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Se avete in mano questo libro, significa che anche voi avete dei sogni. Magari volete salvare la vita del mare dalla plastica, dare amore agli animali abbandonati, portare avanti un progetto per valorizzare il quartiere in cui vivete, trovare la cura per una malattia, finanziare opere di edilizia sociale o campagne di tutela dei diritti o iniziative di pace, creare nuove realtà politiche.
Sono infiniti i sogni per cui vale la pena spendersi. E per dare concretezza ai sogni c'è bisogno di soldi. Qualsiasi attività sociale, in qualsiasi settore, dalla cultura allo sport, all'istruzione, alla sanità, alla ricerca, alla politica, all'ambiente, allo sviluppo economico, all'agricoltura, alla religione, per essere realizzata richiede dei soldi.
E chiedere soldi è sempre un lavoro scomodo, un lavoro che può essere visto a volte come umiliante. Ma la raccolta fondi (il fundraising) è uno degli strumenti più importanti che ci aiuta a cambiare il mondo in cui viviamo. In questo libro trovate le nozioni e gli strumenti concreti per diventare dei fundraiser. Perché, senza il fundraising, un mondo migliore di quello che conosciamo oggi potrebbe non esistere.
Valerio Melandri È direttore del Master in Fundraising dell'Università di Bologna, dove insegna Principi e Tecniche di Fundraising. È adjunct professor presso la Columbia University. È Direttore Responsabile di Fundraising.it, il sito di fundraising italiano più visitato, e ha fondato il Festival del Fundraising, il più grande evento della comunità europea sulla raccolta fondi. Autore, consulente e formatore di fundraising in Italia e all'estero per organizzazioni nonprofit di ogni tipologia (ambiente, cultura, religione, sanità, cooperazione, sport, politica...) e per gli enti locali in merito all'Art Bonus.
1 - Fare fundraising
2 - Trovare il caso giusto, scegliere il miglior veicolo e rivolgersi al target corretto
3 - Le tre colonne del fundraising
4 - Il fundraising in Italia: dati e tendenze
5 - Il database. L’emozionante storia dei vostri donatori
6 - Coinvolgere volontari, personale retribuito e governance nel fundraising
7 - Come inserire un nuovo fundraiser dentro l’Onp
8 - La raccolta annuale. Inizia il viaggio
9 - I donatori regolari. I giganti addormentati
10 - Fare fundraising con i grandi donatori
11 - I doni nel testamento
12 - Come raccogliere fondi per lettera: il Direct Mail
13 - Face to Face (f2f). Rendiamo il donatore regolare
14 - Direct Response TV (DRTV)
15 - Il telemarketing. Fundraising fatto al telefono
16 - Gli eventi
17 - Digital fundraising
18 - Il Crowdfunding
19 - Il corporate fundraising: raccogliere fondi dalle aziende
20 - Le Fondazioni e gli enti di erogazione
L'Italia è l'ordinamento di Civil Law in cui l'istituto del Trust si è più radicato rispetto a tutti gli altri ordinamenti similari. Il volume, giunto con successo alla sua II edizione, intende fornire, con il consueto approccio operativo, delle nozioni di base a chi voglia approcciarsi alla materia, senza tralasciare alcuni spunti innovativi come la gestione della compliance da parte degli operatori del sistema dei trust.
L'opera è suddivisa in due parti: una prima parte che tratta delle nozioni dell'istituto e una seconda parte che si occupa della conformità operativa, richiesta dalle normative di riferimento (in primis normativa 231, antiriciclaggio, trattamento dei dati personali).
Un focus particolare è dedicato ai principali aspetti fiscali connessi ai diversi momenti di vita dell'istituto alla luce della recente Circolare dell'Agenzia delle Entrate (Circ. n. 34/E del 20 ottobre 2022). Completano la consultazione la proposizione di modelli standard autogenerati, le più recenti massime giurisprudenziali, i protocolli di compliance più utili a cui l'operatore deve conformarsi nella istituzione e gestione di un Trust.
Nicola Tilli, Avvocato in Milano dal 1996, Cassazionista, Founding Partner del network di studi legali internazionalistici Novastudia Professional Alliance. Autore di varie pubblicazioni per primarie case editrici giuridico-professionali. Ha collaborato negli ultimi venticinque anni con l'Istituto di diritto civile (cattedra di diritto comparato) Università Statale di Milano, Libera Università di Castellanza (LUIC), Università Bocconi di Milano, Università del Piemonte Orientale e con incarichi di docenza o lecturer presso Università degli Studi "Carlo Bo" di Urbino, LUISS di Roma, Università di Parma. Trainer di Business School Il Sole 24 Ore, IKN, AIIA (Ass. Internal Auditors). È consulente e DPO per primarie imprese.
Stefano Mingardi, Dottore in giurisprudenza, dal 2011 è full-member di STEP (Society of Trustee and Estate Pratictioners) e dal 2014 dirige la Divisione Trusts - Pianificazione Patrimoniale e Attività Fiduciarie dello Studio Legale Associato Martinez & Novebaci di Milano.
Prefazione, di Nicola Tilli
Introduzione, di Stefano Mingardi
Capitolo I – Origini storiche dell’istituto, di Nicola Tilli
Capitolo II – Le fonti per il riconoscimento dei trust, di Stefano Mingardi
2.1. La Convenzione de l’Aja e l’ordinamento interno
2.2. I trust interni
2.3. Trust e trascrizioni nel sistema tavolare
Capitolo III – Cosa si intende per trust, di Stefano Mingardi
Capitolo IV – Istituire un trust, di Stefano Mingardi
4.1. Gli attori del trust
4.2. La forma dell’atto istitutivo
4.3. L’effetto giuridico – la segregazione patrimoniale
4.4. Il trust autodichiarato
Capitolo V – L’atto istitutivo, di Stefano Mingardi
5.1. Le premesse
5.2. Istituzione del trust
5.3. Durata
5.4. Il guardiano: figura facoltativa o obbligatoria?
5.5. Il Fondo in trust
5.5.1. I sottofondi
5.5.2. Fondo in trust e il compito
5.5.3. Quali beni possono costituire il Fondo in trust
5.5.4. Fondo in trust e obbligazioni
Capitolo VI – Il trustee, di Stefano Mingardi
6.1. Nozione di trustee
6.2. I poteri generali del trustee
6.3. Istituente e riserva di poteri: limiti ed opportunità
6.4. L’avvicendamento nell’ufficio di trustee
6.4.1. Dimissioni o rinuncia
6.4.2. Revoca
6.4.3. Decadenza
6.4.4. Morte del trustee
6.4.5. Pluralità di trustee
6.4.6. Fallimento o incapacità del trustee
Capitolo VII – Il guardiano, di Stefano Mingardi
7.1. Le funzioni del guardiano
7.2. Il guardiano: ufficio necessario o opzionale
7.3. Avvicendamento nell’ufficio di guardiano
Capitolo VIII – I beneficiari, di Stefano Mingardi
8.1. Nozione di beneficiario
8.2. La posizione giuridica del beneficiario
Capitolo IX – La riservatezza, di Stefano Mingardi
Capitolo X – Il Regolamento del trust, di Stefano Mingardi
Capitolo XI – Quando impiegare un trust, di Stefano Mingardi
11.1. Trust per la famiglia
11.2. Trust per la tutela del patrimonio familiare
11.3. Trust per la tutela di soggetti deboli
11.4. Trust per coppie di fatto
11.5. Il trust per l’impresa e l’imprenditore
11.5.1. Il trust per la detenzione di partecipazioni societarie
11.5.1.1. Il trust holding
11.5.1.2. Il trust per l’attuazione di patti parasociali e/o di sindacato
11.5.1.3. Il trust per il passaggio generazionale
11.5.1.4. Il trust per la gestione di “stock options”
11.5.1.5. Il trust nelle operazioni di M&A
11.5.2. Il trust per la liquidazione: il trust a supporto dei piani di risanamento ex art. 67 lett. d) L.F.
11.6. Il trust a scopo di garanzia
11.6.1. Il trust come strumento di garanzia delle obbligazioni e la particolare figura dell’escrow o trust account
11.6.2. Le ragioni della preferibilità del trust rispetto al pegno (e al pegno rotativo)
11.6.3. Le ragioni della preferibilità del trust rispetto all’ipoteca
11.6.4. Trust e operazioni immobiliari: i vantaggi connessi al suo utilizzo nell’ipotesi di contratto di mutuo
11.6.5. Il trust a scopo di garanzia nelle operazioni di commercio internazionale: trust e credito documentario e l’indenture trust
11.6.6. Il trust nelle operazioni di emissione di prestiti obbligazionari: il rapporto con la cartolarizzazione dei crediti
11.7. Trust e crowdfunding – Club deal – Spac
Capitolo XII – Il trust e gli altri strumenti di pianificazione patrimoniale, di Stefano Mingardi
12.1. Trust e fondo patrimoniale
12.2. Trust e polizze assicurative
12.3. Trust e Fondazione
12.4. Trust e patto di famiglia
12.5. Trust e patti parasociali e/o di voto
12.6. Trust e mandato fiduciario
12.7. Trust e vincolo di destinazione ex art. 2645 ter c.c.
12.8. Trust e patrimonio destinato ad uno specifico affare ex art. 2447 bis c.c.
12.9. Trust e contratto di affidamento fiduciario
Capitolo XIII – Cenni sulla fiscalità dei trust, di Stefano Mingardi
Premessa
13.1. Inquadramento fiscale del trust, soggettività passiva
13.2. Residenza fiscale del trust
13.3. Imposte dirette. Adempimenti tributari e tassazione del trust
13.4. Imposte dirette. Trasferimento di beni al trust
13.5. Imposte dirette. I trasferimenti operati dal trust
13.6. Imposte dirette. Natura e tassazione dei redditi attribuiti ai beneficiari
13.7. La disciplina ai fini delle imposte dirette secondo la Circolare Agenzia delle Entrate n. 34/E del 20 ottobre 2022
13.8. Le imposte indirette
13.9. Il monitoraggio fiscale
13.10. L’imposta sul valore degli immobili esteri e delle attività finanziarie estere
13.11.Imposta municipale sugli immobili
13.12. Aspetti patologici del trust: l’interposizione
13.13. La rendicontazione
Capitolo XIV – Introduzione alla compliance d’impresa nella gestione di un trust, di Nicola Tilli
14.1. Il Documento Duty of Care contenente i doveri e le policies del trustee
14.2. Protocollo antiriciclaggio
Capitolo XV – La compliance in materia di data protection, di Nicola Tilli
15.1. Un esempio di master policy in materia di privacy
Capitolo XVI – Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001, di Nicola Tilli
16.1. Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001
Capitolo XVII – Alcuni atti istitutivi di trust e un atto di dotazione, di Nicola Tilli
17.1. Introduzione ai modelli standard di un atto istitutivo di trust
Capitolo XVIII – Alcune massime di giurisprudenza sul trust, di Nicola Tilli
Il Kit è un ottimo strumento di preparazione per il concorso indetto dal Comune di Bari per 25 Istruttori amministrativo-finanziari. Il bando prevede di selezionare i candidati attraverso le seguenti prove: - prova preselettiva: test con domande di logica e sulle materie delle prove scritta e orale; - prova scritta: test o redazione di un atto o di un tema sulle materie richieste dal bando; - prova orale: colloquio orale su materie indicate dal bando e accertamento della conoscenza della lingua inglese e delle tecnologie informatiche.
Il Kit comprende 3 testi di sicura utilità:
- il manuale Il Collaboratore professionale - ed. 2023
; - il libro Quiz di logica e psicoattitudinali, a cura di Giuseppe Cotruvo;
- Statuto della Città di Bari.
Grazie allo studio sul manuale i candidati completeranno la propria preparazione su: Diritto costituzionale; Diritto pubblico; Normativa applicabile agli Enti locali; Ordinamento istituzionale degli enti locali; Ordinamento finanziario e contabile degli enti locali; Principali servizi pubblici degli enti locali; Pubblico impiego; Diritto civile e penale. Con il libro su quiz di logica i candidati completeranno la propria preparazione sulle tecniche di risoluzione delle varie tipologie di quiz di logica per la prova preselettiva. Il kit è completato da un testo dedicato allo Statuto della Città di Bari.
Disponibili nella sezione online collegata: - Videolezioni di logica; - Simulatore di quiz; - Quiz di lingua inglese; - Teoria e quiz di Informatica; - Nozioni di prevenzione e sicurezza sugli ambienti di lavoro.
Questo volume approfondisce il tema del risanamento dei debiti tributari e previdenziali nella Crisi d'impresa, alla luce della recentissima Legge 21 aprile 2023, n. 41, di conversione del D.L. 13/2023 (c.d. "Decreto PNRR"), e della Riforma Cartabia.
Pone particolare attenzione sugli aspetti salienti dell'attuale disciplina, primo fra tutti il cram down tributario o contributivo - o omologazione forzata - ovvero la possibilità di intervento diretto dell'autorità giudiziaria al fine di approvare il piano di risanamento dei debiti tributari e previdenziali anche in mancanza di adesione alla proposta transattiva da parte delle amministrazioni pubbliche creditrici.
A livello normativo, oltre al citato "Decreto PNRR", il volume illustra le prospettive degli istituti alla luce della Delega fiscale approvata dal Consiglio dei Ministri in data 16 marzo 2023, compara le tematiche relative agli istituti transattivi ai differenti strumenti deflattivi del contenzioso tributario ed esamina le possibili influenze della "Riforma Cartabia" sulle procedure giudiziali.
Per una pratica consultazione sono presenti riquadri con Riferimenti Normativi e Riferimenti Operativi e l'ausilio di FORMULE utili per il professionista. In calce al testo si trovano riquadri con la Prassi e la Giurisprudenza, sia di merito che di legittimità, che ha contribuito a definire le linee interpretative della disciplina trattata.
Antonio Maria Manco Avvocato del Foro di Lecce, ha maturato la sua esperienza occupandosi per anni di procedure di risanamento dei debiti in favore di consumatori e imprese. Ha frequentato la Scuola di alta formazione e specializzazione dell'avvocato tributarista dell'UNCAT. Dal 2018 ha la qualifica di Gestore della crisi da sovraindebitamento. Ha scritto articoli in materia tributaria per riviste giuridiche telematiche ed è relatore in convegni patrocinati da Ordini Professionali.
L'art. 2086 del c.c., come modificato dalla recente riforma della crisi d'impresa, ha specificatamente introdotto l'obbligo per tutte le imprese, soprattutto per quelle sane, indipendentemente dalla loro dimensione e tipologia, di dotarsi di adeguati assetti e misure, ai fini della tempestiva rilevazione dello stato di crisi e dell'assunzione di idonee iniziative.
La previsione normativa non è per niente banale e comporta un vero e proprio mutamento culturale per le realtà economiche italiane, introducendo l'obbligo di una visione strategica prospettica nella gestione dell'impresa, con particolare attenzione ai rischi assunti e la predisposizione di opportuni strumenti di monitoraggio e prevenzione della crisi.
Il libro si propone, attraverso contributi derivanti da competenze ed esperienze maturate in diversi percorsi professionali, di offrire una panoramica sulle principali tematiche che devono essere affrontate nella realizzazione di un sistema organizzativo, amministrativo e finanziario coerente con le dimensioni, l'attività e le prospettive dell'impresa, fornendo degli spunti che possono essere un utile strumento di approfondimento in questo ambito.
Marcella Caradonna, Dottore Commercialista e Revisore, Professore a contratto dell'Università Cattolica del Sacro cuore di Milano, e giornalista pubblicista autrice di numerosi libri e contributi editoriali su tematiche aziendalistiche e di diritto d'impresa. Nella professione svolge prevalentemente un'attività di consulenza strategica alle imprese sia in ambito aziendale che negoziale. Ha ruoli di amministratore indipendente, ODV e organo di controllo in diverse società anche quotate.
1 Il concetto di assetto organizzativo nell’impresa (a cura di Marcella Caradonna)
1.1 Assetto organizzativo
1.2 Caratteristiche dell’assetto amministrativo
1.3 Sistema di controllo interno e gestione dei rischi
1.4 Sistema contabile, pianificazione, programmazione e controllo
2 L’assetto contabile e finanziario: gli attori e gli strumenti per l’adeguato assetto (a cura di Alessandro Mattavelli)
2.1 La pianificazione
2.2 La verifica dello stato di salute dell’impresa e dei dati prospettici
2.3 Il modulo andamentale
2.4 Gli indici della crisi secondo le indicazioni del Consiglio Nazionale
2.5 Il DSCR
2.6 Conclusione: la lezione per l’imprenditore e per il professionista
3 Il ruolo del collegio sindacale nella verifica del rispetto dell’art. 2086 c.c. (a cura di Maria Rita Astorina)
Premessa
3.1 Evoluzione del ruolo del collegio sindacale
3.2 I doveri del collegio sindacale
3.3 Assetto organizzativo adeguato dal punto di vista dimensionale
3.4 Adeguatezza assetto amministrativo contabile
3.5 Assetto organizzativo adeguato in caso di crisi
3.6 Perdita della continuità aziendale
3.7 Obbligo di segnalazione degli organi di controllo societari
3.8 Attività di vigilanza del collegio sindacale
4 La responsabilità civile in caso di mancato assetto organizzativo (a cura di Massimiliano Castagna)
4.1 Concetto generale di responsabilità civile
4.2 Modifiche introdotte dal codice della crisi per responsabilità degli amministratori
4.3 Principi generali sulla responsabilità civile degli amministratori
4.4 La responsabilità degli amministratori per gli adeguati assetti e bjr
4.5 Responsabilità dei revisori
4.6 Il giudice competente per l’esercizio dell’azione di responsabilità
5 Le responsabilità penali di amministratori e sindaci (a cura di Fabrizio Manganiello)
5.1 Introduzione
5.2 Le conseguenze della perdita di continuità aziendale
5.3 Le disposizioni penali del codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza
5.4 I singoli reati in relazione alla mala gestio degli organi sociali
6 Definizione di illiquidità ed insolvenza (a cura di Maria Lucetta Russotto)
Premessa
6.1 Il contesto economico
6.2 Le fasi di vita dell’impresa
6.3 L’impresa come sistema.
6.4 La crisi come concetto economico
6.5 La durata media della vita delle imprese
6.6 La ristrutturazione preventiva
6.7 La crisi e la sua valutazione economica. La “teoria di creazione del valore” o EVA - Economic Value Added
6.8 La crisi e l’insolvenza
6.9 L’insolvenza
6.10 Conclusioni
7 L’adeguato assetto e la continuità aziendale nella riforma della crisi di impresa (a cura di Antonio Bianchi)
7.1 Il principio degli assetti adeguati nella disciplina riformata
7.2 Ancora sulla adeguatezza dei sistemi organizzativi: la NIFO Rule (Nose in, fingers out)
7.3 Il principio di agire informato. Il dovere di informazione
7.4 I doveri dell’imprenditore funzionali alla tempestiva rilevazione della crisi.
7.5 La stima del prevedibile andamento di gestione: il forecast aziendale
7.6 La sostenibilità del debito
7.7 L’equilibrio finanziario e il rapporto tra mezzi propri e mezzi di terzi: Debt/Equity
7.8 La continuità aziendale e il trigger event. I principi contabili OIC 11 e ISA 570
7.9 Ancora sulla continuità aziendale: l’action plan e il forward looking
7.10 Conclusioni
8 La negoziazione assistita ed il parere dell’esperto sull’adeguato assetto e la continuità aziendale (a cura di Felice Ruscetta e Paola Ruscetta)
Premessa
8.1 La composizione negoziata della crisi
8.2 La figura dell’esperto facilitatore e il suo parere sull’adeguato assetto
e sulla continuità aziendale
8.3 Conclusioni
9 Conclusioni
9.1 Gli assetti societari tra riformato codice della crisi e codice civile
Bibliografia
Gli Autori
L’intento dell’opera è di fornire un valido ausilio a quanti si occupano delle problematiche condominiali riguardanti l’impugnazione delle delibere assembleari.
Condòmini, amministratori e operatori del diritto potranno rinvenire, nelle pagine del volume, gli aspetti più significativi del fenomeno, analizzati alla luce della più recente giurisprudenza e, da ultimo, della riforma Cartabia, che ha innovato anche nel settore condominiale soprattutto con riferimento alla procedura di mediazione.
Il volume, grazie al supporto delle numerose pronunce richiamate e dell’analisi della normativa vigente, costituisce un valido supporto a quanti vogliano sapere cosa fare in caso di invalidità della deliberazione.
Per rendere ancora più semplice e intuitiva la lettura, nel lavoro sono presenti pratici facsimile che consentono anche a chi non ha mai preso parte a un’assemblea condominiale di rendersi facilmente conto della materia di cui si +sta trattando.
L’opera è così composta:
CONTENUTI AGGIUNTIVI
Mariano Acquaviva
avvocato del foro di Salerno, si occupa da diversi anni della materia condominiale. È autore di numerosi articoli per le testate telematiche La Legge per Tutti e Condominioweb.com, per il quale ha pubblicato i seguenti e-book: “Codice del Condominio e delle Locazioni” (sezione dedicata alle disp. att. cod. civ. e alla nozione di contratto e di locazione - 2021), “La responsabilità penale dell’amministratore di condominio” (2021) e “Verande e Gazebi” (2022).
Premessa
PARTE I – DALLA CONVOCAZIONE ALLA DELIBERAZIONE
CAPITOLO I – L’avviso di convocazione dell’assemblea
1.1 Il contenuto dell’avviso di convocazione
1.2 La comunicazione dell’avviso di convocazione
1.3 La tassatività delle forme dell’avviso di convocazione
1.4 L’annullabilità per vizi dell’avviso di convocazione
1.5 La legittimazione a comunicare l’avviso di convocazione
1.5.1 Facsimile avviso di convocazione assemblea
CAPITOLO II – Assemblea ordinaria e assemblea straordinaria
CAPITOLO III – I soggetti legittimati a partecipare all’assemblea
CAPITOLO IV – I poteri dell’assemblea
CAPITOLO V – Assemblea: quorum costitutivi e deliberativi
5.1 Tabella delle maggioranze nell’assemblea di condominio
5.2 Calcolo dei quorum e conflitto di interessi
CAPITOLO VI – Verbale assembleare: contenuto e aspetti essenziali
6.1 Chi redige il verbale assembleare?
6.2 I compiti del presidente nella redazione del verbale
6.3 Il contenuto necessario del verbale
6.4 Come si scrive la deliberazione
6.5 La chiusura del verbale
6.6 La modifica del verbale dopo la chiusura
6.7 La sottoscrizione del verbale
6.8 Il valore probatorio del verbale assembleare
6.9 La comunicazione del verbale ai condòmini assenti
CAPITOLO VII – Tipologie di deliberazioni assembleari
7.1 Le deliberazioni preparatorie
7.2 Le deliberazioni programmatiche
7.3 Le deliberazioni interlocutorie
CAPITOLO VIII – L’invalidità della deliberazione
8.1 L’evoluzione del contrasto giurisprudenziale in tema di nullità e annullabilità delle deliberazioni fino alla sentenza 7 marzo 2005, n. 4806, delle Sezioni Unite
8.2 L’annullabilità
8.3 La nullità
8.4 L’inesistenza
CAPITOLO IX – Facsimile di deliberazioni condominiali
9.1 Verbale di assemblea per conferimento incarico a tecnico di fiducia, danni per infiltrazioni e approvazione consuntivo
9.2 Verbale di assemblea per affidamento appalto di lavori Superbonus 110% e appalto per la pulizia delle parti comuni
9.3 Verbale di assemblea per approvazione rendiconto, conferimento incarico riscossione quote condominiali, affidamento in via urgente dei lavori di sistemazione della tettoia, rinuncia incarico amministratore
PARTE II – L’IMPUGNAZIONE DELLE DELIBERAZIONI
CAPITOLO I – L’art. 1337 c.c.
1.1 Il confronto con l’art. 1137 c.c. prima della riforma del 2012
CAPITOLO II – I soggetti legittimati all’impugnazione
2.1 Gli inquilini
2.2 I comproprietari
2.3 Gli usufruttuari
2.4 L’impugnazione in caso di delega
2.5 L’amministratore di condominio
CAPITOLO III – I termini per l’impugnazione
CAPITOLO IV – L’obbligo di mediazione
4.1 La ripartizione delle spese di mediazione
4.2 L’effetto interruttivo dell’istanza di mediazione
4.3 La mediazione dopo la riforma Cartabia
4.4 Facsimile istanza di mediazione
4.5 Facsimile procura a conciliare
CAPITOLO V – La forma dell’atto di impugnazione
5.1 La forma dell’atto di impugnazione dopo la riforma Cartabia
CAPITOLO VI – Il giudice competente delle impugnazioni delle deliberazioni assembleari
6.1 La determinazione del valore dell’impugnativa di una deliberazione
6.2 L’impugnativa della deliberazione avente ad oggetto immobili
6.3 Il cumulo delle domande nell’atto di citazione
6.4 L’impugnativa della deliberazione dal valore indeterminabile
6.5 L’annullamento della deliberazione che incide su tutti i condòmini
6.6 Le cause relative alla misura e alla modalità d’uso dei servizi condominiali
6.7 L’impugnativa senza avvocato
CAPITOLO VII – La sospensione dell’esecuzione della deliberazione
7.1 La sospensione dell’esecuzione delle deliberazioni dopo la riforma Cartabia
7.2 Le ragioni per chiedere la sospensione dell’esecuzione delle deliberazioni
CAPITOLO VIII – I motivi di impugnazione più comuni
8.1 Mancato rispetto del quorum costitutivo o deliberativo
8.1.1 Esempio deliberazione invalida per mancato rispetto del quorum deliberativo richiesto per l’approvazione del regolamento condominiale
8.2 Vizi riguardanti le deleghe
8.3 Comunicazione dell’avviso di convocazione dei condòmini
8.4 Contenuto generico dell’avviso di convocazione
8.5 Violazione dei criteri di ripartizione delle spese
8.6 Mancata costituzione del fondo speciale
8.7 Conflitto d’interessi in assemblea
8.8 Impugnazione del rendiconto consuntivo
8.9 Verbale che non riporta i nominativi dei partecipanti
8.10 Nomina dell’amministratore senza preventivo
8.11 Partecipazione all’assemblea di condòmini non risultanti nell’anagrafe
8.12 Vizi di legittimità del bilancio
CAPITOLO IX – La possibilità di far valere l’annullabilità in via riconvenzionale: le Sezioni Unite del 14 aprile 2021 n. 9839
CAPITOLO X – La sanatoria della deliberazione invalida
CAPITOLO XI – La revoca della deliberazione condominiale
CAPITOLO XII – La disapplicazione della deliberazione invalida
CAPITOLO XIII – Il ricorso all’arbitrato
CAPITOLO XIV – Facsimile atto di citazione per impugnazione deliberazione invalida
PARTE III – DOMANDE FREQUENTI
Domande frequenti
Conclusioni
La legge di bilancio 2023, reintroducendo il regime agevolato per l'assegnazione degli immobili e dei beni mobili registrati ai soci di società commerciali, offre nuovamente ai contribuenti la possibilità di ottenere la riduzione degli oneri fiscali, di solito molto ingenti, derivanti dalla fuoriuscita dei beni dalla sfera societaria.
I medesimi vantaggi possono essere ottenuti con la cessione ai soci, laddove vi siano elementi che la facciano preferire all'assegnazione, con la trasformazione della società commerciale in società semplice (e quindi con la fuoriuscita dei beni non dalla sfera societaria ma solo dal regime fiscale d'impresa) e con l'estromissione da parte dell'imprenditore individuale degli immobili dal regime d'impresa.
La normativa oggetto di analisi ha la finalità di ridurre il numero di società con scarsa operatività, che spesso finiscono per pagare (o, peggio, per evadere) imposte figurative mal digerite dai titolari (dovute alla disciplina delle società di comodo e della fiscalità dei beni in godimento ai soci), ma anche di ottimizzare la gestione di singoli beni o di favorire in alcuni casi il recesso di soci che per vari motivi vogliano uscire dalla compagine societaria, senza intralciare l'attività d'impresa, dal momento che l'agevolazione ha ad oggetto solo beni non strumentali.
La disciplina dell'assegnazione dei beni richiede, per la sua applicazione, che si affrontino temi non solo di diritto tributario, ma anche di diritto societario e di contabilità.
Gli scenari possibili sono innumerevoli, e nel corso della trattazione si contraddistingue l'impegno dell'autore nel fornire tutti gli strumenti necessari per affrontarli non tralasciando finanche l'aspetto più operativo, attraverso la messa a disposizione di una serie di verbali di assemblea utili per l'attuazione dell'assegnazione.
Francesco De Rosa Dottore commercialista, revisore legale e giornalista pubblicista, è iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli dal 2004. Autore di numerosi articoli su riviste specializzate in ambito tributario e relatore a convegni e webinar, è specializzato in abuso del diritto ed operazioni straordinarie. Ha collaborato con la cattedra di diritto tributario dellUniversità degli studi di Napoli Parthenope.
1. Introduzione
2. I soggetti
2.1 Le società
2.1.1 I soggetti della trasformazione
2.2 I requisiti dei soci
2.2.1 Le altre regole relative ai soci
2.2.2 Operazioni straordinarie
2.2.3 Aspetti applicativi
3. Ambito oggettivo
3.1 Gli immobili strumentali per destinazione
3.2 I beni mobili registrati
3.3 Momento in cui verificare i requisiti dei beni
4. Le operazioni agevolate
4.1 Le assegnazioni
4.1.1 La par condicio tra i soci
4.1.2 Distribuzione di utili
4.1.3 Restituzione di riserve di capitale
4.1.4 Riduzione del capitale sociale
4.1.5 Liquidazione della società
4.1.6 Recesso o esclusione del socio
4.1.7 Restituzione di finanziamenti soci
4.2 Le cessioni
4.3 La trasformazione in società semplice
5. Le imposte dirette
5.1 Gli effetti per la società: il calcolo della plusvalenza
5.1.1 Scelta del valore di riferimento
5.1.2 Assegnazione e successiva alienazione fuori dal reddito d’impresa
5.1.3 Riflessi fiscali delle plusvalenze e delle minusvalenze derivanti dalla fuoriuscita del bene
5.1.4 Calcolo dell’imposta sostitutiva
5.2 Gli effetti sui soci
5.2.1 Regime delle società di persone
5.2.2 Regime ordinario delle società di capitali
5.2.3 Regime agevolato delle società di capitali
5.2.4 Sottozero
5.2.5 Recesso, esclusione, liquidazione
5.2.6 Par condicio tra i soci - Approfondimento
5.3 L’assegnazione di beni rivalutati
5.4 Le riserve in sospensione d’imposta
5.5 La fiscalità post trasformazione in società semplice
6. Le imposte indirette
6.1 L’Iva
6.1.1 Base imponibile
6.2 L’imposta di registro e le imposte ipocatastali
6.3 Riepilogo delle imposte indirette ed effetti della norma agevolativa
7. Il versamento dell’imposta sostitutiva, le sanzioni e la potenziale elusività
7.1 Il versamento dell’imposta sostitutiva
7.2 Le rettifiche dell’Agenzia delle entrate
7.3 Il regime agevolato e l’abuso del diritto
7.3.1 Cambio di destinazione dell’immobile
7.3.2 Assegnazione finalizzata alla successiva vendita del bene
8. L’estromissione dei beni immobili da parte dell’imprenditore individuale
9. I metodi per contabilizzare l’assegnazione
9.1 Introduzione
9.2 I soggetti interessati
9.3 Il valore di assegnazione
9.3.1 Valore attribuito dai soci e valore normale
9.4 Valore di assegnazione coincidente con il valore contabile
9.4.1 Metodo unico per le scritture
9.4.2 Restituzione di riserve di capitale
9.5 Valore di assegnazione superiore al valore contabile
9.5.1 Metodo del valore contabile
9.5.2 Metodo della riserva
9.5.3 Metodo della plusvalenza
9.6 Valore di assegnazione inferiore al valore contabile
9.6.1 Metodo del valore contabile
9.6.2 Metodo della riserva
9.6.3 Metodo della plusvalenza
9.7 Assegnazione di un bene merce
9.8 Confronti tra i metodi di contabilizzazione e criticità
9.8.1 Plusvalenza da assegnazione
9.8.2 Necessità di riserve capienti
9.8.3 Profili fiscali del metodo della plusvalenza
9.8.4 Metodo della riserva senza rivalutazione
10. L’attuazione dell’assegnazione: i verbali di assemblea
10.1 Introduzione
10.1.1 Assemblea dei soci
10.1.2 Cessioni di beni
10.1.3 Procedura
10.2 Assegnazione con distribuzione di dividendi in natura – Verbale
10.2.1 Commento
10.3 Assegnazione con distribuzione di dividendi ed accollo di un debito – Verbale e contratto
10.3.1 Commento
10.3.2 Accollo
10.3.3 Regime fiscale
10.4 Assegnazione con restituzione di versamenti - Verbale
10.4.1 Commento
10.5 Assegnazione con distribuzione di dividendi e restituzione di versamenti
10.5.1 Commento
10.6 Assegnazione con distribuzione di dividendi e versamento in favore della società – Verbale e corrispondenza
10.6.1 Analisi e commento
10.7 Assegnazione con rinuncia al finanziamento soci -Verbale e corrispondenza
10.7.1 Commento
10.8 Autorizzazione alla vendita al socio - Verbali
10.8.1 Commento
Appendice normativa
Circolare dell’Agenzia delle entrate n. 26/E del 1° giugno 2016
Circolare dell’Agenzia delle entrate n.37/E del 16 settembre 2016
Legge, 29/12/2022 n° 197
Il testo fornisce una completa conoscenza del procedimento tecnico, della normativa e della giurisprudenza di settore necessaria per la redazione delle tabelle millesimali per gli edifici in condominio ed anche per i condomini costituiti da gruppi edifici (c.d. supercondomini).
Si tratta di un'opera dal taglio fortemente pratico che trova un prezioso supporto nell'analisi concreta di casi studio dettagliati, nei quali il lettore viene guidato alla comprensione dei meccanismi di realizzazione delle tabelle millesimali anche grazie al supporto di preziosi fogli in Excel personalizzabili, corredati da tutte le tabelle di calcolo necessarie e dai relativi documenti con le relazioni tecniche.
Il manuale è basato su uno studio, ineguagliabile per completezza, della disciplina codicistica e degli orientamenti dominanti dettati dalla giustizia di legittimità sulle tabelle millesimali, affrontandone anche la "gestione": dalla approvazione alla revisione e modifica, rappresentando dunque uno strumento operativo insostituibile sia per il tecnico e l'amministratore esperto che per chi si avvicina per la prima volta al compito di stilare le tabelle dei millesimi.
La completezza dell'opera è garantita anche dalla trattazione delle tabelle millesimali "particolari", che spesso vengono spiegate in maniera poco approfondita: dalle autorimesse al servizio di portierato, dalle coperture dei piani interrati agli edifici con più tipi di coperture.
Marco Barrani Geometra libero professionista, iscritto all'Albo Professionale dei Geometri della Provincia di Genova e Consulente Tecnico del Tribunale di Genova, si è specializzato nelle problematiche della normativa e del procedimento di redazione delle tabelle millesimali ed è oggi considerato uno dei più grandi esperti della materia; è autore di libri presso Maggioli Editore e di pubblicazioni su Il Sole 24ore.
PARTE I – LE TABELLE MILLESIMALI NEL CODICE CIVILE
CAPITOLO I – Comunione e condominio negli edifici – Definizione e normativa
1.1 Comunione e condominio negli edifici
1.2 Proprietà esclusiva e proprietà comune
1.3 Differenze tra comunione e condominio negli edifici
CAPITOLO II – Le tabelle millesimali
2.1 Millesimi di proprietà generale – Diversa utilità ed utilizzazione separata della
cosa comune – La Tabella A e le altre tabelle millesimali
2.1.1 Millesimi di proprietà generale – La Tabella A
2.1.2 Diversa utilità della cosa comune – La Tabella B e la Tabella C
2.1.3 Utilizzazione separata – Le Tabelle A1-A2..., B1-B2..., C1-C2
2.2 Classificazione delle tabelle millesimali – Tabelle legali (o regolamentari) e tabelle convenzionali (o derogatorie)
PARTE II - APPROVAZIONE, RETTIFICA E MODIFICA DELLE TABELLE MILLESIMALI
CAPITOLO I – Il regime giuridico di approvazione delle tabelle
1.1 Normativa e giurisprudenza
1.2 Quorum necessari per l’approvazione, la rettifica e la modifica delle tabelle millesimali
1.3 Gli errori e i mutamenti dell’edificio che possono dar luogo alla rettifica ed alla modifica delle tabelle millesimali
1.4 Linee guida generali per i tecnici redattori in applicazione della disciplina
di approvazione, rettifica e modifica delle tabelle millesimali
PARTE III - LA FORMAZIONE DELLE TABELLE MILLESIMALI
CAPITOLO I – Il metodo di valutazione – Criteri generali
CAPITOLO II – Impostazione dell’elaborato millesimale
2.1 Raccolta dei dati ed individuazione delle parti comuni e delle proprietà esclusive
2.2 La proprietà delle parti comuni dell’autorimessa
2.3 Identificazione delle unità immobiliari tra le quali ripartire i valori millesimali
2.3.1 Caso studio
2.4 Determinazione delle tabelle occorrenti e predisposizione dell’elaborato millesimale
2.4.1 Caso studio
2.5 Individuazione dei criteri legali o convenzionali cui attenersi nella predisposizione delle tabelle
2.5.1 Caso studio
2.6 Eventuale rappresentazione grafica delle parti comuni e indicazione delle tabelle corrispondenti
2.6.1 Caso studio
CAPITOLO III – Parametri di comparazione delle unità immobiliari: la superficie virtuale o il volume virtuale
CAPITOLO IV – Determinazione della superficie reale o del volume reale
4.1 Rilievo delle unità immobiliari
4.1.1 Caso studio
4.2 Scomposizione dell’unità immobiliare in singoli ambienti
4.2.1 Caso studio
4.2.2 Aree di corte e giardini di proprietà esclusiva da considerare nella formazione delle tabelle millesimali
4.3 Scelta del parametro tra superficie netta e volume netto e calcolo delle consistenze reali
4.3.1 Se le unità immobiliari possiedono altezze differenti - 1° METODO » 92
4.3.2 Se le unità immobiliari possiedono altezze differenti - 2° METODO » 93
4.3.3 Caso studio
4.4 La rappresentazione grafica delle unità immobiliari e l’indicazione delle relative consistenze reali
4.4.1 Caso studio.
CAPITOLO V – Le differenze qualitative tra le unità immobiliari e i coefficienti di riduzione
5.1 Le differenze qualitative
5.2 I coefficienti di riduzione
5.2.1 Coefficiente di luminosità
5.2.2 Coefficiente di orientamento
5.2.3 Coefficiente di prospetto (o di affaccio)
5.2.4 Coefficiente di piano
5.2.5 Coefficiente di destinazione
5.2.6 Coefficienti di riduzione facoltativi – Coefficiente di funzionalità globale e coefficiente di servitù
CAPITOLO VI – Calcolo della superficie virtuale o del volume virtuale di ogni unità immobiliare
6.1 Le tabelle di calcolo della superficie virtuale o del volume virtuale
6.1.1 Caso studio
CAPITOLO VII – Calcolo dei millesimi di proprietà generale – La Tabella A secondo i criteri legali di ripartizione
7.1 Normativa e giurisprudenza
7.2 Formula e calcolo
7.2.1 Caso studio
CAPITOLO VIII – Calcolo dei millesimi delle scale – La Tabella B secondo i criteri legali di ripartizione
8.1 Normativa e giurisprudenza
8.1.1 Cantine, palchi morti, soffitte, camere a tetto, lastrici solari
8.1.2 I box nei millesimi delle scale
8.1.3 Il lastrico solare di proprietà esclusiva o condominiale nei millesimi delle scale
8.1.4 Millesimi della Tabella B spettanti alle unità immobiliari ubicate al piano terra
8.1.5 Presenza di più scale nello stesso edificio
8.1.6 Androne e scala condominiale e spese di pulizia ed illuminazione
8.1.7 Schema di ripartizione dei millesimi delle scale secondo i criteri legali
8.2 Formule e calcolo
8.2.1 Caso studio
8.3 Esempio di tabella delle scale secondo un criterio derogatorio
CAPITOLO IX – Calcolo dei millesimi dell’ascensore – La Tabella C secondo i criteri legali di ripartizione
9.1 Normativa e giurisprudenza
9.1.1 Preesistenza dell’ascensore fin dalla costruzione dell’edificio
9.1.2 Installazione dell’ascensore in epoca successiva alla costruzione dell’edificio
9.1.3 L’installazione ex novo e la sostituzione dell’ascensore
9.1.4 Schema di ripartizione dei millesimi dell’ascensore secondo i criteri legali
9.2 Formula e calcolo
9.2.1 Caso studio
CAPITOLO X – Calcolo dei millesimi delle coperture secondo i criteri legali di ripartizione
10.1 L’importanza dei millesimi delle coperture e l’individuazione dei diversi corpi di tetto
10.2 Normativa e giurisprudenza
10.2.1 Edificio coperto interamente da tetto a falde o da lastrico solare di proprietà e uso condominiale
10.2.2 Edificio coperto interamente da lastrico solare di proprietà o uso esclusivo
10.2.3 Parti dell’edificio coperte da terrazze a livello
10.2.4 Terrazza a livello che copre parte di un solo piano o di una sola unità immobiliare
10.2.5 Edificio coperto da diversi corpi di tetto
10.3 La ripartizione millesimale di singole porzioni dell’unità immobiliare (metodo della scomposizione delle superfici o volumi virtuali)
10.3.1 Caso studio
10.4 Tabelle di coperture miste secondo criteri derogatori
CAPITOLO XI – La relazione tecnica e la presentazione dell’elaborato millesimale
11.1 Caso studio
CAPITOLO XII – Altre tabelle millesimali particolari
12.1 La tabella dell’autorimessa – Quando e come va calcolata
12.2 Cosa comune a un solo gruppo di condomini per titolo di proprietà – Ripartizione secondo criteri legali
12.3 Cosa comune a tutte le unità immobiliari – Ripartizione secondo criteri convenzionali per utilità differente della cosa comune
12.4 Coperture di piani interrati sulle quali insistono cortili e giardini condominiali o di proprietà esclusiva
12.5 Il servizio di portierato – Ripartizione secondo criteri legali
12.6 L’impianto di riscaldamento condominiale
12.7 Il metodo della scomposizione delle superfici o volumi virtuali per la riunione delle unità immobiliari principali alle pertinenze secondarie di stessa proprietà esclusiva
12.7.1 Caso studio 2
PARTE IV - LE TABELLE NEL SUPERCONDOMINIO
CAPITOLO I – Codice civile, giurisprudenza e costituzione del supercondominio
CAPITOLO II – Le tabelle millesimali nel supercondominio
2.1 Il procedimento di calcolo delle tabelle del supercondominio
CAPITOLO III – Le tabelle millesimali delle strade
APPENDICI
Appendice 1 – Circolare del Ministero dei lavori pubblici 26 marzo 1966, n. 12480
Appendice 2 – Circolare del Ministero dei lavori pubblici 26 luglio 1993, n. 2945
Appendice 3 – Caso studio interamente svolto – Elaborato millesimale completo
Appendice 4 – Caso studio 2 interamente svolto – Elaborato millesimale completo
Appendice 5 – I file on line
Indice delle tabelle
Indice delle figure
Il volume si presenta come ottimo strumento di preparazione a tutte le prove del concorso per 20 Funzionari amministrativi (cat. D), indetto dalla Regione Toscana.
Il bando prevede di selezionare i candidati attraverso le seguenti prove: - prova preselettiva (in caso di alto numero di candidati): test sulle materie richieste dal bando;
Il testo contiene trattazione teorica chiara e approfondita su tutte le materie richieste in entrambe le prove:
Diritto costituzionale; Diritto amministrativo; Trasparenza, anticorruzione e Privacy; Contratti pubblici; Pubblico impiego; Diritto Unione europea; Diritto regionale; Contabilità pubblica e regionale; Programmazione economico-finanziaria delle Regioni.
Nella sezione online collegata, sono disponibili anche: - simulatore di quiz; - quiz di lingua inglese con risposta commentata; - teoria e quiz di informatica.
Il volume intende offrire una solida preparazione per la prova scritta di ammissione al corso di specializzazione del TFA Sostegno.
Il testo, strutturato in tracce svolte, offre un'ampia trattazione degli argomenti previsti dal programma d'esame (D.M. del 30 settembre 2011), e sviluppa un consistente numero di tracce che sono state oggetto delle precedenti prove concorsuali.
È organizzato nelle seguenti parti:
La trattazione degli argomenti ha tenuto conto della più recente produzione normativa sia sul piano generale delle riforme e del loro impatto sull'autonomia scolastica sia delle recenti riforme relative all'area dell'inclusione e della disabilità.
Il volume offre un'ampia trattazione dell'impianto teorico della pedagogia generale e speciale e delle metodologie didattiche. Una particolare attenzione è stata dedicata alle buone prassi educative e didattiche indicando possibili strategie in relazione alle problematiche e alle patologie. Gli elaborati contengono riflessioni e indicazioni sulla normativa nazionale ed europea in tema di disabilità, bisogni educativi speciali e inclusione scolastica illustrando possibili interventi e modalità didattiche idonei a favorire il successo formativo degli allievi speciali.
Altrettanta attenzione è stata riservata alle tecnologie, il cui uso permette di adeguare la proposta educativa ai bisogni specifici, alle esperienze e alle strategie didattiche.
Nell'ultima parte del testo è presente una selezione di tracce svolte somministrate nei precedenti cicli TFA.
Rosanna Calvino Docente di discipline giuridiche ed economiche, specializzata nell'attività didattica del sostegno, docente universitario a contratto. Ha svolto numerosi incarichi nello staff di dirigenza scolastica. Ha collaborato con Enti Pubblici per la stesura di interventi di miglioramento dell'attività di gestione dell'istituzione scolastica e dell'offerta formativa, di monitoraggio e valutazione nella scuola dell'autonomia, per il rafforzamento delle performance dirigenziali e di raccordo efficace tra scuola e lavoro. Autrice di pubblicazioni di legislazione scolastica e metodologie didattiche.
