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Mediante un linguaggio semplice ma tecnico, il testo affronta tutte le possibili casistiche di divisione ereditaria, attraverso l’analisi di precisi e dettagliati esempi pratici, con ipotesi di calcolo e casi svolti.
La trattazione riguarda le svariate tipologie di beni (mobili, immobili e mobili registrati), in modo da coinvolgere l’interesse di molteplici figure professionali – quali notai, dottori commercialisti, legali e soprattutto “tecnici” (vale a dire geometri, ingegneri, periti e consulenti), nei frequenti casi in cui occorra predisporre la divisione del patrimonio immobiliare, da sottoporre poi alla ratifica notarile – ma anche di enti pubblici ed associazioni riconosciute.
Il carattere di guida pratico-operativa è ulteriormente garantito dalla presenza di numerosi schemi, formule e facsimili di atti, disponibili online in formato editabile e stampabile.
Questa edizione prosegue l’approfondita trattazione della riforma catastale – inserita già nelle precedente edizione – di cui si dà evidenza con esempi di calcolo già impostati secondo i nuovi parametri e con la determinazione dei redditi imponibili e delle nuove tariffe d’estimo applicabili alle unità immobiliari da censire.
Virginio Panecaldo
Pubblicista, autore di numerose opere in materia fiscale, catastale ed urbanistica.
Parte I Successione ereditaria
1 Successione ereditaria (generalità)
1.1 Successione (definizione)
1.1.1 Attivo patrimoniale
1.1.2 Passivo patrimoniale
1.1.3 Eredi
1.2 Successione legittima e successione testamentaria
1.3 Successione a titolo universale e a titolo particolare – Legato
1.4 Riserva o legittima a favore dei legittimari - Quota disponibile
1.5 Testamento divisionale
1.6 Eredità vacante - Eredità giacente
1.7 Revoca del testamento e della donazione
1.8 Pagamento dei debiti del de cuius
1.9 Rinuncia all’eredità
1.10 Debiti non trasmissibili agli eredi
2 Un esempio di testamento
2.1 Aspetti fiscali del testamento
2.2 Pubblicazione del testamento olografo
3 La donazione (generalità)
3.1 Esempi di donazione
3.2 Aspetti fiscali della donazione
4 Quote spettanti agli eredi legittimi nelle successioni
4.1 Quote che la legge riserva a legittimari (coniuge-figli-ascendenti) ove si faccia testamento o donazione
4.2 Quote spettanti ai parenti che per legge succedono al defunto
4.3 Parentela e suoi gradi nella famiglia
5 Dichiarazione di successione e relativa domanda di voltura degli immobili (riepilogo)
5.1 Omissione e infedele dichiarazione di successione
6 Prescrizioni varie
Parte II Divisione dei beni ereditari
7 Divisione dei beni ereditari
7.1 Le operazioni che precedono la divisione
7.2 Inventario dei beni e delle passività
7.3 Valutazione degli immobili ai fini fiscali
7.4 Collazione
7.4.1 Ciò che è soggetto a collazione
7.4.2 Ciò che non è soggetto a collazione
7.4.3 Perimento del bene donato
7.4.4 Frutti delle cose e interessi sulle somme di danaro soggetti a collazione
7.4.5 Miglioramenti apportati al bene donato, oggetto di collazione
7.4.6 Spese straordinarie sostenute per la conservazione del bene donato oggetto di collazione
7.4.7 Deterioramenti del bene donato oggetto di collazione
7.4.8 Danaro e titoli di rendita oggetto di collazione
7.5 Valutazione della massa dei beni da dividere
7.6 Quote di diritto
7.7 Formazione delle parti (divisione di fatto)
7.8 Reintegrazione della quota riservata ai legittimari
7.9 Relazione tecnica della divisione
7.9.1 Rescissione della divisione
7.9.2 Casi d’impedimento della divisione
7.9.3 Diritto di prelazione nel caso che un coerede voglia vendere la sua quota
7.9.4 Divisione bonaria (amichevole o stragiudiziale) e divisione giudiziaria (giudiziale)
7.9.5 Aspetto fiscale della divisione
7.9.6 Conguagli nella divisione dei beni
8 Procedimenti di stima dei beni immobili
8.1 Valutazione dei fondi rustici
8.2 Valutazione dei fabbricati civili
8.2.1 Stima analitica
8.2.2 Stima a sito e cementi
8.3 Valutazione delle aree fabbricabili
8.3.1 Alcune considerazioni sui suoli edificatori
8.4 Valutazione degli immobili gravati da servitù personali e da ipoteche
9 Comunione legale dei beni fra coniugi
9.1 Azienda gestita da entrambi i coniugi
10 Divisione dell’azienda a conduzione familiare
10.1 Determinazione dell’incremento di valore dell’azienda
10.2 Imposte cui sono soggetti i trasferimenti dei beni immobili facenti parte della comunione legale fra i coniugi
11 Alcuni esempi di atti notarili di divisione
11.1 Valutazioni tecniche e formazione delle quote concrete
11.2 Relazione che il tecnico consegna al notaio per la stesura dell’atto di divisione
11.3 Atto notarile di divisione
11.4 Domande di voltura conseguenti alla divisione dei beni immobili
11.5 Domanda di voltura n. 1 (fabbricati)
11.6 Domanda di voltura n. 2 (fabbricati)
11.7 Domanda di voltura n. 3 (terreni)
11.8 Volture informatizzate per proprietà immobiliari urbane
12 Consulenza tecnica nella divisione giudiziaria
12.1 Generalità
12.2 Verbale di sopralluogo
12.3 Relazione di consulenza tecnica d’ufficio
12.4 Specifica per la liquidazione delle competenze
12.5 La consulenza tecnica di parte
12.6 Trattativa tra le parti; la conciliazione
12.7 Arbitrato – Lodo arbitrale
12.8 Esempio di lodo arbitrale
Parte III Permuta e usucapione dei beni immobili – Casi di prelazione
13 Permuta
13.1 Aspetto fiscale della permuta
13.2 Imposte cui sono soggette le permute dei beni immobili
13.3 Permute fra Stato e privati
13.4 Permuta per rettifica di confine
13.5 Permuta per arrotondamento fondiario
14 Usucapione dei beni immobili
14.1 Prescrizione
14.2 Procedura per ottenere il decreto di usucapione speciale
14.3 Elaborati necessari per il ricorso all’Autorità Giudiziaria (usucapione speciale)
14.4 Schema di ricorso al tribunale (usucapione speciale)
14.5 Usucapione ordinaria
14.6 Aspetto fiscale dell’usucapione
15 Casi di prelazione nella vendita delle quote dei beni ereditari indivisi e dei fondi rustici affittati a coltivatori diretti
15.1 Beni ereditari non ancora divisi
15.2 Diritto di prelazione dei coltivatori diretti sui fondi rustici
16 Immobili urbani ad uso non abitativo
17 Scrittura privata di compravendita degli immobili e di divisione bonaria dei beni ereditari
Parte IV Il Catasto Edilizio Urbano – Il Catasto Fabbricati
18 Il Nuovo Catasto Edilizio Urbano (N.C.E.U.) e la sua evoluzione – Cenni
18.1 Determinazione della consistenza dei fabbricati da censire espressa in metri quadrati (non più a vani)
18.2 Catasto Fabbricati – Ruralità degli immobili
18.3 Dichiarazione in Catasto dei fabbricati non più a servizio dei fondi rustici – Variazioni catastali e pratica edilizia
18.4 Decreto Min. Finanze 2 gennaio 1998, n. 28 – Regolamento recante norme in tema di costituzione del Catasto dei fabbricati e modalità di produzione ed adeguamento della nuova cartografia catastale
18.5 Il Catasto che verrà
18.6 Nuovo quadro generale delle categorie dei fabbricati e calcolo delle superfici catastali delle unità immobiliari da censire
18.7 Determinazione dei nuovi redditi imponibili da attribuire alle unità immobiliari da censire (generalità)
18.8 Determinazione delle nuove Tariffe d’estimo
18.9 Importanti considerazioni per il calcolo delle Tariffe d’estimo
18.10 Zone censuarie
18.11 Decentramento dei servizi catastali ai Comuni
18.12 Visure catastali
Parte V Notizie utili sulle valutazioni immobiliari e sulle pratiche diverse da esperire
19 Alcuni valori approssimativi dei beni immobili
19.1 Determinazione del valore di mercato approssimativo delle abitazioni gravate da usufrutto – nuda proprietà
19.2 Riunione dell’usufrutto alla nuda proprietà
20 Onorari approssimativi di alcuni atti
21 Le spese approssimative per gli atti giudiziari
22 Unioni civili – Convivenze di fatto
Indice analitico-alfabetico
Una puntuale commistione tra disposizioni civilistiche e tributarie con una particolare attenzione sia alle disposizioni del Codice civile in tema di stato patrimoniale e conto economico, sia alle regole contabili impartite dall’Organismo Italiano di Contabilità e, infine, alle norme contenute nel TUIR che disciplinano la determinazione del reddito d’impresa per i soggetti IRES: per ogni componente reddituale, per ogni particolare disciplina il punto di partenza è l’inquadramento civilistico, in seconda battuta quello contabile per arrivare al commento, all’approfondimento tributario con il supporto della dottrina più qualificata e della giurisprudenza di legittimità.
L’opera fornisce risposte a chi ha la necessità di verificare un particolare problema e a chi vuole inquadrare una tematica più ampia: la combinazione tra questi due approcci soddisfa tutte le esigenze di formazione specialistica.
Le singole tematiche non vengono introdotte da minuziosi e asettici resoconti di legislazione ma inquadrandole nei loro contenuti sostanziali: l’opera costituisce una sorta di trattato specialistico e organico delle questioni strutturali della disciplina contabile e fiscale delle componenti del reddito di impresa.
Risalto particolare viene attribuito alle novità introdotte dalla recenti disposizioni tributarie e, nel contempo, si è provveduto ad aggiornare le disposizioni civilistiche e quelle inerenti i principi contabili di riferimento con un’attenta analisi della prassi ministeriale, della dottrina e della giurisprudenza di legittimità più attuale.
La struttura del testo, nel suo complesso, privilegia gli aspetti sia operativi che divulgativi e abbiamo affidato al “Case study” l’analisi delle tematiche più complesse per meglio comprenderne gli aspetti contabili e tributari delle singole componenti del reddito d’impresa.
Paolo Parisi
Avvocato tributarista e societario, pubblicista, formatore e docente di diritto tributario presso la “Scuola Nazionale dell’Amministrazione - Presidenza del Consiglio dei Ministri” e presso la “Scuola di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza”, specializzato nel diritto tributario/societario nazionale e internazionale comparato è relatore da oltre 25 anni in molti corsi, seminari e master di formazione specialistica professionale di fiscalità domestica e internazionale curati dalle più importanti Scuole di formazione, da ordini, associazioni professionali e di categoria.
1 Presupposti impositivi e determinazione del reddito
1.1 Presupposti impositivi e imputazione temporale
1.1.1 Premessa
1.1.2 Presupposti impositivi
Ambito soggettivo
Criterio della commercialità
1.2 Soggettività passiva all’IRES
1.2.1 Premessa
1.2.2 Società di capitali
1.2.3 Enti commerciali
1.2.4 Enti non commerciali
Enti di tipo associativo
1.2.5 Trust
1.2.6 Organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR)
1.2.7 Soggetti non residenti
1.3 Residenza fiscale dei soggetti IRES
1.3.1 Premessa
1.3.2 Sede legale
1.3.3 Sede di direzione effettiva
1.3.4 Esterovestizione societaria
Esterovestizione e abuso del diritto
1.4 Determinazione del reddito imponibile per i soggetti OIC adopters
1.4.1 Premessa
1.4.2 Principio di derivazione rafforzata
Ambito soggettivo
Irrilevanza dei processi valutativi
Nozione di qualificazione
Nozione di classificazione
Imputazione temporale
Limiti fiscali e prevalenza del TUIR sulla derivazione rafforzata
1.5 Determinazione del reddito imponibile per i soggetti IAS/IFRS adopters
1.5.1 Premessa
1.5.2 Derivazione rafforzata per i soggetti IAS adopters
Rilevanza fiscale diretta di componenti reddituali
Processo di first time adoption (FTA) dei principi contabili internazionali
Altre disposizioni di coordinamento
1.6 Determinazione dell’imposta
1.6.1 Premessa
1.6.2 Riduzioni, maggiorazioni e addizionali dell’IRES
Maggiorazione per le società di comodo e in perdita sistematica
Addizionale IRES per le imprese che operano nei settori del petrolio e dell’energia
Addizionale IRES per il materiale pornografico e di incitamento alla violenza (c.d. “porno tax”)
1.6.3 Detrazioni dall’IRES
1.7 Redditi prodotti da soggetti non residenti
1.7.1 Premessa
1.7.2 Determinazione del reddito prodotto in Italia
Determinazione del reddito di società ed enti non residenti
Determinazione del reddito di società ed enti non residenti con stabile organizzazione in Italia
Determinazione del reddito di società ed enti non residenti senza stabile organizzazione in Italia
Determinazione del reddito di enti non commerciali non residenti
2 Principi di determinazione del reddito d’impresa
2.1 Reddito di impresa e principi contabili
2.1.1 Premessa
2.1.2 Inquadramento tributario
Soggetti passivi e principi contabili
Attività produttive di reddito d’impresa
Determinazione del reddito d’impresa
2.2 Principi di determinazione del reddito di impresa
2.2.1 Premessa
2.2.2 Principio di competenza
Correlazione costi-ricavi, certezza e determinabilità
Deroghe al principio di competenza
Imputazione a periodo
Correzione di errori contabili
2.2.3 Principio di inerenza
Inerenza quantitativa
Deroghe al principio dell’inerenza
2.2.4 Principio di derivazione rafforzata
2.3 Perdite dei soggetti IRES
2.3.1 Premessa
2.3.2 Inquadramento tributario
Compensazione limitata
Riporto delle perdite precluso
Perdite con proventi e redditi esenti
Perdite realizzate nei primi tre periodi di imposta
Scomputo delle perdite in sede di accertamento
Scomputo delle perdite nel consolidato
Perdita determinata in accertamento
Cessione infragruppo delle perdite fiscali
Perdite da partecipazione in società di persone
2.4 Operazioni in valuta estera
2.4.1 Premessa
2.4.2 Operazioni in valuta estera e principi contabili
2.4.3 Inquadramento tributario
Contabilità plurimonetaria
Saldi delle stabili organizzazioni
Tassi di cambio
2.5 Determinazione del costo
2.5.1 Premessa
2.5.2 Determinazione del costo e principi contabili
2.5.3 Inquadramento tributario
Elementi costitutivi del costo
Beni oggetto di rivalutazione
Obbligazioni e titoli similari
Azioni, quote e strumenti similari
Valutazione dei titoli al costo ammortizzato
Variazione dei criteri di valutazione
2.6 Patent box: detassazione di intangibles
2.6.1 Premessa
2.6.2 Inquadramento tributario
Ambito soggettivo e opzione
Ambito oggettivo
Documentazione idonea
Reddito detassato
2.7 Tonnage tax: reddito a forfait di derivazione marittima
2.7.1 Premessa
2.7.2 Inquadramento tributario
Ambito soggettivo
Ambito oggettivo
Opzione
Determinazione del reddito forfetario
2.8 Società cooperative
2.8.1 Premessa
2.8.2 Inquadramento tributario
Banche di credito cooperativo
Cooperative agricole
Cooperative di produzione e lavoro
Ristorni
Cooperative sociali
Imprese marittime
2.9 Società non operative
2.9.1 Premessa
Cause di esclusione
Cause di disapplicazione
Test di operatività
Reddito minimo presunto
Società di gestione immobiliare e OMI
2.10 Foreign tax credit: recapture delle imposte pagate all’estero
2.10.1 Premessa
2.10.2 Determinazione del credito d’imposta
Redditi prodotti all’estero
Reddito complessivo
Imposta italiana e riporto del credito in avanti o all’indietro
Imposte pagate all’estero
Richiesta del credito d’imposta in dichiarazione
Consolidato nazionale e redditi di fonte estera
Consolidato mondiale e redditi di fonte estera
2.11 Controlled Foreign Companies: redditi delle società estere controllate
2.11.1 Premessa
2.11.2 Direttiva ATAD 1 e CFC rules
Tax rate effettivo estero e passive income
Unica esimente
Procedura di interpello
Dichiarazione e scritture contabili della società controllante residente
CFC rule e consolidato nazionale
Società collegate
2.11 Exit tax ed entry tax: trasferimento della residenza verso o dall’estero
2.11.1 Premessa
2.11.2 Trasferimento della sede sociale all’estero e residenza fiscale: exit tax
Fattispecie realizzative
Perdite e riserve in sospensione d’imposta
Tassazione immediata o rateizzazione dell’imposta
Fattispecie decadenziali
Trasferimento della sede sociale in Italia e residenza fiscale: entry tax
Fattispecie realizzative
Valore di mercato
3 Componenti positivi di reddito d’impresa
3.1 Ricavi
3.1.1 Premessa
3.1.2 Ricavi e principi contabili
3.1.3 Ricavi “tipici”
3.1.4 Ricavi “assimilati”
3.1.5 Risarcimenti
3.1.6 Contributi
Contributi in conto esercizio
Contributi in conto interessi
Contributi in conto canoni di leasing
3.1.7 Beni destinati a finalità extra-imprenditoriali
Cessioni di beni non considerate “destinazione a finalità estranee”
3.1.8 Tassazione dei ricavi
3.2 Plusvalenze patrimoniali
3.2.1 Premessa
3.2.2 Plusvalenze e principi contabili
3.2.3 Inquadramento tributario
3.2.4 Plusvalenza e rateizzazione
3.2.5 Cessione a titolo oneroso
Rideterminazione del costo fiscalmente riconosciuto
Cessione di azienda
Trasferimenti d’azienda a titolo gratuito
Cessione di partecipazioni
3.2.6 Risarcimenti per perdita o danneggiamento di beni
3.2.7 Assegnazione ai soci o destinazione extra-imprenditoriale di beni patrimoniali
3.2.8 Trasferimento all’estero della residenza
3.2.9 Riallineamento dei maggiori valori
3.3 Plusvalenze esenti: participation exemption
3.3.1 Premessa
3.3.2 Partecipazioni e principi contabili
3.3.3 Inquadramento tributario
Ambito soggettivo
Ambito oggettivo
Struttura del regime PEX
Holding period
Partecipazioni iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie
Residenza fiscale
Esercizio di imprese commerciali
Operazioni straordinarie e continuità dei requisiti oggettivi
Percentuale di esenzione
Determinazione delle plusvalenze
3.4 Sopravvenienze attive
3.4.1 Premessa
3.4.2 Sopravvenienze e principi contabili
3.4.3 Inquadramento tributario
Sopravvenienze attive “proprie”
Sopravvenienze attive “assimilate”
Cessione del contratto di leasing
Fattispecie non costituenti sopravvenienze attive
3.5 Dividendi
3.5.1 Premessa
3.5.2 Distribuzione degli utili e il Codice civile
3.5.3 Proventi da partecipazioni e principi contabili
3.5.4 Inquadramento tributario
Dividendi e assimilati
3.6 Interessi attivi
3.6.1 Premessa
3.6.2 Interessi attivi e principi contabili
3.6.3 Inquadramento tributario
Modalità di imposizione e principio della competenza
Rimborsi d’imposta
3.7 Proventi immobiliari
3.7.1 Premessa
3.7.2 Immobili e principi contabili
3.7.3 Inquadramento tributario
Immobili patrimonio
3.8 Variazioni delle rimanenze
3.8.1 Premessa
3.8.2 Variazioni delle rimanenze e principi contabili
Determinazione delle rimanenze per i soggetti IAS
3.8.3 Inquadramento tributario
Criteri di determinazione per i beni fungibili
3.9 Opere, forniture e servizi di durata ultrannuale
3.9.1 Premessa
3.9.2 Rimanenze ultrannuali e principi contabili
3.9.3 Inquadramento tributario
Durata ultrannuale dell’opera
3.10 Valutazione dei titoli
3.10.1 Premessa
3.10.2 Titoli e principi contabili
Titoli immobilizzati
Titoli non immobilizzati
Svalutazione titoli
3.10.3 Inquadramento tributario
Criteri convenzionali
Imprese IAS adopters
4 Componenti negativi di reddito d’impresa
4.1 Spese per prestazioni di lavoro
4.1.1 Premessa
4.1.2 Inquadramento tributario
Fabbricati
Trasferte
Partecipazione agli utili
Fringe benefit
Deducibilità del costo del personale
4.2 Compensi spettanti agli amministratori di società
4.2.1 Premessa
4.3 Inquadramento tributario
Delibera assembleare
Trattamento di fine mandato
Assicurazioni per il rischio morte o infortuni dell’amministratore
Compensi “reversibili”
Amministratori non residenti
4.4 Interessi passivi
4.4.1 Premessa
4.4.2 Inquadramento tributario
Principio di inerenza
Deducibilità sino al periodo di imposta 2018
Deducibilità a partire dal periodo di imposta 2019
Consolidato fiscale
Tonnage tax
Deduzione per i soggetti IRPEF
4.5 Oneri fiscali e contributivi
4.5.1 Premessa
4.5.2 Inquadramento tributario
IVA
IRAP
4.5.3 Imposte deducibili per cassa
4.5.4 Imposte deducibili per competenza
4.6 Oneri di utilità sociale
4.6.1 Premessa
4.6.2 Inquadramento tributario
Welfare aziendale
Erogazioni liberali in denaro
Deducibilità in misura percentuale sul reddito
Erogazioni liberali in natura
4.7 Minusvalenze patrimoniali, sopravvenienze passive e perdite
4.7.1 Premessa
4.7.2 Inquadramento tributario
Minusvalenze
Perdite patrimoniali e perditi su crediti
4.7 Ammortamenti dei beni materiali e immateriali
4.8.1 Premessa
4.8.2 Inquadramento tributario
Beni materiali
Beni immateriali
Rivalutazione dei beni d’impresa
Sospensione degli ammortamenti 2020
Aggiornato alla Legge n. 176/2020, il volume raccoglie diversi casi giudiziari riguardanti piani, omologati e non, ove emergono gli orientamenti dei vari fori e le problematiche applicative della legge di riferimento.
Il taglio pratico rende l’opera uno strumento valido per il professionista, per gli organismi di composizione e per i gestori della crisi.
L’opera mira a razionalizzare la normativa in materia di sovraindebitamento e a delineare un panorama di casi giurisprudenziali sul tema della crisi.
Monica Mandico
Avvocato, Founder di Mandico&Partners. Gestore della Crisi, Curatore, Liquidatore Amm.re Giudiziario, DPO e Advisor di 231/01. Esperta in Diritto civile, con particolare riferimento al settore Bancario e Finanziario. È Avvocato d’Impresa, Ristrutturazioni del debito e di Affari. Presidente di Enti di Promozione Sociale. Autrice di libri sul diritto bancario e finanziario, sovraindebitamento, crisi d’impresa e GDPR. Docente di corsi di alta formazione e master accreditati dall’Università e dagli ordini professionali. Scrive articoli in materia di Diritto civile, commerciale, bancario e finanziario, sovraindebitamento e crisi d’impresa su riviste specializzate. Collabora con il quotidiano “ROMA” di Napoli e con la rivista on line “Gli Stati Generali”.
Giuseppe Balducci
Dottore Commercialista Revisore Contabile. Presidente Commissione Banca Impresa Ordine Commercialisti Teramo. Docente Operazioni Straordinarie Societarie Fondazione Dottori Commercialisti. Ha scritto articoli sezionali di economia e finanza su quotidiani locali e riviste di settore.
Federica Bassano
Avvocato iscritto all’albo degli avvocati di Napoli. Lavora presso lo Studio Mandico&Partners dal marzo 2016, occupandosi di Diritto bancario. Ha frequentato un corso di alta formazione come gestore della crisi per il sovraindebitamento e un master in Diritto bancario e finanziario.
Camillo Bruno
Avvocato a Napoli, è abilitato al patrocinio innanzi alle magistrature superiori dal 2016. Presidente dell’associazione forense Libera Unione Forense e del Movimento Autonomo Avvocati Telematici, è impegnato nello studio degli istituti giuridici relativi alle procedure esecutive ed a quelle concorsuali. Dal 2019 è iscritto quale Gestore della Crisi presso l’OCC istituito dal COA di Napoli.
Francesca Scoppetta
Avvocato iscritta all’ordine presso il foro di ROMA, Patrocinante in Cassazione. Specializzazione primaria di Diritto commerciale e societario con particolare attenzione ai contratti d’impresa, al profilo business & finance e alla tutela del patrimonio familiare.
Renato Torsello
Laureato in Economia Università Bocconi. Commercialista e Revisore Legale. Gestore della Crisi OCC Ordine Commercialisti di Milano presso il quale ricopre ruolo di Ausiliario del Referente. Offre assistenza in materia di liquidazione di imprese ed affianca startup offrendo servizi di mentoring. Coordinatore di corsi realizzati per la formazione obbligatoria per l’abilitazione a ruolo di Gestore della Crisi organizzati per Ordine dei Commercialisti e per Ordine degli Avvocati di Milano. Ha partecipato ai lavori per la realizzazione del Documento UNI/PdR 82:2020 “Linee guida per la definizione delle attività riguardanti la composizione della Crisi da Sovraindebitamento e i rapporti con gli Organismi di Composizione della Crisi (OCC)”.
Viviana Visaggio
Praticante avvocato abilitato iscritto all’ordine degli Avvocati di Napoli. Dottoranda di ricerca in Diritto privato con specializzazione in Diritto commerciale presso l’Università di Salamanca (Spagna). Impegnata nello studio della normativa a tutela del consumatore e nell’analisi delle forme di esdebitazione, nonché delle procedure di risoluzione della crisi.
Capitolo I - Le procedure di sovraindebitamento attualmente applicabili secondo la l. n. 3/2012, in attesa dell’entrata in vigore del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza
Premessa
1. Le novità normative
2. La legge n. 3/2012 detta “norma salva suicidi” e la sua evoluzione normativa
2.1. La legge n. 176/2020 e il sovraindebitamento riformato
3. Linee generali delle procedure di composizione della crisi
4. Il sovraindebitamento, significato e caratteri
5. Il sovraindebitamento “attivo”, “passivo” e “differito”
6. Gli “alert” del sovraindebitamento
Capitolo II - I requisiti di accesso e di esclusione dalle procedure
Parte prima
1. I soggetti che possono beneficiare della legge n. 3/2012
1.1. I presupposti soggettivi di ammissibilità
1.1.a. Piccoli imprenditori o imprenditori minori
Casistica
1.1.b. Imprenditori cancellati da oltre un anno dal Registro delle imprese
1.1.c. L’erede dell’imprenditore defunto
1.1.d. Socio di società di persone (S.n.c., S.a.s.) o socio/garante di società di capitali (S.p.A., S.r.l.)
Casistica
1.1.e. Startup innovative
1.1.f. Imprenditore agricolo
Casistica
1.1.g. Artigiani
Casistica
1.1.h. Professionisti intellettuali, lavoratori autonomi e artisti
1.1.i. Società professionali ex l. n. 183/2011
1.1.l. Le associazioni professionali
1.1.m. Società semplici costituite per l’esercizio delle attività professionali
1.1.n. Enti privati non commerciali
1.1.o. Il consumatore
Casistica
1.1.p. La figura del fideiussore
1.1.q. Il condominio e i condomini
Casistica
1.1.r. Gli enti pubblici
1.2. Procedure familiari o di gruppo
Casistica
Parte seconda
2. I presupposti oggettivi di ammissibilità alle procedure
Casistica
2.1. Requisiti di accesso. La meritevolezza, la diligenza e la non colpevolezza
Casistica
2.2. Il soggetto ludopatico e il sovraindebitamento, tra meritevolezza e colpa scusabile
Casistica
2.3. Vittime di usura ed estorsione. Fondo di solidarietà. Sovraindebitamento incolpevole
2.4. Il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura ex lege n. 108/1996 destinato alle famiglie
2.5. Il sovrafinanziamento causa di sovraindebitamento. La meritevolezza del debitore deve essere valutata anche alla stregua del comportamento tenuto dalla banca al momento del finanziamento. Concorso al sovraindebitamento da parte del finanziatore
Casistica
2.6. Abusiva concessione del credito e merito creditizio. Il caso: Corte giust. UE, 6 giugno 2019, causa C-58/18
2.7. Gli atti in frode e l’inutilizzabilità della meritevolezza
Casistica
3. Le cause di inammissibilità alle procedure
3.1. Presupposto temporale. Il limite quinquennale per riproporre la domanda. Recidiva o colpa del debitore
3.2. Risoluzione/revoca/cessazione dell’omologazione, accordo o piano
3.3. Insufficienza dei documenti
Capitolo III – I debiti falcidiabili
1. I debiti da sovraindebitamento falcidiabili
1.1. Trattamento dei crediti tributari e contributivi, evoluzioni e nuove regole
1.1.a. Distinzioni tra l’art. 182-ter l.f. e l’art. 7, comma 1, l. n. 3/2012
1.1.b. La falcidiabilità dei tributi nella liquidazione del patrimonio in assenza di beni
1.2. L’innovativa e rivoluzionaria decisione della Corte Costituzionale sulla questione della falcidiabilità dell’IVA nel sovraindebitamento
1.3. Sovraindebitamento e falcidia della ritenuta d’acconto
Casistica
1.4. Il trattamento dei crediti previdenziali
1.5. Il trattamento dei crediti tributari e previdenziali nel nuovo Codice della crisi e dell’insolvenza
1.6. Il trattamento del credito tributario alla luce della miniriforma l. n. 176/2020
2. La cessione del quinto dello stipendio nelle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento
2.1. La cessione del quinto e l’accordo con i creditori
2.2. La cessione del quinto e il piano del consumatore
2.3. La cessione del quinto e la procedura di liquidazione
2.4. La cessione del quinto nel nuovo CCII
Casistica
3. Debiti derivanti dai contratti con mutuo garantito da ipoteca sull’abitazione principale del debitore
Casistica
3.1. Gli effetti delle procedure di sovraindebitamento sulle procedure esecutive
Casistica
Capitolo IV – Organismo di composizione della crisi
1. Introduzione
1.1. Definizione di Organismo di composizione della crisi
1.2. Descrizione dell’Organismo di composizione della crisi
1.3. Figure costituenti l’OCC
1.4. Norme per la costituzione e l’accreditamento di un OCC
1.5. Requisiti per l’abilitazione al ruolo di Gestore della crisi ed il mantenimento dei requisiti
1.6. Il ruolo del Referente
1.7. La Segreteria amministrativa
1.8. Il ruolo del Gestore della crisi
1.9. Il ruolo dell’“advisor” legale ed economico e la “questione” del gratuito patrocinio
Casistica
1.10. Il diverso trattamento dei compensi
Capitolo V – Il piano del consumatore: approccio pratico
1. Il piano del consumatore e la sua struttura
1.1. L’elaborazione del piano da parte del debitore (e del suo advisor
1.2. La quantificazione dell’attivo e del passivo patrimoniale
1.3. Le motivazioni del sovraindebitamento (il requisito della meritevolezza del consumatore e il requisito del merito creditorio)
1.4. La proposta del piano del consumatore; la falcidia dei crediti; la durata del piano
Casistica
1.5. Presentazione dell’istanza presso l’OCC
1.6. Il rapporto con il Gestore della crisi
1.7. Il piano del consumatore “misto”: la falcidiabilità dei crediti IVA, delle ritenute erariali e dei tributi relativi alle risorse dell’Unione Europea
1.8. Il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore nel nuovo
Casistica
Capitolo VI - Accordo di composizione della crisi. Aspetti metodologici ed indirizzi operativi
Parte Prima
1. La proposta di accordo del debitore. Ambito soggettivo
1.1. Ambito soggettivo
1.2. Fasi procedurali
1.3. Il voto dei creditori
1.4. Effetti della omologa
1.5. Esdebitazione come termine delle fasi procedurali
1.6. Cenni alle novità ed integrazioni introdotte dal d.lgs. n. 14/2019
1.7. L’accordo con i creditori nell’emergenza Covid-19
Parte Seconda
2. La procedura di accordo di composizione della crisi
2.1. Soggetti
2.2. Le fasi per costruire la procedura di accordo con i creditori
2.3. L’accordo con i creditori diventa “concordato minore” nel CCI
Casistica
Capitolo VII - La liquidazione: da procedura residuale a procedura più utilizzata
1. La liquidazione del patrimonio. Inquadramento giuridico dell’istituto
1.1. I soggetti legittimati
1.2. Gli aspetti psicologici: la consapevolezza e l’autodeterminazione
1.3. La durata
1.4. La definizione di “patrimonio”
1.5. L’irrilevanza dell’entità del debito
1.6. Le spese necessarie per vivere e il principio di tutela del “fresh start”
1.7. La procedura di liquidazione del patrimonio
1.8. Il rapporto con la procedura esecutiva immobiliare
1.9. Il rapporto con il finanziamento contro cessione del quinto
Casistica
1.10. Il rapporto con il pignoramento del quinto dello stipendio o della pensione
1.11. Il rapporto con il fermo amministrativo
2. L’esdebitazione: il rilascio del certificato ex art. 14-terdecies della legge n. 3/2012
2.1. Le conseguenze giuridiche
2.2. Le conseguenze in relazione al sistema del credito
2.3. Casi e questioni in tema di liquidazione: il problema della residenza del soggetto sovraindebitato; gli atti dispositivi del patrimonio; la liquidazione del fideiussore; la liquidazione di crediti futuri
2.4. L’applicazione concreta del principio di tutela del “fresh start”
3. L’evoluzione operata dalla giurisprudenza: il piano liquidatorio familiare; la liquidazione a zero
3.1. La liquidazione controllata del debitore nel nuovo Codice della crisi: inquadramento dell’istituto; entrata in vigore delle norme sulla liquidazione controllata
3.2. L’esdebitazione nel nuovo Codice della crisi
3.3. L’esdebitazione del “debitore incapiente” nel d.lgs. n. 14/2019
3.4. Entrata in vigore della riforma del Codice della crisi
4. Questioni ancora aperte e modifiche auspicabili
4.1. Conclusioni e prospettive di riforma
4.2. La difesa tecnica
Casistica
4.3. ll ruolo dell’avvocato nel Codice della crisi
5. Gli sviluppi dell’istituto liquidatorio e la possibile realizzazione di un circolo economico e sociale virtuoso
Capitolo VIII – Gli effetti del Covid sulle procedure di sovraindebitamento
1. Premessa. Quadro normativo di riferimento
2. Cosa è accaduto a livello europeo per le procedure concorsuali durante l’emergenza Covid. Le Osservazioni dello statement dell’Executive committee di CERIL (Conference on European Restructuring and Insolvency Law)
3. Cosa è accaduto in Italia. La decretazione di urgenza del Governo centrale ed in particolare il decreto Liquidità (d.l. n. 23/2020)
4. Le conseguenze della decretazione di urgenza sulle procedure di sovraindebitamento in corso
4.1. La sorte dei PDC durante l’emergenza Covid-19. Sospensione del piano non ancora omologato per impossibilità dell’adempimento (Tribunale di Napoli del 3 aprile 2020 – G.D. Dott. Nicola Graziano)
4.2. L’impossibilità sopravvenuta dell’adempimento e la sospensione del piano di ristrutturazione dei debiti già omologato (Tribunale di Napoli del 17 aprile 2020)
5. Gli effetti dell’emergenza sanitaria sulle liquidazioni del patrimonio ex artt. 14-ter e ss. della legge n. 3/2012
6. Accordo con i creditori e concordato preventivo. Analogia interpretativa alla luce della sentenza della Cassazione n. 17391/2020, VI sezione civile, del 20 agosto 2020
7. Allegati: 1) Istanza di sospensione del piano omologato/accordo omologato; 2) Istanza per la modifica delle scadenze individuate nell’accordo omologato
Appendice normativa online
Il Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza ha introdotto importanti novità in tema di adempimenti e responsabilità a carico degli Amministratori e dell’Organo di Controllo, cui è affidato, ora, il compito di monitorare non solo le condizioni di continuità aziendale ma anche la sostenibilità economica e finanziaria dell’impresa nel breve termine nonché di verificare l’adeguatezza degli assetti organizzativi dell’azienda, al fine dell’emersione tempestiva della crisi.
Sindaci e Revisori saranno chiamati a vigilare sull’operato degli amministratori e verificare lo stato di salute dell’azienda, con l’incarico di segnalare all’Organo Amministrativo i fondati indizi della crisi.
Compiti e responsabilità sempre maggiori per i professionisti incaricati delle attività di vigilanza e controllo, i quali, per poter svolgere adeguatamente il proprio incarico, dovranno sviluppare competenze di natura gestionale e finanziaria.
Il volume fornisce agli amministratori ed ai membri degli organi di controllo (Sindaci e Revisori) un prezioso vademecum per l’espletamento delle attività di verifica, completo di:
• facsimili di verbali dell’organo di Controllo per monitorare la rilevazione degli indici, nonché per predisporre le comunicazioni all’organo amministrativo e/o all’Organismo di Composizione della Crisi d’Impresa (OCRI).
• Check list che guida nell’individuazione delle principali informazioni da acquisire per la verifica dell’adeguatezza dell’assetto organizzativo e l’elaborazione veloce e sintetica degli indicatori di crisi.
Questa nuova edizione è aggiornata con il Documento C.N.D.C.E.C. Indici di allerta - vers. 10/2019 e con il Decreto Correttivo al Codice della Crisi (D.lgs. 26 ottobre 2020, n. 147).
Inoltre, il volume include anche “INDICI DI ALLERTA”, l’applicativo di calcolo e check list per amministratori, sindaci e revisori (D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14).
Daniela Savi
Dottore Commercialista in Piacenza, revisore e membro di collegi sindacali in società quotate e non quotate. È docente sul tema de “la ristrutturazione del debito” e di “pianificazione gestionale” per le aziende. Svolge da anni attività di consulenza societaria e di pianificazione aziendale per imprese, nonché di advisor in operazioni di risanamento economico-finanziario e ristrutturazione di aziende in crisi. Autrice di articoli e relatrice in convegni in materia di crisi d’impresa, ha realizzato il software “Indici di Allerta” (edizioni Maggioli). Svolge attività di attestatrice, curatore fallimentare, commissario liquidatore e commissario giudiziale, nonché di consulente per il Tribunale.
Capitolo 1 Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza alla luce delle raccomandazioni e dei regolamenti comunitari
1.1. La rilevazione tempestiva della crisi
1.2. I soggetti coinvolti
1.3. I nuovi limiti dimensionali per la nomina dell’Organo di Controllo o del Revisore e l’adeguamento degli statuti
1.4. La decorrenza delle disposizioni
Capitolo 2 I doveri degli Organi Amministrativi e degli Organi di Controllo o revisione per la prevenzione della crisi
2.1. I doveri dell’imprenditore e degli Amministratori per la rilevazione tempestiva della crisi
2.2. I doveri dell’Organo di Controllo e del Revisore per la rilevazione tempestiva della crisi
Capitolo 3 La verifica dell’adeguatezza del sistema organizzativo e amministrativo-contabile
3.1. Assetti organizzativi e assetti amministrativo-contabili
3.2. L’adeguatezza dell’assetto organizzativo
3.3. L’adeguatezza dell’assetto amministrativo-contabile secondo le Norme di comportamento del Collegio Sindacale, anche alla luce della riforma sulla crisi d’impresa
3.4. Gli strumenti di programmazione e controllo adeguati al monitoraggio dei risultati aziendali e della prevedibile evoluzione
3.5. La valutazione dell’adeguatezza dei sistemi organizzativi, amministrativi e contabili per la rilevazione tempestiva della crisi da parte dell’Organo di Controllo
Capitolo 4 Gli strumenti di allerta e gli obblighi di segnalazione
4.1. I soggetti coinvolti: Organo Amministrativo, Collegio Sindacale, Revisore contabile, società di revisione
4.2. L’obbligo di segnalazione a carico dell’Organo di Controllo
4.3. L’obbligo di segnalazione a carico dei Creditori qualificati
4.4. L’efficacia delle disposizioni, l’ambito di applicazione e le esclusioni
4.5. L’obbligo di informativa a favore dell’Organo di Controllo posto a carico degli intermediari finanziari in caso di revoca o revisione degli affidamenti
Capitolo 5 Gli indici di allerta per l’Organo di Controllo ed il Revisore
5.1. Le attività di vigilanza dell’Organo di Controllo in merito all’equilibrio aziendale ed al prevedibile andamento delle attività
5.2. Relazione sulla gestione, rendiconto finanziario e indici di bilancio
5.3. Gli indici significativi ai sensi dell’art. 13 C.C.I.I.
5.4. Gli indicatori “tempestivi” ai sensi dell’art. 24 C.C.I.I.
5.5. Le prospettive di continuità aziendale per l’esercizio in corso
5.6. Gli altri segnali: i fondati indizi della crisi e le prospettive di continuità
5.7. Altre disposizioni
Capitolo 6 Indicatori della crisi per i Creditori pubblici qualificati
Capitolo 7 La periodicità dei controlli e la tempestiva rilevazione degli indizi della crisi
7.1. La periodicità dei controlli
7.2. La verifica periodica degli indicatori significativi e tempestivi
7.3. La verifica annuale dell’Organo di Controllo e del Revisore
Capitolo 8 Le segnalazioni dell’Organo di Controllo
8.1. La segnalazione tempestiva all’Organo Amministrativo dell’esistenza di fondati indizi della crisi
8.2. La segnalazione all’O.C.R.I.
Capitolo 9 Procedura di allerta e di composizione assistita della crisi
9.1. L’O.C.R.I. (Organismo di Composizione della Crisi d’Impresa)
9.2. La procedura di allerta
9.3. Il procedimento di composizione assistita della crisi
9.4. Misure protettive e cautelari a favore del debitore nel procedimento di composizione assistita della crisi d’impresa
9.5. L’istituzione dell’elenco nazionale dei soggetti sottoposti alle misure di allerta
Capitolo 10 Le responsabilità dell’Organo Amministrativo e dell’Organo di Controllo
10.1. Le responsabilità dell’imprenditore e degli Amministratori ai fini della rilevazione tempestiva della crisi
10.2. Le responsabilità dell’Organo di Controllo e del Revisore ai fini della rilevazione tempestiva della crisi
Capitolo 11 Gli indici di allerta del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili
Introduzione
11.1. Il documento del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti
11.2. Il sistema degli indici: la lettura combinata degli artt. 13 e 24 C.C.I.I.
11.3. Gli indicatori di squilibri economici, patrimoniali e finanziari (art. 13 C.C.I.I.)
11.3.1. L’approccio gerarchico e “a scalare”
11.3.2. Patrimonio netto negativo
11.3.3. Il tasso di copertura a servizio del debito (D.S.C.R.)
11.3.4. Gli indici settoriali individuati dal C.N.D.C.
11.3.5. Un caso esemplificativo
11.4. Le altre condizioni: la verifica dei ritardi reiterati dei pagamenti e delle prospettive di continuità
11.5. L’approccio gerarchico e combinato: una visione d’insieme
11.6. Gli indicatori “speciali” e “specifici” di cui all’art. 13 C.C.I.I. comma 3°
11.7. La periodicità del calcolo degli indici di crisi
11.8. La segnalazione di allerta secondo il C.N.D.C.E.C.
11.9. Il Documento “La Revisione Legale nelle “nano-imprese” – Riflessioni e strumenti operativi”
Conclusioni
Allegati
Formulari e modelli
1. Fac-simile verbale di verifica periodica dell’Organo di Controllo degli indici di equilibrio economico, patrimoniale, finanziario e della continuità d’impresa
2. Prospetto indicatori per le verifiche dell’Organo di Controllo da allegare al verbale periodico (annuale o trimestrale)
3. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo relativo all’adeguatezza dell’assetto organizzativo
4. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile
5. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo per la segnalazione di gravi indizi della crisi all’Organo Amministrativo
6. Fac-simile richiesta dell’Organo di Controllo agli istituti finanziari ai sensi dell’art. 14 C.C.I.I.
7. Fac-simile comunicazione dell’Organo di Controllo per la segnalazione di gravi indizi della crisi all’Organo Amministrativo
8. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo delle soluzioni individuate e delle azioni intraprese dall’Organo Amministrativo (con la presenza dell’Organo Amministrativo) – PARTE I
9. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo delle soluzioni individuate e delle azioni intraprese dall’Organo Amministrativo – PARTE II
10. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo dell’adozione delle soluzioni individuate e delle azioni intraprese dall’Organo Amministrativo – PARTE III
11. Fac-simile verbale di verifica dell’Organo di Controllo delle soluzioni individuate e delle azioni intraprese dall’Organo Amministrativo (in caso di assenza o mancata risposta dell’Organo Amministrativo)
12. Fac-simile comunicazione dell’Organo di Controllo per la segnalazione di gravi indizi della crisi all’O.C.R.I.
13. Fac-simile paragrafo da inserire in Nota Integrativa per gli indicatori specifici
14. Fac-simile di attestazione del professionista indipendente degli indicatori specifici
15. Fac-simile di attestazione del Collegio Sindacale, del Sindaco Unico o del Revisore ai fini dell’archiviazione del procedimento di allerta presso l’O.C.R.I. in caso di esistenza di crediti verso lo Stato
16. Fac-simile di attestazione del professionista indipendente (in caso di assenza di Organo di Controllo) ai fini dell’archiviazione del procedimento di allerta presso l’O.C.R.I. in caso di esistenza di crediti verso lo Stato
Check list
1. Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento dell’assetto organizzativo (Norma n. 3.5.)
2. Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile (Norma n. 3.7.)
3. Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile ai fini della rilevazione tempestiva della crisi (art. 2086 c.c. e art. 14 C.C.I.I.) – Controllo annuale
4. Vigilanza sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema amministrativo-contabile ai fini della rilevazione tempestiva della crisi (art. 2086 c.c. e art. 14 C.C.I.I.) – Controllo periodico
5. Prospetto indicatori di allerta e indizi della crisi (art. 13 C.C.I.I.)
6. Informazioni per la verifica degli indici di allerta
Glossario e tabelle di sintesi
1. Tabella di sintesi degli indicatori di crisi (artt. 13, 15 e 24 C.C.I.I.)
2. Tabella per la determinazione dei flussi di cassa – fabbisogno finanziario (sintetico)
- Indici settoriali - C.N.D.C.
Normativa
1. Decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14 – Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155 (aggiornato al Decreto Correttivo) (estratto)
2. Decreto legislativo 26 ottobre 2020, n. 147 – Disposizioni integrative e correttive a norma dell’articolo 1, comma 1, della legge 8 marzo 2019, n. 20, al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, recante codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155 (estratto)
3. Decreto legge 8 aprile 2020, n. 23, conv. con mod. dalla legge di conversione 5 giugno 2020, n. 40 – Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali (c.d. Decreto Liquidità) (estratto)
4. Decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, conv. con mod. in legge 17 luglio 2020, n. 77 – Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19 (c.d. Decreto Rilancio) (estratto)
Documentazione CNDCEC
1. Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società non quotate – 18 dicembre 2020 – Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (estratto)
2. Guida operativa Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti – Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma – maggio 2015
3. Gli indici dell’allerta – Documento Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili – 20 ottobre 2019
Bibliografia
Applicativo di calcolo e check list per Amministratori, Sindaci e Revisori (d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14) – Manuale d’uso
Questo libro è uno strumento pratico, un manuale che racchiude l’esperienza professionale dell’autrice nel campo della strategia digitale.
Nasce dal desiderio di condividere le proprie conoscenze per poter aiutare professionisti e aziende nel loro progetto di comunicazione su Facebook e Instagram.
Il volume parte dagli elementi di base, facendo luce gradualmente sugli strumenti che permettono di utilizzare Facebook in modo strategico.
Sono illustrate e approfondite le tecniche per la creazione di contenuti, per l’impostazione di campagne pubblicitarie e per la misurazione dei risultati.
Esiste una regola magica per il successo su Facebook?
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Roberta Pinna
Social Media Strategist e ADV Expert. Co-Founder di Iperhub, Turismo Sostenibile e di Prossimità (Yallers Italia, Borghi Italiani). Consulente freelance, crea e gestisce strategie digitali, focalizzandosi principalmente sull’utilizzo degli strumenti di business offerti da Facebook e Instagram. Collabora con diverse agenzie sul territorio nazionale, organizza e gestisce la comunicazione di diversi eventi del settore digitale. È docente in corsi di formazione professionale e speaker ad eventi di settore.
Capitolo 1 Facebook per aziende e professionisti
1.1 Numeri e storia. L’evoluzione della piattaforma
1.2 I predecessori di Facebook
1.3 Benvenuto Facebook
1.4 Facebook in Italia
1.5 Come è cambiato l’uso della piattaforma
1.5.1 La fase embrionale
1.5.2 La fase evolutiva
1.5.3 La fase esplosiva
1.5.4 La fase del lockdown
1.6 Facebook è una grande risorsa di business: tutto quello che devi sapere
1.7 Perché essere presenti su Facebook
1.8 Chi vede cosa? Come funziona l’algoritmo di Facebook
1.8.1 Facebook non è gratis
1.8.2 Facebook è uno degli strumenti di vendita, ma da solo non funziona
1.8.3 Non basta pubblicare post, ma bisogna monitorare
1.9 Facebook nella costellazione dei social media
Che cosa hai imparato in questo capitolo?
Facebook Shops
Capitolo 2 Facebook strategy
2.1 Lo stato della strategia digitale in Italia
2.2 Verso una definizione di strategia digitale
2.3 I vantaggi di una strategia digitale
2.4 Come individuare gli obiettivi
2.5 La Social Metrics Map
2.6 Gli step per la creazione di una strategia: ascolto, analisi, definizione e misurazione dei risultati
2.7 Tipologie di analisi preliminari alla strategia di marketing digitale
2.7.1 Analisi di marca e brand equity
2.7.2 Analisi dei benchmark
2.7.3 Analisi SWOT
2.8 L’importanza del web listening
2.9 Analisi del target
2.9.1 Definizione del primo pubblico di riferimento (prime prospect)
2.10 Alcune tipologie di strategia
2.10.1 Promuovere un e-commerce
2.10.2 Promuovere un brand con più punti vendita
2.10.3 Fidelizzare, fare up-selling e creare una community
2.10.4 Pagine globali
Che cosa hai imparato in questo capitolo?
Capitolo 3 Content marketing per Facebook
3.1 A cosa serve il content marketing su Facebook
3.2 Tipologie di post e strumenti di pubblicazione
3.3 Verso una definizione strategica di piano editoriale
3.3.1 Il calendario editoriale
3.3.2 Racconta una storia: semplificare per amplificare
3.3.3 La Youtility
3.4 Perché differenziare i contenuti in base alla piattaforma
3.5 Il copy per i post Facebook
3.6 I chat bot
3.7 Real time marketing
Che cosa hai imparato in questo capitolo?
Creative hack: che cosa sono e come utilizzarli in modo efficace
Capitolo 4 Le piattaforme di business
4.1 Il Business Manager
4.1.1 I vantaggi di Business Manager
4.1.2 A chi si rivolge il Business Manager
4.1.3 Come impostare il Business Manager
4.2 Creator Studio
4.2.1 Libreria dei contenuti
4.2.2 Come creare un post
4.2.3 Dati statistici
4.2.4 Che cosa è il video Cross-Posting
4.2.5 Creator Studio per Instagram
4.3 Business Suite
4.3.1 Business Suite da mobile
4.4 La dashboard per professionisti
Che cosa hai imparato in questo capitolo?
Capitolo 5 Advertising Strategy
5.1 Facebook Ads: definizione e numeri
5.2 I vantaggi di Facebook Ads
5.3 I 3 livelli delle campagne Facebook
5.3.1 Campagna
5.3.2 Gruppi di inserzioni
5.3.3 Inserzioni
5.4 Business Manager, un breve ripass
5.5 Gli obiettivi della campagna Facebook Ads
5.5.1 Notorietà
5.5.2 Considerazione
5.5.3 Conversione
5.6 Promozione di un singolo post (boost su contenuto in evidenza)
5.7 Strategia di offerta
Che cosa hai imparato in questo capitolo?
Influencer Marketing Strategy
Capitolo 6 I risultati che contano
6.1 La misurazione dei risultati
6.2 Obiettivi e metriche correlate
6.2.1 Awareness
6.2.2 Engagement
6.2.3 Conversion
6.2.4 Adoption e Advocacy
6.3 Come creare un social media report
6.3.1 Definizione degli obiettivi
6.3.2 Definizione del destinatario
6.3.3 Caratteristiche di un report
6.3.4 Scelta del periodo di tempo
6.3.5 Scelta delle metriche da includere
Che cosa hai imparato in questo capitolo?
Contest su Facebook e Instagram: tutto ciò che c’è da sapere
Appendice L’impatto del Covid-19 sui social
La risposta di Facebook for Business alla pandemia
Case study: #AstaBeneficaBerritta
Come non farsi trovare impreparati in caso di crisi
Conclusioni
Facebook: prospettive e sfide future
Nuova piattaforma social privat
Un supporto per le piccole imprese
Ancora più vicini grazie alla Realtà Aumentata
Aggiornamento continuo
L’autrice
Le voci
Con un taglio pratico, l'opera affronta i principali istituti legati ai rapporti familiari, mediante l'analisi della normativa e della giurisprudenza più recente.
In particolare, vengono trattati la separazione ed il divorzio e tutte le conseguenze patrimoniali e personali che derivano dalla cessazione degli effetti matrimoniali. Spazio è poi dedicato alle unioni civili e ai conviventi, nonché alla posizione del nascituro, quale discusso titolare di diritti.
Completa l'opera la trattazione della tutela penale delle obbligazioni nascenti dal matrimonio, quali l'assistenza e la prestazione del mezzi di sussistenza. Giuseppe Cassano Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche della European School of Economics, ha insegnato Istituzioni di Diritto Privato nell'Università Luiss di Roma. Studioso dei diritti della personalità, del diritto di famiglia, della responsabilità civile e del diritto di Internet, ha pubblicato oltre un centinaio di saggi in tema, fra volumi, trattati, saggi e note.
“Organization Theory and Design” di Richard Daft si conferma un vero classico del management: insostituibile strumento per l’insegnamento della teoria organizzativa, prezioso punto di riferimento per la gestione d’azienda.
Edizione dopo edizione, il testo ha saputo rinnovarsi, incorporando e accompagnando gli sviluppi nella teoria e nella prassi di management, e al tempo stesso ha conservato le caratteristiche che ne hanno decretato il duraturo successo: la capacità di offrire un quadro equilibrato e attuale del pensiero organizzativo, l’integrazione tra schemi di riferimento teorico e risultati di ricerca, la puntuale osservazione di concreti modelli di organizzazione aziendale e di esempi di processo decisionale.
In questa nuova edizione il testo è stato profondamente innovato sul piano dei contenuti, con particolare attenzione ai temi della trasformazione digitale, dell’etica e della sostenibilità; e stato inoltre interamente rivisto nei casi e negli esempi citati.
L’edizione italiana è arricchita con una serie di casi aziendali originali tratti dal contesto italiano ed europeo.
Richard L. Daft
è Brownlee O. Currey jr. Professor of Management e Principal Senior Lecturer alla Owen Graduate School of Management della Vanderbilt University.
Presentazione della settima edizione italiana
Prefazione
Autore
Parte I Organizzazione e management
Capitolo 1 Organizzazioni e progettazione organizzativa
La teoria organizzativa in azione
Temi
Obiettivi del capitolo
Sfide attuali
Che cos’è un’organizzazione?
Definizioni
Dalle multinazionali alle organizzazioni non profit
L’importanza delle organizzazioni
Le dimensioni della progettazione organizzativa
Dimensioni strutturali
Fattori contingenti
Risultati di performance ed efficacia
L’evoluzione della progettazione organizzativa
Prospettive storiche
Contingenze cruciali
Modelli organici e modelli meccanici a confronto
L’emergere della tendenza al modello “senza capi”
Schema del libro
Livelli di analisi
Piano del libro
Piano di ciascun capitolo
Uno sguardo sull'Europa – Dallara: l’eccellenza made in Italy gareggia sulle auto da corsa
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Misurazione delle dimensioni organizzative
Parte II Obiettivi strategici e architetture organizzative
Capitolo 2 Strategia, progettazione organizzativa ed efficacia
Obiettivi del capitolo
Il ruolo della direzione strategica nella progettazione organizzativa
Il fine organizzativo
Progetto strategico
Obiettivi operativi
Obiettivi conflittuali
L’importanza degli obiettivi
Due quadri di riferimento per la selezione della strategia e della struttura
Le strategie competitive di Porter
La tipologia strategica di Miles e Snow
Come le strategie influiscono sulla struttura organizzativa
Altri fattori contingenti che influenzano la struttura organizzativa
La rilevazione dell’efficacia organizzativa
Definizione dell’efficacia organizzativa
Chi sceglie?
Approccio degli obiettivi
Approccio basato sulle risorse
Approccio dei processi interni
Approccio dei costituenti strategici
Un modello di efficacia integrato
Uno sguardo sull'Europa – Virgin Active e il settore del fitness nel Regno Unito
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Identificazione delle preferenze in termini di obiettivi
Capitolo 3 Elementi fondamentali della struttura organizzativa
Obiettivi del capitolo
Struttura organizzativa
Approccio alla struttura basato sulla condivisione delle informazioni
Centralizzazione e decentralizzazione
Condivisione verticale delle informazioni
Condivisione delle informazioni e collaborazione orizzontale
Coordinamento relazionale
Alternative di progettazione organizzativa
Attività di lavoro necessarie
Relazioni di reporting
Opzioni per il raggruppamento delle attività
Strutture funzionali, divisionali e per area geografica
Struttura funzionale
Struttura funzionale con collegamenti orizzontali
Struttura divisionale
Struttura per area geografica
Struttura a matrice
Condizioni per la matrice
Punti di forza e di debolezza
Strutture a rete e outsourcing
Come funziona la struttura
Punti di forza e di debolezza
Strutture olocratiche basate sui team
Caratteristiche
Punti di forza e di debolezza
Applicazioni della progettazione organizzativa
Mescolare e combinare
Allineamento strutturale
Uno sguardo sull'Europa – La struttura organizzativa di Ferrero tra globalizzazione ed internazionalizzazione
Sintomi di inadeguatezza strutturale
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Voi e la struttura organizzativa
Parte III Elementi di progettazione dei sistemi aperti
Capitolo 4 L’ambiente esterno
Obiettivi del capitolo
L’ambiente dell’organizzazione
L’ambiente di riferimento
L’ambiente generale
L’ambiente internazionale
L’ambiente che cambia
Complessità
Dinamismo
Un modello di valutazione
Adattarsi a complessità e dinamismo
Aggiungere posizioni e unità organizzative
Costruire relazioni
Differenziazione e integrazione
Processi di management organici e meccanici
Pianificazione, previsione e rapidità di risposta
Un modello per adattarsi a complessità e dinamismo
Dipendenza dalle risorse finanziarie
Influenzare le risorse finanziarie
Stabilire relazioni formali
Influenzare i settori chiave
Modello di integrazione organizzazione-ambiente
Uno sguardo sull'Europa – Dalla Germania la rivoluzione dell’e-commerce con Zalando
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Organizzazioni da cui dipendete
Capitolo 5 Relazioni interorganizzative
Obiettivi del capitolo
Ecosistemi organizzativi
La competizione è morta?
L’evoluzione del ruolo del management
Modello interorganizzativo
Dipendenza dalle risorse
Tipologie di relazioni di dipendenza dalle risorse
Implicazioni di potere
Network collaborativi
Perché collaborare?
Da avversari a partner
Ecologia delle popolazioni
Che cosa ostacola l’adattamento?
Modello organizzativo e nicchia di mercato
Il processo di cambiamento ecologico
Strategie di sopravvivenza
Istituzionalismo
L’approccio istituzionale e la progettazione organizzativa
Somiglianza istituzionale
Uno sguardo sull'Europa – La spagnola Zara e il just in time applicato al settore del fashion
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
La Shamatosi
Capitolo 6 Progettazione organizzativa per l’ambiente internazionale
Obiettivi del capitolo
L’ingresso nell’arena globale
Le motivazioni di un’espansione globale
La gestione degli stadi di sviluppo internazionale
L’espansione globale attraverso alleanze internazionali e acquisizioni
Le sfide della progettazione globale
Maggiore complessità e differenziazione
Maggiore esigenza di coordinamento
Trasferimento della conoscenza e innovazione rovesciata
Progettare la struttura per adattarsi alla strategia globale
Strategie per sviluppare le opportunità globali o locali
Divisione internazionale
Struttura globale divisionale per prodotto
Struttura globale divisionale geografica
Struttura globale a matrice
Ulteriori meccanismi di coordinamento globale
Team globali
Pianificazione centrale
Espansione dei ruoli di coordinamento
I vantaggi del coordinamento
Modello transnazionale
Uno sguardo sull'Europa – In tutto il mondo la bellezza parla francese con Sephora
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Prodotto negli Stati Uniti?
Capitolo 7 Progettazione organizzativa per l’impatto sociale: organizzazioni a duplice scopo, sostenibilità aziendale ed etica
Obiettivi del capitolo
Progettare l’organizzazione a duplice scopo
Far fronte alla sfida
Progettazione organizzativa per raggiungere il duplice obiettivo del benessere sociale e del risultato commerciale
Responsabilità sociale d’impresa
Il movimento ambientalista
La tripla linea di fondo
Il capitalismo consapevole
Servire gli stakeholder dell’organizzazione
Servire la base della piramide
Le conseguenze del fare del bene
Progettare una struttura per l’attuazione di un programma di sostenibilità
Utilizzare un’unità distinta o includere tutti?
Coinvolgere gli stakeholder esterni
Uno sguardo sull'Europa – L’economia circolare in Unicoop Firenze: la revisione dei processi di lavoro per potenziare la sostenibilità dei punti vendita
Definire obiettivi, misure e ricompense
Progettazione organizzativa a sostegno dei valori etici
Le fonti dei principi etici individuali
Etica organizzativa
Struttura e sistemi formali
L’etica aziendale in un ambiente globale
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Qual è il vostro livello di maturità etica?
Parte IV Elementi di progettazione interna
Capitolo 8 Progettazione organizzativa per le tecnologie manifatturiere e per i servizi
Obiettivi del capitolo
Tecnologia “core” manifatturiera
Aziende manifatturiere
Strategia, tecnologia e prestazioni
La fabbrica intelligente
La personalizzazione di massa
Performance e implicazioni strutturali
Sopravvivere a tecnologie estremamente complesse
Complessità tecnologica estrema
Le organizzazioni ad alta affidabilità
Tecnologia “core” per i servizi
Aziende di servizi
Progettare le organizzazioni di servizi
Tecnologia ausiliaria a livello di unità
Varietà
Analizzabilità
Il modello di riferimento
Varietà
Analizzabilità
Progettazione delle unità organizzative
Interdipendenza del flusso di lavoro tra le unità
Tipi di interdipendenza
Priorità
Implicazioni strutturali
Uno sguardo sull'Europa – Gucci ArtLab: innovazione tecnologica e artigianalità per il successo competitivo
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
La tecnologia nel flusso di lavoro delle piccole
Capitolo 9 Progettazione organizzativa per le organizzazioni digitali e analisi dei big data
Obiettivi del capitolo
L’esplosione dell’informazione digitale
Condotti e piattaforme: una nuova forma organizzativa
Due tipologie
Assunti fondamentali
Suggerimenti per la progettazione delle organizzazioni piattaforma
L’analisi dei big data
Requisiti dei big data
Big data e struttura organizzativa
L’intelligenza artificiale
Le decisioni prese dall’intelligenza artificiale sono oggettive?
Un coach che ti dà delle “spinte gentili” per migliorare le tue decisioni?
Il controllo algoritmico può diventare il vostro nuovo capo
Implicazioni dell’intelligenza artificiale per la progettazione organizzativa
Altre applicazioni digitali nelle organizzazioni
L’analisi delle reti sociali
Knowledge management
L’impatto digitale sulla progettazione organizzativa
Uno sguardo sull'Europa – Cromology voices: LinkedIn come leva per ‘dare voce’ ai collaboratori e sostenere l’engagement
Glossario
Domande per la discussione
Quaderno di lavoro
Produzione e big data: organizzare il progetto
Capitolo 10 Dimensioni organizzative, ciclo di vita e declino
Obiettivi del capitolo
Dimensioni organizzative: grande è meglio?
Spinte alla crescita
Il dilemma delle grandi dimensioni
Ciclo di vita organizzativo
Stadi dello sviluppo del ciclo di vita
Caratteristiche organizzative e ciclo di vita
Dimensioni organizzative, burocrazia e controllo
Che cos’è la burocrazia?
Dimensione e controllo strutturale
La burocrazia in un mondo che cambia
Organizzazioni temporanee
Altri approcci per ridurre la burocrazia
Burocrazia e altre forme di controllo organizzativo
Controllo burocratico
Controllo di mercato
Controllo di clan
Declino organizzativo
Definizione e cause
Un modello degli stadi del declino organizzativo
Uno sguardo sull'Europa – Tra declino e turnaround: la crisi del colosso finlandese della telefonia Nokia
La redazione del bilancio 2020 risente in maniera sostanziale dei numerosi provvedimenti di natura economica emanati a seguito dell’emergenza pandemica.
Questo volume vuole essere uno strumento di raccolta e di analisi di tutte le peculiarità di cui il professionista e il responsabile amministrativo dell’impresa deve tenere conto per la contabilità e la chiusura del bilancio 2020.
In questo lavoro sono presi in esame gli interventi normativi e le interpretazioni che di essi hanno fornito l’Organismo italiano di contabilità (OIC), il Consiglio nazionale e la Fondazione dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e dell’Assonime.
Per ciascun provvedimento viene proposta una breve sintesi delle norme che, ad avviso degli autori, sono più significative, dato che incidono direttamente o indirettamente sugli elementi del bilancio.
L’analisi delle novità introdotte dal legislatore ha dimostrato che ci troviamo di fronte ad un fenomeno assolutamente sconosciuto nella storia della disciplina italiana riguardante la redazione del bilancio: vengono introdotte delle deroghe alle norme che sono alla base del significato stesso di “bilancio”.
Si tratta di modifiche temporanee, legate, però, ad un evento (la pandemia) la cui durata non è prevedibile.
Il volume fornisce dei suggerimenti di tipo operativo, senza trascurare alcuni spunti di riflessione relativi alla corretta applicazione delle regole dettate dalla dottrina economico-aziendale italiana.
Il testo è aggiornato con le ultime modifiche alla normativa civilistica vigente in tema di bilanci e le interpretazioni di prassi.
Gianfranco Capodaglio
già Professore ordinario di Economia aziendale presso l’Università di Bologna, Dottore commercialista e Revisore legale. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e professionali e relatore in convegni e seminari in Italia e all’estero.
Vanina Stoilova Dangarska
PhD in Contabilità e analisi presso la University of National and World Economy di Sofia (Bulgaria). Collaboratore esterno presso l’Università di Bologna. Dottore commercialista e Revisore legale. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e professionali e relatore in convegni e seminari in Italia e all’estero.
Lauretta Semprini
PhD in Programmazione e controllo presso l’Università di Macerata. Docente di ruolo in Economia aziendale presso l’ITES R. Valturio di Rimini. Collaboratore esterno presso l’Università di Bologna. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e professionali e relatore in convegni e seminari in Italia e all’estero.
INTRODUZIONE
1 SINTESI DELLE NORME ADOTTATE NEL 2020 PER FAR FRONTE ALLA CRISI PANDEMICA
1 Lo sviluppo dell’emergenza sanitaria in Italia ed i provvedimenti restrittivi adottati dal Governo
La prima ondata
La seconda ondata
I rapporti con l’estero
2 Gli interventi del Governo a sostegno delle imprese per mitigare gli effetti economici della crisi sanitaria
Il Decreto “Cura Italia”
Il Decreto “Liquidità”
Il Decreto “Rilancio”
Il Decreto “Agosto”
Il Decreto “Ristori”
Il Decreto “Ristori bis”
Il Decreto “Ristori ter”
Il Decreto “Ristori quater”
La legge 18 dicembre 2020, n. 176 di conversione dei decreti “Ristori”
Il Decreto “Natale”
La Legge di bilancio 2021
3 Il disegno complessivo del legislatore italiano ed i suoi effetti sulla normativa riguardante il bilancio
4 Disposizioni normative che incidono direttamente o indirettamente sulla redazione del bilancio
4.1 Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (c.d. “Cura Italia”) e Legge di conversione 24 aprile 2020, n. 27
Articolo 55 (D.L. “Cura Italia”) – Misure di sostegno finanziario alle imprese
Articolo 56 (D.L. “Cura Italia”) – Misure di sostegno finanziario alle micro, piccole e medie imprese colpite dall’epidemia di Covid-19
Articolo 64 (D.L. “Cura Italia”) – Credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro
Articolo 65 (D.L. “Cura Italia”) – Credito di imposta per botteghe e negozi
Articolo 106 (D.L. “Cura Italia”) – Norme in materia di svolgimento delle assemblee di società ed enti
4.2 Decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23 (c.d. “Liquidità”) e Legge di conversione 5 giugno 2020, n. 40
Articolo 6 (D.L. Liquidità) - Disposizioni temporanee in materia di riduzione del capitale
Articolo 7 (D.L. Liquidità) - Disposizioni temporanee sui principi di redazione del bilancio
Articolo 8 (D.L. Liquidità) - Disposizioni temporanee in materia di finanziamenti alle società
Articolo 12-ter (D.L. “Liquidità”) – Disposizioni in materia di beni di impresa
Articolo 30 (D.L. “Liquidità”) – Credito d’imposta per l’acquisto di dispositivi di protezione nei luoghi di lavoro
4.3 Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. “Rilancio”) e Legge di conversione 17 luglio 2020, n. 77
Articolo 24 (D.L. “Rilancio”) – Disposizioni in materia di versamento dell’IRAP
Articolo 25 (D.L. “Rilancio”) – Contributo a fondo perduto
Articolo 26 (D.L. Rilancio) – Rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni
Articolo 28 (D.L. “Rilancio”) – Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda
Articolo 38-quater (D.L. “Rilancio”) – Disposizioni transitorie in materia di principi di redazione del bilancio
Articolo 119 (D.L. “Rilancio”) – Incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici
Articolo 120 (D.L. “Rilancio”) – Credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro
Articolo 121 (D.L. “Rilancio”) – Trasformazione delle detrazioni fiscali in sconto sul corrispettivo dovuto e in credito d’imposta cedibile
Articolo 122 (D.L. “Rilancio”) – Cessione dei crediti d’imposta riconosciuti da provvedimenti emanati per fronteggiare l’emergenza da Covid-19
Articolo 125 (D.L. “Rilancio”) – Credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione
Articolo 176 (D.L. “Rilancio”) – Tax credit vacanze
Articolo 229 (D.L. “Rilancio”) – Misure per incentivare la mobilità sostenibile
4.4 Decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 (c.d. “Agosto”) e Legge di conversione 13 ottobre 2020, n. 126
Articolo 60 (c.d. decreto “Agosto”) – Sospensione degli ammortamenti per il 2020
Articolo 77 (D.L. “Agosto”) - Misure urgenti per il settore turistico
Articolo 110 (c.d. decreto “Agosto”) – Rivalutazione dei beni di impresa e partecipazioni
4.5 Decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 (c.d. “Ristori”) e Legge di conversione 18 dicembre 2020, n. 176
Articolo 1 (D.L. “Ristori”) – Contributo a fondo perduto da destinare agli operatori IVA dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive
Articolo 1-bis (D.L. “Ristori”) – Contributo a fondo perduto da destinare agli operatori IVA dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2020
Articolo 8 (D.L. “Ristori”) - Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda
Articolo 8-bis (D.L. “Ristori”) - Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda per le imprese interessate dalle nuove misure restrittive di cui al DPCM del 3 novembre 2020
4.6 Legge 30 dicembre 2020, n. 178 del (Legge di bilancio 2021)
Articolo 1, comma 66 e ss (Legge di bilancio 2021) – Superbonus 110%
Articolo 1, comma 83 (Legge di bilancio 2021) – Riallineamento dell’avviamento e delle altre attività immateriali
Articolo 1, commi 248 e ss (Legge di bilancio 2021) – Moratoria PMI
Articolo 1, comma 263 (Legge di bilancio 2021) – Rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni
Articolo 1, comma 266 (Legge di bilancio 2021) – Disposizioni temporanee in materia di riduzione del capitale
Articolo 1, comma 602 (Legge di bilancio 2021) - Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda
5 Schemi riepilogativi delle norme a sostegno delle imprese
2 INTERVENTI NORMATIVI CHE INCIDONO DIRETTAMENTE SULLA REDAZIONE DEL BILANCIO
1 Disposizioni transitorie in materia di principi di redazione del bilancio (art. 2423-bis c.c.), con particolare riferimento alla continuità aziendale
1.1 Fatti successivi intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
1.2 La deroga al principio riguardante la continuità aziendale disposta dall’art. 7 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23
1.3 Le modifiche della deroga al principio riguardante la continuità aziendale disposte dall’art. 38-quater del Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34
Il documento interpretativo n. 8 dell’OIC
L’ambito soggettivo di applicazione delle disposizioni
Le informazioni da inserire in nota integrativa ed il controllo dell’esistenza dei presupposti per la continuazione dell’attività da parte del revisore legale
1.4 Possibili conseguenze sul principio di prudenza e sulla comparabilità
2 Disposizioni transitorie in materia di valutazioni di bilancio (art. 2426 c.c.)
2.1 Considerazioni generali sul principio di competenza economica
2.2 Documento OIC sui metodi di ammortamento
2.3 La rivalutazione dei beni d’impresa
2.4 La sospensione degli ammortamenti
Il rapporto fra processo di ammortamento e “valore durevolmente inferiore” degli immobilizzi materiali ed immateriali
I riflessi sulla valutazione delle rimanenze
3 Effetti sulla rappresentazione veritiera e corretta (art. 2423 c.c.)
3 INTERVENTI NORMATIVI CHE INCIDONO INDIRETTAMENTE SULLA REDAZIONE DEL BILANCIO
1 Interventi che mirano a sospendere i pagamenti e ad aiutare ad ottenere nuovi finanziamenti
1.1 Sospensione delle rate dei finanziamenti e dei canoni di leasing
La sospensione delle rate dei finanziamenti
La sospensione dei canoni di leasing
1.2 Sospensione temporanea della postergazione dei finanziamenti effettuati dai soci
1.3 Crediti d’imposta in caso di aumenti di capitale
2 Interventi che forniscono aiuti alle imprese sotto forma di crediti d’imposta e contributi a fondo perduto
2.1 I contributi pubblici con particolare riferimento a quelli in conto esercizio
2.2 Esonero dal versamento del saldo IRAP 2019 e dell’acconto IRAP 2020
2.3 Contributi a fondo perduto
2.4 Trasformazione delle imposte anticipate, anche se non iscritte in bilancio, in crediti d’imposta
2.5 Crediti d’imposta a fronte del sostenimento di determinate spese e possibilità della loro cessione
3 Interventi che tendono al potenziamento del mercato di sbocco delle imprese
3.1 Il bonus vacanze
3.2 Il bonus mobilità
3.3 Il superbonus edilizio 110%
Conclusioni
Questo libro nasce con lobiettivo di fornire uno strumento adeguato per la preparazione dellesame di Microeconomia nei corsi di laurea in Economia, Economia aziendale e Scienze politiche. Il testo, pensato per accompagnare lutilizzo di un tipico manuale di Microeconomia, affianca ai richiami teorici una dimensione applicativa e pratica; contiene numerosi riferimenti a casi di studio ed esempi concreti, un glossario dei termini economici e centinaia di esercizi, con le relative soluzioni. Giovanni Nicola De Vito Docente di Microeconomia presso il Dipartimento di Economia aziendale dellUniversità di Roma Tre ed economista, Dirigente presso la Banca Nazionale del Lavoro (Gruppo BNP Paribas). È autore di numerose pubblicazioni in materia di Economia internazionale, economia industriale e finanza.
Il volume ha come oggetto la cooperative compliance nel sistema tributario domestico e unionale.
Il regime di adempimento collaborativo rappresenta un modello nuovo, moderno e dinamico di interlocuzione tra impresa e amministrazione finanziaria, originariamente sviluppatosi nei Paesi di matrice anglosassone e poi “recepito” dall’OCSE che, a partire dal 2008, ha obliterato un ambizioso programma finalizzato a promuoverne l’adozione in tutti i Paesi membri alla luce di standard approvati di comune accordo.
In Italia, la normativa in materia è stata varata con il D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 128, che ha formalmente introdotto nel nostro ordinamento il regime di adempimento collaborativo.
La novità legislativa costituisce un punto epocale di svolta nei rapporti tra imprese e fisco.
Nel manuale si illustrano, come necessaria “apertura”, i tratti principali che caratterizzano il rapporto collaborativo tra Fisco e contribuente, facendo riferimento altresì alla genesi e all’evoluzione della tax compliance.
La parte centrale del Volume riguarda l’approfondimento della cooperative compliance con un taglio non soltanto dottrinale ma anche pratico, arricchito da Case Study di particolare rilevanza in tema di tax control framework.
L’esposizione viene completata da un approfondimento dei temi in materia di accordi preventivi per le imprese a vocazione internazionale nonché dall’analisi del D.Lgs. 30 luglio 2020, n. 100, con il quale è stata finalmente data attuazione alla direttiva UE n. 2018/822 del Consiglio, recante modifica della direttiva n. 2011/16/UE in materia di scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale relativamente ai meccanismi transfrontalieri soggetti all’obbligo di notifica (c.d. direttiva DAC6).
Arricchiscono il lavoro, rendendolo “unico” nel suo genere, un ampio approfondimento dei reati tributari, con un particolare risalto al modello organizzativo 231 “integrato” per la gestione del rischio fiscale, nonché il tema del rischio della reputazione societaria in ambito di commercio internazionale.
La parte conclusiva è dedicata ai regimi doganali di favore come l’AEO e la figura dell’Esportatore Autorizzato che, se opportunamente utilizzati, si “intrecciano” con il regime di adempimento collaborativo in una sorta di “stretta di mano” figurativa tra amministrazione finanziaria e contribuente business.
STUDIO AC
AC Avvocati e Commercialisti è uno studio legale e tributario, particolarmente attento alle esigenze della propria Clientela, in grado di offrire un’assistenza di qualità e multi disciplinare, grazie alle diverse specializzazioni ed esperienze dei singoli Professionisti. In particolare, lo Studio fornisce assistenza in relazione a tutti gli aspetti del Diritto Societario, Commerciale e Tributario affiancando le imprese in tutte le fasi della loro attività comprendendo altresì l’assistenza in sede di verifica e contenzioso tributario. Lo Studio si distingue a livello nazionale per l’ampia produzione pubblicistica, in special modo nel comparto delle imposte indirette ed internazionale.
Presentazione, di Alessandro Bucchieri
Prefazione
1 La gestione del rischio fiscale e tax compliance: genesi e rapporto Fisco-contribuente
1 Introduzione
2 Il rapporto Amministrazione finanziaria-contribuente
2.1 Il rapporto Amministrazione finanziaria-contribuente nel panorama europeo
2.2 L’evoluzione del principio (nazionale e unionale) del legittimo affidamento
2.3 La “possibilità” di un accordo inteso come modulo negoziale per la definizione preventiva delle liti tributarie
3 La gestione del rischio fiscale
3.1 Il sistema di controllo interno
3.2 Il rischio fiscale
3.2.1 Il rischio fiscale ordinario e straordinario
3.2.2 Il rischio inerente e residuo: l’iter di valutazione
4 Il tax control framework
4.1 La mappatura dei rischi
4.2 La struttura del modello di gestione del rischio fiscale
4.3 La valutazione del tax control framework
2 Sistemi di gestione dei rischi delle imprese
1 Sistemi di gestione dei rischi aziendali già conosciuti
1.1 Modello 231
1.2 Modello 262
1.3 Sarbanes-Oxley Act
2 Gestione del rischio fiscale nei settori imprenditoriali
2.1 Settore bancario
2.2 Settore finanziario
2.3 Settore assicurativo
2.4 Settore industriale
3 Il sistema del controllo interno
3.1 CoSO Framework in prospettiva di Blockchain
3.2 I componenti del SCI
3.2.1 L’ambiente di controllo (control environment)
3.2.2 Il processo di valutazione del rischio (risk assessment)
3.2.3 Le attività di controllo (control activities)
3.2.4 Il sistema informativo e i processi di gestione correlati (information & communication)
3.2.5 Il monitoraggio (monitoring activities)
4 Il processo di tax risk management: caratteristiche
4.1 Pianificazione delle attività
4.2 Identificazione e valutazione dei rischi
4.2.1 Rischio fiscale ordinario e straordinario
4.2.2 Rischio inerente e rischio residuo
4.3 Trattamento dei rischi
4.4 Monitoraggio dei rischi
4.5 Piani di azione
4.6 Reporting
4.7 Comunicazione e formazione
3 La cooperative compliance
1 Premessa
2 L’origine del concetto di cooperative compliance
2.1 La cooperative compliance come risposta all’incertezza della normativa fiscale
2.1.1 Trattamento fiscale dell’uncertain tax position alla luce del nuovo principio IFRIC23
2.2 I benefici di un sistema di cooperative compliance – la spinta innovativa del Piano “Colao”
3 I modelli di gestione del rischio fiscale – Caratteristiche e struttura
3.1 L’assetto del modello di gestione del rischio fiscale e la sua efficacia – Principi e linee guida
3.1.1 Gli standard ISO 31000
3.1.2 I nuovi “assetti organizzativi, amministrativi e contabili” imposti all’imprenditore con la riforma sulla crisi di impresa
3.1.3 Il ruolo della corporate governance nella gestione del rischio fiscale
3.2 I principi OCSE sulla corporate governance
3.3 Il modello di Enterprise Risk Management
4 Le origini internazionali della cooperative compliance
4.1 OCSE 2008, Study into the Role of Tax Intermediaries
4.2 OCSE 2013, Co-operative Compliance: A Framework. From Enhanced Relationship to Co-operative Compliance
4.3 OCSE 2016, Co-operative Tax Compliance, Building Better tax control framework
5 Prospettive di sviluppo della cooperative compliance internazionale – Il progetto ICAP
5.1 Country by country reporting
6 Il regime di adempimento collaborativo in Italia
6.1 Il progetto pilota
6.2 La delega fiscale: cooperative compliance e disciplina dell’abuso del diritto
6.3 Il D.Lgs. n. 128/2015 – Finalità ed oggetto
6.4 Requisiti soggettivi
6.4.1 I gruppi di imprese
6.4.2 La disciplina dell’interpello sui nuovi investimenti
6.5 Requisiti oggettivi
7 Aspetti procedimentali
7.1 Presentazione della domanda
7.2 Svolgimento della procedura
7.3 Interlocuzioni costanti e preventive
7.4 Formalizzazione delle posizioni assunte nel corso della procedura
7.5 Adempimenti di chiusura del periodo di imposta
7.6 Modifica delle posizioni assunte nel corso delle interlocuzioni preventive
7.7 Clausole di esclusione e revoca del regime
7.8 Pubblicazione elenchi relativi ad operazioni di pianificazione fiscale aggressiva
8 Impegni dell’Amministrazione finanziaria e del contribuente
8.1 Impegni dell’Amministrazione finanziaria
8.2 Impegni del contribuente
8.3 Responsabilità dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate
9 Effetti e benefici derivanti dall’adesione al regime
4 Tax control framework: esempi pratici di applicazione
1 Obiettivi del TCF e steps applicativi
2 Processi da testare per il TCF
3 La declinazione applicativa del TCF
4 La compliance IVA e gli effetti della digitalizzazione
5 Gli accordi preventivi per le imprese con attività internazionale: case study
1 Inquadramento normativo
1.1 Le origini e la prassi
2 APA e transfer pricing
2.1 Premesse
2.2 Dati statistici
3 Case study: il gruppo e la società Alfa
3.1 Presentazione della società
3.2 La riorganizzazione del modello di business
3.3 Il piano d’azione: riconversione del modello di business, transfer pricing e APA
3.4 I punti cardine del piano
3.4.1 L’analisi funzionale
3.4.2 Exit tax
3.4.3 Il rischio di stabile organizzazione
3.5 L’implementazione del nuovo modello di transfer pricing
3.6 La presentazione dell’istanza per l’APA
3.6.1 Le attività di pre-filing
3.6.2 Il filing
6 Lo scambio automatico di informazioni: l’avvio della DAC6
1 Introduzione
2 Analisi della Direttiva DAC6
2.1 Gli elementi distintivi del meccanismo transfrontaliero
2.2 Obbligo di comunicazione: ambito soggettivo ed oggettivo
2.3 I livelli di recepimento della disciplina MDR/DAC6 nel contesto internazionale
3 Il processo di implementazione della Direttiva DAC6 in Italia: il D.Lgs. 100/2020
3.1 Cosa si intende per meccanismo transfrontaliero? Definizioni e caratteristiche
3.2 Soggetti tenuti all’obbligo di comunicazione: definizione e ambito di applicazione
3.3 Gli obblighi di comunicazione del meccanismo da parte di contribuente e intermediario: articolo 3
4 Le sfide derivanti dalla Direttiva DAC6
7 Riforma dei reati tributari, responsabilità amministrativa degli enti e compliance aziendale
1 Premessa: dal sostegno alla compliance alla riforma dei reati tributari
2 Modifiche alla disciplina dei reati tributari e della responsabilità amministrativa degli enti
2.1 Il decreto legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito in legge 19 dicembre 2019, n. 157
2.2 Il decreto legislativo 14 luglio 2020, n. 75, di recepimento della direttiva (UE) 2017/1371, relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale (c.d. “direttiva PIF”).342
2.3 Il rinnovato assetto penal-tributario nazionale
2.3.1 Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
2.3.2 Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici
2.3.3 Dichiarazione infedele
2.3.4 Omessa dichiarazione
2.3.5 Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
2.3.6 Occultamento o distruzione di scritture contabili
2.3.7 Indebita compensazione
2.3.8 Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte
2.4 “Focus” di approfondimento: la direttiva (UE) 2018/1673 (VI direttiva Antiriciclaggio)
3 Applicabilità della confisca “allargata” (art. 240-bis codice penale) ai delitti in materia di imposte sui redditi ed IVA
4 Reati tributari e responsabilità amministrativa degli enti
4.1 Cause di esclusione della responsabilità
4.2 Sanzioni
4.3 Sequestro e confisca “per equivalente” nei confronti dell’ente
4.4 Il problema del ne bis in idem
5 Direttive operative della Guardia di Finanza: la circolare n. 216816 del 1° settembre 2020
8 Il rischio reputazionale delle società nell’ottica del risk management
1 La reputazione aziendale quale asset strategico
1.1 Premesse ed inquadramento generale. Il significato di “buon nome” o corporate reputation
1.2 Il processo di formazione della reputazione aziendale e la relativa valutazione
2 La gestione del rischio reputazionale
3 Case study: la Kevin Nyerere LTD e la vision in tema di corporate reputation
4 I vantaggi della certificazione doganale. Operatore economico autorizzato (AEO-Authorised economic operator)
4.1 Premesse e introduzione
5 Lo status di esportatore autorizzato: le 4 ragioni del sì al regime agevolativo
Gli Autori
