Ciao Gianni,Ciao Mardoc, alcune precisazioni senza polemica:
1) ho riletto i miei post e non ho scritto che il debito è troppo alto;
2) tu hai scritto che il debito è raddoppiato a causa degli interessi passivi;
3) se tu scrivi che "il debito pubblico è la ricchezza dei cittadini", un semplice ragioniere che non studia macro-economia (quella vera che studi tu), a ragionamento pensa che più è alto il debito, più i cittadini sono ricchi: ho capito bene? perchè questa cosa mi perplime assai
4) l'ipotesi dell'azzeramento degli interessi l'ho scritto io e non tu: se tu dici che gli interessi hanno portato in 14 anni il debito da 140 miliardi a oltre 1000 miliardi, ho dedotto da ragioniere che forse agendo sulla leva degli interessi si potesse alleggerire il nostro paese. Se così non è allora ho dedotto male.
5) nel mio precedente intervento e in riferimento al punto 3), ho ipotizzato uno scenario e ho chiesto in mano a chi è il debito pubblico. Ho chiesto ciò proprio perchè non sono laureato e non studio macro-economia, se puoi rispondi nel merito invece di fare inviti;
6) ti ribadisco che siamo d'accordo sulla sovranità monetaria, sull'euro ritengo che non sia la causa dei nostri mali quanto un amplificatore degli stessi; ti risottolineo nuovamente che la spesa deve essere intelligente e lungimirante. La scuola e la pratica lavorativa trentennale mi hanno insegnato la cosiddetta "corrispondenza tra fonti e impieghi" tale che per un investimento a lungo ci si indebita a lungo, per un investimento a breve ci si indebita a breve. Questo vale x le aziende ma vale a maggior ragione per lo Stato.
7) Ammettendo che domattina la Sicilia ottenesse l'indipendenza, ipotizziamo che tutti i suoi precedenti debiti siano stati onorati (quindi è immacolata), da domani si stampa la sua bella moneta con essa regola i suoi scambi interni, tutto ok: decide di costruire il ponte sullo stretto, deve comprare dallo stivale il cemento e il ferro in quanto ne è sprovvista: come paga la merce? con le lire siciliane? e chi decide quanto valgono, la banca di Sicilia? Ti faresti pagare in lire siciliane?
L'argomento, mi ripeto, è complesso e un forum a riguardo (per dovere di sintesi) non credo sia il posto ideale per simili questioni, mio parere personale e discutibile.
Buona serata - Gianni
figurati, nessuna polemica!!! Hai frainteso il mio invito a rileggere.
3 tuoi post fa hai scritto: "....stato irresponsabilmente spendaccione.....", e io qui ho pensato che volessi dire che lo stato ha speso più di quanto doveva.......e che il debito pubblico fosse troppo elevato. E ti ho risposto dicendo che la spesa per interessi sul debito è stata troppo elevata per via del divorzio tra tesoro e banca d'italia avvenuto nel 1981. Questo divorzio è stato il preludio alla costruzione e all'ingresso nell'unione monetaria. E per via di quel divorzio il debito pubblico è raddoppiato in 14 anni. Mentre prima, quando la banca d'italia svolgeva la funzione di prestatore di ultima istanza, il debito pubblico è stato sempre sotto controllo, perchè pagavamo interessi giusti e non da strozzini (mercati finanziari).
I cittadini sono più ricchi se lo stato spende per i cittadini.....per costruire infrastrutture, sanità, istruzione e pagare stipendi. Ma se lo stato per pagare gli interessi sul debito, per costruire infrastrutture, per la sanità, per l'istruzione e per altro, prima deve spillare soldi ai cittadini (tramite tasse elevatissime) oppure rivolgendosi ai soli mercati finanziari, tramite indebitamento, allora i cittadini saranno sempre più poveri, e il debito pubblico sale sempre di più. (questa è l'essenza della perdita della sovranità monetaria, cioè che lo stato non è più uno stato, ma è diventato un qualunque soggetto, che deve prima procurarsi la moneta (tasse) e poi spendere meno di ciò che ha incassato. Per non parlare poi della perdita di uno strumento di politica economica, qual'è la moneta).
E questo si riconnette al tuo punto 3)
Al punto 3), hai concluso dicendo: ".......(a mio avviso dipende da chi è il creditore). Giusto. Quando una stato sovrano emette debito, si indebita nei confronti di se stesso, è una partita di giro tra tesoro e banca d'italia.
(Inoltre, avere una banca che funge da prestatore di ultima istanza rende il debito più sicuro, e chi acquista titoli non chiederà un tasso da strozzino).
Riguardo all'esempio della sicilia, si riconnette alla moneta quale strumento di politica economica.
Il prezzo di una moneta è deciso dai mercati valutari.
Quindi nel caso da te proposto entra in gioco la politica del cambio.
Gianni per me è un piacere parlare di macroeconomia.
Spero di aver risolto le tue perplessità. Se così non fosse torna a scrivere.
Ciao