Infatti essendo separati vengono considerati separatamente, se la domanda la fa il genitore convivente viene considerato il suo reddito e non avendone i requisiti non ne ha diritto, dunque lo può fare l'altro genitore che però deve avere il requisito della convivenza con i figli. Sono d'accordo non è giusto dovrebbe essere possibile al genitore convivente poter fare la domanda usufruendo dei requisiti dell'altro genitore..ma tant'è che attualmente è l'Inps che risponde picche. Questo per confortarla sul fatto che non è l'azienda a respingerle la domanda, anche perché francamente non è che l'azienda ha un interesse contrapposto per cui gliela rifiuta, i datori di lavoro fanno solo da tramite ma se l'ente erogatore poi non la riconosce...riguardo la differenza notevole di cui parla, è notevole ma se il richiedente non ha redditi di lavoro dipendente non gli compete, infatti se foste sposati le competerebbe sempre e comunque in base ai suoi requisiti dunque importi più bassi. Secondo me l'unica battaglia che può fare eventualmente è che le possano essere riconosciuti gli assegni in base ai suoi requisiti (la via più breve e non costosa è cambiando la residenza ai figli, ndr "suggerimento dell'inps).