Perfetto Alberto............!!
Stamane ho sentito al TG che sei in Florida
)
Queste spese, quando non sono incrementative del valore del bene, sono considerate (erroneamente) immobilizzazioni immateriali oppure oneri pluriennali. Di conseguenza, il loro costo storico è iscritto in Bilancio ed annualmente ammortizzato mediante quote calcolate nel rispetto del criterio fiscale di deducibilità. In realtà esse devono considerarsi degli ordinari costi di gestione, da contabilizzare normalmente come tali, con l’unica accortezza di considerare, in sede di dichiarazione dei redditi (e solo in tale sede), i loro limiti di deducibilità fiscale, operando le relative riprese (per gli oneri degli anni precedenti) ed i relativi rinvii al futuro (per le spese dell’esercizio del quale si sta compilando la dichiarazione). Tutto ciò deve avvenire extra-contabilmente, costituendo un grave errore far apparire in Bilancio le spese di manutenzione e le loro quote d’ammortamento. A nostro avviso però è altrettanto grave l’errata contabilizzazione delle spese di manutenzione anche nei casi in cui non c’è l’obbligo di Bilancio (come nelle società di persone e ditte individuali), perché un comportamento del genere produce comunque degli inquinamenti, per es. sugli accertamenti induttivi (studi di settore), in quanto il valore delle immobilizzazioni e degli ammortamenti diviene inattendibile.