Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

Fatture non saldate e cliente sparito: cosa fare?

Avalanche

Utente
Sta agendo l'avvocato inviando le raccomandate a soci e amministratore del tempo, per ora più che aspettare di vedere se fanno effetto credo non si possa.
Nel frettempo raccolgo dati.
 
mi si ventila la possibilità che quello che il mio avvocato ha bollato come "prestanome" possa essere in realtà il liquidatore, cosa che spiegherebbe perché ha le mani in pasta con mille aziende.

Vi risulta possibile? E' normale che un liquidatore risulti l'ultimo CEO di un'impresa cancellata?
buongiorno, è possibile che il liquidatore possa essere un socio, come un non socio (esterno), come un amministratore
 

Avalanche

Utente
Buonasera, essendoci stati degli aggiornamenti torno a chiedere il vostro parere.

Il liquidatore della società insolvente (un'emanazione degli ex soci) mi ha proposto un saldo a stralcio pari a circa il 40% del dovuto. A quanto mi dicono altri creditori, è la proposta che stanno ricevendo un po' tutti.

Il clima generale che sto riscontrando è quello di persone propense a non accettare e andare avanti con l'istanza di fallimento (che verrà presentata fra due-tre giorni), che non ho dubbi vada in porto data la situazione disastrosa della società. Non avendo nemmeno pagato i contributi andrebbero nel penale, a quanto mi si dice.

A livello morale è la strada che vorrei seguire anch'io, dato che si sono comportati davvero male. Ma a livello di convenienza voi cosa fareste?
La società sicuramente non ha capitali e proprietà, quindi la possibilità di riavere i soldi è legata al fatto che il fallimento si estenda all'ex amministratore per mala gestione (che dall'esterno appare evidente, ma in termini legali chissà).

Secondo voi quante sono le possibilità che la procedura di fallimento porti a qualcosa di concreto in termini economici?
Io tendo a pensare che se di colpo è arrivata questa proposta è perché ai piani alti non si sentono tranquilli.

Grazie infinite del parere.
 

STUDIOCEL

Utente
Starei attento a fare un proprio accordo stragiudiziale....poi in caso di successivo fallimento molto probabilmente saresti obbligato a restituire il ricevuto...fino magari anche a una denuncia di concorso in bancarotta...
 
se fai un accordo stragiudiziale ma poi il cliente fallisce, il giudice tramite azione revocatoria può chiederti indietro i soldi per la transazione avvenuta fino a 2 o 3 anni precedenti il fallimento (non ricordo il termine temporale preciso); se puoi scandaglia i creditori principali, l'ideale sarebbe che siate tutti d'accordo per la transazione... perchè dal fallimento dubito assai che prendereste il 40% del credito vantato. Se poi c'è di mezzo ADE e enti previdenziali/ assicurativi/dipendenti x stipendi non pagati... voi sareste chirografari (non so se un libero professionista ha titolo di privilegio, informati a riguardo), e il recupero è prossimo allo zero
 

Avalanche

Utente
Grazie di avermi informato dei rischi di un accordo, li ignoravo. Domani ne chiederò conto anche all'avvocato.

I crediti dei liberi professionisti temo proprio siano chirografari. Per avere priorità avrei dovuto proporre decreto ingiuntivo, ma l'avvocato me l'ha sconsigliato in quanto li riteneva soldi buttati, dato che la società certamente non avrebbe potuto pagare alcunché.
Potrebbe valere la pena di farlo comunque ora? O è tardi?

Non ho modo di indagare sugli altri creditori più di quanto io abbia già fatto, ma da fonte piuttosto certa traspariva l'intenzione generale di andare avanti.

Edit: comunque penso che i creditori siano tutti consapevoli che dal fallimento della società non otterranno nulla. L'ex amministratore, però, se si riesce a coinvolgerlo a occhio qualcosa da perdere potrebbe averlo.

Grazie!
 

Avalanche

Utente
Effettivamente ho trovato questo:

Art. 2751 bis n. 2 e 3 codice civile
CREDITI CON COLLOCAZIONE ANTE PRIMO GRADO DI CUI ALL’ART. 2751 bis:Crediti per le retribuzioni dei professionisti e degli altri prestatori d’opera intellettuale per gli ultimi due anni di prestazione ancorché anteriore al biennio precedente l’apertura della procedura concorsuale.Presupposto del privilegio è l’esistenza di un contratto d’opera avente per oggetto una prestazione intellettuale.


"Lavoro intellettuale" è esattamente il mio caso. Solo che non ho un contratto, ma solo le fatture.

Se però tutti i professionisti indistintamente godono di questo privilegio credo che concretamente cambi poco, perché presumibilmente la larghissima parte dei debiti della società è verso liberi professionisti.
Il decreto ingiuntivo darebbe quindi un privilegio ulteriore rispetto a questo sottogruppo?

Grazie!
 
Effettivamente ho trovato questo:

Art. 2751 bis n. 2 e 3 codice civile
CREDITI CON COLLOCAZIONE ANTE PRIMO GRADO DI CUI ALL’ART. 2751 bis:Crediti per le retribuzioni dei professionisti e degli altri prestatori d’opera intellettuale per gli ultimi due anni di prestazione ancorché anteriore al biennio precedente l’apertura della procedura concorsuale.Presupposto del privilegio è l’esistenza di un contratto d’opera avente per oggetto una prestazione intellettuale.


"Lavoro intellettuale" è esattamente il mio caso. Solo che non ho un contratto, ma solo le fatture.

Se però tutti i professionisti indistintamente godono di questo privilegio credo che concretamente cambi poco, perché presumibilmente la larghissima parte dei debiti della società è verso liberi professionisti.
Il decreto ingiuntivo darebbe quindi un privilegio ulteriore rispetto a questo sottogruppo?

Grazie!
Buongiorno, pur non essendo specializzato in materia, per esperienza ti dico che nei fallimenti il curatore prima liquida le spese di procedura (fra le quali c'è anche il suo compenso), poi i privilegiati (dipendenti/ADE/banche), infine i chirografari. Se il debitore inteso come società ha pochi beni/crediti aggredibili, le possibilità di recupero sono scarse a dir poco... sul coinvolgimento dell'amministratore, senti il legale
 
Alto