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Costi pluriennali

Gio.

Utente
Riferimento: Costi pluriennali

Chiedo scusa, ma il fatto di poter partecipare a gare d'appalto non è forse un beneficio economico futuro? E la valenza pubblicitaria della certificazione non ha forse un'utilità pluriennale?
Claudio.
E' evdidente che non ci siamo intesi il mio riferimento era unicamente rivolto a questo: "all’obiettivo è quello di garantire ai clienti o ai terzi che la buona qualità dei prodotti o dei servizi forniti dall’azienda si manterrà nel tempo, e ciò anche grazie ai periodici controlli che fanno in modo di mantenere inalterato lo standard conseguito, pena l’esclusione dall’albo delle società certificate",evidenziando i benefici per aspetti migliorativi e di adeguamento non affatto economici.-
 
T

turi

Ospite
Riferimento: Costi pluriennali

tanto per...................................................un parere in più (non il mio)
http://download.microsoft.com/documents/italy/SBP/Fisco/P65_52_56.pdf

ciao a tutti
Beh, sì, certo... anche secondo quest'altra iterpretazione non si può di certo parlare di capitalizzazione in assoluto ma subordinatamente alla verifica delle condizioni più volte evidenziate...

Peraltro, l'amministrazione finanziaria, in risposta ad interrogazione sulla qualificazione civilistica e fiscale dei costi sostenuti per ottenere la certificazione di qualità dei propri prodotti e servizi, ha stigmatizzato che i costi non possono configurarsi quali beni immateriali veri e propri, né possono configurarsi quali oneri pluriennali: esclusione, quindi, in assoluto, di capitalizzazione tra i beni immateriali senza possibilità di verifica dell'esistenza di specifici progetti o correlazioni a piani di sviluppo diretti al potenziamento della produzione di beni o servizi... Se il costo sostenuto per la certificazione di qualità fosse stato ritenuto di utililità pluriennale, non avrebbe escluso aprioristicamente ed in assoluto dalla capitalizzazione i relativi costi.

Ciò significa, molto semplicemente, che per una corretta qualificazione del costo sostenuto per la certificazione di qualità è necessario verificare l'esistenza delle condizioni come più volte evidenziate.

Saluti.
T.
 

CaRossi

Utente
Per chi non conoscesse a fondo il concetto alla base dei Sistemi di Gestione ispirati agli standard ISO, siano essi ISO9000, ISO27000, ISO 22301 o altri, va ricordato che:
1. seppure soggetta ad audit di convalida annuali, che sono di entità sicuramente ridotta rispetto agli audit di rilascio della certificazione, la certificazione del Sistema di Gestione ha per sua natura durata triennale, prorogabile di tre anni per volta ad ogni rinnovo, superando quindi abbondantemente la durata annuale;
2. un sistema di gestione, una volta implementato, cambia la modalità in cui l'azienda che lo adotta opera, e questo cambiamento, che nelle intenzioni della azienda e secondo le previsioni dello Standard ISO deve migliorare i risultati (quindi produce valore) dell'Azienda adottante aiutandola a raggiungere gli obiettivi prefissati, rimane attivo nel tempo fino a quando il sistema di gestione, a prescindere dalla sua certificazione, ovvero il modello operativo adottato, rimane in atto.
Stante quanto sopra ritengo sensato portare in ammortamento i costi derivanti dalla progettazione, implementazione e certificazione di un sistema di gestione, mentre penso sia sensato spesare in conto economico i costi derivanti dalla gestione/manutenzione ordinaria del Sistema di Gestione quali Audit interni (Capitolo 9 di tutti gli standard ISO) e Audit di convalida annuale.
 

Gio.

Utente
Per chi non conoscesse a fondo il concetto alla base dei Sistemi di Gestione ispirati agli standard ISO, siano essi ISO9000, ISO27000, ISO 22301 o altri, va ricordato che:
1. seppure soggetta ad audit di convalida annuali, che sono di entità sicuramente ridotta rispetto agli audit di rilascio della certificazione, la certificazione del Sistema di Gestione ha per sua natura durata triennale, prorogabile di tre anni per volta ad ogni rinnovo, superando quindi abbondantemente la durata annuale;
2. un sistema di gestione, una volta implementato, cambia la modalità in cui l'azienda che lo adotta opera, e questo cambiamento, che nelle intenzioni della azienda e secondo le previsioni dello Standard ISO deve migliorare i risultati (quindi produce valore) dell'Azienda adottante aiutandola a raggiungere gli obiettivi prefissati, rimane attivo nel tempo fino a quando il sistema di gestione, a prescindere dalla sua certificazione, ovvero il modello operativo adottato, rimane in atto.
Stante quanto sopra ritengo sensato portare in ammortamento i costi derivanti dalla progettazione, implementazione e certificazione di un sistema di gestione, mentre penso sia sensato spesare in conto economico i costi derivanti dalla gestione/manutenzione ordinaria del Sistema di Gestione quali Audit interni (Capitolo 9 di tutti gli standard ISO) e Audit di convalida annuale.
Sempre con aggancio al comportamento reale "mondo lavorativo" e non su carta, non sempre la "qualificazione aziendale" porta degli aspetti migliorativi e di adeguamento atti a garantire il cliente od i terzi con qualita' di produzione o di lavorazione, ed aggiungo molto spesso (medie e piccole aziende), la qualficazione si rende necessaria per poter accedere a gare di appalto in Classifica III senza la quale non si avrebbe diritto oppure per sbandierare il marchio "Azienda qualificata" in Carta intestata chiamiamola forma pubblicitaria, in contrapposizione esistono aziende che pur non avendo il marchietto di Certificazione adottano preventivamente e per proprio scrupolo interno gia' queste procedure.-
Un buon we a tutti certficati e non!!;)
 

CaRossi

Utente
Confermo il mio post precedente e amplio il ragionamento. C'è molta disinformazione in merito alle finalità delle certificazioni in generale, ed in particolare allo standard ISO 9000 il quale è erroneamente percepito come uno standard finalizzato a certificare la qualità di prodotti e servizi, mentre in realtà certifica la qualità dei processi. La differenza non è banale perché se da un lato è molto difficile, a volte impossibile, rendere oggettiva la qualità di un prodotto o servizio, il cui successo è determinato da fattori molteplici e quasi sempre soggettivi, dall'altro la qualità di un processo è definita secondo uno standard riconosciuto a livello internazionale, lo standard ISO9000 appunto, che ne certifica la qualità. La stessa cosa vale per altri standard riconosciuti ISO come ad esempio lo standard ISO27001, per la certificazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza delle Informazioni, lo standard ISO20000-1 per la gestione dei Servizi IT, lo standard ISO22301 per i Sistemi di Gestione della Continuità Operativa. Queste certificazioni seguono un processo ben preciso, ed il loro valore è accentuato anche dal fatto che, il possesso di alcune di queste certificazioni, è richiesto da un numero sempre crescente di Amministrazioni Pubbliche ed aziende private, sia in Italia sia all'Estero, per partecipare a Gare d'appalto, pertanto è evidente che l'Azienda che si certifica secondo uno specifico standard aumenta il suo valore potendo partecipare a gare d'appalto cui altrimenti non potrebbe partecipare. Va infine ricordato che l'ente ISO International Standards Organization (o International Organization for Standardization) è un ente sovranazionale senza fini di lucro per la definizione degli standard cui anche l'Italia aderisce. Quindi ricapitolando, la 'Certificazione' (1) aumenta il valore dell'Azienda che grazie alla sua acquisizione può (a) partecipare a gare d'appalto nazionali e internazionali cui altrimenti non potrebbe accedere e (b) si vede riconoscere dai vari mercati assegnano un maggiore valore ai propri servizi (Ad esempio una azienda che certifica alcuni suoi processi secondo lo standard ISO27001 è percepita come più sicura rispetto a suoi concorrenti non certificati) e, (2) avendo la Certificazione durata triennale produce gli effetti del suo valore per periodi eccedenti l'anno fiscale.
 
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