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Guida sulle cartelle di pagamento, che vuole essere di aiuto al contribuente (ma anche al professionista) al fine di conoscere le regole che presiedono alla formazione del c.d. “avviso bonario”, alla notificazione della cartella di pagamento, i rischi connessi al mancato pagamento e le procedure per contestare la pretesa ritenuta errata.
Aggiornato al D.Lgs. 81/2025 in vigore dal 13.06.2025
eBook in pdf di 283 pagine - Edizione 2025
La cartella di pagamento è di gran lunga l’atto impositivo più conosciuto e diffuso. Quando viene notificata un senso di sgomento e di paura pervade il contribuente. Che cosa fare? Pagare o resistere? E poi l’Agenzia delle entrate – Riscossione (anche se nel linguaggio comune è sempre usato il nome Equitalia) che cosa farà?
Queste sono le domande più frequenti.
Il testo vuole aiutare non solo il contribuente ma anche il professionista a capire le ragioni della pretesa, a muoversi nei meandri di una procedura complessa per poter contestare la cartella di pagamento. La difesa del contribuente è diventata più difficile quando l’agente della riscossione si avvale della notifica della cartella di pagamento a mezzo di posta elettronica certificata, procedura divenuta obbligatoria per imprese individuali, società o professionisti iscritti in albi o elenchi.
Ciò impone una costante verifica della casella di posta elettronica per evitare di incorrere nella decadenza dell’impugnazione. L’art. 7-quater del d.l. 22 otto- bre 2016, n. 193, ha esteso la procedura anche per la notifica degli avvisi di accertamento, compresi quelli esecutivi. Anche contestare la pretesa secondo le regole del “processo tributario telematico” sembra un’agevolazione, ma è una facoltà che va attentamente meditata.
Il contribuente può anche difendersi personalmente ma i rischi procedurali sono dietro l’angolo: il ricorso va sempre proposto mediante procedure telematiche, anche quando l’importo della controversia, limitata ai soli tributi (ovvero alle sanzioni se queste sono la sola contesa), non è superiore a 3.000 euro.
Il testo è aggiornato con la normativa, la prassi e la giurisprudenza pubblicata fino al 17 giugno 2025.
Sintesi
Premessa
Parte I – L’iscrizione a ruolo
Il controllo formale della dichiarazione dei redditi
1.1 Il quadro normativo
1.2 Il modello F24 con compensazione di crediti
1.2.1 La regola
1.2.2 I versamenti delle imposte e dei contributi
1.2.3 La compensazione dei contributi INPS e dei premi INAIL
1.2.4 I crediti utilizzati in compensazione
1.2.5 I controlli
1.3 La sospensione dell’invio di comunicazioni e di inviti nel corso dell’anno
1.4 Il contatto diretto con l’Agenzia delle entrate
1.5 I controlli automatici
1.5.1 La disciplina
1.5.2 L’invio della comunicazione
1.5.3 L’avviso di irregolarità o “avviso bonario”
1.5.4 L’impugnazione della comunicazione
1.5.5 Le imposte sui redditi soggette a tassazione separata
1.6 Il controllo formale della dichiarazione
1.6.1 L’oggetto del controllo
1.6.2 L’avvio della procedura
1.6.3 La comunicazione degli esiti del controllo
1.6.4 L’emissione della cartella di pagamento
La definizione dell’avviso bonario
2.1 La finalità dell’avviso bonario
2.2 I tempi per la definizione
2.3 La procedura per l’avviso ricevuto in via telematica
2.4 Le modalità della correzione degli errori
2.5 Le modalità di pagamento
2.6 La cartella di pagamento come avviso bonario
2.7 Le somme pretese con la cartella di pagamento
2.8 Il controllo degli atti soggetti a registrazione
Il pagamento rateale dell’avviso bonario
3.1 Il controllo della dichiarazione annuale
3.2 Il pagamento rateale delle somme dovute in base al controllo della dichiarazione
3.3 Il pagamento rateale delle imposte dovute sui redditi soggetti a tassazione separata
3.4 L’inadempimento
3.5 La rateazione successiva alla decadenza della rateazione
3.6 Il ravvedimento operoso
3.7 L’addebito in conto dei pagamenti futuri con l’F24
3.7.1 Le regole dell’addebito I24
3.7.2 La compensazione dei crediti in I24
3.7.3 Le modalità operative
L’iscrizione a ruolo
4.1 Il ruolo
4.2 La procedura di formazione del ruolo
4.3 La data di consegna dei ruoli
4.4 L’esecutività del ruolo
4.5 L’importo minimo da iscrivere a ruolo
4.6 L’iscrizione a ruolo a titolo definitivo
4.6.1 La regola
4.6.2 I controlli automatici
4.6.3 I controlli formali
4.7 L’iscrizione a ruolo a titolo non definitivo
4.7.1 La regola generale
4.7.2 Le imposte sui redditi, l’IRAP e l’IVA
4.7.3 Le imposte di registro, ipotecaria e catastale
4.7.4 L’imposta sulle successioni e donazioni
4.7.5 La decadenza dal versamento rateale
4.7.6 La norma antielusione
4.7.7 La certificazione tributaria
4.7.8 Il contenzioso tributario
4.8 Gli interessi
4.9 I termini di decadenza per l’iscrizione a ruolo
4.10 Il recupero dei crediti sorti in altri Stati
4.11 L’estratto di ruolo
4.12 La prescrizione
Il divieto di compensazione con i crediti fiscali
5.1 Il divieto di compensazione
5.2 Le esclusioni dal divieto di compensazione
5.3 I ruoli a titolo definitivo
5.4 I controlli
Il blocco delle compensazioni dei crediti fiscali
6.1 L’oggetto del divieto
6.2 Il tipo di ruolo
6.3 L’importo rilevante
6.4 La compensazione
6.5 Le sanzioni
6.6 La liceità della compensazione
I crediti non spettanti e inesistenti
7.1 Il credito utilizzato in maniera indebita
7.2 Il credito spettante non utilizzato correttamente
7.3 Il credito inesistente
7.4 La fraudolenza del credito
L’atto di accertamento-riscossione
8.1 L’invito a regolarizzare possibili omissioni
8.2 L’accertamento fiscale con obbligo di contraddittorio
8.2.1 L’obbligo del contraddittorio
8.3 L’istanza di accertamento con adesione
8.3.1 Gli effetti
8.3.2 L’atto
8.3.3 Gli adempimenti successivi
8.4 L’accelerazione dei tempi di riscossione
8.5 La natura esecutiva dell’avviso
8.6 L’agente della riscossione
8.7 La sospensione giudiziale della riscossione
8.8 I problemi operativi
8.9 Il pericolo della riscossione
8.10 Gli atti emessi dall’Agenzia delle dogane
Parte II – La cartella di pagamento
La cartella di pagamento
1.1 Il presupposto procedurale
1.2 La cartella di pagamento
1.3 La notifica
1.4 I soggetti legittimati ad effettuare la notifica
1.5 I soggetti legittimati a riceverla
1.5.1 La procedura della notifica
1.5.2 Il destinatario
1.5.3 Le persone di famiglia
1.5.4 Gli addetti alla casa
1.5.5 Gli addetti all’ufficio o azienda
1.5.6 Il portiere
1.5.7 Notifica postale
1.5.8 Notifica tramite albo comunale
1.5.9 Notifica all’estero
1.5.10 Forme particolari
1.5.11 Notifica via PEC
1.5.12 Il tempo della notifica
Il ricevimento della cartella
2.1 La funzione
2.2 Forma e contenuto
2.3 La contestazione
2.4 La prescrizione
2.5 I vizi degli atti tributari
2.5.1 Normativa
2.5.2 Invalidità
2.5.3 Nullità (art. 7-ter)
2.5.4 Irregolarità (art. 7-quater)
2.5.5 Vizi istruttori (art. 7-quinquies)
2.5.6 Vizi notificazione (art. 7-sexies)
2.5.7 Conservazione documenti (art. 8, c. 5)
2.5.8 Divieto bis in idem (art. 9-bis)
Il controllo della cartella
3.1 Controllo preliminare
3.2 Istanza di autotutela o ricorso
3.3 Richiesta sospensione
3.4 Richiesta sgravio
3.5 Richiesta rateazione
3.6 Effetti del mancato pagamento
3.7 Debiti sotto i 1.000 €
3.8 Sospensione legale della riscossione
Il pagamento delle somme
4.1 Pagamento diretto
4.2 Pagamento con beni culturali
4.3 Imputazione dei pagamenti
4.4 Interessi di mora
4.5 Agio e spese
4.6 Dilazione
4.7 Sospensione per eventi eccezionali
4.8 Sospensione amministrativa
4.9 Sospensione per comportamenti illeciti
4.10 Interessi in caso di sospensione
4.11 Compensazione con crediti
4.12 Compensazione di crediti su somme a ruolo
4.13 Auto compensazione
4.14 Accollo
4.14.1 Connotati
4.14.2 L’accollante
4.14.3 Compensazione indebita
Il pagamento rateale
5.1 Normativa generale
5.2 INPS
5.3 INAIL
5.4 Istanza di rateazione
5.5 Coobbligazione solidale
5.6 Entità del debito
5.7 Servizio “Se mi scordo?”
5.8 Rateizzazione documentata
5.9 Comunicazione
5.10 Pagamento
5.11 Tutela del coobbligato
5.12 Rateazione in proroga
Gli interessi per i pagamenti
6.1 Cartelle
6.2 Rimborsi
6.3 Ravvedimento
6.4 IVA
6.5 Imposte sui redditi
6.6 Rateazione
6.7 Rimborso tributi
6.8 Successioni e donazioni
6.9 Istituti deflattivi
6.10 Altri tributi
6.11 IMU
Parte III – La contestazione della cartella di pagamento
L’autotutela
1.1 Normativa
1.2 Autotutela obbligatoria
1.3 Autotutela facoltativa
1.4 Responsabilità
1.5 Contenzioso
Il ricorso contro la cartella
2.1 Contestazione
2.2 Ricorso
2.3 Contributo unificato
2.4 Notifica irregolare
2.5 Termine per impugnare
2.6 Sospensione del pagamento
2.6.1 Amministrativa
2.6.2 Giudiziale
2.7 Aspetto processuale
2.8 Difesa del contribuente
Il rebus dell’impugnazione
3.1 Individuazione del destinatario
3.2 Controversie
3.3 Gestione delle controversie
3.4 Corte di giustizia competente
Il rimborso delle somme pagate
4.1 La cartella
4.2 Spese del giudizio
4.3 Somme riconosciute indebite
4.4 Istanze di rimborso
4.5 Interessi
Le diverse procedure di ricorso
5.1 Avvertenza preliminare
5.2 Costituzione in giudizio dell’agente
5.3 Ruolo per beni demaniali
5.4 Ruolo per tributi erariali
5.5 Ruolo per tributi locali
5.6 Ruolo dell’Agenzia delle dogane
5.7 Ruolo per crediti sorti in altro Stato
5.8 Ruolo per sentenze Corte dei Conti
5.9 Ruolo INPS
5.10 Avviso debito altri enti previdenziali
5.11 Riscossione tramite ruolo
5.12 Canone TV
5.13 Crediti non tributari
5.14 Aiuti di Stato
Parte IV – La riscossione coattiva
Blocco dei pagamenti al contribuente moroso
1.1 Quadro normativo
1.2 Verifica situazione debitoria
1.3 Rilevanza soggettiva
1.4 Rilevanza oggettiva
1.5 Frazionamento del pagamento
1.6 Credito nella cartella
1.7 Rapporti di lavoro
La riscossione coattiva
2.1 Modalità di riscossione
2.2 Pagamento
2.2.1 Termine
2.2.2 Interessi
2.2.3 Pagamento
2.3 Riscossione coattiva
2.3.1 Oggetto della procedura
2.3.2 Pignoramenti e ipoteche
2.4 Espropriazione forzata
2.4.1 Titolo esecutivo
2.4.2 Procedimento di vendita
2.4.3 Deposito atti e prezzo
2.4.4 Opposizioni
2.4.5 Sospensione
2.4.6 Estinzione
2.5 Espropriazione mobiliare
2.6 Espropriazione presso terzi
2.7 Espropriazione immobiliare
2.8 Fermo beni mobili registrati
2.9 Procedure concorsuali
Pignoramento dei crediti verso terzi
3.1 Pignoramento dei crediti
3.2 Limiti di pignorabilità
3.3 Dichiarazione stragiudiziale
Poteri di indagine degli agenti della riscossione
4.1 Accesso agli uffici pubblici
4.2 D.L. 4 luglio 2006, n. 223
4.2.1 Tributi e interessi
4.3 Verifica posizioni reddituali
4.4 Potenziamento riscossione
4.5 Segnalazioni
Questa Guida operativa affronta le varie problematiche relative al regime Iva (nonché Imposta di Registro e Ipo-Catastali) nel settore dell’edilizia e immobiliare in genere, alla luce delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 e delle più recenti circolari, risoluzioni e sentenze emanate nel corso del 2024.
Fulcro della trattazione sono gli Schemi riassuntivi, suddivisi per tipologie di immobili e di operazione, che sintetizzano il maggior numero di casistiche possibili in un’unica tabella facile da consultare.
Completato da una serie di facsimili per la richiesta, da parte dell’acquirente/committente, dell’applicazione dell’aliquota Iva agevolata, il testo esamina gli argomenti più significativi concernenti l’Iva in edilizia, senza tralasciare la normativa di riferimento.
Aggiornato con la Legge di Bilancio 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207)
eBook in pdf di 232 pagine
PREMESSA E ISTRUZIONI PER L’USO
CAPITOLO 1 – AMBITI SOGGETTIVI
1.1. - Classificazione delle Imprese in Edilizia
1.2. - Cooperative
1.3. - Soggetti con i requisiti “Prima Casa” – Iva al 4% o Registro al 2%
1.4. - Soggetti senza i requisiti “Prima Casa” – Iva al 10%/22% o Registro al 9%
1.5. - Professionisti
1.6. - Imprenditori agricoli
1.7. - Enti pubblici e privati
1.8. - Enti del terzo settore
1.9. - Parrocchie
1.10. - Soggetti con regime di detrazione Iva superiore o meno al 25%
CAPITOLO 2 – AMBITI OGGETTIVI
2.1. - Definizione di immobili
2.2. - Aree fabbricabili e non fabbricabili
2.3. - Piani particolareggiati, convenzionati, Peep, Pip, atti di trasformazione del territorio
2.4. - Unità abitative e unità strumentali
2.5. - Prima casa
2.6. - Unità abitativa di lusso (caratteristiche principali)
2.7. - Pertinenze
2.8. - Fabbricati costruiti con le caratteristiche “Legge Tupini”
2.9. - Edifici assimilati alle abitazioni non di lusso (“assimilati Tupini”)
2.10. - Residenze turistico alberghiere
2.11. - Abitazioni in residence
2.12. - Abitazioni non ultimate o al grezzo
2.13. - Alloggi sociali
2.14. - Immobili vincolati (immobili di interesse storico, artistico e archeologico)
2.15. - Immobili rurali
2.16. - Unità collabenti
2.17. - Materie prime e prodotti finiti (acquisto)
2.18. - Prestazioni di servizi (distinzione tra appalto e fornitura)
2.19. - Opere di urbanizzazione primaria e secondaria
2.20. - Interventi di recupero edilizio (manutenzioni e ristrutturazioni)
2.21. - Abbattimento delle barriere architettoniche
2.22. - Opere condominiali
2.23. - Piscine (acquisto e realizzazione)
2.24. - Lavori di giardinaggio
2.25. - Impianti fotovoltaici e pannelli solari
2.26. - Lavori di rimozione e smaltimento amianto
2.27. - Noleggio di ponteggi
2.28. - Fabbricati in legno
2.29. - Unità immobiliari arredate – regime Iva cessione
CAPITOLO 3 – OPERAZIONI VARIE
3.1. - Riforma del settore immobiliare D.L. 223/2006 e successive modifiche – cenni
3.2. - La variazione dell’aliquota Iva ordinaria
3.3. - Le modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2011 e dal Decreto Sviluppo 2012
3.4. - Le variazioni in vigore dal 2014 riguardanti l’imposta di registro
3.5. - Riforma fiscale – Decreti attuativi della Legge 111/2023
3.6. - Momento di effettuazione delle operazioni ai fini Iva
3.7. - Iva e operazioni accessorie - cenni
3.8. - Locazioni di immobili
3.9. - Locazioni turistiche e locazioni brevi
3.10. - La cedolare secca sulle locazioni abitative e sui negozi
3.11. - Il “Rent to Buy” e altre forme alternative di stimolo delle compravendite immobiliari
3.12. - Credito d’imposta per riacquisto “Prima Casa”
3.13. - Operazioni immobiliari a causa o in occasione di separazione e divorzio
3.14. - Casi particolari assimilati o meno ai trasferimenti
3.15. - Cessione di fabbricato per atto della pubblica autorità, aste immobiliari
3.16. - Leasing immobiliari
3.17. - Donazioni e successioni di immobili
3.18. - Data di ultimazione lavori e cessione di fabbricato in corso di costruzione
3.19. - Appalti con operazioni soggette a diverse aliquote Iva
3.20. - Appalti: casi particolari
3.21. - Responsabilità solidale negli appalti
3.22. - Variazione di destinazione d’uso degli immobili
3.23. - Caparra e acconti
3.24. - Immobiliari, detrazione dell’Iva e pro-rata Iva
3.25. - Regime del reverse-charge
3.26. - Split payment
3.27. - Rimborso Iva in edilizia
3.28. - Accertamento, prezzo valore, valore normale, solidarietà Iva del cessionario
3.29. - Responsabilità del cedente e del cessionario per l’applicazione dell’Iva ridotta
3.30. - Acquisto di immobile in costruzione e tutela degli acquirenti - cenni
3.31. - Trasferimento di denaro e transazioni immobiliari - cenni
3.32. - Lavori edilizi e permessi - cenni
3.33. - Piano casa - cenni
3.34. - Attestato di prestazione energetica - cenni
3.35. - Durc e Durc di congruità - cenni
3.36. - Patente a punti in edilizia - cenni
3.37. - Eventi sismici e calamità naturali - rimandi
3.38. - Imposte dirette nel settore immobiliare - cenni
3.39. - Territorialità Iva, trasferimenti immobiliari e prestazioni di servizi su immobili
CAPITOLO 4 – SCHEMI RIASSUNTIVI
Tabella 1 - Vendita di fabbricati abitativi a un privato
Tabella 2 - Vendita di fabbricati abitativi a una impresa
Tabella 3 - Vendita di fabbricati strumentali (B, C, D, E, A/10)
Tabella 4 - Vendita di terreni
Tabella 5 - Locazione di fabbricati abitativi
Tabella 6 - Locazione di fabbricati strumentali
Tabella 7 - Leasing di fabbricati abitativi
Tabella 8 - Leasing di fabbricati strumentali
Tabella 9 - Locazione di terreni
Tabella 10 - Leasing di terreni
Tabella 11 - Prestazioni di servizi per fabbricati abitativi o a prevalente destinazione abitativa
Tabella 12 - Prestazioni di servizi per la realizzazione di immobili non abitativi
Tabella 13 - Vendita di beni e materiali per fabbricati abitativi o a prevalente destinazione abitativa
Tabella 14 - Vendita di beni e materiali per la realizzazione di immobili non abitativi
CAPITOLO 5 – MODULI PER LA RICHIESTA DELL’IVA AGEVOLATA
5.1. - Richiesta Iva agevolata, appalto per la costruzione prima casa
5.2. - Richiesta Iva agevolata, appalto per la costruzione di garage prima casa
5.3. - Richiesta Iva agevolata, acquisto immobile prima casa (anche se non ultimato – al grezzo)
5.4. - Richiesta Iva agevolata, acquisto di garage prima casa (anche se non ultimato – al grezzo)
5.5. - Richiesta Iva agevolata, appalto per la costruzione di abitazione rurale per agricoltore
5.6. - Richiesta Iva agevolata, acquisto da impresa costruttrice di abitazione rurale per agricoltore
5.7. - Richiesta Iva agevolata, assegnazione di immobile prima casa
5.8. - Richiesta Iva agevolata, impresa che costruisce fabbricati Tupini per la rivendita
5.9. - Richiesta Iva agevolata, opere finalizzate al superamento delle barriere architettoniche
5.10 - Richiesta Iva agevolata, acquisto beni finiti per la costruzione di immobile abitativo non di lusso
5.11 - Richiesta Iva agevolata, acquisto beni finiti per la realizzazione di abitazione rurale per agricoltore
5.12. - Richiesta Iva ridotta, appalto per la costruzione di abitazione non di lusso
5.13. - Richiesta Iva ridotta, appalto per la costruzione di fabbricati “Tupini”
5.14. - Richiesta Iva agevolata, opere di urbanizzazione e operazioni assimilate
5.15. - Richiesta Iva agevolata, interventi di recupero edilizio
5.16. - Richiesta Iva agevolata, manutenzioni ordinarie e straordinarie edilizia residenziale pubblica
5.17. - Richiesta Iva agevolata, allacciamento alle reti di teleriscaldamento per risparmio energetico
5.18. - Richiesta Iva agevolata, lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria su immobili abitativi
5.19. - Richiesta Iva agevolata, acquisto di garage pertinenza di abitazione non di lusso
CAPITOLO 6 – ALCUNI RIFERIMENTI NORMATIVI
Articolo 10 D.P.R. n. 633/1972 (Legge Iva) - stralcio
Articolo 17 D.P.R. n. 633/1972 (Legge Iva) - stralcio
Articolo 17 ter D.P.R. n. 633/1972 (Legge Iva)
Tabella A/2 – parte II – Beni e servizi soggetti all’aliquota del 4%
Tabella A/3 – parte III – Beni e servizi soggetti all’aliquota del 10%
Guida operativa per il controllo di gestione delle PMI
eBook in pdf di 74 pagine.
Questo e-book ha l’obiettivo di fornire all’imprenditore, al management, ai consulenti commercialisti e a chi si occupa della gestione aziendale, le informazioni e i suggerimenti operativi per poter progettare e implementare un completo Sistema di Controllo di Gestione Interno, come richiesto dalla consolidata normativa in merito (Art. 2086 del Codice Civile e D.Lgs. 14/2019 Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza).
Oltre che allineare l’impresa al dettato normativo degli Adeguati Assetti Amministrativi e Contabili e delle Misure Idonee, il Sistema di Controllo di Gestione Interno permette all’imprenditore di monitorare costantemente lo stato di salute dell’azienda mediante Report periodici anche al fine di prevenire la crisi d’impresa.
L’e-book ha un taglio prettamente pratico e operativo, in quanto illustra passo passo quali sono le diverse fasi per la progettazione e l’implementazione di un sistema di controllo interno, anche con l’ausilio di numerosi esempi numerici e alcuni schemi di fogli di calcolo che il lettore può facilmente realizzare in autonomia.
In Appendice il lettore può avvalersi di pratiche schede e di indispensabili check list pronti per l’uso che sono di ausilio alla realizzazione del Sistema di Controllo.
Questa guida operativa fornisce le basi teoriche e pratiche per comprendere e implementare in azienda un efficace sistema di controllo di gestione.
Per rendere ancora più immediata e operativa l’applicazione dei concetti esposti, si consiglia l’abbinamento con il Kit Controllo di Gestione delle PMI in Excel, che contiene file Excel pronti all’uso per analisi di bilancio, break-even, budget e altri strumenti gestionali.
L’ebook e il kit acquistati insieme, offrono un pacchetto completo che unisce teoria e pratica per supportare concretamente imprenditori, consulenti e responsabili amministrativi.
Sintesi
Introduzione
1. Il controllo di Gestione
1.1 Gli stili gestionali
1.2 Le fonti normative del controllo di gestione
2. La progettazione del sistema interno del Controllo di Gestione
2.1 Rilevanza della fase di progettazione
2.2 Come progettare un sistema di controllo interno
3. Il controllo Storico
3.1 Analisi dei bilanci e loro riclassificazione
3.2 Gli equilibri aziendali
3.3 L’equilibrio patrimoniale
3.4 L’equilibrio economico
3.5 L’equilibrio finanziario
3.6 Relazione tra gli equilibri
4. Il controllo Intermedio
4.1 Il bilancio infrannuale e prospetti di dettaglio
4.2 Gli indicatori di crisi
4.3 Gli indicatori gestionali (KPI)
4.4 Il controllo dei costi
5. Il controllo Prospettico
5.1 Le fasi del controllo prospettico
5.2 La pianificazione strategica e suoi strumenti operativi
5.3 La programmazione e suoi strumenti operativi
5.4 Verifica della sostenibilità dei debiti: il Budget di Tesoreria e il D.S.C.R.
5.5 Verifica delle prospettive di continuità
Appendice
Aggiornato al D.lgs. n. 81/2025 in vigore dal 13.06.2025 e con la recente sentenza n. 93/2025 della Corte costituzionale
eBook in pdf di 222 pagine.
Questo eBook è un pratico manuale completo e aggiornato per comprendere e applicare la nuova disciplina doganale e accise in Italia, alla luce delle importanti novità normative introdotte dai Decreti Legislativi 141/2024, 43/2025 e 81/2025. Questa stratificazione normativa e di prassi testimonia l’ambizione riformatrice del legislatore, il quale ha inteso imprimere un profondo rinnovamento al diritto doganale italiano, orientandolo verso una maggiore coerenza con il diritto unionale, un’elevata efficienza operativa e un rinnovato equilibrio tra poteri dell’Amministrazione e garanzie del contribuente.
A completare il quadro di trasformazione normativa e interpretativa, è intervenuta la sentenza n. 93/2025 della Corte costituzionale, depositata il 3 luglio 2025, che ha inciso profondamente sul nuovo assetto sanzionatorio, in particolare in materia di IVA all’importazione, confisca e contrabbando. La Corte ha escluso la legittimità della confisca automatica nei casi in cui il contribuente abbia adempiuto integralmente ai propri obblighi fiscali, imponendo una lettura costituzionalmente orientata delle nuove disposizioni, in primis dell’art. 94 del D.lgs. 141/2024.
L’approfondimento dedicato a tale pronuncia – incluso in questo volume – ricostruisce i contenuti essenziali della sentenza e analizza i suoi effetti immediati sul piano operativo e sistemico.
Gli autori, esperti in diritto doganale e tributario, analizzano in dettaglio tutte le principali novità della riforma, inclusa la nuova disciplina relativa alle accise, l’IVA all’importazione come diritto di confine, e il potenziamento dello Sportello Unico dei Controlli (S.U.Do.Co.).
Questo eBook è rivolto a professionisti del settore doganale, consulenti fiscali, commercialisti e operatori doganali che necessitano di una guida pratica e aggiornata per affrontare le nuove normative. È uno strumento indispensabile per coloro che si occupano di importazioni, esportazioni e gestione delle accise.
Premessa
PARTE I - La riforma e i profili doganali
Commercio internazionale e istituzioni
1.1 Il commercio internazionale: premessa
1.1.1 Il commercio internazionale: General Agreement On Tariffs And Trade (GATT)
1.1.2 Il commercio internazionale: i principi dell’accordo GATT
1.2 Le Istituzioni Internazionali: Il World Customs Organization (WCO)
1.2.1 Le istituzioni internazionali: l’unione doganale
Elementi doganali
2.1 Gli elementi dell’accertamento
2.1.1 Gli elementi dell’accertamento: la classificazione doganale
2.2 Gli elementi dell’accertamento: l’origine preferenziale
2.2.1 L’origine preferenziale: la prova di origine
2.2.2 Gli elementi dell’accertamento: l’origine non preferenziale
2.2.3 La determinazione dell’origine non preferenziale della merce
2.3 Valore in dogana: premessa
2.3.1 Valore in dogana: il metodo principale
2.3.2 Valore in dogana: gli elementi da aggiungere al prezzo pagato o da pagare
2.3.3 Valore in dogana: gli elementi da sottrarre al prezzo pagato o da pagare
2.3.4 Valore in dogana: metodi alternativi
Disposizioni generali
3.1 La riforma doganale tra norma e prassi: il d.lgs. 141/2024 e i successivi interventi correttivi
3.2 Fonti, confini e nozioni nel nuovo impianto doganale
3.3 Organizzazione dei servizi doganali
3.4 La nuova disciplina della vigilanza doganale: articolazione territoriale, poteri ispettivi e presidi operativi
L’obbligazione doganale
4.1 Obbligazione doganale: premessa
4.1.1 I diritti di confine
4.1.2 Chi sono i soggetti obbligati al pagamento dei diritti di confine
4.1.3 La rappresentanza doganale diretta
4.1.4 La rappresentanza indiretta
L’accertamento doganale
5.1 Accertamento doganale: premessa
5.2 Sportello unico doganale e dei controlli (S.U.Do.Co)
Revisione dell’accertamento
6.1 Revisione dell’accertamento: i controlli a posteriori
La riscossione dei diritti doganali
7.1 Il pagamento dell’obbligazione doganale: modalità e procedure di riscossione
7.2 Termini per la notifica dell’obbligazione doganale
Movimento delle merci
8.1 La temporanea custodia e la merce in entrata
Procedure e regimi doganali
9.1 I depositi doganali e istituiti speciali
9.2 La temporanea esportazione
9.3 Provviste e dotazioni di bordo
Violazioni doganali
10.1 Violazioni doganali: premessa
10.2 Sanzioni di natura penale
10.3 Circostanze aggravanti del reato di contrabbando
10.4 La recidiva e le forme di abitualità nel contrabbando
10.5 Violazioni doganali: sanzioni di natura amministrativa
10.6 Efficacia temporale delle norme: il principio del favor rei
10.7 Disposizioni comuni: contrabbando e sanzioni amministrative
10.8 Estinzione del reato e cause di non punibilità
10.9 Il riscatto delle merci confiscate: evoluzione normativa e prassi applicativa dell’art. 118
PARTE II - La riforma e l’impatto sul testo unico accise
Riforma delle accise
11.1 Riforma dell’accisa: alcune considerazioni generali
11.1.1 Accisa e i soggetti passivi
11.1.2 Accise, circolazione e regime sospensivo
11.1.3 L’accertamento e il pagamento delle accise
11.1.4 I prodotti sottoposti ad accisa
11.1.5 Accise e privilegio
11.1.6 Accise e rimborso
Sanzioni ed accise
12.1 Sanzioni ed accise prima della riforma
12.1.1 La sottrazione e l’accertamento al pagamento d’accisa
12.1.2 L’alterazione di congegni, impronte e contrassegni
12.1.3 Le deficienze ed eccedenze nel deposito e nella circolazione dei prodotti soggetti ad accisa
12.1.4 Irregolarità nella circolazione di beni sottoposti ad accisa
12.1.5 Sottrazione all'accertamento ed al pagamento dell'accisa sull'alcole e sulle bevande alcoliche
12.1.6 Inosservanza di prescrizioni e regolamenti
12.1.7 Sanzioni ed accise dopo la riforma
12.1.8 Considerazioni ulteriori sull’accisa
12.1.9 Accise e compliance ex decreto legislativo 231
12.1.10 Accise, compliance ex decreto 231, linee guida Confindustria
12.1.11 Accise, decreto 231, ESG
Accise e AEO
13.1 Accise, AEO e l’obbligazione doganale
13.2 La revisione del sistema delle accise (decreto legislativo 28 marzo 2025, n. 43) e il SOAC
13.3 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: le premesse e la professionalità
13.4 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: l’organizzazione aziendale
13.5 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: la solvibilità
13.6 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: il monitoraggio e il controllo della filiera
13.6.1 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: la conformità alle prescrizioni fiscali
13.7 Modifiche legislative dovute all’introduzione del SOAC
13.8 Altri aspetti del processo di revisione delle accise ad opera del decreto legislativo n. 43 del 2025
13.9 Nuove disposizioni in materia di accise sul gas naturale e l’energia elettrica
13.10 Nuove disposizioni in materia di imposte di consumo sugli oli lubrificanti
13.11 Nuove disposizioni in materia di accise sulle bevande alcoliche
Normativa
Manuale completo per i Bilanci e Rendiconti degli Enti del Terzo settore
Aggiornato al D.L. n. 84 del 17.06.2025 in attesa della conversione in legge.
Aggiornamenti gratuiti disponibili a seguito di eventuali modifiche apportate in sede di conversione
eBook in pdf di 243 pagine.
La Riforma del Terzo Settore rappresenta una svolta cruciale per enti, associazioni e professionisti che operano nel mondo no profit italiano. Questo eBook fornisce una guida aggiornata e pratica alla nuova disciplina civilistica, contabile e fiscale applicabile agli Enti del Terzo Settore (ETS), alla luce delle recenti novità introdotte dalla Legge 104/2024 e dal D.L. 84/2025, con entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2026.
Attraverso un linguaggio tecnico ma accessibile, l’autrice offre un inquadramento organico e dettagliato delle numerose norme e linee guida che regolano bilanci, rendiconti, RUNTS, schemi contabili e trasparenza amministrativa. L’obiettivo è aiutare gli ETS a orientarsi tra adempimenti nuovi e criticità applicative, offrendo strumenti operativi concreti per una gestione conforme e sostenibile.
Particolare attenzione è rivolta ai temi della trasparenza e accountability, alla nuova disciplina IVA per il non profit, ai limiti dimensionali per i bilanci semplificati, e al ruolo degli organi di controllo e revisione. Un testo indispensabile per affrontare con competenza la transizione verso il nuovo assetto normativo.
Introduzione
Il codice del terzo settore al Decreto Fiscale 84/2025
1.1 D.L. 84/2025 la disciplina fiscale degli ETS dal 1° Gennaio 2026
1.2 La piena operatività del titolo X , CTS
1.3 L. 104/2024, artt. 6, 11, CTS
1.4 I parametri dimensionali per i rendiconti: enti “non piccoli”, “piccoli” e “micro”
1.5 L’obbligo di nomina dell’organo di controllo interno ed esterno
1.6 APS: elevati i limiti dei rapporti di lavoro autonomo o dipendente
1.7 RUNTS: reti associative e adeguamento numero degli iscritti
1.8 RUNTS: iscrizione e trasparenza artt. 47, 48, CTS
1.9 Le associazioni dei militari nel novero degli ETS
1.10 La perdita della qualifica di ONLUS e devoluzione del patrimonio
Enti del terzo settore aspetti definitori
2.1 La definizione di Ente del Terzo settore secondo la Riforma fiscale
2.1.1 Le attività di interesse generale: aspetti definitori e specificità
2.1.2 Attività secondarie e proventi da attività di sponsorizzazione
2.1.3 Patrimonio e personalità giuridica
2.1.4 L’attestazione del patrimonio minimo nei recenti documenti di prassi
2.1.5 Distribuzione di utili e destinazione del patrimonio
2.2 L’entrata in vigore del RUNTS, il 23 novembre 2021
2.2.1 L’iter di iscrizione degli Enti senza personalità giuridica
2.2.2 L’iter di iscrizione di Enti con personalità giuridica
2.2.3 La trasmigrazione e le differenze di trattamento
2.2.4 Il passaggio al RUNTS di ONLUS e ONG
2.2.5 Le Associazioni Sportive Dilettantistiche, ASD
2.2.6 L’adeguamento statutario al 31 dicembre 2023: il nuovo termine del Decreto Milleproroghe
2.2.7 La trasmigrazione dell’ente già dotato di personalità giuridica: il silenzio-assenso del RUNTS e gli oneri di compliance. La nota MLPS 18655 del 2.12.2022
2.2.8 Rami ETS di enti religiosi civilmente riconosciuti: Nota MLPS 10376 del 20 settembre 2023
L’accountability dell’ente commerciale e non commerciale
3.1 Adempimenti ed obblighi: analisi normativa
3.2 Il ruolo centrale dell’accountability e della rendicontazione nella Riforma
3.3 L’equiparazione normativa di Ente “commerciale” e “non commerciale”
3.3.1 Le modifiche del DL Semplificazioni n. 73/2022 all’articolo 79 e semplificazioni successive (Legge Delega 111/2023)
3.3.2 Semplificazioni successive Legge Delega 111/2023
3.3.3 Il test di commercialità dell’ETS: natura retrospettiva e prospettica nel novellato articolo 79
3.3.4 Gli effetti del mutamento: la retrocessione
Le linee guida per la redazione del bilancio
4.1 Rendicontazione e trasparenza informativa: i principi cardine
4.1.1 L’Introduzione ed il Glossario
4.2 Le tecniche di rilevazione contabile
4.3 La data di prima applicazione del bilancio e termini per il deposito
4.3.1 Obblighi contabili ed aspetti fiscali: il doppio binario
4.4 Enti “piccoli” e passaggio da un “regime” ad un “altro” e viceversa
4.5 Indicazioni, deroga e decorrenza bilancio degli ETS: i chiarimenti della nota del MLPS n. 5941 di Aprile 2022
4.5.1 La trasmigrazione al RUNTS: l’impatto sull’adempimento del bilancio ed il principio di trasparenza
4.5.2 Semplificazione e sgravio di oneri amministrativi per il bilancio 2021 e per il rendiconto per cassa
4.5.3 I chiarimenti della Nota MLPS n. 17146 del 15.11.2022: trasparenza e deposito volontario del bilancio
4.5.4 Quando la facoltà dell’ETS di adottare il rendiconto “di cassa “o “gestionale” pesa sulla responsabilità dell’amministratore
Gli schemi di bilancio degli enti “non piccoli”
5.1 La modulistica del Decreto Ministero lavoro Politiche Sociali (MLPS)
5.2 La struttura del bilancio
5.2.1 Lo Stato Patrimoniale
5.2.2 Lo schema Modello A, DM 39/2020, i contenuti delle singole Voci, la lettura in chiave finanziaria
5.2.3 Case study: Green Peace il bilancio al 31.12.2020
5.2.4 Tavole di raccordo voci di bilancio MLPS e OIC
Il rendiconto gestionale
6.1 Lo schema B) del D.M. 39/2020 per aree di gestione
6.1.1 L’area dei rendicontazione degli oneri e proventi figurativi: i criteri di valorizzazione del volontariato
6.1.2 Case Study: Green Peace Onlus il rendiconto gestionale
6.2 La relazione di Missione
6.2.1 Il principio di rilevanza delle informazioni
6.2.2 L’identikit dell’Ente
6.2.3 Le informazioni patrimoniali-finanziarie e l’OIC 28
6.2.4 L’analisi del prospetto Oic 28 e 7-bis dell’articolo 2427, co.1, c.c
6.2.5 Le informazioni su impegni e reinvestimento fondi
6.2.6 Le informazioni sul funzionamento sociale
6.2.7 L’informazione sull’andamento economico ed il raggiungimento dello scopo sociale
6.2.8 L’attività volontaristica, il peso dei costi e proventi figurativi: calcoli e criticità
Gli schemi di bilancio degli ETS “piccoli” e “micro”
7.1 Il limite dimensionale
7.2 Case study: Proloco Zimone
7.3 ETS “micro”: il rendiconto per cassa aggregato
7.3.1 Il modello di rendiconto aggregato e l’informativa
La gestione del passaggio dal piano dei conti al bilancio
8.1 L’obbligo di tenuta delle scritture contabili
8.2 Dal piano dei conti al bilancio
8.2.1 I libri contabili degli ETS
8.3 La raccolta fondi
8.3.1 Gli aspetti definitori secondo l’art. 7, comma 1, CTS: trasparenza, verità e correttezza
8.3.2 L’OIC 35 e aspetti definitori: limiti e criticità
La revisione legale degli ETS
9.1 Gli obblighi della revisione legale: i principi ISA Italia 2022
9.2 L’ ISA Italia 315 e l’attività di “conforming amendments”: i principi ISA Italia ETS
9.2.1 L’identificazione e la valutazione del rischio
9.2.2 La valutazione dei rischi di errori significativi
9.2.3 Lo “spettro del rischio intrinseco” ed il rischio identificato
9.2.4 La scalabilità e le specificità dell’ente
9.2.5 L’imparzialità del revisore
9.2.6 La comprensione del contesto dell’ente e il quadro normativo sull’informazione finanziaria
9.2.7 La natura e l’attività dell’ETS
9.2.8 La comprensione del sistema di controllo interno
9.3 Il Codice del Terzo Settore e la revisione legale dei bilanci degli ETS: obbligo di legge e volontarietà
9.3.1 La separazione tra controllo amministrativo, controllo contabile e controllo dei risultati: gli effetti del processo di aziendalizzazione
9.3.2 La revisione degli ETS ed il RUNTS: nodi interpretativi e chiarimenti applicativi
9.3.3 Il conferimento dell’incarico di revisione e governance degli ETS
9.4 Il principio SA Italia 250B applicato agli ETS: maggiori responsabilità per il revisore
9.4.1 La pianificazione ed il contenuto delle verifiche periodiche
9.4.2 I risultati e la documentazione
9.4.3 Check list Disposizioni CTS e attività del revisore
9.4.4 Uno schema tipo di relazione di revisione al bilancio
L’OIC 35 il principio contabile degli Enti del Terzo Settore
10.1 Il Decreto MLPS e le motivazioni alla base di un principio contabile ad hoc per gli ETS
10.2 L’approvazione del principio contabile OIC 35: criteri, finalità e postulati
10.3 La rilevazione ed il trattamento delle transazioni non sinallagmatiche
10.3.1 La definizione e l’analisi contabile ripresa dal Glossario
10.3.2 La determinazione del fair value
10.3.3 Alcune considerazioni sulle transazioni non sinallagmatiche
10.3.4 Casi esemplificativi
10.3.5 I proventi del 5 per mille
10.3.6 La raccolta pubblica o privata di fondi, RF
10.3.7 I chiarimenti della Nota MLPS 17146 del 15.11.2022 e lo schema tipo
10.3.8 Schema tipo di rendiconto di raccolta fondi D.M. 9 giugno 2022
10.4 Quote associative dei soci fondatori
10.5 La svalutazione delle immobilizzazioni materiali ed immateriali
10.6 Il rendiconto gestionale la relazione di missione
10.7 La semplificazione di prima applicazione: gli emendamenti OIC di marzo 2023
10.7.1 La data e le disposizioni di prima applicazione nel testo originario
10.7.2 I paragrafi 31 e 33 dell’OIC 35
10.8 Tabella di sintesi e raccordo OIC 35, art.13, commi 1,2 CTS, obbligo alla revisione legale
Novità IVA e fiscalità: aspetti contabili e adempimenti
11.1 Le novità IVA e lo slittamento al 1° gennaio 2025 (Decreto Milleproroghe 2024)
11.1.1 Il passaggio delle operazioni dall’esclusione o imponibilità IVA all’esenzione: gli effetti pratici del nuovo quadro normativo
11.1.2 I requisiti dell’esenzione IVA
11.2 IVA (dal 1° gennaio 2024) e trattamento fiscale speciale per ODV e APS
11.2.1 Semplificazioni e razionalizzazione fiscale dalla Legge Delega 111/2023
Compliance: check list
Fonti
Bibliografia
Decreti Note Direttoriali e altri atti
Risposte a quesiti
Guida pratica alle detrazioni 2025 sugli immobili, con 300 risposte ai quesiti più ricorrenti e il facsimile delle dichiarazioni per IVA ridotta e edilizia libera.
Aggiornato alla circolare AdE n. 8/E del 20.06.2025
eBook in pdf di 113 pagine.
Chiarimenti sul concetto di abitazione principale, sull’aliquota spettante ai familiari del proprietario, sui lavori condominiali e sull’ecobonus per beni non più agevolati nel 2025 a fronte di interventi avviati nel 2024. Queste le principali novità contenute nella circolare 8/E del 20 giugno 2025 con la quale l’Agenzia delle entrate ha fatto il punto sui bonus per gli interventi edilizi alla luce delle novità introdotte dalla legge di Bilancio.
A partire da quest’anno per il Bonus Casa l'aliquota del 50% resta solo per i proprietari e per l'abitazione principale mentre è ridotta al 36% per la seconda casa e per i soggetti non proprietari, compresi i familiari conviventi. Inoltre, per il 2025 la detrazione rientra tra quelle per le quali è previsto un tetto per i redditi oltre i 75.000 euro.
Niente più detrazione per le caldaie a gas e a condensazione ma solo per gli impianti ibridi o a pompa di calore. Ritocco al ribasso delle aliquote anche per il sismabonus che di fatto ormai non esiste più in quanto tale, e per l'ecobonus la cui convenienza è ristretta ormai solo alle tende oscuranti. Dal ribasso si salva solo il bonus per l'abbattimento delle barriere architettoniche che mantiene l'aliquota del 75%. Confermato infine il bonus mobile mentre è stato definitivamente cancellato il bonus verde.
Nell'ebook le regole per ottenere le detrazioni alla luce dei chiarimenti della circolare 8/E e le altre indicazioni date dalle Entrate in riferimento ai tetti di spesa detraibili alla luce del taglio previsto per i redditi oltre i 75.000 euro.
Premessa
Nuove aliquote e limite alle spese
1.1 Immobili e soggetti interessati
1.2 Il tetto alle spese detraibili
1.3 In caso di lavori prima dell'acquisto
1.4 Familiari conviventi
Domande & Risposte
Manutenzione straordinaria e ristrutturazione
2.1 Interventi e lavori
2.2 Immobili esistenti e cambio di destinazione d'uso
2.3 La manutenzione straordinaria
2.4 L'edilizia libera
2.5 Classificazione interventi e detrazione
2.6 La realizzazione di box e posti auto
2.7 L'eliminazione delle barriere architettoniche
2.8 La prevenzione dei fatti illeciti
2.9 Infrastrutture e lotta all'inquinamento acustico
2.10 Interventi di risparmio energetico
2.11 Il consolidamento antisismico
2.12 La bonifica dall'amianto e le opere contro gli infortuni domestici
2.13 Le spese accessorie
2.14 I lavori in economia
2.15 Gli appalti oltre i 70.000 euro
Domande & Risposte
Bonus acquisto case ristrutturate
3.1 L'acquisto di immobili ristrutturati da impresa
3.2 Calcolo della detrazione
3.3 Il sismabonus acquisti
Domande & Risposte
Interventi condominiali
4.1 Interventi sulle parti comuni dell’edificio
4.2 Condomini senza amministratore
4.3 Amministratore e comunicazioni
Domande & Risposte
Attribuzione della detrazione tra diversi contribuenti
5.1 Le modalità di pagamento
5.2 Detrazione ammessa anche se si paga tramite finanziaria
5.3 Passaggio di proprietà con la detrazione in corso
5.4 In caso di successione
Domande & Risposte
IVA sugli interventi agevolati
6.1 La normativa
6.2 L'IVA sui beni significativi
6.3 IVA sulla realizzazione del box auto prima casa
6.4 IVA sull'abbattimento delle barriere architettoniche
Domande & Risposte
Ecobonus
7.1 Le disposizioni di legge
7.2 Tetti di spesa e detrazione
7.3 Spese e comunicazione all'ENEA
Domande & Risposte
Il bonus abbattimento barriere architettoniche
8.1 Solo scale e ascensori
Domande & Risposte
Bonus mobili
9.1 Gli interventi che danno diritto alla detrazione
9.2 Mobili ed elettrodomestici
9.3 Le modalità di pagamento
9.4 Tetto di spesa e interventi sullo stesso immobile
Domande & Risposte
Appendice
Appendice normativa
Guida alle novità dell'ISEE 2025 con 100 risposte a domande frequenti.
Aggiornato al messaggio INPS n. 1895 del 16.06.2025
eBook in pdf di 76 pagine.
DSU in versione precompilata con esclusione automatica dei titoli di Stato fino a 50.000 euro. Le novità sono operative dal 16 giugno. L’INPS ha infatti aggiornato il sistema come annunciato con il messaggio 1895/2025. Nel messaggio sono anche illustrate le regole per escludere gli importi da parte di chi presenta la DSU in modalità autodichiarata.
Pubblicato il nuovo modello di DSU per la richiesta dell'ISEE 2025 aggiornato alle ultime novità. Con le modifiche introdotte dalla legge di Bilancio sono stati rivisti i livelli ISEE per ottenere diverse prestazioni e l’accesso sarà più facile anche grazie all’entrata in vigore delle norme che escludono dal calcolo gli importi incassati a titolo di Assegno unico universale ai fini di alcune prestazioni. In tutti i casi non vengono più conteggiati nel patrimonio mobiliare i titoli di Stato e postali fino a 50.000 euro, grazie all’entrata in vigore del DPCM “Modifiche al regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, concernente la revisione delle modalità di determinazione e dei campi di applicazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)”.
Previsto infine l’innalzamento a 10.140 euro dai precedenti 9.360 del requisito per l’Assegno di inclusione e per il Supporto formazione e lavoro (6.000 euro nel 2024). Resta invece confermato a 9.000 euro il reddito necessario per poter considerare autonomi i figli universitari fuori sede.
Nucleo familiare a sé per le donne inserite in percorsi di protezione dalla violenza di genere. Ammessa la possibilità per i coniugi separati di far parte dello stesso nucleo familiare ai fini dell'assegno di inclusione, se autorizzati a risiedere nello stesso appartamento.
Nell’ebook tutte le novità del 2025.
Premessa
1. DSU e ISEE
1.2 Quando occorre l’ISEE
1.2 Le prestazioni nazionali
1.2.1 Assegno unico fuori dall’ISEE per asilo nido e bonus nuove nascite
1.2.2 Nuova soglia per l’ADI
1.3 I bonus legati all’ISEE per gli interventi a livello locale
1.4 I modelli
1.5 La durata
1.6 Le novità della DSU 2025
1.7 Le variazioni nel nucleo familiare
1.7.1 I gradi di disabilità ai fini ISEE
1.7.2 Prestazioni per i disabili fuori dall’ISEE
2. Conteggi e regole
2.1 I calcoli
2.2 La scala di equivalenza
2.3 Le maggiorazioni per numero di componenti
2.4 Le spese detraibili
2.5 Le detrazioni per il patrimonio mobiliare
3. Il nucleo familiare
3.1 Nucleo familiare e stato famiglia
3.2 Le regole per i soggetti coniugati
3.2.1 Quando i coniugi fanno nucleo a sé
3.2.2 Il nucleo familiare per l’Assegno di inclusione
3.3 I figli minori
3.4 I figli maggiorenni non conviventi
3.5 Gli studenti universitari
4. Redditi e patrimonio rilevanti ai fini ISEE
4.1 La lista
4.2 Il patrimonio immobiliare
4.2.1 Immobili vincolati e inagibili
4.3 Terreni
4.4 Immobili all’estero
4.5 Investimenti e depositi
4.6 I conti correnti
4.7 I depositi in titoli
4.8 Come compilare la DSU per escludere i titoli esenti
5. Redditi da autocertificare
5.1 Redditi soggetti a imposta sostitutiva
5.2 Redditi esenti da imposte
5.3 Assegni di mantenimento
5.4 Redditi fondiari non soggetti all’IMU
5.5 Auto e moto di grossa cilindrata
6. L’ISEE per le prestazioni specifiche
6.1 Prestazioni agevolate di natura socio-sanitaria
6.2 Assistenza a ciclo continuo
6.3 Prestazioni agevolate rivolte a minorenni
6.4 Prestazioni per il diritto allo studio universitario
6.4.1 Quando si rientra nel nucleo dei genitori
6.5 Dottorato di ricerca
7. DSU precompilata
7.1 I dati precaricati
7.2 Gli elementi di riscontro
7.2.1 Esito del riscontro dell’Agenzia delle Entrate
7.3 Il patrimonio mobiliare
7.3.1 In caso di difformità
7.4 L’accesso alla DSU precompilata
8. Presentazione tramite CAF o ad un Patronato
8.1 I costi
8.2 La documentazione
9. L’ISEE corrente
9.1 Condizioni per la richiesta
9.2 La componente reddituale
9.3 La riduzione del patrimonio
9.4 La compilazione del modello
9.5 I documenti da allegare
9.6 La durata della certificazione
9.7 Aggiornamento in caso di modifica del nucleo familiare
Domande e risposte
Appendice normativa
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159
Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223
Legge 30 dicembre 2024, n. 207
Guida pratica e completa sui contratti di Co.Co.Co (collaborazioni coordinate e continuative)
Aggiornato alle aliquote INPS 2025
eBook in pdf di 198 pagine.
Il presente ebook ha lo scopo di fornire un’analisi dettagliata degli adempimenti richiesti per la gestione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa.
Destinatari dell’elaborato sono sia gli operatori del settore che gli stessi collaboratori, con lo scopo di avere un quadro completo su una tipologia contrattuale che, collocandosi a metà strada tra i rapporti di lavoro subordinato e i contratti autonomi, presenta una serie significativa di particolarità e aspetti che meritano piena attenzione. In primis dal punto di vista previdenziale e contributivo, il versamento delle somme destinate ad alimentare la pensione e a finanziare una serie di prestazioni temporanee (ad esempio malattia, maternità e assegni familiari) vede come beneficiaria la Gestione separata INPS, regolata da normative e criteri diversi rispetto ai lavoratori dipendenti.
La stessa assicurazione INAIL contro gli infortuni e le malattie professionali, seppur estesa anche ai collaboratori, opera nei confronti di questi ultimi con regole differenti che si traducono in una gestione particolare della busta paga e degli oneri in capo al prestatore.
Ultimo ma non meno importante è l’insieme delle operazioni necessarie alla tassazione dei redditi generati dai collaboratori, individuati dalla normativa come assimilati a quelli da lavoro dipendente. Da questa parificazione nasce a cascata l’obbligo, in capo al committente – sostituto d’imposta, di trattenere in busta paga le ritenute a titolo di acconto dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e addizionali regionali / comunali, riconoscere le eventuali detrazioni d’imposta e i trattamenti di riduzione del cuneo fiscale.
Il dettaglio delle operazioni appena citate dev’essere comunicato all’Agenzia entrate attraverso i modelli CU e 770.
Allontanandoci da quelli che sono gli adempimenti nei confronti degli enti pubblici, il rapporto di co.co.co. merita una serie di tutele, prima di tutto quelle in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, oltre all’estensione del rito del lavoro (al pari dei lavoratori dipendenti). Emerge inoltre l’obbligo di istituzione e tenuta del Libro unico del lavoro, la consegna (all’atto dell’erogazione del compenso) del cedolino paga e la denuncia di avvio della collaborazione ai Centri per l’impiego, attraverso il flusso telematico UNILAV.
Nell’ottica poi di un rischio di utilizzo abusivo del rapporto di co.co.co., in luogo di un contratto subordinato, un approfondimento doveroso dev’essere fatto sull’istituto della certificazione, volto a verificare, da parte delle commissioni abilitate, la genuinità della collaborazione. La particolarità delle co.co.co. ha altresì, giocoforza, effetti importanti sul calcolo della busta paga.
Per questo motivo, l’ebook è arricchito da prospetti di calcolo che analizzano, passaggio dopo passaggio, come dal compenso lordo si individua il netto da corrispondere al collaboratore, senza dimenticare le somme da versare a INPS, INAIL ed Erario.
Prefazione
1. Le origini della parasubordinazione
2. Cosa significa oggi collaborazione coordinata e continuativa
3. Obblighi e tutele del collaboratore
4. Contratto di collaborazione
5. Libro Unico del Lavoro e documenti obbligatori
6. Iscrizione alla Gestione separata e tutele INPS
7. Pensioni
8. INAIL
9. Controversie tra le parti e processo del lavoro
10. Adempimenti del sostituto d’imposta
Startup e Innovazione – Attori, regole e nuovi scenari.
Una guida pratica e aggiornata, in pdf di 161 pagine, su:
Un manuale operativo e di approfondimento pensato per professionisti, imprenditori, investitori, consulenti e policy maker che operano nell’ecosistema dell’innovazione.
Questo eBook, aggiornato con le più recenti riforme normative del 2024 e 2025, fornisce un’analisi completa degli strumenti giuridici, fiscali e finanziari a supporto delle startup e PMI innovative, con un taglio pratico e orientato all’azione.
Gli autori, esperti di diritto societario e politiche fiscali, affrontano tematiche fondamentali per comprendere e gestire le dinamiche dell’imprenditorialità innovativa: dalle Società di investimento semplice (SiS) ai SAFE, dal venture capital alla normativa scale-up, dai contratti con la Pubblica Amministrazione ai nuovi modelli di incubatori certificati.
Prefazione di Anna Lambiase
ASPETTI GENERALI: LE SOCIETÀ DI INVESTIMENTO SEMPLICE, CARATTERISTICHE, OPPORTUNITÀ FISCALI, DIFFERENZA RISPETTO AD UN CLUB DEAL
SIMPLE AGREEMENT FOR FUTURE EQUITY (SAFE): STRUTTURA, VANTAGGI E APPLICAZIONE NEL CONTESTO ITALIANO
CORPORATE VENTURE CAPITAL E INNOVAZIONE: MODELLI, NUMERI E PROSPETTIVE
DEFINIZIONE E REQUISITI DELLA START UP INNOVATIVA ALLA LUCE DELLA RIFORMA
COLLABORAZIONI PUBBLICO-PRIVATE E IL RUOLO DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI: IL NUOVO INCENTIVO RAPPRESENTATO DAI CONTRATTI DI SPERIMENTAZIONE CON LA PA
La stipula di contratti di sperimentazione come requisito per la permanenza nel registro
RISPOSTE LEGISLATIVE E PARLAMENTARI AI MACRO TREND GLOBALI: SOSTENERE L'INNOVAZIONE E LA COMPETITIVITÀ ITALIANA
Fonti
VENTURE BUILDER E STARTUP STUDIO: CATALIZZATORI DELL'INNOVAZIONE SISTEMICA E PROPOSTE PER LO SVILUPPO IN ITALIA
Fonti
IL “NUOVO “INCUBATORE ALLA LUCE DEL DDL CONCORRENZA
Guida alla Compilazione del Quadro RW - Speciale Dichiarazione dei Redditi 2025
Nell'ebook in pdf di 104 pagine, esempi pratici di compilazione del quadro RW.
La Guida alla compilazione del Quadro RW – Speciale Dichiarazione dei Redditi 2025, a cura della dott.ssa Silvia Bettiol, è uno strumento operativo aggiornato e completo per tutti i professionisti e contribuenti chiamati a gestire obblighi di monitoraggio fiscale relativi ad attività e investimenti detenuti all’estero.
Con uno stile chiaro e approfondito, l’ebook analizza le regole per la compilazione del quadro RW del Modello Redditi, alla luce delle più recenti novità normative e prassi dell’Agenzia delle Entrate, comprese quelle riguardanti IVIE, IVAFE e la nuova imposta sulle cripto-attività introdotta nel 2023.
La guida è pensata per:
Quadro RW Investimenti e attività finanziarie all’estero, monitoraggio IVIE/IVAFE
Soggetti obbligati al monitoraggio fiscale
1.1 La mera disponibilità
Titolare effettivo
2.1 L’approccio look through per i titolari effettivi di società paradisiache
Attività estere detenute tramite un trust
3.1 La disciplina ante D.Lgs. 90/2017
3.2 La disciplina post D.Lgs. 90/2017 e post D.Lgs. 125/2019
La Polizza Estera
4.1 Polizze assicurative e IVAFE
Gli esempi della C.M. 38/E/2013
Esoneri soggettivi
Esoneri oggettivi
Cripto attività (criptovalute incluse)
8.1 Il monitoraggio fiscale delle cripto attività dal periodo d’imposta 2023
Gli investimenti
Le attività estere di natura finanziaria
10.1 La presunzione di fruttuosità
Gli importi in valuta estera
Valorizzazione degli investimenti e delle attività di natura finanziaria e patrimoniale
12.1 Gli immobili
12.2 Gli immobili che non hanno subito variazioni nel corso dell’anno precedente
12.3 Le attività finanziarie e le cripto attività
12.4 Il Prospetto di riepilogo per l’Amministrazione finanziaria
La compilazione del quadro
13.1 IVAFE
13.2 IVIE
13.3 Imposta sulle cripto attività
Esempi di compilazione del quadro
Periodi di accertamento
La presunzione di reddito
Sanzioni e ravvedimento operoso del quadro RW
17.1 Il ravvedimento operoso
Il ravvedimento dell’IVIE, dell’IVAFE e delle Cripto attività
Modello Redditi 2025 Quadro RW
