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locale commerciale

mali

Utente
Buongiorno, da circa un anno io e mio marito siamo proprietari e paghiamo il mutuo (come privati) di un negozio che lui utilizza per la propria attività (ditta individuale); è possibile e in che modo scaricare il costo relativo in contabilità? Grazie.
 

Nicoletta

Utente
Riferimento: locale commerciale

Se l'immobile appartiene ai privati e il mutuo è stato contratto dai privati a mio parere non puoi spesare il contabilità i relativi interessi.
Potresti fare un contratto di affitto da privati ad imprenditore e nella contabilità spesarti legittimamente i canoni di affitto.
Ciao
Nicoletta
 

mali

Utente
Riferimento: locale commerciale

Quindi l'unica soluzione è quella che io e mio marito (come privato) facciamo un contratto di locazione a mio marito come ditta per l'affitto del negozio? E il canone come lo determiniamo? Anche a livello di dichiarazione dei redditi ci troveremmo a dichiarare un reddito che in realtà non percepiamo. Non ci sono altre soluzioni?
Grazie ancora.
 

marica

Utente
Riferimento: locale commerciale

Buongiorno, da circa un anno io e mio marito siamo proprietari e paghiamo il mutuo (come privati) di un negozio che lui utilizza per la propria attività (ditta individuale); è possibile e in che modo scaricare il costo relativo in contabilità? Grazie.
potreste non fare assolutamente niente dato che il comodato verbale esiste tra i negozi giuridici, a limite con uno scambio di corrispondenze lei manifesta a suo marito la volontà di darlo in comodato e, viceversa, suo marito accetta (ciò per la certezza della data e per evitare spese di registrazione). gli unici costi che recupererà suo marito sono quelli ordinari (utenze ad es.).
 

Nicoletta

Utente
Riferimento: locale commerciale

potreste non fare assolutamente niente dato che il comodato verbale esiste tra i negozi giuridici, a limite con uno scambio di corrispondenze lei manifesta a suo marito la volontà di darlo in comodato e, viceversa, suo marito accetta (ciò per la certezza della data e per evitare spese di registrazione). gli unici costi che recupererà suo marito sono quelli ordinari (utenze ad es.).
Concordo con te Marica,
ma in tal modo occorre rispondere in senso negativo alla prima domanda di Mali: non può spesarsi i costi del mutuo.
Ciao
Nicoletta
 

mali

Utente
Riferimento: locale commerciale

Penso che quest'ultima sia la soluzione migliore e anche quella che abbiamo già adottato cioè scarico di tutte le utenze (luce, gas, acqua ecc) dalla ditta e nulla per quanto riguarda l'ipotetico affitto.
Grazie ancora.
 

marica

Utente
Riferimento: locale commerciale

Concordo con te Marica,
ma in tal modo occorre rispondere in senso negativo alla prima domanda di Mali: non può spesarsi i costi del mutuo.
Ciao
Nicoletta
Ciao, in effetti mi sono preoccupata soltanto della quota appartenente alla moglie, trascurando il corretto inquadramento da dare alla quota di proprietà del marito. Qui vorrei aprire una discussione sul fatto che si sta parlando di un immobile strumentale per natura sul quale mi soffermerei sul piano civile e tributario, limitatamente al tuir. Aspetto, i vostri commenti.
 

marica

Utente
Riferimento: locale commerciale

Ciao, in effetti mi sono preoccupata soltanto della quota appartenente alla moglie, trascurando il corretto inquadramento da dare alla quota di proprietà del marito. Qui vorrei aprire una discussione sul fatto che si sta parlando di un immobile strumentale per natura sul quale mi soffermerei sul piano civile e tributario, limitatamente al tuir. Aspetto, i vostri commenti.
Nessun commento??
Io sostengo che se l'imprenditore comproprietario del locale commerciale ha deciso di tenere l'immobile al di fuori della propria attività è corretto quanto scritto sopra. Tuttavia, siccome si tratta di un immobile strumentale per natura l'imprenditore può legittimamente iscriverlo fra i propri cespiti ammortizzabili (limitatamente alla propria quota) e anche scaricare la quota parte di interessi relativi al mutuo contratto per l'acquisto. Nicoletta cosa ne pensi?
 

Jo-Vinco

Utente
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potreste non fare assolutamente niente dato che il comodato verbale esiste tra i negozi giuridici, a limite con uno scambio di corrispondenze lei manifesta a suo marito la volontà di darlo in comodato e, viceversa, suo marito accetta (ciò per la certezza della data e per evitare spese di registrazione). gli unici costi che recupererà suo marito sono quelli ordinari (utenze ad es.).
certo, se non fosse che così per corrispondenza come dici, altro non è che un contratto di comodato di immobile fatto per iscritto e quindi obbigatoriamente da registrare in termine fisso, marca da bollo e imposta registro 168,00€

saluti
 

Jo-Vinco

Utente
Riferimento: locale commerciale

io non farei nulla detrarre interessi non vale la pena in quanto alla fine il gioco non vale la candela: cosa succede all'immobile ammortizzato in ditta al termine dell'attività? se non si riesce/vuole vendere a terzi? l'affitto? la moglie paga in tasse quello che risparmierebbe il marito il quale magari perde pure la detrazione fiscale coniuge a carico.

saluti
 
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