Buongiorno, chiedo cortesemente delucidazioni sulla mia posizione che è un po' al limite e devo capire come agire cronologicamente per evitare problemi con l'INPS:
so percependo la Naspi da luglio e contestualmente ho un lavoretto autonomo esclusivamente a provvigioni con ritenuta d'acconto. Questo lavoro era stato propriamente segnalato con NaspiCom con previsione di fatturato inferiore a 4800. Avendomi però concesso un territorio più ampio di quello iniziale le entrate sono state maggiori del previsto e con le provvigioni che prenderò intorno al 15 dicembre, sforerò sicuro i 4800.
Siccome voglio aprire partita IVA e chiedere anticipo Naspi, cosa succede se mi adopero dopo che avrò emesso fattura che attesta il superamento del limite dei 4800? Vorrei potere aprire p.iva e chiedere anticipo a gennaio oppure sono obbligato a procedere prima?
Salve, tenuto presente che i 4.800 euro vengono superati nell'anno in corso, ritengo si decadrà dall'indennità di disoccupazione.
Riporto l'estratto della circolare inps ( nr.94-2015):
2.10.b Lavoro autonomo
In caso di svolgimento di attività lavorativa in forma autonoma, di impresa individuale o parasubordinata, dalla quale derivi un reddito inferiore al limite utile ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione, il soggetto beneficiario deve informare l'INPS entro un mese dall'inizio dell’attività, o entro un mese dalla domanda di NASpI se l’attività era preesistente, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarre da tale attività.
In tal caso l'indennità NASpI è ridotta di un importo pari all'80 per cento dei del reddito previsto, rapportato al periodo di tempo intercorrente tra la data di inizio dell'attività e la data di fine dell'indennità o, se antecedente, la fine dell'anno. La riduzione di cui al periodo precedente è ricalcolata d'ufficio al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. Nei casi di esenzione dall'obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi, il beneficiario è tenuto a presentare all’INPS un'apposita autodichiarazione concernente il reddito ricavato dall'attività lavorativa entro il 31 marzo dell’anno successivo. Nel caso di mancata presentazione dell'autodichiarazione il lavoratore è tenuto a restituire la NASpI percepita dalla data di inizio dell'attività lavorativa in argomento.
Qualora nel corso del periodo di godimento delle indennità il lavoratore, per qualsiasi motivo, ritenesse di dover modificare il reddito dichiarato, dovrà presentare una nuova dichiarazione “a montante” cioè comprensiva del reddito precedentemente dichiarato e delle variazioni a maggiorazione o a diminuzione. In tal caso si procederà a rideterminare, dalla data della nuova dichiarazione, l’importo della trattenuta sull’intero reddito diminuito delle quote già eventualmente recuperate.