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Costi pluriennali

indian

Utente
I costi sostenuti da un'azienda per l'implementazione di un Sistema di Qualità conforme alla norma UNI EN ISO 9001, come li trattereste?
Come costi di impianto e di ampliamento?
Come costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità?
...
Li riporto nel registro dei beni ammortizzabili?
In quanti anni li ammortizzo?
Devo trattare in modo diverso i costi dello Studio che ha implementato il sistema di qualità dai costi dell'ente certificatore che ha effettuato la verifica e rilasciato il certificato?

Grazie per l'aiuto.
 
Riferimento: Costi pluriennali

I costi sostenuti da un'azienda per l'implementazione di un Sistema di Qualità conforme alla norma UNI EN ISO 9001, come li trattereste?
Come costi di impianto e di ampliamento?
Come costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità?
...
Li riporto nel registro dei beni ammortizzabili?
In quanti anni li ammortizzo?
Devo trattare in modo diverso i costi dello Studio che ha implementato il sistema di qualità dai costi dell'ente certificatore che ha effettuato la verifica e rilasciato il certificato?

Grazie per l'aiuto.
Direi come costi pluriennali di cui alla voce B.I.7 (altre immobilizzazioni immateriali) dello stato patrimoniale. Ammortamento per la quota imputabile all'esercizio (direi in 5 quote annuali).
I costi per le verifiche periodiche le tratterei come costi d'esercizio da imputare a conto economico.
Claudio.
 

indian

Utente
Riferimento: Costi pluriennali

Grazie per l'aiuto.
Premettendo che condivido pienamente la tua risposta, ti riporto ciò che ho trovato su un noto sito:"...le spese sostenute per l’ottenimento della certificazione di qualità non possono essere qualificate come oneri pluriennali, ma hanno invece natura di costi di esercizio.
Ciò in quanto:
- non hanno una propria individualità;
- non sono identificabili come diritti meritevoli di protezione giuridica.
Pertanto, non è permessa la capitalizzazione e di conseguenza l’ammortamento, ma solo la deduzione immediata a conto economico, come un qualunque costo d’esercizio, alla voce B 7 (costi per servizi)"


Che ne pensi?
Grazie di nuovo.
 
Riferimento: Costi pluriennali

Grazie per l'aiuto.
Premettendo che condivido pienamente la tua risposta, ti riporto ciò che ho trovato su un noto sito:"...le spese sostenute per l’ottenimento della certificazione di qualità non possono essere qualificate come oneri pluriennali, ma hanno invece natura di costi di esercizio.
Ciò in quanto:
- non hanno una propria individualità;
- non sono identificabili come diritti meritevoli di protezione giuridica.
Pertanto, non è permessa la capitalizzazione e di conseguenza l’ammortamento, ma solo la deduzione immediata a conto economico, come un qualunque costo d’esercizio, alla voce B 7 (costi per servizi)"


Che ne pensi?
Grazie di nuovo.
Che probabilmente tale discorso è relativo agli IAS (...:) ). Se la tua impresa non applica gli IAS non mi porrei il problema.
PS. Che sito è?
Claudio.
 

indian

Utente
Riferimento: Costi pluriennali

Il sito è commercialistatelematico.com
Per concludere: iscrivo il costo di implementazione del Sistema di Qualità nel Registro Beni Ammortizzabili, lo ammortizzo in massimo 5 esercizi e lo riporto in bilancio tra le altre immobilizzazioni immateriali. Corretto?
Ciao e grazie.
 
T

turi

Ospite
Riferimento: Costi pluriennali

Il sito è commercialistatelematico.com
Per concludere: iscrivo il costo di implementazione del Sistema di Qualità nel Registro Beni Ammortizzabili, lo ammortizzo in massimo 5 esercizi e lo riporto in bilancio tra le altre immobilizzazioni immateriali. Corretto?
Ciao e grazie.


Molto generica per rispondere correttamente!
Mi riesce, davvero, difficile capire come le dette spese possano essere ritenute suscettibili di produrre benefici per l’impresa lungo un arco temporale di più esercizi.
Io, francamente, credo che capitalizzare i costi per l’implementazione di un Sistema di Qualità conforme alla norma UNI EN ISO 9001 sia, davvero, una forzatura.
Sotto l’aspetto civilistico (Principio Contabile e Codice Civile, lo IAS 38 lo esclude categoricamente) non mi sembra di rinvenire alcuna indicazione dalla quale sia desumibile, per la caratteristica, per la tipologia del costo, la possibilità di poterlo capitalizzare. Sono iscrivibili nell’attivo patrimoniale solo se non esauriscono la loro utilità nell’esercizio di sostenimento e manifestano una capacità di produrre benefici economici futuri.
Peraltro, anche sotto l’aspetto fiscale le dette spese sono qualificate costi di esercizio e non oneri pluriennali; conseguentemente non ritenuti né capitalizzabili, né ammortizzabili.

Io, pertanto, reputo che il costo sostenuto per la detta tipologia di spesa sia da allocare tra i costi per servizi del C.E.

Saluti.

P.S. Sei di Paterno o di Paternò?
 
Riferimento: Costi pluriennali

Molto generica per rispondere correttamente!
Mi riesce, davvero, difficile capire come le dette spese possano essere ritenute suscettibili di produrre benefici per l’impresa lungo un arco temporale di più esercizi.
Io, francamente, credo che capitalizzare i costi per l’implementazione di un Sistema di Qualità conforme alla norma UNI EN ISO 9001 sia, davvero, una forzatura.
Sotto l’aspetto civilistico (Principio Contabile e Codice Civile, lo IAS 38 lo esclude categoricamente) non mi sembra di rinvenire alcuna indicazione dalla quale sia desumibile, per la caratteristica, per la tipologia del costo, la possibilità di poterlo capitalizzare. Sono iscrivibili nell’attivo patrimoniale solo se non esauriscono la loro utilità nell’esercizio di sostenimento e manifestano una capacità di produrre benefici economici futuri.
Peraltro, anche sotto l’aspetto fiscale le dette spese sono qualificate costi di esercizio e non oneri pluriennali; conseguentemente non ritenuti né capitalizzabili, né ammortizzabili.

Io, pertanto, reputo che il costo sostenuto per la detta tipologia di spesa sia da allocare tra i costi per servizi del C.E.

Saluti.

P.S. Sei di Paterno o di Paternò?
A me risulta difficile capire come tali spese possano essere considerate costi d'esercizio. :D La certificazione del sistema qualità, almeno in linea teorica, è finalizzata al miglioramento dei processi dell'impresa e quindi ha senza ombra di dubbio un'utilità pluriennale (sono costi d'esercizio solo i costi periodici di mantenimento).
Anche dal punto di vista fiscale tali spese sono certamente costi pluriennali ammortizzabili (la tesi riportata un po' maldestramente in quell'articolo del commercialista telematico è quasi sicuramente riferita all'applicazione degli IAS).
Quindi condivido l'ultima soluzione proposta da Indian (ammortamento su 5 esercizi), se l'impresa redige il bilancio secondo il codice civile e i principi contabili nazionali.

Comunque se vuoi farti una cultura segnalo questo interessante articolo scritto dal prof. Giancarlo Castellari - "La qualità certificata nel bilancio d'esercizio", dove si conferma puntualmente quanto ci siamo detti finora.
http://www.p4q.it/opencms/opencms/P4Q_Site/Pubblicazioni/Relazione_dott._prof._Giancarlo_Castellari.pdf
Claudio.
 
Ultima modifica:

Stefano

Utente
Riferimento: Costi pluriennali

E' per un puro caso che il bilancio di una “piccola” società, con tanto di Collegio Sindacale e di Società di Certificazione espone:
- tra le immobilizzazioni immateriali costi di impianto e ampliamento per spese notarili per l’adeguamento dello statuto previsto dalla riforma societaria;
- nel C.E. spese per servizi il cui capitolo maggiore di spesa interessa le spese professionali fiscali e legali e quelle a conclusione dell’iter procedurale per l’ottenimento della certificazione del sistema qualità UNI EN ISO 9001.
?
E’ un vero peccato che qualche dissertazioni sul tema non sia stata considerate la BIBBIA bensì un parere opinabile come tanti o quantomeno da verificare caso per caso.
 
T

turi

Ospite
Riferimento: Costi pluriennali

E' per un puro caso che il bilancio di una “piccola” società, con tanto di Collegio Sindacale e di Società di Certificazione espone:
- tra le immobilizzazioni immateriali costi di impianto e ampliamento per spese notarili per l’adeguamento dello statuto previsto dalla riforma societaria;
- nel C.E. spese per servizi il cui capitolo maggiore di spesa interessa le spese professionali fiscali e legali e quelle a conclusione dell’iter procedurale per l’ottenimento della certificazione del sistema qualità UNI EN ISO 9001.
?
E’ un vero peccato che qualche dissertazioni sul tema non sia stata considerate la BIBBIA bensì un parere opinabile come tanti o quantomeno da verificare caso per caso.




No, non è per un puro caso, i casi di capitalizzazione costituiscono l’eccezione non la regola!
Sicuramente! Da valutare caso per caso e la mia precisazione sulla genericità della domanda per rispondere correttamente si traduce nel subordinato accertamento dell’utilità futura, ossia laddove riferibili a progetti correlati a piani di sviluppo a cui conseguono ritorni in termini di futuri incrementi di ricavi; diversamente l’onere sostenuto rappresenta un costo di esercizio o componente negativo di reddito, da allocare nel C.E. tra i costi per servizi (B.7)
Ribadisco, quindi, che il costo sostenuto per la certificazione di qualita` puo` essere capitalizzato ma solo nel caso in cui abbia un’utilita` pluriennale ed una correlazione con i ricavi di esercizio futuri ed ove capitalizzabili ritengo che siano da capitalizzare tra i costi di “ricerca e sviluppo” e non tra le “altre immobilizzazioni” ed il periodo di ammortamento non può essere superiore ai 5 anni.
Ciao e buon lavoro
T.
 
A

alberto

Ospite
Riferimento: Costi pluriennali

concordo e:
cit.: "
Costi di certificazione
Secondo la dottrina sono costi con carattere pluriennale da inserire, in genere, tra le Altre immobilizzazioni immateriali B.I.7. Va in ogni caso verificato il requisito pluriennale anche alla luce della risposta 19.1.00 a interrogazione parlamentare 5-07194. "

saluti
 
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