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Errata dichiarazione di prezzo in rogito

marica

Utente
Riferimento: Errata dichiarazione di prezzo in rogito

Salve a tutti.
Non so se scrivo nella sezione giusta.
Il mio problema è il seguente: nell'atto di compravendita è stato scritto per errore un prezzo sbagliato, il che ha consentito al venditore di pagare meno tasse sulle plusvalenze.
Da quando ho scoperto l'errore ho preteso in mille modi dal venditore di rettificare l'atto, ho pure presentato un esposto in Procura.
Il venditore però non ne vuole sapere di rettificare e pagare più tasse.
A questo punto posso andare direttamente all'Agenzia dell'Entrate e dichiarare l'errore esistente, mostrando che la mia volontà di rettificare è stata ostacolata dal venditore?
Così facendo però l'Agenzia può infliggere qualche sanzione pure a me?
Grazie per l'eventuale aiuto.
l'oggetto del tuo acquisto è stata la prima casa?
 
Riferimento: Errata dichiarazione di prezzo in rogito

L'atto è del luglio 2008 e la differenza (pari all'assegno non menzionato) è di 57.000,00 euro.
Specifico subito che la scoperta dell'imbroglio è del gennaio 2009 e che da allora sto girando come una matta per risolvere la questione.
 
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marica

Utente
Riferimento: Errata dichiarazione di prezzo in rogito

L'atto è del luglio 2008 e la differenza (pari all'assegno non menzionato) è di 57.000,00 euro.
Specifico subito che la scoperta dell'imbroglio è del gennaio 2009 e che da allora sto girando come una matta per risolvere la questione.
Ti ho chiesto tutti questi dati per vedere di salvare il salvabile con la procedura del ravvedimento operoso; tuttavia essendo passato più di un anno dal rogito non è più percorribile quella strada (non conta la data della scoperta del misfatto). Ciò che è più grave, tuttavia, è che l'agenzia delle entrate se accerterà che parte del corrispettivo pattuito è stato parzialmente occultato liquiderà l'imposta di registro sull'intero corrispettivo e non sul valore catastale dell'immobile, con sanzioni e interessi. Una bella fregatura. Ti consiglierei di raccogliere delle prove (anche testimoniali, oltre alle lettere già inviate) e di incaricare un buon avvocato per intentare una causa civile allorquando ciò che ho detto sopra dovesse accadere. Ciao, Marica
 
Riferimento: Errata dichiarazione di prezzo in rogito

Grazie Marica, sei molto gentile!
Infatti avevo letto del ravvedimento operoso, ma speravo che l'AdE potesse tener conto di casi limite, soprattutto dove vi fosse una "autodenuncia" prima ancora di qualsiasi accertamento dell'Agenzia.
Se non c'è soluzione, allora l'unica è intentare un giudizio civile per la rettifica giudiziale, che ne dici? Pensi che se nel frattempo vi fosse un accertamento dell'AdE, potrei opporre il giudizio in corso?
 

marica

Utente
Riferimento: Errata dichiarazione di prezzo in rogito

Grazie Marica, sei molto gentile!
Infatti avevo letto del ravvedimento operoso, ma speravo che l'AdE potesse tener conto di casi limite, soprattutto dove vi fosse una "autodenuncia" prima ancora di qualsiasi accertamento dell'Agenzia.
Se non c'è soluzione, allora l'unica è intentare un giudizio civile per la rettifica giudiziale, che ne dici? Pensi che se nel frattempo vi fosse un accertamento dell'AdE, potrei opporre il giudizio in corso?
per l'Ade venditore e acquirente sono responsabili in solido nel versamento dell'imposta di registro, delle sanzioni e degli interessi. All'amministrazione non interessa (o interessa molto poco) come siano andate realmente le cose; suo unico obiettivo è fare gettito applicando la legge al caso specifico. Il giudizio civile che si instaurerà sarà privato diretto a tutelare una parte danneggiata (tu) che per una leggerezza (solo?) notarile rischia di perdere la possibilità di vedere tassato il valore catastale anzichè il corrispettivo, appannaggio dell'interesse di parte venditrice per la minore tassazione sulla plusvalenza. Devi dimostrare questo nel giudizio civile (continua a precostituirti o a raccogliere prove in questa direzione). Spero di esserti stata di aiuto. Buon tutto, Marica :s-sault:
 

Jo-Vinco

Utente
Riferimento: Errata dichiarazione di prezzo in rogito

Il punto è proprio questo: ho scritto "errore" per essere breve, in realtà si tratta di un vero e proprio raggiro del venditore e del notaio, che hanno scritto un prezzo inferiore senza che ne sapessi nulla.
Io avrei voluto da subito denunciare per falso in atto pubblico il notaio ed il venditore, ma avvocati, guardia di finanza e consiglio notarile, mi hanno fatto capire che sarebbe stata dura provare il raggiro e che avrei rischiato una controquerela per calunnia.
Nel rogito è stato scritto un prezzo inferiore e non è stato menzionato uno degli assegni per far quadrare i conti.
mi pare strano che il notaio si sia immischiato in questa cosa, strano sul serio..non può prendersi una responsabilità simile rischiando pure in proprio in virtù anche delle sanzioni per l'antiriciclaggio non segnalato.. è una cosa evidente visto che parli di assegno, facilmente rintracciabile e ricollegabile all'operazione, e non contanti (il notaio dirà (in buona fede o meno) che non ne era al corrente perchè avete fatto tutto voi, voi eravate d'accordo così)
chi ha scelto il notaio per redigere l'atto? tu acquirente o siete andati da quello del venditore.. tu avevi tutto il diritto di andare dal tuo notaio di fiducia..
Ho letto di ravvedimento operoso che avresti potuto fare.. secondo me non v'era alcun ravvedimento possibile, che avresti dovuto dichiarare? di cambiare l'atto e anzichè pagare sul valore catastale pagare sul dichiarato?
Per me si tratta invece di integrare l'atto e correggerlo laddove è stato indicato un prezzo pagato X anzichè x+y

Secondo me ora, se proprio vuoi e visto che hai già fatto un esposto in procura potresti mandare per raccomandata in plico senza busta sia al notaio che al venditore una richiesta scritta di integrazione all'atto allegando la documentazione a sostegno della tua richiesta (copia degli assegni), chiedendo di integrare il reale prezzo pagato indicato sull'atto e tu secondo me ne esci tranquillamente senza nulla da versare in piu di quanto hai già pagato in sede di redazione dell'atto originario (al limite fatti carico delle spese vive di registrazione di detta integrazione), hai chiesto la tassazione sulla rendita catastale, volevi che fosse indicato il reale prezzo pagato X e t'han messo (per errore o meno) x-y, chiedi la correzione ed integrazione e stop, delle conseguenze per il venditore (plusvalenza) non è cosa tua.
Alla firma dovrete essere presenti entrambi, venditore e compratore.
ovviamente nella raccomandata scriverai che non ti riterrai responsabile dell'eventuale mancata correzione e di quanto ne potrebbe conseguire in termini di maggiori imposte sanzioni ed interessi, somme per le quali, se verrai chiamata a versarle, ti rivarrai su notaio e venditore.

Io farei così, vedrai che così qualcosa si sblocca.

ciao
 
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prostaf

Utente
Riferimento: Errata dichiarazione di prezzo in rogito

Credo che l'ultima indicazione di Jo sia quella che più facilmente possa essere praticata, auguri e non esporti troppo con la "casta", è difficile averne ragione.
 
Riferimento: Errata dichiarazione di prezzo in rogito

Marica, Jo e Prostaf, vi ringrazio per il vostro aiuto.
Forse non mi sono spiegata a sufficienza: il notaio si è immischiato eccome!
E' stato lui stesso a spiegarmi la questione relativa alle plusvalenze del venditore e a confermarmi che c'era stato un accordo in tal senso con il venditore.
Io mi sono strafidata del, anzi, della venditrice, visto che suo padre (ora deceduto) era il presidente del tribunale della mia città...pensavo di avere a che fare con una persona onesta.
Non conoscendo nessun notaio ho fatto fare a lei: chi immaginava che quella mezza delinquente ne approfittase così?
Guardate, la storia non è solo qui: mi aveva promesso di lasciare mobili, che poi ha portato via; doveva (in virtù del preliminare) richiedere l'agibilità e,per ottenerla, ha presentato una certificazione di conformità degli impianti che dichiara il falso; ha nascosto i gravissimi problemi di infiltrazioni ed umidità del soffitto (cosa che avrebbe impedito l'ottenimento dell'agibilità... ed il mio acquisto!); per il rogito, poi, con una scusa banale, mi ha chiesto di dividere la somma in due assegni.. per compiere il fattaccio!
Ribadisco che durante l'atto io ho detto più volte il prezzo reale: un notaio onesto ne avrebbe preso atto, no? Avrebbe capito che c'era qualcosa che non andava.
Insomma, vi sto parlando di una storia di ordinaria disonestà, che a quanto pare non teme l'ordinaria giustizia....
Al notaio ho già mandato tanto di raccomandata tramite legale, per non parlare delle comunicazioni alla venditrice; ho fissato già due volte l'appuntamento presso il notaio per la rettifica.. ma la gentile signora mi concede la rettifica solo se nel prezzo reale complessivo facciamo figurare 15000 euro per i.... MOBILI!!!! In questo modo risparmia 3000 euro sulle plusvalenze. Peccato che sarebbe un'altra falsa dichiarazione, su una questione che mi offende e mi brucia, visto che sono stata truffata proprio con i mobili!
La venditrice poi aggiunge che se insisto penserà ad autodenunciarsi alla GdF... così pagherò anche io!
Io non ho più parole, credetemi.
 
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