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Costi pluriennali

T

turi

Ospite
Riferimento: Costi pluriennali

Suvvia, non ho mica offeso qualcuno! Volevo solo dire che secondo me quella citazione non era appropriata; che altri termini avrei dovuto usare?
Solo qualche rigo, caro ragioniere... non hai riposto perché avevi poco da rispondere e non hai ancora capito che con me puoi romperti solo le corna!
Oltre ad essere come si dice di chi ignora le cose, sei anche "tardo"!
E' da ieri che cerchi di studiare, ma non potevi trovare nulla che potesse contestare le mie deduzioni...
Per il resto, non reputo opportuno darti alcuna confidenza...
 
A

alberto

Ospite
Riferimento: Costi pluriennali

ehehehehe mi sa che è davvero lui, il ragioniere, si è precipitato a cancellare dal suo messaggio quanto aveva scritto.. peccato l'abbian letto tutti..
saluti
 
T

turi

Ospite
Riferimento: Costi pluriennali

Suvvia, non ho mica offeso qualcuno! Volevo solo dire che secondo me quella citazione non era appropriata; che altri termini avrei dovuto usare?

Hai usato il termine maldestro... d'accordo non sai cosa significa ed allora, per il futuro, oltre a cercare qualche professionista presso cui fare praticantato cerca di consultare anche il vocabolario...
 
T

turi

Ospite
Riferimento: Costi pluriennali

ehehehehe mi sa che è davvero lui, il ragioniere, si è precipitato a cancellare dal suo messaggio quanto aveva scritto.. peccato l'abbian letto tutti..
saluti

Alberto, scusami, non farmi fare la figura di volere essere il primo della classe perché non lo sono... Io te l'avevo anche detto... l'avevo individuato sin dal primo suo intervento!
Ciao
T.
 
A

alberto

Ospite
Riferimento: Costi pluriennali

Alberto, scusami, non farmi fare la figura di volere essere il primo della classe perché non lo sono... Io te l'avevo anche detto... l'avevo individuato sin dal primo suo intervento!
Ciao
T.
hai ragione, ma alcuni suoi comportamenti strani forse fatti apposta per depistare, mi avevan in effetti depistato..
ora capisco che sono la conferma di quanto strano sia quel soggettazzo li :D

ciao
 
Riferimento: Costi pluriennali

Solo qualche rigo, caro ragioniere... non hai riposto perché avevi poco da rispondere e non hai ancora capito che con me puoi romperti solo le corna!
Oltre ad essere come si dice di chi ignora le cose, sei anche "tardo"!
E' da ieri che cerchi di studiare, ma non potevi trovare nulla che potesse contestare le mie deduzioni...
Per il resto, non reputo opportuno darti alcuna confidenza...
Intanto io non mi sono mai permesso di dare del "tardo" a qualcuno, sebbene qualche castroneria in questo thread francamente l'ho letta. Quando qualcuno parla di etica forse dovrebbe prima leggere gli interventi di tale personaggio, uno e trino (turi, danilo casati e stefano).
E poi, a parte il fatto che io, come si può vedere dal mio profilo, di professione non sono "ragioniere" (anche se ho studiato ragioneria alle superiori, quindi non capisco questo continuo riferimento), questo post mi lascia francamente perplesso.
Non sei stato forse tu a sostenere che i costi per la certificazione del sistema qualità sono al 99% costi d'esercizio?
Riporto alcune tue frasi:
- "Mi riesce, davvero, difficile capire come le dette spese possano essere ritenute suscettibili di produrre benefici per l’impresa lungo un arco temporale di più esercizi."
...peccato che praticamente tutti ritengano il contrario...
ed ancora
"Sotto l’aspetto civilistico (Principio Contabile e Codice Civile, lo IAS 38 lo esclude categoricamente) non mi sembra di rinvenire alcuna indicazione dalla quale sia desumibile, per la caratteristica, per la tipologia del costo, la possibilità di poterlo capitalizzare"
...e qua forse dimostri di non aver la più pallida idea di cosa sia la certificazione del sistema qualità...
Sei tu che hai scritto queste frasi o qualche tuo alter ego?
Mi sono solo permesso di farti notare che tale tesi non era francamente sostenibile (semmai la percentuale era invertita :D), e tutti gli articoli che abbiamo postato lo dimostrano. E dopo queste frasi pretendi pure di aver ragione? :eek: :eek:
Mi dispiace che tu ti sia offeso per così poco. Suvvia, non te la prendere: capita a tutti di sbagliare.
 
Ultima modifica:

Gio.

Utente
Riferimento: Costi pluriennali

Concordando e ritenendo valide le tesi esposte in "Comm.Telematico"circa l'aspetto fiscale e tesi di dottrina, mi permetto di aggiungere e sostenere quanto sia davvero difficile poi nel concreto e sulla quotidianita' lavorativa poter sostenere con assoluta certezza quanto segue,seppure la finalita' dei costi per certificazione di qualita' dovrebbe portare in tal senso ovvero:
le spese sostenute per la certificazione di qualità, in genere, hanno lo scopo di adeguare e migliorare il sistema organizzativo aziendale, attraverso una serie di attività tese all’addestramento del personale nonché alla razionalizzazione dei metodi di produzione. L’obiettivo è quello di garantire ai clienti o ai terzi che la buona qualità dei prodotti o dei servizi forniti dall’azienda si manterrà nel tempo, e ciò anche grazie ai periodici controlli che fanno in modo di mantenere inalterato lo standard conseguito, pena l’esclusione dall’albo delle società certificate.
Sempre con aggancio al comportamento reale "mondo lavorativo" e non su carta, non sempre la "qualificazione aziendale" porta degli aspetti migliorativi e di adeguamento atti a garantire il cliente od i terzi che la qualita' di produzione o di lavorazione, ed aggiungo molto spesso (medie e piccole aziende), la qualficazione si rende necessaria per poter accedere a gare di appalto in Classifica III senza la quale non si avrebbe diritto oppure per sbandierare il marchio "Azienda qualificata" in Carta intestata chiamiamola forma pubblicitaria, in contrapposizione esistono aziende che pur non avendo il marchietto di Certificazione adottano preventivamente e per proprio scrupolo interno gia' queste procedure.-
In virtu' di quanto sostenuto sopra ritengo essatto l'aspetto evidenziato dal dott.Sciuto su Comm.telematico,ritenendo che qualora tali spese debbano essere capitalizzate, occorrera' poi in ogni esercizio verificare il permanere delle condizioni che ne hanno determinato la capitalizzazione stessa, e qualore venissero a mancare occorrera' imputare a C.E. dell'esercizio il costo residuo del valore capitalizzato sotto la voce B10 "svalutazione delle immobilizzazioni immateriali" facendo menzione in NOta Integrativa,La svalutazione va rilevata a diretta diminuzione del valore delle imm.nello Stato Patrimoniale.-
Una buona giornata.-
 
T

turi

Ospite
Riferimento: Costi pluriennali

"In virtu' di quanto sostenuto sopra ritengo essatto l'aspetto evidenziato dal dott.Sciuto su Comm.telematico,ritenendo che qualora tali spese debbano essere capitalizzate, occorrera' poi in ogni esercizio verificare il permanere delle condizioni che ne hanno determinato la capitalizzazione stessa, e qualore venissero a mancare occorrera' imputare a C.E. dell'esercizio il costo residuo del valore capitalizzato sotto la voce B10 "svalutazione delle immobilizzazioni immateriali" facendo menzione in NOta Integrativa,La svalutazione va rilevata a diretta diminuzione del valore delle imm.nello Stato Patrimoniale."

E' questa una precisa statuizione del dato normativo... Il mantenimento all'attivo patrimoniale del costo capitalizzato dovrà essere giustificato con il permanere delle attese di maggiore redditività...in assenza, bisogna procedere alla sua svalutazione.

Beh, indubbiamente, quello del buon Danilo Sciuto è un articolo condivisibile ed io non potrei non condividerlo anche perché non mi sembra di individuare un qualche elemento di contrasto con quanto da me affermato, seppure sinteticamente e credo anche abbastanza chiaramente...fatte salve, s’intende, le ridicole interpretazioni di qualche clown da circo equestre...

Chiaro è che un conto è scrivere un articolo con citazioni ed esplicitazioni del dato normativo e delle interpretazioni altro è tradurre in qualche rigo il concetto sul tema proposto...

Saluti.
T.
 
Riferimento: Costi pluriennali

Sempre con aggancio al comportamento reale "mondo lavorativo" e non su carta, non sempre la "qualificazione aziendale" porta degli aspetti migliorativi e di adeguamento atti a garantire il cliente od i terzi che la qualita' di produzione o di lavorazione, ed aggiungo molto spesso (medie e piccole aziende), la qualficazione si rende necessaria per poter accedere a gare di appalto in Classifica III senza la quale non si avrebbe diritto oppure per sbandierare il marchio "Azienda qualificata" in Carta intestata chiamiamola forma pubblicitaria, in contrapposizione esistono aziende che pur non avendo il marchietto di Certificazione adottano preventivamente e per proprio scrupolo interno gia' queste procedure.-
Chiedo scusa, ma il fatto di poter partecipare a gare d'appalto non è forse un beneficio economico futuro? E la valenza pubblicitaria della certificazione non ha forse un'utilità pluriennale?
Claudio.
 
Riferimento: Costi pluriennali

fatte salve, s’intende, le ridicole interpretazioni di qualche clown da circo equestre...
Visto che si parla di circo equestre ti faccio notare che non sono mie interpretazioni, sono tue parole testuali, che ripropongo a futura memoria:

"Mi riesce, davvero, difficile capire come le dette spese possano essere ritenute suscettibili di produrre benefici per l’impresa lungo un arco temporale di più esercizi."
ed ancora
"Sotto l’aspetto civilistico (Principio Contabile e Codice Civile, lo IAS 38 lo esclude categoricamente) non mi sembra di rinvenire alcuna indicazione dalla quale sia desumibile, per la caratteristica, per la tipologia del costo, la possibilità di poterlo capitalizzare".
 
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