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Fatture non saldate e cliente sparito: cosa fare?

Avalanche

Utente
Temo anch'io, ma intanto che prendo contatti con un legale l'unica cosa che posso fare è raccogliere informazioni.

Nel frattempo grazie a una soffiata ho scoperto una nuova società (la cosa sta diventando ridicola...), con nome diverso (diciamo "Z") ma stessa sede legale della terza incarnazione di cui scrivevo prima. Ed è la società con cui stanno operando attualmente, a quanto mi risulta.

Uffa...

Ciao!
 

Avalanche

Utente
Torno ora dall'avvocato.

E' emersa tutta una struttura di scatole cinesi fra le varie società, ma mi concentro sui dati essenziali.

La società debitrice è stata chiusa di recente ("cancellata"). L'avvocato sostiene sia stata una mossa falsa, perché ora sarebbero responsabili i soci col loro patrimonio personale. Recentemente la proprietà è passata a quello che è un palese prestanome (mille società intestate), ma dice il legale che essendo il credito maturato prima del passaggio è possibile aggredire i soci e l'amministratore dell'epoca (tre persone che a occhio potrebbero avere qualcosa da perdere).

Si chiedeva anche come avessero potuto chiudere la società in presenza di debiti (azzardo io: perché le fatture che li attestavano non sono mai state registrate?).

Per ora procederemo inviando raccomandate ai tre soggetti di cui sopra, in caso di esito negativo si dovrebbe procedere col decreto ingiuntivo verso i suddetti.

Vi chiedo se la ricostruzione quadra e se avete ulteriori consigli/osservazioni in merito.

Grazie infinite ancora!
______________________________

Edit: sto facendo ulteriori ricerche in merito alla normativa, e parrebbe che i soci di una Srl in seguito alla liquidazione della stessa rispondano dei debiti solo nella misura delle somme incassate in seguito alla liquidazione. In questo caso va da sé che aggredirli potrebbe risultare vano. C'è qualcosa che mi sfugge?
Anche perché se l'ultimo proprietario è un prestanome andiamo poco lontano.

Grazie!
 
Ultima modifica:
Buongiorno:
- da quel che intendo la società debitrice è società di capitali, ergo la responsabilità dei soci è limitata alle quote conferite in azienda... e se la società è una scatola vuota, le speranze di ottenere il dovuto sono nulle.
- la responsabilità nei confronti dell'amministratore pro tempore, è solo nei casi di mala-gestio, che va provata.
- il decreto ingiuntivo è l'unica strada per poter riscuotere o, in mancanza, per depositare istanza di fallimento a patto che i debiti della società siano di importo consistente... il decreto ingiuntivo però non è gratuito
 

Avalanche

Utente
In pratica si dovrebbe fare decreto ingiuntivo verso la società cancellata (sapendo di non ricavarci probabilmente nulla), portarla al fallimento e a quel punto agire contro l'amministratore dell'epoca (con una causa ordinaria?) cercando di provarne la mala gestione?

Da ignorante, come elementi contro di lui mi vengono in mente appunto l'aver girato la società a un prestanome subito dopo la chiusura (ma benché sia palese come si stabilisce per legge che è una testa di legno?) e il fatto che proseguono la stessa attività sotto nuovo nome, ma va provato che la persona specifica ha dei legami coi nuovi soggetti coinvolti.

Poi c'è la poca chiarezza avuta nei miei confronti in merito alla gestione del caso (nessuno mi ha avvisato che la società sarebbe stata cancellata), ma non so quanto possa essergli imputabile come responsabilità personale.

Su quali elementi sarebbe bene concentrarsi?

Grazie ancora!
 
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