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Immobile in Francia e scudo fiscale

prostaf

Utente
Riferimento: Immobile in Francia e scudo fiscale

Attenzione: la plusvalenza viene valutata e pagata al fisco francese con estrema precisione al momento della vendita, per cui in base alla legge contro le doppie imposizioni parrebbe logico che il nipote in italia non dovrebbe pagare nulla a quello italiano. O sbaglio?

A proposito di tracciature, come dicevo non c'è stato nessun movimento dall'italia verso il conto francese del nipote. Si tratta quindi di movimenti fra due conti in francia. l'RW mi dicono che considera solo i movimenti dall'italia verso l'estero non estero su estero. O no?
So come vengono calcolate e tassate le plusvalenze in Francia, ma so pure perchè l'ho dovuto applicare in un caso di un mio cliente che ci sono dei buchi normativi nei trattati che finiscono fequentemente a Bruxelles. I colleghi francesi, per mia esperienza sono molto più superficiali di noi, e questo quando mi è capitato mi ha sconvolto ,ma nello stesso tempo reso orgoglioso del nostro sistema professionale. Quindi, per concludere, stabilito che non puoi e non devi scudare, come ti avevo detto dall'inizio, il problema della doppia tassazione della plusvalenza va affrontato con approfondimento estremo, perche non escludo che tu possa dover ritassare in Italia quanto già tassato in Francia, magari usufruendo come credit d'imposta di quanto già pagato lì. Devi far veder le carte ad un buon commercialista italiano che s'intenda di queste cose, e poi potrai forse sapere come comportarti, salvo poter accedere all'interpello.
Ciao
 

DOD73

Utente
Riferimento: Immobile in Francia e scudo fiscale

Attenzione: la plusvalenza viene valutata e pagata al fisco francese con estrema precisione al momento della vendita, per cui in base alla legge contro le doppie imposizioni parrebbe logico che il nipote in italia non dovrebbe pagare nulla a quello italiano. O sbaglio?

A proposito di tracciature, come dicevo non c'è stato nessun movimento dall'italia verso il conto francese del nipote. Si tratta quindi di movimenti fra due conti in francia. l'RW mi dicono che considera solo i movimenti dall'italia verso l'estero non estero su estero. O no?
Nessuno scudo perchè nessuna irregolarità è stata commessa.
Discorso plusvalenza: se l'immobile è stato acquistato da più di 5 anni nessuna plusvalenza andrà dichiarata all'erario italiano.
 

prostaf

Utente
Riferimento: Immobile in Francia e scudo fiscale

Nessuno scudo perchè nessuna irregolarità è stata commessa.
Discorso plusvalenza: se l'immobile è stato acquistato da più di 5 anni nessuna plusvalenza andrà dichiarata all'erario italiano.
ciao dod, tutto ok, buon inizio di settimana.

sull'ultima risposta approfondirei, xchè il discorrso dei 5 anni va bene per gli immobili italiani, occorre leggere attentamente cosa prevedono i trattati contro le doppi imposizioni, xhè in francia per es. non son 5 ma 15 gli anni.
quindi estendere analogicamente la norma della plusvallenza realizzata puo non essere corretto, in quanto se il trattato dice che va tenuto preliminarmente presente il diritto francese che si fa? In francia infatti la plusvalenza è tassata entro i 5 anni. Che succede in Italia in questo caso? si considera esclusa la tassazione o si segue la Francia?
 

DOD73

Utente
Riferimento: Immobile in Francia e scudo fiscale

ciao dod, tutto ok, buon inizio di settimana.

sull'ultima risposta approfondirei, xchè il discorrso dei 5 anni va bene per gli immobili italiani, occorre leggere attentamente cosa prevedono i trattati contro le doppi imposizioni, xhè in francia per es. non son 5 ma 15 gli anni.
quindi estendere analogicamente la norma della plusvallenza realizzata puo non essere corretto, in quanto se il trattato dice che va tenuto preliminarmente presente il diritto francese che si fa? In francia infatti la plusvalenza è tassata entro i 5 anni. Che succede in Italia in questo caso? si considera esclusa la tassazione o si segue la Francia?
ciao maurizio, tutto ok a parte il tempo, ma credo che sia un problema comune. Per quanto riguarda la plusvalenza, per la mia esperienza professionale sui redditi esteri ti dico che il diritto interno regola le fattispecie ai fini della tassazione. Discorso diverso sarà, ovviamente, la tassazione della plusvalenza in francia (ho visto che l'acquisto è risalente al 2000!) però, francamente non conosco i presupposti impositivi del diritto francese.
 

prostaf

Utente
Riferimento: Immobile in Francia e scudo fiscale

ciao maurizio, tutto ok a parte il tempo, ma credo che sia un problema comune. Per quanto riguarda la plusvalenza, per la mia esperienza professionale sui redditi esteri ti dico che il diritto interno regola le fattispecie ai fini della tassazione. Discorso diverso sarà, ovviamente, la tassazione della plusvalenza in francia (ho visto che l'acquisto è risalente al 2000!) però, francamente non conosco i presupposti impositivi del diritto francese.
Ciao, in Francia le plusvalenze del PF sono non tassabili trascorsi 15 anni dall'acqisto, ma li c'è un principio tutto particolare sugli affitti, le case a disposizione, quelle di proprietà non di francesi ecc.
Sul fatto che qui i proventi di natura estera (plusvalenze immobiliari) siano assoggettati alla medesima normativa italiana (non tassabili se posseduti da più di 5 anni) non ho esperienza, mi fido di te, suggerivo solo di approfondire xchè ho notizia di diverse divergenze di armonizzazione tra norme di stati EU che finiscono a Bruxselles.
 

HAL

Utente
Riferimento: Immobile in Francia e scudo fiscale

I termini per l'accertamento sono definiti dall'art. 43, DPR n. 600/73.

Così i primi 2 periodi dell'art. 43, DPR n. 600/73:
"Gli avvisi di accertamento devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione. Nei casi di omessa presentazione della dichiarazione o di presentazione di dichiarazione nulla ai sensi delle disposizioni del titolo I l'avviso di accertamento può essere notificato fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata".

Si deve poi tener conto per i periodi d'imposta 2000, 2001, 2002, della Legge 289/2006 e della proroga di 2 anni da questa prevista (nell'ipotesi di mancato utilizzo del relativo "Condono").

In breve: per calcolare i termini di accertamento si procede in tal modo:

- 5 anni dal periodo d'imposta;
- + 1 anno in ipotesi di omessa dichiarazione;
- + 2 anni nell'ipotesi di mancato utilizzo del condono di cui alla Legge 289/2006 per gli anni 2000, 2001, 2002.

quindi dal periodo d'imposta

- 5 anni;
- 6 anni (se omessa dichiarazione);
- 7 anni (se riferito ad anni 2000, 2001, 2002);
- 8 anni (se riferito ad anni 2000, 2001, 2002 con omessa dichiarazione);


IL PRATICANTE
(opinione personale da verificare)
riesumo il post alla luce del Decreto "Milleproroghe" e di quanto definito nell'art1 comma 3 (raddoppio dei termini di prescrizione e di accertamento).

Sulla base di questo simpatico regalo di fine anno, secondo voi la mia situazione è rimasta inalterata o mi toccherà pagare e per di più con un'aliquota maggiore?

Ricordo che "Il trasferimento di questa liquidità, per quanto avvenuta con regolare bonifico, non fu mai dichiarato in Italia sul modello Unico alla sezione RW (sinceramente non so neanche se doveva essere dichiarato sul modello Unico)".

A logica, se, come qualcuno di voi mi ha cortesemente scritto, il fatto non sussiste, non dovrebbe toccarmi la questione relativa all'aumento dei termini di prescrizione e accertamento.

Ringrazio chiunque possa essermi di aiuto.
 
Ultima modifica:

mattiussi

Utente
Riferimento: Immobile in Francia e scudo fiscale

Buongiorno,
ho ricevuto in questi giorni una lettera dall'agenzia delle entrate, che mi comunica di essere a conoscenza che sono proprietario di immobile in Francia... e che da quest'anno devo dichiarare sul modello RW i redditi prodotti dall'immobile di mia proprietà o se tenuto a disposizione solo che ne sono in possesso, inoltre se ngli anni addietro l'immobile è stato locato procedere alla regolarizzazione.
L'immobile è stato acquistato nel 2002 mediante una somma proveniente da un regolare bonifico dalla mia banca su un conto aperto in Franca e una parte mediante mutuo contratto con banca Francese, non ho dichiarato tale operazione nella dichiarazioine dei redditi (modelloRW?) perchè ********* in materia...negli anni successivi l'immobile è stato locato e la rendita utiizzata fino ad oggi per pagare il mutuo, tutti gli anni ho regolarmente pagato le imposte Francesi, pensando di non dover pagare anche in Italia le tasse, dove non le ho dichiarate.
Chiedendo ed informandomi sono stato consigliato di aderire allo scudo fiscale.
Chiedo gentilmente se possibile di aiutarmi a rispondere agli interrogativi che ancora mi assillano

1) Lo scudo fiscale lo devo fare sul valore dell'immobile oppure solo sui redditi prodotti e da che hanno? - (lo devo fare???)
2) Il trasferimento di denaro nel 2001 senza dichiararlo nel modello rw è eventualmente un infrazione in prescrizione.
3) sono andato in Banca per informarmi per fare lo scudo e per un' importo da pagare di scudo di 5500 € mi hanno chiesto Commissioni per 2000 € (due dichiarazioni perchè l'immobile è cointestato a me e mia moglie). come fare a trovare intermediari più economici??
4) eventualmente per cosa sono perseguibile e quali conseguenze posso avere, quali miei errori sono prescrivibili?
5) prossimamente cosa devo fere per essere in regola...

Grazie anticipatamente per i consiglio che potrete darmi.
 

palova

Utente
Riferimento: Immobile in Francia e scudo fiscale

Scusate l'intrusione, ma vorrei porre un quesito.
Nel 1999 ho acquistato un appartamento in Francia che è sempre rimasto a disposizione.
Essendo passati 11 anni dall'acquisto, secondo normativa, dovrei essere esente da accertamenti o sanzioni .
Devo comunque dichiararlo sull' UNICO 2010 modello RW ?
Grazie per l'aiuto.
 

guido1964

Utente
Riferimento: Immobile in Francia e scudo fiscale

Dalla dichiarazione 2010 per l'anno 2009 vanno indicati nel quadro RW gli immobili posseduti all'estero anche se non produttivi di reddito.
 

ziababa

Utente
Riferimento: Immobile in Francia e scudo fiscale

Siete veramente bravi e la materia è un casino infernale...mai le robe semplici noi eh?
Vi sottopongo un quesito al quale non sono riuscita a trovare risposta nell'infinito universo virtuale
Sto per iscrivermi all'AIRE poichè lavorerò in Francia per i prossimi anni, di conseguenza pagherò le tasse in questo paese.
io sono italiana ed ho una prima casa di proprietà oltre ad 1/3 di casa di campagna ereditata da mia madre dove sta mio padre
Dal momento che gli affitti a Parigi sono allucinanti ho pensato di acquistare qualcosa (non che gli acquisti siano a buon mercato ma almeno alla fine mi rimarrà qualcosa!)
La domanda è : la mia casa in Italia resterà prima casa? devo o non devo pagare l'ici? devo dichiarare le "proprietà" italiane nella dichiarazione francese o devo fare dichiarazione solo per questi in italia?
Ho anche un conto corrente italiano (per l'appoggio delle bollette e della rata della macchina) e uno francese (dove mi accreditano lo stipendio) come mi devo comportare? posso mantenere quello italiano? devo dichiararlo?

Grazie a tutti colore che potranno dissipare un pò le nebbie
 
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