In tema di semplificazione fiscale il c.d. “Decreto sviluppo”, in vigore dallo scorso 14.5.2011, è intervenuto sul regime della contabilità semplificata innalzandone i limiti per l’accesso ai fini delle imposte sui redditi. Tale nuova previsione, in attesa dei dovuti chiarimenti ministeriali, non è stata però accompagnata da una analoga modifica dei limiti dimensionali ai fini Iva generando così un disallineamento tra le soglie.
Il decreto sviluppo eleva l’ammontare dei ricavi per poter accedere al regime della contabilità semplificata: i nuovi limiti sono 400.000,00 euro per le imprese di servizi e 700.000,00 per le altre attività.
Il socio contribuente può rientrare nel regime fiscale agevolato dei contribuenti minimi se la sua quota partecipazione produce reddito agrario; questo quanto chiarito dall'Agenzia delle Entrate con Risoluzione n. 27/E del 7/03/2011
Compensi per la vendita di generi di monopolio e di valori bollati e postali, la gestione di lotto e lotterie e per il servizio di incasso delle tasse automobilistiche annotati con una sola operazione, questo quanto stabilito con Decreto attuativo dell'8/02/2011
Gli adempimenti a carico del contribuente che adotta il regime delle nuove attività produttive
Regime fiscale delle nuove attività produttive e imposte da versare
Le agevolazioni fiscali previste nel regime delle nuove attività produttive
Requisiti per poter accedere al regime delle nuove attività produttive
Regime delle nuove attività produttive e determinazione del reddito