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Disciplina fiscale delle spese di pubblicità, rappresentanza e omaggi e strumenti operativi per evitare il contenzioso
eBook in pdf di 66 pagine.
La corretta qualificazione delle spese di pubblicità, rappresentanza e omaggi costituisce uno dei temi più delicati dell’operatività fiscale di imprese e professionisti. Nonostante l’apparente semplicità, queste voci di costo racchiudono in sé una serie di distinzioni concettuali e normative che incidono in modo significativo sulla deducibilità ai fini delle imposte sui redditi, sul trattamento ai fini IRAP e, soprattutto, sulla detraibilità dell’IVA.
Negli ultimi anni l’Agenzia delle Entrate ha intensificato i controlli su queste categorie di spesa: sponsorizzazioni qualificate come mere liberalità, omaggi erroneamente documentati, iniziative di marketing digitale prive di adeguata prova dell’inerenza, voucher e gift card gestiti con modalità non coerenti con la disciplina IVA sui buoni-corrispettivo. Il risultato è un’area ad alto rischio di contestazioni, in cui errori documentali anche minimi possono sfociare in riprese fiscali importanti.
Questo eBook nasce con l’obiettivo di offrire una guida chiara, aggiornata e soprattutto operativa per orientarsi nella disciplina fiscale delle tre principali categorie di spese “promozionali”:
La prima parte dell’opera offre un quadro sistematico delle definizioni, del perimetro normativo e del trattamento fiscale applicabile.
La seconda parte, invece, è dedicata ai profili operativi e alle situazioni più frequentemente oggetto di rilievo da parte dell’Amministrazione finanziaria:
L’obiettivo è semplice: mettere a disposizione di imprese, professionisti e consulenti uno strumento agile ma completo, che consenta di classificare correttamente le spese, documentarle in modo idoneo ed evitare contestazioni.
Nel contesto di una fiscalità in costante evoluzione — tra aggiornamenti normativi, chiarimenti interpretativi e nuovi modelli di comunicazione aziendale — disporre di criteri chiari e applicabili nella pratica quotidiana rappresenta oggi un elemento essenziale di buona amministrazione e di corretta gestione del rischio fiscale.
Premessa
PARTE PRIMA - Quadro generale
Introduzione
1.1 Perché queste spese generano contenziosi
1.2 Differenza concettuale tra pubblicità, rappresentanza e omaggi
1.3 Inquadramento normativo
Le spese di pubblicità
2.1 Nozione di pubblicità
2.2 Trattamento fiscale ai fini delle imposte dirette
2.3 Tracciabilità dei pagamenti: le novità del 2025
2.4 Profili IVA
2.5 Distinzione tra pubblicità e rappresentanza
Le spese di rappresentanza
3.1 Nozione secondo TUIR e DM 19 novembre 2008
3.2 Deducibilità (art. 108 comma 2 TUIR)
3.3 Tracciabilità obbligatoria dal 2025
3.4 Inerenza rafforzata
3.5 Esempi operativi
Omaggi
4.1 Imposte sui redditi e IRAP
4.1.1 Omaggi ai clienti
4.1.2 Omaggi a dipendenti e collaboratori
4.1.3 Regime dei contribuenti minimi e regime forfetario
4.1.4 IRAP
4.1.5 Professionisti
4.2 IVA sugli omaggi
4.2.1 Beni rientranti nell’attività propria
4.2.2 Autofatturazione degli omaggi
4.2.3 Campioni gratuiti
4.2.4 Beni NON rientranti nell’attività propria
4.2.5 Omaggi ai dipendenti
4.3 Buoni acquisto e voucher
4.3.1 Regole IVA (post D.Lgs. 141/2018)
4.3.2 Imposte dirette
PARTE SECONDA - Profili operativi e strumenti per il contenzioso
5. Errori più frequenti rilevati dall’Agenzia delle Entrate
5.1 Sponsorizzazioni qualificate come rappresentanza
5.2 Regalie non documentate o documentate in modo incompleto
5.3 Fatture pubblicitarie relative a operazioni inesistenti
5.4 Eventi aziendali promiscui
5.5 Mancanza di documentazione probatoria
6. Come prevenire il contenzioso
6.1 Documentazione da predisporre
6.2 Clausole da inserire nei contratti di sponsorizzazione
6.3 Casi in cui conviene ruling o interpello
6.4 Conservazione digitale e tracciabilità
6.5 Checklist sintetica per aziende e professionisti
7. Schede di approfondimento su prassi e giurisprudenza
SCHEDA N. 1 – Ordinanza Cassazione n. 26553/2025
SCHEDA N. 2 – Sponsorizzazioni: presunzione di inerenza e limiti
SCHEDA N. 3 – Eventi aziendali: confine tra promozione, rappresentanza e spese per il personale
SCHEDA N. 4 – Gadget e omaggi ai clienti (soglia 50 euro)
SCHEDA N. 5 – Omaggi di beni propri
SCHEDA N. 6 – Gift card e voucher
SCHEDA N. 7 – Marketing digitale (ADS, influencer, partnership)
SCHEDA N. 8 – Campioni gratuiti
SCHEDA N. 9 – Hospitality e ristorazione
SCHEDA N. 10 – Regalie di fine anno
8. Modelli e strumenti finali per il professionista
8.1 Modello di memo interno aziendale per qualificare una spesa
8.2 Modello di checklist annuale sulle spese promozionali
8.3 Tabella comparativa: Pubblicità vs Rappresentanza vs Omaggio
8.4 Mini–flowchart per classificare correttamente la spesa
Conclusioni
Fonti
Guida operativa alle modalità di ravvedimento e al calcolo delle sanzioni
eBook in pdf di 141 pagine.
Tutti i casi di Ravvedimento è la guida operativa completa che accompagna professionisti, consulenti fiscali, imprese e intermediari nella gestione corretta e consapevole di tutte le violazioni tributarie regolarizzabili tramite ravvedimento operoso.
Un manuale chiaro, aggiornato e ricco di esempi pratici, indispensabile per orientarsi nella disciplina – profondamente modificata negli ultimi anni – e applicare correttamente sanzioni, riduzioni e adempimenti nei diversi ambiti fiscali.
Ogni sezione è corredata da esempi numerici, linee del tempo e schemi riepilogativi che permettono al professionista di individuare in pochi secondi la sanzione applicabile, la riduzione corretta e il comportamento più conveniente.
L’autrice Francesca Iaccarino, commercialista e revisore legale, offre una trattazione sistematica e aggiornata che unisce rigore normativo e taglio operativo, rendendo l’ebook uno strumento di lavoro immediato per affrontare con sicurezza ogni casistica: dalle dichiarazioni ai versamenti, dalla fatturazione elettronica alle comunicazioni IVA, fino ai contributi previdenziali.
Per il calcolo del ravvedimento ti segnaliamo l'utile Foglio excel "Ravvedimento operoso 2025 - Excel"
Premessa
1. Il ravvedimento operoso e il mondo dichiarativo
1.1 I termini di presentazione delle dichiarazioni
1.2 Le dichiarazioni correttive
1.3 Le dichiarazioni tardive
1.4 Le dichiarazioni omesse
1.5 Gli aspetti sanzionatori
1.5.1 Le dichiarazioni omesse
1.5.2 Le dichiarazioni tardive
1.5.3 Schema riepilogativo: sanzioni dichiarazioni tardive e omesse ante e post D.Lgs n. 87/2024
1.6 Regolarizzazione dichiarazione tardiva
1.7 Riflessi in capo all’intermediario
1.8 Dichiarazione infedele e integrativa
1.9 Aspetti sanzionatori
1.9.1 Schema riepilogativo: sanzioni dichiarazione infedele e integrativa ante e post D.Lgs n. 87/2024
1.9.2 Casi pratici
1.9.3 Regolarizzazione dichiarazione entro i 90 giorni
1.9.4 Regolarizzazione dichiarazione oltre i 90 giorni
1.9.5 Regolarizzazione modello 770
1.10 Dichiarazione inesatta
1.11 Omessa o infedele dichiarazione dei canoni di locazione
1.11.1 Schema riepilogativo: sanzioni omessa infedele dichiarazione canoni locazione ante e post Decreto Sanzioni
1.12 Il quadro RW
1.13 Le cripto-attività
1.14 Il quadro AC
2. Il ravvedimento e i versamenti
2.1 I termini di versamento delle imposte
2.2 Gli aspetti sanzionatori
2.2.1 Sanzioni su F24 a zero
2.3 L’istituto del ravvedimento operoso
2.3.1 Il ravvedimento dell’omesso tardivo o insufficiente versamento: aliquote sanzionatorie e codice tributo
2.3.2 Diritti della Camera di commercio
2.3.3 Versamenti da controlli automatizzati e formali
2.3.4 Versamenti da avviso di accertamento
2.3.5 Ravvedimento F24 a zero
2.4 Il ravvedimento parziale
2.5 Casi pratici
2.5.1 Omessi versamenti saldo e acconto modello redditi dopo il 1° settembre 2024
2.5.2 Omessi versamenti IVA fino al 31.08.2024
2.5.3 F24 a zero: analisi convenienza
3. Altri casi pratici
3.1 Corrispettivi telematici
3.1.1 Gli aspetti sanzionatori
3.2 La fatturazione elettronica
3.2.1 Gli aspetti sanzionatori
3.2.2 Tardiva emissione fatturazione elettronica
3.2.3 Fattura elettronica ed errore meramente formale
3.3 Imposta di bollo sulle fatture
3.3.1 Regime sanzionatorio: imposta di bollo in fattura
3.3.2 Imposta di bollo e regime forfetario
3.4 Mancata o irregolare ricezione della fattura elettronica
3.5 Il Reverse charge
3.5.1 Gli aspetti sanzionatori e il ravvedimento operoso del Reverse Charge
3.5.2 Gli aspetti sanzionatori autofatture elettroniche TD17 TD18 TD19
3.6 LIPE
3.6.1 Gli aspetti sanzionatori e il ravvedimento operoso
3.7 Violazioni degli obblighi relativi alla contabilità
3.8 Il credito IVA e i versamenti periodici omessi
3.9 Regolarizzazione omessa o incompleta dichiarazione inizio e variazione attività
3.10 Tardiva presentazione modello RLI tassazione ordinaria: sanzioni e ravvedimento
3.11 Tardiva presentazione modello RLI cedolare secca: sanzioni e ravvedimento
3.12 Il visto di conformità
3.12.1 Il regime sanzionatorio
3.13 La Remissione in bonis
3.13.1 Remissione in bonis opzione cedolare secca
3.13.2 Remissione in bonis opzione bonus edilizi
4. Il ravvedimento contributivo
4.1 Il campo di applicazione
4.2 Gli aspetti sanzionatori
Guida all’individuazione del titolare effettivo e alla prima comunicazione al Registro.
Aggiornato al Comunicato del Consiglio dei ministri, n.143, del 2/10/2025 con le modifiche e le integrazioni apportate al Decreto Legislativo 231/2007 per il recepimento della Direttiva UE 2024/1640 (VI Direttiva antiriciclaggio) e la modifica della Direttiva UE 2015/849
eBook in pdf di 67 pagine.
Il presente Fascicolo n. 12 in pdf fa parte anche della Collana "Atlante Antiriciclaggio"
L’opera precedentemente aggiornata al D.Lgs.125/2019 che ha recepito la Direttiva 2018/843 (del 30 maggio 2018 (la cd V direttiva Antiriciclaggio) e alle Regole Tecniche e Linee guida emanate dagli Organismi di autoregolamentazione, è stata – in questa seconda edizione – aggiornata in virtù dei tre decreti legislativi di attuazione di norme europee approvati, in esame preliminare, dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione Tommaso Foti e dei Ministri competenti.
Presentazione del Fascicolo n. 12
Premessa
Analisi di contesto
L'identificazione del titolare effettivo
Il Registro dei titolari effettivi
Comunicazione del titolare effettivo
5.1 Prima comunicazione
5.1.1 Iscrizione di “primo popolamento del registro”
5.1.2 Soggetti neocostituiti
5.2 Comunicazione di variazioni della titolarità effettiva
5.3 Comunicazioni annuale
5.4 Obbligo di sottoscrivere la comunicazione
5.5 Ufficio del registro delle imprese
5.6 Scadenze e sanzioni
Il modulo TE
6.1 La struttura del modulo
Approfondimento sul Registro dei titolari effettivi – Analisi comparata delle disposizioni vigenti in Italia, nell’Unione europea, negli Stati Uniti e nella Repubblica di San Marino
7.1 Il registro dei titolari effettivi in Italia
7.2 L’individuazione del titolare effettivo
7.3 La nozione di “titolare effettivo reale”
7.4 Il registro dei titolari effettivi nell’Unione Europea – Direttiva 849/2015 (IV Direttiva AML) modificata dalla Direttiva 843/2018 (V Direttiva AML)
7.5 Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo
7.6 Nuove misure UE contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo
7.7 Informazioni sulla titolarità effettiva
7.8 Accesso alle informazioni
7.9 Il Registro dei titolari effettivi negli USA
7.10 Società segnalanti
7.11 Beneficiari effettivi
7.12 Richiedenti aziendali
7.13 Rapporti sulle informazioni sulla titolarità effettiva
7.14 Tempistiche
7.15 Quadro normativo
Il Registro dei titolari effettivi nella Repubblica di San Marino
Conclusioni
Considerazioni conclusive del Curatore editoriale
Strategie di finanza agevolata per progetti imprenditoriali
Con prefazione di Valter Quercioli Presidente Nazionale Federmanager
eBook in pdf di 228 pagine.
Viviamo in un’epoca di profonde trasformazioni tecnologiche, energetiche e demografiche che impongono alle imprese un nuovo modo di intendere lo sviluppo economico: non basta più crescere, ma occorre farlo in modo intelligente, sostenibile e responsabile.
In questo contesto, la finanza agevolata si afferma come una leva strategica fondamentale per tradurre le politiche pubbliche in azioni concrete di crescita e innovazione. Non si tratta solo di accedere ai contributi, ma di saperli trasformare in valore duraturo, innovazione reale e occupazione qualificata.
L’autore, Marco Ginanneschi, esperto di management e di strumenti finanziari per l’impresa, propone in questo volume una guida operativa e strategica all’uso consapevole della finanza agevolata. Il testo offre un approccio chiaro e concreto per orientarsi tra incentivi, bandi e fondi pubblici, mostrando come questi possano diventare veri acceleratori di sviluppo sostenibile e non semplici aiuti economici.
Attraverso un linguaggio accessibile ma rigoroso, l’ebook spiega:
Il volume valorizza inoltre il ruolo del management qualificato e della cultura manageriale diffusa, elementi indispensabili per il successo dei progetti imprenditoriali. Ogni impresa che adotta un modello di governance evoluto e orientato alla sostenibilità contribuisce non solo alla propria competitività, ma anche a quella dell’intero Paese.
Questo ebook non è solo un manuale tecnico, ma un vero e proprio prontuario di crescita manageriale e strategica.
Pagina dopo pagina, il lettore viene accompagnato a comprendere come la finanza agevolata possa diventare una palestra di corresponsabilità tra Stato, imprese e persone: uno strumento per costruire un futuro in cui competenze, innovazione e sostenibilità camminano insieme.
Introduzione
Prefazione
1. Finanza agevolata: leva strategica e non stampella
1.1 Evoluzione normativa e finalità pubbliche
1.2 Falsi miti più comuni e come superarli
1.2.1 «I fondi disponibili sono pochi e finiscono subito: tanto non c’è speranza per la mia azienda»
1.2.2 «Bisogna avere conoscenze o aiuti politici per vincere un bando»
1.2.3 «Partecipare ai bandi è una perdita di tempo e denaro: la burocrazia è asfissiante e poi tanto non approvano il mio progetto»
1.2.4 «Le agevolazioni sono solo per le nuove imprese o per chi è in difficoltà: un’azienda sana dovrebbe farcela da sola»
1.2.5 «Bisogna stravolgere i propri piani per inseguire i bandi, col rischio di fare cose che non servono all’azienda»
1.2.6 Conclusione
1.3 Allineare obiettivi d’impresa a politiche di sviluppo
1.3.1 Transizione digitale e innovazione tecnologica
1.3.2 Transizione ecologica e sostenibilità ambientale
1.3.3 Formazione, capitale umano e inclusione
1.3.4 Internazionalizzazione e mercati esteri
1.3.5 Integrare visione e informazione per una pianificazione strategica
1.3.6 Conclusione
2. Dall’idea al progetto bancabile
2.1 Originalità, replicabilità e sostenibilità dell’iniziativa
2.2 Analisi SWOT e fattori critici di successo
2.3 Strutturare un concept coerente con il mercato
3. Mappare le opportunità di finanziamento
3.1 Fonti ufficiali: UE, Stato, Regioni, fondi complementari
3.2 Piattaforme e database per l’alert bandi
3.3 Criteri di priorità nella selezione delle call
4. Transizione ecologica e digitale: i bandi chiave per start up e PMI
4.1 Green Deal, PNRR e fondi per l’innovazione tecnologica
4.2 Griglie di punteggio tipiche dei bandi “green & digital”
4.3 Casi di successo settoriali
5. Leggere il bando come un valutatore
5.1 Analisi punto per punto di requisiti, indicatori e soglie
5.2 Decodificare le matrici di scoring tecnico economico
5.3 Verifiche di ammissibilità ex ante
6. Il business plan che convince: struttura e contenuti
6.1 Executive summary ad alta persuasione
6.2 Cosa deve contenere un Executive Summary
6.3 Esempio di Executive Summary per una Startup
6.4 Esempio di Executive Summary per una PMI
6.5 Esempio di Executive Summary per un Ente del Terzo Settore (ETS)
6.6 Piano operativo, milestone e cronoprogramma
6.7 Analisi di mercato, benchmarking e vantaggio competitivo
6.7.1 Analisi di mercato: dimensioni, trend e target clienti
6.7.2 Analisi di benchmarking e concorrenza
6.7.3 Vantaggio competitivo e strategia di posizionamento
6.8 Standard finanziari e criteri di valutazione (banche e investitori)
6.9 Adattare l’analisi a progetti del Terzo Settore
7. Storytelling e copy persuasivo nel dossier di candidatura
7.1 Tecniche narrative per catturare l’attenzione della commissione
7.2 Uso efficace di dati, grafici e key-visual
7.3 Errori linguistici e stilistici da evitare
7.4 Considerazioni finali
8. Pianificazione finanziaria e sostenibilità economica
8.1 Struttura dei costi, fonti di copertura e cash-flow atteso
8.2 Analisi delle fonti di finanziamento
8.3 Il piano dei flussi di cassa attesi
8.4 Indicatori di convenienza economico-finanziaria (NPV, IRR, Payback)
8.5 Strategie di co-finanziamento e leverage privato
9. Checklist documentale e presentazione della domanda
9.1 Documentazione amministrativa obbligatoria
9.2 Template di allegati tecnici e dichiarazioni sostitutive
9.3 Piattaforme digitali, PEC e firme elettroniche qualificate
9.3.1 La PEC (Posta Elettronica Certificata) come strumento di invio
10. Gestire l’iter di valutazione e le interlocuzioni istituzionali
10.1 Tempi medi, comunicazioni integrative e audizioni
10.2 Come rispondere a rilievi e motivi ostativi
10.2.1 Rilievi informali vs formali
10.2.2 Esito finale e passi successivi
10.3 Strategie per tutelare la proprietà intellettuale
10.3.1 Brevetti: invenzioni sotto chiave (per un periodo limitato)
10.3.2 Know-how e segreti industriali: protezione senza brevetto
10.3.3 Marchi e branding: proteggere l’identità del progetto o del prodotto
10.3.4 Copyright e licenze: dal software ai report di progetto
10.3.5 Accordi e aspetti contrattuali nei consorzi
10.3.6 IP nei progetti europei: attenzione agli obblighi
10.3.7 Esempi di buone pratiche IP in diversi contesti
10.3.8 Conclusioni operative sulla tutela IP
11. Avvio progetto: governance, procurement e controllo tempi
11.1 Costituzione del team di progetto e ruoli chiave
11.2 Procedure di acquisto conformi al bando
11.3 Sistemi di monitoraggio interno (Gantt, KPI)
12. Monitoraggio tecnico-finanziario e rendicontazione
12.1 Registro delle spese, fascicolo di progetto, prove di pagamento
12.2 Relazioni intermedie e SAL (Stato Avanzamento Lavori)
12.3 Audit e ispezioni: prepararsi senza stress
13. Best practice di successo: casi reali di imprese finanziate
13.1 Start up deep tech, PMI manifatturiere “green”, servizi digitali B2B
13.1.1 Start-up deep-tech: il caso Finapp (sensori hi-tech e fondi europei)
13.1.2 PMI manifatturiera “green”: il caso Dott. Gallina (circolarità e crescita sostenibile)
13.1.3 Servizi digitali B2B: il caso Keyless (cybersecurity e startup innovative)
13.2 Lezioni apprese e suggerimenti diretti dai protagonisti
13.3 Metriche di impatto ex-post
14. Oltre il finanziamento: scalabilità e replicabilità del modello
14.1 Strategia di crescita dopo il primo round di contributi
14.2 Partnership industriali e alleanze di filiera
14.3 Internazionalizzazione e accesso a ulteriori livelli di funding
15. Conclusioni: responsabilità d’impresa e impatto sugli stakeholder
15.1 Finanza agevolata come catalizzatore di sviluppo sostenibile
15.2 Governance ESG e trasparenza verso investitori, dipendenti, comunità
Sitografia
Glossario
Guida pratica per l’avvio e lo sviluppo dello studio professionale
eBook in pdf di 107 pagine.
Essere commercialista oggi è un mestiere di equilibrio: tra clienti smemorati, scadenze infinite, software che non collaborano e una burocrazia che sembra divertirsi a complicare le cose.
Questo manuale nasce per chi, nonostante tutto, ama ancora la professione e vuole continuare a farla con lucidità, ironia e un minimo di sanità mentale. Dalla gestione del mandato professionale alla difesa del proprio tempo, dai rapporti con i clienti (nuovi, vecchi o da salutare con tatto) fino alle sfide della tecnologia e della reputazione online, l'eBook offre spunti pratici e riflessioni da “collega a collega”.
Non mancano i consigli per chi inizia: come muovere i primi passi, evitare trappole e costruire uno studio sostenibile senza perdere l’entusiasmo.
Un percorso che unisce ironia e consapevolezza, pensato per chi vuole sopravvivere – e magari anche sorridere – nel mondo del commercialista moderno.
Alla fine, questo manuale non insegna solo come evitare i problemi, ma come restare interi in mezzo al caos. Sopravvivere nel mondo dei commercialisti non è questione di forza, ma di equilibrio: tra regole e flessibilità, tra dovere e benessere, tra competenza e umiltà.
La vera sopravvivenza consiste nel ritrovare ogni giorno il motivo per cui si è scelto questo mestiere. Perché se è vero che è un lavoro complesso e a volte ingrato, è verissimo che è anche pieno di possibilità.
Prefazione
Sintesi
Parte I – L’attrezzatura del sopravvissuto
1. Il mandato professionale come base del mestiere
1.1 Perché serve davvero?
1.2 Come scriverlo senza complicarsi la vita
Lettera di incarico professionale
2. Definire i confini del rapporto con il cliente
2.1 Le aspettative reciproche
2.2 Compensi e trasparenza
2.3 Difendersi da clienti smemorati e fiscali “creativi”
2.4 Agenda e gestione del tempo (illusione vs realtà)
Parte II – Il rapporto con i clienti
4. Il primo incontro
4.1 Capire (e far capire) chi si ha davanti
4.2 Decidere se accettare o meno un incarico valutandone la sostenibilità
4.3 Commercialista caro, costoso, inutile o scarso?
5. Gestire i clienti storici
5.1 Fidelizzazione e rispetto dei ruoli
5.2 Saper ascoltare (oltre le lamentele sul fisco)
5.3 Quando il “vecchio” diventa un freno
5.4 Test su come veniamo percepiti
5.5 Il passaggio generazionale e i clienti “di famiglia”
5.6 Quando il cliente scompare
6. Accogliere nuovi clienti
6.1 Diritti del vecchio e doveri del nuovo commercialista
6.2 Costruire fiducia senza promesse impossibili
6.3 Come distinguersi in un mercato saturo
6.4 Gestire le abitudini radicate
7. Come dire di no senza sentirsi in colpa
7.1 I limiti professionali
7.2 Quando conviene lasciar andare un cliente
7.3 La gestione del cliente moroso
7.4 La responsabilità contrattuale del commercialista
7.5 I canali di comunicazione
Parte III – Sopravvivenza quotidiana
8. Scadenziario: l’arte della corsa a ostacoli
8.1 Sopravvivere a dichiarazioni, contabilità e bilanci
8.2 La delega al collaboratore
8.3 Lo studio come azienda familiare
8.4 La gestione dello stress
9. La tecnologia come alleato/nemico
9.1 Software gestionali, fatturazione elettronica, IA e nuove sfide
9.2 Evitare di diventare schiavi delle notifiche
10. La formazione continua senza impazzire
10.1 Scelta dei corsi utili
Parte IV – Visione a lungo termine
11. Coltivare la propria reputazione
11.1 Pubbliche relazioni, social e scrittura professionale
11.2 Il ruolo del passaparola (ancora vivo e vegeto)
12. Prepararsi al futuro
12.1 Cosa resterà del commercialista “tradizionale”
12.2 Le competenze nuove da acquisire
Parte V – Per chi inizia
13. Vale ancora la pena intraprendere questa strada?
14. L’equipaggiamento di base del novizio
14.1 Iscrizione all’albo e dintorni
14.2 Assicurazione professionale: il paracadute obbligatorio
14.3 Come scegliere una polizza sensata (senza farsi fregare dai cavilli)
14.4 Specializzarsi o non specializzarsi?
14.5 Pubblicità, social e marketing dello studio
14.6 Come comunicare senza sembrare venditori di aspirapolvere
14.7 Determinare il compenso (senza sentirsi in colpa)
14.8 L’avvio dello studio: da solo o in associazione?
Formulario sul Primo Grado del Contenzioso tributario
Edizione 2026 aggiornata con la guida illustrata al deposito del ricorso nel SIGIT
Con l’acquisto dell’eBook è possibile scaricare i modelli editabili in formato Word tramite link diretto incluso all’interno del testo.
eBook in pdf di 204 pagine.
Il Formulario per il Primo Grado del Contenzioso Tributario di Roberto Molteni è uno strumento operativo indispensabile per avvocati, commercialisti e consulenti fiscali che si occupano di contenzioso avanti le Corti di Giustizia Tributaria di Primo Grado. L’opera, aggiornata alla riforma del processo tributario e al nuovo sistema SIGIT (Sistema Informativo della Giustizia Tributaria), fornisce modelli di ricorsi, memorie e atti processuali già testati nella prassi professionale e accompagnati da commenti pratici, schemi difensivi e riferimenti giurisprudenziali.
Questa edizione 2026 è arricchita da:
L’eBook contiene oltre 30 modelli editabili, suddivisi per fattispecie ricorrenti nel contenzioso tributario:
La Rottamazione Quinquies rappresenta l’ultima opportunità concessa ai contribuenti per regolarizzare i debiti iscritti a ruolo in modo agevolato, con una significativa riduzione di sanzioni e interessi.
Questa guida operativa illustra in maniera chiara e completa tutte le regole, scadenze e modalità previste dalla nuova definizione agevolata prevista dal disegno di Legge di Bilancio 2026, con esempi pratici e tabelle riassuntive. Il manuale accompagna il lettore passo dopo passo nella comprensione della normativa, dalla presentazione dell’istanza alla gestione dei pagamenti, offrendo un supporto pratico per contribuenti, professionisti e intermediari fiscali.
Aggiornamenti gratuiti fino alla pubblicazione in GU della Legge di bilancio 2026
eBook in pdf di 61 pagine.
Ti segnaliamo l'utile Excel "Rottamazione Quinquies: definizione agevolata | Excel" di supporto nell'adesione alla Rottamazione Quinquies a seguito della riammissione alla definizione agevolata cartelle e ruoli prevista dal disegno di Legge di Bilancio 2026.
L’obiettivo è fornire al lettore, professionista, imprenditore o cittadino, uno strumento di orientamento chiaro e affidabile per comprendere le regole della Rottamazione quinquies e coglierne le opportunità, nel rispetto della legalità e della sostenibilità finanziaria.
Per rendere una materia così complessa di agevole comprensione anche ai non addetti ai lavori, al termine di ogni capitolo è proposta una sintesi operativa dei principali passaggi logici e procedurali. In chiusura del volume, i lettori troveranno inoltre una sezione con diverse domande frequenti, tratte dalle richieste più ricorrenti giunte in redazione, corredate da risposte commentate.
Si precisa che il presente testo è attualmente in versione di bozza, in attesa dell’approvazione definitiva della Legge di bilancio 2026 e delle conseguenti prassi interpretative dell’Agenzia delle Entrate. Il testo sarà pertanto oggetto di successivi aggiornamenti e integrazioni, al fine di recepire le disposizioni definitive e le interpretazioni ufficiali che ne deriveranno.
In un Paese in cui la fiscalità rappresenta al tempo stesso un dovere civico e una sfida quotidiana, la pace fiscale non è soltanto un provvedimento economico, ma un segnale culturale: un invito a ristabilire un patto di fiducia tra lo Stato e i contribuenti, fondato sulla trasparenza, la responsabilità e la possibilità concreta di ripartire.
Prefazione
Quadro di riferimento, sviluppo storico e ragioni dell’intervento legislativo
1.1 Riscossione e sanatorie fiscali: analisi della ciclicità nei modelli di definizione agevolata
1.2 Dal potenziale all’incassato: la realtà dei numeri della riscossione
1.3 Contesto normativo e tecnico della Rottamazione quinquies
1.4 Osservazioni critiche sulla riammissione dei decaduti e l’effetto premiale implicito
1.5 Sintesi del capitolo
Il perimetro di applicazione e i benefici agevolati
2.1 Le due definizioni agevolate
2.2 Definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione
2.3 Definizione agevolata in materia di tributi delle regioni e degli enti locali
2.4 Sintesi del capitolo
La rottamazione dei carichi affidati a AdER
3.1 Il meccanismo di estinzione del debito
3.2 I debiti rottamabili
3.3 Ammontare delle somme da versare
3.4 Durata
3.5 Modalità di pagamento
3.6 Eliminazione delle maxi-rate
3.7 Principio di proporzionalità
3.8 Assenza della fee d’ingresso
3.9 Decadenza
3.10 Rata minima
3.11 Modalità di adesione
3.12 Sospensione delle misure esecutive
3.13 Comunicazione dell’agente della riscossione
3.14 Differenze rispetto alla Rottamazione quater
3.15 Esempi pratici
3.15.1 Esempio 1 – Gli impatti della soglia minima di €100 su un debito di €4.500
3.15.2 Esempio 2 – Debito di €16.200 e dilazione in 9 anni
3.15.3 Esempio 3 – Contribuente decaduto dalla R4
3.15.4 Esempio 4 – Contribuente con fermo amministrativo in corso
3.15.5 Esempio 5 – Contribuente con rateizzazione ordinaria in corso
3.15.6 Esempio 6 – Contribuente residente in zona alluvionata
3.16 Sintesi del capitolo
La rottamazione dei tributi locali
4.1 La rottamazione dei tributi locali
4.2 Autonomia decisionale e perimetro di applicazione
4.3 Contenuto e benefici della definizione
4.4 Limiti temporali e coerenza finanziaria
4.5 Finalità e impatti attesi
4.6 Profili operativi e collegamento con la “Rottamazione quinquies”
4.7 Esempi applicativi di rottamazione locale
4.7.1 Esempio 1 – Comune di XY: “Mini-rottamazione TARI”
4.7.2 Esempio 2 – Comune di XY: canone ICP
4.7.3 Esempio 3 – Provincia di XY: sanzioni del Codice della strada
4.7.4 Esempio 4 – Comune di XY: COSAP arretrata e contenzioso pendente
4.8 Sintesi del capitolo
Controversie e saldo e stralcio
5.1 Il conflitto etico-fiscale: equità percepita e coerenza del sistema
5.2 Micro-cartelle e saldo-e-stralcio: cosa c’è (e cosa non c’è) nella bozza
5.3 Sostenibilità strutturale e osservazioni delle Regioni
5.4 Il ruolo delle Regioni e degli Enti locali
5.5 Conclusione: una “pace fiscale” più matura
5.6 Sintesi del capitolo
Domande e risposte sulla Rottamazione quinquies
6.1 Ambito di applicazione e benefici
6.2 Procedure e termini
6.3 Effetti sulle misure cautelari e sulle azioni esecutive
6.4 Impatto sui contenziosi in corso
6.5 Conseguenze in caso di inadempienza
6.6 Condizioni eccezionali e precedenti rottamazioni
Appendice
7.1 Una misura strutturale per la gestione dell’arretrato fiscale
7.2 I vantaggi per il contribuente
7.3 Una struttura di pagamento più sostenibile
7.4 Paletti di accesso: chi entra e chi resta fuori
7.5 Effetti immediati e tutele per il contribuente
7.6 Un nuovo equilibrio tra rigore e sostenibilità
Bibliografia
Prassi (Prassi amministrativa e Documenti ufficiali)
Giurisprudenza (Giurisprudenza e Decisioni giudiziarie)
Fonti (Dati statistici)
Guida sui crediti d’imposta Beni strumentali industria 4.0 e Transizione 5.0.
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L’ebook fornisce un'analisi chiara e approfondita delle agevolazioni fiscali per le imprese che investono in beni strumentali che investono in beni strumentali nuovi, analizzandone i presupposti soggettivi e oggettivi per accedere all’incentivo, oltre alle modalità di utilizzo, le ipotesi di cumulo con altre agevolazioni e gli adempimenti connessi.
Grazie a una trattazione dettagliata e operativa, il testo guida imprenditori, professionisti e consulenti fiscali nella corretta applicazione delle misure di Industria 4.0 e Transizione 5.0, con particolare attenzione agli adempimenti, alla fruizione del credito d’imposta e alle comunicazioni obbligatorie al GSE.
L'eBook è corredato da Esempi pratici e casi studio, nonchè un fac-simile del modello di autocertificazione, da redigere a firma del legale rappresentante entro la fine del periodo di imposta di riferimento.
Ti segnaliamo il tool in excel Credito di imposta investimenti Transizione 5.0 (Excel) di supporto per la rendicontazione dei progetti di investimento per la transizione 5.0 (efficientamento energetico) e determinazione del credito di imposta spettante.
Sintesi
Introduzione
1.1 Cosa s’intende per beni 4.0
1.2 Il piano nazionale Industria 4.0
Ambito soggettivo
2.1 Crediti 4.0 per le sole imprese
2.2 Crediti non 4.0 anche per i professionisti
Investimenti agevolati
3.1 Beni strumentali nuovi: caratteristiche generali
3.2 Acquisizioni in proprietà o leasing
3.3 Beni strumentali 4.0
3.3.1 Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti
3.3.1.1 Quali caratteristiche devono avere i beni per beneficiare dell’agevolazione fiscale dell’iperammortamento
3.3.2 Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità
3.3.3 Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0
3.3.4 Richiesta parere tecnico
3.4 Beni immateriali 4.0
3.4.1 Software embedded (integrato in un bene materiale)
3.5 Beni di importo non superiore a 516,46 euro
3.6 Beni con IVA indetraibile
3.7 Costi accessori, opere murarie e attrezzature in dotazione del bene agevolato
Misura del credito
4.1 Determinazione del credito spettante
4.2 Misura del credito dal 16.11.2020 al 31.12.2022
4.2.1 Investimenti effettuati dal 16.11.2020 al 30.06.2021 e discipline sovrapposte
4.3 Misura del credito dal 01.01.2023 al 31.12.2025
Momento di fruizione del beneficio
5.1 Effettuazione investimento tra acquisto e leasing
5.1.1 Beni realizzati in economia
5.1.2 Beni realizzati con appalto a terzi
5.1.3 Investimenti non conclusi entro il 31 dicembre 2021 e finestra di accesso
5.1.4 Acconto entro il 31 dicembre 2021 e scelta tra leasing o acquisto nel 2022
5.1.5 Investimenti non conclusi entro il 31 dicembre 2022 e finestra di accesso
5.2 Momento di fruizione del beneficio
Credito di imposta in compensazione
6.1 Credito di imposta in compensazione
6.1.1 Credito di imposta e nuova comunicazione al GSE
6.1.2 Credito di imposta e tardiva interconnessione
6.1.3 Presentazione della dichiarazione e visto di conformità
6.1.4 Non applicazione limiti di compensazione
6.1.5 Trasferimento credito di imposta per operazioni straordinarie
6.2 Codici tributo utilizzabili in F24
Comunicazione ante utilizzo del credito
7.1 Ex comunicazione al MISE
7.2 La comunicazione al GSE sui modelli 2024
7.2.1 Esempio comunicazione e completamento degli investimenti
7.2.2 Esempio comunicazione preventiva
7.3 La nuova comunicazione al GSE per gli investimenti 4.0 del 2025
Trattamento fiscale e contabile
8.1 Trattamento fiscale
8.1.1 Indicazione in dichiarazione dei redditi
8.1.2 Indicazione in dichiarazione dei redditi della prenotazione degli investimenti
8.1.3 Indicazione in dichiarazione dei redditi con interconnessione tardiva (faq agenzia entrate)
8.1.4 Indicazione in dichiarazione dei redditi 2025 periodo di imposta 2024
8.2 Trattamento contabile
Cumulo
9.1 Cumulo
9.1.1 Nuova Sabatini
Perdita agevolazione
10.1 Perdita agevolazione
10.1.1 Investimenti sostitutivi
10.1.2 Beni in leasing
10.1.3 Furto del bene
Documentazione a supporto
11.1 Documentazione e adempimenti di supporto
11.1.1 La dicitura in fattura
11.1.2 Doppia dicitura se c’è anche l’agevolazione Sabatini
11.1.3 La perizia asseverata o autocertificazione
11.1.4 Esempio autocertificazione del legale rappresentante
Credito Transizione 5.0
12.1 Sintesi della misura
12.2 Ambito soggettivo
12.3 Progetti di innovazione agevolabili
12.4 Misura del beneficio e cumulo
12.5 Iter procedurale
12.6 Codice tributo del credito di imposta 5.0
Novità della Legge di bilancio 2026
13.1 Da credito di imposta a maxi ammortamento
Il volume fornisce un quadro generale su tutte le disposizioni agevolative presenti nel comparto del cinema, dell’audiovisivo, della produzione di videogiochi e della musica.
eBook in pdf di 151 pagine.
La disamina svolta prende le mosse dalla ricerca delle ragioni alla base della tutela economia di settore e, fornendo una preliminare ricostruzione dei concetti di “nazionalità italiana” e di “eleggibilità culturale”, arriva a misurare le varie forme di contribuzione diretta messe in campo dal Legislatore e gestite dalla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della cultura consistenti in contributi automatici, selettivi, alle attività di promozione e i piani straordinari in favore dei soggetti interessati.
La disamina, poi, non poteva tralasciare la complessa fenomenologia di rapporti contrattuali con differenti figure professionali che forniscono il proprio contributo artistico ed organizzativo nel peculiare settore.
Hanno assunto rilievo, in questo senso, taluni aspetti contrattuali e il contenuto di quelle clausole imposte dal legislatore che devono essere attentamente valutate nelle varie fasi di predisposizione e di stipula degli accordi contrattuali. Parimenti, è stata esaminata la compatibilità sul piano domestico di talune vantaggiose forme di garanzia cinematografica di diritto statunitense, da sempre la patria indiscussa del cinema.
La parte centrale del volume è dedicata alla compiuta analisi delle varie forme di Tax credit cinematografico afferenti alla produzione, alla distribuzione, all’esercizio cinematografico, alle industrie tecniche e di post-produzione, al potenziamento dell’offerta cinematografica, all’attrazione in Italia degli investimenti esteri nel campo del cinema. In linea di continuità sistematica si passa, poi, alla disamina delle questioni che afferiscono al credito di imposta per i finanziatori esterni e alle importanti implicazioni connesse alla necessità di formulare in maniera corretta e nel rispetto dei canoni previsti, i contratti di “associazione in partecipazione” al fine di non determinare la nullità degli stessi con la conseguente applicazione, ove gli apporti esterni non risultino qualificabili a titolo di “investimento di rischio” e gli accordi contrattuali non producano una reale partecipazione dell’associato all’affare economico, ma si traducano essenzialmente nel mero acquisto di un credito fiscale a un prezzo inferiore al suo valore nominale, di possibili misure sanzionatorie di natura amministrativa e penale.
L’analisi di tali questioni, ad evidenza, ha richiesto di approfondire anche la circostanza come la concessione di crediti di imposta richiami inevitabilmente importanti profili di interesse sul piano giuridico, con particolare riguardo al tema della fiscalità e in rapporto a una complessa serie di questioni che, ordinariamente, connotano la determinazione e l’utilizzo dei crediti d’imposta tributari utilizzabili in compensazione mediante modello F24, ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. n. 241/1997.
Il volume, poi, passa in rassegna la disciplina del credito di imposta per la musica e anche il nuovo credito di imposta per la produzione di videogiochi.
Sono analizzate, a seguire, tutte le maggiori questioni di ordine fiscale che riguardano le modalità di dichiarazione, di utilizzo in compensazione, di cessione, trasferimento e reinvestimento dei crediti di imposta esaminati, compresa l’individuazione dei codici tributi da utilizzare nel modello F24.
Uno specifico approfondimento in tale contesto è riferito alla definizione dei concetti di competenza ed effettivo pagamento delle spese cinematografiche come utilizzati dal Legislatore, in rapporto ai generali concetti tributari di inerenza e deducibilità delle spese utilizzati in tema di determinazione del reddito d’impresa.
Dalla ricostruzione delle norme generali di contesto è emersa, poi, la rilevanza dei compiti attribuiti alla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura con particolare riguardo alla definizione delle responsabilità riferite alla corretta determinazione della misura dei crediti di imposta, dei poteri di controllo, della gestione della procedura di richiesta e di attribuzione delle agevolazioni tributarie in esame e, non da ultimo, del potere di recupero dei crediti di imposta indebitamente fruiti.
Proprio su tale ultimo aspetto, l’analisi svolta mette in evidenza alcuni profili di estremo interesse connessi all’attribuzione alla DGCA di compiti di sviluppo dei complessi e molteplici aspetti, di natura eminentemente tributaria, sottesi alla verifica qualitativa e quantitativa degli oneri sostenuti dai soggetti beneficiari dei crediti in parola e di concreto recupero dei crediti di imposta indebitamente fruiti in ragione del fatto che dette attività sono tipicamente e ordinariamente attribuite all’Amministrazione finanziaria e seguono regole e procedure che esulano dalle mansioni e dai compiti del MiC.
Sintesi
1. La tutela economica del settore cinematografico
1.1 Scopo e origini della tutela
1.2 L’evoluzione della disciplina di settore
1.3 Forme di contribuzione diretta (contributi e piani straordinari)
1.3.1 Contributi automatici
1.3.2 Contributi selettivi
1.3.3 Contributi alle attività di promozione
1.3.4 Il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo
1.3.5 Il Registro pubblico delle opere cinematografiche e audiovisive (cd. PRCA)
1.3.6 Le novità recate dalla Legge di bilancio 2025
1.4 Procedure e obblighi amministrativi
1.4.1 Le modalità di richiesta delle agevolazioni
1.4.2 Requisiti dei soggetti richiedenti
1.4.3 Cause di decadenza dai benefici
1.4.4 Limiti annuali dei benefici e controllo della spesa
1.4.5 L’obbligo di deposito delle opere presso la Cineteca nazionale
1.5 Categorie e requisiti particolari delle opere audiovisive
1.5.1 La “nazionalità italiana”
1.5.2 L’“eleggibilità culturale”
1.5.3 La qualifica di opera audiovisiva di “espressione originale italiana”
1.5.4 La qualifica di “opera difficile”
1.5.5 La qualifica di film “d’essai”
1.5.6 Le opere con destinazione cinematografica
2. Soggetti e contratti nel mondo del cinema
2.1 Le figure principali della catena produttiva cinematografica
2.1.1 L’autore dell’opera cinematografica
2.1.2 Il produttore
2.1.3 Gli attori
2.1.4 I cosiddetti “rumoristi”, i doppiatori, il costumista
2.2 La contrattualizzazione delle fasi di creazione e commercializzazione dell’opera cinematografica
2.2.1 La fase di realizzazione del film
2.2.2 La fase di produzione del film
2.2.3 La post-produzione cinematografica
2.2.4 La distribuzione cinematografica
2.2.5 Il cosiddetto “minimo garantito”
3. I crediti di imposta per il settore cinematografico e audiovisivo
3.1 Il credito d’imposta per le imprese di produzione cinematografica e audiovisiva (art. 15 legge n. 220/2016). Disposizioni generali
3.1.1 Requisiti di ammissione al beneficio
3.1.2 Ambito e limiti di attribuzione
3.1.3 Idoneità (preventiva) al credito d’imposta
3.1.4 Determinazione della spesa ammissibile all’agevolazione (cd. “costo eleggibile”)
3.1.5 Ammissibilità delle spese in caso di coproduzione, compartecipazione e produzione internazionali
3.2 Credito d’imposta per la produzione di opere cinematografiche di finzione
3.3 Credito d’imposta per la produzione di opere cinematografiche e di videoclip
3.4 Credito d’imposta per la produzione di opere televisive e web
3.5 Credito d’imposta per la produzione di documentari e delle opere di animazione cinematografica
3.6 Il credito d’imposta per le imprese di distribuzione cinematografica e audiovisiva
3.6.1 Caratteristiche descrittive
3.6.2 Determinazione e spettanza del credito d’imposta
3.6.3 Limiti di attribuzione
3.7 Il credito d’imposta per le imprese dell’esercizio cinematografico
3.7.1 Inquadramento generale
3.7.2 Caratteristiche delle sale agevolabili
3.8 Il credito d’imposta per le industrie tecniche e di post-produzione
3.8.1 Inquadramento generale
3.8.2 Soggetti ammessi al beneficio
3.8.3 Limiti di ammissibilità
3.9 Il credito d’imposta per il potenziamento dell’offerta cinematografica
3.9.1 Inquadramento generale
3.9.2 Determinazione del credito d’imposta
3.9.3 Caratteristiche delle sale agevolabili
3.10 Il credito d’imposta per l’attrazione in Italia di investimenti nel settore cinematografico e audiovisivo
3.10.1 Inquadramento generale
3.10.2 Soggetti ammessi al beneficio
3.11 Il credito d’imposta per l’attrazione di investimenti da parte di imprese esterne al settore cinematografico e audiovisivo (c.d. “Tax credit esterno”)
3.11.1 Caratteristiche, requisiti, limiti e decadenze del credito d’imposta per i finanziatori esterni
3.11.2 Il “Tax credit esterno” quale investimento di rischio
3.11.3 Aspetti di rilievo e criticità da valutare nella stipula dei contratti con i finanziatori esterni
4. Il credito d’imposta per la produzione di videogiochi e per la musica
4.1 Il credito d’imposta per la produzione di videogiochi
4.1.1 Cenni introduttivi
4.1.2 Caratteristiche e misura dell’agevolazione
4.1.3 Soggetti beneficiari, requisiti e adempimenti
4.1.4 Modalità di richiesta del credito d’imposta
4.1.5 Cause di decadenza
4.1.6 Attività di controllo e profili sanzionatori
4.2 Il credito d’imposta per la musica
4.2.1 Caratteristiche generali
4.2.2 Misura del credito d’imposta
4.2.3 Soggetti beneficiari e requisiti
4.2.4 Modalità di richiesta dell’agevolazione
4.2.5 Cause di decadenza
5. Garanzie contrattuali di completamento dell’opera e formule di pagamento in ambito cinematografico
5.1 La diffusione in Italia di formule contrattuali di diritto statunitense
5.2 Le garanzie cinematografiche di diritto statunitense
5.2.1 Il “Completion bond”
5.2.2 La “Self completion guarantee” e il meccanismo del “direction to pay”
5.2.3 Le differenze operative sostanziali riferite all’utilizzo della Self completion guarantee in ipotesi di produzione internazionale Italia-USA
5.3 Compatibilità della Self completion guarantee con la disciplina domestica
5.3.1 Premessa
5.3.1.1 La “delegazione di pagamento” ex art. 1269 c.c.
5.3.1.2 La “cessione del credito” ex art. 1260 c.c.
5.3.1.3 Il contratto di “accollo” ex art. 1273 c.c. e l’“espromissione” di cui all’art. 1272 c.c.
5.3.1.4 L’“estinzione per compensazione” di cui all’art. 1241 c.c.
5.3.2 Applicabilità della Completion bond e della Self completion guarantee nel nostro Paese
5.4 L’effettivo pagamento dei costi di produzione in rapporto alla possibilità di compensazione commerciale delle spese sostenute
5.5 Analisi dei profili fiscali connessi all’utilizzo della Self completion guarantee
6. Profili fiscali di interesse generale
6.1 Obblighi dichiarativi in caso di utilizzo di crediti di imposta cinematografici
6.2 Utilizzo, cessione e reinvestimento dei crediti di imposta
6.2.1 Modalità di utilizzazione del credito d’imposta
6.2.2 Compensazione del credito d’imposta senza limiti annuali generali
6.2.3 Cessione del credito d’imposta
6.2.4 Cessione del credito d’imposta in favore della consolidante
6.2.5 Trasferimento del credito d’imposta in seno alla cessione di un ramo d’azienda
6.3 Il rapporto tra deducibilità ed eleggibilità dei costi di produzione cinematografica
6.4 Deducibilità delle perdite connesse alla mancata restituzione degli apporti al finanziatore esterno
6.5 Codici tributo da utilizzare nel modello F24 relativi ai crediti di imposta esaminati
6.6 Contabilizzazione dei contratti di cessione dei diritti per lo sfruttamento economico dell’opera cinematografica
7. Controlli e sanzioni
7.1 Poteri e procedure di controllo
7.1.1 Il riscontro formale tra credito spettante e credito utilizzato
7.1.2 Il recupero del credito non spettante
7.1.3 Il potere di richiesta di documentazione e il potere di accesso
7.2 Il quadro sanzionatorio di riferimento
7.2.1 Sanzioni amministrative generali applicabili per l’utilizzo di crediti di imposta “non spettanti” o “inesistenti”
7.2.2 Sanzioni penali applicabili per l’utilizzo di crediti di imposta “non spettanti” e “inesistenti”
7.3 Rilevanza amministrativa e penale dell’indebita fruizione del credito cinematografico
7.3.1 Il credito d’imposta cinematografico: ipotesi di “non spettanza”/“inesistenza”
7.3.2 Con particolare riguardo al Tax credit per investimenti esterni
Bibliografia
Il volume offre un’analisi completa e aggiornata dell’istituto del patto di famiglia, introdotto nel nostro ordinamento con la Legge n. 55/2006, quale strumento per il passaggio generazionale dell’impresa familiare in un quadro di equilibrio tra esigenze aziendali e tutela dei legittimari.
L’opera, di taglio operativo e con ampio richiamo alla giurisprudenza più recente, esamina gli aspetti civilistici, fiscali e successori connessi alla stipula del patto, fornendo esempi pratici, riferimenti normativi e schemi utili per professionisti, notai, avvocati, consulenti fiscali e imprenditori.
eBook in pdf di 79 pagine.
La disciplina del Codice civile
2.1 Lineamenti e regole di circolazione di aziende e quote
2.2 I beni oggetto del trasferimento
2.3 La forma dell’atto e i soggetti coinvolti
2.4 Gli effetti del patto di famiglia
2.4.1 Effetto immediato reale: il trasferimento d’azienda
2.4.2 Effetto immediato obbligatorio: la liquidazione degli altri partecipanti
2.4.3 Effetti differiti: riunione fittizia, imputazione ex se
2.4.4 Effetti differiti: divieto di collazione e di azione di riduzione
2.4.4.1 La collazione
2.4.4.2 L’azione di riduzione
2.5 I vizi del consenso e la mancata partecipazione
2.6 Scioglimento e modifica
I limiti e le opportunità del patto di famiglia
3.1 Introduzione
3.2 I limiti posti dall’ordinamento: il divieto dei patti successori
3.3 La disciplina in tema di legittima
3.4 La donazione e il patto di famiglia a confronto
3.5 Le varie soluzioni a confronto per il nostro caso
3.6 La donazione con testamento
3.7 La donazione dei beni in comunione ai figli ed il testamento per il coniuge
3.8 Il patto di famiglia con liquidazione dei legittimari da parte del disponente
3.9 La donazione in comunione dei tre immobili
3.10 Un confronto tra donazione e patto di famiglia
3.11 La soluzione del trust
La fiscalità del patto di famiglia
4.1 Introduzione
4.2 Imposizione diretta
4.3 Profili di fiscalità indiretta del patto di famiglia: i diversi approcci
4.4 Imposizione indiretta: inquadramento
4.5 Le teorie dottrinali: la teoria atomistica
4.6 Le teorie dottrinali: la teoria unitaria
4.7 La ricostruzione della Cassazione del 2018
4.8 Le critiche all’ordinanza 2018
4.9 Argomenti a favore dell’approccio unitario
4.10 Inaccettabilità della tesi della Cassazione a prescindere dalla visione unitaria
4.11 La Cassazione rivede le sue posizioni: Cass. 24 dicembre 2020 n. 29506
4.12 La tassazione in ipotesi di scioglimento o di recesso dal patto di famiglia
4.13 L’agevolazione di cui all’art. 3, comma 4-ter, D.Lgs. n. 346/90
Le risposte dell’Agenzia in tema di patto di famiglia
5.1 Risposta n. 450 del 30 ottobre 2019: esenzione 4-ter e diritto di recesso
5.2 Risposta n. 37 del 7 febbraio 2020: la superholding destinata ai cugini
5.3 Risposta n. 38 del 7 febbraio 2020: il passaggio della nuda proprietà con i diritti di voto
5.4 Risposta n. 155 del 28 maggio 2020: lo scioglimento della comunione attraverso la scissione asimmetrica
5.5 Risposta n. 552 del 28 agosto 2021: esenzione e controllo dell’azienda
5.6 Risposta n. 571 del 30 agosto 2021: esenzione e franchigie
5.7 Risposta n. 72 del 18 marzo 2024: comunione e 4-ter
5.8 Esenzione da imposta di donazione e operazioni straordinarie
5.8.1 Introduzione
5.8.2 La trasformazione
5.8.3 La scissione
5.8.4 La fusione societaria
5.8.5 La cessione e la permuta
5.8.6 Il conferimento di partecipazioni
Un esempio concreto di patto di famiglia
