. 28-bis del D.P.R. 602/1973.
Questa seconda edizione include una sezione interamente nuova relativa agli aspetti del wealth planning (inteso come pianificazione patrimoniale) delle opere d'arte, con l'obiettivo di supportare artisti, collezionisti, ma anche family office e trustee per un'efficace gestione e detenzione (tramite strutture fiduciarie) di una collezione d'arte.
Il passaggio generazionale richiede un'adeguata pianificazione, al fine di coniugare le esigenze di governance familiare con la gestione della collezione, tenendo sempre ben presente l'impatto fiscale del trasferimento di proprietà. Da quest’ultimo potrebbe sorgere la necessità di un'immediata liquidità in capo agli eredi, a cui si può far fronte tramite la sottoscrizione di specifiche polizze vita volte a creare una riserva di fondi (rapidamente disponibili).
Simone Facchinetti
Avvocato e Rappresentante Ufficiale della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti, con sede in Dubai. Studio premiato come Boutique Legale di Eccellenza nei rapporti di business tra Italia e Medio Oriente dal 2017 al 2023.
Francesco Oliveti
Avvocato attivo a Zurigo, dove dirige una società indipendente di servizi wealth planning. Si occupa di consulenza a famiglie facoltose in tema di fiscalità internazionale e conformità fiscale, strutture miranti alla pianificazione patrimoniale, emigrazione e cambio di residenza fiscale, family governance.
Alberto Traballi
Commercialista e revisore contabile in Monza, specializzato in fiscalità internazionale. Ha maturato esperienza presso multinazionali e società di consulenza occupandosi di pianificazione fiscale e patrimoniale.
Prefazione, di Deodato Salafia
Abstract, di Francesco Oliveti
1. What does artwork mean?
2. Art and photography
3. Sustainability and ESG in art
4. Can artwork become a brand?
5. Artwork and collectible design
6. Disputes: discipline and alternative solutions
7. Copyright and criminal law
8. Metaverso and criminal offenses in art
9. Augmented reality and access to art work
10. NFT
11. Art collector and art dealer: a fine line
12. Anti-money laundering
13. Import & export – customs duties – free ports
14. Tax collection and art
15. Sponsorship and economic support to the art world
16. Artwork as emotional asset
17. Family dynamics in relation to emotional assets
18. Family governance
19. The protection and management strategies for art collections through fiduciary structures: trust and foundations
20. Protecting private art assets through life insurance policies
21. Art financing
22. Art lending
23. Family office
PARTE I
di Simone Facchinetti
1 Cosa si intende per “opera d’arte”?
1. Esiste una definizione giuridica di opera d’arte?
2. La Costituzione italiana e l’arte: valorizzazione e tutela dell’espressione artistica
3. Legge sul diritto d’autore (n. 633/1941): opere protette e soggetti
4. Tipologie di diritti protetti dalla L. 633/1941
4.1 Il D.Lgs. 8 novembre 2021, n. 177
4.2 Sentenze recenti sul diritto d’autore
5. Focus sui diritti morali: il caso del dipinto Tramonto a Montamajour
6. Rapporto tra opera d’arte e bene culturale
7. Fotografia tutelabile mediante il diritto d’autore: un caso pratico
7.1 La testimonianza di Maurizio Galimberti
8. Sostenibilità e ESG nell’arte
8.1 Esempi di artisti che raffigurano la sostenibilità
8.2 Le caratteristiche dell’arte sostenibile
9. Le nuove frontiere dell’opera d’arte: graffiti e urban art vs. crypto e appropriation art
9.1 La urban art
9.2 La tutela del patrimonio culturale e l’esperienza di Mr. SaveTheWall
9.3 Appropriation art
9.4 Digital & crypto art
9.5 NFT e assicurabilità delle opere d’arte
10. Ronaldo e Binance per una nuova sfida d’arte e le sfide in fiera con Art Dubai 2021
11. Il marchio e l’artista: come l’artista può far diventare marchio la sua opera
12. I destinatari delle opere d’arte: tra generazione X e generazione Y
13. Il processo di creazione dell’opera tra espressione e intuizione passando per la sua tutela: la testimonianza dell’artista Luca Tridente, in collaborazione con Luca Tridente
14. Diritto dell’arte e collectible design: colmare il divario tra arte e design con una particolare attenzione al certificato di autenticità e al valore del brand, di Elena Pelosi
15. La valutazione dell’opera d’arte
2 Controversie in campo artistico: disciplina e modalità alternative di risoluzione
1. Tutele giudiziarie azionabili dal titolare del diritto d’autore
2. Procedimenti innanzi all’Agcom
3. Il procedimento di conciliazione in materia di diritto d’autore
4. ADR, mediazione e arbitrato
5. Esiste un diritto giudizialmente tutelabile all’accertamento dell’autenticità di un’opera? Un caso affrontato dal Tribunale di Roma
3 Diritto d’autore e diritto penale
1. La tutela penale del diritto d’autore nella L. 633/1941
2. Responsabilità amministrativa da reato e delitti in materia di violazione del diritto d’autore
3. Il plagio nelle pronunce della Corte di Cassazione
4. Furti d’arte: una panoramica generale
5. Focus sui furti d’arte: casi celebri
6. Metaverso e reati nell’ordinamento giuridico italiano
7. Le regole anti-money laundry nel mondo dell’arte
7.1 Introduzione: normativa applicabile e soggetti obbligati
7.2 Adempimenti antiriciclaggio
7.3 Art freeport: antiriciclaggio e attualità
7.4 Conclusioni
4 Opera d’arte come oggetto di compravendita e forma di investimento
1. L’opera d’arte come oggetto di contratto di compravendita e forma di investimento
1.1 Discipline di marketing in ambito artistico
1.2 Transazioni in ambito artistico
1.3 Le collezioni d’arte e il ruolo dell’art manager
1.4 Il contratto di compravendita di un’opera d’arte
2. I fondi d’arte
3. Protezione del patrimonio artistico
3.1 Il passaggio generazionale
4. Trust
5. Mandato fiduciario
6. Fondazione
7. Patto di famiglia
8. Case history: Louvre Abu Dhabi, Guggenheim Abu Dhabi e nuovi progetti
9. Lo scenario post Covid
10. La protezione in ambito assicurativo
11. NFC: l’esperienza di una tecnologia pensata per il mondo del fashion e applicata a quello dell’arte, di Andrea Gallo
12. Arte, fashion e cultura: la sfida di Francesca Liberatore
13. Il commercio online e le sue patologie
5 Diritto dell’arte e intelligenza artificiale: i nuovi orizzonti
1. La digital art e le nuove frontiere dell’arte: le testimonianze di gallerie e artisti
1.1 La testimonianza di Wikiarte, di Deborah Petroni e Rubens Fogacci
1.2 La testimonianza del Maestro Milo sulla modernità nell’arte: intervista
1.3 Intervista a Stefano Berardino e Silvia Paracchini – OrtArte, di Chiara Ammenti
2. Il processo di creazione artistica e i soggetti del sistema
2.1 Il sistema artistico odierno
3. La digitalizzazione delle opere d’arte
3.1 I casi più rilevanti nell’ambito dell’arte digitale
4. La custodia delle opere d’arte digitali e come le nuove tecnologie possono aiutare a riconoscere i falsi
4.1 Digital art e nuove tecnologie, tra intelligenza artificiale, metaverso, NFT, NFC e altro ancora
5. Art manager
6. Tecnologia blockchain, tokenizzazione e nuovi modi di vendita delle opere d’arte
6.1 La tecnologia blockchain
6.2 Smart contract
6.3 Tokenizzazione
6.4 Nuovi modi di vendita dell’opera d’arte
7. La realtà aumentata e l’accesso alle opere d’arte
8. La cultura matrice di sostenibilità, di Francesco Tamburella
9. Gli spazi espositivi per l’arte, di Cristiano Carocci
10. Intelligenza artificiale e reti neurali
10.1 L’IA e la creatività umana: la questione giuridica del diritto d’autore
11. Metaverso e arte: il connubio (im)perfetto tra tecnologia e creatività umana
PARTE II
di Alberto Traballi
6 Dagli NFT alla crypto art: aspetti fiscali
1. GLI NFT
1.1 Definizione e storia
1.2 Le origini degli NFT
1.3 L’affermazione degli NFT
1.4 Come creare un NFT
1.5 Quadro normativo e trattamento fiscale
1.5.1 Le norme fiscali
1.5.2 Quadro RW
1.6 Gli NFT nel mercato dell’arte: una bolla?
2. Accesso alle opere d’arte e crypto art
3. Nuovi modi di vendita dell’opera d’arte
4. Marketplace e crypto art
4.1 Che cos’è un marketplace?
4.2 Vantaggi per gli artisti dell’affiliazione a marketplace
4.3 I principali marketplace
7 Due diligence nell’arte
1. Introduzione
2. Gli strumenti della due diligence
3. I documenti essenziali
4. Brevi cenni al metodo Sharon Hecker
4.1 La connoisseurship
4.2 La provenienza dell’opera
4.3 Gli esami tecnico-scientifici
4.4 Il condition report
4.5 La firma dell’opera
4.6 Catalogo
4.7 Il report definitivo
5. Due diligence e falsificazioni
8 La figura dell’artista tra il reddito di impresa e i redditi diversi. La nuova figura del collezionista speculatore
1. Introduzione
2. La mancanza di una norma fiscale specifica per la tassazione dei proventi derivanti dalla cessione di opere d’arte e collezioni e l’evoluzione giurisprudenziale
3. Il collezionista
4. Il mercante d’arte
5. Il collezionista speculatore
5.1 L’importanza della sentenza della Corte di Cassazione n. 6874 dell’8 marzo 2023
6. Conclusioni e prospettive future
6.1 La legge delega alla riforma del diritto tributario
9 Le opere d’arte nel reddito di lavoro autonomo e nel reddito di impresa
1. Le opere d’arte nel reddito di lavoro autonomo
1.1 L’articolo 54 del Tuir
1.2 Criteri di deducibilità
1.3 Le spese di rappresentanza nel Modello Redditi persone fisiche
1.4 IVA per gli acquisti di opere d’arte
1.5 Cessione di opere d’arte
1.6 La giurisprudenza
2. Le opere d’arte nel reddito di impresa
2.1 Introduzione
2.2 Imprese che commercializzano opere d’arte
2.3 Imprese che non commercializzano opere d’arte
2.3.1 Il costo di iscrizione in bilancio, il fair value, l’ammortamento e la svalutazione dell’immobilizzazione
2.4 Cessione di opere d’arte nel reddito di impresa
2.4.1 Cessione di opere d’arte oggetto dell’attività d’impresa
2.4.2 Cessione di opere d’arte non costituenti attività d’impresa
2.5 L’antiriciclaggio
2.5.1 Aspetto sanzionatorio
2.6 Il quadro RW del Modello Redditi persone fisiche
2.6.1 Il quadro RW e le opere d’arte
2.6.2 Modalità e termini di presentazione
10 L’IVA
1. Il mercato primario
2. Il mercato secondario
3. Il mercato pubblico
4. Il mercato privato
5. Il contratto di commissione
6. La vendita di opere d’arte quale cessione di beni e non prestazione di servizi: la posizione della Corte di Giustizia europea
7. Le aliquote IVA ordinarie e agevolate
8. Il meccanismo dell’applicazione dell’IVA nel caso di cessione di opera d’arte con intervento di un operatore professionale
9. Il regime del margine
9.1 Introduzione
9.2 Rivenditori abituali e gallerie d’arte
9.3 Case d’asta
10. I regimi del margine
11 La circolazione delle opere d’arte
1. Acquisti da Paesi UE, importazione e aspetti doganali delle opere d’arte
2. I tre elementi ai fini della circolazione di opere d’arte
3. Esportazione di opere d’arte
4. Temporanea esportazione/importazione – Carnet ATA
5. Porto franco
6. Diritto di seguito
12 L’attività di riscossione e le opere d’arte
1. Pagare le imposte mediante cessione di opere d’arte: un’opportunità poco conosciuta ex art. 28-bis del D.P.R. 602/1973
2. L’oggetto della cessione
3. I soggetti
4. La procedura
5. Utilizzo dell’importo riconosciuto tramite F24
6. Comparazione con analoghi istituti: la Francia
7. Analisi e possibili evoluzioni
13 La sponsorizzazione dei beni culturali ed il sostegno economico del mondo dell’arte
1. Le varie forme di sostegno al mondo dell’arte
2. Il mecenatismo culturale
2.1 Mecenatismo in Europa post Covid-19
3. La sponsorizzazione culturale
4. La filantropia
5. La partnership
6. L’“art bonus”
6.1 Introduzione
6.2 Il profilo oggettivo
6.3 Estensione del beneficio fiscale
6.4 Modalità di utilizzo del credito
6.5 Motivazioni del suo successo
6.6 Conclusioni e suggerimenti
Bibliografia della Parte II
PARTE III
di Francesco Oliveti
14 L’opera d’arte nel mondo “wealth planning”
1. L’opera d’arte intesa come emotional asset: idiosincrasia o correlazione
2. Dinamiche familiari in relazione agli emotional asset
3. Il ruolo del consulente, come guida nella gestione delle dinamiche familiari
4. Family governance
4.1 Creazione di un quadro decisionale
4.2 Accordo su valori condivisi
4.3 Ambito e limiti della collezione
4.4 Strategia di sviluppo
4.5 Procedure di acquisizione
4.6 Direttive e criteri di dismissione
4.7 Decalogo per una governance affidabile
4.8 Strutture fiduciarie volte a detenere la collezione d’arte e l’amministrazione
4.9 Protezione del patrimonio artistico
4.9.1 Trust
4.9.2 Mandato fiduciario
4.9.3 Fondazione
4.9.4 Patto di famiglia
4.10 Pianificazione del trasferimento
15 Le strategie di tutela e gestione di collezioni d’arte attraverso strutture fiduciarie: trust e fondazioni
1. Introduzione
2. Caratteristiche principali
2.1 Conservazione e protezione
2.2 Riservatezza e privacy
2.3 Pianificazione patrimoniale e successione
2.4 Vantaggi fiscali
2.5 Filantropia
2.6 Gestione professionale e competenze specialistiche
2.7 Flessibilità e controllo
3. Rischi della detenzione di opere d’arte in una struttura fiduciaria
3.1 Gestione e costi amministrativi
3.2 Selezione attenta del trustee
3.3 Onere della responsabilità fiduciaria
3.4 Volatilità del mercato e valutazioni
3.5 Adeguamento alle evoluzioni normative
3.6 Salvaguardare le relazioni trustee-beneficiario
16 Linee guida di carattere pratico per un’efficace pianificazione
1. Introduzione
2. Le peculiarità dell’artista
3. Le peculiarità del collezionista
17 Approfondimento sul ruolo del trustee nell’amministrazione delle opere d’arte: analisi delle responsabilità ed obblighi
1. Introduzione
2. La due diligence delle opere d’arte come patrimonio detenuto in trust
3. Attribuzione ed autenticità
4. Come proteggersi
5. Identificazione di un conflitto di interesse come chiave per evitare le insidie nel mercato dell’arte
6. Linee guida di carattere pratico per un’efficace due diligence
7. AML
8. La protezione in ambito assicurativo
9. Il diritto di rivendita dell’artista
18 La disciplina fiscale del trust in Italia: recenti sviluppi
1. Introduzione
2. Il trust nel contesto italiano
3. Imposta di successione e donazione
3.1 Eccezioni alla regola generale
3.2 Territorialità dell’ISD
3.3 Allineamento all’approccio precedente
4. Imposte sul reddito
5. Obblighi di dichiarazione
6. Regime forfettario
19 La protezione del patrimonio artistico privato tramite le polizze vita
1. Introduzione
2. Inquadramento generale delle polizze vita per High Net Worth Individuals (HNWI) nel mondo dell’arte
3. ULI come strumento per creare liquidità
4. PPLI come strumento di detenzione di opere d’arte
20 Art financing
1. Introduzione
2. La garanzia
3. Tipi di finanziamento
3.1 Prestiti a termine
3.2 Prestiti ponte
3.3 Linee di credito
4. Funzionamento nella pratica
5. Costi del finanziamento
6. Tempistiche per ottenere un finanziamento garantito da un’opera d’arte
7. Il finanziamento di un’opera arte e riservatezza
8. Art lending
21 Family office
1. Introduzione
2. La struttura e la funzione di un family office
3. Family office e il ruolo svolto nella gestione della collezione d’arte
4. Family office e investimenti diretti in opere d’arte
5. Criticità da tenere presenti
Bibliografia della Parte III
Crediti
Gli Autori
Il libro affronta principalmente la riforma della fiscalità internazionale introdotta dal decreto legislativo n. 209/2023, senza tralasciare i temi di attualità a partire dal 2024, a questa collegati. Si è optato per contenuti e considerazioni ad ampio respiro per supportare la maggior parte dei professionisti nella conoscenza della nuova normativa e dei suoi risvolti.
Si presentano in primis le novità sulla residenza fiscale delle persone fisiche, della società e degli enti quali i trust. Viene in seguito trattata la disciplina delle controlled foreing companies e le connesse semplificazioni introdotte dalla novella. Un capitolo è dedicato altresì al tema dei dividendi provenienti da paradisi fiscali, disciplina che è stata influenzata, seppur indirettamente, dal D.Lgs. 209/2023 attraverso una modifica di definizione del requisito del “livello impositivo effettivo”.
Vengono poi esaminati i più interessanti argomenti di attualità, in ambito internazionale, quali la rivalutazione delle partecipazioni detenute all’estero da soggetti residenti, il nuovo regime di partecipation exemption per le partecipazioni in società italiane possedute da società non residenti, le disposizioni contenute nella Multilaterale BEPS (MLI), la cui entrata in vigore è attesa nei prossimi anni. La Multilaterale, infatti, modificherà in via automatica alcune prescrizioni delle convenzioni contro le doppie imposizioni, con particolare riferimento al tema della “stabile organizzazione”.
Sono stati analizzati infine il regime degli impatriati, di cui al nuovo art. 5 D.Lgs. 209/2023, oltre che l’agevolazione c.d. reshoring, che ha l’obiettivo di attrarre in Italia imprese estere.
ENNIO VIAL
Dottore commercialista, opera nel settore della consulenza in materia di fiscalità internazionale, di operazioni straordinarie, di riorganizzazione di patrimoni familiari e di trust. È relatore per svariati enti di formazione. Pubblica da oltre 25 anni articoli e libri su temi di sua competenza. Amministratore di Trust Company.
SILVIA BETTIOL
Dottore commercialista, si dedica alla consulenza in materia di fiscalità internazionale, di operazioni straordinarie e di trust. Ha maturato una significativa esperienza in tema di comunicazioni delle holding e adempimenti del Trust. È relatrice e autrice di pubblicazioni su temi di sua competenza. Procuratrice di Trust Company.
1 La residenza delle persone fisiche dal 2024
1.1 Introduzione
1.2 La residenza delle persone fisiche: un confronto tra passato e presente
1.3 Le regole in vigore fino al 31 dicembre 2023
1.4 Le nuove regole dell’art. 1 del decreto internazionalizzazione
1.5 Il domicilio tra dilemmi vecchi e nuovi
1.6 Le pronunce della Cassazione che considerano prevalenti gli interessi personali
1.7 Le pronunce della Cassazione che considerano prevalenti gli interessi economici
1.8 La questione della presenza fisica
1.9 Una digressione sul tema dell’iscrizione all’AIRE e le sue sanzioni
1.9.1 L’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero
1.9.2 Soggetti obbligati ad iscriversi all’AIRE
1.9.3 Soggetti non obbligati ad iscriversi all’AIRE
1.9.4 Modalità di iscrizione all’AIRE
1.9.5 Decorrenza dell’iscrizione all’AIRE
1.9.6 La cancellazione dall’AIRE
1.9.7 La mancata iscrizione all’AIRE
1.9.8 Il regime sanzionatorio
1.10 Il rapporto con le convenzioni contro le doppie imposizioni
2 La residenza delle società
2.1 Introduzione
2.2 La residenza delle società e degli enti
2.2.1 La disciplina precedentemente in vigore
2.2.2 La nuova previsione normativa in vigore dal 2024
2.2.3 In relazione ai trust
2.2.4 In relazione alle società di persone
2.3 La residenza delle società e degli enti nelle convenzioni contro le doppie imposizioni
2.4 Orientamenti giurisprudenziali in tema di residenza estera delle società e degli enti
2.4.1 La giurisprudenza secondo cui esterovestizione equivale ad abuso del diritto
2.4.2 La giurisprudenza secondo cui esterovestizione equivale ad evasione
3 La residenza del trust
3.1 Introduzione
3.2 La vecchia disciplina della residenza fiscale: la soggettivizzazione fiscale del trust
3.3 La vecchia disciplina della residenza fiscale in vigore fino al 2022
3.4 La nuova residenza del trust dal 2024
3.5 Le presunzioni di residenza in Italia per i trust esteri
3.6 Cosa cambia davvero con il Decreto Internazionalizzazione per i trust?
3.7 La residenza fiscale del trust e le Convenzioni contro le doppie imposizioni
3.7.1 L’evoluzione storica del pensiero
3.7.2 La posizione dell’Amministrazione finanziaria
4 La disciplina controlled foreign companies. Le novità del D.Lgs. 209/2023
4.1 Introduzione
4.2 I lineamenti della disciplina controlled foreign companies
4.2.1 Profili introduttivi
4.2.2 La normativa cfc in sintesi
4.3 La nozione di controllo
4.4 La tassazione effettiva da confrontare
4.4.1 Rapporto tra disciplina cfc e disciplina relativa ai dividendi
4.4.2 Successione temporale dei provvedimenti
4.4.3 Imposte estere da considerare
4.4.4 Adesione della società estera ad una tassazione di gruppo
4.4.5 Regimi opzionali esteri
4.4.6 Le differenze temporanee
4.4.7 Applicazione del principio di derivazione rafforzata
4.5 La determinazione del reddito estero
4.6 Il meccanismo di imputazione per trasparenza
4.7 Il trasferimento in Italia della cfc: i chiarimenti della C.M. 18/E/2021 e della C.M. 29/E/2022
4.8 Determinazione dell’ultimo esercizio di residenza estera
4.9 Interpello probatorio
4.10 Holding estera e cfc
4.10.1 I casi di discussione: il raffronto dell’imposizione in assenza di applicazione del principio
4.10.2 Applicazione del principio del provvedimento: le regole italiane applicate alla holding estera
4.10.3 Applicazione del principio del provvedimento: le regole estere applicate nel calcolo dell’ETR della holding estera e del VTR
4.10.4 Una riflessione sugli esempi
4.10.5 Il caso della holding lussemburghese
4.11 Le nuove previsioni relative alla tassazione effettiva della società estera cfc: la tassazione del 15%
4.11.1 Come computare la tassazione effettiva estera
4.11.2 Le condizioni restrittive per applicare la nuova regola
4.11.3 Le ulteriori nuove ipotesi previste dalla novella
4.11.4 Il contenuto del provvedimento 30 aprile 2024 – L’opzione per la tassazione del 15%
4.11.5 Una riflessione: ma le persone fisiche sono davvero discriminate?
4.11.6 I riflessi sulla tassazione dei dividendi
4.11.7 Alcuni casi pratici
5 La tassazione dei dividendi paradisiaci. Risvolti operativi a seguito delle novità introdotte dal D.Lgs. 209/2023 alla disciplina cfc
5.1 Introduzione
5.2 Le ricadute delle nuove regole cfc sui dividendi: le partecipazioni non di controllo
5.3 Le ricadute sulle partecipazioni di controllo
5.4 Quali sono le modifiche in tema di tassazione cfc?
5.5 Torniamo ai dividendi
5.6 Il regime dei dividendi paradisiaci in ipotesi di controllo
5.7 Applicazioni pratiche: applicazione del test 1007
5.8 La cessione della partecipazione
5.9 E se il test 1007 non risulta soddisfatto?
5.10 Analisi della C.M. 35/E/2016 sulla base di un caso concreto
5.11 Il requisito della revisione: alcune riflessioni con i test della C.M. 35/E/2016
5.12 Un quadro di sintesi
5.13 Alcuni esempi
6 Gli impatriati alla luce del nuovo articolo 5 D.Lgs. 209/2023
6.1 Introduzione
6.2 Il nuovo regime agevolativo in favore dei lavoratori impatriati
6.2.1 Requisiti soggettivi
6.2.2 Durata dell’agevolazione
6.2.3 Detassazione maggiore per chi rientra con figli
6.2.4 Chiarezza sugli impatriati che rientrano dopo periodi di distacco
6.2.5 Stop alla maggiore agevolazione per i trasferimenti al Sud Italia
6.3 Aiuti de minimis e regime di impatrio
6.4 Cosa accade per i vecchi impatriati? Ovvero per chi è rientrato quando ancora era in vigore la previgente normativa? – Le previsioni dei commi 9 e 10
6.5 Una tabella di sintesi fra vecchia e nuova disciplina
6.6 Osservazioni conclusive
7 Trasferimento in Italia di attività economiche estere – il c.d. reshoring
7.1 Introduzione
7.2 Trasferimento in Italia di attività economiche – A chi si rivolge
7.2.1 Le osservazioni di Assonime – Circolare 4/2024
7.3 Ulteriori previsioni agevolative
7.3.1 I valori di ingresso dell’impresa non residente che si trasferisce
7.3.2 Il meccanismo del recapture
8 La rivalutazione delle partecipazioni estere
8.1 Introduzione
8.2 La rivalutazione delle quote in generale
8.2.1 Ambito soggettivo
8.2.2 Ambito oggettivo
8.3 Modalità di perfezionamento della disciplina
8.4 L’ammissibilità della rivalutazione di quote estere
8.5 Le partecipazioni estere
8.5.1 In relazione alla normativa nazionale
8.5.2 Il Modello OCSE 2017
8.5.3 Il problema del credito di imposta
8.5.4 L’ipotesi delle partecipazioni detenute in società non residenti
8.5.5 La rivalutazione della quota estera e il conferimento
8.5.6 La rivalutazione in ipotesi di successione e donazione
9 La pex estesa alle società estere dalla legge di bilancio 2024
9.1 Introduzione
9.2 Territorialità e qualificazione delle plusvalenze conseguite da società non residenti per la cessione di partecipazioni in società italiane
9.2.1 Disciplina domestica di tassazione delle società non residenti sulle plusvalenze immobiliari
9.2.2 Disciplina convenzionale
9.3 Il vecchio regime impositivo
9.3.1 Inquadramento
9.3.2 Modalità dichiarative
9.3.3 Un quadro di sintesi
9.4 Il nuovo regime impositivo
9.4.1 La novella della legge di bilancio 2024
9.4.2 L’origine giurisprudenziale della novella
9.4.3 Un quadro di sintesi: società extra UE e società non SEE con scambio info
9.4.4 Un quadro di sintesi: società UE e SEE con scambio info
9.5 La tassazione delle plusvalenze nel Modello Convenzionale
9.6 Le Convenzioni dell’Italia: un quadro sinottico
9.7 Paesi con Convenzione che non prevede la clausola relativa alle società immobiliari
9.8 Paesi con Convenzione che contiene una clausola per le società immobiliari vicina alla formulazione del Mod. OCSE 2003
9.9 Paesi con Convenzioni che contengono una clausola relativa alle società immobiliari vicina al Mod. OCSE 2017
9.9.1 La Convenzione con la Francia
9.9.2 La Convenzione con Cipro
10 2024: la Svizzera diventa “white”
10.1 Introduzione
10.2 La fuoriuscita dalla black list
10.3 Efficacia ex nunc o ex tunc?
10.4 Il primo effetto della fuoriuscita dalla black list: disapplicazione della presunzione di residenza
10.4.1 Orientamenti giurisprudenziali in tema di residenza fiscale
10.5 Ulteriori effetti positivi dalla fuoriuscita dalla black list
10.5.1 La disapplicazione del raddoppio di sanzioni e termini
10.6 Lo stato attuale della black list di cui al D.M. 4 maggio 1999
10.7 Altri casi di applicazione del decreto 4 maggio 1999
11 Il nuovo quadro RW 2024
11.1 Introduzione
11.2 Le criptoattività dal 2023
11.2.1 Il monitoraggio delle criptoattività
11.2.2 La tassazione delle criptoattività
11.3 La vivisezione del quadro RW nel Mod. Redditi PF/2024
11.3.1 Il rigo RW1: l’analisi colonna per colonna
11.4 Il battesimo del quadro W nel Mod. 730
11.5 L’aumento di IVIE ed IVAFE dal 2024
11.5.1 Raddoppio IVAFE per prodotti finanziari in paesi paradisiaci
11.5.2 L’aumento IVIE dal 2024
11.5.2.1 Le ipotesi di esonero per abitazione principale
11.5.2.2 L’IVIE per la prima casa di lusso
11.5.2.3 E se gli immobili non variano?
12 La Convenzione Multilaterale BEPS
12.1 Introduzione
12.2 N natura della Convenzione: che valenza ha?
12.3 Dove reperire le informazioni utili
12.4 Entrata in vigore
12.5 N natura delle disposizioni (obbligatorie o non obbligatorie)
12.6 Le entità con doppia residenza (art. 4)
12.6.1 Introduzione
12.6.2 L’eliminazione della doppia residenza per i soggetti diversi dalle persone fisiche
12.6.3 Le riserve
12.6.4 La notifica delle riserve al depositario
12.6.5 La posizione dell’Italia
12.7 Applicazione dei metodi per l’eliminazione della doppia imposizione
12.7.1 Introduzione
12.7.2 Le opzioni possibili
12.7.3 Il gioco delle opzioni e delle riserve
12.7.4 La posizione dell’Italia
12.8 La norma antiabuso in tema di dividendi
12.8.1 Introduzione
12.8.2 La previsione antielusiva
12.8.3 Le riserve
12.8.4 La posizione dell’Italia
12.9 La nuova stabile organizzazione nella Convenzione Multilaterale
12.9.1 Introduzione
12.9.2 Elusione attraverso la figura del commissionario
12.9.2.1 La nuova previsione
12.9.2.2 Esclusione dall’applicazione
12.9.2.3 Modalità applicative
12.9.2.4 La riserva
12.9.2.5 La posizione dell’Italia
12.9.3 Elusione attraverso specifiche attività
12.9.3.1 Introduzione
12.9.3.2 La presenza della stabile organizzazione della casa madre o di una parte correlata
12.9.3.3 La sede fissa di affari
12.9.3.4 Il gioco delle riserve
12.9.3.5 Ulteriori condizioni per l’operatività delle opzioni
12.9.3.6 L’operatività del paragrafo 4 relativo alla forza attrattiva della stabile
12.9.3.7 La posizione dell’Italia
12.9.4 Lo splitting-up dei contratti
12.9.4.1 Lineamenti della disciplina
12.9.4.2 Le riserve e la pozione dell’Italia
12.10 Un caso professionale: il magazzino può essere stabile organizzazione
12.10.1 Introduzione
12.10.2 Il caso concreto
12.10.3 La normativa interna
12.10.4 Le previsioni del Modello di Convenzione OCSE 2017: la negative list
12.10.5 Il magazzino collegato ad un business del gruppo
12.10.6 La Convenzione Multilaterale 2017
12.10.7 La stabile nella Multilaterale
12.11 Le plusvalenze internazionali da partecipazioni immobiliari
12.11.1 Introduzione
12.11.2 Le plusvalenze immobiliari
12.11.3 Le plusvalenze da partecipazioni immobiliari
12.11.4 La nuova formulazione del paragrafo 4 contenuta nel Modello OCSE 2017
12.11.5 Le previsioni della Convenzione Multilaterale
12.11.5.1 Le disposizioni dell’art. 9: il caso in cui la Convenzione già prevede la clausola delle plusvalenze immobiliari
12.11.5.2 Il caso in cui la Convenzione non prevede la clausola delle partecipazioni immobiliari
12.12 Le riserve e le opzioni
12.13 La posizione dell’Italia
12.14 La rete dei trattati dell’Italia: i trattati con la clausola antiabuso
12.15 I trattati senza la clausola antiabuso
13 Applicazione di ritenute su canoni per utilizzo di software
13.1 Introduzione
13.2 La disciplina domestica
13.3 La disciplina convenzionale
13.4 Il reddito di impresa nel Modello OCSE
13.5 Le royalties nel Modello OCSE
13.6 L’orientamento dell’Agenzia delle Entrate
13.7 Direttiva canoni interessi
13.8 Alcuni esempi concreti
13.8.1 Il compenso per la commercializzazione del software è pagato da una società estera a una italiana
14 Residenza fiscale e split year nelle risposte ad interpello dell’Agenzia delle Entrate
14.1 Introduzione
14.2 La residenza fiscale in Italia: l’art. 2, co. 2 del D.P.R. n. 916/1987
14.2.1 L’iscrizione all’anagrafe
14.2.2 Il domicilio nel codice civile
14.2.3 La residenza ai sensi del codice civile
14.3 La disciplina convenzionale: il presupposto della disciplina convenzionale
14.4 Trasferimento della residenza in corso d’anno
14.4.1 La disciplina convenzionale
14.4.2 La disciplina domestica
14.5 Le Convenzioni siglate dall’Italia che prevedono lo split year
14.6 Gli interventi di prassi in tema di split year
14.7 Il caso dell’apolidia fiscale – Un tema ancora irrisolto
14.8 Lo split year trova applicazione anche alle società?
15 Lo smart working anche alla luce della C.M. n. 25/E del 18 agosto 2023
15.1 Introduzione
15.2 Quando lo smart working ha avuto la sua massima “applicazione”
15.3 Il rapporto tra residenza fiscale e smart working
15.4 La residenza nelle Convenzioni
15.5 Convenzioni e smart working
15.5.1 Redditi da lavoro dipendente
15.6 Lo smart working nel periodo emergenziale
15.7 Regimi speciali per gli impatriati in caso di svolgimento dell’attività lavorativa in Italia
15.7.1 Regime degli impatriati
15.8 I trasferimenti fittizi della residenza all’estero
15.9 La stabile organizzazione e la base fissa
16 I lavoratori frontalieri e le indicazioni della C.M. n. 25/E del 18 agosto 2023
16.1 Introduzione
16.2 La definizione di frontaliere
16.2.1 Il lavoratore frontaliere nella normativa interna
16.2.2 La definizione di frontaliere nelle Convenzioni
16.2.3 La rivisitazione dei Comuni interessati
16.3 Brevi note conclusive
17 I beneficiari residenti in Italia di un trust estero
17.1 Introduzione
17.2 L’imposizione indiretta
17.3 L’imposizione diretta
17.3.1 Trust opaco o trasparente
17.3.2 La tassazione dei beneficiari del trust trasparente non residente
17.3.3 La tassazione dei beneficiari del trust opaco non residente: la natura paradisiaca del trust
17.3.4 La questione dei trust comunitari
17.3.5 La determinazione della tassazione nominale: questioni introduttive
17.3.6 Tassazione nominale e aliquote progressive per scaglioni
17.3.7 Aliquote differenziate in base alle tipologie di reddito e scaglione di esenzione
17.3.8 Tassazione in capo ai beneficiari e tassazione nominale
17.3.9 La questione delle esimenti
17.3.10 La tassazione dei beneficiari del trust opaco non residente dopo la conclusione del trust
17.4 Il monitoraggio fiscale del trust trasparente ed opaco
17.5 Il caso del trust interposto
17.5.1 Introduzione
17.5.2 Trust interposto nei confronti del beneficiario residente in Italia
17.5.3 Trust interposto nei confronti del disponente estero
18 Recenti principi di diritto in tema di stabile organizzazione e nuova IME
18.1 Introduzione
18.2 La definizione di stabile organizzazione nella normativa interna
18.3 Le operazioni delle stabili organizzazioni rientranti in gruppi IVA
18.3.1 I rapporti tra casa madre e stabile organizzazione in assenza di un gruppo IVA
18.3.2 I rapporti tra casa madre e stabile organizzazione se la madre o la stabile aderiscono ad un gruppo IVA UE
18.3.3 I rapporti tra casa madre e stabile organizzazione se la madre o la stabile aderiscono ad un gruppo IVA non UE
18.3.4 Rapporti tra due stabili organizzazioni di un soggetto comunitario con una stabile extracomunitaria aderente ad un gruppo IVA
18.3.5 Rapporti tra due stabili organizzazioni italiane di due società estere aderenti ad un gruppo IVA UE
18.4 Il regime di branch exemption (168-ter Tuir)
18.5 La disciplina convenzionale
18.6 L’opzione nel Modello Redditi SC
18.7 La remissione in bonis
18.8 Il principio di diritto n. 10/2023 in tema di opzione per il regime Bex
Il d.lgs. n. 39/2021 ha introdotto l’obbligo per le Federazioni sportive nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di redigere Linee guida per la predisposizione di Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione di molestie, abusi, violenze e discriminazioni in ambito sportivo. Il volume, partendo da un quadro della normativa nazionale, intende fornire una disamina del Modello di organizzazione, gestione e controllo (anche detto MOG sportivo) che gli enti sportivi sono tenuti ad adottare, nonché un’analisi sul ruolo, sulle funzioni e sulle responsabilità del Safeguarding, cd. Responsabile contro gli abusi e le violenze, individuandone le competenze consistenti in conoscenze tecnico-giuridico e capacità empatiche e di ascolto attivo proprie delle professionalità d’aiuto.
Il testo evidenzia gli elementi del Modello “tipo” ed indica le caratteristiche e i compiti del Safeguarding attraverso il parallelismo con la struttura, le funzioni e le attività del Modello organizzativo 231 e dell’Organismo di Vigilanza seppur con le dovute differenziazioni.
Passando in rassegna le esperienze internazionali, viene offerta una panoramica con i sistemi di common law, che già da tempo hanno implementato meccanismi di contrasto agli abusi, violenze e discriminazioni in ambito sportivo, nonché le buone prassi in Italia, attraverso l’intervista alla consigliera FGCI Stella Frascà.
L’adozione del MOG volto alla prevenzione di questa tipologia di abusi è dunque una sfida imprescindibile per le società sportive a tutti i livelli e il Safeguarding rappresenta una nuova figura professionale da “costruire”. Il testo, attraverso un approccio teorico-pratico e un’appendice operativa contenente schede e formulari, propone dei criteri per orientare gli operatori, le società sportive e i professionisti per l’adozione dei Modelli. Il volume si rivolge altresì agli avvocati, agli operatori della giustizia penale e sportiva, alle associazioni sportive ed a tutti coloro che intendono approfondire la tematica.
AA.VV.
Giulia Gioachin
Armando Ottone
Marianna Negro
Letizia Catalano
Francesca Di Muzio
Antonio Mastrone
Salvatore Calandra
Valerio Silvetti
Gianvito Rizzini
A cura di :
F. Di Muzio, G. Gioachin, A. Ottone
SEZIONE I – LA RIFORMA DEL DIRITTO DELLO SPORT: QUADRO NORMATIVO
1 Inquadramento normativo
(Giulia Gioachin)
1.1 Premessa
1.2 Lo sport nell’ordinamento nazionale e sovranazionale
1.3 La revisione costituzionale: il nuovo articolo 33 della Costituzione
1.4 La riforma dello sport ed il D.Lgs. n. 39 del 28 febbraio 2021
1.5 Le società sportive e il D.Lgs. n. 231/2001
1.6 Le condotte illecite rilevanti ai sensi dell’art. 16 del decreto legislativo n. 39 del 28 febbraio 2021
1.7 L’intervento del CONI
SEZIONE II – IL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA E IL RUOLO DEL SAFEGUARDING
2 Il Modello di organizzazione e controllo dell’attività sportiva
(Letizia Catalano)
2.1 L’obbligo di adozione dei “Modelli di organizzazione e controllo dell’attività sportiva”
2.2 Il Modello di organizzazione e di controllo dell’attività sportiva
2.2.1 Il codice di condotta
2.2.2 L’analisi dei rischi
2.2.3 Contenuto dei Modelli sportivi e attività di diffusione
2.3 Integrazione con il Modello 231
3 Il Safeguarding: criteri di nomina, professionalità richieste e funzioni ispettive
(Marianna Negro e Francesca Di Muzio)
3.1 Premessa
3.2 I criteri di nomina del Safeguarding
3.3 I requisiti e le professionalità richieste
3.4 Le funzioni del Safeguarding
3.5 Le funzioni ispettive in relazione alle segnalazioni pervenute
4 Rapporti con Organi di controllo dei diversi sistemi
(Armando Ottone)
4.1 Premessa
4.2 Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni e l’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001
4.3 Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni e l’Organo di garanzia nelle Società di calcio
5 Profili di responsabilità del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni
(Gianvito Rizzini)
5.1 Premessa
5.2 Il ruolo e le competenze
5.3 Responsabilità civile
5.4 Responsabilità extracontrattuale
5.4.1 Fondamento e scenari di responsabilità extracontrattuale
5.4.2 Principi di responsabilità e cautela
5.4.3 Misure di protezione e prevenzione
5.5 Responsabilità penale
5.6 Conclusioni
SEZIONE III – LA SEGNALAZIONE DELLE CONDOTTE DI ABUSO, VIOLENZA E DISCRIMINAZIONI IN AMBITO SPORTIVO
6 La gestione delle segnalazioni
(Valerio Silvetti)
6.1 Premessa di ordine sociale
6.2 Premessa di ordine normativo
6.3 Le segnalazioni nelle Linee Guida del CONI
6.4 La normativa attuale del whistleblowing si applica anche alle organizzazioni sportive?
6.4.1 L’analisi del perimetro soggettivo
6.4.2 L’analisi del perimetro oggettivo
6.4.3 Conclusione: applicazione, – parziale – del D.Lgs. n. 24/2023
6.5 Gli spunti derivanti dal D.Lgs. n. 24/2023
6.6 Le istruzioni da fornire
6.7 La gestione delle segnalazioni
6.8 Conclusioni
SEZIONE IV – IL CONTESTO INTERNAZIONALE E LE BUONE PRASSI IN ITALIA
7 Il Safeguarding officer negli ordinamenti internazionali
(Antonio Mastrone)
7.1 Introduzione
7.2 Uno sguardo oltre i confini nazionali
7.3 Riflessioni sull’approccio statunitense e anglosassone
7.4 Difficoltà e necessità di una compliance normativa internazionale
7.5 Le Linee Guida del Comitato Olimpico Internazionale
8 Lo stato dell’arte in materia di compliance sportiva: intervista all’Avv. Stella Frascà
(Salvatore Calandra)
8.1 Premessa
8.2 Intervista all’Avv. Stella Frascà, consigliere federale FIGC
APPENDICE
Schemi, schede e formulari
1 Linee Guida CONI
2 Tabella riepilogativa degli illeciti
3 Codice etico
4 Verbale approvazione MOG sportivo
5 Modulo segnalazione
6 Protocollo controlli MOG sportivo
7 Protocollo reati in generale
8 Protocollo prevenzione molestie
9 Verbale nomina Safeguarding
10 Regolamento Safeguarding
11 Flussi informativi Safeguarding
L’azienda non è un bene come tutti gli altri. Quando si apre una successione e nel patrimonio ereditario è ricompresa un’attività imprenditoriale, possono manifestarsi scenari che il de cuius, incautamente, non aveva previsto.
Le conseguenze possibili possono essere di vario tipo e dipendono dalla realtà che gli eredi si troveranno a dover gestire: una piccola, media o grande azienda oppure un pacchetto di azioni o partecipazioni da amministrare e curare.
L’eventualità di poter riflettere con largo anticipo sulla situazione che lasceremo ai nostri eredi, potrà certamente consentirci di pianificare l’inevitabile passaggio generazionale con la dovuta lungimiranza.
Occorre poi sottolineare che l’attività imprenditoriale non rappresenta solo un complesso di beni, ma anche un centro di interessi di rilevante importanza per una molteplicità di soggetti.
Si pensi banalmente ai clienti, ai fornitori, ai rapporti con le banche, ai dipendenti e a chiunque ne venga a contatto. In quest’ottica gli autori hanno voluto dare un contributo pratico per assicurare una continuità di gestione anche nell’interesse della collettività, provando ad analizzare e superare gli ostacoli che si affrontano non appena l’azienda cade in successione e fornendo, a completamento dell’opera, un piccolo formulario.
Fulvio Vannoni
Dottore Commercialista, Revisore Legale, già Professore di Economia ed Organizzazione Aziendale presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Massimiliano Vernia
Dottore Commercialista in Modena e socio di un avviato studio di consulenza tributaria.
1 La successione nelle aziende secondo il codice civile
1.1 Impresa individuale
1.1.1 L’impresa individuale secondo il codice civile
1.1.2 L’attività nell’impresa individuale
1.1.3 La successione nell’impresa individuale
1.2 L’impresa familiare
1.2.1 L’impresa familiare secondo il codice civile
1.2.2 I collaboratori dell’impresa familiare
1.2.3 Una particolare tipologia di impresa familiare: l’impresa coniugale
1.2.4 I diritti e i doveri dei collaboratori familiari
1.2.5 Il convivente more uxorio
1.2.6 La natura giuridica dell’impresa familiare
1.2.7 La morte del titolare e l’estinzione dell’impresa familiare
1.3 Le società di persone
1.3.1 Le società di persone: la società semplice
1.3.1.1 La società semplice nel codice civile
1.3.1.2 La morte del socio nella società semplice
1.3.2 Le società di persone: la società in nome collettivo
1.3.2.1 L’amministrazione nella snc
1.3.2.2 La rappresentanza nella snc
1.3.2.3 La morte del socio
1.3.2.4 Le clausole di continuazione
1.3.3 Le società di persone: la società in accomandita semplice
1.3.3.1 La morte del socio
1.4 Le società di capitali
1.4.1 Le società di capitali: la società per azioni
1.4.1.1 La società per azioni nel codice civile
1.4.1.2 L’assemblea dei soci
1.4.1.3 L’organo amministrativo
1.4.1.4 Il collegio sindacale e la revisione legale dei conti
1.4.1.5 La morte del socio
1.4.2 Le società di capitali: la società a responsabilità limitata
1.4.2.1 L’atto costitutivo nella srl
1.4.2.2 L’assemblea dei soci
1.4.2.3 L’amministrazione e la rappresentanza
1.4.2.4 La morte del socio
1.4.2.5 Le clausole statutarie limitative del trasferimento mortis causa delle quote di srl
1.4.3 La società in accomandita per azioni
1.4.3.1 La morte del socio
1.5 Un caso particolare e controverso: la successione nello studio professionale
1.5.1 La morte del titolare dello studio professionale (lavoratore autonomo)
1.5.2 Un caso particolare: Mario Rossi Vs. Ferrari spa
2 L’analisi dell’azienda caduta in successione
2.1 Le regole di valutazione dell’azienda ai fini successori
2.2 La determinazione del valore patrimoniale e sociale dell’azienda
2.3 La situazione familiare dell’imprenditore
3 Gli strumenti atti a pianificare la successione
3.1 Il testamento
3.2 Il testamento olografo
3.3 Il testamento segreto
3.4 Il testamento pubblico
3.5 Il legato
3.6 Il gradimento
3.7 Gli aspetti operativi connessi alla continuazione dell’azienda
3.7.1 L’impresa individuale e l’impresa familiare
3.7.2 Le società di persone
3.7.3 Le società di capitali
Riflessioni conclusive
Formulario
1 Atto costitutivo di società in nome collettivo
2 Statuto di società srl
3 Testamento olografo in presenza di eredi legittimi (1)
4 Testamento olografo in presenza di eredi legittimi (2)
5 Testamento olografo in presenza di eredi legittimi (3)
6 Testamento olografo in presenza di eredi legittimi (4)
7 Dichiarazione di successione e domanda di volture catastali
8 Valutazione della società
9 Modello AA9/12 Dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini Iva
Il Manuale offre un quadro complessivo in materia di locazioni abitative, affrontandone tutte le tipologie: locazioni libere, convenzionate, transitorie, locazioni di immobili acquistati per futura locazione, affitti brevi, locazioni turistiche, cohousing, rent to buy, leasing, analizzando la relativa disciplina contrattuale e tenendo conto dell’evoluzione normativa, nonché della produzione giurisprudenziale su alcuni punti nodali della legge 431 del 1998 e altro.
Non mancano le indicazioni operative inerenti alla registrazione dei contratti, la tassazione, sia ordinaria che con cedolare secca.
Il volume si occupa altresì delle “locazioni ad uso diverso”: la loro regolamentazione, il regime contrattuale applicabile, gli istituti della prelazione del riscatto e l’indennità di avviamento senza dimenticare le nuove tipologie locatizie come il contratto atipico di coworking o di domiciliazione.
Una parte è in seguito dedicata agli aspetti processuali: procedimento di convalida, rito locatizio e compatibilità con il processo ordinario, azioni esperibili contro l’occupazione senza titolo, mediazione, negoziazione assistita e arbitrato.
L’esposizione semplice e chiara rende il testo uno strumento di consultazione e approfondimento adatto sia al professionista del settore, sia al pubblico dei non addetti ai lavori.
Il Manuale tratta infine anche il nuovo procedimento di convalida di sfratto, che ha visto ampliarsi l’ambito di applicazione e altre novità, tra cui quelle riguardanti l’esecutività dell’ordinanza di convalida.
Questa sesta edizione tiene conto di tutti i principali provvedimenti di normativa, prassi e giurisprudenza in materia fino alle recentissime sentenza 7 maggio 2024, n. 12395 in punto di cedolare secca e circolare 10 maggio 2024, n. 10/E sulle locazioni brevi.
Silvio Rezzonico
È stato avvocato in Milano e autore di diversi libri e saggi in materia di diritto immobiliare. Ha collaborato con il Gruppo 24 Ore, con Maggioli Editore e con l’Università degli studi di Firenze. Da ultimo è stato anche docente presso l’Università degli Studi telematica E-campus.
Matteo Rezzonico
Avvocato cassazionista e pubblicista in Milano, è autore di numerose pubblicazioni di diritto immobiliare ed edilizio. In particolare, collabora con il Gruppo 24 Ore (Norme e Tributi, Esperto risponde e Consulente immobiliare) e con Giuffrè Editore (portale con- dominio e locazioni). Presidente della FNA Federazione Nazionale degli Amministratori Immobiliari e Vicepresidente della Confappi, Confederazione della Piccola Proprietà Immobiliare, per conto della quale riveste anche il ruolo di Presidente della sede provinciale di Milano e di componente della Commissione Legale Nazionale di FNA – Confappi.
Luca Rezzonico
Avvocato in Milano. Si occupa di diritto immobiliare ed è coautore di diverse pubblicazioni in materia
PRINCIPALI ARGOMENTI
◾ Normativa del codice civile
◾ Disciplina vincolistica
◾ Regime contrattuale
◾ Sfratti ed esecuzione per rilascio
◾ Disciplina processuale
Parte prima - Disciplina del codice civile e disciplina vincolistica
1 La locazione nel codice civile
1.1. La locazione nella disciplina generale dei contratti (art. 1571 c.c.)
1.2. Locazione, comodato e altri contratti
1.2.1. Precario oneroso
1.2.2. Contratto di alloggio
1.2.3. Attività di affittacamere
1.2.4. Contratto di posteggio
1.2.5. Contratto di ormeggio
1.2.6. Beni del patrimonio indisponibile
1.3. I soggetti del contratto
1.3.1. Locazione con pluralità di soggetti
1.3.2. Famiglia del conduttore
1.3.3. Conflitto tra conduttori
1.4. Vicende soggettive della locazione
1.4.1. Sublocazione e cessione del contratto
1.4.1.1. Rapporti tra locatore e subconduttore
1.4.1.2. Pagamento del canone dal subconduttore al locatore
1.4.1.3. Effetti della nullità e della risoluzione della locazione
1.4.2. Trasferimento a titolo particolare della cosa locata (art. 1599 c.c.)
1.4.2.1. Data certa anteriore
1.4.2.2. Limiti all’opponibilità della locazione al terzo acquirente
1.4.2.3. Opponibilità della locazione al terzo acquirente ed esecuzione forzata
1.4.2.4. Le altre disposizioni connesse al trasferimento della cosa locata
1.5. Oggetto della locazione
1.5.1. Oggetto della locazione e favoreggiamento della prostituzione
1.6. Durata (artt. 1596-1597 c.c.)
1.6.1. Il termine massimo di durata (30 anni)
1.6.2. Locazione a tempo determinato e locazione a tempo indeterminato
1.6.3. Locazione senza determinazione di tempo
1.6.4. I termini legali di durata
1.6.5. Cessazione della locazione a tempo determinato
1.6.6. Locazione dell’usufruttuario e legislazione vincolistica
1.7. Atti eccedenti l’ordinaria amministrazione (artt. 1572-1573 c.c.)
1.7.1. Locazioni ultranovennali
1.7.2. Anticipazione del corrispettivo per una durata superiore all’anno
1.8. Durata e rinnovazione tacita del contratto (artt. 1597-1598 c.c.)
1.8.1. Rinnovazione tacita e locazioni della P.A.
1.8.2. Le garanzie prestate dai terzi nella locazione prorogata
1.9. Le obbligazioni principali del locatore (art. 1575 c.c.)
1.9.1. La consegna della cosa locata
1.9.2. L’obbligo della manutenzione
1.9.3. La garanzia del pacifico godimento
1.10. Le altre obbligazioni del locatore
1.10.1. La garanzia per i vizi della cosa locata (artt. 1578-1581 c.c.)
1.10.1.1. Vizio e guasto
1.10.1.2. Risoluzione del contratto e riduzione del corrispettivo
1.10.1.3. Risarcimento danni
1.10.1.4. Limitazioni convenzionali della responsabilità
1.10.2. Le cose pericolose per la salute
1.10.3. Mantenimento della cosa locata in buono stato locativo (artt. 1576-1577, 1609-1610 c.c.) e riparazioni necessarie
1.10.3.1. Manutenzione ordinaria e straordinaria
1.10.3.2. Piccola manutenzione
1.10.3.3. Esclusione pattizia della manutenzione a carico del locatore
1.10.3.4. Le riparazioni necessarie
1.10.4. La garanzia per molestie (artt. 1585-1586 c.c.)
1.10.4.1. Molestie di diritto e molestie di fatto
1.10.4.2. Rimedi contro le molestie dei terzi
1.10.4.3. Molestie giudiziali del terzo e obbligo di avviso al locatore
1.10.4.4. L’obbligo del locatore di assumere la lite contro il molestatore
1.11. Le obbligazioni principali del conduttore (art. 1587 c.c.)
1.11.1. L’obbligo di prendere in consegna la cosa
1.11.2. L’obbligo di diligenza nel godimento
1.11.3. L’obbligo di pagamento del corrispettivo
1.12. Le altre obbligazioni del conduttore: la restituzione dell’immobile e i danni da ritardata consegna (artt. 1590-1591 c.c.)
1.12.1. L’obbligo di riconsegna dell’immobile locato
1.12.2. Deterioramento dell’immobile locato e responsabilità del conduttore
1.12.3. Pagamento del corrispettivo e risarcimento del maggior danno
1.13. Perdita, deterioramento e incendio della cosa locata (artt. 1588-1589 c.c.)
1.13.1. Responsabilità per perdita e deterioramento della cosa locata
1.13.2. Responsabilità per incendio della cosa locata
1.13.3. Incendio della cosa assicurata
1.14. Migliorie e addizioni (artt. 1592-1593 c.c.)
1.14.1. Il pagamento dell’indennità
1.14.2. Addizioni
1.14.3. Addizioni separabili e addizioni inseparabili
1.14.4. Derogabilità degli artt. 1592 e 1593 c.c.
1.15. Le garanzie nella locazione
2 Disciplina del codice e disciplina vincolistica
2.1. Rapporti tra normativa del codice civile e normativa vincolistica
2.2. L’inderogabilità delle disposizioni della legge di equo canone
2.2.1. Inderogabilità della legge 392/1978 e transazione
2.2.2. Transazione e accordi conciliativi giudiziali
2.2.3. Prescrizione e decadenza dall’azione di ripetizione ex art. 79 della legge 392/1978
2.3. Le disposizioni inderogabili della legge 392/1978 nel regime dei patti in deroga
2.3.1. La questione della derogabilità della durata
2.3.2. La posizione della giurisprudenza
2.4. Le locazioni dopo la legge 431/1998
2.5. Le disposizioni inderogabili della legge 431/1998
2.5.1. Le nullità in base al previgente art. 13, legge 431/1998
2.5.1.1. Patti relativi a un canone superiore a quello risultante dal contratto scritto e registrato (art. 13, comma 1)
2.5.1.2. Patti relativi al canone nei contratti convenzionati (art. 13, comma 4)
2.5.1.3. Patti contrari alla legge nelle locazioni cosiddette libere (art. 13, comma 4)
2.5.1.4. Patti relativi alla durata (art. 13, comma 3)
2.5.1.5. Osservazioni conclusive
2.5.2. La mancata registrazione del contratto
2.5.3. Il riformato art. 13 della legge 431/1998
2.5.3.1. L’obbligo di registrazione a carico del locatore (art. 13, comma 1)
2.5.3.2. Conferma dell’originario art. 13 (commi 2, 3 e 4)
2.5.3.3. Sanatoria temporale dei cosiddetti contratti catastali (art. 13, comma 5)
2.5.3.4. La restituzione delle somme indebitamente versate (art. 13, comma 6)
2.5.3.5. Ambito di applicazione e decorrenza delle nuove disposizioni (art. 13, comma 7)
2.5.3.6. Applicabilità della nuova normativa ai soli contratti soggetti a registrazione (art. 13, comma 8)
2.5.3.7. Scomparsa delle previsioni sulla locazione di fatto (previgente art. 13, comma 5)
2.6. L’abrogazione dell’art. 79 della legge 392/1978 e la liberalizzazione del regime contrattuale delle locazioni abitative
2.6.1. Locazioni convenzionate
2.6.2. Locazioni libere
Parte seconda - Le locazioni abitative
3 I principi generali della legge 431/1998
3.1. Il nuovo quadro normativo
3.1.1. Parziale abrogazione della legge 392/1978
3.1.2. Totale abrogazione della legge 359/1992
3.1.3. Parziale abrogazione della legge 61/1989 anche in ordine all’individuazione dei Comuni ad alta tensione abitativa
3.1.4. Il quadro dei nuovi contratti
3.2. Le locazioni esentate dal nuovo regime
3.2.1. Locazioni relative a immobili vincolati ai sensi della legge 1089/1939 o inclusi nelle categorie catastali A1, A8 e A9
3.2.2. Locazioni relative ad alloggi di edilizia residenziale pubblica
3.2.3. Locazioni di alloggi per esclusive finalità turistiche
3.2.4. Locazioni brevi
3.2.4.1. Le modifiche apportate alla disciplina fiscale degli affitti brevi dalla Legge di bilancio 2024
3.2.5. Le novità introdotte dal decreto legge 145/2023 sulle locazioni turistiche, sugli affitti brevi e sulle attività turistico-ricettive
3.2.6. Locazioni stipulate dagli enti locali in qualità di conduttori per soddisfare esigenze abitative di carattere transitorio
3.2.7. Locazioni stipulate da profughi in qualità di conduttori
3.2.8. Locazioni dei box-autorimessa
3.3. Le locazioni atipiche: casistica
3.3.1. Locazione al portiere e ai dipendenti
3.3.2. Locazione o sublocazione di camera ammobiliata, contratto di alloggio o pensione familiare e di residence
3.3.3. Locazione di posti-letto e cohousing
3.4. Il contratto atipico di rent to buy
3.4.1. La configurazione giuridica del rent to buy
3.4.2. Il rent to buy come contratto di locazione e preliminare di vendita
3.4.3. Il rent to buy nel d.l. 133/2014
3.4.4. Aspetti fiscali del rent to buy
3.5. Le provvidenze della nuova legge: Fondo nazionale, Osservatorio delle condizioni abitative, Fondo per ulteriori agevolazioni fiscali
3.5.1. Fondo nazionale
3.5.2. Osservatorio della condizione abitativa
3.5.3. Fondo per la copertura di ulteriori agevolazioni fiscali
3.5.4. Disposizioni per i fondi della previdenza complementare
3.6. Il leasing di immobile da adibire ad abitazione principale
3.7. L’efficacia temporale della legge 431/1998
3.7.1. Disciplina ordinaria
3.7.2. Disciplina transitoria e rinnovo tacito dei precedenti contratti
3.7.3. Norme relative ai giudizi in corso
4 Locazioni libere
4.1. La liberalizzazione del canone
4.2. La durata del contratto
4.3. Il recesso per finita locazione
4.4. L’obbligatorietà del primo rinnovo contrattuale, il recesso motivato
4.4.1. Natura ed effetti del recesso per diniego di rinnovo alla prima scadenza
4.4.2. Il serio intendimento di avvalersi di uno dei motivi di recesso
4.4.3. Il preavviso
4.5. Considerazioni sul sistema dei motivi di recesso motivato
4.5.1. La tassatività dei motivi di diniego
4.5.2. L’obbligo della specificazione del motivi
4.5.3. I motivi di decadenza dell’inquilino dal diritto al rinnovo obbligatorio
4.5.4. La cosiddetta necessità
4.5.5. La concessione edilizia e le altre autorizzazioni amministrative
4.6. I motivi relativi all’uso dell’immobile
4.6.1. Uso del locatore, privato o ente pubblico (art. 3, comma 1, lettere a) e b))
4.6.2. Motivi di decadenza dalla proroga (art. 3, lettere c) e f))
4.7. I motivi relativi alle opere sull’immobile
4.7.1. Grave danneggiamento dell’edificio (art. 3, lettera d))
4.7.2. Ristrutturazione, demolizione, radicale trasformazione e sopraelevazione dell’immobile locato (art. 3, lettera e))
4.7.3. Soppressione di alcune ipotesi di recesso
4.7.4. Concessione, permesso di costruire, DIA e SCIA
4.8. Il nuovo motivo della vendita dell’immobile
4.8.1. Profili di incostituzionalità dell’art. 3, lettera g)
4.8.2. Nozione di vendita a terzi
4.8.3. Prelazione e riscatto
4.9. Le sanzioni relative all’illegittimo esercizio del recesso motivato e alla mancata occupazione dei locali
5 Locazioni convenzionate, locazioni transitorie e locazioni di immobili acquistati per futura locazione
5.1. La disciplina delle locazioni convenzionate o concordate
5.2. La procedura per la definizione della convenzione nazionale e degli accordi locali
5.2.1. Convenzione nazionale
5.2.2. Accordi locali
5.2.3. Modifica degli accordi locali
5.2.4. Modifica degli accordi locali e modifica delle agevolazioni fiscali
5.2.5. Ambito di efficacia delle fonti normative (convenzione nazionale, decreto ministeriale, contratto-tipo e accordi locali)
5.2.6. I contratti-tipo unificati a livello nazionale
5.3. I poteri delle organizzazioni della proprietà e degli inquilini nella stipula della convenzione nazionale e degli accordi locali
5.4. Le organizzazioni maggiormente rappresentative
5.5. La durata dei contratti convenzionati
5.5.1. Finita locazione e rinnovo tacito
5.6. Le agevolazioni fiscali nei Comuni ad alta tensione abitativa (delibera CIPE 13 novembre 2003)
5.6.1. Imposte sui redditi
5.6.2. Dichiarazione fiscale dei canoni non riscossi dall’inquilino moroso
5.6.3. Imposta di registro
5.6.4. ICI (ora IMU)
5.7. Le locazioni transitorie e le locazioni con studenti universitari (d.m. 5 marzo 1999)
5.7.1. La nuova disciplina delle locazioni transitorie
5.7.1.1. Durata
5.7.1.2. Disdetta
5.7.1.3. Effetti della mancata disdetta del contratto
5.7.1.4. Canone
5.7.2. Locazioni per studenti universitari
5.7.2.1. Nozione di studente universitario
5.7.2.2. Durata
5.7.2.3. Ubicazione dell’immobile
5.7.2.4. Canone
5.7.2.5. Divieto di sublocazione
5.7.2.6. Diritto di prelazione
5.7.2.7. Benefici fiscali
5.7.3. Locazioni transitorie di alloggi con finalità non esclusivamente turistiche
5.7.4. Locazioni a uso foresteria
5.8. Il d.m. Infrastrutture 30 dicembre 2002 sostitutivo della convenzione nazionale del 1999
5.8.1. Generalità sul d.m. 30 dicembre 2002
5.8.1.1. Una panoramica sul passato
5.8.1.2. I contratti-tipo a norma del d.m. del 2002
5.8.1.3. Le locazioni transitorie
5.8.1.4. L’estensione ai piccoli Comuni delle locazioni agevolate
5.8.1.5. Spese accessorie
5.8.1.6. Le Commissioni di conciliazione
5.8.1.7. Recepimento di clausole comuni negli accordi locali
5.8.1.8. Il recesso per gravi motivi
5.8.1.9. Dubbi operativi
5.8.2. Le modifiche ai contratti concordati nel d.m. 30 dicembre 2002
5.8.3. Le modifiche alle locazioni transitorie nel d.m. 30 dicembre 2002
5.8.4. Le modifiche alle locazioni per studenti universitari nel d.m. 30 dicembre 2002
5.9. Il d.m. Infrastrutture 14 luglio 2004 sulle locazioni convenzionate o concordate
5.10. Il d.m. Infrastrutture 10 marzo 2006 sulle locazioni transitorie e per studenti universitari
5.11. Il d.m. Infrastrutture 16 gennaio 2017 sulle locazioni concordate, transitorie e per studenti e il contenuto del d.l. 73/2022
5.12. Locazioni di immobili acquistati per futura locazione
6. La disciplina dei contratti
6.1. L’obbligo del contratto scritto e registrato
6.1.1. Il requisito della forma scritta
6.1.1.1. Forma scritta e cambio di destinazione d’uso
6.1.1.2. Locazioni di fatto pretese dal locatore
6.1.1.3. Le precedenti locazioni verbali rinnovate
6.1.1.4. Occupazione di immobile senza titolo e rimedi esperibili
6.1.2. Registrazione del contratto: effetti della mancata o tardiva registrazione
6.2. L’obbligo della denuncia alla Pubblica Sicurezza
6.3. L’obbligo di messa a disposizione dell’APE
6.4. I contratti conclusi dagli stranieri
6.4.1. Il principio di reciprocità
6.4.2. Lo straniero regolare
6.4.3. Lo straniero non regolarmente soggiornante in Italia
6.5. Locazione a stranieri irregolari e confisca dell’immobile
6.6. Le regole per la registrazione dei contratti
6.6.1. Obbligo di indicare i dati catastali
6.6.2. Registrazione senza cedolare secca
6.6.2.1. La registrazione telematica
6.6.2.2. La registrazione presso gli uffici
6.6.3. Registrazione con cedolare secca
6.6.3.1. Contribuenti e immobili interessati
6.6.3.2. Quando scegliere la cedolare
6.6.3.3. Durata e revoca dell’opzione
6.6.3.4. Effetti della cedolare sul reddito
6.6.3.5. Modalità di registrazione
6.6.3.6. Il pagamento dell’imposta sostitutiva
6.6.3.7. Contratto di locazione di più immobili
6.6.3.8. Presenza di più locatori
6.6.3.9. Locazione parziale
6.6.3.10. Comproprietario non risultante dal contratto
6.6.3.11. Trasferimento di immobile locato
6.6.3.12. Riduzione del canone
6.6.4. La cedolare al 10% per i contratti concordati, transitori e per studenti
6.6.5. Locazioni ad uso foresteria
6.6.6. Proroghe, risoluzioni e cessioni
6.6.7. Violazione e sanzioni
6.7. Ravvedimento per omissioni o errori
6.8. Le spese di registrazione del contratto
6.9. Disdetta e rinnovazione del contratto
6.9.1. Disdetta del locatore
6.9.1.1. Disdetta di uno solo dei comproprietari
6.9.1.2. Le formalità di comunicazione della disdetta
6.9.1.3. Invalidità di clausole contrattuali relative ai disservizi postali
6.9.2. Disdetta del conduttore
6.10. Rinnovazione tacita del contratto (artt. 1596-1597 c.c.)
6.10.1. Rinnovazione di fatto o per fatti concludenti
6.10.2. Rinnovazione tacita e novazione
6.10.3. Rinnovo per mancata disdetta e divieto di dare in locazione l’immobile pignorato
6.11. Risoluzione del contratto per morosità
6.11.1. La morosità del conduttore
6.11.1.1. Modalità di pagamento del canone
6.11.1.2. Limiti del pagamento in contanti
6.11.1.3. L’autoriduzione del canone
6.11.1.4. Morosità e pandemia da Covid-19
6.11.2. Morosità del conduttore e dichiarazione dei redditi del locatore
6.11.3. La morosità incolpevole
6.11.4. Aggiornamento del canone e morosità
6.11.4.1. Contratti in corso
6.11.4.2. Contratti esentati dalla disciplina della legge 431/1998
6.11.4.3. Contratti liberi
6.11.4.4. Contratti convenzionati
6.11.4.5. Contratti transitori e per studenti universitari
6.11.5. Fideiussione a garanzia dei canoni
6.12. La risoluzione per modifiche innovative da parte dell’inquilino
6.13. La successione nel contratto
6.13.1. Successione ereditaria
6.13.2. Separazione e divorzio
6.14. La successione della famiglia di fatto
6.15. Sublocazione e cessione della locazione
6.15.1. Sublocazione totale e cessione del contratto
6.15.2. Sublocazione parziale e comodato
6.16. La posizione dell’acquirente dell’immobile locato
6.17. Locazione, fallimento e altre procedure concorsuali
6.17.1. Fallimento del locatore
6.17.2. Fallimento del conduttore
6.17.3. Locazione e concordato preventivo
6.18. Le spese accessorie della locazione
6.18.1. Le voci di spesa elencate nell’art. 9 della legge 392/1978
6.18.2. Altre voci di spesa
6.18.3. Spese accessorie e servizi condominiali
6.18.4. Le spese accessorie nelle locazioni libere e nelle locazioni concordate
6.19. Le modalità di pagamento delle spese
6.20. La prescrizione del credito per spese
6.21. Riscaldamento condominiale e diritti dell’inquilino
6.22. Breve casistica giurisprudenziale in materia di spese di riscaldamento
6.22.1. Riscaldamento negli edifici condominiali
6.22.2. Trasformazione o soppressione dell’impianto di riscaldamento
6.22.3. Riscaldamento negli edifici non condominiali
6.22.4. Termoregolazione e contabilizzazione del calore
6.23. Riparazioni straordinarie e spese di adeguamento degli immobili
6.24. La sicurezza degli impianti
6.25. Il deposito cauzionale
6.26. Il deposito cauzionale nei contratti ceduti e nelle sublocazioni
6.26.1. Natura giuridica della cauzione e disciplina vincolistica
6.26.2. Restituzione della cauzione a seguito della sublocazione e della cessione della locazione
7. La disciplina degli sfratti e dell’esecuzione per rilascio
7.1. La legge 431/1998 e l’abrogazione del d.l. 375/1998
7.2. La disciplina degli sfratti nella legge 431/1998
7.2.1. Il differimento dello sfratto per alcune categorie protette
7.2.2. Sfratti prioritari e provvidenze per gli sfratti
7.3. L’ulteriore proroga degli sfratti per le categorie protette (d.l. 32/2000)
7.3.1. La proroga minima di nove mesi
7.3.2. Assegnatario di alloggio di edilizia residenziale pubblica
7.3.3. Portatore di handicap
7.3.4. Malati terminali
7.3.5. Disoccupato
7.3.6. La rifissazione dello sloggio relativamente agli sfratti «necessitati»
7.4. Aspetti processuali della disciplina di cui alla legge 431/1998
7.4.1. L’opposizione al decreto di rifissazione dello sfratto
7.4.2. Giudice competente per l’opposizione
7.4.3. L’opposizione «per qualsiasi motivo» al decreto pretorile
7.4.4. L’opposizione al decreto di fissazione dello sloggio dopo il novellato art. 56 della legge 392/1978
7.4.5. Le modifiche alla procedura di esecuzione degli sfratti a opera della novella processuale 80/2005
7.5. Le ulteriori proroghe: dalla legge 388/2000 alla proroga di cui al d.l. 122/2002
7.5.1. La proroga degli sfratti di cui all’art. 80, comma 22, della legge 388/2000
7.5.2. La proroga di cui al d.l. 247/2001 (legge 4 agosto 2001, n. 332)
7.5.3. La proroga di cui al d.l. 450/2001 (legge 27 febbraio 2002, n. 14)
7.5.4. La proroga di cui al d.l. 122/2002 (legge 1° agosto 2002, n. 185)
7.6. Le proroghe successive: dal d.l. 147/2003 al d.l. 23/2006
7.6.1. D.l. 147/2003 (legge 1° agosto 2003, n. 200)
7.6.2. D.l. 240/2004 (legge 12 novembre 2004, n. 269)
7.6.3. D.l. 86/2005 (legge 26 maggio 2005, n. 148)
7.6.4. D.l. 231/2006 (legge 3 marzo 2006, n. 86)
7.7. Il ritorno all’antico: la proroga di cui alla legge 9/2007
7.8. Ulteriori proroghe
7.9. Il blocco degli sfratti (abitativi e ad uso diverso) nel periodo Covid
7.10. La nuova graduazione degli sfratti per morosità incolpevole (d.l. 102/2013)
7.11. Danni da ritardata riconsegna dell’immobile locato nel regime precedente
7.11.1. La sentenza n. 149/1992 della Corte Costituzionale nel quadro dei precedenti
7.11.2. La giurisprudenza successiva alla legge 359/1992
7.11.3. Danni da ritardata consegna nel regime della legge 61/1989
7.11.4. Danni da ritardata consegna nella legge 431/1998
7.11.5. Applicabilità delle nuove disposizioni ai giudizi in corso
7.11.6. Profili di incostituzionalità delle nuove disposizioni
7.11.7. La sentenza della Corte Costituzionale n. 482/2000
7.12. Mancato intervento della Forza Pubblica e risarcimento del danno
7.13. Il novellato art. 609 c.p.c.
7.14. L’equa riparazione per la ritardata esecuzione degli sfratti
Parte terza - Il regime delle locazioni ad uso diverso
8 La disciplina vigente della legge 392/1978
8.1. La disciplina vigente delle locazioni a uso diverso
8.1.1. Locazioni alberghiere
8.1.2. Attività teatrali
8.1.3. Immobili pubblici dati in concessione o in locazione
8.1.4. Aggiornamento del canone
8.1.5. Indennità per la perdita dell’avviamento commerciale
8.1.6. Diritto di prelazione
8.1.7 Il deposito cauzionale nelle locazioni ad uso diverso
8.2. La questione dell’applicabilità dei contratti in deroga alle locazioni commerciali
8.3. Le locazioni a uso diverso dopo la legge 431/1998
8.3.1. Regime delle nullità
8.3.2. La nullità per mancata o tardiva registrazione del contratto
8.3.3. Aggiornamento del canone
8.3.4. Rinuncia del conduttore a diritti già sorti
8.3.5. Abolizione del divieto della clausola compromissoria
8.4. Locazioni con canone superiore ai 250 mila euro (grandi locazioni)
8.5. Gli sfratti relativi alle locazioni non abitative
8.6. La registrazione dei contratti di locazione ad uso diverso e la comunicazione di cessione del fabbricato
9 Il regime contrattuale
9.1. Il regime contrattuale
9.1.1. Attività industriali, commerciali e artigianali
9.1.1.1. La cedolare secca al 21% nelle locazioni commerciali
9.1.2. Attività di interesse turistico
9.1.3. Attività alberghiere e attività teatrali
9.1.4. Locazione di immobile e affitto di azienda alberghiera
9.1.5. Attività abituali e professionali di lavoro autonomo
9.1.6. Attività ricreative, assistenziali, culturali e locazioni stipulate dagli enti locali in qualità di conduttore
9.1.7. Locazioni transitorie e temporary store
9.1.8. Attività stagionali
9.1.9. Attività relative a immobili complementari o interni a stazioni ferroviarie ecc. (art. 35)
9.1.10. Uso promiscuo e uso diverso da quello pattuito
9.1.11. Fattispecie problematiche in tema di locazioni a uso diverso
9.1.11.1. Aree nude
9.1.11.2. Locazione di terreni per la realizzazione di impianti fotovoltaici
9.1.11.3. Affitto di cava
9.1.11.4. Installazione di stazione radio sul lastrico condominiale
9.1.11.5. Lease back
9.1.11.6. L’affitto di punto vendita in un centro commerciale non è affitto di azienda
9.1.11.7. Locazione di immobile adibito ad albergo diurno
9.1.11.8. Il contratto di service e di coworking
9.2. Durata
9.2.1. Durata del contratto a seguito della mancata disdetta alla fine del dodicennio
9.2.2. Locazioni successive al 1° agosto 1978
9.2.3. Locazioni in corso al 1° agosto 1978
9.2.4. Locazioni transitorie
9.2.5. Locazioni stagionali
9.3. Gli obblighi manutentivi del locatore
9.4. Recesso del locatore
9.4.1. Recesso alla prima scadenza
9.4.1.1. Obbligo del primo rinnovo contrattuale
9.4.1.2. Motivi di recesso
9.4.1.3. Procedura di rilascio
9.4.2. Recesso per finita locazione
9.5. In particolare: il recesso nelle locazioni alberghiere
9.6. Recesso del conduttore per gravi motivi
9.7. Le sanzioni per la mancata occupazione dei locali dopo il recesso motivato del locatore
9.8. Canone e morosità
9.8.1. Scaglionamento dei canoni in misura crescente
9.8.2. Morosità
9.8.3. Il recupero delle imposte sui canoni non riscossi dall’inquilino moroso
9.8.4. Il credito di imposta del 60% per i conduttori commerciali a causa della pandemia e il credito per contratti di servizio a prestazioni complesse e di affitto di azienda
9.9. Aggiornamento del canone e legge 14/2009
9.9.1. Il previgente art. 32, legge 392/1978
9.9.2. Il riformato art. 32, legge 392/1978
9.10. Le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria
9.11. Sublocazione e cessione del contratto
9.11.1. La comunicazione
9.11.2. L’opposizione per gravi motivi
9.11.3. Solidarietà tra cedente e cessionario
9.11.4. La legge 310/1993 sulla cessione di azienda
9.12. Successione nel contratto
9.12.1. Morte del conduttore e successione degli aventi diritto
9.12.2. Morte dell’originario conduttore e uso plurimo da parte di più conduttori
9.12.3. Separazione e divorzio
9.13. Cambio di destinazione d’uso e risoluzione del contratto
10 Prelazione, riscatto, avviamento
10.1. I presupposti comuni alla prelazione, al riscatto e all’avviamento
10.1.1. Sussistenza di un contratto di locazione o di sublocazione ai sensi della legge 392/1978
10.1.2. La locazione deve avere a oggetto un’attività che comporti contatti diretti con il pubblico degli utenti e dei consumatori
10.2. Prelazione in caso di vendita
10.2.1. Disciplina della prelazione nella vendita
10.2.2. Natura giuridica della comunicazione
10.2.3. Presupposti applicativi dell’art. 38 della legge 392/1978
10.2.4. Comunicazione in presenza di più conduttori
10.2.5. Prelazione del conduttore e vendita di quote
10.2.6. Titolarità del diritto di prelazione
10.2.7. Prelazione ex art. 38 della legge 392/1978 e prelazione ereditaria
10.2.8. Prelazione, vendite fallimentari ed esecuzioni immobiliari
10.2.9. Prelazione e permuta
10.3. Prelazione, vendita in blocco e vendita cumulativa
10.4. Prelazione e risarcimento danni
10.5. Riscatto
10.6. Prelazione in caso di nuova locazione
10.6.1. Natura giuridica della comunicazione
10.6.2. Diritti del precedente conduttore rispetto alla nuova locazione
10.7. Indennità di avviamento
10.7.1. Disciplina
10.7.2. Casi di esclusione dell’indennità di avviamento
10.7.3. Indennità suppletiva
10.7.4. Mancata corresponsione dell’indennità e diritto di ritenzione del conduttore
10.7.5. Mancata corresponsione dell’indennità di avviamento e opposizione all’esecuzione
10.7.6. Indennità di avviamento e attività transitorie o stagionali
10.7.7. La titolarità soggettiva del diritto all’avviamento
10.7.8. Inderogabilità della norma sulla indennità di avviamento
10.7.9. Prescrizione dell’indennità di avviamento
10.7.10. IVA e indennità di avviamento
Parte quarta - Cenni sulle disposizioni processuali
11 Cenni sulla disciplina processuale
11.1. Il processo delle locazioni dopo la riforma del processo civile
11.1.1. Le abrogazioni
11.1.2. Il procedimento di convalida di cui agli articoli 657 e ss. del codice di procedura civile
11.1.2.1. Gli effetti della Riforma del codice di procedura civile sul procedimento di convalida
11.1.3. Il procedimento speciale di cui all’art. 30 della legge 392/1978
11.1.4. La competenza territoriale e funzionale
11.1.5. La competenza funzionale dopo l’introduzione del Giudice unico
11.1.6. Il rito locatizio (art. 447-bis c.p.c.)
11.2. Rito locatizio e compatibilità con il processo ordinario
11.2.1. Rito locatizio ed ordinanze anticipatorie di condanna
11.2.2. Rito locatizio e procedimento ex art. 30 della legge 392/1978
11.2.3. Esecutorietà della sentenza di primo grado e condanna alle spese
11.2.4. Termine per la notifica dell’atto d’appello
11.2.5. La reconventio reconventionis nel rito locatizio
11.2.6. Pronuncia a seguito di discussione (art. 281-sexies c.p.c.) e sentenza parziale (art. 277 c.p.c.)
11.2.7. Opposizione all’ingiunzione da parte del fideiussore
11.3. Le azioni contro l’occupazione senza titolo
11.4. Processo delle locazioni e arbitrato
11.4.1. La riforma del processo civile in materia di arbitrato
11.5. Il cosiddetto arbitrato forense
11.6. Mediazione obbligatoria e controversie locatizie
11.6.1. Le novità riguardanti la mediazione in generale
11.7. Negoziazione assistita
11.7.1. Le novità della riforma del codice di procedura civile in punto di negoziazione assistita
Indice dei contratti e delle formule
Prontuario normativo e interpretazioni
Il manuale si compone in questa nuova edizione di tre parti.
La prima parte costituisce una guida allo svolgimento dell’incarico in ambito civile: iscrizione all’Albo, nomina, adempimenti e operazioni di consulenza tecnica, verbale e relazione, responsabilità e sanzioni, oltre alla consulenza tecnica preventiva ex art. 696 bis c.p.c.
La seconda parte approfondisce l’analisi della procedura in materia penale con particolare riferimento alla consulenza tecnica del P.M. e alla perizia disposta dal GUP e dal Tribunale penale.
La terza parte, dedicata alla liquidazione dei compensi, commenta sistematicamente le disposizioni del Testo Unico delle spese di giustizia ed affronta gli aspetti pratici dell’attività in campo civile e penale attraverso l’illustrazione dell’attuazione pratica di una consulenza tecnica in sede civile e di una per il pubblico ministero (ex art. 359 c.p.p.), nonché di una perizia in sede penale.
Gennaro Brescia
Dottore Commercialista e Revisore legale, svolge attività di curatore fallimentare e commissario giudiziale, nonché di consulente tecnico e perito in campo civile e penale presso vari Tribunali e Corti di Appello. Ha altresì maturato significative esperienze professionali quale arbitro e conciliatore ed è componente della Commissione di studio ausiliari di giustizia del CNDCEC. Relatore in convegni su tematiche fallimentari, di consulenza tecnica e perizia nel campo civile e penale, oltre che in materia di misure di prevenzione. Ha pubblicato numero se opere per la Maggioli Editore.
Presentazione alla IX edizione
Parte I – La consulenza nel processo civile
1 La consulenza tecnica nel c.p.c.
Premessa
1.1 Albo ed Elenco nazionale dei consulenti tecnici
1.2 Requisiti per l’iscrizione all’Albo dei consulenti
1.3 Domande di iscrizione all’Albo dei c.t.u
1.4 Revisione dell’Albo e mantenimento della iscrizione, sospensione e cancellazione volontaria
1.5 Distribuzione e vigilanza sugli incarichi
1.6 Ammissione della consulenza tecnica
1.6.1 Modalità
1.6.2 Affidamento dell’incarico
1.7 Nomina del consulente tecnico
1.8 Formulazione dei quesiti
1.9 Consulenza tecnica e ambiti territoriali
1.10 La figura del consulente tecnico di parte
1.11 Comunicazione dell’ordinanza di nomina
1.12 Astensione e ricusazione del consulente
1.12.1 Astensione
1.12.2 Ricusazione
1.13 Il giuramento del consulente tecnico
1.14 Adempimenti e operazioni di consulenza tecnica
1.14.1 Attività del consulente tecnico
1.14.2 Comunicazione alle parti dell’inizio delle operazioni di consulenza tecnica
1.14.3 Successive comunicazioni. Prosecuzione delle operazioni e rinvii
1.14.4 Comunicazioni e operazioni nel caso di accertamenti di natura contabile
1.14.5 Utilizzo di collaboratori e autorizzazioni
1.14.6 Chiarimenti e informazioni richiesti alle parti e/o raccolti da terzi
1.14.7 Esame di atti e documenti di causa da parte del c.t.u.
1.14.8 Acquisizione di documentazione da parte del c.t.u.
1.14.9 Poteri di acquisizione del c.t.u. ex art. 194 c.p.c. e nell’esame contabile
1.15 Aspetti di “procedimentalizzazione” del contraddittorio tecnico dinnanzi al c.t.u.
1.16 Verbale delle operazioni compiute e relazione di consulenza tecnica
1.17 Elementi della relazione
1.18 Termine per il deposito della relazione
1.19 Esame contabile
1.20 Cause di nullità della relazione di c.t.u.
1.21 Risoluzione delle questioni e intervento del giudice ex art. 92 disp. att. c.p.c.
1.22 Valutazione della consulenza tecnica da parte del giudice
1.22.1 La consulenza tecnica quale fonte di prova: c.t.u. deducente e percipiente
1.22.2 Richiesta di chiarimenti, rinnovazione della c.t.u. e sostituzione del consulente
1.23 Responsabilità del consulente tecnico e relative sanzioni
1.23.1 La responsabilità del c.t.u.
1.23.2 Le varie ipotesi di responsabilità
1.24 La consulenza tecnica di parte
1.24.1 Termine per la nomina, onorari ed efficacia probatoria della c.t. di parte
1.24.2 Responsabilità del consulente di parte e consulenze stragiudiziali
1.25 La consulenza tecnica preventiva ex art. 696-bis c.p.c.
1.26 La consulenza tecnica nel giudizio in appello . 282
1.27 Aspetti deontologici delle funzioni di consulente tecnico e di perito
1.28 Attuazione pratica di una consulenza tecnica in sede civile
1.28.1 Formulazione dei quesiti e affidamento dell’incarico
1.28.2 Inizio operazioni di consulenza tecnica
1.28.3 Verbale delle operazioni
1.28.4 Operazioni di consulenza tecnica
1.28.5 La relazione di consulenza tecnica
1.28.6 La richiesta di liquidazione dei compensi
1.28.7 La fatturazione del compenso dell’ausiliario in materia civile (l’orientamento dell’Agenzia delle entrate e le relative criticità)
Parte II – La consulenza e la perizia nel processo penale
1 La perizia e la consulenza tecnica nel c.p.p.
1.1 Rilievi e accertamenti tecnico-scientifici
1.2 Perizia e consulenza tecnica in sede penale
1.2.1 Il principio di facoltatività della prova peritale ex art. 220 c.p.p.
1.2.2 La determinazione dell’oggetto dell’indagine peritale
1.2.3 Normativa di riferimento
1.2.4 Singole fattispecie
1.3 Albo dei periti
1.4 Nomina del perito
1.5 Operazioni peritali e relazione di perizia
1.5.1 Operazioni preliminari alla perizia
1.5.2 Adempimenti del perito e relazione di perizia
1.6 Poteri e facoltà del perito
1.6.1 Potere di consultare atti, documenti e cose
1.6.2 Potere di richiesta di notizie
1.6.3 Potere di presenziare all’esame e all’assunzione delle prove
1.7 Audizione del perito nel dibattimento
1.8 La valutazione dei risultati della perizia
1.9 Responsabilità del perito e relative sanzioni
1.9.1 Responsabilità disciplinare
1.9.2 Responsabilità civile
1.9.3 Responsabilità penale
1.9.4 Obbligo di assumere l’incarico
1.9.5 Falsa perizia
1.9.6 Frode processuale
1.9.7 Sanzioni per corruzione in atti giudiziari
1.9.8 Omessa o ritardata denuncia di reato
1.9.9 Responsabilità penale del consulente tecnico nel processo penale
1.10 La perizia nella prassi
1.10.1 La perizia nell’incidente probatorio
1.10.2 La perizia nel dibattimento
1.11 Incarichi collegiali e ausiliari del perito
1.12 La consulenza tecnica in sede penale
1.13 Il consulente tecnico: attività e natura
1.14 Il ruolo del consulente tecnico nel processo penale
1.15 I poteri dei consulenti tecnici di parte nominati dal Pubblico Ministero e/o eventualmente dalla difesa
1.16 Incompatibilità all’assunzione del ruolo di consulente tecnico
1.17 Individuazione del consulente e l’oggetto dell’accertamento
1.18 Il consulente tecnico e la ricerca della prova
1.19 Analisi delle singole fattispecie
1.20 Il consulente tecnico del P.M. nell’indagine preliminare
1.20.1 Consulenti tecnici del Pubblico Ministero (art. 359 c.p.p.)
1.20.2 Accertamenti tecnici non ripetibili (art. 360 c.p.p.)
1.20.2.1 I soggetti da “avvisare”
1.20.2.2 Le modalità dell’avviso
1.20.2.3 L’utilizzabilità dei risultati dell’accertamento
1.20.2.4 L’avviso ex art. 415 c.p.p. e le consulenze successive all’esercizio dell’azione penale
1.20.3 Consulenza tecnica nel caso di incidente probatorio (art. 392 c.p.p.)
1.21 La consulenza tecnica nell’udienza preliminare
1.22 La consulenza tecnica extraperitale
1.22.1 Il consulente tecnico, ex art. 233 c.p.p., in dibattimento
1.23 La consulenza tecnica endoperitale
1.24 La valutazione della consulenza
1.25 Obbligo di deposito preventivo delle perizie e delle consulenze tecniche
1.26 Modalità di esame del perito e dei consulenti tecnici
1.27 Aspetti procedurali sulla utilizzabilità dibattimentale dei risultati degli accertamenti tecnico-scientifici
1.28 Attuazione pratica di una perizia in sede penale
1.28.1 Formulazione dei quesiti e inizio delle operazioni peritali
1.28.2 Verbale delle operazioni
1.28.3 Operazioni peritali
1.29 Attuazione pratica di una consulenza tecnica ex art. 359 c.p.p.
1.29.1 Conferimento dell’incarico e formulazione dei quesiti
1.29.2 Operazioni di consulenza tecnica (ex art. 359 c.p.p.)
Parte III – La liquidazione dei compensi in campo civile e penale
1 Normativa di riferimento
Premessa
1.1 Le tariffe ministeriali e la valutazione della loro adeguatezza
1.2 Il d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 e il d.m. 30 maggio 2002
1.3 La disciplina stabilita dalla legge 8 luglio 1980, n. 319 e dal d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 (Testo unico delle spese di giustizia)
2 Il compenso del consulente tecnico d’ufficio
2.1 Gli ausiliari del magistrato nel processo penale e nel Testo unico delle spese di giustizia
2.2 L’individuazione della voce della tabella di riferimento
2.2.1 Incarico unitario e accertamenti plurimi
2.3 L’individuazione del valore di riferimento
2.4 L’aumento degli onorari ai sensi dell’art. 52, comma 1, del d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 (ex art. 5, legge 8 luglio 1980, n. 319)
2.5 L’aumento degli onorari per dichiarata urgenza e per prestazioni di breve durata
2.6 La proroga del termine di deposito e le sanzioni in caso di ritardo
2.7 L’incarico collegiale
2.8 La liquidazione delle indennità e delle spese di viaggio
2.9 La liquidazione del rimborso delle spese
2.10 L’ausilio di coadiutori e altri prestatori d’opera
2.11 La parte onerata al pagamento del compenso all’ausiliario
3 Fattispecie particolari
3.1 Premessa
3.2 La perizia e la consulenza tecnica in materia amministrativa, contabile e fiscale (art. 2, d.m. 30 maggio 2002)
3.3 La perizia e la consulenza tecnica in materia di valutazione (art. 3, d.m. 30 maggio 2002)
3.4 La perizia e la consulenza tecnica in materia di bilancio (art. 4, d.m. 30 maggio 2002)
3.5 La perizia e la consulenza tecnica in materia di inventari, rendiconti e situazioni contabili (art. 5, d.m. 30 maggio 2002)
3.6 La perizia e la consulenza tecnica in materia di rapporto di lavoro (art. 10, d.m. 30 maggio 2002)
3.7 La perizia e la consulenza tecnica in materia edilizia (art. 11, d.m. 30 maggio 2002)
3.8 La perizia e la consulenza tecnica in materia di rispondenza a prescrizioni di progetto, contratti, capitolati e norme (art. 12, d.m. 30 maggio 2002)
3.9 La perizia e la consulenza tecnica in materia di estimo (art. 13, d.m. 30 maggio 2002)
3.10 La perizia e la consulenza tecnica in materia medico-legale (artt. 20 e 21, d.m. 30 maggio 2002)
3.11 La perizia e la consulenza tecnica in materia psichiatrica (art. 24, d.m. 30 maggio 2002)
4 Il decreto di liquidazione del magistrato
4.1 La domanda di liquidazione
4.2 Il decreto di liquidazione del magistrato
4.3 Il titolo di pagamento e i successivi adempimenti
4.4 Responsabilità delle parti per il pagamento delle spese e del compenso al consulente tecnico d’ufficio
4.5 L’opposizione al decreto di liquidazione del magistrato
Questo volume è stato progettato come supporto allo studio per la preparazione a tutte le prove del Concorso indetto dall’Università degli Studi di Firenze per 50 posti in area amministrativa (cat. C).
Il manuale tratta in maniera completa e mirata tutti gli aspetti giuridici, gestionali e contabili della vita di un Ateneo universitario, in particolare:
- autonomia universitaria;
- governo delle Università;
- organizzazione e competenze del Ministero;
- personale tecnico-amministrativo;
- docenza;
- attività contrattuale dell’Università;
- gestione economico-finanziaria e contabile e sistema dei controlli;
- ricerca e innovazione nell’Università;
- nuova didattica universitaria;
- diritto allo studio;
- servizi di segreteria per gli studenti;
- trasparenza e prevenzione della corruzione.
Il volume prevede la presenza a fine di ogni capitolo di una selezione di quiz a risposta multipla con soluzione commentata che permettono un veloce ripasso dell’argomento e una verifica della preparazione acquisita.
È aggiornato al nuovo Codice dei Contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023), con un apposito capitolo aggiornato alle ultime novità normative e una selezione di quiz con commento.
Nella sezione online collegata al libro sono disponibili:
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Il Manuale si presenta come ottimo strumento per la preparazione alle prove del Concorso per Funzionari per attività di selezione, valutazione, formazione e sviluppo delle risorse umane dell’Agenzia delle Entrate.
Il testo illustra in maniera chiara e completa tutti gli argomenti che saranno oggetto delle prove concorsuali per questo profilo, in particolare:
- nel primo capitolo “Le teorie dell’organizzazione e dei sistemi gestionali di risorse umane” sono descritti i cambiamenti, le attività e i ruoli di una moderna direzione risorse umane, l’evoluzione degli stili di gestione del personale e del ruolo della direzione risorse umane. Vengono approfonditi i concetti di ruolo, job description, job profile, job analysis e job evaluation;
- nel secondo capitolo “Il reclutamento e la selezione del personale” viene descritto il ruolo del selezionatore, fornendo informazioni dettagliate per realizzare tutto il percorso della selezione (Talent Acquisition process), sono illustrate le logi- che, le tecniche e gli strumenti per organizzare una selezione, con esempi di strumenti da utilizzare;
- nel terzo capitolo “La progettazione, realizzazione e gestione di interventi formativi” viene illustrato il ruolo del formatore attraverso le diverse fasi che compongono il processo formativo aziendale. Il capitolo offre spunti di riflessione sull’importanza dell’utilizzo di metodologie professionali adeguate, incluso il digital training;
- nel quarto capitolo “I sistemi di misurazione e valutazione della performance e il performance management” viene descritto il ruolo di chi si occupa di gestione e sviluppo delle risorse umane e sono illustrate le modalità per misurare l valore delle posizioni organizzative, le modalità da utilizzare per pianificare, gestire e valutare le prestazioni delle risorse umane e le diverse tipologie di pianificazione delle carriere e dello sviluppo personale.
Seguono una parte teorica dedicata agli Elementi di Statistica e una dedicata al rapporto di lavoro alle dipendenze della P.A..
Alla fine di ogni capitolo è presente una selezione di quiz a risposta commentata per fare in modo che il lettore possa verificare il proprio grado di apprendimento degli argomenti trattati.
Il manuale si conclude con Bibliografia e Sitografia, utili strumenti per la preparazione dei candidati.
Luisa Macciocca Massimo
È co-founder e CEO di Conexa- Sviluppo Manageriale. È Senior Management Consultant per imprese di varie dimensioni in diversi settori di business e docente di Risorse Umane, People Management e Marketing in Business School e Università italiane e europee. Per molti anni ha svolto attività professionale e manageriale in grandi imprese internazionali nei settori di Beni di Largo consumo, Petrolifero e Aerospaziale nelle Direzioni risorse umane e Marketing. È stata partner di prestigiose società di Head hunting operanti a livello internazionale. Ha fondato NAME, il Network for Aerospace Management in Europe per la formazione cross cultural di manager internazionali. Da molti anni ha ottenuto la certificazione SHRM (Society for Human Resources Management), la più grande associazione al mondo di manager e professionisti che operano nel settore delle Risorse umane. È giornalista pubblicista, autrice di libri e saggi sulla cultura d’impresa. È laureata in Sociologia (Psicologia sociale e Antropologia culturale) e in Lingue e letterature straniere (Letteratura americana).
LIBRO PRIMO
TEORIE DELL’ORGANIZZAZIONE E DEI SISTEMI GESTIONALI DI RISORSE UMANE RECLUTAMENTO E SELEZIONE DEL PERSONALE PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE E GESTIONE DI INTERVENTI FORMATIVI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE E DEL PERFORMANCE MANAGEMENT
Introduzione
Capitolo 1
Le teorie dell’organizzazione e dei sistemi gestionali di risorse umane
1.1 I cambiamenti che le organizzazioni devono affrontare e gestire
1.1.1 La Direzione risorse umane, il cambiamento e gli strumenti gestionali
1.1.2 Le attività e i ruoli della Direzione risorse umane
1.1.2.1 Le attività della Direzione risorse umane
1.1.2.2 I ruoli impegnati nella gestione e nella valorizzazione delle risorse umane
1.1.3 Le decisioni strategiche, la continua digitalizzazione e le competenze
1.1.4 La Direzione risorse umane e la Digital Transformation
1.1.5 La competizione strategica
1.1.5.1 Le offerte impossibili
1.1.6 Le risorse umane e il managerial thinking
1.1.7 Le risorse umane e la customer satisfaction
1.1.8 L’impresa eccellente
1.1.9 Il management alla guida del successo dell’impresa
1.1.9.1 Le scelte del vertice aziendale
1.2 L’evoluzione degli stili di gestione
1.2.1 Un intervento metodologico
1.2.2 L’ordine, la razionalità, la specializzazione
1.2.3 I principi del management scientifico
1.2.4 La scienza dell’amministrazione
1.2.5 Le critiche al management scientifico
1.2.6 Il cammino verso un cambiamento culturale
1.2.7 Il sistema burocratico
1.2.8 I tumulti operai e l’opinione pubblica
1.3 Il ruolo delle Relazioni umane nell’impresa
1.3.1 Gli esperimenti sulle relazioni interpersonali
1.3.2 L’importanza dei rapporti fra i dipendenti
1.3.3 Una efficace leva produttiva: la motivazione
1.3.3.1 Ishikawa e i circoli della qualità
1.3.4 I cinque gradini per agire
1.3.5 I fattori motivanti e i fattori igienici
1.4 Le risorse diventano umane
1.4.1 Il lavoro di gruppo
1.4.2 La dimensione del gruppo al lavoro
1.4.3 La condivisione dei valori
1.5 Le risorse umane e le competenze per il cambiamento
1.5.1 Le risorse umane e i beni di valore
1.5.2 Il benchmarking misura il valore delle risorse umane
1.6 La gestione del cambiamento
1.6.1 Il vertice e la base si avvicinano: l’impresa sistemica
1.6.2 Non problemi, ma soluzioni
1.7 Le risorse umane e la qualità delle competenze
1.8 La cultura dell’organizzazione
1.8.1 La comunità e la società
1.8.2 I valori, la missione e le relazioni interne
1.9 Lo scambio di vantaggi
1.9.1 La ricompensa come oggetto di scambio
1.9.2 La valutazione del bene immaterial
1.10 Le risorse umane: dal carattere organizzativo alla struttura sociale
1.10.1 Le risorse umane e il carattere
1.11 L’etica aziendale
1.12 La responsabilità sociale delle imprese
1.13 Le Benefit Corporation (B Corp)
1.14 L’evoluzione della funzione del personale e il contesto sociale
1.14.1 Le politiche e l’organizzazione del personale
1.14.2 La direzione/gestione delle risorse umane
1.15 L’evoluzione della funzione del personale e delle relazioni industriali
1.15.1 I momenti di crescita della funzione del personale
1.16 Fino agli anni ’50: ruolo amministrativo/normativo
1.17 Anni ’60: aumento dell’identità e dei compiti
1.17.1 La figura del capo-ufficio
1.18 Anni ’70: gestione della conflittualità sindacale
1.18.1 I nuovi temi di riflessione organizzativa
1.19 Anni ’80: coinvolgimento nelle decisioni del vertice aziendale
1.19.1 La complessità
1.19.2 Una parola impegnativa
1.19.3 L’organizzazione in una prospettiva complessa
1.20 Dagli anni ’90: ruolo strategico per affrontare il mercato. Il computer sulle scrivanie
1.20.1 La rete, la digitalizzazione e la società dell’informazione. E-Italy
1.20.2 La rete e l’ampiezza del fenomeno del networking
1.20.2.1 Le comunità di pratica
1.20.2.2 La rete e l’uso dei social network
1.20.2.3 I “social”: Twitter (X), Facebook e LinkedIn
1.20.2.4 YouTube, Flickr, SlideShare
1.20.2.5 Il blogging delle imprese
1.20.3 La conoscenza e gli “intangible assets”
1.20.3.1 Le project communities
1.20.3.2 Le professional communities
1.20.4 I gruppi che si alleano e competono con successo
1.20.5 La tribù aziendale
1.21 La struttura organizzativa
1.21.1 La struttura organizzativa e l’organigramma
1.21.2 I modelli tradizionali di struttura organizzativa
1.21.2.1 La struttura funzionale
1.21.2.2 I vantaggi e i rischi della struttura funzionale
1.21.3 La struttura divisionale
1.21.3.1 I vantaggi e i rischi della struttura divisionale
1.21.4 La struttura per progetti
1.21.4.1 I vantaggi e i rischi della struttura per progetti
1.21.5 La struttura a matrice
1.21.5.1 I vantaggi e i rischi della struttura a matrice
1.21.6 La logica di funzionalità
1.22 L’organizzazione per processi
1.23 Come un network può presidiare i mercati globali
1.23.1 Oltre il network
1.24 I ruoli aziendali
1.25 La job description, il job profile, la job analysis
1.26 La job evaluation
1.27 Il ciclo di pianificazione, gestione e sviluppo delle risorse umane
1.28 Il ruolo della Direzione risorse umane nella gestione del cambiamento
1.28.1 Gli elementi comuni nel cambiamento
1.29 L’organizzazione liquida e la flessibilità organizzativa
1.30 Lo smart working, dalla pandemia da Covid-19 al ritorno in azienda
1.30.1 Smart working e lavoro agile
1.30.2 Smart working e pandemia
1.30.3 La comunicazione aziendale durante la pandemia
1.30.4 Il ritorno in azienda
Questionario n. 1 - Teorie dell’organizzazione e dei sistemi gestionali di risorse umane
Soluzioni al questionario n. 1
Capitolo 2
Il reclutamento e la selezione del personale
2.1 La necessità di assumere
2.1.1 Il processo che conduce alla ricerca di personale (Talent Acquisition)
2.2 Il job posting
2.3 L’organizzazione interna per la selezione
2.4 Le motivazioni ad assumere
2.5 La posizione vacante e il profilo del candidato ideale
2.6 L’organizzazione della selezione
2.7 L’attività di reperimento delle candidature
2.7.1 Le fonti interne
2.7.2 Le fonti esterne
2.7.2.1 Gli elenchi di diplomati e di laureati da scuole e università
2.7.2.2 Gli annunci sulla stampa specializzata
2.7.2.3 Gli annunci sul web, il social recruiting e il digital recruiting
2.7.2.4 Le società di consulenza
2.7.2.5 Le società di head hunting
2.7.3 L’analisi dei curricula
2.8 L’attività di selezione
2.8.1 Il primo contatto con i candidati
2.8.2 Il luogo di incontro dei candidati
2.8.3 L’accoglienza dei candidati e il questionario informativo
2.8.4 Le prove di selezione
2.8.4.1 Le modalità per i candidati senza esperienza
2.8.4.2 Le modalità per candidati con esperienza
2.8.5 Le persone che intervistano i candidati
2.8.6 Le modalità per giungere alla decisione di assumere
2.8.7 Interview scheduling software
2.9 Focus: i test di selezione
2.9.1 I test attitudinali
2.9.2 I test di personalità
2.9.3 L’esercitazione in basket
2.10 Focus: il colloquio di selezione
2.10.1 Le domande durante il colloquio
2.10.2 Le behavioral interview
2.10.3 Il rischio di lasciarsi influenzare
2.10.4 La relazione scritta sui colloqui
2.11 Focus: la scelta della persona da assumere
2.12 Il servizio di outplacement
2.13 Il temporary manager
2.14 Le aspettative dei giovani e l’employer branding
2.15 Le modalità per agevolare l’inserimento in azienda
2.15.1 Induction, Orientation e Onboarding
2.16 La retention e l’engagement del personale
2.16.1 La retention del personale
2.16.2 Balancing private & professional life
2.16.3 Work life balance
2.16.3.1 I servizi ai dipendenti
2.16.3.2 I servizi alle famiglie
2.16.3.3 L’organizzazione del lavoro
2.16.3.4 L’offerta e la domanda di servizi
2.16.4 L’engagement del personale
2.16.5 Il concetto di accountability
2.17 La gestione delle dimissioni
2.18 La conferma del superamento del periodo di prova
Questionario n. 2 - Il reclutamento e la selezione del personale
Soluzioni al questionario n. 2
Capitolo 3
La progettazione, realizzazione e gestione di interventi formativi
3.1 Gli obiettivi della formazione
3.1.1 L’apprendimento
3.1.2 Dal teaching al learning
3.2 La formazione come processo
3.3 L’analisi dei bisogni formativi
3.3.1 I bisogni derivanti dall’analisi delle strategie aziendali e delle competenze
3.3.3 I bisogni derivanti dall’analisi del potenziale
3.3.4 I bisogni derivanti da percorsi formativi pre-identificati
3.4 La progettazione degli interventi
3.4.1 La macro progettazione
3.4.1.1 Gli obiettivi da raggiungere
3.4.1.2 Le tipologie di interventi formativi
3.4.1.3 I partecipanti agli interventi
3.4.1.4 I contenuti degli interventi
3.4.1.5 La durata degli interventi
3.4.1.6 Il periodo dell’anno e i giorni della settimana da scegliere
3.4.1.7 Il luogo presso il quale realizzare gli interventi
3.4.1.8 La docenza da utilizzare
3.4.1.9 Il processo di comunicazione ai partecipanti
3.4.1.10 Il piano della formazione
3.4.2 La micro progettazione
3.4.2.1 Le metodologie didattiche
3.5 La conduzione
3.5.1 Le persone coinvolte nella conduzione delle attività formative
3.5.2 Le attività di unfreezing
3.5.3 Le tecniche di coinvolgimento dei partecipanti
3.5.4 La gestione di atteggiamenti non costruttivi da parte dei partecipanti
3.5.5 I docenti di qualità
3.5.6 L’utilizzo di film nella didattica
3.5.7 La disposizione dell’aula di formazione e le attrezzature didattiche
3.5.8 Il materiale didattico.
3.5.9 Il supporto del management alle attività formative
3.6 Il monitoraggio e la valutazione dei risultati ottenuti
3.6.1 Il monitoraggio e la valutazione del gradimento
3.6.2 Il monitoraggio e la valutazione dell’apprendimento
3.6.3 La valutazione del cambiamento degli atteggiamenti e dei comportamenti
3.6.4 Il ROI della formazione
3.7 La formazione interaziendale
3.8 La formazione internazionale
3.9 La formazione e-learning
3.10 La formazione dei digital natives
3.11 I centri di formazione aziendali
3.11.1 Le digital academies
3.12 Le piattaforme digitali per la formazione manageriale
3.13 La formazione finanziata
3.14 L’associazione dei formatori
Questionario n. 3 - La progettazione, realizzazione e gestione di interventi formativi
Soluzioni al questionario n. 3
Capitolo 4
I sistemi di misurazione e valutazione della performance e il performance management
4.1 Il ciclo di pianificazione, gestione, valutazione e sviluppo delle risorse umane
4.2 Le tipologie e le finalità delle valutazioni
4.3 La valutazione delle posizioni
4.4 La valutazione delle prestazioni
4.4.1 La valutazione top-down senza informazione
4.4.2 La valutazione top-down con informazione
4.4.3 La valutazione interattiva
4.4.4 La eterovalutazione
4.4.5 La valutazione a 360°
4.4.6 La valutazione delle prestazioni come strumento strategico
4.4.6.1 La logica di pianificazione degli obiettivi
4.4.6.2 La congruenza dei comportamenti
4.4.6.3 La gestione della prestazione come processo continuo nel tempo
4.4.6.4 La formazione dei valutatori
4.4.7 Il flusso e i protagonisti della valutazione delle prestazioni
4.4.8 Un esempio di applicazione: una scheda di valutazione delle prestazioni
4.4.9 L’utilizzo gestionale dei dati emersi dalla valutazione della prestazione
4.4.10 La gestione del feedback sulla prestazione
4.4.11 I supporti digitali per la gestione del processo
4.4.12 Dal performance appraisal al performance management
4.5 La valutazione del potenziale
4.5.1 I protagonisti della valutazione del potenziale
4.5.2 Gli strumenti per valutare il potenziale
4.5.3 L’assessment center
4.5.4 Un percorso permanente a tappe per valutare il potenziale
4.6 La valutazione delle competenze
4.6.1 Le diverse categorie di competenze
4.6.2 I modelli aziendali per le competenze
4.6.3 Le modalità per valutare le competenze
4.6.4 L’importanza delle competenze culturali
4.6.5 L’importanza delle competenze interculturali
4.6.5.1 Il valore della diversità (DEI = Diversity Equity Inclusion)
4.6.5.2 Le dimensioni culturali
4.6.5.3 Le culture blu e le culture verdi
4.6.5.4 La diversa importanza delle competenze tra culture diverse
4.6.5.5 La Mappa delle Culture
4.7 Lo sviluppo e i percorsi di carriera
4.7.1 La pianificazione delle carriere
4.7.2 Gli strumenti per pianificare la sostituibilità
4.7.2.1 Le tavole di sostituibilità
4.7.2.2 I serbatoi di persone con potenziale
4.7.2.3 I sistemi esperti
4.7.3 Le politiche di gestione delle carriere
4.8 Talent Management & Development
4.8.1 Il coaching
4.8.2 Il mentoring
4.8.3 Il modello 70:20:10
4.9 La politica retributiva
4.9.1 La definizione e gli obiettivi della politica retributiva
4.9.2 Le modalità per attuare la politica retributiva
4.9.3 La scelta di chi premiare
4.9.4 La scelta di come premiare
4.9.4.1 I premi legati alla parte fissa della retribuzione
4.9.4.2 I premi legati alla parte variabile della retribuzione
4.9.4.2.1 L’una tantum
4.9.4.2.2 I premi legati alla quantità
4.9.4.2.3 I premi di produttività e di risultato
4.9.4.2.4 Il bonus e l’Mbo
4.9.4.3 La partecipazione azionaria
4.9.4.4 I benefit
4.9.5 La scelta di cosa premiare
4.9.5.1 I premi per una prestazione superiore
4.9.5.2 I premi per il raggiungimento di risultati particolari
4.9.5.3 I premi per l’utilizzo delle competenze distintive
4.9.6 La scelta di quanto premiare
4.9.6.1 Il budget
4.9.6.2 Il posizionamento delle retribuzioni rispetto al mercato
4.9.6.3 Il coverage
4.9.7 La scelta di quando premiare
4.9.8 La scelta delle modalità di comunicazione del premio
4.9.9 Le indagini retributive
4.9.10 Il total reward
Questionario n. 4 - I sistemi di misurazione e valutazione della performance e il performance management
Soluzioni al questionario n. 4
Considerazioni conclusive
Bibliografia
Sitografia
LIBRO SECONDO
ELEMENTI DI STATISTICA
Capitolo 1
Le rilevazioni statistiche
1.1 Introduzione alla Statistica
1.2 La popolazione e le unità statistiche
1.3 Le fasi di un’analisi statistica
1.4 Errori campionari ed errori extra-campionari
1.5 I caratteri statistici e le scale di misurazione
1.5.1 Scale di misurazione dei caratteri
1.6 Suddivisione in classi di modalità di un carattere quantitativo
1.7 Le frequenze e le intensità
1.7.1 Le frequenze cumulate
1.8 Serie storiche e serie territoriali
1.9 I numeri indici
1.9.1 Numeri indici semplici
1.9.2 Numeri indici complessi
Capitolo 2
Distribuzioni di frequenza e rappresentazioni grafiche
2.1 Introduzione alle distribuzioni di frequenza
2.2 Rappresentazioni grafiche
2.3 Diagrammi a segmenti
2.4 Istogrammi
2.5 Poligoni di frequenza
2.6 Curve di frequenza
2.7 Grafici a torta
2.8 Diagrammi a barre o a nastri
2.9 Scatter plot
2.10 Grafici radar
2.11 Cartogrammi
2.12 Ideogrammi
2.13 Misure di sintesi statistiche
Capitolo 3
Gli indici di posizione
3.1 Introduzione alle medie
3.2 La media aritmetica
3.3 La media geometrica
3.4 La media armonica
3.5 La media quadratica
3.6 La moda
3.7 La mediana
3.8 I quantili
Capitolo 4
La variabilità e l’eterogeneità
4.1 Introduzione alla variabilità
4.2 Gli scostamenti semplici medi
4.3 La varianza, la devianza e lo scarto quadratico medio
4.4 Il coefficiente di variazione
4.5 Il campo di variazione e la differenza interquartile
4.6 Mutua variabilità
4.7 La concentrazione
4.8 L’eterogeneità
Capitolo 5
La forma
5.1 Introduzione alla simmetria e alla curtosi
5.2 Simmetria
5.3 Curtosi
5.4 I momenti
5.4.1 Momenti r-esimi
5.4.2 Momenti r-esimi rispetto alla media
5.4.3 Momenti r-esimi standardizzati
Capitolo 6
Analisi statistica delle relazioni tra due caratteri
6.1 Distribuzioni multiple
6.2 Distribuzioni doppie
6.2.1 Lo scatter plot
6.2.2 Lo stereogramma
6.3 Distribuzioni marginali e distribuzioni condizionate
6.4 Indipendenza in distribuzione e indipendenza in media
6.5 Connessione tra caratteri statistici
6.6 Regressione
6.6.1 Indice di determinazione lineare
6.7 Correlazione
Capitolo 7
Introduzione al calcolo delle probabilità e alle variabili casuali
7.1 Assiomatizzazione: i concetti primitivi
7.2 Algebra degli eventi
7.3 I postulati e i teoremi
7.4 Altri approcci alla teoria della probabilità: approccio classico e approccio frequentista
7.5 Probabilità condizionata, eventi indipendenti e teorema delle probabilità totali
7.6 Teorema di Bayes
7.7 Le variabili casuali e le loro distribuzioni di probabilità
7.7.1 Variabili casuali discrete
7.7.2 Variabili casuali continue
7.8 Valore medio e varianza di una variabile casuale
7.9 Covarianza di variabili casuali
7.10 Variabile casuale Binomiale
7.11 Variabile casuale Normale
7.12 Teorema del limite centrale
Capitolo 8
Introduzione al campionamento e alla teoria della stima
8.1 Popolazione e campione
8.2 Campionamento da popolazioni finite
8.2.1 Campionamento casuale semplice
8.2.2 Campionamento casuale stratificato
8.2.3 Campionamento casuale a grappoli e a stadi
8.3 Campionamento da popolazioni infinite
8.4 Statistiche e distribuzioni campionarie
8.4.1 Distribuzione della media campionaria
8.4.2 Distribuzione della varianza campionaria
8.5 Stimatori e stime
8.6 Proprietà di uno stimatore
8.7 Stimatori puntuali
8.8 Metodo dei minimi quadrati
8.9 Stima per intervallo della media di una popolazione Normale con varianza nota
Questionario n. 1 - Elementi di statistica
Soluzioni al questionario n. 1
LIBRO TERZO
RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Capitolo 1
Rapporto di lavoro alle dipendenze della P.A. Responsabilità, doveri e diritti dei pubblici dipendenti, comportamento e sanzioni
1.1 Il sistema delle fonti del pubblico impiego
1.2 La micro e la macro organizzazione
1.3 La contrattazione collettiva
1.4 La contrattazione integrativa
1.5 L’accesso al pubblico impiego
1.5.1 II reclutamento: dal testo unico al decreto attuativo PNRR-bis (D.L. 36/2022, conv. in L. 79/2022)
1.5.1.1 Le procedure concorsuali semplificate di cui al D.L. 44/2021
1.5.1.2 Le nuove regole in materia di reclutamento di cui al D.L. 80/2021
1.5.1.3 Le nuove regole di cui al D.L. 36/2022, conv. in L. 79/2022
1.5.1.4 Le nuove regole di cui al D.L. 44/2023, conv. in L. 74/2023 (c.d. decreto pubblica amministrazione)
1.5.1.5 Le nuove regole di cui al D.L. 75/2023, conv. in L. 112/2023 (c.d. decreto pubblica amministrazione-bis)
1.5.1.6 Il “nuovo” regolamento recante norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi (D.P.R. 487/1994 nel testo novellato dal D.P.R. 82/2023)
1.6 Lavoro a tempo parziale
1.7 Lavoro a tempo determinato (o a termine)
1.8 Contratto di somministrazione
1.9 Il lavoro agile (c.d. smart working)
1.10 L’attenzione al benessere organizzativo
1.11 Il regime delle progressioni
1.12 La modificazione soggettiva
1.12.1 La mobilità volontaria
1.12.2 La mobilità obbligatoria
1.12.3 La mobilità tra pubblico e privato
1.13 L’esercizio di mansioni superiori
1.14 II nuovo status del dipendente pubblico
1.15 La responsabilità dei dipendenti pubblici e le sanzioni disciplinari
1.16 Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
1.16.1 I principi generali
1.16.2 Le singole fattispecie
1.16.3 I rapporti con il pubblico
1.16.4 Le disposizioni particolari per i dirigenti
1.16.5 Vigilanza, monitoraggio ed attività formative
1.16.6 La violazione dei doveri del codice e la responsabilità
1.16.7 Organismo indipendente di valutazione
1.16.8 Merito e premi
1.16.8.1 Merito
1.16.8.2 Premi
1.17 La dirigenza e il management locale
1.17.1 II rapporto politica-amministrazione e le funzioni dirigenziali
1.17.2 La culpa in vigilando del dirigente
1.17.3 La delega di funzioni dirigenziali
1.18 Trasparenza e anticorruzione
1.19 Il Nucleo della concretezza e il Piano triennale delle azioni concrete per l’efficienza delle pubbliche amministrazioni
1.20 Piano integrato di attività e organizzazione
1.21 Riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità
1.22 Cessazione del rapporto di lavoro presso le amministrazioni pubbliche
1.23 II riparto di giurisdizione in materia di pubblico impiego
Questo volume vuole essere uno strumento operativo immancabile nella libreria del Professionista che si occupa di gestione contrattuale, fiscale e previdenziale nel settore dello spettacolo, contesto che notoriamente presenta delle particolarità “proprie” che lo distinguono in maniera sostanziale dagli altri settori.
Proprio le specificità del settore hanno fatto emergere la necessità di un riordino della normativa applicabile; con la Legge 15 luglio 2022, n. 106 è stata conferita al Governo la delega a intervenire sulle disposizioni di legge in materia di spettacolo e per il riordino e la revisione degli strumenti di sostegno in favore dei lavoratori del settore nonché per il riconoscimento di nuove tutele in materia di contratti di lavoro e di equo compenso per i lavoratori autonomi.
Tale delega ha trovato parziale attuazione con l’approvazione del D.lgs. n. 175/2023, che ha introdotto l’indennità di discontinuità e che avrà sicuramente un impatto notevole in questo settore, caratterizzato da prestazioni frammentate nel tempo.
In tale ambito verranno analizzate le istruzioni operative fornite dall’INPS con la circolare n. 2 del 3 gennaio 2024 e il Decreto del Ministero del Lavoro del 25 luglio 2023, con cui sono stati forniti i criteri per individuare i lavoratori discontinui.
Il volume, oltre ad illustrare gli istituti di base e gli adempimenti contributivi, assicurativi e fiscali, riporta casi operativi, modelli e una raccolta di normativa e prassi del settore.
Barbara Garbelli
Consulente del Lavoro in Pavia. Esperta in salute e sicurezza sul lavoro, è membro del Centro Studi Nazionale Ancl, di cui presiede l’Unione Provinciale di Pavia dal 2021. Svolge attività di pubblicista per diverse testate giornalistiche di settore.
Massimiliano Matteucci
Consulente del Lavoro, Professore a contratto di “innovazione digitale e relazioni industriali” e “Diritto privato dello Sport”, Equity partner di Nexumstp spa, Membro del centro studi del Cpo di Roma, relatore in convegni, seminari e corsi di formazione specialistica. Esperienza ventennale nella gestione dei rapporti di lavoro nei settori dello Spettacolo, Sport, Edilizia, Agricoltura e specialista nella gestione del Costo del lavoro, del Budget aziendale, di piani di welfare aziendale e da ultimo dei processi innovativi aziendali con particolare riferimento all’Intelligenza artificiale.
Simone Ricci
Consulente del Lavoro, esperta in edilizia, Docente nel Master di I livello presso l’Università Lumsa di Roma.
Giulia Ulivi
Consulente del lavoro. Fondatrice del gruppo “Professionisti per le pubbliche amministrazioni”. Specializzata per il settore dello spettacolo, per le realtà sportive, il Terzo settore e le cooperative, il mondo agricolo e per la pubblica amministrazione. Collabora stabilmente con il Tribunale di Firenze come Consulente Tecnico per la risoluzione di contenziosi giuslavoristici e nell’ambito fallimentare.
1 Introduzione e definizioni generali
1 Le fonti del diritto del lavoro
2 Nozione di spettacolo e di lavoratore dello spettacolo
3 Le categorie dei lavoratori dello spettacolo
4 Le forme contrattuali tipiche del settore
5 Lavoro nello spettacolo: la legge delega di riordino (L. 15 luglio 2022, n. 106)
2 Il lavoro subordinato e altre forme contrattuali
1 Lavoro a tempo indeterminato
2 Lavoro a tempo determinato
3 Lavoro stagionale
4 Il Generico (figurante o comparsa)
5 Lavoro a tempo pieno e a tempo parziale
6 Lavoro intermittente
7 Contratto di apprendistato
8 Lavoro accessorio (contratto di prestazione occasionale)
9 Tirocini formativi
10 Rapporto di lavoro per gli animatori
11 Lavoratori del pubblico impiego, conservatori e teatri
3 Il lavoro autonomo
1 Il lavoro autonomo professionale nello spettacolo
2 Il lavoro autonomo occasionale
3 Il lavoratore autonomo esercente attività musicale
4 Il lavoratore autonomo esente
4 Gli adempimenti contributivi, assicurativi e fiscali
1 Gli adempimenti ANPAL
2 Il certificato di agibilità
3 Inps (ex Enpals) ed Inail
4 Libro Unico del Lavoro, busta paga e certificazione unica
5 Diritto d’autore
6 Adempimenti fiscali
7 Diritti d’autore e gli aspetti contributivi
5 Gestione delle assenze
1 Indennità di malattia
2 Inail, infortuni e malattie professionali
3 Maternità e paternità
4 Indennità di disoccupazione per i lavoratori autonomi
5 Indennità di discontinuità
6 La retribuzione del lavoratore subordinato dello spettacolo
1 I contratti collettivi applicabili
2 I trattamenti retributivi in generale
3 La retribuzione della troupe
4 La retribuzione dei lavoratori generici
7 Casi particolari
1 Il lavoro dei minori
2 Lavoro nello spettacolo transnazionale (gli artisti stranieri in Italia e gli artisti italiani all’estero)
3 Impatriati – Agevolazioni e modalità di inserimento
4 Pensione – Requisiti pensionistici
8 Sicurezza sul lavoro
1 Premessa
2 I soggetti della sicurezza nel settore spettacolo
3 Gli allestimenti nello spettacolo: obblighi generali e specifici dei cantieri temporanei e mobili
4 La pianificazione della sicurezza nel cantiere (PSC, PSS e POS)
5 Gestione degli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro
6 Le particolarità del settore spettacolo e la valutazione dei rischi specifici
9 Modelli di fattura
1 Fattura regime forfettario
2 Fattura regime ordinario
3 Note
4 Simulazione costo azienda (1)
5 Simulazione costo azienda (2)
Il testo si pone l’obiettivo di rappresentare un valido supporto per i consulenti del comparto aziendale alle prese con la complessità dell’azione di esclusione o recesso da parte di un socio.
L’ analisi dettagliata delle tecniche di valutazione delle quote societarie e l’approfondimento sulle conseguenze contabili e fiscali derivanti dal recesso, rendono l’opera uno strumento operativo utile per avvocati e commercialisti che operano nel campo del diritto societario e della fiscalità aziendale.
Ogni parte del libro è progettata per fornire gli strumenti necessari per gestire efficientemente e con competenza le complesse questioni legate al recesso del socio, assicurando la conformità legale e la massimizzazione del valore per la società, aiutando il lettore a localizzare facilmente le informazioni necessarie.
In una prima parte del testo vengono delineate brevemente le basi legali, le cause, le modalità di esercizio del diritto di recesso (e di esclusione) e i vari contesti in cui questo si può esercitare, includendo l’impatto su struttura e operatività aziendale.
Gli autori focalizzano la maggior parte della trattazione sull’esame dei vari metodi valutativi come quelli patrimoniali, reddituali e finanziari, senza tralasciare i metodi misti ed il metodo dei moltiplicatori. Al fine di rendere il testo completo e supportare il professionista nel gestire con padronanza la materia, vengono forniti anche una serie di esercizi sui metodi di valutazione.
Attraverso l’illustrazione delle procedure per la stima delle partecipazioni societarie, le relative implicazioni contabili e fiscali e alcuni esempi giudiziali di valutazioni di quote, il volume rappresenta una bussola per navigare le sfide legali e fiscali del recesso societario con competenza e precisione, assicurando conformità e ottimizzazione delle risorse finanziarie.
Luca Giannini
Avvocato sin dal 1993, attualmente Professore Straordinario di Diritto Commerciale presso la Link Campus University di Roma, Docente di Intellectual Property presso Accademia del Lusso di Roma. Attualmente altresì Docente di Diritto commerciale internazionale presso la Fondazione Unicampus Sanpellegrino di Rimini. Autore di numerose pubblicazioni in tema di Diritto societario, Diritto della Crisi di Impresa e Fashion Law. Partecipa in qualità di relatore a convegni nelle citate materie.
Dino Berardocco
Dottore commercialista e Revisore contabile, iscritto all’ Ordine di Rimini ed all’Albo dei Consulenti tecnici d’ufficio e dei Periti del Tribunale di Rimini.
PARTE I – IL RECESSO DEL SOCIO
1 Il recesso del socio
1.1 Natura e finalità dell’istituto
1.2 Le cause del recesso nelle società di persone. L’art. 2285 c.c. ed il contratto sociale
1.3 L’efficacia del recesso. La decorrenza
1.4 Le forme e le modalità di esercizio del diritto di recesso
1.5 Le conseguenze del recesso
1.6 La “liquidazione” della quota del socio receduto
1.7 L’accertamento giudiziale della legittimità del recesso
1.8 Il recesso del socio nelle società per azioni
1.8.1 Le cause di recesso previste dal codice civile
1.8.2 Le previsioni statutarie in tema di recesso del socio
1.8.3 La revoca della delibera legittimante il recesso
1.8.4 La liquidazione delle azioni
1.9 Il recesso nelle srl
1.9.1 I casi di recesso legislativamente previsti
1.9.2 Legittimazione all’esercizio del diritto
1.9.3 Termini e modalità del recesso
1.9.4 La liquidazione della quota del socio uscente e l’acquisto da parte dei soci superstiti
PARTE II – L’ESCLUSIONE DEL SOCIO
1 L’esclusione del socio di società di persone. Natura dell’istituto
1.1 Esclusione del socio di snc
1.2 Esclusione del socio di sas
2 L’esclusione del socio di srl
2.1 I casi di esclusione. L’atto costitutivo e l’autonomia negoziale
2.2 Il procedimento di esclusione
2.3 Il rimborso della quota e il rinvio alla disciplina del recesso
PARTE III – I METODI DI VALUTAZIONE DELLA QUOTA
1 I metodi di valutazione della quota
1.1 Metodi patrimoniali
1.1.1 Criteri generali
1.1.2 Metodo patrimoniale semplice
1.1.3 Metodo patrimoniale complesso
1.1.4 Revisione contabile degli elementi attivi e passivi
1.1.5 Riespressione a valori correnti di sostituzione
1.1.6 I limiti
1.2 Metodi reddituali
1.2.1 Criteri generali
1.2.2 Metodo reddituale semplice
1.2.3 Il reddito
1.2.4 Il tasso di capitalizzazione
1.2.5 Metodo reddituale complesso
1.2.6 I limiti
1.3 Metodi finanziari
1.3.1 Criteri generali
1.3.2 Metodo dei flussi monetari netti disponibili
1.3.3 Metodo dei flussi monetari operativi
1.3.4 I limiti
1.4 Metodi misti
1.4.1 Criteri generali
1.4.2 Metodo della stima autonoma dell’avviamento
1.4.3 Metodo del valore medio
1.4.4 I limiti
1.5 Metodo dei moltiplicatori
1.5.1 Criteri generali
1.5.2 Approcci per la determinazione del multiplo
1.5.3 Multipli maggiormente utilizzati
1.5.4 I limiti
1.6 Tabella riassuntiva dei metodi di valutazione
2 Esercizi per i metodi di valutazione
2.1 Esercizi per i metodi patrimoniali
2.2 Esercizi per i metodi reddituali
2.3 Esercizi per i metodi misti
2.4 Esercizi per i metodi dei moltiplicatori
2.5 Esercizio riepilogativo (metodi patrimoniali, metodi reddituali, metodi misti e metodi dei multipli)
PARTE IV – ASPETTI CONTABILI E FISCALI
1 Risvolti fiscali del recesso
1.1 Regime fiscale del recesso, le imposte indirette
1.2 Regime fiscale del recesso, le imposte dirette
1.2.1 Il recesso atipico – Cessione della partecipazione
1.2.2 Il recesso tipico – Rimborso della quota
1.2.2.1 Tassazione del reddito in capo al soggetto persona fisica non imprenditore
1.2.2.2 Tassazione del reddito in capo al soggetto Ires (società di capitali)
1.2.2.3 Tassazione del reddito in capo al soggetto persona fisica imprenditore individuale o società di persone
1.2.2.4 Effetti fiscali per la società da cui si recede
2 Registrazione contabile
2.1 Registrazione contabile delle operazioni di liquidazione della quota del receduto
2.1.1 Liquidazione della quota nelle società di persone
2.1.2 Registrazione delle operazioni di liquidazione della quota nelle società di capitali
2.1.3 Registrazione delle operazioni contabili di liquidazione nelle scritture contabili dell’ex socio
3 Casi pratici. Esempi giudiziali di valutazioni di quote
3.1 Consulenza tecnica valutativa di quota di snc
3.2 Consulenza tecnica valutativa di quota di srl con marchio
3.3 Consulenza tecnica valutativa di quota di srl con il metodo dei tassi di royalties comparabili
