In merito ai quadri da te citati (NE,NR) resto dell'avviso che il segno non va indicato.
In questo caso il soggetto è la tipologia del documento (nota di variazione debito o credito che sia) e quste arrivano sempre con importi espressi in positivo (a meno che non espresso diversamente).
Ci sono casi, ad esempio, in cui una nota di credito fattivamente viene emessa come fattura (con relativa dicitura di EMESSA FATTURA) ma di fatto gli importi espressi sono in negativo (il fisco lo permette) e di fatto la fattura in oggetto è una nota di credito camuffatta (visivamente) ma contabilmente è ineccepibile.
in contabilità si avrà un dare del cliente in negativo. sono somme algebriche e a norma (cioè consentite) e ineccepibili. Per questo il segno può essere gestito nei suddetti quadri ma non significa che lo si debba.
Ripeto, personalmente non lo userei. Ho un caso (dati che saranno espressi in forma aggregata) dove le note di credito, il mio cliente le ha espresse come fatture in negativo, ed essendo (come da istruzioni) operazioni (le note di credito) a se stanti:
Ai fini dell’aggregazione, le note di variazione sono considerate documenti autonomi, da non sommare algebricamente
all’operazione principale
io le ho trattate come note di variazione (credito) , considerando gli importi in positivo .