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NASPI e incentivo all'autoimprenditorialità

Salve, è noto che se durante che si percepisce l'indennità ci si rioccupa nel caso di lavoro autonomo è necessario trasmettere con naspicom la nuova attività entro 30 gg e contestualmente indicare il c.d. reddito presunto ( entro 4.800 per evitare la decadenza), ma nel caso esposto trattasi di richiesta della naspi in unica soluzione, rimane solo l'obbligo della trasmissione entro 30 gg ma non c'è più la condizione della dichiarazione del reddito.

Saluti
Buongiorno Domenico, grazie della risposta.
Mi chiedevo se la richiesta di importo anticipato Naspi deve essere presentata con preventivi per acquisto beni materiali che avviino all'attività di lavoro autonomo o se vengono erogati a prescindere da quello che tu ne farai.

Grazie ancora e buona giornata
 

domenico

Utente
Buongiorno Domenico, grazie della risposta.
Mi chiedevo se la richiesta di importo anticipato Naspi deve essere presentata con preventivi per acquisto beni materiali che avviino all'attività di lavoro autonomo o se vengono erogati a prescindere da quello che tu ne farai.

Grazie ancora e buona giornata
Buongiorno anche a te, segnalo le circolari inps per un approfondimento sull'argomento che potranno essere utili per una valutazione più compiuta.

Saluti

https://www.inps.it/bussola/Visuali... del 12-05-2015.htm&iIDDalPortale=&iIDLink=-1

https://www.inps.it/bussola/Visuali...olari/Circolare numero 145 del 09-10-2013.htm
 
Buona sera,

Vorrei avere dei chiarimenti per quanto riguarda la richiesta di NASpi anticipata. Lavoro da circa 9 anni con contratto a tempo indeterminato part-time. Al momento sono alla fine della maternità facoltativa e intendo dare le dimissioni entro la fine del mese. Ho anche una partita IVA per attività di traduzioni e interpretariato (non esiste un albo ufficiale, sono iscritta alla gestione separata INPS).

Mi sembra di capire che se chiedo la NASpi con erogazione standard mensile e dichiaro di avere la partita IVA e di guadagnare meno di 4800 euro, l'importo che mi verrà concesso sarà ridotto dell’80%, dunque percepirò solo il 20% dell'importo NASpi a cui avrei diritto.
E' vero che una volta concessami la NASpi al 20%, se faccio richiesta di anticipazione per ampliamento dell'attività autonoma già avviata la NASpi che mi verrà erogata è invece del 100%?
Mi sembra un controsenso, ma dalle circolari INPS consultate a me risulta così. Vorrei avere una conferma al riguardo da un professionista perché se così non fosse, chiudo la partita IVA e la riapro alla fine del NASpi.
Ringrazio anticipatamente.

La circolare a cui faccio riferimento è la 94/2015 (https://www.inps.it/bussola/Visuali... del 12-05-2015.htm&iIDDalPortale=&iIDLink=-1)

"2.9.b Accertata la
sussistenza dell’indennità NASpI, oppure - nel caso di domande di
prestazione mensile e di prestazione anticipata presentate
contestualmente - riconosciuto il diritto all’indennità NASpI, le
Strutture territoriali dovranno accertare - basandosi sull’idoneità
degli elementi forniti nella domanda mediante dichiarazioni sostitutive
delle certificazioni e dell’atto di notorietà di cui agli articoli 46 e
47 del D.P.R. n.445 del 2000 o sull’idoneità della documentazione
prodotta - se i richiedenti abbiano titolo ad ottenere l'anticipazione
(vedi punto 2.2 della circolare INPS n. 145 del 9 ottobre 2013). In caso
positivo, in procedura informatica DSWeb verrà contrassegnata la
corrispondente prestazione mensile di NASpI con il “codice di stato” “D”
(Definita), con decadenza impostata al giorno di presentazione della
domanda di anticipazione.
Laddove il soggetto interessato sia
divenuto beneficiario dell’indennità di disoccupazione NASpI in misura
ridotta per un importo pari all’80% dei proventi preventivati per lo
svolgimento di attività lavorativa in forma autonoma di cui all’art. 10,
comma 1 del decreto legislativo 4 marzo 2015 n. 22, la prestazione
anticipata verrà erogata considerando l’importo residuo da
corrispondere senza l’applicazione della suddetta riduzione.

Le Strutture territoriali, quindi,
dovranno procedere alla determinazione dell'importo da corrispondere a
titolo di anticipazione erogando in un'unica soluzione i ratei spettanti
nel periodo compreso tra la data di presentazione della domanda di
anticipazione e il termine di spettanza dell’indennità di disoccupazione
NASpI detraendo i ratei già eventualmente pagati nello stesso periodo.
La procedura DSWEB provvederà in automatico al calcolo dell’importo da
mettere in pagamento."
 

marc1987

Utente
Buonasera a tutti,
Mi inserisco nella conversazione per chiedere un vostro parere in relazione al mio caso.
Premetto che ho telefonato più volte l'INPS e parlato con diversi patronati ma nessuno mi ha dato una risposta chiara.
Ho una partita IVA da dicembre 2014 come ingegnere, attività che non ho mai sviluppato a tempo pieno in quanto all'epoca avevo un contratto a progetto. Da dicembre 2015 a novembre 2018 ho avuto un contratto a termine, come "impiegato", che non mi è stato rinnovato, pertanto ho fatto domanda di Naspi.
Adesso vorrei chiedere la liquidazione anticipata per dedicarmi a tempo pieno alla libera professione, appunto come ingegnere. Secondo voi ne ho diritto? poichè non è chiaro se per partite IVA pregresse sia concesso questa modalità di "finanziamento". Le circolari INPS parlano genericamente che "la domanda va presentata entro 30gg dalla data di apertura della p.IVA o dalla presentazione della domanda di Naspi se la suddetta attività era preesistente" senza dare ulteriori dettagli.
Al momento in cui compilo il modulo per la liquidazione anticipata Naspi, alla domanda "data di inizio attività" inserisco quella di apertura della partita IVA, ma esce un messaggio di segnalazione in cui mi si dice che l'attività è antecedente di più di 60 giorni. Il sistema mi fa comunque proseguire ma prima di concludere e inviare la domanda vorrei essere certo di non fare sciocchezze e magari perdere anche la Naspi "ordinaria".
Ringrazio in anticipo chi mi saprà dare qualche delucidazione.

Marcello
 

Giak.84

Utente
Buongiorno, ho un dubbio

a Novembre 2017 ho terminato il mio lavoro da dipendente dopo quasi 7 anni.
a Dicembre 2017 ho iniziato a percepire la NAspi
a Febbraio 2018 ho aperto Partita Iva ed entro i 30 giorni ho comunicato la cosa all'INPS, chiedendo la NAspi anticipata
a Maggio 2018 ho ricevuto la NAspi anticipata in unica soluzione.

Ho un dubbio ora, nell'anno 2018 ho fatturato più di 4800€, cosa succede ora?

Leggendo su diversi siti questa cosa "La compatibilità è possibile a certe condizioni e rispettando dei requisiti. Sono gli articoli 9 e 10 del D.Lgs. 4 marzo 2015, n. 22, che ci aiutano a capire come e quando sono compatibili NASpI e partita IVA. Secondo la norma, possono mantenere lo stato di disoccupazione, e quindi conservare il diritto al NASpI, coloro che percepiscono redditi da lavoro autonomo o da lavoro dipendente, inferiori alle soglie di imposizione dell’Irpef (pari a 8.000 euro annui per i redditi da lavoro dipendente e a 4.800 per il lavoro autonomo)."

Che significa perdere lo stato di disoccupazione? io comunque nel 2018 ho versato contributi INPS in quanto titolare di partita iva.

Fondamentalmente a me interessa una sola cosa? L'INPS può richiedermi parte dell'anticipazione NAspi che mi ha dato a maggio 2018?
 

domenico

Utente
Salve, quanto è riportato "Ho un dubbio ora, nell'anno 2018 ho fatturato più di 4800€, cosa succede ora?", non riguarda il tuo caso, ma è rivolto a chi sta percependo l'indennità è intraprende una nuova occupazione (nella fattispecie autonomo).

La risposta è pertanto negativa.

Saluti
 
Buonasera,

vorrei sottoporre a voi tutti ciò che mi è accaduto oggi alla sede Inps di Catania ed avere in tal senso un vostro parere.
Pur avendo presentato a Marzo, tramite caf, la richiesta di anticipazione Naspi secondo le modalità richieste dalla normativa ed aver integrato la documentazione presentata con certificato di attribuzione di partita iva nei termini imposti dall'istituto per l'integrazione, ad oggi di fatto non avevo ancora ricevuto risposta. Mi sono recato all'Inps per sollecitare di presenza, dopo svariate pec di sollecito precedentemente inviate ed alle quali non ho avuto alcuna risposta. L'appuntamento si è concluso con una avvertimento che la richiesta sarebbe stata rigettata, perchè per il settore Ateco per il quale ho chiesto l'anticipazione Naspi quale incentivo all'autoimprenditorialità, non è prevista questa forma di sussidio.
Il settore per intenderci è il seguente:
74.90.21 Consulenza sulla sicurezza ed igiene dei posti di lavoro

Non è prevista l'iscrizione ad alcuna cassa, sono infatti iscritto alla gestione separata Inps.
Il rigetto dell'istanza secondo voi è legittimo? Qual'è il riferimento normativo che prevede l'esclusione dei professionisti non iscritti ad una cassa?
In attesa di un vostro gentile riscontro, ringrazio chiunque abbia qualche informazione in merito.
Ciao io ho avuto lo stesso problema, poi mi sono rivolto ad un CAF e tramite loro ho inoltrato una relazione (1 pagina) in cui descrivevo la mia attività... e poi mi hanno erogato l'importo.
 
Salve, quanto è riportato "Ho un dubbio ora, nell'anno 2018 ho fatturato più di 4800€, cosa succede ora?", non riguarda il tuo caso, ma è rivolto a chi sta percependo l'indennità è intraprende una nuova occupazione (nella fattispecie autonomo).

La risposta è pertanto negativa.

Saluti
ciao, anche io ho avuto anticipazione nel 2018 e ho fatturato di più (evviva!) solo che il periodo di Naspi finisce a maggio 19... per quanto riguarda la comunicazione del reddito presunto per il 2019 possiamo scrivere qualunque cosa?
 
Salve, una domanda sto percendo naspi da luglio 2019, ho aperto partita iva a ottobre 2018 come consulente (x il solo domicilio professionale, senza fatturare nulla), ora a breve avrò titolo per iscrivermi in camera commercio con scia e quindi effettiva apertura come imprenditore. Ho fatto la dichiarazione presunta 2019 al minimo. Se ho ben capito leggendo le varie risposte:
Se chiedo anticipo naspi da quel momento non c'è più il problema dei 4800 eu perché non sono più formalmente disoccupato, importante è non fatturare nulla sino a che non si fa domanda o per essere più certi sino alla domanda. Giusto?
E poi in sede dichiarazione redditi l'anno successivo non si rischia di non discernere il periodo di produzione nell'anno del reddito autonomo? Con il rischio di restituire i soldi percepiti come naspi prima dell'anticipo?
 
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Utente
Buongiorno, complimenti per i forum. Premessa:
- come ultimo mestiere ho lavorato come dipendente in un'azienda "ROSSI" con contratto a tempo det. 12 mesi
- scaduti i 12 mesi abbiano deciso di non rinnovare il contratto, successivamente ho richiesto la NaSpi ottenendola nel giro di 20 gg
- sapendo fare un altro mestiere ho deciso di aprire Partita Iva come ditta individuale chiedendo entro i limiti dei 30 gg, l'incentivo in un'unica soluzione
I miei quesiti sono i seguenti:
- avendo avuto nel 2010 altra Partita Iva come ditta individuale (chiusa poi nel 2012), la richiesta per l'incentivo all'autoimprenditorialità ha comunque i requisiti per essere accettata?
- dato che sono ancora in contatto con l'azienda "ROSSI" (nonchè il mio ultimo datore di lavoro), posso sporadicamente fatturare anche a lui eventuali lavori, oppure essendo stato il mio ultimo datore di lavoro nei 24 mesi, mi chiedono indietro l'incentivo?
Grazie
 
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