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Ma A Questi Ragazzi Cosa Insegnano A Scuola?

catia71

Utente
Sono avvilita: ho avuto per 3 settimane uno stagista in azienda...la madre me lo aveva presentato come un genio, che mi avrebbe sollevato dal lavoro per le successive 3 settimane, invece dopo 3 giorni gli avrei dato una pedata nel didietro...a parte l'assoluta ignoranza in fatto di testi unici che è già incredibile di per sé, ma cosa insegnano a scuola? Saranno passati pure 18 anni, ma ai miei tempi si usciva dall'ITC che un registro iva lo sapevi compilare, che i redditi si dichiaravano nel modello 740 lo sapevi e riuscivi pure a compilarlo rigorosamente a mano, visto che i software uscivano allora e giravano in dos e comunque i calcoli li facevi con la calcolatrice perché il programma non li sviluppava.
Questi ragazzini in quarta ragioneria non hanno mai visto un registro iva, non sanno cos'è il testo unico iva e tanto meno quello delle imposte dirette, non sanno la differenza tra un ddt e una fattura, non sanno scorporare l'iva, e se metti loro sotto il naso un qualsiasi documento lo leggono senza capire cosa stanno leggendo, non sono interessati, non sono curiosi, non interessa loro crescere, imparare qualcosa. Se li metti davanti una fotocopiatrice con l'ingrandimento a 120 non sanno fare una fotocopia a 100. Se non sono capaci di fare qualcosa non ti domandano come fare, si mettono a giocare con il telefonino finché qualcuno non gli dice "c'è qualcosa che non va?". E' avvilente... l'altro giorno gli ho fatto fare i totali di un registro iva acquisti di una contabilità semplificata, poche scritture, c'è stato una mattinata, sapevo che era ancora vivo finché ho sentito la macchina calcolatrice che faceva rumore dopo un po' non l'ho più sentito alché gli faccio "sei ancora vivo o ti abbiamo perso?", lui tranquillo mi fa "si si tutto a posto, non torna" e mi ha ridato il registro con la faccia più tranquilla della terra. Gli dico "no, no non ci siamo capiti, deve tornare, rifai i totali se le somme tornano in orizzontale devono tornare anche in verticale", insomma alla fine l'ho se non me lo chiudevo da sola era ancora qui a far fuori la foresta amazzonica consumando rullini di carta.
Mi sono detta "forse ero anch'io così, è giovane, è estate dovrebbe essere in vacanza, ma non so se è davvero così, ho invece la senzazione che stiamo crescendo una generazione non solo di ignoranti, ma di apatici, impermeabili a tutto"...
 

ELENA D

Utente
Riferimento: Ma A Questi Ragazzi Cosa Insegnano A Scuola?

E tu hai avuto a che fare con un ragazzino di quarta ragioneria...

Pensa che ci sono tirocinanti iscritti al registro del tirocinio per Dottori Commercialisti, quindi pure laureati, che sono della stessa pasta di quello che hai incontrato tu.
Non è solo la scuola secondaria ad essere ridotta male, l'Università è ormai uno schiffo..... lauree triennali con esamini e programmi che fanno ridere (o piangere?)...
Io ho studiato su manuali di diritto privato, commerciale, per non parlare dell'esame di ragioneria (erano circa 6 libri)... ed ora li vedi dare quagli stessi esami con le dispensine e prendono 30... e poi ti dicono che se lo sono meritati perchè hanno letto 2 volte le dispense.....

Ma di cosa ti stupisci?
 

Bicia F

Utente
Riferimento: Ma A Questi Ragazzi Cosa Insegnano A Scuola?

fermo restando che hai davanti un ragazzino alle prime armi davvero, poniti nel giudicarlo in una visuale più neutra, ovvero: questo periodo è sinceramente da incubo per noi consulenti, ma non è che tu psicologicamente a monte hai riversato su di lui le incombenze di un impiegato già formato? lo stage è doverosamente formativo, come l'apprendistato, quindi per lui questo è sicuramente un periodo di cui potrà portare con sè il concetto del trottare...del lavoro duro, ma non dell'acquisizione del metodo...
poi valuta che la scuola, così come molti altri comparti è tragicamente demotivata e per contro le famiglie riversano ambiti educativi e psicologici che la scuola non può e non deve farsi carico...sta tutto nella sensibilità, competenza e dovere delle persone.
ai miei tempi avevo un professore, oggi affermato consulente fiscale e vicino al mio studio che sistematicamente e per tutto l'anno scolastico, nella sua ora - tecnica e computisteria - permetteva, anzi invitava: i ragazzi in cortile a giocare a pallone, le ragazze sedute sui banchi (lui si credeva un ...piacione) a sgallettare con lui...lui a leggere il giornale sempre!
solo in procinto della fine di anno scolastico chiese a me (la secchia e brava ragazza ancora in ritardo rispetto alle amiche più...avanti, sia in ambito sessuale che di spinelli...) di andar da buffetti, comprare per tutta la classe i modelli 770 (soldi da me anticipati, che qualche ex compagno deve ancora rimborsare...) e ci dettò sul tipico quaderno a quadretti da computisteria la ventilazione (semplicemente dettata e mai, dico mai spiegata) comprensione? uno zero spaccato...
i ns figli prendono da noi: se una madre è doverosamente alla moda, con fondo schiena tatuato (aquila 30 cm x 6), ma nemmeno sa in che sezione è il figlio (munito obbligatoriamente di cellulare a 7 anni) questo capita. se in casa si pranza col telegiornale a manetta, o la alda d'eusanio a merenda, questo si ripete; se il padre non colloquia col figlio, se al figlio non si consiglia di acquistare due volte l'anno un qualsiasi quotidiano, questi sono gli stagisti che meritiamo...
se i colleghi schiavizzano i praticanti oltremodo, se sgravano avvisi bonari senza accesso all'ade, ma con due telefonate ben assestate all'amico dello stesso sportello, questo otteniamo...
io nn sono assolutamente per spirito pessimista anzi il contrario, sempre solare...ma mi rendo conto che il marcio è ovunque, questo è l'andazzo di un paese alla frutta e questi i giovani che stiamo tirando sù...
unico antidoto a questo lassismo civico, sociale ed etico: andar controtendenza, non essere di moda, rendersi anche antipatici a volte, ma esser sempre noi stessi e faticare di più in tutti gli aspetti della vita...dalla scuola, al mondo del lavoro, dagli enti, al supermercato, da una passeggiata in bici ad un maggiore ascolto dell'altro. ciaooooo, resisti, prova ad intercettare un binario di comunicazione con lui, malgrado il periodo di scadenze infelici e che lui possa capire al più presto di investire su se stesso, malgrado la famiglia non lo abbia in fondo capito ed assistito nel suo percorso di crescita. buon lavoro ed in bocca al lupo!
 

Kob

Utente
Riferimento: Ma A Questi Ragazzi Cosa Insegnano A Scuola?

Sono avvilita: ho avuto per 3 settimane uno stagista in azienda ...
l'anno passato mi è capitata un'esperienza analoga alla tua ma con risultati ben diversi: nel mese di luglio abbiamo preso in studio una neo-dispomata ragioniera che - al posto di partire per le vacanze per festeggiare il diploma - aveva deciso di iniziare subito a lavorare (e secondo me già partivamo bene: una neo-diplomata che rinuncia alle vacanze di luglio per lavorare ... parte con il piede giusto).

siamo stati molto fortunati, abbiamo trovato una ragazza molto educata, volenterosa e preparata (nei limiti della preparazione che la scuola secondaria superiore può fornire: p.es. nella sua scuola di ragioneria non aveva mai utilizzato alcun software per la contabilità ... il che secondo me la dice molto sullo stato della scuola italiana ... ma questo è un inciso). Purtroppo, poi dopo qualche mese i genitori l'hanno chiamata a dare una mano alla casa del bar ed è dovuta andare ...

ad ogni buon conto credo che la questione della preparazione sia relativa: nel senso che la scuola (sia secondaria superiore, sia l'università) prepara in un modo assai differente dalla realtà professionale di tutti i giorni.

non è un caso, credo, che l'ingegnere neo-laureato può subito abilitarsi facendo l'esame di stato (idem per l'architetto) mentre il futuro dott.comm (o l'avvocato, o il notaio) devono fare un tirocinio: le seconde sono professioni dove la preparazione teorica deve essere integrata da quella pratica.

ciò detto non mi stupisco molto per le carenze di preparazione che hai notato: forse pretendevi troppo (per banale che sia ... capisco che per un neo-dispomato anche lo scorporo dell'IVA - se non lo ha mai visto - la prima volta può mettere in difficoltà ... la seconda volta no: una volta spiegato, se uno è sveglio allora lo capisce).

concludo una una piccola annotazione: tutto il mondo è paese, qualche mese fa' mio fratello (avvocato penalista) mi scriveva questa e-mail che copio e incollo ... consolatevi, a qualcuno capita sempre di peggio (il linguaggio è un po' scurrile, chiedo venia, ma mio fratello quel giorno era proprio fuori di se ...)

° ° ° esperienze con praticante avvocato ° ° °

Da: ...
Inviato: martedì 15 aprile 2008 20.40
A: ....
Cc: ...
Oggetto: SFOGO: da dove ..zzo viene sta gente?


Basta.

Sono avvilito.

Frustrato.

Continuo a scegliere collaboratori (praticanti) che paiono normali e invece sono brillanti come delle mucche e fanno cagate irripetibili a manetta.

Raggiungono un livello per me davvero imprevedibile, vi annoio raccontandovi una delle ultime, la mia preferita.

Salvo poi chiedervi Voi con chi avete a che fare?

Nel vostro ambiente sono normali le giovani collaboratrici o comunque i collaboratori, i neo laureati?

Premetto che mi era stata pure raccomandata da persona degna di fiducia che l’aveva seguita per la tesi.

Curriculum decente, bella presenza volenterosa, bene mi dico facciamola lavorare, diamole una possibilità


Arriviamo al dunque.

Dopo un mese le dico fammi una istanza di patteggiamento sulla falsariga di quella che abbiamo fatto insieme per il processo a Monza due giorni fa

Lei risponde “certo, ci provo”.

Premetto i reati di Monza erano il reato (a) e il reato (b), a Crema per il nuovo patteggiamento i signori PIPPO e PLUTO sono indagati per altri reati DIVERSI, (c) e (d).

Credevo che avendole insegnato/ mostrato il metodo era in grado di applicarlo a qualunque reato, credevo.

Le dico voglio quel risultato X.

In parole povere nel patteggiamento si raggiunge un accordo per la pena X e poi a ritroso costruisci il calcolo per arrivarci. IN UN CASO COME QUESTO NON CI SONO ALTRE PREOCCUPAZIONI.

In casi semplici, come quello di cui le ho chiesto di occuparsi, si riduce alla compilazione di un modello con i dati del signor PIPPO per fatti di reato commessi a Milano, Monza o…. l’importante è la formula matematica (è UNA PAROLA GROSSA, SI TOGLIE UN [censura] DI TERZO), null’altro. [n.d.r.: e già direi che lo scorporo dell'IVA è un passo molto, ma molto più avanti ...]

Insegnata quella pensavo di dover solo controllare i dati inseriti giusti, il nome di pippo,il nome del reato, quando sono nati, dove lo ha commesso…il nome del giudice.

Il risultato:

Primo problema del patteggiamento per Crema.

Il risultato X viene raggiunto contro le leggi matematiche.

Letteralmente scrive ”… che se ad anni 4 e mesi 6 ridotta togli un terzo è = anni 1 e mesi 6 di reclusione”.

Il risultato è giusto, Lo avevo suggerito, imposto io ma il calcolo, come anche un bimbo doveva capire no!

Le chiedo spiegazioni e lei mi risponde: “…infatti mi ero accorta che qualcosa non mi tornava”

Secondo problema. La multa.

I reati per cui si procede a Crema sono puniti sia con la reclusione che con la multa.

Io mi sono dimenticato la multa. Nel dirle che volevo la pena di anni 1 e mesi 6, le dico scusa mi son dimenticato di dirtela, la multa, e lei mi risponde,

“…non preoccuparti mi ero accorta che per quei reati è prevista oltre la reclusione anche la multa ma mi sono ricordata che per il processo di Monza (dove patteggiavamo per altri reati) l’avevamo esclusa quindi ho pensato di escluderla anche qui………

Che dire?

Ha vinto lei!


Avete idee da suggerirmi?

Magari se mi riprendo vi racconto anche la seconda puntata di oggi, per ora sono troppo incazzato.

Saluti
 
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mirkowrc

Utente
Riferimento: Ma A Questi Ragazzi Cosa Insegnano A Scuola?

figuratevi che io ho le secchioncelle del mio corso che mi danno del pazzo che compro il sole 24 ore (lunedi immancabile) e si stranizzano sul come faccio a decifrarlo.E' in più giro i vari forum per informarmi

ora capisco che io PURTROPPO sono nel mondo universitario dove la teoria predomina su tutto ma cercare di incominciare a capire qualcosa di più delle solite 4 definizioni che trovi in un libro e anche iniziarsi a interessare dei possibili problemi pratici che un giorno ti troverai, NO.Basta il voto per aver finito di imparare cosi possiamo spegnere l'interuttore

però hanno preso 30. Salvo poi fare una figura di ....... (parola del turpiloquio a piacere) appena tratti gli stessi argomenti che non trovi nei libri consigliati.

Fermo restando che la pratica è spesso più importante della teoria.

Siamo sempre li, bisogna trovare persone interessate e volenterose e ci sono.
Soltanto che non si devono valutare le persone solo per l'apparenza e per i solitini numerini scolastici.

p.s:Studente di economia

buonaserata
 

Kob

Utente
Riferimento: Ma A Questi Ragazzi Cosa Insegnano A Scuola?

Ti invito a riflettere su questi due aspetti.
non capisco l'invito: vuoi dire che se una praticante è "di bella presenza" allora non vale nulla?

ma chi lo dice?

eppoi, guarda che in uno studio professionale una praticante di bella presenza ci vuole: mica posso far lavorare una "sbracata" come se si fosse in discoteca ...

bella presenza vuol dire anche "che si presenta bene e in modo professionale", mica scelgo una praticante perchè ha gli occhi blu, le gambe lunghe, ecc.
 
Ultima modifica:
Riferimento: Ma A Questi Ragazzi Cosa Insegnano A Scuola?

Sono avvilita: ho avuto per 3 settimane uno stagista in azienda...la madre me lo aveva presentato come un genio, che mi avrebbe sollevato dal lavoro per le successive 3 settimane, invece dopo 3 giorni gli avrei dato una pedata nel didietro...a parte l'assoluta ignoranza in fatto di testi unici che è già incredibile di per sé, ma cosa insegnano a scuola? Saranno passati pure 18 anni, ma ai miei tempi si usciva dall'ITC che un registro iva lo sapevi compilare, che i redditi si dichiaravano nel modello 740 lo sapevi e riuscivi pure a compilarlo rigorosamente a mano, visto che i software uscivano allora e giravano in dos e comunque i calcoli li facevi con la calcolatrice perché il programma non li sviluppava.
Questi ragazzini in quarta ragioneria non hanno mai visto un registro iva, non sanno cos'è il testo unico iva e tanto meno quello delle imposte dirette, non sanno la differenza tra un ddt e una fattura, non sanno scorporare l'iva, e se metti loro sotto il naso un qualsiasi documento lo leggono senza capire cosa stanno leggendo, non sono interessati, non sono curiosi, non interessa loro crescere, imparare qualcosa. Se li metti davanti una fotocopiatrice con l'ingrandimento a 120 non sanno fare una fotocopia a 100. Se non sono capaci di fare qualcosa non ti domandano come fare, si mettono a giocare con il telefonino finché qualcuno non gli dice "c'è qualcosa che non va?". E' avvilente... l'altro giorno gli ho fatto fare i totali di un registro iva acquisti di una contabilità semplificata, poche scritture, c'è stato una mattinata, sapevo che era ancora vivo finché ho sentito la macchina calcolatrice che faceva rumore dopo un po' non l'ho più sentito alché gli faccio "sei ancora vivo o ti abbiamo perso?", lui tranquillo mi fa "si si tutto a posto, non torna" e mi ha ridato il registro con la faccia più tranquilla della terra. Gli dico "no, no non ci siamo capiti, deve tornare, rifai i totali se le somme tornano in orizzontale devono tornare anche in verticale", insomma alla fine l'ho se non me lo chiudevo da sola era ancora qui a far fuori la foresta amazzonica consumando rullini di carta.
Mi sono detta "forse ero anch'io così, è giovane, è estate dovrebbe essere in vacanza, ma non so se è davvero così, ho invece la senzazione che stiamo crescendo una generazione non solo di ignoranti, ma di apatici, impermeabili a tutto"...
Pensa che noi in studio a giugno abbiamo avuto una studentessa di ragioneria non italiana a sentire il preside dell'istituto è un soggetto ottimo tutti voti alti morale della favola a mala pena comprende la lingua italiana a te immaginare il resto.
Ciao e non mollare ricordati il detto chi fa da se fa per tre. lo so è difficile in questo periodo di stress da scadenza.

Marta
 

Tillal

Utente
Riferimento: Ma A Questi Ragazzi Cosa Insegnano A Scuola?

Il dircorso è molto ampio perchè investe la società in tutte le sue istitusioni, scuola, famiglia, altri gruppi sociali...
Per quanto riguarda solo la scuola, penso che non sia facile star dietro alla tecnologia e insegnare quanto realmente serve nel mondo del lavoro, sarebbe però importante che trasmettesse almeno (oltre alle nozioni fondamentali delle discipline di competenza) la voglia di imparare e il metodo per farlo...
L'impressione che ho è che queste ultime cose vengano un po' trascurate nel senso che dagli insegnanti non arrivano questi messaggi... sembra che loro stessi non amino quello che dovrebbero far amare ai propri studenti.
E' chiaro che in questo modo non ci si può aspettare che i giovani crescano con senso del dovere, del lavoro, della crescita professionale, ma solo con il senso del "dover lavorare"... :dead:
 

catia71

Utente
Riferimento: Ma A Questi Ragazzi Cosa Insegnano A Scuola?

per quanto riguarda il mio atteggiamento io non mi sono posta male, anzi, i primi tre giorni ero molto motivata, figuriamoci per hobby e gratuitamente dò ripetizioni ai figli delle mie amiche...ero disposta a perdere 3 settimane del mio limitatissimo tempo per trasmettere quello che ho avuto la fortuna di imparare, guardando e ascoltando persone che ho avuto la fortuna di incontrare nella mia vita e che ne sapevano non tanto, tantissimo. Io mi sono diplomata con 60/60 ero una secchiona, sono finita pure sul giornale ai miei tempi, ma quando andai a lavorare mi resi conto di non sapere un emerito tubo su come si lavorava...però piuttosto di farmi prendere in castagna comprai con i miei soldi libri più approfonditi e studiavo un'ora prima di entrare a lavorare. Quello che mi stupisce non è che non sappiano niente, ma l'atteggiamento di fronte al fatto di non sapere niente...proprio ieri gli ho detto "sei giovane, hai energie, tempo, continua a studiare, preparati per il mondo del lavoro, perché in azienda o studio che sia non avrai un tutore che ti spiega la differenza tra contabilità semplificata e ordinaria" mi ha risposto "no no va bene così, faccio l'esame di stato e vado a lavorare non ho più voglia di studiare"...sapete che vi dico la prossima settimana assumo una ragazza ragioneria e che fino a ieri ha fatto l'imbianchina e che quando le ho fatto il colloquio sapete che mi ha detto "non so se sarò all'altezza, se però mi indichi dei libri mi rimetto a studiare", a me è bastato questo, almeno non mi sbadiglierà in faccia quando le spiego che cos'è una dichiarazione ici.
 
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